Il vino si fa smart, dal grappolo alla bottiglia

Innovazione nella tradizione, nel gusto e nella qualità made in Italy. Se il vino italiano è tra i più conosciuti e apprezzati al mondo è certamente grazie all’imprenditorialità della sua filiera, che ha saputo attraversare epoche di profonda trasformazione senza smettere di creare e promuovere valore. E lo sta facendo anche oggi, nella rivoluzione chiamata trasformazione digitale.

Coltivazione in vigna, raccolta dell’uva, fermentazione, imbottigliamento, logistica: le tecnologie connesse attraversano e sfidano tutti i processi del settore wine.

Le sfide: competitività e sostenibilità

Dal punto di vista strategico, innovare significa rispondere efficacemente alla crescente domanda di prodotti genuini, sicuri ed eco-friendly. Oltre alla trasparenza e alla qualità, i consumatori apprezzano la possibilità di acquistare online: a maggior ragione in questo periodo storico, le aziende non possono trascurare il marketing digitale in ogni sua forma.

In termini operativi, parliamo invece di aggiornamento di impianti e macchinari obsoleti, risparmio energetico, gestione di processi e risorse, trattamento dei rifiuti, normativa, tracciabilità (dal vigneto al negozio) e lotta alla contraffazione. Normative sempre più rigide impongono inoltre di combinare l’approccio tradizionale all’innovazione tecnologica, per raggiungere livelli di conformità più elevati. Insomma, tra i principali driver del mercato troviamo qualità e origine: basti pensare che, secondo i dati ConfCommercio, nel 2019 quasi un consumatore su tre (30,5%) ha acquistato un prodotto contraffatto.

Ecco perché ottimizzare gli asset è la chiave per garantire operazioni affidabili e mantenere competitività in un contesto così dinamico. L’intero modello di business, poi, deve riflettere il concetto circolare di sostenibilità. Le nuove generazioni chiedono infatti di lavorare – e di acquistare – secondo i principi di una nuova etica ambientale.

Le aziende del settore hanno la necessità di ottenere una risposta concreta alle sfide del settore in termini di:

trasformazione digitale del vino con EcoStruxure

Vino 4.0 con la piattaforma EcoStruxure

Come affrontare il cambiamento, senza rinunciare alla redditività? La risposta si chiama EcoStruxure e permette alle aziende del settore alimentare di digitalizzare la gestione energetica e l’automazione di tutti gli asset aziendali.

Questo ecosistema IoT-enabled, aperto e implementabile nel tempo, opera su tre livelli:

L’architettura scalabile e personalizzabile di EcoStruxure garantisce dunque il monitoraggio in tempo reale dell’intera azienda.

Questo grazie all’integrazione di sensori intelligenti, robot, motion control, realtà aumentata, software e altre tecnologie abilitanti che rispondono alle attuali esigenze di sicurezza e tracciabilità lungo tutta la filiera con un nuovo modello di realtà produttiva iper-connessa.

soluzioni per gestione competitiva per il settore vitivinicolo

4 motivi per digitalizzare con EcoStruxure

I vantaggi tangibili del “vino 4.0” spaziano dalla gestione energetica alla continuità operativa, dal controllo remoto di macchine, impianti e applicativi alla proficua gestione dei dati. Il valore di EcoStruxure supporta l’azienda in tutte le sfide del mercato, facendo leva su cinque aspetti fondamentali.

Efficienza energetica

Monitoraggio e ottimizzazione dei consumi per ridurre costi di gestione, emissioni di CO2 e sprechi idrici, aumentando nel contempo l’efficienza complessiva della supply chain. I risultati ottenuti dalle realtà che hanno scelto EcoStruxure evidenziano che il monitoraggio smart può contribuire a ridurre i costi energetici fino al 30%.

Efficienza produttiva

Interconnettere linee e macchine permette di ottimizzare i cicli e ridurre i costi di produzione. Diminuisce così anche il tempo necessario per le operazioni di raccolta ed elaborazione dei dati e si eliminano i rischi legati agli errori di calcolo. Nelle aziende, oggi, si raccolgono moltissimi dati, ma mediamente se ne sfrutta meno del 10%: utilizzare tutte le informazioni a disposizione significa invece accelerare il processo di sviluppo dei prodotti, ridurre sprechi e costi, migliorare la flessibilità della filiera e, dunque, aumentare i profitti. In concreto, la convergenza digitale di operazioni e tecnologie informatiche genera un’efficienza superiore al 25%.

