Progetto SENSHome: autonomia abitativa nella casa connessa

Che smart home sarebbe, senza una tecnologia capace di rispondere ai bisogni dei più fragili? Sensoristica e integrazione sono le basi del progetto SENSHome, lanciato per offrire alle persone con disabilità fisica e cognitiva – autismo in particolare – la possibilità di vivere la propria casa in autonomia.

Non sempre, infatti, il contesto domestico è il più sicuro. Il Ministero della Salute pone proprio le condizioni generate da disabilità, patologie croniche e altre malattie tra i principali fattori all’origine degli incidenti domestici. Limitare gli infortuni significa quindi “regalare” a queste persone una vita indipendente, e le tecnologie della casa intelligente accorciano le distanze per questo importante traguardo.

Autonomia e sicurezza con il progetto SENSHome

Cosa significa realizzare case sensibili? Per il gruppo di ricerca in Fisica Tecnica della Facoltà di Scienze e Tecnologie dell’Università di Bolzano, bisogna sviluppare reti di sensori e modelli di interior design facilmente applicabili nelle abitazioni delle persone fragili.

Un progetto interreg tra Italia e Austria per favorire l’autonomia abitativa dei disabili, con particolare attenzione alle persone affette da disturbi dello spettro autistico

Dalla collaborazione tra l’ateneo altoatesino, l’Università di Trieste, Fachhochscule Kärnten e l’azienda di meccatronica Eurekasystem nasce così una tecnologia centrata sull’utilizzatore finale e dedicata a case private, appartamenti condivisi o altri luoghi di vita assistita. “Con SENSHome puntiamo a individuare e implementare architetture centralizzate per la raccolta di dati e l’interazione con gli occupanti – racconta Andrea Gasparella, docente di Fisica Tecnica alla Libera Università di Bolzano e responsabile del laboratorio di Building Physics al parco tecnologico NOI di Bolzano -. Una rete intelligente di sensori come microfoni, foto e termosensori, che permette di segnalare eventi o condizioni ambientali rischiose”.

Nella smart home l’indipendenza è reale

Andrea Gasparella, coordinatore progetto SENSHome

Il professor Andrea Gasparella

Attualmente, i progetti di indipendenza dei disabili parzialmente autonomi prevedono la convivenza con gli operatori sanitari. Le tecnologie digitali accelerano l’evoluzione di questo modello assistenziale con la possibilità di controllare da remoto e in tempo reale un elevato numero abitazioni, intervenendo anche in via preventiva. Il tutto senza monitoraggi video e audio, per tutelare la privacy degli utenti.

Quindi come funziona SENSHome? Il team di ricercatori sta mettendo in campo strategie di integrazione tra controllo e regolazione delle condizioni ambientali (temperatura, umidità, acustica), progettate per:

“L’innovazione consiste nel fornire una copertura h24 dei principali aspetti di rischio della vita quotidiana. Così, uno o due operatori possono assistere fino a 30 abitazioni al contempo, risparmiando risorse e aumentando il numero di utenti coinvolti in progetti di autonomia”, aggiunge Gasparella.

Il futuro di SENSHome? Benessere a portata di tutti

L’integrazione di sensori e tecnologie smart renderà le case realmente sensibili alla cura e al benessere dei più fragili. Inoltre, aiuterà a colmare il divario tra vita indipendente e strutture assistenziali, sempre guardando al fine ultimo di migliorare la qualità della vita di persone che altrimenti non potrebbero essere lasciate sole.

Questo “sconfinando” in attività di respiro internazionale, all’interno della rete dell’associazione Autism-Europe e grazie al supporto di numerosi partner legati al mondo della disabilità. Non solo: il futuro potenziale del progetto SENSHome tocca anche le persone anziane, con l’obiettivo di prolungarne le prospettive di vita attiva.

Melchioni Ready amplia l’offerta con quattro nuove famiglie di prodotti

I prodotti appartenenti alle quattro nuove famiglie Melchioni Ready sono pensati per quei clienti attenti ai costi ma che non intendono rinunciare alla qualità.
Hom-io, Melchioni Family, MKC e Zodiac appartengono proprio a queste famiglie di prodotti, tutte acquistabili on-line sul sito di Melchioni Ready oppure presso la rete di rivenditori autorizzati in Italia.

