Politiche di decarbonizzazione post COP21: cosa può fare l’Italia?

Le politiche di decarbonizzazione italiane faranno leva su competitività industriale, export e tecnologie energetiche green. Pannelli fotovoltaici, batterie, mobilità elettrica potrebbero infatti trasformare il nostro know how imprenditoriale e traghettarci oltre gli orizzonti COP21 dell’accordo di Parigi. Ma bisogna agire subito…

Lo conferma Enea nella recente elaborazione dedicata degli scenari di decarbonizzazione profonda al 2050, presentata all’interno del progetto europeo COP21 RIPPLES.

La strada industriale delle politiche di decarbonizzazione

Acronimo di “COP21: Results and Implications for Pathways and Policies for Low Emissions European Societies”, il progetto legato a Horizon 2020 coinvolge 18 istituzioni di ricerca di 10 Paesi europei al fine di analizzare le politiche di decarbonizzazione e di mitigazione dei cambiamenti climatici globali nel periodo post COP21.

Nel caso italiano, Enea ha passato in rassegna gli aspetti tecnologici, economici e industriali necessari per accelerare il processo di decarbonizzazione, in un contesto di sviluppo sostenibile e di equità sociale. Questo, tenendo conto di alcune linee guida stabilite da COP21 RIPPLES per rafforzare l’accordo di Parigi:

Stabilite le premesse, non ci resta che capire come si comporterà l’economia nazionale a riguardo e cosa migliorare per raggiungere ulteriori traguardi sostenibili.

progetto Ue COP21 RIPPLES

La mobilità elettrica ci salverà?

“L’Italia presenta una certa specializzazione nell’export di tecnologie low-carbon come solare termico, idroelettrico ed efficienza energetica. Per contro, è quasi assente nel fotovoltaico, nei biocarburanti e nel nucleare”, spiega la ricercatrice Enea Maria Rosa Virdis.

Tuttavia, il nostro Paese potrebbe ancora giocare un ruolo in settori emergenti come la mobilità elettrica, grazie alla diffusione di vetture ibride, plug-in hybrid e full electric. Qui, un ulteriore approfondimento Enea dedicato allo sviluppo delle tecnologie chiave per l’e-mobility (es. batterie a ioni di litio) mostra come l’Italia ne sia ancora un importatore netto, rischiando di rimanere tale. La missione non è impossibile, ma servono cambi di rotta sia a livello di politica industriale sia da parte delle grandi imprese.

Enea analizza le politiche nazionali di decarbonizzazione per definire nuovi percorsi italiani e comunitari al 2050

Promuovere trasporti low-carbon

Sempre in tema di trasporto sostenibile, COP21 RIPPLES parla di un abbattimento delle emissioni di CO2 dell’85% (rispetto al 2014) in uno scenario al di sotto dei 2°C entro il 2050. Questo grazie al maggiore ricorso all’elettrificazione e alle batterie di nuova generazione; l’idrogeno sembra invece destinato a restare un mercato di nicchia, coprendo circa l’1% della domanda Ue al 2050, per via delle incertezze sul costo delle celle a combustibile.

Nella situazione italiana, oltre la metà della domanda totale di energia per i trasporti potrebbe e dovrebbe essere soddisfatta dall’elettricità. Lo stesso faranno Francia, Germania e Repubblica Ceca, ancor più virtuosi del Belpaese grazie al massiccio impiego di biocarburanti.

Politiche di decarbonizzazione, quanto fatto non basta

Guardando al contesto generale, c’è ancora molto da fare nella transizione energetica globale. L’analisi Enea mostra che per mantenere l’aumento di temperatura inferiore ai 2°C, tutti i Paesi Ue dovrebbero perseguire strategie più ambiziose e “bruciare” le tappe rispetto agli attuali scenari di riferimento. Serve abbandonare le fonti fossili, mentre le energie rinnovabili devono soddisfare più della metà della domanda di elettricità, così come previsto per Italia, Spagna e Germania. In Polonia, Repubblica Ceca, Regno Unito aumenterà il ricorso all’energia nucleare da fissione, che altre nazioni come Francia e Germania hanno deciso di ridurre o abbandonare entro il 2025. Questa decisione dovrebbe invece lasciare spazio a nuovi investimenti in efficienza energetica e rinnovabili.

