Ricarica di veicoli elettrici, ABB investe 30 milioni ad Arezzo

ABB ha iniziato la costruzione del nuovo stabilimento di San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo, che si occuperà della produzione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Non solo: l’impianto, che occuperà circa 16.000 metri quadrati e sarà operativo entro la fine del 2021, sarà anche un centro di eccellenza globale.

Da quando è entrata nel mercato della ricarica dei veicoli elettrici, circa 10 anni fa, ABB ha venduto più di 14.000 sistemi di ricarica veloci in corrente continua in più di 80 paesi. È recente anche l’annuncio relativo alla fornitura di tecnologia di ricarica per le auto Gen3 nel Campionato Mondiale di Formula E della FIA. L’azienda ha infine ricevuto il premio Global E-mobility Leader 2019 per il proprio ruolo a sostegno dell’adozione di soluzioni di trasporto sostenibile a livello internazionale.

Il nuovo polo per i sistemi di ricarica di veicoli elettrici

ABB ha investito 30 milioni di dollari per la costruzione del nuovo sito di produzione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici: un’ulteriore prova del continuo impegno del gruppo nei confronti di un settore in rapida crescita.

Ricarica elettrica ABB

Lo stabilimento ABB di San Giovanni Valdarno non è l’unico a essere dedicato alla mobilità elettrica: segue infatti l’investimento di 10 milioni di dollari nel TU Delft Campus di Heertjeslaan, Paesi Bassi, dove entro la fine del 2020 sorgerà un nuovo quartier generale mondiale e centro di Ricerca e Sviluppo completamente sostenibile dedicato alla mobilità elettrica.

Ma cosa verrà prodotto nel nuovo stabilimento di ABB? In pratica, l’intero portafoglio di sistemi di ricarica di veicoli elettrici in corrente continua (DC), da quelli per uso domestico a quelli per l’installazione in aree pubbliche e a quelli dedicati al trasporto pubblico urbano.

La nuova struttura sarà caratterizzata dall’integrazione delle soluzioni digitali di ABB Ability. Queste permetteranno una visibilità completa e l’ottimizzazione della produzione di ogni singolo prodotto, rendendo interconnessi i sistemi di gestione automatizzata del magazzino con i reparti della fabbrica. Al sistema informativo della fabbrica saranno collegate apparecchiature automatizzate per l’assemblaggio di circuiti stampati e sistemi di monitoraggio e test.

Le attività di ricerca e sviluppo si svolgeranno in uno spazio dedicato (3.200 metri quadrati) e si concentreranno sull’implementazione di soluzioni innovative, nuovi software e strumenti di gestione del ciclo di vita del prodotto.
Nel frattempo, l’integrazione di fonti di energia rinnovabile come i pannelli solari sul tetto, un sistema di riscaldamento e raffrescamento ottimizzato e l’introduzione di una flotta di veicoli elettrici per i dipendenti, la logistica, le vendite e i team di assistenza contribuiranno a contenere l’impatto ambientale della struttura.

Abbigliamento ad alta visibilità Hi-Light da U-Power

L’offerta di calzature e abbigliamento professionale di U-Power include soluzioni ad alta visibilità pensate per tutti i professionisti che operano in quei contesti in cui l’alta visibilità è fondamentale per garantire la massima sicurezza. La line in questione si chiama Hi-Light e include indumenti ideali per ogni stagione.

La linea di abbigliamento ad alta visibilità Hi-Light

Professionista indossa linea Hi-Light U-PowerProtagonista è, innanzitutto, il pantalone Light, disponibile nelle tinte giallo e arancione fluo, dotato di strisce riflettenti applicate su entrambe le gambe e di nastro reflex sul passante tubolare posteriore. Comodo e funzionale, è progettato per unire resistenza all’usura (grazie alle cuciture rinforzate) e supporto al lavoratore attraverso le molteplici tasche multifunzionali disponibili (tra cui portautensili e portabadge a scomparsa) e la fettuccia portamartello. Le ginocchia preformate e la regolazione in vita con elastico assicurano, inoltre, una ottima vestibilità.