Quattro famiglie, un solo brand: Melchioni Ready

Melchioni Ready Hom-ioMelchioni Family è il brand che raggruppa i prodotti dedicati al retail, dalla piccola alla grande distribuzione, proponendo piccoli elettrodomestici da utilizzare a casa e in ufficio. L’offerta comprende una vasta gamma di prodotti tra cui grill, fornetti, fornelli a gas e a induzione, frigoriferi portatili, ventilazione a caldo e a freddo, cantinette per il vino, spremiagrumi, estrattori ed essiccatori.

Hom-io è invece la nuova famiglia Melchioni Ready dedicata alla smart home. I prodotti Hom-io permettono di connettere e personalizzare ogni aspetto della quotidianità: illuminazione, riscaldamento, climatizzazione, elettricità, sicurezza e videosorveglianza. È completamente gestibile attraverso la App, disponibile per dispositivi iOS e Android e compatibile con Google Assistant e Amazon Alexa.

Sempre tramite la App è possibile programmare e controllare l’azionamento e lo spegnimento di uno o più elettrodomestici, regolare l’illuminazione interna ed esterna, azionare le tapparelle elettriche, attivare riscaldamento e climatizzazione e gestire i sistemi di sicurezza e videosorveglianza interni ed esterni al perimetro della casa.
Melchioni Ready MKCLa gamma Hom-io include anche Smart IR Universale, un dispositivo di piccole dimensioni che consente di connettere via infrarosso gli elettrodomestici al sistema domotico intelligente Hom-io, permettendo di creare scenari e automazioni personalizzate per tv, stereo, decoder, aria condizionata, ventilatore e molto altro.

MKC include invece tutta la componentistica di elettronica professionale per elettricisti e installatori. All’interno del catalogo MKC l’acquirente può trovare articoli come videocamere, diffusori audio, proiettori, supporti TV, materiale elettrico, cavi e adattatori.

Zodiac infine è la famiglia che raggruppa i prodotti dedicati agli antennisti. In questa sezione, il professionista può scegliere tra varie tipologie di antenne, cavi, parabole e tanti altri accessori per televisori.

HoloMaintenance Link, manutenzione da remoto in realtà aumentata

Würth ed Hevolus Innovation con Microsoft Italia lanciano HoloMaintenance Link, una piattaforma che consente agli artigiani di gestire in modo interattivo e risolvere da remoto le richieste di consulenza, assistenza e manutenzione sfruttando le potenzialità della realtà aumentata e della realtà mista. Cliccando su un link ricevuto via SMS, mail o chat, il cliente può infatti ricevere rapidamente assistenza dal proprio artigiano di fiducia, avviando una videochiamata tramite computer o con qualsiasi dispositivo mobile.

Assistenza da remoto con HoloMaintenance Link

Tecnologia HoloMaintenance Link Realtà aumentataFluida e dinamica, l’esperienza utente è all’insegna della collaborazione in tempo reale facilitata dal supporto visivo e vocale. Attraverso la fotocamera del proprio dispositivo il cliente mostra al tecnico lo scenario che ha di fronte per consentirgli di analizzare il problema. Compresa la causa del guasto o del malfunzionamento, il tecnico da remoto può facilmente guidare il suo cliente nell’esecuzione delle operazioni necessarie, spiegando gli interventi passo dopo passo, condividendo in realtà aumentata e mista modelli, animazioni 3D, documentazione tecnica e indicando con annotazioni grafiche i punti e le componenti da maneggiare.

Durante la chiamata il tecnico può salvare video e foto dell’intervento, che verranno archiviati su un server e resteranno a disposizione per successive consultazioni. Al termine dell’assistenza HoloMaintenance Link genera automaticamente un ticket con lo storico completo della chiamata, comprese le operazioni svolte in realtà aumentata e mista.

Completamente basata sulle tecnologie Microsoft, tra cui le funzionalità di Mixed Reality e i Cognitive Services integrati nella piattaforma cloud Azure, che la rendono perfettamente scalabile, multidevice e multiplayer, HoloMaintenance Link abilita l’artigiano a lavorare in modalità smart garantendo assistenza continua e raggiungendo i clienti finali ovunque si trovino e in qualsiasi momento. La piattaforma rende più efficiente il servizio clienti, perché gli interventi erogati sono tempestivi e risolutivi, e ottimizza il flusso di lavoro e i costi dell’artigiano perché riduce le uscite per interventi evitabili.

Blackout e fotovoltaico: il backup

La crescente elettrificazione delle abitazioni abbinata anche all’aumento delle apparecchiature tecnologie (pompe di calore, domotica, sistemi di allarme, …) che necessitano di alimentazione continua, sta creando nuove richieste da parte dei clienti finali.

