Detrazioni fiscali per la casa domotica

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Se si intende rinnovare una casa o un immobile, un aspetto da considerare riguarda sicuramente le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico. La legge di Bilancio 2019 ha esteso a tutto il 2020 l’Ecobonus 65% o 50% (a seconda degli interventi) e bonus casa 50% per gli interventi sulle singole unità immobiliari e i bonus maggiorati per i condomìni. Se si vuole trasformare l’abitazione in casa domotica è possibile usufruirne. Vediamo come.

Bonus casa

Tra le detrazioni fiscali per la casa domotica, possiamo ricordare anzitutto il cosiddetto Bonus per le ristrutturazioni edilizie o Bonus casa, che l’ultima legge di Bilancio ha rinnovato per tutto il 2020 nella misura del 50%.

Il Bonus opera sotto forma di detrazione dall’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) delle spese sostenute per gli interventi, ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
Secondo le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, Il Bonus è riconosciuto sia per la sostituzione dell’impianto elettrico in generale (o per la sua integrazione per messa a norma) sia per una serie di interventi specifici tra cui:

Per poter usufruire del Bonus non è necessario inviare comunicazioni preventive, ma occorre pagare i lavori con bonifico cosiddetto parlante, inserire nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile interessato dall’intervento e conservare la documentazione rilevante per il caso di controlli.

Ecobonus

Bonus 50 % rientrano le socuzioni per la casa domoticaQuesta detrazione riguarda (relativamente alla casa domotica) l’acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di climatizzazione delle unità abitative ed è stata prorogata anch’essa dall’ultima legge di Bilancio a tutto il 2020.
In questo caso la detrazione opera non solo sull’IRPEF ma anche sull’IRES nella misura del 65% delle spese sostenute, sempre da ripartire in 10 rate annuali di pari importo.

Per poter fruire dell’agevolazione, non è necessario effettuare alcuna comunicazione preventiva all’amministrazione finanziaria, ma una volta conclusi i lavori occorre trasmettere all’ENEA una scheda informativa degli interventi realizzati, tramite apposito portale internet e conservare alcuni documenti, tra cui l’asseverazione di un tecnico abilitato che, nel caso dei dispostivi multimediali di cui sopra, può essere sostituita da una certificazione del produttore che attesti il rispetto dei requisiti tecnici di legge.

Detrazione per colonnine di ricarica

Ricordiamo anche la detrazione fiscale per le spese sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 relativamente all’acquisto e alla posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, ivi inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino ad un massimo di 7 kW.

La detrazione (IRPEF O IRES) va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e spetta nella misura del 50% delle spese sostenute, su un ammontare complessivo non superiore a 3.000 euro.
Le modalità per poter fruire della detrazione sono analoghe a quelle del Bonus casa.

Interventi incentivi casa domotica

Tabella riassuntiva interventi – Legge di bilancio 2020 Valida fino al 31/12/2020

Articolo redatto da ANIE CSI, l’associazione che all’interno di ANIE Federazione, rappresenta l’industria dei componenti e sistemi per impianti 

La manutenzione dell’impianto elettrico

La manutenzione dell’impianto elettrico, volta a verificare il permanere nel tempo delle condizioni iniziali di sicurezza e funzionalità, è definita come obbligo di legge sia per gli impianti negli edifici attraverso il DM 37/08 che negli ambienti di lavoro attraverso il D.Lgs. 81/2008 noto anche come “testo unico per la sicurezza”.
In particolare, l’art. 8 del DM 37/08 dedicato agli obblighi per la committenza riporta che: il proprietario dell’impianto adotta le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte dall’impresa installatrice dell’impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate.

Il d.lgs. 81-2008 dedica agli impianti elettrici nei luoghi di lavoro, 8 articoli, dall’80 all’87. Il concetto di responsabilità del datore di lavoro in riferimento all’effettuazione di regolare manutenzione dell’impianto elettrico è richiamato diverse volte tra cui l’art 80 comma 3 che chiede al datore di lavoro di predisporre le procedure di uso e manutenzione atte a garantire nel tempo la permanenza del livello di sicurezza raggiunto.

