Webinar, ovvero la formazione a distanza al tempo del coronavirus

Eppur si muove. Proprio così, in un’Italia semiparalizzata dall’emergenza coronavirus, tante aziende che ruotano intorno alla green economy non si fermano ed anzi cercano di fare tesoro del lockdown per guardare al domani ed investire su un’attività che può svilupparsi addirittura con maggior forza in questi tempi difficili, la formazione.

Webinar: è questa la parola d’ordine (composto inglese che sta per seminario web) presente sui siti e sui social per annunciare le iniziativa di formazione a distanza da parte delle imprese. Aziende che hanno capito come il folto pubblico dei loro clienti, installatori e fornitori ha ora più tempo e disponibilità per dedicarsi ad un’attività d’apprendimento che prima veniva incasellata con difficoltà all’interno delle varie agende lavorative.

Gli eventi Vimar e Steinel per gli iscritti a KNX Italia

Fra i molti esempi di formazione a distanza (per i dettagli dei quali vi invitiamo a visitare i siti delle aziende coinvolte) partiamo da Vimar che ha dato appuntamento per oggi 6 aprile alle 16 con il webinar “Strutture ricettive: controllo accessi e termoregolazione”. In data 9 aprile si terrà invece il webinar Steinel su “Sensori di presenza e la building intelligence: la rivoluzione digitale nel rilevamento”. Entrambi questi eventi sono riservati ai KNX Professionals regolarmente iscritti a KNX Italia.

Molto fitta l’agenda di appuntamenti virtuali messa a punto da Netgear con quattro webinar gratuiti, offerti agli installatori ma anche a semplici interessati, che si svolgeranno fra aprile e maggio e saranno incentrati su Insight PRO. Un’occasione per parlare direttamente con gli esperti dell’azienda che dimostreranno praticamente come funziona il servizio cloud che permette di installare, configurare e gestire da remoto tutte le reti dei clienti, impostando e configurando facilmente un access point o uno switch.

la formazione online ABB ItaliaWebinar ABB per installatori e quadristi

ABB Italia, da sempre attiva nella formazione, ha portato su piattaforme digitali molte delle sue attività formative: “Come progettare l’impianto elettrico domestico – Prestazioni e qualità secondo la CEI 64-8” è il webinar diviso in 2 parti da un’ora e mezza ciascuna che si svolgerà il 15 e 16 aprile dalle 17 alle 18.30. Il 5 maggio, invece, sarà possibile seguire un webinar dedicato a “UL -La normativa americana per i quadri di automazione”

Il fotovoltaico e i Webinar Fronius

Da sempre al fianco dei partner con formazione, informazione e supporto, sia in fase di consulenza che di post-vendita, Fronius – per dare un forte impulso per aumentare le competenze tecniche, commerciali e conoscere in maggiore dettaglio il nostro portfolio di soluzioni – propone webinar e corsi online. Alcuni sono già stati erogati, altri saranno effettuati nel mese di aprile e di maggio. L’8 aprile si svolgerà “SOS tool: il portale gratuito per l’assistenza tecnica, disponibile 24/7” mentre il 24 aprile verrà trattata la tematica “La nuova CEI 0-21: novità, adempimenti e documentazione”.

Gli incontri virtuali di RDZ: “Distanti ma connessi”

Si sono invece già svolti i primi eventi via web organizzati da RDZ. Due corsi professionali gratuiti dal titolo: “Il raffrescamento estivo con gli impianti radianti” e “Ventilazione meccanica controllata: un mondo di soluzioni per ambienti salubri e ricchi di ossigeno”. Luca Buiatti, Direttore Commerciale di RDZ, ha spiegato come “il concetto che vogliamo esprimere con questa iniziativa è distanti ma connessi, perché la vicinanza e la connessione con i nostri installatori e partner sono elementi chiave, soprattutto in momenti come quello che tutti stiamo vivendo. Una sfida nuova per tutti, che credo possa essere vinta solo insieme allenandoci e formandoci per farci trovare ancora più preparati nel momento della ripartenza”. Entrambi i seminari vengono riproposti il 6 aprile e il 7 aprile alle 16.