Sicurezza alimentare

Di fronte a supply chain sempre più complesse, a normative più rigide e a consumatori più attenti, i produttori devono puntare sulla tracciabilità dei prodotti. La posta in gioco è elevata e implica reputazione del marchio, vantaggio competitivo e costi. Le tecnologie smart, in quest’ottica, garantiscono la conformità a standard e direttive, aiutando le aziende a proteggere il brand da contraffazione ed eventuali richiami di prodotti. Questo grazie a soluzioni di tracciabilità che certificano l’origine delle materie prime e la serializzazione dei prodotti finiti.

Manutenzione efficiente e “aumentata”

Le aziende che hanno intrapreso un percorso di trasformazione digitale possono contare su strumenti in grado di gestire gli asset da una singola interfaccia. Le soluzioni di realtà aumentata e i “Digital Twin” (copia digitale, funzionale e funzionante di una macchina o dell’intero impianto) consentono agli operatori di monitorare a distanza dispositivi e macchine, per intervenire rapidamente, identificare in tempo reale le cause dei fermi e predisporre interventi per prevenirli. Il tutto con evidenti vantaggi in termini di sicurezza sul lavoro e tempistiche. Nelle aziende che hanno implementato soluzioni EcoStruxure, l’ottimizzazione media dei costi di manutenzione corrisponde al 25%, con picchi del 40%.

Le soluzioni digitali consentono di guidare l’azienda nella tracciatura di tutte le attività, per una gestione integrata che aiuti a ridurre anche i costi della logistica.

Così Schneider Electric fornisce una risposta concreta alle sfide del settore vitivinicolo, accompagnando gli imprenditori italiani nel percorso digitale verso una gestione aziendale efficiente, competitiva e sostenibile (come nel caso dei Fratelli Gancia).

Per maggiori informazioni sulle opportunità di EcoStruxure dedicati al settore del vino, scarica la Brochure dedicata al settore alimentare.

Diagnosi energetica: che cos’è e come si svolge

La diagnosi energetica, introdotta con la Direttiva Europea 2006/32/CE, è un processo mediante il quale si analizza e valuta il consumo energetico di un edificio (inclusi quelli pubblici), di un insieme di edifici o di un’attività industriale. Lo scopo di una diagnosi energetica è quello di acquisire approfondite informazioni sul profilo energetico della realtà in oggetto, così da valutare gli interventi più efficaci e adeguati a ridurre i consumi, diminuendo sia l’impatto ambientale che i costi di gestione.

Fare una diagnosi energetica, quindi, significa conoscere sia quanta energia si consuma, sia come. Lo scopo degli interventi pianificati e realizzati dopo una diagnosi energetica non è solo quello di limitare i consumi, ma anche di efficientare impianti e attività. Quindi, il risparmio energetico è sempre accompagnato anche dall’efficienza energetica. Oltre alla riqualificazione degli impianti e delle macchine, la diagnosi può porre attenzione anche alla sostenibilità del sistema, valutando ad esempio fonti energetiche alternative.

Chi può fare la diagnosi energetica

La diagnosi energetica, secondo quanto contenuto nel D.Lgs 102/2014, è obbligatoria per grandi imprese (con più di 250 persone) e per le imprese energivore, ovvero che hanno un forte consumo energetico. In questi casi è necessario svolgere periodicamente appositi audit energetici.

La diagnosi energetica deve essere svolta secondo quanto definito nella norma di riferimento UNI CEI EN ISO 16247:2012, che fornisce metodologie e criteri da rispettare. Nello specifico, la parte 2 della norma è dedicata agli edifici, mentre la parte 3 ai processi produttivi. Per evitare di incorrere in eventuali sanzioni, se la diagnosi energetica è obbligatoria, è opportuno rivolgersi a persone competenti e abilitate a farla. Infatti, l’audit energetico può essere eseguito solo da soggetti accreditati e per questo è possibile rivolgersi alle ESCo, agli Esperti di Gestione dell’Energia o ad auditor energetici qualificati e certificati.

calcoli per analisi andamento consumi

Strumenti e dispositivi necessari

Si compone di più fasi. Innanzitutto è necessario mappare impianti, dispositivi e macchinari che consumano energia, successivamente si procedere con la rilevazione dei consumi. Mentre l’Attestato di Prestazione Energetica, ad esempio, viene redatto sulla base di una stima dei consumi energetici, la diagnosi energetica si basa su dati di consumo reali. Per fare ciò, è necessario da un lato analizzare i consumi storici (ad esempio tramite la lettura delle bollette), dall’altro rilevarli quando non sono disponibili o non sono completi.