L’art.86, è invece interamente dedicato alle verifiche e controlli. È bene riportarlo integralmente:

  1. Ferme restando le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 22 ottobre 2001, n. 462, in materia di verifiche periodiche, il datore di lavoro provvede affinché gli impianti elettrici e gli impianti di protezione dai fulmini siano periodicamente sottoposti a controllo secondo le indicazioni delle norme di buona tecnica e la normativa vigente per verificarne lo stato di conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza.
  2. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, adottato sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono stabilite le modalità ed i criteri per l’effettuazione delle verifiche e dei controlli di cui al comma 1.
  3. L’esito dei controlli di cui al comma 1 è verbalizzato e tenuto a disposizione dell’autorità di vigilanza.

Il comma 1 chiarisce che non va considerato come unico adempimento periodico, la verifica dell’impianto di terra a cura degli enti notificati ai sensi del DPR 462-2001. Infatti, le verifiche svolte, a cadenza biennale (per le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ex DPR 151/2011, per gli ambienti ad uso medico e per i cantieri) o quinquennale, sono da ritenersi vere e proprie ispezioni il cui eventuale esito negativo ha rilevanza penale.

Manutenzione dell’impianto elettrico: la normativa

Il comma 1 pertanto chiarisce che le verifiche dell’impianto elettrico devono essere svolte secondo le norme di buona tecnica. A questo proposito vengono in soccorso di chi deve implementare le procedure di sicurezza aziendali, diversi documenti del CEI:

Il decreto ministeriale evocato al comma 2, in effetti non è mai stato pubblicato e questo ha ingenerato, in diversi datori di lavoro, l’errata convinzione di non dover ottemperare al comma 3 ovvero la predisposizione di un registro atto a verbalizzare l’esito dei controlli.

Guida CEI 0-10

Chiarito quindi è obbligo per il datore di lavoro sia la regolare manutenzione che la relativa verbalizzazione degli esiti, risulta particolarmente preziosa la Guida CEI 0-10.
Sebbene non sia stata mai aggiornata dall’edizione 2002, la guida CEI 0-10 risulta perfettamente attuale per i concetti e per gli esempi di schede di manutenzione contenuti atti a guidare i dirigenti aziendali nella stipula di un contratto di manutenzione conforme ai requisiti di legge.

Non bisogna infatti dimenticare che la manutenzione dell’impianto elettrico in un luogo di lavoro, soprattutto in ambito industriale – produttivo, risulta un argomento che coinvolge molteplici aspetti tra cui:

Per quanto sopra, la gestione della manutenzione elettrica deve essere pianificata e gestita in maniera professionale, sia da parte della committenza, sia da parte del fornitore che possono lavorare secondo i criteri concordati e formalizzati in un contratto.

Da questo punto di vista è sempre bene affidarsi ai contenuti delle norme tecniche ufficiali riconosciute legalmente come lavoro, prodotto, procedura conforme alla regola dell’arte.

La formazione non si ferma: continuano i webinar

Anche questa settimana è possibile partecipare a webinar e a corsi online per chi desidera formarsi e informarsi. Le aziende aggiornano i propri calendari e aggiungono nuove tematiche per i professionisti del settore dell’energia e del comfort. Le proposte sono veramente tante, qui ne abbiamo raccolte alcune. Ora non resta che scegliere e partecipare!

SDProget: Web Training sulla progettazione elettrica

formazione online SDPRogetIl programma Web Training di SDProget offre un ciclo di corsi di formazione online e webinar gratuiti, dedicati all’approfondimento dei temi più importanti della progettazione elettrica. I corsi sono proposti in forma di webinar live e possono essere seguiti comodamente da qualsiasi luogo, senza impegni e costi di spostamento. Tra le tematiche proposte: come effettuare la posa dei cavi sullo schema e relativi output grafici con il CAD elettrico SPAC Automazione, o come realizzare una configurazione PLC con SPAC Automazione.

È possibile visualizzare il programma dei corsi, in continuo aggiornamento, e iscriversi a quelli di proprio interesse sul sito di SDProget al seguente link: https://www.sdproget.it/calendari/?crs.

Schneider Electric: una settimana ricca di webinar

Continuano i webinar dedicati a progettisti, quadristi, installatori, costruttori di macchine e aziende utenti.
Il 28 aprile giornata piena: si comincia alle 9 con il webinar sulla “Cabina Elettriche Digitali: l’evoluzione della Media Tensione”, alle 14.30 un corso dedicato alla “Progettazione di un impianto. Impianti di cablaggio strutturato per gli edifici commerciali”, mentre alle 17 un approfondimento su ”Quadri elettrici Smart: L’evoluzione digitale della distribuzione elettrica in bassa tensione”.