Da poco archiviati anche i primi due appuntamenti proposti da R2M Solution e relativi a due temi di grande attualità nello sviluppo del processo edilizio, come la simulazione energetica dinamica e il BIM (acronimo di Building Information Modeling). In particolare, si è trattato dei webinar “Introduzione alla simulazione energetica dinamica mediante il software IES VE” e “BIMCollab: Il modo facile di controllare gli errori della modellazione BIM”.

Viessmann a tutto webinar: 19 appuntamenti in una settimana!

ricco calendario di webinar ViessmannNel caso di Viessmann sarebbe addirittura il caso di parlare del paradiso del webinar, se è vero che soltanto prendendo in considerazione la seconda settimana di aprile se ne contano ben 19! Una nutritissima serie di appuntamenti rivolta a installatori, progettisti e partner per l’efficienza energetica Viessmann. “Un’opportunità di formazione continua – sottolinea l’azienda – per rimanere aggiornati sulle novità di prodotto e sulle tecnologie Viessmann, e per approfondire le tecniche commerciali di vendita e di gestione del proprio lavoro quotidiano”.

Higeco Energy dà invece appuntamento a tutti gli interessati per il prossimo 8 aprile con il suo webinar gratuito dal titolo “Microgrid – Tecnologie per una nuova soluzione energetica“. Nell’occasione verranno illustrate le soluzioni disponibili per realizzare una microgrid funzionante, oltre che analizzate le nuove opportunità per le Comunità energetiche grazie alle nuove normative varate all’inizio dell’anno.

U-Power lancia la linea di abbigliamento da lavoro Future

U-Power è conosciuta principalmente per l’offerta di calzature antinfortunistiche. Oltre alle scarpe, l’azienda ha realizzato una linea di capi per l’abbigliamento da lavoro che include prodotti sicuri, comodi e belli da indossare.
Si chiama infatti Future la nuova collezione di abbigliamento da lavoro U-Pover che comprende giubbotti in Soft Shell, gilet e pantaloni stretch: dispositivi di protezione sicuri e piacevoli da indossare, realizzati con materiali altamente performanti e contraddistinti dall’attenzione ai dettagli, proprio come le scarpe antinfortunistiche, core business del marchio.

Giacca, gilet e pantalone: abbigliamento da lavoro per il massimo comfort

Abbigliamento da lavoro U-Power Linea FutureSpace è la giacca in Soft Shell, con membrana U-Tex, che rende il tessuto impermeabile traspirante e antivento. Calda ma leggera, grazie alla sua vestibilità stretch e alla tecnologia keep dry è un capospalla confortevole e pratico, che permette di muoversi agilmente e di sentirsi protetti anche in caso di situazioni atmosferiche instabili. Dotata di morbida fodera interna in micro-fleece fluo, di chiusura centrale con zip impermeabile e inserti in reflex per garantire la massima visibilità, si contraddistingue per l’elevata cura funzionale ed estetica.

Space offre infatti una serie di equipaggiamenti al servizio del lavoratore: cappuccio regolabile staccabile, polsini regolabili con velcro e polsino antivento elasticizzato con foro passa-pollice, differenti tipi di tasche (frontali chiuse con zip fluo e coulisse anti-impigliamento regolabile all’interno; porta cellulare sul petto; due interne; una supplementare termosaldata su manica sinistra), fondo sagomato, nastro reflex su colletto nella parte posteriore, logo U-Power tono su tono. Lo stesso comfort ma in versione senza maniche è garantito dal gilet Universe, ideale per i climi più miti.
Per beneficiare di performance altrettanto elevate anche nel proteggere le gambe, inoltre, è possibile completare il look con il pantalone World. Realizzato in tessuto U-4 (U-Power 4 way stretch), garantisce la più completa libertà di movimento, è resistente, morbido e idrorepellente.