Per contenere l’aumento di temperatura al di sotto dei 2°C, i Paesi Ue devono attuare strategie più ambiziose

Insomma, a livello europeo, non siamo ancora in linea con gli impegni per la mitigazione del cambiamento climatico: “La sfida attuale – conclude Virdis – è quella di comprendere meglio la natura del gap fra impegni presi e obiettivi nazionali a medio-lungo termine e di approfondire il dibattito sulle politiche di attuazione a tutti i livelli”.
Ed eccoci al Green Deal: quale migliore occasione per ridiscutere gli obiettivi COP21? La corsa alla decarbonizzazione ha più che mai bisogno di risposte concrete e adeguate.

Soluzioni e accessori per gli installatori evoluti da Phoenix Contact

Marcatura Phoenix contactPhoenix Contact ha rilasciato una vasta serie di prodotti e dispositivi pensati per agevolare l’operatività degli installatori in ogni condizione applicativa.
Per quanto riguarda la marcatura autofissante di conduttori e cavi con tubo di marcatura flessibile ovale, i nuovi tubi flessibili di marcatura WMS-OT HF consentono, grazie alla loro ampia apertura, di inserire le siglature su cavi o conduttori in modo rapido e semplice. La geometria ovale fa sì che il tubo flessibile di marcatura si blocchi da solo senza scivolare sul supporto.

I prodotti forniti in rotolo sono disponibili nei colori bianco e giallo. Il formato continuo può essere tagliato in qualsiasi dimensione. I tubi flessibili di marcatura sono particolarmente adatti per la marcatura di conduttori e cavi dell’industria ferroviaria poiché sono realizzati in poliolefina senza alogenati ed omologati secondo UNI EN 45545-2 (R22/R23/R24:HL3). Per una facile etichettatura dei tubi di marcatura e di molti altri materiali, sono disponibili stampanti a trasferimento termico per materiali in rotolo.

Connettori per dispositivi RJ45 Phoenix ContactPhoenix Contact ha anche completato la propria gamma prodotti per la trasmissione di dati su rame con i nuovi connettori per dispositivi RJ45 per il montaggio diretto su PCB.
Le diverse direzioni di uscita, le versioni per saldatura SMD, THR o a onda, nonché porte singole o multiple offrono numerose opzioni per un design personalizzato dei dispositivi. Le prese RJ45 consentono velocità di trasmissione dati fino a 10 GBit/s e dispongono opzionalmente di LED per l’indicazione di stato visiva dell’interfaccia.

Novità anche per quanto riguarda i managed switch per quadri elettrici piatti, disponibili ora anche varianti in custodia metallica con direzione di uscita della porta verso il basso per l’uso in quadri elettrici piatti. I Managed Switch della serie 2400/2500 offrono un elevato numero di funzionalità, varianti e omologazioni per applicazioni di automazione.

Con le funzioni Profinet e le varianti preconfigurate di Profinet, gli interruttori sono adatti anche per l’uso in reti Profinet di classe B e possono essere facilmente configurati tramite la gestione basata sul web, il pulsante Mode, la scheda SD, SNMP, CLI o Profinet. Grazie ai molti protocolli di ridondanza supportati quali RSTP, MRP e LACP, è possibile strutturare la rete a prova di guasto. Inoltre, le numerose funzioni di sicurezza forniscono protezione contro l’accesso non autorizzato al dispositivo e alla comunicazione dei dati.

Manutenzione remota basata su cloud: la ricetta Phoenix Contact

Il servizio remoto mGuard Secure Remote Service di Phoenix ContactIl servizio remoto mGuard Secure Remote Service di Phoenix Contact, infine, è ora disponibile in tutto il mondo con nuove funzioni. La piattaforma di manutenzione remota basata su cloud è stata ampliata, nella versione 2.9, con diverse nuove funzioni.

I clienti della Premium Edition ricevono il raddoppio del volume di trasferimento per ogni connessione di servizio. Tramite i timeout configurabili, i clienti possono oggi decidere autonomamente, su base granulare, a livello di account o di utente, a che ora deve avvenire il logout automatico.

In ambienti restrittivi spesso non è possibile realizzare la connessione VPN attraverso le porte standard IPsec. Con Machine Path Finder, mGuard Secure Remote Service ha la possibilità di impostare tunnel VPN compatibili con i firewall. Inoltre, il cliente può ora attivare una notifica mail automatica durante l’impostazione del VPN della macchina. Quando un tale VPN va online, viene inviata una e-mail all’indirizzo memorizzato.
L’allocazione dei servizi consente infine di suddividere i tecnici dell’assistenza in gruppi di utenti, assegnando a questi gruppi connessioni di supporto flessibili.