Il 29 aprile invece i due webinar sono dedicati alle protezioni per i quadri elettrici: la mattina “L’evoluzione delle protezioni di Media Tensione”, mentre nel pomeriggio “Protezioni BT: le unità di controllo Micrologic”.

Se vuoi approfondire la tematica dedicata alla realtà aumentata, Schneider Electric propone per giovedì 30 aprile alle 9 un webinar proprio su “La Realtà Aumentata in Cabina MT/BT”.
A questa pagina https://events.schneider-electric.it/iocontinuodacasa/ è possibile iscriversi e tenersi aggiornati sul calendario in continua evoluzione.

webinar Schneider Electric

Da ABB webinar per installatori e quadristi

Anche ABB ha aggiornato il suo calendario di corsi online con alcune proposte dedicate agli installatori. Il 28 Aprile 2020 dalle 15:00 alle 18:30 si svolgerà il webinar “Come progettare l’impianto elettrico domestico“ che tratta delle prestazioni e qualità secondo la CEI 64-8.
Due corsi dedicati ai quadristi: il 5 maggio viene trattata la “UL – La normativa americana per i quadri di automazione” mentre il 12 maggio il webinar è dedicato a “Soluzioni di retrofit per la digitalizzazione dei quadri elettrici di bassa tensione”.

Il fotovoltaico e i Webinar Fronius

Per la formazione di installatori e professionisti del fotovoltaico, Fronius propone nuovi corsi webinar e corsi online per aumentare le competenze tecniche, commerciali e le soluzioni proposte dall’azienda.
Il 29 aprile viene trattata la tematica del Revamping a regola d’arte con il supporto dell’Ing. Erica Bianconi, mentre il 4 maggio si parla della soluzione “Fronius GEN24 Plus e Fronius Smart Meter per il massimo autoconsumo”.

Progetto formativo Samsung per il mondo della climatizzazione

Samsung AirCon Academy offre aggiornamento e formazione costante, anche online per operatori e professionisti della climatizzazione per ampliare le competenze tecniche e approfondire la conoscenza delle innovazioni tecnologiche dei prodotti Samsung.

I corsi offerti si articolano in vari moduli, dedicati alla linea Residenziale Mono e Multisplit (disponibile sia per un livello Base che Plus), alla linea Commerciale e Recuperatori di Calore, e alla linea Pompe di Calore.

All’offerta si aggiungono, come novità per il 2020, i moduli sulla linea DVM e sulla linea Digital Solutions e Controlli. È possibile trovare tutte le informazione al link www.samsung.it/airconacademy.

Tipologie di corsi Samsung Aircon Academy

Comunità Energetiche: soluzione fattibile per la transizione energetica?

Italia Solare, il 27 aprile dalle 11 alle 12.30 propone il webinar “Comunità Energetiche: analisi del documento di consultazione di ARERA” con l’obiettivo di dare agli operatori del fotovoltaico la possibilità di portare il proprio contributo. Il webinar è gratuito per i soci dell’associazione, mentre per tutti gli altri ha un costo di 50 euro.

Infrastruttura di ricarica elettrica: normativa e sicurezza

webinar Fluke lovato sulla mobilità elettricaLe colonnine di ricarica elettrica sono dei veri e propri quadri elettrici che come tali necessitano di componenti elettromeccanici adeguati.
Il 30 Aprile Fluke propone insieme a Lovato Electric Spa il webinar “Le colonnine di ricarica elettrica: scelta dei giusti componenti e delle corrette verifiche”. Verranno approfondite tematiche come l’esecuzione dei test per verificare la sicurezza e la funzionalità delle coloninne, come utilizzare i tester multifunzione Fluke 1660 e il nuovo adattatore EV-500 per le installazioni di stazioni di ricarica dei veicoli elettrici.

La transizione energetica in Italia ed Europa

L’emergenza COVID-19 è in rapida evoluzione in tutto il mondo e sta avendo impatti profondi anche sul settore elettrico. Con il supporto e la partecipazione delle principali Associazioni europee di settore, Elettricità Futura propone il webinar, aperto a tutti, “La transizione energetica in Italia ed Europa: quali gli effetti del COVID-19?”.