Vimar connette l’impianto elettrico con un interruttore

Da oggi le serie civili Eikon, Arké e Plana di Vimar possono essere connesse con facilità sostituendo un interruttore.
Tramite app o con un comando vocale è quindi possibile accedere all’impianto anche da remoto e comandare l’illuminazione degli ambienti, alzare e abbassare tapparelle o tende motorizzate, controllare i consumi elettrici dell’intera casa o dei singoli elettrodomestici, creare e gestire nella massima semplicità diversi scenari.
Per farlo non servono opere murarie: basta sostituire nell’impianto esistente alcuni interruttori tradizionali con i nuovi dispositivi connessi e alimentarli. L’impianto mantiene così la stessa estetica, ma si aggiungono innovative funzionalità digitali che garantiscono maggior comfort, efficienza e sicurezza.

Un interruttore per connettere l’intero impianto

Interruttore connessoOltre che per le nuove costruzioni, i prodotti connessi View Wireless sono l’ideale in caso di ristrutturazioni – anche di una sola zona dell’edificio – o di potenziamento delle funzioni di un impianto esistente e sono un utile supporto per gli anziani e le persone con difficoltà motorie.

Per offrire la massima integrazione con le tecnologie e i principali dispositivi smart presenti sul mercato e utilizzati nella vita di tutti i gironi, i prodotti connessi sono nativamente dotati di doppia tecnologia: Bluetooth e Zigbee.

Il protocollo di connettività precaricato sui dispositivi è lo standard Bluetooth 5.0. L’utilizzo di questa tecnologia consente di creare una soluzione completa e altamente professionale con una rete di punti di comando – che integra via cloud anche tutti i principali assistenti vocali – connessi al gateway Wifi come punto d’accesso, configurabili in modo semplice e veloce tramite l’app dedicata View Wireless e controllabili dall’utilizzatore tramite l’app View.

Interruttore connessoQuesta soluzione consente inoltre di espandere l’impianto senza opere murarie aggiungendo, senza limiti, altri punti di controllo dell’impianto. Basta utilizzare i comandi Vimar in radiofrequenza, dotati di tecnologia Bluetooth, che non necessitano di fili o batterie e che possono essere installati su qualsiasi superficie.
Nel caso in cui in un’abitazione sia presente uno smart speaker Amazon Alexa basato su protocollo Zigbee, attraverso l’app View Wireless è possibile modificare la configurazione precaricata dei prodotti Vimar a favore di quest’ultimo facendo diventare lo smart speaker stesso il gateway per la connessione ai dispositivi connessi e il punto di controllo delle loro funzioni.

Elettriche o ibride: chi può riparare le nuove auto?

Quali sono le competenze necessarie per intervenire su un’auto elettrica o ibrida? Che si tratti di un meccanico, di un vigile del fuoco o di un carro attrezzi, la presenza di batterie con elevato voltaggio impone particolari cautele.

Riparazione auto ibride ed elettricheParlando di numeri, secondo l’UNRAE (l’associazione a cui aderiscono i produttori stranieri di automobili) lo scorso febbraio in Italia sono state immatricolate circa 2.500 auto elettriche (l’1,5% del totale delle immatricolazioni), con un sostanzioso +900% rispetto alle 253 unità vendute a febbraio dello scorso anno. Una crescita che riguarda anche le ibride plug-in: 1.219 vetture immatricolate a febbraio (erano 269 nello stesso periodo del 2019) con una quota di mercato praticamente raddoppiata (si è passati dal 5,2% di un anno fa all’11% del 2020).

Oltre a conoscenze tecniche sempre più ampie e approfondite, per poter operare in sicurezza occorrono certificazioni specifiche. Inoltre, la riparazione a regola d’arte e la garanzia sull’intervento diventano sempre più importanti.

Una analisi realizzata da Carglass ha evidenziato come gli interventi che riguardano i vetri dell’auto non richieda un tecnico specializzato in relazione al tipo di alimentazione della vettura.
Occupandosi però anche di riparazione di carrozzeria, Carglass segnala che nelle auto di ultima generazione diventa fondamentale una corretta ricalibratura delle telecamere e dei sensori collegati agli ADAS, i sistemi avanzati di assistenza alla guida. Questi modelli di auto, infatti, richiedono vetri sempre più intelligenti e sofisticati proprio per la presenza di questi dispositivi automatici che supportano il conducente del veicolo durante la guida.