In abbinamento, per i periodi più caldi, è possibile scegliere tra due indumenti a maniche corte: la polo Fog e la t-shirt Mist, entrambe in misto cotone, tessuto che garantisce una buona traspirabilità e caratterizzate da strisce riflettenti applicate. Entrambe hanno collo e bordo della manica a costine elasticizzate per un’ottima resa estetica, mentre la polo combina il comfort all’eleganza grazie alla fettuccia parasudore e agli spacchetti laterali.

Per i mesi più freddi, invece, U-Power ha pensato a un ulteriore strato che assicura praticità e sicurezza. Si tratta della giacca Glare e del gilet Smart, capi spalla ideali che, ricalcando le caratteristiche del pantalone Light, offrono ulteriore spazio per gli attrezzi da lavoro o gli accessori personali (come la tasca portacellulare), il tutto con un accattivante stile Made in Italy.

Cancelli a battente, Came presenta un nuovo motore telescopico universale

Automatizzare i cancelli a battente di grandi dimensioni, con ante fino a 3 o 5 metri, può essere complesso.
Per questo Came ha sviluppato il nuovo motore telescopico universale ATS pensato proprio per azionare cancelli a battente con queste caratteristiche.

Nato per i cancelli a battente più grandi

motore ATS CamePensato per soddisfare le richieste dei settore residenziale, ATS si contraddistingue per la propria versatilità, resistenza e affidabilità.

ATS può essere utilizzato in qualsiasi contesto e in qualsiasi condizione installativa, anche in presenza di ante di grandi dimensioni, oppure su pilastri con profondità fino a 200 mm tra il punto di fissaggio del motore e il perno del cancello. Questa automazione è stata ideata per durare nel tempo, anche se sottoposta ad alti regimi di funzionamento; infatti, è dotata di un braccio telescopico in acciaio protetto da un guscio in alluminio che conferisce robustezza e resistenza agli agenti atmosferici.

L’automazione è basata su un motore a 24 Volt predisposto per garantire alta affidabilità in cicli di utilizzo intensivo. Inoltre, il motoriduttore irreversibile con ingranaggi a coppia conica garantisce estrema fluidità e silenziosità nei movimenti.
Molta attenzione anche all’estetica del prodotto, altro plus importante di ATS: grazie alla trasmissione assiale, infatti, il corpo motore non sporge dalla scocca, conferendogli una forma unica slanciata, affusolata ed elegante.

Sicuro e affidabile nell’utilizzo quotidiano

motore ATS Came

Anche ATS, così come gli altri sistemi per l’automazione di Came, è basato sul progetto Q.I. (Quality Inside): un controllo qualità sul 100% dei prodotti che prevede il collaudo motore, test di sicurezza elettrica RPE e messa a terra, prova di sblocco del sistema motoriduttore e collaudo funzionale del motoriduttore con simulazione di un carico reale di esercizio, per un ciclo completo di 60 secondi.

ATS può essere dotato di batterie tampone al litio ad elevata efficienza, che ne consentono il funzionamento anche in caso di blackout elettrico.

Fondamentale anche la sicurezza di utilizzo: la tecnologia a encoder monitora movimenti e rallentamenti, con la garanzia di una costante rilevazione degli ostacoli.
Il motore ATS può essere gestito tramite la piattaforma Connect di Came, che permette all’installatore di accedere a numerose funzionalità (come la visualizzazione sulla mappa degli impianti dei propri clienti, la configurazione e il monitoraggio di tutti i dispositivi connessi e la gestione delle manutenzioni programmate).

Luce creativa a servizio del business

Illuminare per creare esperienze di comfort, anche nella consulenza. A questo ambisce la luce creativa, colorata ed efficiente ideata dai designer Paul Bauer e Oskar Melzer per una nota agenzia immobiliare di Francoforte.

Un insieme armonico di illuminazione, colori e materiali che accoglie gli avventori dello showroom nel mix vincente tra espressività e chiarezza funzionale. Per lanciare questo preciso messaggio stilistico, il duo tedesco ha scelto diverse soluzioni di illuminazione Erco.