Se in un primo momento l’esigenza principale era quella di posticipare l’uso dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico durante le ore diurne immagazzinandola all’interno del sistema d’accumulo per poterne poi usufruire nelle ore serali, si sta facendo sempre più spazio la necessità di garantire continuità di alimentazione a tali utenze e servizi domestici.

Questa necessità ha incentivato nello sviluppo tecnologico dei sistemi di accumulo implementandoli con la funzionalità di backup e/o EPS (Emergency power system), cioè la capacità di riuscire ad alimentare tutti i carichi o almeno quelli privilegiati in caso di mancanza rete del distributore.

La normativa punta sul backup

In tal senso si è mosso anche il comitato tecnico CT 316 per porre i requisiti tecnici di tale funzione soprattutto in termini di sicurezza per gli operatori, in modo da evitare che i sistemi di accumulo alimentino la rete dove probabilmente si stanno svolgendo delle attività di manutenzione.

Al paragrafo 8.4.3 della CEI 0-21 si richiede che negli impianti di produzione destinati al servizio di riserva (emergenza) o di sicurezza, potendo il carico essere alimentato sia dalla rete pubblica, sia dall’impianto di produzione, si devono prevedere apparecchi di commutazione adeguatamente interbloccati per evitare il funzionamento in parallelo con la rete del Distributore.

Tra i vari produttori di sistemi vi sono due tecnologie applicative:

Funzionalità di backup e/o Emergency power system (EPS)?

La differenza tra le due tecnologie sta nel servizio che riescono ad offrire.

Funzionalità di backup – questo servizio viene solitamente fornito sulla stessa porta utilizzata dall’inverter per il collegamento in parallelo con la rete, va pertanto previsto a monte dell’impianto elettrico del cliente un opportuno interblocco e una suddivisione dell’impianto in carichi privilegiati e carichi non privilegiati.

Funzionalità EPS solitamente l’inverter oltre alla classica uscita utilizzata per il collegamento in parallelo con la rete, dispone di un’uscita secondaria alimentata solo in caso di manca rete dove vengono collegati i carichi prioritari. In questo caso l’interblocco può essere realizzato internamente oppure esternamente all’inverter e la suddivisione dei carichi avviene a valle dell’inverter.

Entrambe le funzionalità per GEN24 Plus di Fronius

elettricomagazine ebook Percorsi Impianti Integrati - articolo Fronius backup

Leggi e scarica il magazine digitale Percorso Impianti Integrati con l’articolo approfondito sugli inverter ibridi con funzionalità di backup

Fronius sta producendo la propria seconda generazione di inverter ibridi GEN24 Plus che assicurano un migliore autoconsumo e la massima indipendenza energetica. Sui nuovi inverter è implementata oltre alla tecnologia Multiflow – che permette di gestire la carica della batterie sia dai moduli fotovoltaici, sia dalla rete alternata rendendo il prodotto ancora più flessibile nel campo di applicazione – anche le due funzionalità di emergenza.

La funzionalità chiamata Full backup – già prevista anche nelle precedente generazione di inverter ibridi -permette di avere un’alimentazione con potenza massima pari alla potenza nominale dell’inverter grazie all’ausilio di un quadro esterno nel quale sono integrate le opportune protezioni previste dalla normativa vigente.
Il miglioramento ha consentito di evitare l’uso di una protezione interfaccia dedicata sul quadro esterno, riducendo i costi e gli ingombri. Questa funzione ha una duplice valenza sia per le potenzialità, sia a livello economico.

In alternativa è prevista un’uscita secondaria chiamata PV point che viene attivata in caso di mancanza rete permettendo di alimentare dei carichi privilegiati monofase con una potenza massima pari a 3 kW. Queste prestazioni possono soddisfare buona parte delle richieste in caso di backout della rete elettrica grazie ad una presa e una protezione.

Progettare edifici aumentati per le città del futuro

Perché parlare di edifici aumentati? Gli impianti e i servizi tradizionali, nelle smart city, non bastano più: la moderna sfida dei progettisti inizia ripensando il concetto stesso di casa, edificio o ambiente pubblico. Una struttura intelligente, sostenibile e totalmente integrata, che richiede la conoscenza e l’applicazione di soluzioni innovative.