Ivan Piergallini è il nuovo Sales Manager di Milestone Systems

Classe 1972, laureato in ingegneria delle telecomunicazioni e profondo conoscitore dei processi di innovazione tecnologica, prima di approdare a Milestone Systems Ivan Piergallini ha ricoperto un incarico manageriale sempre in ambito vendite e sviluppo del business, tanto per realtà locali che internazionali.
Responsabile in Milestone per 6 anni di una vasta area del territorio italiano, Piergallini ne ha dapprima costruito e poi consolidato il canale di vendita, con la responsabilità delle attività rivolte a distributori, system integrator e partner.
Le vendite e le strategie ad esse annesse hanno rappresentato il focus della sua esperienza, che si è occupato anche di costruire un team di professionisti dedicati ad affiancarlo nello sviluppo dei progetti e in tutte le attività di pre e post vendita sottese alle singole implementazioni.

La nomina di Ivan Piergallini

Ivan Piergallini Sales Manager Milestone SystemsSulla base dei risultati raggiunti, Milestone ha deciso ora di affidargli la carica di Sales Manager sia a livello nazionale che internazionale. A lui faranno riferimento dieci persone del team dislocato sui due territori di competenza, che saranno coordinate in funzione degli obiettivi di promozione della piattaforma aperta di gestione video XProtect, riferimento nel mondo della videosorveglianza.

“Sia in Italia che all’interno della Regione Iberica rafforzeremo una strategia di vendita molto focalizzata su specifici mercati verticali, con l’obiettivo di assicurare a partner, utenti finali e sviluppatori la soluzione più adatta alle loro specifiche esigenze. – ha commentato Piergallini – Grazie anche agli investimenti che Milestone sta realizzando a livello corporate per promuovere la nostra community di partner tecnologici, nel mio nuovo ruolo, mi occuperò di rafforzare ulteriormente le partnership a livello locale in modo da poter proporre al mercato soluzioni integrate non solo per il comparto della safety e della security, ma anche per incrementare tutte quelle nuove esigenze del settore che noi definiamo beyond security».

Rinviato: Sps Italia si terrà dal 28 al 30 settembre 2020

Sps Italia, la fiera di riferimento in Italia per l’automazione e il digitale per l’industria dà appuntamento a tutto il mondo manifatturiero a settembre, mettendosi al servizio della ripartenza delle attività produttive, commerciali e sociali con il massimo impegno e con il supporto di tutti i partner. Nata nel 2011, la Fiera è l’appuntamento annuale per confrontarsi sui temi più sfidanti dell’industria di domani, riconosciuto come punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano.

A causa degli sviluppi legati alla diffusione del Covid-19, per il rispetto e il senso di responsabilità verso il Paese, i visitatori, gli espositori e i collaboratori della fiera, Messe Frankfurt Italia ha deciso di posticipare SPS Italia, che si svolgerà a Parma dal 28 al 30 settembre 2020.

Nata nel 2011, la Fiera è l’appuntamento annuale per confrontarsi sui temi più sfidanti dell’industria di domani, riconosciuto come punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano.

In questo particolare momento ancora più forte è il legame e la collaborazione con SPS Norimberga. La sinergia tra le due piattaforme, nei due principali mercati europei dell’automazione, può rappresentare una spinta importante per l’intera filiera.

Energia, automazione e tecnologie digitali fanno il supermercato green

Soddisfare i desideri dei clienti, da un lato, ottenere efficienza energetica e riduzione dei costi operativi, dall’altro: il punto vendita Conad di Civitavecchia centra entrambi gli obiettivi, diventando un virtuoso esempio di supermercato green.

Guardando alla crescente richiesta di prodotti freschi, provenienti da una filiera corta e legata al territorio, gli interventi di efficienza energetica rappresentano l’unica via per “sposare” le esigenze degli attori della GDO con le preferenze di consumatori sempre più attenti alla sostenibilità. Su queste basi si delinea la digitalizzazione del supermercato laziale, realizzata dal general contractor 3EPC con prodotti e soluzioni della piattaforma EcoStruxure di Schneider Electric.

