Sconto in fattura e superbonus, Baxi rende tutto più semplice

Lo Stato italiano ha messo a disposizione di privati e aziende una serie di iniziative molto interessanti per valorizzare gli edifici e, nel contempo, risparmiare cifre significative sulle ristrutturazioni.
Con le detrazioni fiscali fino al 65% dell’Ecobonus e il Superbonus 110% è possibile massimizzare il rapporto tra investimenti e risparmio energetico. Inoltre, in alcuni casi è possibile usufruire dello sconto in fattura e sulla cessione del credito.

Come ottenere lo sconto in fattura del 65%

Per rendere il tutto ancora più semplice per l’utente finale, Baxi propone lo sconto in fattura su interventi di riqualificazione energetica con detrazioni fiscali fino al 65%.

In altre parole, acquistando un nuovo sistema di climatizzazione invernale Baxi, l’utente finale avrà scontato immediatamente il 65% in fattura grazie alla cessione del credito.

L’aliquota del 65% include gli interventi di riduzione del fabbisogno termico dell’edificio, gli interventi alle parti comuni degli edifici commerciali/residenziali, gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, l’installazione di caldaie a condensazione in classe A con termoregolazione evoluta, l’installazione di pannelli solari o di scaldacqua a pompa di calore e, infine, l’acquisto e la posa in opera di schermature solari (fino ad un valore massimo della detrazione di € 60.000), l’acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti (fino a valore massimo della detrazione di 100.000 euro), i sistemi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione e l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

Come ottenere lo sconto in fattura del 50%

Con Baxi la detrazione del 50% direttamente in fattura è prevista per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A.

È applicabile inoltre sull’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro), sulle schermature solari e, infine, sull’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi.

Come ottenere il Superbonus 110%

Il Superbonus 110% consente di installate impianti efficienti e innovativi a costo prossimo allo zero.
Merito del Decreto Rilancio, che porta al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 e ridotto il periodo di rateizzazione a soli 5 anni (anziché 10).

Rientrano tra gli interventi utili per ottenere il Superbonus 110% quelli legati all’isolamento termico degli involucri edilizi e quelli per la sostituzione di impianti di climatizzazione su parti comuni degli edifici commerciali/condominiali (ad esempio, l’installazione di collettori o la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati destinati al riscaldamento/raffrescamento e alla produzione di acqua calda sanitaria dotati di generatori di calore a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A, oppure la sostituzione degli impianti esistenti con generatori in pompa di calore ad alta efficienza, anche con sonde geotermiche o la sostituzione dell’esistente con apparecchi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione o con sistemi di microcogenerazione che conducano a un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%).

Nel caso di interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale su edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti (dotate di uno o più accessi autonomi dall’esterno), si tratta dei medesimi interventi agevolabili se realizzati sulle parti comuni con l’aggiunta, esclusivamente per le aree non metanizzate, dell’installazione delle caldaie a biomassa aventi prestazioni emissive con valori previsti almeno per la classe di qualità 5 stelle. La detrazione spetta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

DKV Euro Service entra nella eFuel Alliance

DKV Euro Service è sempre più impegnata nell’offrire soluzioni all’avanguardia per il rifornimento di trasportatori e automobilisti.

Proprio per fornire delle alternative sempre più sostenibili per il rifornimento di carburante, l’azienda attua una costante estensione della rete di ricarica elettrica, che al momento conta circa 100.000 punti di ricarica complessivi dei quali 10.500 in Italia.

L’impegno di DKV è evidente anche per il suo ingresso nella eFuel Alliance, un’organizzazione impegnata nell’espansione e nella promozione della produzione globale di eFuels e nella sua diffusione.

“Siamo molto orgogliosi di essere coinvolti nella eFuel Alliance per i carburanti alternativi. – ha dichiarato Marc Erkens, Head of Sustainability e New Mobility di DKV Mobility – Gli obiettivi climatici fissati dall’UE possono essere raggiunti solo combinando la mobilità elettrica con altri sistemi di alimentazione alternativi. Gli eFuels possono svolgere un ruolo importante in questo senso, soprattutto grazie alla loro compatibilità con le infrastrutture esistenti”.

Dalla mobilità elettrica al GNL

DKV è all’avanguardia anche nell’offerta di gas naturale liquefatto (GNL) e la rete di DKV, anche grazie al recente accordo con Air Liquid in Francia, ha raggiunto le 120 stazioni di GNL in 6 Paesi.

