Da LAPP una serie di cavi certificati UL per il mercato del Nord America

Il mercato del Nord America è tra i più importanti per i costruttori italiani di macchine, sistemi di automazione e impianti (i numeri parlano complessivamente di 45,6 miliardi di Euro di export nel 2019, con un incremento del 7,5% rispetto all’anno precedente).
Un’importante opportunità di business per i costruttori, che si scontra però con la necessità di adeguare macchine, attrezzature e impianti dotati di equipaggiamento elettrico, alle normative locali.

L’importanza della certificazione UL

Logo ULIl marchio UL è uno standard riconosciuto a livello mondiale che attesta la conformità dei macchinari industriali alle norme vigenti negli Stati Uniti e ne verifica l’idoneità in relazione ai potenziali rischi di incendio, shock elettrico e pericoli meccanici. I cavi certificati UL sono dunque il mezzo ideale per costruire macchine e impianti a norma.

Uno step indispensabile per chiunque voglia accedere in maniera rapida e sicura al mercato canadese e statunitense.

Per questo LAPP ha omologato i propri cavi, pressacavi e connettori al fine di offrire un reale valore aggiunto ai propri clienti che esportano nel mercato americano. Infatti, l’attenta valutazione dei requisiti specifici per i cavi può rivestire un ruolo di cruciale importanza: la procedura di approvazione di una macchina per un costruttore, infatti, sarà molto più rapida e con costi inferiori, se anche tutti i componenti utilizzati all’interno della stessa sono certificati.

Versioni e varianti dei cavi certificati UL di LAPP

I cavi certificati UL di LAPP, oltre che alle numerose certificazioni, contengono conduttori cordati con dimensioni espresse in AWG e mm2, che li rendono una scelta ideale in tutto il mondo, per ogni tipo di applicazione. Sono disponibili in numerose versioni e varianti.

Digital energy in fabbrica: quanto siamo efficienti?

Efficienza e digital energy in fabbrica: il mondo industriale italiano ci crede, ma non troppo. È ancora presto per valutare l’impatto dell’emergenza sanitaria sul “potere” d’investimento del nostro tessuto imprenditoriale, ma la survey contenuta nel Digital Energy Efficiency Report 2020 fotografa una situazione di generale fiacchezza.

Oggetto dell’indagine, le attitudini di 150 soggetti – aziende e operatori del settore – in tema di efficienza energetica. Vediamone i principali risultati.

Tutti gli aspetti della digital energy in fabbrica

Per il secondo anno consecutivo, lo studio condotto dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano ha analizzato gli investimenti connessi a soluzioni hardware e software, senza dimenticare il mondo ESCo e, in questa edizione, i “neonati” progetti UVAM.

L’hardware non decolla

Sul fronte hardware, non è andata proprio benissimo: il 69% degli intervistati ha effettuato investimenti nell’anno 2019. La percentuale sale all’80% tra le grandi aziende, mentre scende al 56% nelle Pmi: entrambi i dati sono in calo rispetto al 2018, rispettivamente dell’8% e del 27%. Inoltre, solo il 40% dei soggetti non obbligati alla diagnosi energetica l’ha effettuata, rispetto al 74% delle aziende obbligate.

Survey E&S Group: gli investimenti hardware in efficienza industriale

Survey 2020 sull’efficienza energetica industriale: interventi in ambito hardware suddivisi per tecnologia installata (Fonte: E&S Group del Politecnico di Milano)

In generale, oltre 6 aziende su 10 hanno effettuato interventi sul processo produttivo. Rilevante anche la percentuale legata al relamping, il 56% degli investimenti, mentre deludono cogenerazione e i sistemi di combustione efficiente, fermi al 20%. Il tutto, registrando un risparmio energetico annuo medio dell’11%.

I punti critici

Cosa manca per pensare alla svolta? Le principali barriere, in continuità con lo scenario relativo al 2018, sono relative a:

La digital energy si fa nel monitoraggio

Quanto agli investimenti in software, nel 2019 ha agito il 44% del campione, senza grandi differenze tra Pmi (46%) e “big” (41%). Di questa percentuale, il 70% ha effettuato investimenti in tecnologie dedicate all’energia e oltre il 60% ha installato sensoristica di base associata all’energy management. Il risparmio energetico annuo medio legato a questo tipo di applicazioni smart si attesta intorno al 5%.

Anche qui, bisogna migliorare. La piramide sottostante mostra, secondo lo standard ISA-95, quante soluzioni siano effettivamente utilizzate dalle aziende coinvolte nella survey ai fini del monitoraggio energetico. Vincono sensoristica di base e SCADA con il 71% e l’80% risposte affermative. Meno performanti i vertici: per esempio, solo il 28% degli ERP viene installato per raccogliere dati legati ai consumi.

Digital energy in fabbrica: le tecnologie utilizzate

Survey 2020 sull’efficienza energetica industriale: confronto tra diversi utilizzi delle soluzioni software in ambito industriale (Fonte: E&S Group del Politecnico di Milano)

L’efficienza industriale vista dalle ESCo

Come di consueto, la survey dell’E&S Group si sofferma anche sull’andamento delle ESCo che si occupano di efficienza energetica. Nel 2019 le realtà certificate sono aumentate dell’1% rispetto all’anno precedente: una crescita piuttosto rallentata, simbolo di un mercato in fase di maturazione.

La maggior parte degli operatori (70%) opera sia in ambito industriale sia nel settore civile. Il 20% è impegnato solo nell’industria e il 10% esclusivamente nel comparto civile. Se da un lato cala l’interesse delle ESCo per l’industria, la ripartizione di fatturato in ciascuno dei due settori suggerisce uno sbilanciamento verso quest’ultimo, che occupa oltre la metà dei ricavi per circa 6 intervistati su 10. Per la totalità del campione, infatti, la digital energy in fabbrica copre il 53% del fatturato, contro il 47% delle applicazioni civili.