Per rilevare i consumi di energia si possono utilizzare appositi strumenti di misura.
Ad esempio, ci sono appositi moduli programmabili che, una volta installati, possono memorizzare una serie di valori relativi al consumo di energia elettrica, alla potenza, alla corrente, alla tensione. Sul mercato esistono diverse tipologie di misuratori, che possono essere collegati in rete e a piattaforme di controllo sul pc o sul tablet. La scelta, deve essere fatta dal tecnico incaricato sulla base delle esigenze e del contesto in cui si opera.

In generale, comunque, ci sono sia kit “portatili”, con strumenti e sonde, che sistemi pensati per essere stabilmente installati in azienda e favorire un costante e continuo monitoraggio, tramite appositi datalogger. Nel caso degli edifici residenziali, ci sono anche strumenti che si collegano direttamente al contatore elettronico, monitorando i consumi e raccogliendo facilmente i dati. Come per l’energia elettrica, ci sono dei contabilizzatori anche per misurare i consumi degli impianti a gas, rapportandoli alla loro produzione di energia e calcolandone l’efficienza.

Software per la diagnosi energetica

Proprio come per gli strumenti, anche per i software utili allo svolgimento c’è abbastanza scelta. I software per la diagnosi energetica generalmente sono sistemi pensati per analizzare e rielaborare i dati raccolti, attraverso grafici, tabelle e report. Queste piattaforme sono fondamentali per una lettura dei dati più semplice e completa e possono essere utilizzate anche per una migliore gestione nel tempo dell’energia: un monitoraggio che può prevedere l’analisi costante dei consumi, alert o segnali per eventuali problematiche. In sostanza, sono uno strumento che facilita le attività di diagnosi energetica e, in generale, la gestione del sistema analizzato.

Fiera Sicurezza 2021 posticipata di una settimana

Dopo un 2020 nel quale le manifestazioni fieristiche in Italia si sono contate – letteralmente! – sulle dita di una mano, il 2021 si presenta con alcune incertezze ma anche con diversi punti fermi.
Fiera Milano, ad esempio, ha riorganizzato il calendario fieristico del 2021 in modo da rendere le manifestazioni previste più sicure e funzionali.

Tra queste, Fiera Sicurezza 2021 ha subito un leggero spostamento (una settimana) dal 22 al 24 novembre, così da svolgersi ancora in contemporanea con Smart Building Expo e Made.

In un momento così cruciale, il progetto vuole ancor più favorire l’incontro mirato tra produttori e buyer e fornire strumenti concreti che consentano di guardare all’evoluzione del settore, mettendo a disposizione una piattaforma di confronto in cui analizzare le sfide aperte dagli attuali scenari e comprenderne portata e conseguenze. Contenuti e sfide che saranno al centro anche di webinar che si terranno nei mesi precedenti la manifestazione, per informare, aggiornare e creare dibattito proprio intorno a temi chiave che stanno cambiando il settore, dallo smart working alla cyber security, all’impiego ormai generalizzato di sistemi di controllo accessi e termoscanner in settori come il retail e la GDO.

I temi al centro di Fiera Sicurezza 2021

Sicurezza resta una manifestazione di riferimento in Europa per security e antincendio. La formula espositiva non cambia (l’obiettivo resta quello di favorire l’incontro tra produttori e buyer al fine di monitorare l’evoluzione di un mercato di grande interesse ed in continuo cambiamento).

Il settore security, oggi come non mai, è al centro dell’attenzione. Complice la situazione di emergenza, che ha reso necessarie attività di controllo di flussi, accessi e monitoraggio anche laddove non erano previste, sta infatti vivendo un importante cambiamento che va monitorato e gestito.

Se la crescente richiesta di tecnologie già ingegnerizzate, ma applicate in modo differente (come i termoscanner o i rilevatori di temperatura e flussi), può rappresentare un’occasione di sviluppo del mercato in chiave safety e favorire una maggiore diffusione della cultura della prevenzione, l’affollamento dell’offerta, determinata proprio dall’aumento della domanda, mette a rischio affidabilità e qualità del mercato, a causa di proposte non sempre certificabili e di qualità.
Sicurezza darà voce a questi cambiamenti, ma soprattutto spazio alla valorizzazione dell’innovazione e della professionalità.

Scaldacqua inverter di LG, più acqua calda e meno consumi

LG Electronics presenterà tra pochi giorni, in occasione della versione virtuale del CES 2021 (dall’11 gennaio nello stand virtuale di LG), il nuovo scaldacqua a pompa di calore con tecnologia Inverter.