“La combinazione di mobilità ibrida, elettrica e, per quanto riguarda il trasporto merci, l’utilizzo di carburanti alternativi al diesel, sono sicuramente il modo più veloce ed efficace che abbiamo per rendere sostenibile il trasporto su gomma. DKV ci crede e offre soluzioni concrete ai nostri partner e clienti che vogliono aggiornare la propria flotta” ha aggiunto Marco Berardelli, Managing Director di DKV Italia.

Superbonus al 110%, la proroga c’è ma dura troppo poco

In questo sciagurato 2020 sarebbe davvero troppo avere una notizia che sia solo ed esclusivamente una buona notizia… E così anche l’auspicata proroga del Superbonus al 110%, che grazie ad un emendamento è stata inserita all’ultimo momento nella legge di Bilancio in via di approvazione parlamentare, pur essendo ovviamente meglio del nulla presenta purtroppo degli elementi di criticità.

Posticipo di un anno ma non per tutti

L’emendamento, ispirato dalla maggioranza e infine “concesso” dal governo, prevede una proroga breve del Superbonus, la cui scadenza viene sì posticipata di un anno, da fine 2021 al termine del 2022, però a beneficio di coloro che al 30 giugno 2022 non soltanto avranno già avviato i lavori di ristrutturazione, ma dovranno averli effettuati per almeno il 60%. E su quest’ultimo punto è prevedibile che si aggiungerà altra carta alla montagna di documenti già necessaria per accedere all’agevolazione fiscale.

Come si è arrivati alla proroga “breve” del Superbonus

Abbiamo parlato di un confronto politico fra maggioranza ed esecutivo perché il principale partito che lo sostiene, i Cinque Stelle, ha insistito a lungo per la proroga del Superbonus a tutto il 2023 incontrando però la ferma opposizione del titolare dell’Economia, Roberto Gualtieri. Il ministro, infatti, ricordando che già nella sua prima versione il Superbonus poteva arrivare a costare fino a 7 miliardi di euro per lo Stato, ha preteso cautela sull’estensione ottenendo, appunto, questa proroga in versione breve.

Cinque Stelle soddisfatti a metà

superbonus MiseUna dinamica indirettamente confermata dalle parole del rappresentante dei Cinque Stelle, Vito Crimi: “La proroga del superbonus al 110% fino a tutto il 2022 è un risultato importante per tutto il Paese. Allo stesso tempo, per il Movimento questo rappresenta un primo passo. Dobbiamo già guardare avanti, alla prossima battaglia per gli italiani: il prolungamento del superbonus per tutto il 2023”.

Sulla stessa linea il suo collega di partito, Riccardo Fraccaro, che è anche Sottosegretario alla Presidenza del consiglio ed in questa veste uno degli esponenti di governo che più si è speso per il varo dell’agevolazione fiscale. “La proroga del Superbonus 110% al 2022 – ha scritto su Facebook – è un risultato importante, il primo passo per la stabilizzazione di una norma condivisa da tutti. Ringrazio il parlamento, come M5S continueremo a lavorare per dare una prospettiva sempre più solida a questa misura”.

Spesa fino a 16mila euro per il bonus mobili

Restando in tema di detrazioni fiscali per gli interventi sugli immobili, c’è da segnalare il via libera ad un altro emendamento alla Legge di Bilancio, quello che prevede l’innalzamento a 16 mila euro del tetto massimo di spesa per il cosiddetto bonus mobili. Si tratta della detrazione al 50%, che può essere ottenuta soltanto nell’ambito di una ristrutturazione edilizia, relativa alle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, ad esempio frigorifero, lavatrice, lavapiatti.

Arriva anche il bonus idrico da mille euro

Infine, segnaliamo l’introduzione di quello che è stato battezzato come il bonus idrico. Si tratta di un’agevolazione, finanziata con un “Fondo per il risparmio dell’acqua” da 20 milioni, che prevede il recupero fino a 1.000 euro per gli interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto, nonché degli apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti, con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, il tutto su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.

Sconto del 40% per chi acquista un’auto elettrica

L’attenzione, in ottica green, sulle modifiche al testo originale della Legge di Bilancio 2021, prima del suo sbarco nelle aule parlamentari per il varo definitivo, era inevitabilmente concentrata sulla possibile proroga, effettivamente avvenuta in forma ridotta, del Superbonus al 110%. Ma a ben vedere gli emendamenti più significativi hanno riguardato un altro settore, quello della mobilità sostenibile, con provvedimenti in tema di incentivazione all’acquisto delle auto elettriche e installazione delle colonnine di ricarica.

Bonus auto applicabile su un prezzo inferiore ai 36.600 euro

Quaranta per cento di sconto sull’acquisto. Una percentuale destinata a ingolosire il potenziale acquirente di una qualsiasi merce, ancor di più se si parla di un mezzo che si sta rapidamente facendo largo nell’immaginario collettivo, l’auto elettrica.