I servizi più gettonati

Nel 94% dei casi parliamo di interventi di consulenza e audit energetici. Un dato trainato anche dall’obbligo di diagnosi energetica da effettuarsi entro fine 2019. Meno della metà degli intervistati si occupa invece di gestione di incentivi, risentendo di un mercato sempre meno attivo. Bene il monitoraggio – lo abbiamo visto anche nelle tecnologie più adottate – offerto da quasi il 90% delle ESCo.

Con quali forme contrattuali?

La forma contrattuale maggiormente utilizzata rimane l’EPC, con il 56% share. Nella maggior parte dei casi, si applica con il rischio finanziario a carico delle ESCo. Rilevante anche la percentuale di contratti effettuati con formula “chiavi in mano”, al 22%, mentre rimangono marginali i contratti di consulenza (17%) e il noleggio operativo (5%), seppur in crescita rispetto al 2018.

Interventi ESCo: le forme contrattuali più usate

Survey 2020 sull’efficienza energetica industriale: le forme contrattuali più diffuse nel settore ESCo (Fonte: E&S Group del Politecnico di Milano)

L’obiettivo UVAM resta lontano

Chiude l’indagine 2020 il tema del mercato della flessibilità. I progetti pilota delle UVAM (Unità Virtuali Abilitate Miste) sono iniziati solamente un anno fa, ma la tematica è ben nota ai player industriali. Dalla survey risulta che 8 aziende su 10 conoscono di che si tratta, ma non si può dire altrettanto sugli asset necessari per offrire flessibilità al mercato. Poco meno del 50% degli intervistati, infatti, dispone di un impianto di cogenerazione potenzialmente disponibile per tale scopo. Interessante notare che nel 79% dei casi gli impianti sono gestiti internamente all’azienda, nel 12% da una ESCo e solamente nel 9% del campione da un technology provider.

Nel Digital Energy Efficiency Report 2020 si trovano anche case study relativi all’impiego di un’unità cogenerativa al servizio del mercato della flessibilità

Quanto alla piccola fetta di partecipanti a progetti pilota, il 70% degli intervistati servizi di flessibilità attraverso un cogeneratore, mentre il 30% tramite parti del processo produttivo Complessivamente, in 3 casi su 5 la gestione dell’unità di flessibilità è esterna all’azienda. Il maggiore ostacolo alla diffusione delle UVAM, infine, sembra essere il timore di influenzare negativamente produttività dell’azienda nell’ipotesi di fornire flessibilità alla rete.

 

Le plafoniere stagne Smart[3] di Gewiss diventano Plus

La famiglia Smart[3] di Gewiss si amplia con la nuova versione di plafoniere stagne Smart[3] Plus, pensata per assicurare elevate performance illuminotecniche e un maggiore risparmio energetico.

Adatte in contesti installativi da 2 a 9 metri e in grado di sostituire fluorescenti ad alto flusso e lowbay fino a 10.000 lm, le plafoniere stagne Smart[3] Plus utilizzano una nuova generazione di Led con struttura Flip Chip, che ne migliora la resistenza meccanica grazie all’assenza di collegamenti Wire bonding.

Caratteristiche delle plafoniere stagne Smart[3] Plus

All’interno, il riflettore in plastica PCT con metallizzazione al biossido di titanio impedisce le contaminazioni di zolfo tipiche dei riflettori in argento e ne garantisce quindi stabilità delle prestazioni nel tempo. La lente è integrata e la distribuzione luminosa a fascio medio copre 50°.

Come il resto della famiglia Smart[3], anche le versioni Plus comprendono apparecchi realizzati in tre dimensioni (800, 1.200 mm e 1.600 mm), adatti per applicazioni in contesti installativi a basse altezze (sotto i 4 metri) e in grado di sostituire tutte le versioni delle stagne fluorescenti lineari da 18 a 58 W, sia nella versione monolampada che nella versione bilampada.

Resistenti e semplici da installare

Queste plafoniere possono essere installate sia singolarmente (Stand Alone) sia in fila continua con cablaggio passante (è incluso un apposito kit per ciascuna plafoniera) così da semplificare l’impianto elettrico e ridurre i tempi di installazione.

Dettaglio plafoniere stagne Smart[3] Plus GewissL’intera serie è realizzata in policarbonato ed è disponibile nelle versioni con schermo opale o trasparente, in tre temperature di colore (3000 K, 4000 K, 5700 K) e due tipologie di resa cromatica della luce (CRI>80, CRI >90), tutte in versione On/Off o con alimentatore DALI (DALI 2).

Quando si parla di plafoniere stagne, significa un grado di protezione IP69: massima resistenza alla penetrazione di polveri o liquidi e un’elevata resistenza agli urti (IK08). Gli apparecchi Smart[3] Plus e Smart[3] sono inoltre versatili e facili da installare. Grazie all’accessorio con interasse di fissaggio variabile e alle apposite guide, parti integranti del design dell’apparecchio, questi corpi illuminanti possono essere applicati in qualsiasi contesto o in impianti pre-esistenti, senza difficoltà e senza modifiche all’impianto stesso. Il grado di protezione IP69 rende queste plafoniere stagne adatte anche all’utilizzo in ambienti gravosi, dove è necessario un fissaggio meccanico accurato, come nel settore navale o nelle applicazioni che prevedono la presenza di sostanze oleose.

Le possibilità della tecnologia Rfid

La tecnologia RFID, dall’inglese Radio-Frequency idenfitification, è nata per scopi militari ed è poi stata applicata in ambito civile già dagli anni Novanta del secolo scorso. Oggi ha raggiunto ottimi livelli di affidabilità e sicurezza e trova sempre più applicazioni. Come dice già il suo nome, la tecnologia RFID permette l’identificazione e la memorizzazione automatica di dati e informazioni a radiofrequenza. Il suo funzionamento si basa, quindi, sulla propagazione di onde elettromagnetiche nell’ambiente, che permettono il rilevamento a distanza di oggetti, sia fermi che in movimento.