Le competenze per intervenire su auto elettriche e ibride

Il D.Lgs. 81/08 stabilisce che per svolgere lavori elettrici occorre un personale qualificato e informato sui pericoli derivanti dal rischio elettrico, in possesso di tutti i requisiti per svolgere mansioni sotto tensione. La normativa CEI 11-27, di concerto con quanto indicato dal testo unico della sicurezza, ha stabilito tre qualifiche a seconda del grado di competenza.

Le tre vie digitali dei micro data center

Cosa unisce Industria 4.0 e micro data center? Un denominatore comune molto prezioso: il dato. Per sfruttare appieno le potenzialità della trasformazione digitale nelle applicazioni commerciali e industriali, incrementando qualità, produttività ed efficienza, servono infrastrutture di edge computing all’altezza della complessità operativa.

Fare Industrial IoT significa infatti raccogliere informazioni da macchine e prodotti connessi sul campo, elaborarli e renderli disponibili per ottimizzare l’intero processo produttivo, la manutenzione e i consumi energetici. Tecnologicamente parlando, uno sforzo non da poco.

Perché la fabbrica connessa è questione di dato

Lo confermano le previsioni di IDC, che parlano di 40 milioni di oggetti connessi e circa 80 zetabyte di dati generati entro il 2025. Nelle applicazioni industriali e automotive, in particolare, il tasso di crescita annuale potrebbe sfiorare il 60%, riportando all’attenzione il tema del corretto e proficuo utilizzo dei dati. Già nel 2016, Cisco nel suo blog provava a tradurre questo “tsunami” digitale in una prospettiva inedita: considerando che uno zetabyte (ZB) equivale a un milione di terabyte (TB), se ogni TB fosse un chilometro potremmo farci 1.300 viaggi di andata e ritorno dalla luna.

Possiamo immaginare cosa significhi processare una tale quantità di informazioni? Le aziende che intraprendono il percorso 4.0 hanno bisogno di sistemi di computing locali, per almeno due ragioni. Primo, inviare grandi quantità di dati a un cloud remoto non è conveniente; secondo, la latenza di tale operazione difficilmente si sposa con la natura “real-time” delle applicazioni IIoT.

Costruire micro data center in tre mosse

Soluzioni per micro data center aziendali e commercialiPartiamo dal presupposto che tante imprese vogliano appunto adottare data center locali a supporto della propria digitalizzazione. Resta da capire come realizzare in maniera ottimale tali infrastrutture.

Eccoci dunque ai tre aspetti chiave da considerare:

  1. soluzioni all-in-one: i data center sono spesso collocati in strutture commerciali o industriali esistenti, quindi è utile che le tecnologie di elaborazione, storage e rete siano integrate in una sola infrastruttura iperconvergente, che può contenere anche alimentazione e componenti di raffreddamento;
  2. sicurezza efficace: sebbene di piccole dimensioni, i micro data center svolgono un ruolo importante negli obiettivi di trasformazione digitale delle aziende e devono essere protetti fisicamente e informaticamente come fossero sistemi centrali;
  3. gestione da remoto: nella maggior parte dei casi lo staff IT non è in sito, ma deve poter monitorare il data center; diventa importante prevedere servizi digitali in cloud di manutenzione preventiva.

Edge computing sicuro, flessibile ed efficiente

Schneider Electric risponde a queste tre esigenze con i micro data center EcoStruxure. Un’architettura integrata, sicura e autonoma per tutti i componenti IT progettata per supportare server edge e computer industriali in armadi di dimensioni ridotte.

Nuove possibilità per implementare l’IT resiliente in infrastrutture edge, agevolando la trasformazione digitale

Alla soluzione infrastrutturale si uniscono software di gestione del data center, per ottimizzare e proteggere le informazioni critiche in applicazioni IIoT. Si dispone così, in tempi rapidi, di un micro data center pronto all’uso e ideale per guidare la convergenza digitale di imprese e realtà commerciali.