Questo significa saper installare, monitorare e gestire da remoto sistemi digitali, senza perdere di vista il tema della sicurezza. L’ecosistema di ABB Electrification nasce proprio per accompagnare i professionisti nel cambio di paradigma tecnologico e “culturale” verso nuove idee di abitare, lavorare e vivere.

Edifici aumentati: il segreto è nell’integrazione

Nelle costruzioni del futuro tutto si integra: dalle fonti rinnovabili alla ricarica dei veicoli elettrici, dall’accumulo alla gestione smart dei consumi, fino al comfort e alla sicurezza degli utenti. ABB Electrification unisce i diversi livelli di automazione a un Building Management System (BMS) in grado di centralizzare e controllare, anche da remoto, tutte le funzioni dell’edificio connesso.

“La progettazione di nuovi edifici, o l’aggiornamento di quelli esistenti, è il primo tassello per realizzare smart city – spiega Matteo Busnelli, marketing director di ABB Electrification Italia -. ABB si impegna a supportare il lavoro dei progettisti in ogni passaggio con soluzioni e assistenza dedicati”.

Building Management System ABB

Efficienza e sicurezza per tutti? Un obiettivo raggiungibile

Comfort, efficienza energetica, sicurezza e sostenibilità ambientale sono i pilastri degli edifici aumentati. Monitorare puntualmente impianti e infrastrutture, infatti, significa aumentare la qualità delle user-experience negli ambienti residenziali e nel terziario.

E l’ecosistema di ABB Electrification offre “pacchetti” integrati e integrabili per ognuna di queste applicazioni.

Strutture sanitarie

L’obiettivo è garantire sicurezza e continuità di servizio, sia per il personale sia per i pazienti. Le strutture sanitarie spesso combinano ambienti ordinari, dove valgono le consuete regole di progettazione, e spazi a uso medico. Questi ultimi richiedono impianti elettrici realizzati secondo regole ben precise, definendo la classificazione dei locali nei gruppi previsti dalla norma CEI 64-8/710 (gruppo 0,1 o 2).

ABB risponde a queste esigenze con soluzioni complete, applicabili in ospedali, case di riposo (RSA), cliniche, residenze per disabili e altri centri assistenziali.

Soluzione hospitality ABB-tacteo

Hotel in evoluzione

Anche il settore alberghiero può beneficiare della building automation. Si progettano stanze intelligenti e adattabili alle preferenze degli ospiti, che meritano ambienti accoglienti, sicuri ed efficienti. Ma anche l’occhio vuole la sua parte: la tecnologia valorizza l’architettura e l’interior design degli hotel, anticipando i nuovi trend del settore turistico. Ovvero offrire esperienze “wow” in ambienti digitalizzati e sostenibili.

  Le strutture non si limitano ai servizi tradizionali, ma offrono qualcosa di diverso e di “aumentato”

Casa aumentata

La casa aumentata è il regno dell’integrazione su misura. Un ecosistema di soluzioni personalizzabili che cresce e si evolve sulle richieste degli abitanti. Anche qui, ABB va oltre il concetto di smart home: tutto è progettato per facilitare la vita domestica, garantendo al contempo efficienza, riduzione degli sprechi e risparmio in bolletta.

Tante proposte installative, con l’obiettivo comune di migliorare:

Quali tecnologie per gli edifici aumentati

Dalla teoria alla pratica, ABB Electrification conta su diverse novità tecnologiche. A cominciare dai sistemi di comunicazione e segnalazione per ambienti ospedalieri, che includono funzioni di autodiagnosi interna. Sempre per il terziario, le tecnologie KNX per il controllo accessi sono collegabili al sistema ABB-tacteo con i comandi touch in vetro. La videocitofonia ABB Welcome offre invece infinite possibilità di interconnessione in un design elegante. Completano l’offerta le soluzioni ABB Ability per la ricarica di veicoli green e per la gestione intelligente della distribuzione elettrica.

Tante tecnologie utili a completare una visione più ampia degli edifici e delle relative esigenze impiantistiche.


Articolo aggiornato

10 suggerimenti per l’efficienza energetica negli uffici sottoutilizzati

All’inizio del 2020, gli edifici di tutto il mondo sono passati dalla piena occupazione alla bassa occupazione nel giro di pochi giorni. Dagli edifici per uffici agli hotel agli spazi commerciali, ora ci sono decine di migliaia di edifici quasi vuoti. Naturalmente, garantire la sicurezza e la salute degli occupanti di un edificio è la priorità. Ma una volta fatto è fondamentale capire come assicurare efficienza energetica e comfort quando gli edifici sono sottoutilizzati o vuoti.
Le domande da porsi sono:

In questo momento, infatti, in molte aziende gli spazi sono utilizzati da un numero inferiore al solito di persone e si sta diffondendo il lavoro da remoto, modalità che è consigliata in tutti i casi ove sia possibile. I facility manager si trovano davanti all’esigenza di gestire in modo efficiente gli edifici in condizioni certamente diverse dal solito.