Gli elementi che compongono la tecnologia RFID

Gli elementi principali che compongono il sistema sono tre:

Le etichette, dette tag o transponder, sono l’elemento chiave del sistema, identificano in modo univoco un oggetto e memorizzano dati e informazioni ad esso relativi. I tag sono dotati di un microchip di memoria e da un’antenna, che permette la comunicazione con il tag, tenuti insieme da un supporto, generalmente in film plastico come PET o PVC. Queste etichette sono applicabili a qualsiasi tipo di oggetto e, potenzialmente, animale o persona. Rispetto ai barcode o ai QR Code, i tag possono essere letti contemporaneamente e non devono necessariamente essere a vista.

I lettori RFID, detti anche reader, sono in grado di leggere le informazioni contenute nei tag, funzionando come una sorte di ricetrasmettitore.  Infine, il sistema informativo permette di raccogliere, gestire e coordinare i dati e le informazioni ricevuti.

Utilizzo: frequenza e tipologia di Tag

Chip RFIDLa tecnologia RFID può lavorare a differenti frequenze e questo diventa motivo di distinzione tra tecnologia passiva o attiva. Nel primo caso, le frequenze possono essere sia basse sia alte, ma inferiori a 1 GHz. Invece, quando si parla di RFID attivo le frequenze salgono maggiormente e sono comprese tra i 3 e i 7 GHz. In questo secondo caso, il tag può essere composto anche di una batteria a lunga durata e hanno un raggio d’azione maggiore. I Tag passivi, invece, sono privi di qualsiasi tipo di alimentazione e il microchip è attivato dal segnale radio emesso dal lettore.

È chiaro, quindi, che a seconda dell’ambito di utilizzo sarà necessario valutare quale sia la tipologia di RFID più adatta. La tecnologia RFID a bassa frequenza ha una distanza di lettura di pochi centimetri, con una velocità di trasmissione dei dati ridotta. Le alte frequenze permettono una lettura ancora ravvicinata, ma a velocità media e negli ultimi anni è stata utilizzata per trasformare gli Smartphone in lettori di Tag. La distanza di lettura sale ad alcuni metri utilizzando dei tag passivi ad altissima frequenza, utilizzati in ambito logistico o di controllo degli accessi. Le frequenze più alte, invece, sono tipiche solo dei tag attivi e sono quelle utilizzate, ad esempio, per il Telepass.

Esempi di applicazioni

Le possibilità della tecnologia RFID di localizzazione, identificazione e tracciamento la rendono adatta ad un ampio ventaglio di utilizzo, in diversi settori.
Uno degli usi più diffusi è in ambito logistico e nella gestione dei magazzini. La tecnologia RFID permette di effettuare in modo efficace e veloce un controllo della merce in ingresso e in uscita e di conseguenza gestire in modo automatico lo stato del magazzino, conoscendo sempre in tempo reale (e senza registrazioni manuali) le giacenze.

Allo stesso modo i tag RFID possono aiutare a tracciare la merce in movimento o fornire informazioni sul contenuto dei mezzi di trasporto o dei pallet. Tutti questi dati possono essere inviati immediatamente a sistemi informativi centrali.

Un ulteriore esempio di applicazione dei tag RFID è il controllo degli accessi, effettuato in modo semplice e veloce inserendo dei tag nei badge, letti da varchi all’ingresso di un edificio o da un lettore all’ingresso di una stanza. Queste soluzioni, ad esempio, sono indicate quando si devono controllare e limitare gli accessi ad aree riservate.

la tecnologia RFID può essere utilizzata per il controllo accessi

Ci sono poi applicazioni nel mondo dei trasporti, come il Telepass o la sostituzione del codice a barre con dei tag RFID per il riconoscimento dei bagagli in modo più efficace e velocizzare il processo, già sperimentata in alcuni aeroporti.

Un altro uso interessante dei tag RFID è stato attuato nelle biblioteche, applicando le etichette sui libri e favorendo, proprio come in un magazzino logistico, la loro gestione. In questo modo si possono leggere velocemente tutte le informazioni che riguardano un volume, sapere in quale scaffale si trova e mantenere sotto controllo lo stato di prestito. Inoltre, combinando il ritiro e la restituzione ad una tessera utente, è possibile anche gestire uno storico dei prestiti.

Un’ultima applicazione interessante riguarda il tracciamento dei rifiuti, utile per migliorare la raccolta e lo stoccaggio degli stessi. I tag RFID possono essere applicati sui cassonetti, sui sacchi, sui bidoni, ma anche sui mezzi di trasporto, favorendo una migliore logistica e organizzazione in fase di raccolta. Questo sistema può anche fornire informazioni sull’appartenenza dei rifiuti e favorire una miglior raccolta differenziata e un nuovo modello di tariffazione, con calcoli puntuali per ogni utente.

Realtà aumentata a portata di installatore con MixedReality@Ferroli

Ferroli non ha bisogno di presentazioni, grazie a quasi 70 anni di attività nel settore della climatizzazione e del riscaldamento. Oggi l’azienda di San Bonifacio, in provincia di Verona, ha fatto un ulteriore passo in avanti nell’offerta di servizi a clienti e installatori annunciando il nuovo progetto di realtà aumentata MixedReality@Ferroli, realizzato in collaborazione con Microsoft Italia ed Hevolus.