In programma il 28 aprile dalle 11:00 alle 12:30 fornirà un primo resoconto sugli effetti del lockdown nella transizione energetica europea e sul raggiungimento dei target 2030, nonché sulle prospettive future in Italia e in Europa. Informazione e iscrizione a questo link.

Progettare l’illuminazione di un ambiente

Per chi desidera approfondire il tema dell’illuminazione, Editoriale Delfino propone 4 lezioni del Prof. Arch Gianni Forcolini. Ogni lezione della durata di un’ora tratterà un argomento specifico:

Per partecipare è necessario iscriversi a questo link. Ogni lezione ha un costo di 25 euro, se si partecipa a tutte e quatto le lezioni il costo è di 75 euro.

Corsi su domotica, automazione e sicurezza

Attraverso la sua piattaforma e un team di 8 persone, Came propone corsi gratuiti e aggiornamento online per installatori e collaboratori. Le tematiche spaziano dai sistemi antintrusione a quelli per le porte automatiche e antipanico, dalla domotica all’installazione di cancelli automatici, dalle barriere per i parcheggi e per il controllo degli accessi dei veicoli alla gestione di impianti da remoto tramite app, fino ai software per impianti complessi.
Il calendario completo dei corsi (dal 28 aprile all’8 maggio 2020), in continuo aggiornamento, è disponibile al link: https://www.came.com/it/installatori/formazione.

Illuminazione Biodinamica con il Led Panel RTI di Beghelli

Led Panel RTI di Beghelli è un pannello Led concettualmente semplice ma allo stesso tempo innovativo, poiché è in grado di soddisfare molteplici esigenze: flusso luminoso elevato, luce morbida e resa cromatica CRI>90, efficienza fino a 140 lm/W (superiore ai pannelli Led tradizionali), il tutto con un sistema di fissaggio universale per incasso, plafone o sospensione, senza necessità di accessori.

Un Led Panel efficace ed efficiente

Il cuore dell’apparecchio è una lente microstrutturata che fornisce una illuminazione diffusa e una luce morbida e uniforme. Questo rende Led Panel RTI idoneo in tutti gli ambienti in cui sia richiesto, per la prolungata presenza di persone, un ottimo comfort visivo, come uffici, scuole, alberghi e centri commerciali.

HLC Human Centric LightingL’innovazione tecnologica è all’interno, ossia nell’elettronica. Il driver di nuova generazione è dotato di un selettore che consente di regolare la temperatura colore su 3 step (2700 K, 4000 K e 6000 K) o di attivare la modalità HCL (Human Centric Lighting o Illuminazione Biodinamica), tecnologia di riconosciuta utilità nel ciclo biologico umano.

Ogni apparecchio è infatti equipaggiato di un orologio preconfigurato e alimentato da una batteria con 10 anni di autonomia. È sufficiente posizionare il selettore in modalità HCL e l’apparecchio automaticamente riconosce l’ora della giornata e provvede a fornire la temperatura di colore più idonea, senza necessità di programmazioni.

Con lo stesso selettore si può impostare l’apparecchio a temperatura colore fissa tra le tre temperature preimpostabili; inoltre, in versione SD si abbina anche il sistema autodimmer, che regola l’intensità luminosa in base all’apporto della luce naturale presente nel locale.

Led Panel RTI rispetta infine l’ambiente poiché è realizzato utilizzando il 90% di plastica in meno rispetto a un pannello Led tradizionale, dato che il resto del corpo è in lamiera di acciaio totalmente riciclabile.

La pandemia stronca la crescita dell’auto elettrica?

I numeri, si sa, sono spesso aridi. In talune circostanze, però, possono suscitare forti emozioni. Ed è proprio il caso di un dato contenuto in un recente report di Wood Mackenzie che fotografa meglio di molti altri il terribile impatto che il coronavirus sta avendo su tutta l’economia planetaria: nel 2020 le vendite dei veicoli elettrici dovrebbero subire un crollo del 43%…

Proprio così, uno dei settori considerato a ragione in più forte espansione globale verrà duramente colpito dalla pandemia che, di fatto, dal mese di marzo ha completamente bloccato il mercato dell’auto. Non a caso, anche per l’auto elettrica il trimestre peggiore dell’anno dovrebbe essere proprio quello in corso, anche perché nei primi due mesi del 2020 Europa e Usa ancora non erano stati toccati dall’emergenza sanitaria a differenza della Cina.