Ed è appunto quest’ultima che è oggetto dell’emendamento appena approvato, con lo sconto che sarà applicabile sull’acquisto di auto elettriche con prezzo di listino inferiore a 36.600 euro e di potenza fino a 204 CV. Un bonus auto che peraltro sarà concesso, a differenza di altri, anche a chi non possiede una vecchia auto da rottamare, però senza poterlo sommare agli ulteriori incentivi sull’elettrico in vigore nel 2021.

La barriera d’utilizzo con l’ISEE

Un altro aspetto importante dell’agevolazione riguarda la categoria dei suoi potenziali fruitori. Infatti, lo sconto del 40% è riservato alle famiglie italiane che hanno un indice ISEE inferiore ai trentamila euro. Una platea comunque enorme: basti pensare che nel 2016 (ultimi dati disponibili) l’ISEE medio dei nuclei familiari che ne hanno richiesto il calcolo, circa 4 milioni e mezzo, è risultato pari a circa 11mila euro.

Sconto auto elettriche finanziato con appena 20 milioni

La ratio dell’emendamento è dunque chiara: mutare la percezione dell’auto elettrica come un benefit per i ricchi ed estenderne la vendita e l’utilizzo ai “normali” cittadini. A destare perplessità è semmai un altro aspetto del provvedimento che sarà in vigore per tutto l’anno prossimo, ovvero il suo finanziamento con appena 20 milioni di euro.

Una cifra che, ragionando su uno sconto medio applicato di diecimila euro, andrà esaurita dopo la vendita di appena duemila vetture elettriche.

Probabilmente conscio dell’esiguità delle risorse che sono state messe in campo, il governo ha lasciato comunque una porta aperta. Nel testo si legge che “il ministro dell’Economia e delle Finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio” nell’eventualità – pressoché certa aggiungiamo noi – che i fondi originali si esauriscano prima della scadenza a fine 2021 dell’agevolazione.

Colonnine di ricarica auto elettriche

Colonnine di ricarica: obbligo d’installazione per i concessionari autostradali

Per quanto riguarda le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici (compresi quelli di ultima generazione), è stato approvato un emendamento alla Legge di Bilancio presentato da quattro deputati Cinque Stelle che prevede l’obbligo d’installazione per tutti i concessionari autostradali lungo le tratte di loro competenza almeno ogni 50 chilometri.

“Il termine per l’installazione dei punti di ricarica di potenza elevata è di 180 giorni – hanno spiegato i firmatari dell’emendamento – e nel caso i concessionari non provvedano, chiunque ne faccia richiesta si può candidare per installarle. In questo caso il concessionario dovrà pubblicare entro 30 giorni una manifestazione d’interesse volta a selezionare l’operatore sulla base di caratteristiche tecniche e commerciali che valorizzino efficienza, qualità e varietà dei servizi proposti”.

Nuovi tetti di spesa per le colonnine di ricarica domestica

Novità anche in relazione alla ricarica domestica dei veicoli elettrici. È stata infatti riscritta la normativa che ne regola l’installazione nell’ambito dell’applicazione del Superbonus al 110%. In particolare, l’agevolazione sarà riconosciuta nella misura di 2.000 euro per gli edifici unifamiliari, 1.500 euro per le unità plurifamiliari o condomini che installano fino a 8 colonnine, 1.200 euro per i condomini che ne installano più di otto.

CONEX, comandi IoT da Panasonic per il commerciale

L’efficientamento energetico delle strutture edilizie in chiave smart richiede sempre di più l’adozione di soluzioni impiantistiche digitalizzate. Panasonic risponde a questa richiesta introducendo sul mercato CONEX, la linea di comandi a filo di nuova generazione con integrazione IoT, personalizzabile con app dedicate e ideale per rispondere alle necessità di tecnici e utenti finali.

CONEX di Panasonic è una linea di comandi a filo dedicata agli impianti di climatizzazione commerciale: un sistema avanzato di nuova generazione che offre numerosi vantaggi nella gestione delle unità.
La nuova linea, dotata di un elegante pannello di controllo nero, è disponibile in tre varianti:

CONEX consente di gestire in modo semplice e intuitivo sia le normali operazioni di base, come l’accensione e lo spegnimento dell’impianto, sia funzioni più avanzate, come le operazioni di manutenzione.

I modelli con connessione Bluetooth e Wireless permettono in particolar modo di gestire gli impianti da remoto grazie alla loro integrazione con app dedicate.