Microflex: tubazioni per impianti di riscaldamento e condizionamento

Per il trasporto del fluido negli impianti di riscaldamento e raffrescamento centralizzato e per il trasporto dell’acqua sanitaria Watts – azienda specializzata nel campo dei prodotti e della componentistica termoidraulica – propone Microflex, il sistema di tubazioni flessibili preisolate.

Microflex è un sistema che può essere utilizzato in diverse applicazioni sia in singole abitazioni sia in grandi impianti di teleriscaldamento. Consente il trasporto interrato di fluidi caldi (impianti centralizzati di riscaldamento con temperatura massima di esercizio di 95°C.) e freddi (acqua potabile, alimentazione impianti industriali, piscine) oltre ad essere una soluzione adatta per impianti per la climatizzazione.

Microflex, il sistema di tubazioni flessibili preisolate

Peso contenuto e alta flessibilità sono alcune delle caratteristiche di queste tubazioni. Questo assicura facilità di posa e realizzazione di lunghi tratti di conduzione fluidi superando con agilità ostacoli e creando curve e cambiamenti di direzione, senza utilizzare raccordi o giunti. Questo è un vantaggio per l’installatore poiché è possibile ridurre le dimensioni di scavo e contenere tempi e costi di installazione.

Le tubazioni preisolate Microflex sono costituite da:

La tubazione principale, isolata termicamente, è rivestita da una guaina interna “a camera chiusa” ed è dotata di una barriera contro la diffusione dell’ossigeno per evitare la formazione di microfunghi ed alghe.

Microflex per ogni esigenza

Il sistema proposto da Watts è disponibile in differenti soluzioni:

Elettricando: posticipata al 2021 la Fiera del Gruppo Sacchi

Il Gruppo Sacchi ha deciso di posticipare l’evento fieristico Elettricando, dedicato ai professionisti del settore elettrico, illuminazione e automazione industriale.
A causa degli incerti sviluppi legati alla diffusione del Coronavirus, per rispetto e senso di responsabilità verso visitatori, espositori e collaboratori, l’evento si svolgerà nel 2021.
L’appuntamento è a partire dal 30 settembre al 02 ottobre 21, presso MalpensaFiere – Busto Arsizio (VA).

Tendenze, anteprime, soluzioni all’avanguardia, workshop tecnici e normativi, Elettricando 2021 sarà un’occasione di incontro e confronto per installatori, costruttori macchine, system integrator, end-user, progettisti ed impiantisti.

“Siamo certi che questa scelta sarà premiante per tutti noi: saremo ancora più carichi di energia per presentare ai clienti le ultime novità di mercato, le migliori promozioni e opportunità commerciali, nonché per offrire percorsi di formazione e aggiornamento sulle tendenze tecnologiche più innovative” ha dichiarato Marco Brunetti, Amministratore Delegato.

Elettricando 2021. La Fiera per il professionista elettrico.

Nuovi utensili manuali RS PRO, acquistabili anche singolarmente

RS Components ha ampliato la propria gamma di utensili manuali RS PRO con più di 300 nuove linee di prodotto, andando così a integrare l’attuale offerta di kit utensili manuali. Ora tecnici, manutentori, installatori e professionisti potranno acquistare singoli attrezzi non disponibili in precedenza.

Nuovi utensili RS PRO acquistabili singolarmente

Cassetta attrezzi RS PROTutti i prodotti disponibili all’interno dei nuovi kit utensili sono ora disponibili per l’acquisto individuale, consentendo ai tecnici e agli ingegneri della manutenzione di rifornirsi rapidamente di utensili in base alle proprie esigenze. L’introduzione dei singoli utensili a livello di linea di prodotto non solo permetterà di rinnovare i kit utensili già acquistati, ma offrirà anche ai clienti la possibilità di creare propri kit su misura in base alle singole esigenze.