Per rispondere a queste domande Schneider Electric ha elaborato un vademecum di 10 azioni per l’efficienza energetica, la sicurezza e l’affidabilità in edifici dove la presenza di persone è ridotta.

Vademecum per l’efficienza energetica

  1. Stabilire il raggio d’azione – È importante conoscere il numero è la posizione dei sistemi HVAC e di building automation – climatizzatori, caldaie, ventilconvettori – per capire quanta energia utilizzano e quali sono necessari per gestire le condizioni ambientali nell’edificio
  2. Determinare con precisione l’architettura di sistema – Capire quali risorse e impianti sono connessi al sistema di building management (BMS) e quali richiedono un controllo manuale. In questo modo è possibile intervenire in maniera efficiente e sistemica
  3. Registrare i cambiamenti apportati – Tenere un registro con le impostazioni previste in condizione di normalità e le nuove condizioni per gli uffici vuoti o sottoutilizzati. Questo consente più facilmente reimpostare le condizioni del ritorno alla normalità, assicurando il giusto benessere per le persone, le performance dei sistemi HVAC ed evitando rischi di sicurezza
  4. Tenere in considerazioni le differenze climatiche – Essenziale poter modulare le impostazioni per sistemi di riscaldamento o condizionamento che non possono essere le stesse in qualsiasi stanza di un edificio
  5. Sfruttare tutte le impostazioni – Aumentando la differenza tra le impostazioni tipiche dei giorni in cui normalmente gli uffici sarebbero stati vuoti (es. i weekend) e le impostazioni di utilizzo normale
  6. Mantenere il comfort per le persone presenti – Anche quando gli uffici sono vuoti, possono essere presenti persone addette alla sicurezza o alla manutenzione che avranno bisogno di comfort ambientale, di illuminazione. Non avranno necessità di utilizzare o intervenire su tutte le aree dell’edificio, quindi è importante regolare i parametri delle diverse zone attentamente
  7. Considerare i nuovi livelli di carico – Adattare i sistemi HVAC non significa solo abbassare di qualche grado la temperatura, ma è necessario tenere conto minori richieste di energia che hanno gli edifici vuoti o semi vuoti. Infatti i sistemi di comfort ambientale sono tarati per l’operatività normale
  8. Modificare i sistemi di ventilazione – Quando un edificio è poco utilizzato è possibile agire in maniera flessibile sui livelli di temperatura da mantenere; è possibile affidarsi al raffrescamento esterno limitando la domanda di energia
  9. Tenere sotto controllo l’umidità – Cambiando le impostazioni di temperatura è necessario modificare anche i livelli di umidità per evitare la formazione di muffe
  10. Regolare ventole, cappe e freezer – Le cucine e i laboratori sono dotati di ventilatori e cappe che spesso funzionano 24 ore al giorno, 7 giorni su sette, ma che possono non servire in caso di edifici vuoti o poco utilizzati

Questa guida è un insieme di indicazioni base per gestire gli edifici in caso di bassa occupazione e per ottenere un livello di efficienza energetica adeguato. Ovviamente non sono le uniche indicazioni poiché ogni edificio presenta peculiarità specifiche. Implementare sistemi di monitoraggio e accessibili da remoto consente di migliorare l’efficienza e ottenere un risparmio energetico.

LED e design per illuminare una villa di altri tempi

Luce, materia e design entrano nella storia: modernizzare e illuminare una villa del XVII secolo non è cosa da poco. Il risultato della ristrutturazione operata da Superfuturedesign* in Austria trova il giusto equilibrio tra avanguardia architettonica e vincoli centenari, lasciandosi guidare da precise scelte progettuali legate alla componente illuminotecnica.

Protagonista l’innovazione impiantistica, dove la luce di Buzzi & Buzzi disegna percorsi ad hoc, calibrando intensità luminose naturali e artificiali in giochi stilistici sinuosi.