Realtà aumentata per installatore e cliente

Installatore con Hololens e Realtà aumentata FerroliMixedReality@Ferroli è la soluzione che promette di ripensare la customer experience, potenziando la rete di vendita e i servizi di assistenza attraverso le nuove tecnologie. Grazie alla consulenza del partner Hevolus Innovation e facendo leva sul Cloud Computing di Microsoft Azure e sulla Realtà Mista di HoloLens, Ferroli ha dato vita a un innovativo “Mixed Reality Store” con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e l’efficacia del network di Ferroli Partners al servizio dei consumatori finali, dalla fase di proposta e progettazione della soluzione più adatta alle esigenze dell’utente finale, sia residenziale che professionale, alla fase di installazione, fino alla manutenzione dei prodotti.

La piattaforma digitale MixedReality@Ferroli integra le diverse soluzioni tecnologiche sviluppate negli anni da Ferroli volte a migliorare la capacità degli installatori di proporre climatizzatori e caldaie in linea con le esigenze dei singoli e con i vincoli degli spazi domestici/commerciali, e al contempo a ottimizzare le attività di supporto e assistenza post-vendita per garantire un ottimale ciclo di vita dei prodotti e una maggiore soddisfazione del consumatore.

Il nuovo “Mixed Reality Store” di Ferroli sfrutta il visore olografico Microsoft HoloLens 2 e le proiezioni di realtà aumentata e mista sviluppate da Hevolus per supportare da remoto i clienti e i professionisti nella decisione di configurare nuove soluzioni di climatizzazione o di sostituire la propria vecchia caldaia.

Come funziona MixedReality@Ferroli?

Realtà Aumentata FerroliAttraverso sessioni condivise di interazione in realtà aumentata e grazie alle potenzialità dei Servizi Cognitivi Azure, il Ferroli Partner incaricato può entrare in contatto con il cliente in modo virtuale, “visitando” il sito di intervento e rilevando vincoli fisici e dimensionali della location.

A questo punto sarà in grado di mostrare le proiezioni digitali 3D dei prodotti più adatti alle esigenze, inseriti direttamente sul muro al posto delle precedenti soluzioni di climatizzazione o della vecchia caldaia.
Una volta configurata la proposta per il cliente finale, il sistema MixedReality@Ferroli consente al Ferroli Partner di procedere all’ordine del prodotto selezionato, eventualmente guidando i professionisti coinvolti nelle installazioni più complesse con il coinvolgimento virtuale da sede di un Technical Support Engineer di Ferroli.
Attraverso un’applicazione olografica per smartphone e tablet, i clienti potranno verificare più facilmente lo stato di funzionamento dell’impianto e procedere in autonomia alla risoluzione di eventuali problematiche sotto la guida di esperti collegati da remoto in un meeting in realtà aumentata.

Speciale Superbonus: come funziona la maxi agevolazione al 110%

Il Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020)- convertito in legge il 17 luglio 2020 – prevede una detrazione fiscale del 110% (il cosiddetto superbonus 110%) per gli interventi realizzati dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 che migliorano l’efficienza energetica (Ecobonus) degli edifici, che riducono il rischio sismico (SismaBonus), per l’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica di veicoli elettrici. la Legge di Bilancio 2021 ha prorogato di un anno, da fine 2021 al termine del 2022, ma a beneficio di coloro che al 30 giugno 2022 non soltanto avranno già avviato i lavori di ristrutturazione, ma dovranno averli effettuati per almeno il 60%. La Legge di Bilancio 2022 ha esteso l’agevolazione fino al al 31 dicembre 2023, per scendere al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Superbonus 110%: tutto quello che bisogna sapere

In questo focus, Elettricomagazine ha raggruppato gli articoli realizzati su questo provvedimento per rispondere ad alcune domande:

Chi può usufruire dell’Ecobonus 110%

Sono diverse le persone fisiche e giuridiche che possono beneficiare del Superbonus 110%.

Come specificato nell’apposita pagina del sito della Agenzia delle Entrate, si applica infatti agli interventi effettuati da:

Quali interventi rientrano nelle agevolazioni fiscali?

Il Superbonus spetta in caso di:

Se eseguiti in concomitanza a una di queste voci, rientrano anche l’installazione di impianti fotovoltaici e per l’accumulo energetico e gli apparati per la ricarica di veicoli elettrici.

Resta aggiornato sul superbonus 110%!

Gli investimenti con il Superbonus 110%

Per il Superbonus un ricco viale del tramonto: va oltre quota 100 miliardi

I dati ENEA relativi al Superbonus - fino al 31 dicembre - registrano l’ulteriore crescita finanziaria
Stop deroga Superbonus

Superbonus, bocciati gli emendamenti per la proroga delle scadenze

La Commissione Ambiente e Industria del Senato dice no al posticipo della riduzione al 70% del recupero fiscale. Resta il termine del 1 gennaio 2024 con il rischio di un salasso per i condomini in ritardo nell’esecuzione dei lavori
Riqualificazione energetica: guardare oltre il superbonus

Guardare oltre il Superbonus per la riqualificazione degli immobili  

Coordinamento FREE lancia alcune proposte per scongiurare una drastica frenata dell’edilizia e procedere in modo incisivo nell’efficientamento energetico
Arriva il nuovo Ecobonus sociale del governo Meloni

Cambiare per non morire: il Superbonus diventa Ecobonus

Il governo ha presentato la revisione del PNRR: arriva il nuovo Ecobonus per le abitazioni private e destinato alle famiglie a basso reddito
PNRR e nuovi fondi superbonus

Nel 2024 possibile ritorno al 110% del Superbonus, ma non per tutti…

Con la revisione del PNRR, necessaria anche per i rilievi mossi dall’UE, potrebbero liberarsi risorse economiche per finanziare un ritorno al recupero fiscale originario del Superbonus, ma solo a beneficio degli incapienti
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulle ultime modifiche al Superbonus

I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulle ultime modifiche al Superbonus

Una circolare appena pubblicata precisa vari aspetti legati alle modifiche dell’agevolazione fiscale introdotte con il Decreto “Aiuti-quater”, la legge di Bilancio 2023 e il Decreto “Cessioni”
Bonus fiscali e riqualificazione edilizia: indagine Nomisma

Bonus fiscali e riqualificazione edilizia visti dai cittadini

L’efficienza energetica guida chi vuole ristrutturare casa, ma l’indagine Nomisma - Angaisa sulla riqualificazione edilizia dice molto di più.
Come favorire la transizione energetica dell’edilizia?