Prima la Cina, poi Europa e Stati Uniti

In particolare, i segnali giunti dall’Estremo Oriente all’inizio dell’anno erano stati inequivocabili: parallelamente al diffondersi del coronavirus, a fine gennaio il consuntivo delle vendite di auto elettriche in Cina si era già più che dimezzato, -54%. Un trend destinato ad accentuarsi ulteriormente a febbraio, con addirittura un crollo di oltre il 90%.

Nel nostro continente, come sottolinea il report di Wood Mackenzie, le stesse dinamiche si stanno ripetendo con un paio di mesi di ritardo, anche qui (e negli Stati Uniti) seguendo di pari passi l’estendersi del contagio. Questo spiega il dato fortemente positivo registratosi a gennaio in Europa, con l’elettrico in progresso del 121% rispetto all’anno precedente. Un numero, quest’ultimo, che testimonia il record di vendite che avrebbe raggiunto il settore nel 2020 senza l’entrata in scena del COVID-19.

Sulla ripresa del mercato dell’auto elettrica gravano molte incertezze

Quanto alla risalita, si annuncia estremamente complessa, tanto che Wood Mackenzie non dà affatto per scontato un rimbalzo apprezzabile delle vendite di veicoli elettrici nel breve periodo. “Le dimensioni reali dell’impatto economico della pandemia – si legge nel rapporto – devono essere ancora valutate. Quando il lockdown verrà meno è lecito attendersi una ripartenza del mercato, la cui velocità ed intensità appare però molto incerta”.

A complicare le cose, peraltro, c’è anche una dinamica interna al comparto. “Già all’inizio dell’anno – spiega Wood Mackenzie – ci sono stati importanti annunci di nuovi modelli di auto elettrica da parte di giganti come Ford e General Motors. Dopo quanto accaduto, però, questi modelli saranno disponibili in grandi quantità non prima della fine dell’anno, tanto più che molti consumatori opteranno per il loro acquisto soltanto dopo essersi documentati sui relativi test di guida”.

Resta immutato lo scenario molto positivo sul lungo periodo

Tutto ciò considerato, la stima del rapporto, come detto, è di una flessione del 43% a consuntivo 2020, passando dai 2,2 milioni di veicoli elettrici venduti nel 2019 agli 1,3 del corrente anno. Comunque ciò non significa un cambio dello scenario di medio-lungo periodo: “Per quanto rilevante, il coronavirus rappresenta un avvenimento anomalo – sottolinea Wood Mackenzie -. Potrà segnare una battuta d’arresto nello sviluppo dell’industria legata al trasporto elettrico, ma la strada intrapresa rimane immutata con l’obiettivo di una nuova mobilità che contribuisca alla lotta contro il cambiamento climatico”.

Operazione aria pulita con la nanotech domestica

Che aria tira nelle nostre case, oggi “forzatamente” affollate? Difficile pensare ad aria pulita al 100%: gli ambienti interni, a maggior ragione in questo periodo di emergenza sanitaria, possono infatti risultare più inquinati di strade e piazze cittadine.

Batteri, virus e inquinanti atmosferici si annidano anche negli spazi indoor, e aprire le finestre spesso non basta. Questo perché l’aria proveniente dall’esterno resta “intrappolata” in casa per via dell’azione assorbente di pareti, pavimenti, mobili. Senza dimenticare le altre sostanze aeriformi che circolano nei nostri soggiorni, cucine e camere da letto: dalle vernici alle particelle prodotte dalla cottura dei cibi, fino ai solventi derivanti dalle pulizie domestiche. Tutti elementi patogeni che la nanotecnologia finlandese di Aero-Pro 750 BM – SU può combattere e ridurre sensibilmente.

Nanotecnologia alleata dell’aria pulita

La soluzione per il trattamento dell’aria indoor distribuita in Italia da Greenova funziona grazie alla nanotecnologia e agli effetti benèfici di luci ionizzanti. All’interno dell’apparecchio, un ambiente fotochimico disgrega le molecole e i batteri rimettendo in circolo solo aria pulita e sanificata.