Scenografie retail con luce creativa e design

“La nostra collaborazione è un ping-pong di creatività – racconta l’architetto Bauer -. Alla base del progetto vi è la selezione delle migliori idee di entrambi, da trasformare in realtà nel modo più innovativo ed efficace possibile”. Lo dimostra quanto fatto per i nuovi uffici di Ziegert Knight Frank: dalle “ceneri” di uno spazio commerciale ormai decadente, nascono due ambienti sinergici ma distinti.

L’idea è stata dividere i 70 mq complessivi in due ampi spazi separati, dando a ognuno la propria atmosfera

Qui, luce, colore e architettura generano la scenografia perfetta, sia nell’estetica sia nella fruibilità dello spazio. La luce, come chiave percettiva dei colori, resta l’elemento imprescindibile del mix.

Soluzioni downlight Skim sulle scrivanieDue illuminazioni per due ambienti

Come si sviluppa lo shop “espressivo”? Il concept architettonico parte dall’entrée. Un luogo accogliente, dall’atmosfera casual, che si contraddistingue per la tonalità rossoarancio delle sedute. Alla quale aggiungere l’illuminazione uniforme dei dodici faretti Erco Pollux, quasi come in una galleria d’arte. Se i binari elettrificati nella stessa tonalità del tetto rimangono discretamente in secondo piano, il corpo nero di queste soluzioni crea accenti mirati effetto “lounge”.

Più discreta, invece, la luce degli spazi posteriori, dove i creativi tedeschi hanno posto particolare attenzione alla flessibilità. Negli armadi a muro e nel frontale delle pareti domina il blu turchese, mentre tre sobrie scrivanie nere vengono illuminate singolarmente da downlight Skim per binari elettrificati (16W LED). Questi apparecchi uniscono la flessibilità dei faretti con il comfort e l’efficienza dei downlight, per una soluzione particolarmente adatta al layout dinamico degli uffici. Stessa scelta per il tavolo riunioni, dove due downlight Skim (12W LED) con distribuzione della luce wide flood (ca. 50°) creano un ambiente lavorativo piacevole e rilassante.

Efficienza e precisione

La qualità e l’efficienza dei LED si uniscono all’inedita impronta dei due designer. “I clienti di Knight Frank devono percepire, soprattutto, che si trovano in un luogo in cui ci si intende di interni”, spiega Oskar Melzer. Nella precisa trasposizione di questa visione, lo showroom non assume l’aspetto freddo di un ufficio, bensì quello di una location famigliare, ideale per “fare affari”.

Largo ai giovani talenti

L’esempio di Francoforte rientra in una più ampia strategia di comunicazione Erco, volta a valorizzare le filosofie di illuminazione emergenti. Il programma Spot-on punta infatti a raccogliere online i concept indoor e outdoor più moderni, frutto di giovani talenti creativi, proprio come i due designer Bauer e Melzer.

Credit immagini: © ERCO GmbH, www.erco.com, photography Lukas Palik

IoT nei data center: un esempio italiano di efficienza energetica e operativa

Il valore aggiunto delle soluzioni IoT nei data center? Non uno, ma più aspetti, legati a efficienza energetica, continuità operativa e manutenzione smart. Ecco gli obiettivi – raggiunti – del progetto EcoStruxure per il data center Supernap di Siziano (PV).

Un’architettura resiliente e affidabile, che ancora una volta mostra i vantaggi dell’integrazione IoT nelle critical facility.

IoT nei data center Supernap

La storia dei data center Supernap è già sinonimo di innovazione. Sviluppata all’interno di un campus di 100.000 mq, con una superficie pari a 42.000 mq, la struttura soddisfa i requisiti delle banche dati Switch a Las Vegas. Applicazioni che vantano la certificazione Tier4 Gold dall’Uptime Institute.

Nel sito italiano, oltre 500 tecnologie brevettate Switch garantiscono ai clienti un ambiente unico nel suo genere. Un data center che risponde con il 100% di uptime alle esigenze di system integrator, cloud provider, grandi aziende e Pmi. Questo anche grazie a una soluzione intelligente che comprende integrazione IoT dei dispositivi di campo, automazione dell’edificio e gestione della sicurezza.