Il punto vendita ottiene efficienza energetica, rispetto delle normative e riduzione dei costi di gestione degli impianti

Supermercato green, l’integrazione è completa

Come nasce, dunque, il progetto del Conad di Civitavecchia? La realizzazione sfrutta a tutto campo l’integrazione impiantistica targata EcoStruxure in tre ambiti:

In sostanza, un dispositivo di edge control (Automation Server) dialoga attraverso i protocolli standard Modbus e LONworks con l’impianto HVAC (rooftop Clivet e split Daikin) e con l’illuminazione di emergenza fornita da Schneider Electric. Il quadro elettrico smart permette poi di raccogliere le informazioni di consumo, rilevate dai multimetri, e di stato degli interruttori. Infine, la gestione degli allarmi e l’installazione di un UPS Galaxy 300 di Schneider Electric assicurano la continuità di servizio e la corretta alimentazione della catena del freddo, come previsto dalla normativa HACCP per la conservazione dei prodotti.

Impianti connessi: dettagli che portano efficienza

Impianto elettrico con iQuadro smart interconnessiDal punto di vista elettrico, 3EPC ha scelto i quadri di distribuzione in bassa tensione intelligenti iQuadro di Schneider Electric, realizzati con componenti connessi e comunicanti, ai quali sono integrati smart meter serie PM 3000.
La connessione tramite elementi SmartLink consente invece di convogliare i dati raccolti verso l’Automation Server. Le informazioni diventano così disponibili per le applicazioni di monitoraggio e di gestione dell’intero sistema.

Ed eccoci al ruolo chiave di EcoStruxure Building Operation, cervello integrato del nostro supermercato green. Tutti i dati relativi a impianti HVAC, illuminazione LED di emergenza, alimentazione delle utenze e catena del freddo vengono rilevati in tempo reale dai dispositivi in campo, centralizzati ed elaborati dal software di building management.

EcoStruxure + EcoXpert per un progetto perfetto

Il risultato della trasformazione digitale? La regolazione della temperatura nel punto vendita e l’allocazione dei consumi elettrici per le diverse utenze consentono di effettuare interventi di efficientamento mirati e di evitare sprechi. La gestione e la manutenzione della struttura beneficiano della rilevazione di allarmi, per intervenire quando necessario, ottimizzando tempo e risorse. La generazione automatica di report rappresenta infine lo strumento chiave per gli adempimenti normativi legati all’impianto.

Una particolarità del progetto è la grande rapidità con cui è stato implementato: dall’ordine alla realizzazione è passato poco più di un mese

Interessanti anche gli aspetti operativi del progetto: in qualità di EcoXpert, partner qualificato di Schneider Electric nella realizzazione di soluzioni digitali e innovative, 3EPC riesce a monitorare costantemente i consumi e il funzionamento degli impianti.

Supermercato green, ne vale la pena

Supervisione e controllo del supermercato greenIl caso di Civitavecchia rappresenta una best practice più che mai importante per un settore energivoro come quello della grande distribuzione. Interventi di efficientamento energetico, potenziati da strumenti digitali che migliorano le capacità di controllo e manutenzione degli impianti, permettono risparmi importanti e accorciano il ritorno dell’investimento.

Secondo studi di settore, infatti, adottare impianti ad alta efficienza in un punto vendita di taglia media (1.000 – 1.500 m2 di superficie di vendita), come il Conad in oggetto, può portare a un risparmio di circa 100.000 euro l’anno. Ai quali aggiungere un ulteriore 10-15% ottenibile con l’integrazione in ottica digitale. Nel nostro caso, il consumo di energia annua al metro quadro si è ridotto del 42%. E il 20% di questo notevole risultato è riconducibile appunto alla realizzazione di un sistema di monitoraggio, supervisione e controllo. Naturalmente, il taglio dei consumi ricade positivamente anche sulla sostenibilità del punto vendita. Un altro aspetto importante nel percorso di trasformazione green del gruppo Conad, che conta 3.500 punti vendita sul territorio italiano. E, in generale, un passo avanti nell’efficientamento della grande distribuzione italiana.

Sentio è il nuovo sistema di controllo di Wavin Italia

Wavin Italia ha recentemente lanciato sul mercato Sentio, il sistema di controllo che rende l’installazione di un impianto di riscaldamento e raffrescamento radiante più facile e intuitiva.
Realizzata sulla base del precedente modello Wavin AHC 9000, Sentio si configura come una famiglia di prodotti composta da un’unità centrale di controllo (CCU), un modulo di espansione, una serie di sonde ambiente e sensori, una App per il controllo remoto e un display Touch Screen LCD.