Purificare l’aria di abitazioni, uffici ed edifici pubblici grazie all’applicazione della nanotecnologia e agli effetti benèfici di luci ionizzanti

La versione Aero-Pro 800 BM – SU nasce per applicazioni di trattamento aria avanzate, come condotti di ventilazione per complessi edilizi o scambiatori di calore. Aero 1100 OD è invece la declinazione industriale, pensata per rimuovere odori e gas nocivi alla fonte o all’interno dell’aria di scarico. In entrambi i casi, Aero-Pro non produce alcun tipo di rifiuti nocivi, non rilascia ozono e può rimanere accesa 24 ore su 24, in quanto energeticamente efficiente. La macchina è anche facile da installare e immediatamente pronta all’uso.

Greenova presenta Aero-Pro 750 BM – SU

Quanto agisce Aero-Pro

I dati microbiologici registrati nei laboratori dell’università finlandese di Jyväskylä confermano le prestazioni. Aero-Pro 750 BM – SU ha subito decine di test per misurare quanto e come la macchina fosse in grado di neutralizzare polveri e microrganismi nocivi presenti negli ambienti chiusi. Il tutto utilizzando le spore dei batteri fra i più insidiosi presenti nell’aria.

Le prove hanno evidenziato le seguenti percentuali di neutralizzazione:

Piccola curiosità: i ricercatori hanno incluso anche il batterio escherichia coli, normalmente trasmissibile tramite contatto, perché si sospetta che la pioggia possa contribuire a sollevarlo dal suolo e a renderlo purtroppo “respirabile” dall’uomo.

Basta polveri sottili con il filtro HEPA

Parlando di polveri sottili, emergono altri dati interessanti: la soluzione finlandese riesce ad abbattere quasi completamente (99,4%) le particelle comprese tra 4 e 10 milionesimi di metro (µm). Elementi rischiosi in quanto causa di possibili problemi in sede di cavità nasale, laringe, trachea e bronchi primari, come più volte sottolineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’adozione opzionale di un filtro HEPA rende Aero-Pro 750 BM – SU efficace sull’intero spettro delle polveri sottili (fino a quelle dell’ordine dei 3 µm). E lo trasforma in una versatile soluzione per ridurre l’inquinamento domestico e di altri ambienti professionali.

Volterio ricarica i veicoli elettrici con un robot

Al crescere del numero di auto elettriche circolanti nelle nostre città sale anche il numero di colonnine di ricarica. Utili, ma non sempre esteticamente accettabili a seconda del contesto.
Sebbene la ricarica induttiva sarebbe in gran parte nascosta alla vista, presenta alcuni svantaggi significativi. È qui che Volterio offre una alternativa che sfrutta un robot che si occupa in automatico della ricarica di veicoli elettrici predisposti.

Connessione automatica alla rete

Schema di funzionamento robot VolterioLa tecnologia di Volterio prevede una struttura poco appariscente collocata sul pavimento e alta solamente 6 cm. L’auto viene semplicemente parcheggiata su di esso per la ricarica. Successivamente un braccio robotico si estende telescopicamente.

Alla sua estremità si trova un connettore che punta verso il suo contropezzo nel sottoscocca dell’auto. In precedenza, entrambi i componenti si sono scambiati informazioni tramite comunicazione wireless criptata. Poiché il portacorrente conico rotondo non è un connettore nel senso tradizionale del termine, esso è in grado di stabilire un contatto completo anche se il veicolo non è parcheggiato in modo ottimale. Per la ricerca mirata del braccio viene utilizzato un sistema ad ultrasuoni: in totale, la procedura impiega meno di 15 secondi.

Installazione di Volterio

Rendering VolterioÈ sufficiente che il connettore si trovi in un campo di 50×50 cm; l’auto può persino essere parcheggiata di traverso. L’intera unità può anche essere completamente incorporata nel pavimento in caso venga ad esempio costruito un nuovo garage o un nuovo parcheggio.

La capacità di ricarica di un caricabatterie con connessione domestica è di 22 kW, il che significa che anche le batterie per auto più grandi possono essere caricate completamente in quattro o cinque ore. Tuttavia, questa tecnologia è progettata per gestire fino a 100 kW in corrente continua, riducendo i tempi di ricarica a circa un’ora.

Il prototipo ha dimostrato elevate performance in una serie di test approfonditi: diversi produttori di auto premium sono rimasti favorevolmente colpiti e sono già in procinto di organizzare la produzione in serie dei caricabatterie, mentre sono in fase di sviluppo anche soluzioni per camion elettrici.