L’architettura resiliente di Siziano

Le proposte Schneider Electric attraversano diversi ambiti infrastrutturali del data center pavese, coprendone il 70% del fabbisogno tecnologico. La piattaforma EcoStruxure garantisce in primis l’integrazione software nativa con i dispositivi IoT multi vendor, garantendo efficienza, disponibilità e protezione dell’enorme massa di dati gestita e riversata in rete ogni giorno.

Non è tutto, il progetto si articola nella connessione delle seguenti tecnologie:

Monitoraggio e IoT nei data center con EcoStruxure

Ma torniamo al cuore del data center connesso. I clienti Supernap hanno la possibilità di controllare lo stato delle apparecchiature tramite il modulo EcoStruxure IT Expert, software di monitoraggio che semplifica la gestione dell’IT ibrido. “Il sistema ci aiuta a raccogliere, analizzare e visualizzare i big data generati dai nostri impianti, anche da remoto, funzionalità strategica specialmente in questo particolare periodo – racconta Massimo Mattioli, presales manager di Supernap -. Grazie a questo efficace strumento, il data center raggiunge oggi un PUE (Power Usage Effectiveness) di poco superiore a 1.3, risultato eccezionale per una struttura delle nostre dimensioni.”

I benefici, in termini di efficienza operativa, sono molti. I dati aggregati dalla piattaforma permettono infatti di gestire in maniera predittiva gli eventuali rischi e le criticità, garantendo al contempo la sostenibilità dell’intera infrastruttura. Inoltre, le informazioni concorrono a minimizzare i consumi energetici –  l’alimentazione è al 100% rinnovabile – e a ottimizzare i processi aziendali.

La missione efficienza è compiuta

“La partnership con Schneider Electric permette a Supernap di replicare nel data center italiano gli alti standard qualitativi degli Stati Uniti. Tutto, assicurando un livello di servizio d’eccellenza ai propri clienti”, commenta Roberto Esquinazi, responsabile del Segmento Cloud & Service Provider di Schneider Electric.

La digitalizzazione di tutte le componenti della struttura ha dunque permesso al management di raggiungere importanti obiettivi. Ovvero efficienza dei sistemi, integrazione di tutti gli impianti installati e semplicità nella gestione del sito e nella manutenzione, sempre al fine di confermare l’ambizioso 100% di uptime.

Attraverso il programma FLEX (Flexible, LeanEXecution), Schneider Electric riduce i rischi, migliora la qualità dei progetti e semplifica i programmi di attuazione per il controllo dei processi

Quanta sostenibilità dai rifiuti elettronici?

Cosa significa oggi essere sostenibili? Quali scelte adottare, anche in termini di smaltimento dei rifiuti elettronici, per dare un contributo maggiore all’intero sistema della green economy? Il Rapporto Sociale del Consorzio Ecolight risponde a queste domande con la concretezza dei dati.

Tra rifiuti elettronici e sostenibilità

Quasi 25 mila tonnellate di Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) gestiti, un tasso di recupero superiore al 90% e oltre 350 tonnellate raccolte attraverso strumenti di prossimità. La sintesi di un 2019 positivo, per questo segmento dell’economia circolare italiana, che ci riporta appunto al tema della sostenibilità.

“Contrariamente a quanto il linguaggio comune ci induce a pensare – scrive il presidente di Ecolight, Walter Camarda, nell’introduzione allo studio -, sostenibile non è sinonimo di ecologico, ma è l’essere in equilibrio. C’è l’equilibrio con la natura e l’ambiente, ma c’è anche quello con il sistema economico. Non ultimo, l’equilibrio con la filiera delle nostre azioni, che significa ricomprendere produttori e importatori, logistica, impianti di trattamento, gestori delle isole ecologiche e consumatori”. Il tutto nell’ottica di stimolare aziende e cittadini a conferire correttamente i rifiuti elettronici, per innescare una logica “totale” di economia circolare.