Come favorire la transizione energetica dell’edilizia?

Risponde lo Smart Building Report 2022: tasso di ristrutturazione, quadro normativo e valutazioni sul futuro degli incentivi per la transizione energetica degli edifici
Progetto abitazione ad alta efficienza energetica

Il PNRR e le opportunità per l’efficienza energetica

Con il PNRR si propongono investimenti in materia di efficienza energetica, per ridurre le emissioni e il consumo di risorse naturali.
Aumenta costo per lo stato del Superbonus

Il Superbonus viaggia verso i 50 miliardi di costo per lo Stato  

La “copertura” del governo arriva solo a 33 miliardi. Serve un rifinanziamento colossale, anche perché l’agevolazione durerà fino al 2025
Riqualificazione edilizia: i benefici derivanti dal superbonus

Ogni euro investito sul Superbonus ne ha generati più di tre

Il Superbonus è una strategia irrinunciabile all'interno della transizione ecologica nazionale: gli effetti positivi nell’analisi Nomisma
100 Italian Green Building Stories: best practice di edilizia green

Il rilancio della nuova edilizia in “100 Italian Green Building Stories”

Un rapporto di Fondazione Symbola e Fassa Bortolo propone le molteplici esperienze aziendali legate all’evoluzione green del patrimonio immobiliare
Nel ginepraio del Superbonus rischiano di f fallire più di 30mila imprese a causa dei crediti fiscali

Nel ginepraio del Superbonus rischiano di fallire più di 30mila imprese

Il blocco della cessione dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi mette a rischio 150mila posti di lavoro nella filiera delle costruzioni
Incentivi green: come ripensarli per la transizione energetica italiana

Riqualificazione energetica: gli incentivi green sono roba di ricchi?

Legambiente analizza il Superbonus e gli altri incentivi green e torna a chiedere una decarbonizzazione “inclusiva” del patrimonio edilizio
La via del crowdfunding per massimizzare i vantaggi del Superbonus

La via del crowdfunding per massimizzare i vantaggi del Superbonus

Ener2Crowd e GreenVestingForum danno vita all’Osservatorio Superbonus 110% per tracciare una mappa delle sue potenzialità e degli impatti
superbonus Edilizia: non piace a Mario Draghi

Mario Draghi boccia il Superbonus: “Non siamo d’accordo”

L’inatteso giudizio del presidente del consiglio sul Superbonus 110% nell’aula dell’Europarlamento ha subito innescato molte reazioni critiche
Ristrutturazione: superbonus e cessioni dei crediti a banche

Superbonus 110%, Unicredit e Intesa verso lo stop della cessione dei crediti

La “nuova” cessione dei crediti non convince le due maggiori banche del Paese, intenzionate a non accettarla più per raggiunta capienza
110% monitor, l'osservatorio Nomisma sul superbonus

Superbonus al 110%, si raffredda l’interesse delle famiglie

Il 110% monitor di Nomisma, che monitora l'andamento degli interventi di riqualificazione energetica e sismica soggetti al superbonus, evidenzia un rallentamento
Osservatorio Saie: i dati sulla fiducia del settore

Osservatorio Saie: il mercato delle costruzioni è ripartito davvero

Le imprese di produzione, distribuzione e servizi per l’edilizia sono ottimiste, anche se pesano burocrazia, caro energia e materie prime. La fotografia dell’ultimo Osservatorio Saie
Detrazioni fiscali: il rapporto 2021 di Enea

Detrazioni fiscali per gli edifici green? Un po’ di numeri

Il rapporto annuale Detrazioni Fiscali di Enea ripercorre le tappe normative ed economiche degli incentivi rivolti all’efficientamento energetico del parco immobiliare italiano
Smart building

Building Automation: vantaggi, applicazioni e incentivi

I sistemi di Building Automation permettono una gestione integrata e avanzata degli impianti di un edificio, con vantaggi considerevoli. Vediamo quali sono.
Bonus edilizi approvati Legge di Bilancio 2022

Legge di Bilancio 2022, cosa cambia nei Bonus edilizi

Dalla camera è arrivata l’approvazione definitiva del provvedimento sui bonus edilizi. Ridimensionate le correzioni peggiorative del superbonus e delle altre agevolazioni.
Klimahouse 2022 dal 26 al 29 gennaio

Klimahouse 2022 si fa ibrida e guarda all’edilizia del futuro

Si torna finalmente in presenza, per raccontare la trasformazione green ed efficiente dell’edilizia: le prime anticipazioni di Klimahouse 2022
Digitalizzare gli edifici: il convegno Anie CSI a Smart Building Expo 2021

Digitalizzare gli edifici italiani? Il momento è adesso

Digitalizzare gli edifici diventa una priorità: tecnologie, prospettive e strumenti per i professionisti al centro del convegno Anie CSI a Smart Building Expo
Edifici smart e green: l'Italia deve ripartire velocemente

Edifici smart e green? Bisogna agire ora

PNRR e Superbonus spingono il mercato italiano degli edifici smart e green, ma non abbastanza. I dati dello Smart Building Report 2021, tra crisi pandemica e rilancio
Ecobonus e riqualificazione energetica: le proposte di Rete Irene

Ecobonus e riqualificazione energetica: dove bisogna andare?