Gli utensili disponibili singolarmente all’interno della gamma RS PRO comprendono tra gli altri anche cacciaviti ed estrattori di viti, pinze, martelli, punzoni, scalpelli, chiavi e bussole, utensili per sbavatura e finitura, seghe e piallatrici, utensili per saldatura e dissaldatura e accessori per cavi. Inoltre, i clienti possono acquistare un rifornimento di utensili a basso costo con la disponibilità di kit con inserti in schiuma.

Quasi tutti gli attrezzi più venduti sono attualmente disponibili a magazzino: il portfolio di utensili manuali RS PRO ammonta ora a circa 2.500 prodotti, tra cui kit completi di utensili, cassette e pannelli per utensili.

Oltre alla qualità dei singoli prodotti e alla garanzia “RS Seal of Approval”, che certifica l’effettuazione di test rigorosi per soddisfare i sempre più stringenti standard industriali, tutti i prodotti RS PRO sono disponibili a prezzi competitivi.

Una soluzione BESS per i traghetti elettrici in Norvegia

Nidec ASI ha fornito le soluzioni di energy storage a batterie (BESS) per l’ultima imbarcazione sviluppata Brødrene Aa, azienda norvegese che realizza navi all’avanguardia.
Nidec ha implementato una soluzione BESS che permette alla nave Seasight IV di navigare elettricamente, senza produrre alcuna emissione inquinante e in silenzio, con il massimo rispetto di tutto l’ecosistema marino, garantendo allo stesso tempo una navigazione completamente sicura.

Una nave da crociera attraccata in banchina in 10 ore produce circa la stessa quantità di CO2 di 25 automobili di media cilindrata in un anno.

Il progetto risponde all’esigenza di adeguarsi alla decisione del parlamento norvegese che, entro il 2026, limiterà la circolazione navale all’interno dei fiordi ai soli traghetti elettrici, creando delle zone navigabili a zero emissioni, a beneficio della salute e del benessere della popolazione locale.

BESS: Battery Energy Storage System

Seasight rappresenta la terza prova della collaborazione di successo tra Nidec ASI e Brødrene Aa. Insieme hanno infatti già progettato e varato altri due catamarani: uno ibrido (Il “Vision of the Fjords”) e l’altro completamente elettrico (“Future of the Fjords”, che ha vinto il premio Imbarcazione dell’Anno 2018), che portano i turisti lungo la splendida costa della Norvegia in modo silenzioso, sicuro e affidabile.

SeasightNello specifico, come nelle due precedenti imbarcazioni Seasight curate da Nidec ASI, l’azienda ha fornito le soluzioni BESS con due sistemi da 1200 kW-1009 kWh per un totale di 2018 kWh (2,4 MW), localizzati simmetricamente a babordo e tribordo. Ciò invece che rende unico il sistema della Seasight IV è la dotazione di moduli rack, che è maggiore di quella delle sorelle, con un significativo miglioramento tecnico.

Nidec ha inoltre fornito le apparecchiature per la registrazione dei dati, il sistema di gestione delle batterie, un sistema di raffreddamento ad aria a circuito chiuso che funziona grazie a uno scambiatore di calore aria-acqua.
Questo nuovo progetto, unito alle batterie targate Nidec presentate all’ultimo Electric & Hybrid Expo di Amsterdam, e a importanti progetti come l’elettrificazione delle banchine del porto di Genova, rendono Nidec ASI un riferimento nella transizione energetica del settore marittimo.

Essere green conviene anche alle aziende, ecco alcune strategie

Il tema della sostenibilità ambientale è ormai diventato prioritario anche per le aziende, sempre più impegnate nello sviluppo di strategie che puntino alla sostenibilità, al rispetto dell’ambiente e al risparmio energetico. Proprio in questo contesto si è sviluppata la green economy, ovvero un nuovo modello economico che favorisca la crescita sociale ed economica, ma anche la riduzione di emissioni e il rispetto dell’ambiente.

Un’azienda, per essere più green, deve solo scegliere tra i possibili strumenti a disposizione, anche a seconda dei vantaggi che mira ad avere.