Tante proposte di lighting per trovare la perfetta sinergia tra conservazione del valore storico e raffinatezza architetturale e tecnologica contemporanea

Illuminare una villa storica con tecnologie eco-friendly

Si profila così il massimo dell’estetica unita all’efficienza, secondo le esigenze dei committenti. L’illuminazione di questo peculiare edificio di circa 2.000 metri quadrati, “adagiato” in un parco di altri 30.000 metri quadrati, necessitava effetti scenici valutati nei più piccoli dettagli.

La soluzione? Apparecchi dal design singolare, con soluzioni a incasso e a scomparsa totale, accompagnati da materiali green come l’AirCoral. La proposta sostenibile brevettata Buzzi & Buzzi unisce infatti caratteristiche eco-attive, antinquinanti e antibatteriche votate al benessere di chi abita gli spazi interni.

Illuminare una villa storica dagli interni moderni

7 soluzioni per un indoor lighting perfetto

Per illuminare una villa così “sfidante”, i lighting designer hanno scelto:

Anche la sospensione conta

La panoramica illuminotecnica della villa austriaca non finisce qui: tra le lampade a sospensione troviamo Zen, apparecchio in AirCoral con LED 30W ad altissima efficienza che impreziosisce gli ambienti dining con una linea di luce di 26 mm.

Illuminazione indoor con proiettori Buzzi & Buzzi

Estetica minimalista e stile contemporaneo caratterizzano invece Funnel, “imbuto” di luce scelto per valorizzare il dining attraverso una sospensione regolabile con fascio pieno e diretto a 24°. La parte decorativa si chiude con gli apparecchi Ellisse, nella stanza padronale, e Valo, cubo luminoso da appoggio tradotto in funzionale accessorio di interior design.

Proiettori di luce efficiente

Completano l’opera di illuminazione i proiettori compatti X1 e Q1 con finitura bianca, installati a nudo. Posizionati sulle travi, i faretti producono un’illuminazione sia diretta sia indiretta per valorizzare la struttura del soffitto, con fascio dimmerabile secondo l’output desiderato. Anche Rhino è un prodotto versatile caratterizzato da una struttura a incasso con faretto a LED estraibile e orientabile di circa 360°.

Molteplici stili si intrecciano così in altrettante scelte tecnologiche, illuminando la storica villa con dettagli inediti, efficienti e ricchi di innovazione.

 

Con Hormann la chiusura si personalizza on-line

Se da un lato il distanziamento sociale ha messo a dura prova i rapporti tra le persone, dall’altro ha reso evidente come internet possa (almeno in parte) porvi rimedio.
Hormann ad esempio ha sviluppato una applicazione web che consente alle persone di visionare online, in anteprima, la soluzione di prodotto più idonea per le proprie esigenze e quindi personalizzarla in base alle specifiche necessità.

Il configuratore Hormann per ingressi e garage

Hormann ha ideato un configuratore che permette di progettare online la chiusura desiderata attraverso pochi, semplici clic. Grazie a questa tecnologia, disponibile sul sito dell’azienda e totalmente gratuita, è possibile personalizzare alcune delle soluzioni proposte da Hormann e creare velocemente una vista d’insieme, scegliendo tra i design in cui il prodotto è disponibile, optando per mirati colori e aggiungendo eventualmente degli optional.
Utilizzare il configuratore è semplice. Configuratore HormannIl primo step è scegliere l’articolo di interesse tra le sezioni “Porte d’ingresso” e “Portoni sezionali da garage”. Sono disponibili per la configurazione le porte ThermoCarbon, ThermoSafe, ThermoSafe Hybrid, ThermoPlan Hybrid e Thermo65, mentre tra i portoni sezionali si possono selezionare i modelli LPU42 e ART42.

Il passaggio successivo è poi valutare caratteristiche ancor più mirate: dai motivi ai colori, dalle superfici alla classe di resistenza, dalle finestrature alle motorizzazioni. È possibile specificare anche il tipo di impianto e le misure esatte in cui la chiusura andrà installata.

Infine, in nella sezione MyAmbiente il sistema permette di caricare una foto della propria abitazione nella quale inserire il portone o la porta scelta.
La configurazione si conclude dando anche la possibilità di scaricare il prodotto selezionato in un file in formato PDF che contiene una descrizione dettagliata della chiusura nonché un’immagine grafica della soluzione individuata. Questo documento sarà utile per rivolgersi a un partner specializzato Hormann al quale richiedere un’offerta personalizzata.