Le App di Panasonic per CONEX

Panasonic H&C Control – È pensata per installatori, manutentori e utenti finali. Questa app consente di agire sulle impostazioni dettagliate del funzionamento e della manutenzione. La configurazione iniziale del comando è di facile comprensione e permette agli installatori e ai tecnici di rispondere rapidamente alle richieste dei clienti.

Panasonic H&C Diagnosis – È ideale per manutentori e installatori. L’app è stata progettata come strumento per la diagnosi e la risoluzione dei problemi, fornisce dati in tempo reale sia per le unità interne che per quelle esterne e registra i dati storici. Utilizzando CONEX, gli utenti possono visualizzare lo stato di funzionamento delle unità e diagnosticare i guasti.

Panasonic Comfort Cloud – È sviluppata per gli utenti finali e è compatibile solo con il comando CZ-RTC6BLW. Questa soluzione consente di gestire da remoto il funzionamento delle unità interne, il monitoraggio dei consumi e la visualizzazione degli allarmi. Grazie a Panasonic Comfort Cloud è possibile quindi regolare le qualità dell’aria interna dei propri locali o del riscaldamento e del raffrescamento da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.

Gestione da remoto della tecnologia nanoe X

La linea CONEX può essere utilizzata anche per azionare nanoe X.

Ad oggi sono molte le linee commerciali e residenziali per cui questa tecnologia è stata resa disponibile, ma Panasonic punta ad un continuo ampliamento. nanoe X non necessita di filtri o manutenzione particolare e può funzionare indipendentemente dal riscaldamento o dal raffrescamento.

Superbonus 110% e fotovoltaico: SMA 110 Energy Solution

Sostenibilità, efficienza energetica e riqualificazione degli edifici sono tematiche di cui si parla molto in questi ultimi anni e soprattutto negli ultimi mesi. Ma come ottenere una casa energeticamente efficiente e in grado di far risparmiare energia e contribuire alla salvaguardia dell’ambiente? Sicuramente installando con tecnologie innovative e dotandosi di impianti fotovoltaici e accumulo energetico. SMA – tra i principali player nel campo delle tecnologie di sistema per le energie rinnovabili – propone SMA 110 Energy Solution, una soluzione per accumulare energia solare, ottimizzare il riscaldamento domestico e ricaricare il veicolo elettrico. Tutto in modo economico, semplice e sostenibile.

Rinnovare casa risparmiando con il Superbonus

Convergenza tecnologica, gestione intelligente dei flussi energetici e 100% digital sono i punti di forza di SMA 110 Energy Solution, ma è importante sottolineare che installare questa soluzione consente di sfruttare agevolazioni come il Superbonus 110% e l’Ecobonus 50% che hanno l’obiettivo di favorire la riqualificazione energetica degli edifici.

Il fotovoltaico, lo storage e l’infrastruttura di ricarica elettrica sono interventi trainati che rientrano nel superbonus se vengono eseguiti contestualmente a lavori di efficientamento energetico come la realizzazione di un cappotto termico o la sostituzione di impianto di climatizzazione invernale.

Le fonti energetiche rinnovabili, tra cui il solare, nel prossimo futuro sono destinate a crescere.

Il Superbonus 110% è un’agevolazione che si aggiunge a Ecobonus e Bonus casa. “Può essere considerata un volano per crescita e investimenti green – sottolinea Valerio Natalizia Regional Manager Sud Europa di SMA Italia – È una proposta sicuramente utile per aiutare a raggiungere gli obiettivi prefissati dal Piano Nazionale Integrato Energie e Clima (PNIEC) e per rinnovare il parco edilizio del paese. Inoltre, il Superbonus ha avuto il merito di sensibilizzare l’opinione pubblica e i cittadini su temi come risparmio ed efficientamento energetico. In Italia l’andamento del mercato fotovoltaico è stato altalenante almeno fino a giugno. Nel 2020, l’impatto del Covid si è visto in diversi segmenti, soprattutto nei grandi impianti in cui rispetto al 2019 si è fatto molto meno, considerando anche l’andamento negativo dei risultati delle aste legate al Fer1″.

Valerio Natalizia_Regional Manager Sud Europa

Valerio Natalizia Regional Manager Sud Europa SMA Italia

“Come SMA abbiamo scelto di proporre una soluzione dedicata in grado di coniugare risparmio, attenzione verso l’ambiente, forte innovazione tecnologica e gestione domotica dei flussi energetici. Una proposta che comprende inverter fotovoltaici, sistema di accumulo con batteria alto voltaggio LG Chem, pompe di calore Vaillant e sistemi per la ricarica dei veicoli elettrici”.

Il superbonus 110% è operativo da pochi mesi. È possibile fare un bilancio di come sta andando per il settore?