Impianti radianti sotto controllo

Termostato SentioL’unità di controllo (CCU) di Sentio è pensata per semplificare il controllo e il monitoraggio della temperatura del sistema radiante, mantenendo un valore ideale sia che si tratti di riscaldamento che di raffrescamento attraverso l’analisi e la conseguente regolazione delle temperature di ingresso e di uscita.
L’unità base supporta fino a otto sonde ambiente, 16 testine elettrotermiche e due pompe di circolazione, assicurando un alto livello di comfort e di efficienza energetica. In caso di richiesta di più di 8 zone, Sentio può essere espanso mediante l’aggiunta di un modulo all’unità di base.

La sonda ambiente Sentio è discreta, pratica e visualizza le informazioni solo quando richiesto. Il suo display mostra sia i livelli di temperatura che di umidità, regolando anche l’intensità della luce in base alle necessità dell’ambiente circostante. Può inoltre essere dotata di un sensore a infrarossi opzionale e offre tre modalità di comfort preimpostate.
Le impostazioni, i programmi e gli orari possono essere modificati da remoto in modo semplice tramite l’App Sentio, disponibile per dispositivi Android e Apple.
Intuitiva e caratterizzata da un’interfaccia pulita e moderna, l’applicazione dà anche la possibilità di controllare più edifici e di condividere le impostazioni di comfort con più utenti. In alternativa all’App può essere utilizzato il touch screen LCD personale Sentio.

Le caratteristiche di Sentio

Modulo di espansione a 8 zone

Sostenibilità ed efficienza con la pompa di calore EWYT-B

Continua il percorso di Daikin verso un futuro più ecosostenibile e a basso impatto ambientale. Dopo aver integrato il gas refrigerante R32 sui climatizzatori split nel 2012 e nei chiller ad aria equipaggiati con compressori scroll nel 2018, Daikin ha completato l’introduzione anche alle pompe di calore, completando la gamma Daikin Bluevolution. Anche la nuova pompa di calore EWYT-B scroll condensata ad aria è equipaggiata con R32.

La nuova pompa di calore EWYT-B – in grado di soddisfare le esigenze di riscaldamento e raffreddamento da 82 a 670 kW – è la soluzione ideale per applicazioni in edifici residenziali, hotel, ospedali, uffici, centri commerciali e impianti industriali.

La caratteristiche della pompa di calore EWYT-B

Disponibile in due versioni di efficienza (Silver e Gold), offre diverse possibilità di customizzazione grazie anche alle due configurazioni sonore speciali (Low e Reduced) in aggiunta alla versione standard. L’efficienza a pieno carico arriva fino a 3,49 COP (a condizioni nominali).

Particolare attenzione è stata data alla massimizzazione dell’efficienza stagionale per ridurre i costi di gestione sull’intero periodo di funzionamento: l’efficienza di raffreddamento stagionale (SEER) è di 4,8 e l’efficienza stagionale in riscaldamento raggiunge il valore di 4,06 (SCOP).

La pompa di calore EWYT-B è dotata di un portafolio di opzioni e accessori tra questi il kit idronico completamente integrato per flusso fisso o funzionamento a flusso variabile, il recupero parziale di calore per la produzione di acqua calda sanitaria.

Questa soluzione offre la possibilità di ridurre l’impatto ambientale dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento: funziona con il gas refrigerante R32 ed essendo monocomponente risulta più facile da recuperare e riutilizzare.

Monitoraggio cloud

La pompa di calore EWYT-B è compatibile con Daikin on Site – la piattaforma di monitoraggio cloud di Daikin – che offre funzionalità come il monitoraggio da remoto, l’ottimizzazione del sistema e la manutenzione preventiva.

Questa soluzione è dotata di funzionalità Master/Slave che consente la gestione di un massimo di 4 unità senza la necessità di installare dispositivi di controllo esterni.

Per installazioni più complesse (nel caso in cui fosse necessario gestire un numero maggiore di unità), l’azienda offre Daikin Intelligent Chiller Manager che ne consente il controllo e l’ottimizzazione energetica.