Rifiuti elettronici, i dati Ecolight del 2019Come va la raccolta Raee in Italia

Torniamo ai dati, piuttosto incoraggianti. Nel 2019, il sistema Italia nel suo complesso ha raccolto 343.069 tonnellate di Raee, quasi 32.460 tonnellate in più rispetto al 2018. Cifre che corrispondono a una crescita del +10,45%, la migliore dal 2014. Ecolight e gli altri sistemi collettivi hanno effettuato 194.734 ritiri di rifiuti elettrici ed elettronici. L’8,55% in più rispetto all’anno precedente, per una media di 16.288 movimenti mensili.

Una performance generata anche dall’ampliamento della rete infrastrutturale italiana, che comprende 4.367 centri di raccolta comunali a disposizione dei cittadini virtuosi. Il generale efficientamento della movimentazione degli scarti è inoltre accompagnato da un tasso di puntualità superiore al 99%. Unica nota dolente, il perdurare di notevoli differenze geografiche, con il gap tra l’area Sud e Isole e il resto d’Italia.

Ecolight nei 5 raggruppamenti

All’interno di un quadro nazionale in evoluzione, Ecolight conferma l’impegno nel gestire tutte le tipologie di Raee.

Ovvero, i rifiuti appartenenti ai cinque principali raggruppamenti:

Tra questi, il sistema Ecolight si distingue nel trattamento della categoria R4. Un servizio puntuale e capillare animato nel 2019 da oltre 27 mila missioni, concentrate soprattutto nella raccolta dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni.

Focus sui piccoli rifiuti elettronici

A garantire l’operatività, lo sviluppo di ulteriori progetti incentivanti dedicati alla distribuzione. Parliamo dei cosiddetti programmi “Uno contro Uno” e “Uno contro Zero”, che hanno permesso a Ecolight di servire oltre 3.100 punti vendita. Per un totale di 320 tonnellate di Raee consegnati in negozio – o ritirati nel caso di consegna a domicilio – contestualmente all’acquisto di un prodotto elettronico di equivalente funzionalità.

Altrettanto performanti, le 30 EcoIsole posizionate in corrispondenza di importanti punti vendita e in spazi di grande afflusso. I punti di raccolta hanno intercettato quasi 30 mila persone, che hanno conferito più di 37 tonnellate di piccoli Raee.

Recupero Raee a gonfie vele

La sostenibilità del Rapporto Sociale 2019 coinvolge anche i tassi di recupero dei rifiuti elettronici, che supera il 92% in peso. Questo significa che per ogni 10 tonnellate raccolte, più di 9 sono state avviate a un processo di recupero di materia. Particolarmente performanti le sorgenti luminose (R5) e l’elettronica di consumo (R4), che sfiorano il 95% del riciclo.

Rifiuti elettronici: il recupero avviato da Ecolight

I numeri del 2019

In concreto, lo scorso anno Ecolight “riportato” sul mercato come materie prime seconde:

Tutto grazie al corretto trattamento dei Raee raccolti sul territorio italiano.

La complessità delle pile

Per quanto riguarda la gestione delle pile portatili esauste, Ecolight ha permesso di avviare a recupero il 90,97% delle oltre 460 tonnellate raccolte. Il trattamento di questa tipologia di rifiuti elettronici è particolarmente complesso, ma riesce a generare acciaio e plastica, ma soprattutto zinco e manganese da riutilizzare nei processi produttivi.

Fare economia circolare, oltre il Covid

Come andrà il 2020? La strada è quella giusta, ma sul futuro pesano le ombre del presente. Se gli obiettivi europei, che l’anno scorso indicavano il target del 65%, sono ora lontani, lo smaltimento Raee può comunque rappresentare una leva di rilancio economico green. Tra le azioni strategiche, restano il contrasto ai canali paralleli di raccolta che non danno garanzie di corretta gestione e di rispetto ambientale, e la sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza di tale pratica. Servirà poi sicuramente potenziare gli strumenti di prossimità e le EcoIsole.

L’unica certezza, in questo momento di previsioni a breve termine, è che dalleconomia circolare possono arrivare risposte importanti.