Il nuovo modello, vincitore di un CES Innovation Award, è basato sul compressore Dual Inverter, che riscalda l’acqua velocemente e in modo efficace e, allo stesso tempo, riduce il consumo di energia elettrica e i costi di gestione.

Pratico il sistema di controllo basato tramite la app LG ThinQ, che consente di controllare la pompa di calore dall’interno o dall’esterno dell’abitazione.

Il compressore Dual Inverter di LG riscalda l’acqua utilizzando il calore di condensazione generato nel processo di compressione e di ricircolo del refrigerante. Il risultato è uno scaldacqua che utilizza fino al 74% di energia in meno su base annua rispetto a uno scaldacqua elettrico convenzionale. Sarà disponibile nelle versioni da 200 e 270 litri di capacità e sarà caratterizzato da un’elevata efficienza energetica, rispettivamente in classe A+ e A++.

Uno scaldacqua efficiente e robusto

Scaldacqua a inverter LG Elecronics

Oltre a ridurre il costo di riscaldamento dell’acqua sanitaria, lo scaldacqua inverter di LG è progettato per durare: il compressore e il serbatoio dell’acqua, infatti, sono coperti da una garanzia di 10 anni.

L’efficiente sistema di LG utilizza il calore dell’aria per ridurre ulteriormente il consumo di energia elettrica, mentre le due fonti di calore interne – la pompa di calore e la resistenza elettrica – permettono agli utenti di non rimanere mai senza acqua calda anche nei periodi di uso intenso.

Lo scaldacqua Inverter a pompa di calore supporta il Wi-Fi e funziona in modo efficace con l’app mobile LG ThinQ, che permette agli utenti di gestire e monitorare a distanza il sistema, ricevere promemoria per la manutenzione e diagnosticare eventuali problematiche senza dover contattare il servizio clienti, oltre a monitorare la temperatura dell’acqua in tempo reale e utilizzare la funzione di programmazione per impostare il tempo e la durata del funzionamento.

All Easy Pro di Midea, un climatizzatore facile facile

All Easy Pro di Midea è un climatizzatore pensato per semplificare la vita: dell’installatore, perché è facile da montare, e dell’utilizzatore, perché è semplice da usare e richiede minima manutenzione.
I tecnici ci Midea si sono posti un obiettivo molto ambizioso: deve essere sufficiente una vite e meno di 7 minuti totali per il montaggio e lo smontaggio di All Easy Pro.

Ogni operazione può dunque essere compiuta con pochi passaggi: dall’installazione (meno di 7 minuti) allo smontaggio della ventola (poco più di un minuto) al rapido accesso alla scheda PCB (poco più di un minuto).
Ma come è possibile ottenere simili tempistiche? All Easy Pro integra un innovativo sistema di fissaggio, che permette di montare e smontare la ventola interna in appena un minuto grazie al design a una sola vite.

Grazie all’esclusivo fissaggio Snap, infatti, è possibile installare il climatizzatore Midea con una semplice applicazione, senza che siano necessarie molte viti, tasselli e tutti gli utensili usati di solito per l’installazione di altri climatizzatori. Anche i collegamenti elettrici e idraulici, così come l’accesso al corpo motore, sono estremamente semplificati, per offrire la massima praticità di posizionamento.

Ma quanto è veloce il lavoro con All Easy Pro?
In Midea hanno voluto mettere alla prova il climatizzatore in modo originale: una squadra di quattro paracadutisti si è lanciata nei cieli di Los Angeles da un’altezza di 4.500 metri insieme a All Easy Pro, smontandolo in meno di un minuto durante la caduta libera!
Ecco il video dell’evento:

Un climatizzatore semplice ma completo

Buone notizie anche sul fronte della manutenzione: i 6 connettori circolari situati sul filtro non solo semplificano il posizionamento e la rimozione del dispositivo, ma ne agevolano le operazioni di pulizia poiché non serve estrarlo dal pannello anteriore.
All Easy Pro non ha solo dimensioni compatte (795x220x295 mm), ma richiede spazi ridotti per l’installazione: bastano 5 cm di distanza dal soffitto per assicurare la giusta ventilazione.

Silenzioso (è presente anche la modalità Sleep per le ore notturne), connesso (può essere collegato alla rete WiFi di casa per accedere all’interfaccia di configurazione in remoto) ed efficiente (vanta una classe energetica A+++), il nuovo climatizzatore Midea offre tutte le funzioni utili alla gestione del comfort per la casa.