“Innanzitutto, abbiamo notato una crescente richiesta di informazioni dai privati. Infatti, la possibilità concessa dal Superbonus di sommare il tetto di spesa per gli impianti fotovoltaici a quello di sistemi di accumulo integrati ha certamente stimolato l’interesse dei proprietari di immobili anche su queste tecnologie. Per questo motivo abbiamo cercato di sviluppare soluzioni di efficientamento in grado di garantire consumi molto più bassi, anche spostando una parte di questi dal gas all’elettrico alimentato dal fotovoltaico. Una soluzione che permette un risparmio economico di oltre 2000 Euro* all’anno”.

È fondamentale una proroga oltre il 2021 per dare ossigeno al settore?

“È necessario estendere il Superbonus al 2024. In questo modo si potrà considerare il Superbonus il punto di svolta per la ripartenza e le aziende potranno mettere a punto piani di medio-lungo termine, ricorrendo da subito a figure professionali altamente specializzate necessarie a soddisfare le richieste del settore. Il mercato delle energie rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, vede nella proroga una conditio sine qua non per concretizzare un programma che potrà senza dubbio contribuire in modo determinante alla ripresa dell’economia, dell’occupazione e rinnovando e rendendo più sostenibile il mercato edilizio italiano”.

Che cosa è SMA 110 Energy Solution?

SMA 110 Energy Solution è, dunque,  una soluzione integrata che consente di ottenere il massimo risparmio in bolletta, la maggiore indipendenza energetica ed energia solare autoprodotta 24 ore su 24.
È composta da:

Per una casa sempre più efficiente e sostenibile è possibile aggiungere una pompa di calore come quelle di Vaillant adatte per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria.

La soluzione SMA 110 Energy Solution

SMA 110 Energy Solution è una soluzione integrata con inverter Sunny Boy, batteria LG Chem, pompa di calore Vaillant

SMA 110 Energy Solution è flessibile ed ampliabile nel tempo e può essere collegata anche a dispositivi preesistenti.

Cuore della soluzione è Sunny Home Manager, che attraverso il protocollo di comunicazione condiviso, consente di far dialogare con gli elettrodomestici e i dispositivi connessi riconoscendo in modo automatico i consumi e i potenziali risparmi sfrutta in maniera efficiente l’energia fotovoltaica prodotta. In questo modo la gestione energetica diventa intelligente semplice e conveniente.

SMA Italia casa fotovoltaico

“Un altro aspetto importante della partnership, poi, riguarda il ruolo degli installatori: l’integrazione tra fotovoltaico e pompe di calore richiederà sempre più spesso l’intervento di professionisti esperti sia in ambito elettrico, sia termoidraulico, incentivando l’evoluzione e la specializzazione di queste figure professionali che hanno un ruolo chiave in un mercato come il nostro. – evidenzia Valerio natalizia – Per tale motivo, la partnership con Vaillant si estende anche alla formazione tecnica, attraverso le due scuole di formazione SMA Solar Academy e Master Division Innovative Consulting Vaillant che negli ultimi anni hanno formato migliaia di professionisti nei loro rispettivi mercati. Adesso la vera sfida sarà formare nuove figure con competenze tecniche trasversali”.

I vantaggi di SMA 100 Energy Solution

SMA 110 Energy Solution punta a massimizzare il consumo dell’energia solare autoprodotta attraverso una forte componente tecnologica e domotica.  Inoltre assicura una risuzione dei costi energetici e rispetto dell’ambiente evitando l‘utilizzo di combustibili fossili.

La soluzione proposta consente un uso intelligente dell’energia solare che può essere utilizzata per ricaricare i veicoli elettrici e per alimentare elettrodomestici e pompe di calore.

Ma i vantaggi non finiscono qui! Gli installatori iscritti al Partner Program di SMA hanno la possibilità di accedere alla procedura di cessione del credito in collaborazione con i principali istituti di credito e con fornitori di servizi affini, oltre a un servizio di consulenza per la progettazione degli impianti direttamente dalla divisione di ingegneria dell’azienda.

I vantaggi della soluzione SMA 100 Energy Solution

” Il nostro obiettivo è quello di semplificare sensibilmente l’iter attraverso strumenti di supporto forniti per arrivare al visto di conformità, all’asseverazione tecnica, e quindi alla cessione del credito”.

Tutto sotto controllo grazie a SMA Energy App

Grazie a SMA Energy App tutte le informazioni rilevanti dell’impianto fotovoltaico sono sempre sotto controllo ed è monitorare il processo di ricarica dell’ auto elettrica comodamente dallo smartphone. Quando si ha necessità di utilizzare l’auto è sufficiente indicarlo alla App e in automatico parte la ricarica.