Quadri di distribuzione e interruttori scatolati: sinergia in bassa tensione

L’energia elettrica è diventata una delle più importanti materie prime del nostro tempo e sono necessarie tecnologie innovative per la distribuzione dell’energia in bassa tensione per rispondere alle esigenze di industrie o terziario avanzato. Gewiss risponde con due serie di prodotti dedicate all’energy management in bassa tensione: gli armadi e quadri di distribuzione QDX e gli interruttori scatolati MSX in grado di coprire tutti gli aspetti della distribuzione d’energia in modo efficiente e affidabile.

Quadri e armadi di distribuzione anche IP55

I quadri e gli armadi QDX sono stati riprogettati con dimensioni maggiori di larghezza e profondità, inoltre è assicurata la facilità di smontaggio delle cornici e della parte frontale per una maggiore accessibilità. Rapidità e precisione in fase di installazione è garantita dalla standardizzazione degli accessori interni.

La gamma si compone di diverse soluzioni:

QDX 630 L – quadri di distribuzione IP43 fino a 630 A sia a parete sia a pavimento caratterizzato da cablaggio semplice e veloce, grazie alla possibilità di effettuarlo a “struttura completamente aperta” prima di completare il montaggio del quadro

QDX 630 H – quadri di distribuzione IP55 fino a 630 A disponibili a parete e pavimento per applicazioni che necessitano di protezione da agenti esterni

QDX 1600 H – armadi di distribuzione IP55 fino a 1600 A

5 versioni di interruttori scatolati

Gli interruttori scatolati MSX di Gewiss garantiscono sicurezza e affidabilità nella protezione e nel sezionamento dei circuiti fino a 1600 A in cinque diverse versioni per rispondere a in ogni tipo di applicazione.

interruttori scatolati MSX di Gewiss per bassa tensione

MSXcinterruttori compatti ad alte prestazioni, a doppio isolamento e dotati di morsetti per il collegamento con cavi senza capocorda. Questa soluzione coniuga qualità, risparmio economico ed esigenze di spazio. Gli accessori interni (come le bobine di sgancio e i contatti ausiliari) sono facili da installare grazie agli agganci a scatto di cui sono dotati. Lo sportello di accesso frontale (apribile con una sola vite) rende semplice il montaggio e le operazioni di manutenzione.

MSX interruttori tradizionali con prestazioni d’interruzione superiori (da 36 kA e da 65 kA) per proteggere parti di valore dell’impianto elettrico e consentendo l’interblocco meccanico ed elettrico, che impedisce l’inserzione parallela (contemporanea) di due interruttori. Frontalmente agli MSX è possibile montare un comando motore, che consente l’apertura e la chiusura dell’interruttore da remoto.
Tra i vantaggi: facilità d’installazione e manutenzione, infatti grazie a uno speciale kit possono essere rimossi singolarmente

MSXMinterruttori di manovra sezionatori per l’apertura e la chiusura dei circuiti elettrici, anche sotto carico. Tutti i modelli condividono gli stessi accessori interni (bobine di sgancio e contatti ausiliari) e gli stessi accessori esterni (manovre rotative e comandi motori) degli interruttori automatici MSXc e MSX.

MSXDinterruttori magnetotermici differenziali per la protezione contro i sovraccarichi, i corto circuiti e le dispersioni di corrente. Tre protezioni in un solo interruttore che garantisce elevate prestazioni e risparmio di spazio. Inoltre, assicura anche la protezione differenziale senza necessità di relè esterni o di blocchi aggiuntivi.

MSXEinterruttori elettronici con sganciatore elettronico. La corrente di funzionamento può essere regolata da 0.4 a 1 x In. Sono pronti all’uso, grazie alle curve di intervento tempo corrente preimpostate e visibili sulla parte frontale del prodotto. Ogni curva, inoltre, può essere configurata con due semplici regolazioni: il trimmer di sinistra adatta la corrente nominale dell’interruttore in funzione della portata del conduttore, mentre il trimmer di destra permette di selezionare una delle curve di intervento tempo-corrente già preimpostate.