Nuovi pannelli di segnalazione incendio EFSB-P da Eaton

Con la nuova versione EFSB-P, Eaton amplia la propria gamma di pannelli di segnalazione incendio con tono di allarme e di preallarme conformi alla norma UNITR11744:2019.

La norma UNITR11744:2019

La norma UNITR11744:2019 ha lo scopo di delineare le caratteristiche del segnale audio da diffondere per la segnalazione dell’emergenza in caso di incendio e definisce un tono univoco con livelli adeguati di pressione sonora e frequenza per i segnali di preallarme e di allarme incendio. Inoltre, la norma stabilisce quando all’interno di una struttura è consigliato l’utilizzo del tono di preallarme.

I pannelli di segnalazione EFSB-P

Conformi agli standard EN-54, i pannelli di segnalazione Eaton EFSB-P sono disponibili nel modello convenzionale, adatto a essere utilizzato in tutti i sistemi di rivelazione incendio presenti sul mercato, e sono gestibili con un unico apparecchio.

Possono essere installati a plafone, ma la loro caratteristica distintiva è la possibilità di essere incassati, riducendo così l’ingombro a solo 1 cm dal muro grazie ad appositi kit accessori. Inoltre, il nuovo kit addizionale Nexi-Trasp-All permette di rendere “invisibile” il pannello – versione trasparente – in modo da poter essere facilmente integrato in qualsiasi struttura.

Basso assorbimento e massima efficienza

I pannelli di segnalazione EFSB-P presentano un basso assorbimento, un vantaggio significativo poiché assicura un notevole risparmio rispetto agli impianti che utilizzano la versione convenzionale, riducendo il numero di alimentatori e le sezioni dei cavi grazie alla minor caduta di tensione sulla linea.

A fronte del basso assorbimento, i nuovi pannelli con tono di preallarme e allarme certificato – disponibili nella versione P con segnalazione solo acustica e ottico-acustica – sono in grado di produrre una pressione sonora di 90 dB a 1 metro e, per quanto riguarda la parte ottica VAD, di coprire una superficie quadrata di lato 10,8 m per un’altezza di montaggio di 3,5 m.

Tutto ciò in conformità ai parametri previsti dalle norme EN-54. Inoltre, i dispositivi EFSB sono dotati di pittogramma con la dicitura “Allarme antincendio” retroilluminata con tecnologia Led in caso di allarme.

Riqualificare edifici storici con il giusto comfort

Riqualificare edifici storici è la sfida tutta italiana dell’efficienza. Un percorso di sviluppo sostenibile che passa proprio dal recupero “decarbonizzato” del grande patrimonio immobiliare e artistico che contraddistingue i nostri centri urbani. A cominciare dagli impianti termici, tra i primi colpevoli di inquinamento e sprechi energetici.

Interessante, in quest’ambito, l’esempio fiorentino del Palazzo degli Angeli, recentemente trasformato in un lussuoso e confortevole hotel a 4 stelle. La ristrutturazione, coordinata dallo studio di architettura Pucci di Firenze, ha infatti generato il nuovo Hotel Calimala, struttura turistica di alto livello con 38 camere di design e un’esclusiva terrazza panoramica.
Il tutto, servito da un impianto di climatizzazione efficiente, con tecnologie a pompa di calore Climaveneta e sistemi VRF di Mitsubishi Electric.

Stile e design per riqualificare edifici storici

Il palazzo di cinque piani, realizzato a fine Ottocento su progetto dell’architetto Giuseppe Boccini, sorge a 200 metri da Ponte Vecchio e occupa un intero isolato. L’edificio è facilmente riconoscibile per la decorazione monocroma delle facciate ottenuta con la tecnica dei graffiti, incidendo cioè con ferri caldi l’intonaco fresco. Il piano nobile ospita anche dei putti, da cui il nome “palazzo degli angeli”.

All’interno, i designer hanno stilisticamente giocato su storia e modernità. Da un lato, viene messa in risalto la struttura muraria in laterizio, parzialmente a nudo, mentre i rivestimenti e le ceramiche ricordano i fasti del passato. Dall’altro, arredi moderni e funzionali si uniscono a opere d’arte contemporanea, per sottolineare la rinascita della struttura.

L’efficienza si fa in terrazza

Ma il vero gioiello dell’hotel fiorentino si trova al quinto piano: una terrazza di 400 mq, che ospita Angel Roofbar & Restaurant, offrendo una vista mozzafiato sulla città. Questa era la vera sfida del progetto: prima della ristrutturazione, infatti lo spazio ospitava gli impianti a servizio dell’intero edificio.