Resort e cantina: Filodivino si affida a Mitsubishi Electric

Filodivino è una cantina che produce vini doc e un resort di lusso immerso nella natura delle Marche e circondato da vigneti. La struttura comprende un resort con 8 stanze e suite e una cantina che produce le due doc della zona. La creazione del resort, inaugurato nel 2016, è stata realizzata con l’intenzione di mantenere intatte le caratteristiche estetiche e tecniche della zona, facendo inoltre attenzione alla sostenibilità e usando ove possibile prodotti riciclabili.

Le molteplici richieste di Filodivino

L’impianto di climatizzazione della cantina ha richiesto una progettazione specifica poiché deve assolvere alla funzione principale di garantire le condizioni ottimali per la produzione del vino. Per questo, oltre ai proprietari, nella progettazione è stato coinvolto anche l’enologo. Per soddisfare al meglio le esigenze del luogo sono state scelte delle unità polivalenti con il recupero di calore, utile per il riscaldamento degli ambienti. L’impianto si basa quindi su due unità idroniche a marchio Climaveneta di cui una polivalente NECS-CQ/B/S 0412, e un refrigeratore NECS-C/B 0302 che garantisca apporti integrativi di condizionamento richiesti a settembre, durante la vendemmia.

Resort Filodivino notturnoPer quanto riguarda il resort, invece, l’impianto di climatizzazione deve garantire il comfort ideale per gli ospiti: riscaldamento invernale, raffrescamento estivo e produzione di acqua sanitaria, a servizio sia degli appartamenti, sia dell’area fitness e Spa. Per avere tanta acqua calda durante tutto l’anno è stato realizzato un sistema a portata variabile di refrigerante (VRF) a recupero di calore (R2) basato su unità Mitsubishi Electric, che in inverno funziona in pompa di calore riscaldando gli ambienti e producendo acqua calda sanitaria, mentre in estate raffresca e contemporaneamente recupera il calore, altrimenti disperso, per la produzione di acqua calda sanitaria. L’impianto è collegato a un campo solare termico che fa da preriscaldamento.

Le pompe di calore Mitsubishi Electric, grazie alla tecnologia inverter, riescono a garantire una resa termica ottimale anche alle basse temperature, aumentando la velocità di rotazione del compressore. Inversamente, quando la temperatura esterna aumenta, l’inverter modula la frequenza, adeguando la potenza erogata al fabbisogno termico richiesto e diminuendo drasticamente i consumi energetici.

Illuminazione efficiente alla Tirol Kliniken: il LED conviene

Cosa comporta, per una struttura ospedaliera, il passaggio alla tecnologia LED? L’imponente impianto di illuminazione efficiente realizzato nella Tirol Kliniken di Innsbruck racconta un virtuoso esempio di efficienza energetica, comfort e risparmio economico.

I 6.000 apparecchi a LED installati nella struttura tirolese hanno migliorato la qualità della luce, e di conseguenza il benessere dei pazienti e del personale sanitario, tagliando al contempo del 50% i consumi di energia.

Illuminazione efficiente per ospedali sostenibili 

La riqualificazione del sistema di illuminazione del polo ospedaliero internazionale si basa su una precisa strategia volta a diminuire significativamente i consumi dell’intera struttura.

“La nostra strategia energetica non si basa solo su misure su larga scala, ma anche su interventi più piccoli, che possono essere implementati rapidamente e facilmente. Ed è questo il caso del relamping a LED”, spiega Patrick Hörhager, Energy Manager di Tirol Kliniken. Nell’ambito delle linee guida legali in materia di appalti, l’ospedale ha scelto gli apparecchi Ledvance, avvalendosi del loro significativo contributo alla riduzione dei consumi elettrici.

“Medicina all’avanguardia nel cuore delle Alpi” è il motto dell’azienda ospedaliera tirolese, tradotto anche nella scelta di installare una nuova illuminazione a LED

Tre soluzioni, una luce perfetta e green

I nuovi apparecchi Ledvance migliorano la qualità della luce in diverse aree dell’ospedale. In particolare, l’intervento ha toccato i parcheggi sotterranei della clinica ginecologica e della clinica principale, il Medical Center e il Surgical Center West, con apparecchi LED stagni Damp Proof da 30 W. Il design robusto, con protezione IP65 e resistenza agli urti IK08, rende queste lampade ideali per ambienti umidi e polverosi. Il tutto garantendo luce omogenea in bianco neutro 4.000 K e flusso luminoso con ampiezza di 105°. Non meno importante, la corretta ed efficace illuminazione dei parcheggi si traduce in maggiore sicurezza per utenti e personale ospedaliero.