Maggiori informazioni su SMA 110 Energy Solution sono presenti sul sito Superbonus SMA.

Luna Rossa Prada Pirelli, a Auckland la climatizzazione è di Mitsubishi Electric

La partnership tra Mitsubishi Electric e il Gruppo Prada ha solide basi: sono circa 20 anni, infatti, che le due aziende collaborano in vario modo.

La più recente attività che li vede coinvolti è la climatizzazione della base di Auckland, in Nuova Zelanda, del team Luna Rossa Prada Pirelli che parteciperà alla sfida della 36a edizione dell’America’s Cup presented by Prada, in programma nel 2021.

Per Luna Rossa Prada Pirelli un ambiente complesso da climatizzare

Base Luna Rossa Prada Pirelli

La necessità del team Luna Rossa Prada Pirelli era quella di avere un quartier generale e un hangar operativo che permettesse di affrontare al meglio questa sfida.

Ciò significa un luogo nel quale ospitare e manutenere le navi, gli ambienti di servizio (uffici e magazzini) e la parte dedicata all’hospitality (ristorante, caffetteria per gli ospiti, reception, retail shop).

Nel frattempo, come tutti sappiamo, è scoppiata la pandemia da Covid-19 che ha costretto a rivedere il progetto iniziale in ottica di riduzione di costi e di tempi: è stato infatti necessario individuare una soluzione tecnologica che permettesse un montaggio, un’installazione e una rimozione in tempi molto più brevi di quelli inizialmente previsti. Da un progetto con struttura portante in acciaio e legno si è quindi passati a una soluzione prefabbricata, per cui sono state utilizzate delle tensostrutture e dei container.

Ed è qui che Mitsubishi Electric ha curato l’impianto di climatizzazione, pensato per risponde alle necessità di riscaldamento e raffrescamento. Sono stati perciò usati sistemi a espansione diretta VRF a recupero di calore, che consentono la contemporaneità dell’utilizzo, per cui è possibile raffrescare parte degli ambienti e contemporaneamente riscaldare il resto, a seconda delle esigenze.

Il sistema è supervisionato e gestito tramite i sistemi di controllo Mitsubishi Electric che si interfacciano con i sistemi di building management per il controllo da remoto e la gestione supervisionata da un unico punto centrale. Ove necessario sono stati poi installati dei comandi di regolazione che permettono una gestione diretta da parte dell’utente in locale.

L’utilizzo di una pompa di calore ad alta efficienza fa sì che non vi siano emissione di CO2 in ambiente sul luogo legate alla combustione di combustibile solido per la produzione di calore, né polveri sottili o particolati.

Un nuovo approccio per Mitsubishi Electric

Luna Rossa Prada Pirelli Base Auckland

Il progetto, influenzato dalle difficoltà legate alla pandemia da Coronavirus, ha segnato per Mitsubishi Electric l’adozione di un nuovo approccio, che potrà essere replicato in futuro: non potendo recarsi fisicamente nel luogo, tutto l’engineering di Mitsubishi Electric ha supportato l’engineering di Prada, i progettisti tecnici e gli ingegneri meccanici locali da remoto al fine di trovare l’esatto layout e identificare le unità idonee da inserire nel contesto installativo.
La collaborazione ultradecennale fra Mitsubishi Electric e il Gruppo Prada fa sì che, quando la base verrà smantellata, sarà possibile recuperare le soluzioni utilizzate per essere impiegate in altre installazioni.

STMicroelectronics punta alla Carbon Neutrality entro il 2027

STMicroelectronics è tra i protagonisti globali nel panorama dei semiconduttori. Per supportare il proprio obiettivo di diventare Carbon Neutral entro il 2027, l’azienda ha scelto Schneider Electric come partner strategico.

Schneider Electric è infatti un punto di riferimento nella trasformazione digitale dell’automazione e della gestione dell’energia e offrirà le proprie soluzioni tecnologiche a STMicroelectronics nella prossima fase del programma per ridurre il suo impatto ambientale in tutto il mondo.

La collaborazione tra le due società riguarderà la riduzione del consumo di energia complessivo dei siti di produzione e progettazione di STMicroelectronics, la strategia per l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili in tutte le sedi di STMicroelectronics, l’identificazione e l’implementazione di programmi credibili e attuabili per l’annullamento delle emissioni di CO2.

Meno CO2 entro il 2027

La partnership tra STMicroelectronics e Schneider Electric nasce molti anni fa: attualmente, STMicroelectronics fornisce a Schneider Electric una serie di componenti ad alta efficienza energetica che l’azienda utilizza in variatori di velocità, sistemi di monitoraggio energetico, sistemi per la gestione degli edifici e gruppi di continuità.