Respirare aria pulita con Wind-Free Samsung

L’inquinamento indoor è ormai presente sia nelle grandi città sia nelle piccole cittadine e se si deve passare tanto tempo in ambienti chiusi è di fondamentale importanza per la salute e il benessere poter respirare aria pulita. Una ricerca realizzata da Samsung evidenzia che le città sono inquinate per il 75% del campione intervistato, una percentuale che aumenta fino all’89% quando si tratta della paura che l’inquinamento incida sulla qualità dell’aria in casa. Una preoccupazione maggiormente sentita dalle persone che soffrono di allergie.

elettricomagazine ebook Percorsi Impianti Integrati - articolo Wind-Free Samsung per respirare aria pulita

Leggi e scarica il magazine digitale Percorso Impianti Integrati con l’articolo approfondito sulle tecnologie Samsung

Comfort e qualità dell’aria con la climatizzazione

La qualità dell’aria in casa dipende da fattori esterni e interni, ma sono sufficienti pochi semplici accorgimenti riuscire a respirare aria pulita. Ad esempio cambiare spesso l’aria aprendo le finestre è un’operazione che, con l’arrivo dei primi caldi, è consigliato solo momenti più freschi della giornata.

Durante il giorno per mantenere temperatura confortevole è possibile utilizzare un climatizzatore che non deve solo togliere l’umidità e rendere l’ambiente fresco, deve migliorare la salubrità dell’aria.

Respirare aria pulita con più sistemi di filtrazione

I climatizzatori Samsung sono dotati del sistema Easy Filter Plus che, a differenza dei filtri convenzionali, si trova all’esterno, sulla parte superiore dell’unità per semplice manutenzione. Il sistema Easy Filter Plus mantiene l’evaporatore pulito, catturando la polvere, peli di animali e fibre.

In aggiunta a questo primo livello di filtrazione, la seconda generazione di Samsung Wind-Free è dotata dell’avanzato filtro Tri-Care, ricoperto di zeolite, un minerale che contiene ioni d’argento in grado di neutralizzare fino al 99% di virus e batteri più comuni, e al 98% di allergeni nell’aria trattata.  Inoltre, la densità del filtro consente di ridurre la presenza di polveri sottili PM10 che possono causare problemi respiratori e cardiovascolari.

In aggiunta ai due stadi di filtrazione, il climatizzatore è dotato della funzione AutoClean, che previene l’accumulo di batteri e odori all’interno della macchina e assicura pulizia e igiene attraverso un processo a tre fasi, volte a controllare il grado di umidità all’interno dell’unità.

Samsung Wind-Free_Auto-Clean per respirare aria pulita

La funzione Auto-Clean del climatizzatore Wind-Free Samsung

Semplice pulizia dei filtri

Per respirare aria pulita e avere un ambiente domestico sano, è necessario effettuare la corretta manutenzione dell’impianto di climatizzazione.
Tra le varie attività di manutenzione da svolgere, la pulizia dei filtri di evitare il proliferare nell’aria di funghi, muffe e batteri, che possono essere causa di mal di testa, allergie e problemi respiratori.

Un’operazione molto semplice da effettuare prima di accenderli.  Una volta estratti, i filtri vanno lavati semplicemente con acqua e un sapone neutro e risciacquati meticolosamente. La fase più delicata è l’asciugatura, che deve essere effettuata in un ambiente chiuso per evitare che si sporchino nuovamente.
È consigliabile togliere l’acqua in eccesso con uno strofinaccio per poi lasciarli asciugare all’aria su un ripiano pulito. Non appena completati questi passaggi, sarà possibile reinserire i filtri.

La tecnologia Wind-Free

Il climatizzatore si avvale della tecnologia Wind-Free, grazie alla quale l’aria fresca viene diffusa in modo delicato e uniforme attraverso 21.000 microfori, mantenendo la temperatura ad un livello adeguato e senza getti d’aria diretti.

Samsung Wind-Free Infografica

Funzionamento smart avanzato

Il classe energetica A+++, il climatizzatore Wind-Free Samsung riduce il consumo di energia sia in raffreddamento sia in riscaldamento. Inoltre grazie all’Intelligenza Artificiale è possibile godere del clima preferito in ogni momento. Infatti, partendo dall’analisi delle condizioni dell’ambiente in cui è installato, delle temperature e modalità di raffreddamento preferite dall’utente, stabilisce automaticamente l’impostazione più appropriata.
Il Wi-Fi integrato e il controllo attraverso Samsung Bixby e i principali assistenti vocali, inoltre, permettono di controllarlo e monitorarlo da remoto.