Luce efficiente con i Panel e i Downlight LED

I modelli Panel LED (1200 mm, 33 W) forniscono una luce uniforme in un piacevole bianco neutro nella sala da pranzo, dove la resa cromatica CRI>80 contribuisce alla buona presentazione dei piatti. I dipendenti beneficiano anche di un comfort visivo ottimale in prossimità delle casse e della distribuzione dei pasti, grazie all’eccellente controllo dell’abbagliamento di queste soluzioni a LED. L’illuminazione generale di quest’area è invece garantita da apparecchi Downlight LED da 25 W e 4.000 K. Infine, i corridoi e le aree degli ascensori del Central Supply Building e del Surgery Elevator Center ospitano Panel LED (1200 mm) e Downlight LED. Una luce uniforme e performante progettata per facilitare l’orientamento di pazienti e personale.

Tutti i vantaggi di una illuminazione efficiente

L’installazione delle tecnologie Ledvance ha portato all’ospedale di Innsbruck benefici concreti e fruibili anche nel lungo periodo:

In cifre, il contatore elettrico nel parcheggio sotterraneo della clinica ginecologica e della clinica principale parla di risparmi pari a 150.000 kWh/a, ulteriormente ottimizzati dai rilevatori di presenza. Anche l’emissione di calore è decisamente diminuita, riducendo l’uso dei sistemi di raffreddamento.

Fotovoltaico e pompe di calore per un migliore autoconsumo

In presenza di un impianto fotovoltaico, l’ideale è massimizzare la quota di autoconsumo: maggiori sono i dispositivi dell’ambiente domestico che prelevano energia direttamente dall’impianto fotovoltaico, maggiore è la quantità di energia solare utilizzata, riducendo quella prelevata da rete.

La presenza di pompa di calore non fa che migliorare queste condizioni poiché consente di utilizzare l’energia prodotta dal sole per acqua calda sanitaria e/o per riscaldamento domestico, riducendo sensibilmente l’importo della bolletta e migliorando il comfort domestico.

Fotovoltaico e pompe di calore insieme

I moduli fotovoltaici ad elevata efficienza Panasonic HIT possono essere facilmente collegati con le pompe di calore. L’azienda giapponese ha infatti studiato diverse soluzioni che, utilizzando le uscite di alcuni dei più noti inverter disponibili sul mercato, permettono un collegamento diretto con i punti di carico domestico, siano essi pompe di calore o sistemi di ricarica dell’auto elettrica. Solamente quando tutti i carichi domestici sono stati soddisfatti l’energia solare sarà immessa in rete.

L’architettura generale proposta sfrutta il fatto che tutti gli inverter hanno un’uscita utilizzabile per l’autoconsumo che può essere utilizzata per questo scopo.
Fabrizio Limani, senior manager solar division Panasonic Solar“Ad oggi abbiamo studiato nel dettaglio il collegamento con quattro diversi modelli di inverter per i quali sono disponibili gli schemi elettrici di installazione. – spiega Fabrizio Limani, senior manager solar division Panasonic Solar – Ai fini di una effettiva integrazione fra fotovoltaico e pompe di calore è inoltre necessario coinvolgere i centri di assistenza autorizzati delle pompe di calore, che devono intervenire per le manutenzioni annuali obbligatorie. La sfida dell’integrazione tra fotovoltaico e impianti di riscaldamento domestico, infatti, si muove sul piano della collaborazione fra figure professionali diverse che devono integrare le loro competenze”.

I moduli fotovoltaici Panasonic, con 25 anni di garanzia, sono prodotti negli stabilimenti ex Sanyo e utilizzano la tecnologia di eterogiunzione, che combina tecnologia cristallina e film sottile. Nelle celle solari HIT (Heterojunction with Instrinsic Thin layer) un wafer di silicio monocristallino sottilissimo è rivestito con uno strato di silicio amorfo ultrasottile, combinando i vantaggi di entrambe le tecnologie fotovoltaiche. Grazie a un coefficiente di temperatura di solo -0,258%/°C, queste celle solari all’aumentare della temperatura perdono meno energia rispetto alle celle cristalline, con un maggiore rendimento misurato fino al 10%.