Nell’ambito del nuovo accordo, STMicroelectronics e Schneider Electric intensificheranno la collaborazione per sviluppare congiuntamente nuovi prodotti, tecnologie e soluzioni orientati al miglioramento dell’efficienza energetica, supportando la trasformazione digitale di edifici, data center, applicazioni industriali e infrastrutture. Le due aziende esploreranno, in particolare le possibilità offerte dai semiconduttori ad ampio bandgap (SiC e GaN), dai sensori basati sull’AI e dalla connettività.

STMicroelectronics e Schneider Electric, un rapporto consolidato

“STMicroelectronics sta definendo obiettivi e piani più ambiziosi per la sostenibilità delle proprie attività operative al fine di diventare Carbon Neutral entro il 2027. A questo scopo, abbiamo stilato un programma completo che prevede interventi di ampia portata nei nostri stabilimenti: risorse strategiche che rafforzeranno i nostri siti di progettazione, le nostre iniziative globali per l’approvvigionamento di energia al 100% da fonti rinnovabili e la riduzione dell’impatto complessivo di tutte le nostre attività operative. – ha dichiarato Jean-Marc Chery, Presidente & CEO di STMicroelectronics – Si tratta di obiettivi molto ambiziosi per un’azienda globale come STMicroelectronics e, per raggiungerli, collaboreremo con una delle aziende leader in questo campo, Schneider Electric, il cui supporto sarà importante per il conseguimento dei nostri target di sostenibilità e per lo sviluppo congiunto di tecnologie, prodotti e soluzioni che possano fornire benefici ai settori con cui lavoriamo e, in ultima analisi, a tutta la società nel suo complesso”.

“Schneider Electric sta supportando la transizione verso un mondo interamente elettrico e digitale che permetta di vincere le sfide della crisi climatica senza lasciare indietro nessuno. Ma non stiamo agendo da soli; il nostro ecosistema, che comprende i nostri clienti e i nostri fornitori, svolge un ruolo cruciale in questa transizione. – ha dichiarato Jean-Pascal Tricoire, Presidente & CEO di Schneider Electric – STMicroelectronics, nel suo duplice ruolo di cliente e fornitore, è uno dei nostri partner principali in questa avventura. Utilizzando le soluzioni ST nei nostri prodotti, possiamo accelerarne le prestazioni e l’efficienza. Allo stesso tempo, lavorando insieme a STMicroelectronics per fissare e raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, creiamo un circolo virtuoso che avrà effetti positivi sulla lotta al cambiamento climatico e consentirà ad ognuna delle nostre aziende di raggiungere i rispettivi traguardi di sostenibilità”.

Recovery Fund: la mobilità sostenibile fra le priorità del governo

Il terzo approfondimento dedicato alle risorse di spesa green contenute in #Next Generation Italia, il piano del governo che illustra il futuro impiego dei fondi provenienti dal Recovery Fund, riguarda il capitolo denominato “Transizione energetica e mobilità locale sostenibile“, oltre alle ulteriori risorse che saranno impiegate in “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”.

 

Risorse per 18,5 miliardi di euro

Gli interventi per la mobilità locale sono stati inseriti dal governo in un capitolo più ampio che comprende, nell’ottica della transizione energetica, anche gli interventi per promuovere la crescita della produzione di energia rinnovabile e dell’uso di idrogeno. Nel complesso il capitolo prevede per la sua attuazione il ricorso a risorse per ben 18,5 miliardi di euro, la cui suddivisione non è però ancora stata specificata.

Bozza recovery Fund - linee di investimento

Gli interventi per la mobilità locale

Di certo, una parte significativa di questi fondi verrà indirizzata verso la mobilità locale, tenuto conto della mole degli interventi previsti sulla via della sostenibilità. Fra questi figurano “il rafforzamento delle infrastrutture di rete e la promozione, la realizzazione di smart grid, l’installazione di sistemi ricarica elettrica e vehicle-to-grid (V2G)”.

Previste anche nuove sperimentazioni per i servizi digitali a supporto della pianificazione urbana e la messa a punto di un Piano nazionale ciclovie. Infine, nel testo viene indicata “la riduzione del gap infrastrutturale e strumentale nel settore del Trasporto Pubblico Locale, degli Impianti fissi e del Trasporto Pubblico Locale, con particolare attenzione al rinnovo del parco autobus, del parco rotabile e della flotta delle navi del TPL nazionale”.