Questi possono essere di diversa natura, anche di tipo economico. Infatti, essere green permette alle aziende di essere più competitive in un mercato complesso e fatto di soggetti sempre più sensibili al tema ambientale. Un’identità green, inoltre, aiuta a comunicare in modo efficace la propria attività, il proprio impegno e la consapevolezza della propria responsabilità sociale ed ambientale. Si aggiunge poi l’importante vantaggio legato alla reputazione aziendale e ai migliori rapporti con il territorio locale.

Per incoraggiare le aziende a seguire questa direzione, inoltre, sono stati previsti negli anni diverse forme di incentivo, anche se, probabilmente, una maggior stabilità di questi strumenti finanziari e di incentivazione potrebbe favorire un impegno ancor maggiore da parte delle aziende.

Utilizzare fonti di energia rinnovabili

Le imprese sono responsabili di importanti consumi energetici e proprio per questo va attentamente valutata la possibilità di installare impianti per la produzione di energia rinnovabile. Oltre a ridurre il consumo di energie ricavate da combustibili fossi, cresce l’autoconsumo e il grado di autonomia energetica. La scelta della tipologia di impianto da installare e i relativi benefici dipendono dalle dimensioni e dei consumi dell’azienda. Nella valutazione rientrano anche i costi dell’energia precedentemente utilizzata.

L’investimento per l’installazione di un impianto fotovoltaico viene ammortizzato in tempo relativamente breve, generalmente inferiore agli 8-10 anni. Superato questo arco temporale, inizia l’effettivo guadagno dovuto all’autoproduzione di energia.

Risparmiare più energia possibile

Prima di installare impianti per l’energia rinnovabile, sarebbe opportuno attuare azioni specifiche per aumentare l’efficienza energetica e ridurre i consumi. Per fare ciò, in ambito industriale, è utile rivolgersi ad un consulente esperto che possa condurre un’attenta diagnosi energetica e individuare eventuali sprechi.

Durante la diagnosi si analizzano tutti i processi aziendali da un punto di vista energetico, inclusi quelli produttivi. Una volta acquisite le informazioni necessarie, ovvero quanto si consuma, come e dove, si individuano le soluzioni più adatte. Può essere necessario procedere con l’efficientamento energetico degli edifici o con la sostituzione di macchinari energivori e inefficienti. Tutti gli impianti devono assicurare ottime prestazioni e, in caso contrario, devono essere aggiornati. L’esempio più classico è la totale sostituzione dell’illuminazione industriale con dispositivi a LED o l’installazione di sistemi di cogenerazione e trigenerazione. Inoltre, alcune applicazioni di Industry 4.0 hanno proprio il vantaggio di ottimizzare le attività e ridurre i consumi.

Identità green: sistemi di gestione ambientale e dell’energia

icona fabbrica greenUn’azienda può considerare anche l’implementazione di appositi sistemi di gestione, ovvero un insieme di azioni, procedure e regole che governano e mantengono sotto controllo tutti i processi aziendali. Nel caso dell’ambiente, i sistemi di gestione vengono realizzati secondo la norma ISO 14001, mentre nel caso dell’energia il riferimento è la ISO 50001.

Questi sistemi sono di forma volontaria, vengono certificati da un ente terzo accreditato e richiedono un approccio sistemico all’attività aziendale. Si devono, quindi, individuare le migliori pratiche per raggiungere precisi e dichiarati obiettivi, si deve ricercare il miglioramento continuo e andare oltre il semplice rispetto dei requisiti normativi.

Attenzione alla flotta aziendale e alle soluzioni alternative per la mobilità

Per ridurre le emissioni e l’impatto ambientale, le aziende possono lavorare ad un sistema sostenibile per la mobilità. Questo significa anche “educare” i propri dipendenti e favorire l’uso di soluzioni come car sharing, car pooling, bici elettriche e mezzi pubblici per recarsi al lavoro. Sono sempre di più le aziende che scelgono di istituire sistemi premianti per incoraggiare i dipendenti a muoversi in modo responsabile. Chiaramente questo impegno deve in primis essere assunto dall’azienda, che può scegliere di rinnovare la propria flotta, ad esempio aggiornandola con mezzi ad alimentazione alternativa.