Tra le grandi sfide del sistema di climatizzazione, la necessità di ricollocare le tecnologie impiantistiche liberando superficie di pregio in copertura

Per questo lo studio tecnico Profilo Progetti di Firenze ha progettato e sviluppato un sistema di climatizzazione in grado di garantire il massimo del comfort interno, rendendo gli impianti invisibili e silenziosi. Regalando di fatto agli ospiti dell’hotel nuove e memorabili esperienze.

Riqualificare edifici storici con pompe di calore ClimavenetaPompe di calore per un clima “bello” e green

Il segreto di questa climatizzazione “bella”, efficiente e performante è nelle quattro pompe di calore reversibili aria/acqua NECS-N/ME/SL/S 0512 con condensazione remota di Climaveneta. Perché proprio queste soluzioni? I progettisti hanno selezionato le unità super silenziate e ad alta efficienza del brand di Mitsubishi Electric per rispettare i vincoli di installazione e i requisiti dettati dalla Soprintendenza.

Tra le caratteristiche chiave:

In particolare, le unità trovano spazio nel locale tecnico al piano -1, mentre i condensatori remoti sono sapientemente nascosti negli appositi cavedi della terrazza. Sono naturalmente dotati di griglie di mandata e ripresa, ma praticamente impercettibili, sia alla vista sia all’udito.

In sinergia con i sistemi VRF

Le pompe di calore, poi, forniscono acqua a temperatura controllata al sistema ad espansione diretta VRF City Multi di Mitsubishi Electric, sempre al piano -1, per la climatizzazione degli ambienti interni. La sua tecnologia con recupero di calore consente raffreddamento e riscaldamento anche simultanei: ogni ospite dell’hotel può regolare autonomamente la temperatura nella propria stanza.

Così, il clima dell’Hotel Calimala non è solo efficiente, ma anche intelligente. Il sistema di controllo ClimaPro garantisce infatti la perfetta integrazione tra le pompe di calore e il sistema VRF. E i risultati si vedono, sia nel risparmio energetico sia nel benessere degli ospiti.

Design e sicurezza con ArchiEco Beghelli

ArchiEco Beghelli è la nuova linea di apparecchi di emergenza e di segnaletica che coniuga design e sicurezza, ideale per il mondo dei lighting designer e degli architetti di interni.

La progettazione architettonica dell’illuminazione di un interno ne prende in considerazione forme, colori, materiali ed esigenze delle persone che lo vivono, per creare luci e scenari funzionali ma anche carichi di potenziale emotivo.

Archieco Beghelli è sicurezza ed estetica

L’illuminazione di emergenza talvolta fatica ad integrarsi correttamente in questa filosofia a causa di apparecchi con forme, colori e dimensioni che stridono con l’ambiente in cui sono collocate. Dalla comprensione delle esigenze architetturali, unita al rispetto per l’ambiente, nasce ArchiEco Beghelli, una linea di apparecchi per emergenza e segnaletica (che include i modelli Nu.da, Design, Dot, Zero) esteticamente idonea ad essere collocata in qualsiasi ambito applicativo, come il residenziale, il commerciale o il pubblico.

Gamma ArchiEco BeghelliIl design di tutti gli apparecchi della linea ArchiEco si ispira al minimalismo estetico: elementi semplici, linee pulite e dimensioni ridotte. A ciò si aggiunge uno specifico trattamento superficiale che permette la pittura delle lampade insieme alla parete. I materiali non trasparenti con cui sono realizzati gli apparecchi sono sottoposti ad un trattamento superficiale strutturato che li rende simili all’intonaco, sia come potere aggrappante alle normali pitture da muro, sia come rugosità superficiale. Dopo l’installazione, la linea Archieco, crea un tutt’uno materico con la superficie di posa, gli apparecchi “scompaiono” sul muro e l’impianto di illuminazione di emergenza risulta pressoché invisibile, senza però che ne sia inficiata la capacità di intervento e la sicurezza.

ArchiEco significa anche rispetto dell’ambiente: tutti i componenti strutturali sono caratterizzati dalla drastica riduzione di agenti inquinanti nei processi produttivi e da materie prime rinnovabili, come alluminio, plastiche di riciclo o polimeri di nuova generazione come il PHA, la bio plastica ricavata da fonti organiche, non di origine chimica, interamente biodegradabile e compostabile.