BloombergNEF: la pandemia non cambia il futuro dell’auto elettrica

In molte delle attuali previsioni economiche il Covid-19 rappresenta un moloch con cui è difficile fare i conti, anche perché i suoi effetti sono ancora ben lungi dall’essere completamente dispiegati. Non è così, però, per il Bloomberg Electric Vehicle Outlook 2020, nel quale la pandemia viene considerata come un incidente di percorso destinato ad avere effetti importanti soltanto nel breve periodo.

Il rapporto, dunque, ribadisce quanto già affermato nelle precedenti edizioni, ovvero il futuro a tinte rosee per i veicoli spinti da propulsione a batterie che nei prossimi vent’anni incalzeranno sempre di più le auto “fossili” in termini di vendite, passeggeri e chilometri percorsi.

Nel 2022 disponibili 500 modelli di auto elettriche

Cominciamo dagli effetti del coronavirus, che il BloombergNEF 2020 circoscrive soprattutto alla rimandata presentazione dei nuovi modelli di auto elettriche. Un fenomeno che però dovrebbe essere limitato ai prossimi mesi e comunque non in grado di inficiare la tendenza complessiva, quella che indica in ben 500 i modelli che saranno disponibili nel 2022. Ed a spingere verso la loro realizzazione ci sono anche le sempre più stringenti disposizioni in materia emanate a livello sovranazionale e nazionale (il rapporto cita i casi di Europa e Cina).

Di Covid-19 si parla anche nel capitolo dedicato all’impatto dell’auto elettrica sulle emissioni. In particolare, viene sottolineato come il coronavirus abbia ridotto in modo considerevole la domanda di combustibili fossili che nei prossimi anni, nonostante la concorrenza delle batterie, è però destinata in parte a risollevarsi grazie all’ulteriore espansione del trasporto stradale pesante. Ciò non toglie che se attualmente ogni giorno viene evitato il consumo di un milione di barili grazie ai veicoli elettrici, questa quota “esploderà” fino ai 17,6 milioni di barili quotidiani risparmiati nel 2040.

Il mercato dell’auto elettrica nel 2040 sarà cresciuto di oltre 30 volte

Per quanto riguarda il numero di veicoli passeggeri venduti, la pandemia dovrebbe impattare solo quest’anno con un calo dell’elettrico di 400mila unità, dai 2 milioni e centomila del 2019 fino a 1,7 milioni. Ma archiviata l’emergenza la crescita sarà inarrestabile, se è vero che nel 2040 le auto elettriche vendute saranno 54 milioni (8,5 milioni nel 2025, 26 milioni nel 2030).

Electric Vehicle Outlook 2020

Molto interessante, come sottolinea Bloomberg, anche il rapporto in continuo cambiamento fra le vendite di auto non inquinanti e quelle relative ai mezzi spinti da motore tradizionale. Se quest’anno a livello globale solo il 2,7% dei veicoli venduti ha una trazione elettrica, già nel 2025 questa percentuale salirà al 10%. Ed ancora, nel 2030 verrà raggiunta quota 28% mentre nel 2040 il sorpasso sarà ampiamente compiuto con il 58% delle vendite complessive relativo a mezzi elettrici.

Electric Vehicle Outlook 2020: le quote di mercato per ogni tipologia

Numeri a cui, naturalmente, corrisponde l’andamento della dimensione globale del parco elettrico circolante. Quest’ultimo nel 2020 viene stimato in circa 8,5 milioni, mentre la previsione per il 2030 parla di 116 milioni di auto elettriche circolanti. Sempre in ottica decennale, BloombergNEF indica l’andamento delle quote di mercato a seconda della tipologia del mezzo. Detto dei veicoli passeggeri (dal 2,7% al 28%), per i mezzi a due ruote elettrici si passerà dall’attuale 30% al 40%, per i veicoli da trasporto leggeri dal 2% al 28%, per i bus municipali dal 33% al 58% nel 2030.

Electric Vehicle Outlook 2020

Uno dei driver più significativi in questo enorme e continuo processo di sviluppo è rappresentato dal significativo calo di costo delle batterie. Al riguardo il rapporto sottolinea come soltanto l’anno scorso si sia registrata una diminuzione media dei prezzi pari al 13%, dato che ha chiuso un decennio, il 2010-2019, nel quale il calo complessivo ha raggiunto addirittura l’87%. Una tendenza peraltro destinata a continuare nei prossimi anni grazie ai progressi tecnologici ed alle economie nei processi produttivi.