Il commento di Rete Irene alle prime anticipazioni sulla Legge di Bilancio 2022 chiede lungimiranza e concretezza nella definizione di Superbonus, Ecobonus e riqualificazione energetica
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La wallbox per caricare una auto elettrica può beneficiare del Superbonus 110%. Per ottenerlo, però, occorre rispettare alcune regole. Eccole nella guida emobility.
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Superbonus a Milano: esempio concreto su un condominio

Tra i primi risultati tangibili del superbonus a Milano c'è il condominio di via Valvassori Peroni 76, che fa un salto di 4 classi e centra tutti gli obiettivi green
Guida Superbonus 110% dell’Agenzia dell’Entrate aggiornata

Aggiornata la Guida Superbonus 110% dell’Agenzia delle Entrate

È stata aggiornata a settembre 2021 la guida con i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate relativa alla nuova agevolazione superbonus 110% introdotto dal Decreto Rilancio e prorogato dalla Legge di Bilancio 2021.
Cantieri Rete Irene: la riqualificazione energetica in Lombardia

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Dopo il primo progetto di riqualificazione energetica con Superbonus 110% di Fizzonasco, i cantieri Rete Irene toccano oggi condomini e villette familiari in tutta la Lombardia
I termostati domotici si controllano con la App

Controllare la temperatura in modo semplice con i termostati domotici

Per chi desidera controllare e gestire il riscaldamento e il raffrescamento in modo semplice sia localmente, sia da remoto, è possibile installare i termostati domotici di Vimar
Superbonus e sconto in fattura: due proposte LG per gli installatori

Superbonus e sconto in fattura? Le piattaforme LG aiutano gli installatori

Due nuovi strumenti a sostegno dei professionisti impegnati in progetti di riqualificazione impiantistica con Superbonus e sconto in fattura
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Tra gli interventi trainati che possono usufruire delle detrazioni fiscali Superbonus 110% anche la Home & Building Automation e la ricarica veicoli elettrici: l’offerta di ABB
Superbonus: approvato il decreto semplificazioni

Dietrofront del governo su molte modifiche al Superbonus

Rispetto alla bozza, la versione definitiva del decreto semplificazioni cancella l'inserimento delle spese per la fibra ottica e l'estensione delle unità immobiliari idonee nel Superbonus
Comfort e superbonus: cosa pensano i protagonisti del mercato

Tra comfort e superbonus, vincono le pompe di calore

Il 2021 italiano della climatizzazione è connesso ai maxi incentivi fiscali per la riqualificazione degli edifici: facciamo il punto su comfort e superbonus con i protagonisti del settore
Fibra ottica e superbonus nella bozza DL Semplificazioni

Lavori per la fibra ottica inseriti nel Superbonus 110%

La novità fibra ottica e superbonus, con annessa possibilità di sconto in fattura e cessione del credito, inserita nella bozza del decreto semplificazioni che dovrebbe essere varato in settimana
Bonus settore edilizio

Dal Superbonus 110% al Bonus rubinetti: lo status dei Bonus nel settore edilizio

Qual è lo status dei Bonus in ambito edilizio? Che tipo di difficoltà e quali benefici stanno riscontrando le imprese del settore? Se ne è discusso in un recente webinar organizzato da Hardware Forum Italy
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Ricostruzione post sisma e Superbonus 110%: la guida dell’Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate: Guida Ricostruzione post sisma e Superbonus 110% per spiegare l’uso del Superbonus e del contributo per la ricostruzione delle abitazioni danneggiate dal sisma del 2016-2017 in Centro Italia
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Il Superbonus 110% è ammissibile solo per alcuni interventi, ecco le principali opere impiantistiche che sono ammesse alla maxi detrazione
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Superbonus 110%: pubblicata la circolare dell’Agenzia delle Entrate

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L’Attestato di Prestazione Energetica, che ha lo scopo di comunicare i consumi energetici di un edificio per il suo funzionamento, è fondamentale per soddisfare i requisiti minimi di accesso al super bonus al 110%.
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In discussione con il decreto di “aprile” il potenziamento dell’Ecobonus e del Sismabonus. Per rilanciare l’economia il governo sta pensando di introdurre il Superbonus 110%.

Promozione Fronius 2020: registra, connetti, guadagna

Dal 1° agosto e fino al 15 dicembre 2020 è attiva la nuova promozione Fronius  2020 dedicata agli installatori: per ogni impianto installato fotovoltaico con potenza fino a 10 kW con un inverter Fronius è possibile accumulare un credito di 50€.

Come funziona

Usufruire della promozione Fronius 2020 è molto facile, infatti sono sufficienti tre passaggi:

  1. Installare un inverter Fronius della serie Primo o Symo da 3 a 10 kW o della nuova serie Symo GEN24 Plus
  2. Registrare il seriale
  3. Connettere il sistema al portale di monitoraggio Fronius Solar.web

I crediti si accumuleranno fino al 15 Dicembre 2020. Fronius Italia invia una mail alla fine di ogni mese con i crediti accumulati e dopo il 15 Dicembre il conteggio finale.
Dal 01/01/2021 ed entro e non oltre il 24/01/2021 sarà possibile emettere la fattura per la riscossione del premio.

A questo link la pagina dedicata con tutte le informazioni.