Ventilazione meccanica controllata, Aspira di Fantini Cosmi deumidifica e si integra

Tramite il brand Aspira, Fantini Cosmi propone una serie di soluzioni pensate per soddisfare le più disparate esigenze di ventilazione meccanica controllata (VMC): da macchine centralizzate per il residenziale e il terziario, ad altre decentralizzate per appartamenti o case indipendenti, per i piccoli locali così come per le grandi superfici.

Recentemente, Fantini Cosmi ha voluto completare la propria offerta ampliando la gamma di prodotti VMC con macchine che uniscono le prestazioni di deumidificazione ambiente e integrazione al raffrescamento e riscaldamento.

Più funzioni, un’unica soluzione di ventilazione meccanica controllata

VMC Aspira di Fantini CosmiLa nuova gamma, dotata di linea di comunicazione Modbus RTU RS485, è integrabile con altri dispositivi e concorre a creare soluzioni per il sistema “Multicomfort” di Fantini Cosmi.

Le unità serie Aspircomfort “PRO dH”, con portate da 350 e 650 m3/h, trovano applicazione nella ventilazione con recupero calore di ambienti con riscaldamento e raffrescamento radiante a pavimento. Nel funzionamento estivo queste unità, oltre al normale rinnovo dell’aria, provvedono alla deumidificazione per contrastare la formazione di condensa superficiale sul pavimento, fornendo anche una minima integrazione al raffrescamento degli ambienti.

La serie Aspircomfort “PRO iH”, con portate da 650 a 950 m3/h, è indicata per applicazioni in edifici a elevata efficienza energetica, dove l’unità di ventilazione, oltre a garantire il costante rinnovo dell’aria, consente di soddisfare il fabbisogno di energia termica e frigorifera per il riscaldamento e il raffrescamento dell’intero appartamento.

Montaggio esterno e protocollo Modbus

VMC Aspira di Fantini CosmiNelle nuove edificazioni, in cui lo spazio è diventato un bene prezioso, poter installare esternamente l’unità di ventilazione significa andare incontro a una delle primarie esigenze della committenza.
Grazie al kit cabinet e al kit griglia aria esterna è possibile montare alcune unità della nuova gamma a incasso/parete all’esterno grazie all’adeguata coibentazione di tutta la struttura.

Il kit cabinet include il plenum di mandata e ripresa con gli attacchi per l’allaccio di sei condotti di mandata e sei condotti di ripresa; una soluzione che semplifica l’operatività di posa e installazione riducendone drasticamente i tempi e i costi.

Sono inoltre macchine predisposte per comunicare con il protocollo Modbus: in questo modo l’unità VMC è in grado di ricevere dal dispositivo di controllo in ambiente CH193VMC i comandi per gestire in automatico i cicli di funzionamento (ventilazione, ricircolo con deumidificazione, eventuale integrazione ecc.) con i regimi di portata più idonei al contesto corrente.

Sarà a questo punto il controllore CH193VMC che, tramite i sensori ambientali (UR%, CO2, VOC) di cui è equipaggiato, deciderà autonomamente sulla base della temperatura, dell’umidità, della qualità dell’aria e del programma orario impostato dall’utente il migliore apporto di ventilazione agli ambienti.

E-Mobility: in Francia la prima località in cui circoleranno solo auto elettriche

Il futuro della mobilità è destinato a essere sempre più elettrico. È un dato di fatto. Partendo da questo presupposto, nel mondo si stanno avviando numerose iniziative che vedono come protagonista assoluta l’E-Mobility con le sue enormi potenzialità. È il caso del test inedito lanciato di recente ad Appy, piccolo borgo francese ubicato a circa mille metri d’altitudine, che è balzato all’onore delle cronache come prima località con il cento per cento di veicoli elettrici.

A promuovere il progetto, partito a fine luglio e della durata di tre anni, è stato il Gruppo Renault in collaborazione con Publicis.

L’iniziativa

Ma cosa prevede per l’esattezza il test in atto ad Appy? L’idea è semplice quanto innovativa. Per i prossimi tre anni, Renault metterà a disposizione una Zoe, la nota utilitaria elettrica della stessa casa automobilistica, per ogni famiglia del borgo, che risulta tra i più isolati dell’intero territorio francese. Agli abitanti locali saranno inoltre fornite tutte le infrastrutture necessarie per la ricarica a domicilio, nonché una stazione di ricarica pubblica.