Per le infrastrutture 27,7 miliardi

Come premesso, il ragionamento dell’esecutivo per una mobilità sostenibile passa anche da un radicale intervento sulle infrastrutture. Nel dettaglio il piano di #Next Generation Italia prevede due linee di azione (componenti) che prevedono a loro volta quattro progetti tra riforme e investimenti, per un ammontare complessivo di risorse pari a 27,7 miliardi di euro.

La prima componente, denominata “Alta velocità di rete e manutenzione stradale 4.0”, prevede la realizzazione di una serie di opere infrastrutturali sia sulla rete ferroviaria sia su quella stradale per facilitare la mobilità dei cittadini e delle merci, contribuendo anche a renderla sostenibile.

Recovery Fund investimenti mobilità locale sostenibile

Messa in sicurezza e monitoraggio digitale

Fra questi interventi citiamo la messa in sicurezza e monitoraggio digitale di strade, viadotti e ponti relativa a “collegamenti stradali strategici in termini di coesione territoriale, a forte rischio strutturale e con un elevato livello di incidentalità”. Si tratta di opere per le quali si prevede “un intervento straordinario di messa in sicurezza e l’inserimento di un sistema di sensoristica avanzata per il monitoraggio delle opere, rafforzandone la resilienza”.

L’intervento sui porti in chiave green

La seconda componente, denominata “Intermodalità e logistica integrata“, attiene invece al miglioramento della competitività, capacità e produttività dei porti in chiave green. In questo caso il documento del governo indica due elementi progettuali. Da un lato, il miglioramento della capacità e produttività dei principali porti italiani; dall’altro, la sostenibilità ambientale degli stessi porti.

Quest’ultimo aspetto si concretizzerà nel “miglioramento della situazione ambientale e nella riduzione delle emissioni di CO2 dei porti, riducendo le emissioni inquinanti da combustibili fossili sia degli edifici, che degli impianti, che dei mezzi di servizio sia terrestri che navali”.

I progetti sostenibili per i porti italiani

Fra i progetti collegati figurano gli interventi di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico dei porti (green ports) “per la conversione della flotta navale con mezzi aventi un minor impatto ambientale”. Inoltre è prevista l’elettrificazione delle banchine (cold ironing), “per il rinnovo in logica sostenibile del parco autotrasporto e del trasporto ferroviario merci e per la digitalizzazione dei sistemi logistici portuali e aeroportuali”.

Vaillant, prima per servizio per il terzo anno di fila

Vaillant è riconosciuta per la qualità delle proprie soluzioni per il comfort domestico. Non tutti sanno però che l’azienda è molto apprezzata anche per il servizio che è in grado di offrire a clienti e installatori.

Il riconoscimento “Numero 1 servizio” nel settore dei sistemi di riscaldamento le è stato infatti assegnato dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza (ITQF), ente indipendente che si occupa di indagini di qualità. L’ITQF ha raccolto le valutazioni di 232.000 consumatori italiani (campione rappresentativo della popolazione italiana) chiamati a giudicare il servizio ricevuto da 1.319 aziende operanti in 152 diversi settori dell’economia.

Vaillant prima per il servizio al cliente

Premio Vaillant servizioNel settore dei sistemi di riscaldamento, secondo l’indagine di ITQF l’azienda Vaillant si posiziona prima assoluta. Tra tutte le aziende italiane prese in considerazione (1.319) si posiziona al 175° posto in classifica generale e registra una crescita in termini di soddisfazione del cliente del 5%, ottenendo il 79,4% dei voti degli intervistati (74,2% nel 2019) e distaccando significativamente i principali competitor.

Il settore sistemi di riscaldamento nel quale Vaillant si è assicurata la terza vittoria consecutiva è stato istituito nel 2019, mentre lo studio “ Campioni del Servizio” di ITQF è giunto ormai alla sua settima edizione: viene considerato la più ampia ricerca sulla customer experience in Italia e si riconferma un punto di riferimento di rilievo, rappresentando inoltre un incentivo per le aziende per migliorare l’erogazione dei propri servizi e soddisfare al meglio le attese e le richieste dei clienti.

“Da quando è stato istituito questo riconoscimento per la nostra industria, ha sempre vinto Vaillant. Tre edizioni, tre vittorie. – ha dichiarato Fabio Boselli, direttore Service & Master Division di Vaillant Group Italia – Un primato unico, quindi, di altissimo valore, risultato dell’eccellenza che da anni dimostriamo sul campo. Grandissima è la nostra soddisfazione, in un anno davvero complesso e complicato, nel ricevere questo sigillo che ci rende ancora più orgogliosi del lavoro svolto, con impegno e soprattutto con tanta qualità”.