Promozione Fronius 2020: i vantaggi

Una volta installato e registrato, è possibile ottenere tanti vantaggi connettendo l’impianto a Fronius Solar.web, la soluzione per una gestione intelligente dell’energia. Un inverter con monitoraggio permette di controllare la produzione dell’impianto da remoto da qualsiasi dispositivo. Inoltre,  aggiungendo Fronius Smart Meter è possibile analizzare i consumi elettrici e valutare l’integrazione di altre tecnologie come:

Ancora più vantaggi per Fronius System Partner

Se si ha la qualifica di Fronius System Partner (FSP) i vantaggi aumentano, infatti oltre ai 50€ per ogni impianto fino a 10 kW, ogni inverter contribuirà a far guadagnare premi con il Programma Fedeltà.  Aderire al programma Fronius System Partner consente di diventare un installatore qualificato dell’azienda e di usufruire di consulenze, supporto mirato pre e post vendita, di promozioni esclusive e di essere supportato nella comunicazione e nel marketing.

https://youtu.be/hMYBq-dmgGU

Superbonus e sconto in fattura

Il Superbonus per l’edilizia è un incentivo fiscale pensato per favorire gli interventi di riqualificazione degli edifici esistenti, con vantaggi anche per l’economia del settore. Ciò che lo rende davvero diverso dalle detrazioni proposte finora è sicuramente la percentuale dell’imposta di credito, che raggiunge il 110% del costo degli interventi ammissibili sostenuti dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2023. Il superbonus – secondo la Legge di Bilancio 2022 scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Il Superbonus dell’edilizia: per quali interventi si può richiedere

Il Superbonus, dopo alcuni mesi di discussione, è stato introdotto con l’art. 119 del Decreto Rilancio (DL 34/2020), per poi essere approvato dalla Camera e in seguito dal Senato. Il Decreto, infatti, è stato convertito e modificato con la legge 17 luglio 2020, n. 77. Ciò che rende realmente possibile la partenza del Superbonus è la pubblicazione delle linee guida del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Agenzia delle Entrate, pubblicate il 24 luglio.

Il bonus è richiedibile da persone fisiche, condomini, Iacp, enti del terzo settore, associazioni sportive dilettantistiche e cooperative di abitazione. Inoltre, è valido sia per le prime, che per le seconde case. Gli interventi ammessi sono inerenti alla riqualificazione energetica, nello specifico si parla di isolamento termico dell’involucro e sostituzione degli impianti di climatizzazione, e antisismica, ad eccezione della zona sismica 4.

Inoltre, purchè abbinati agli interventi di riqualificazione energetica citati, si possono aggiungere tutti gli altri interventi già previsti dall’Ecobonus, dell’installazione di impianti fotovoltaici, di sistemi di accumulo e di ricariche per le auto elettriche. In ogni caso, gli interventi attuati devono assicurare un aumento di due classi energetiche dell’edificio o, eventualmente, il raggiungimento della classe energetica più alta, risultati da dimostrare tramite la presentazione dell’Attestato di Prestazione Energetica antecedente e posteriore all’intervento.

Superbonus 110% su ristrutturazioni green e antisismiche

Detrazioni fiscali, sconto in fattura e cessione del credito

La detrazione del 110% viene ripartita in 5 quote annuali di pari importo, con i limiti di spesa indicati nella Guida Superbonus 110% dell’Agenzia delle Entrate. I soggetti interessati e che soddisfano tutti i requisiti di accesso, possono decidere se usufruire di queste detrazioni fiscali o decidere di ottenere una sorta di “contributo anticipato” tramite una cessione del credito corrispondente alla detrazione a cui si ha diritto o uno sconto in fattura.

Per quanto riguarda la cessione del credito, è possibile disporla in favore di fornitori di beni o servizi utili allo svolgimento degli interventi, alle banche o agli intermediari finanziari e ad altri soggetti, come privati, società o enti. Lo sconto in fattura, invece, permette ai soggetti che accedono al Superbonus di poter godere di uno sconto sulle fatture dei fornitori dei beni e dei servizi necessari allo svolgimento dei lavori.

Scegliere tra sconto in fattura, cessione del credito o detrazione in 5 anni è soggettivo e dipende dalle necessità del contribuente. I vantaggi della detrazioni riguardano la somma totale che si riesce a recuperare, pari appunto al 110% del valore dei lavori. Con la cessione del credito o lo sconto fattura, invece, la somma raggiunge il 100% del valore dell’intervento, in quanto il credito d’imposta viene trasferito ad altri. Allo stesso tempo, è possibile eseguire dei lavori senza effettivamente sostenerne i costi. Lo sconto in fattura, inoltre, è particolarmente conveniente nel caso in cui il contribuente avente diritto non è soggetto a pagamento Irpef e quindi non potrebbe detrarre le spese sostenute.

Come funziona lo sconto in fattura

Lo sconto in fattura in passato era già stato previsto per l’Ecobonus. Lo sconto di cui gode il soggetto è pari alla cifra del credito d’imposta dovuto secondo quanto previsto dal Superbonus 110% ed è vantaggioso in quanto permette di anticipare i vantaggi economici offerti dall’incentivo.

Tramite lo sconto in fattura, infatti, sono i fornitori ad anticipare i costi da sostenere per eseguire gli interventi. Il pagamento che si deve ai fornitori viene effettuato tramite bonifico per una cifra scontata pari alle detrazioni a cui si ha diritto. I fornitori, a loro volta, possono decidere di usufruire del credito d’imposta distribuito nelle rate annuali accennate nel paragrafo precedente o cedere a loro volta il credito. Con lo sconto in fattura, in un certo senso, il contribuente potrebbe riuscire a non anticipare alcun costo relativo all’intervento.

Il soggetto che decide di beneficiare dello sconto in fattura, infine, avere un visto di conformità, necessario a dimostrare che siano presenti tutti i presupposti per accedere all’agevolazione. Il visto di conformità può essere richiesto a diverse figure professionali, tra cui commercialisti, contabili, consulenti del lavoro o anche periti o Caf.

Superbonus 110%: pubblicata la circolare dell’Agenzia delle Entrate

Sono stati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate la Circolare interpretativa del superbonus 110% (n. 24/E) con i chiarimenti e la disciplina lo sconto in fattura e la cessione del credito e il Provvedimento con le istruzioni per scegliere la cessione del credito. Questi due provvedimenti seguono il Decreto Asseverazioni e il Decreto Requisiti Ecobonus.