E-Mobility, un traguardo raggiungibile ovunque

Il progetto promosso nella località francese ha tutte le caratteristiche per essere considerato un esperimento sociale, finalizzato al perseguimento di un obiettivo preciso: dimostrare che la piena transizione verso la mobilità elettrica è un traguardo raggiungibile ovunque, non solo nelle grandi realtà metropolitane ma anche nelle aree periferiche lontane da ogni comfort.

L’idea, insomma, è quella di smuovere le acque, abbattendo alcuni luoghi comuni che ruotano intorno alla mobilità elettrica. Secondo le aspettative di Renault, gli abitanti di Appy indosseranno le vesti di veri e propri ambasciatori, dando prova del fatto che passare all’elettrico è in realtà più semplice del previsto e non complica affatto la vita quotidiana delle persone.

La casa automobilistica francese sta puntando con decisione sulla sfida della mobilità elettrica. Una spinta che, del resto, trova sostegno nei numeri riguardanti le vendite. In base ai dati commerciali del primo semestre 2020 diffusi dal Gruppo Renault, nella prima tranche di questo anno fuori dall’ordinario, si è registrato un netto calo delle vendite a livello globale, prevalentemente come conseguenza della crisi determinata dall’emergenza Covid-19. Nel contempo, si è tuttavia evidenziato un boom delle vendite dell’elettrica Zoe.

L’utilitaria è risultata infatti l’auto elettrica più acquistata in Europa con una crescita nelle vendite del 50%. A giugno la Zoe ha per di più fatto segnare un livello di ordini record, con ben 11.000 prenotazioni.

A questo punto, non ci resta che attendere i riscontri dell’esperimento lanciato ad Appy. Fatto sta che il futuro della mobilità appare sempre più delineato verso una rotta ben precisa. Una direzione che si chiama E-Mobility.

Interruttori differenziali puri per industria e terziario da 80, 100 e 125 A

Dopo i dispositivi di rilevazione di guasti d’arco AFDD e gli interruttori differenziali puri tipo F dedicati alla protezione delle installazioni elettriche in ambito residenziale, Hager Bocchiotti prosegue nello sviluppo di soluzioni volte a tutelare la sicurezza delle installazioni elettriche.

Rispondendo a un’evoluzione normativa sempre più esigente e a una crescente complessità degli impianti, i nuovi interruttori differenziali completano la gamma ad oggi disponibile fino a 63A.
La nuova gamma di interruttori differenziali puri Hager si presenta in versioni da 80, 100 e 125 A che, grazie alla corrente nominale elevata, si prestano a un utilizzo anche in ambito terziario avanzato e industriale.

Interruttori differenziali puri a 2 e 4 poli

Interruttori differenziali puri Hager Bocchiotti 125 ACaratterizzati da protezione tipo AC, A e A-HI ad alta immunità ai disturbi, sia istantanei che selettivi, gli interruttori differenziali Hager sono disponibili nelle versioni a 2 poli e 4 poli e si integrano perfettamente con la gamma già esistente: stessa modularità (2 poli in 2 mod DIN, 4 poli in 4 mod DIN), stesso design e medesima ergonomia con identico posizionamento di comandi e segnalazioni.

La posizione dei contatti è visibile mediante indicatore verde sulla leva di comando, sopra la quale un indicatore giallo segnala l’intervento differenziale. Questi interruttori differenziali puri dispongono inoltre di un pulsante di test per la verifica periodica dell’intervento differenziale.

 

Installare gli interruttori differenziali

La connessione con cavo avviene attraverso morsetti superiori a gabbia IP2X o con morsetti inferiori con tecnologia bi-connect IP2X, utili anche per la connessione con barrette di cablaggio.
Una clip di fissaggio in plastica sulla parte superiore dell’interruttore garantisce un facile montaggio e smontaggio dalla guida DIN.
Dotati di portaetichette integrato, i nuovi interruttori differenziali puri Hager sono compatibili con gli accessori (contatti e bobine) degli interruttori magnetotermici.