Superbonus 110%: i chiarimenti della circolare dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la tanto attesa circolare con i chiarimenti per poter accedere al Superbonus 110%, la misura introdotta dal Decreto Rilancio per gli interventi di efficientamento energetico, riqualificazione antisismica, installazione di impianti fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici realizzati dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Al Superbonus del 110%possono accedere anche i familiari e i conviventi del possessore dell’immobile che effettuano la spesa per i lavori eseguiti sugli immobili a loro disposizione.  La circolare specifica che tali soggetti possono usufruirne se sono conviventi alla data di inizio dei lavori o, se antecedente, al momento del sostenimento delle spese. L’incentivo vale anche per gli interventi su un immobile diverso da quello destinato ad abitazione principale, nel quale può svolgersi la convivenza, mentre non spetta al familiare su immobili locati o concessi in comodato.

L’incentivo si legge nella circolare dell’Agenzia delle Entrate che “è usufruibile anche per le persone che svolgono attività di impresa o arti e professioni, ma se i lavori interessano singole unità immobiliari, allora limitatamente agli immobili estranei all’attività esercitata, appartenenti solo alla sfera “privata” della vita dei contribuenti”. Questo requisito non è richiesto per i lavori sulle parti comuni dei condomini.

La detrazione del 110% si allarga ad alcune spese accessorie agli interventi come i costi per i materiali, la progettazione e le altre spese professionali come perizie, sopralluoghi e spese preliminari di progettazione.

Superbonus 110%, sconto in fattura e cessione del credito

Con la circolare è stato approvato il modello di Comunicazione per fruire dello sconto o della cessione può essere inviata all’Agenzia delle Entrate a partire dal 15 ottobre 2020 ed entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui vengono effettuati i lavori.
La comunicazione deve essere inviata esclusivamente in via telematica, anche avvalendosi di intermediari e professionisti abilitati.

La comunicazione deve essere inviata esclusivamente dal soggetto che rilascia il visto di conformità per gli interventi che danno diritto alla maxi agevolazione 110%.

La circolare definisce le regole per permettere a cessionari e fornitori di beneficiare del credito d’imposta, con la stessa ripartizione delle quote annuali. Il credito può essere utilizzato solo in compensazione, sulla base delle rate residue di detrazione non fruite dal beneficiario originario.

Gli ultimi provvedimenti e circolare dell’Agenzia delle Entrate

Circolare 8 agosto 2020, n. 24/E recante “Detrazione per interventi di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico degli edifici, nonché opzione per la cessione o per lo sconto in luogo della detrazione previste dagli articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) convertito con modificazione dalla legge 17 luglio 2020, n. 77– Primi chiarimenti”

Qui è possibile scaricare la Circolare n. 24/E dell’Agenzia Delle Entrate.

Provvedimento 8 agosto 2020, n. 283847 recante “Disposizioni di attuazione degli articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per l’esercizio delle opzioni relative alle detrazioni spettanti per gli interventi di ristrutturazione edilizia, recupero o restauro della facciata degli edifici, riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti solari fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici”.

A questo link il provvedimento e i moduli direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Green110: servizio chiavi in mano per ottenere il Superbonus 110%

Green110 è il nuovo servizio di consulenza dedicato a banche, imprese e condomini per facilitare l’accesso al superbonus 110% e ai suoi benefici. Questo servizio si basa sulle competenze di Warrant Hub, società di consulenza specializzata in progetti di ottimizzazione dei costi energetici attraverso agevolazioni fiscali, attività di diagnosi e monitoraggio per l’individuazione di inefficienze energetiche, e di Re Valuta, società attiva nell’esecuzione di valutazioni e perizie immobiliari in ottica decisionale e strategica.

Green110: di cosa si tratta?

Le due società con Green110 propongono un’offerta integrata di consulenza che risponde alle esigenze di istituti finanziari, imprese edili e condomini che desiderano usufruire Ecobonus 110% introdotto dal Decreto Rilancio e avere la certezza di avere i requisiti per accedervi.

Il servizio si distingue per garanzie di autonomia, neutralità e imparzialità. La specificità dell’incentivo necessita di competenze specialistiche per non rischiare di pregiudicare l’accesso al bonus penalizzando il ricorso alla misura e i risultati attesi.

Condomini, banche e imprese: valore per tutti

Attraverso Green110 un condominio – quale committente dei lavori (di ristrutturazione o di miglioramento energetico) – può ottenere il superbonus cedendo il credito d’imposta commisurato all’intervento a una banca. Oppure, in cambio dello sconto in fattura, all’impresa fornitrice che potrà incassarlo o cederlo a sua volta a un istituto finanziario o ad altri soggetti (ad esempio alle altre ditte coinvolte nell’esecuzione dei lavori).

I condomini, per la verifica dell’ammissibilità, del rispetto dei limiti di spesa prevista per ogni intervento e della raggiungibilità dei livelli minimi di miglioramento energetico, possono avvalersi della consulenza di Warrant Hub e contare sull’imparzialità di RE Valuta per il rilascio delle certificazioni.

Gli istituti finanziari hanno la possibilità di abbattere i rischi connessi all’acquisizione di un credito d’imposta ceduto dal committente dei lavori o da un’impresa fornitrice grazie alla conformità dell’intervento ai requisiti di legge che rende il credito pienamente esigibile.

Per le imprese fornitrici che hanno acquisito il credito dal committente, questa soluzione consente di avere la certezza che gli interventi effettuati siano conformi a quanto previsto dal superbonus. Inoltre, possono avvalersi del supporto delle due società anche in fase di cessione del credito a un istituto finanziario.

Gren110 è, dunque, un servizio “chiavi in mano” per la completa gestione, esecuzione e monitoraggio delle attività utili e necessarie ad ottenere il maxi incentivo.