MCE 2020: a settembre “Ripartiamo insieme”

MCE – Mostra Convegno Expocomfort – la fiera specializzata nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili – viaggia compatta con tutta la filiera associativa verso un’edizione di settembre punto di rilancio per il settore e per il sistema paese.

Riposizionata nel nuovo calendario di Fiera Milano dall’8 all’11 settembre 2020, MCE 2020 lancia l’#MCEMOVEONTOGETHER, con un video che intende dare un segno di vicinanza a tutte le aziende espositrici, ai loro dipendenti, alle associazioni e lanciare un messaggio di fiducia per un ritorno alla normalità per la vita ed il business

Pieno sostegno da tutte le associazioni:

MCE 2020: l’innovazione tecnologica

MCE 2020 punta a un'edizione per l'ItaliaMCE rappresenta un comparto economico quello dell’impiantistica per l’edilizia, che vale 128 miliardi di euro, coinvolge circa 182mila imprese e 760mila addetti, distribuiti fra industrie e laboratori di fabbricazione, esercizi commerciali, installatori, progettisti (dati Rapporto Congiunturale Mercato Installazione Impianti 2020-2023 di Cresme).

L’innovazione tecnologia per un migliore comfort in tutti i settori è il per affrontare le nuove sfide in tema di efficienza energetica, sostenibilità ambientale e rispetto dell’ambiente.

“In questo frangente dai difficili risvolti economici, la piena coesione con le nostre Associazioni di riferimento – dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia, organizzatore di MCE e BIE – è una dimostrazione di come “fare squadra” sia l’unica strategia per rilanciare con forza l’attenzione dei mercati internazionali sulla nostra industria. Fiere come MCE e BIE, con più di 2.000 espositori, oltre 160.000 visitatori da tutto il mondo, in questo momento possono rappresentare una piattaforma importante per contribuire a sostenere non solo tutto il nostro comparto e l’indotto collegato, ma anche a valorizzare il sistema economico del nostro Paese”.

MCE 2020: i commenti delle associazioni della filiera

AiCARR

“Mostra Convegno Expocomfort è la fiera di riferimento per i nostri associati, che sono professionisti, ricercatori e aziende leader del settore della climatizzazione. – sottolinea Francesca Romana d’Ambrosio, Presidente AiCARR  – AiCARR da sempre collabora con MCE, plaude alla decisione di spostare la fiera a settembre, responsabilmente presa dagli organizzatori ancor prima che la situazione legata al coronavirus esplodesse. Sono e siamo certi che questa decisione porterà a un successo di MCE, che contribuirà in maniera significativa all’economia del nostro paese, oggi decisamente provata dai recenti accadimenti”.

ANGAISA

“L’emergenza sanitaria di questi giorni rappresenta un banco di prova impegnativo per tutti: famiglie, imprese e per l’intero Paese. Anche nel settore idrotermosanitario, in cui operano le aziende associate ANGAISA, oggi più che mai è e sarà fondamentale consolidare ulteriormente le sinergie tra i diversi attori della filiera. Dobbiamo comunque guardare al futuro con spirito costruttivo, nella consapevolezza che, per superare questa nuova emergenza, ognuno di noi è chiamato a interpretare responsabilmente il proprio ruolo, a partire da chi ci governa. Sono certo che MCE 2020 potrà rappresentare per tutti gli operatori del settore, non soltanto una prestigiosa vetrina internazionale dedicata al mondo del comfort abitativo, ma una nuova testimonianza della volontà di rilanciare il comparto all’insegna dell’innovazione e della cultura d’impresa. Noi ci saremo!” aggiunge Enrico Celin, Presidente ANGAISA.

ANIMA

“Ci auguriamo tutti di superare prima possibile questa situazione di grave difficoltà ma crediamo che riuscire a fare bene la fiera e avere il supporto del governo per portare il massimo numero di buyer dall’estero in Italia sia un fatto su cui dobbiamo impegnarci tutti – afferma Marco Nocivelli, Presidente ANIMA Confindustria –. Federazioni come la nostra, il Governo, le Autorità e gli enti preposti devono fare in modo che la fiera MCE – Mostra Convegno Expocomfort – ottenga il successo di sempre, anche per il 2020, cosa che richiederà un impegno decisamente più grande rispetto al passato. Dobbiamo evitare l’appannamento della nostra immagine e contrastare con i fatti l’insicurezza che l’emergenza sanitaria attuale sta facendo crescere pericolosamente verso il nostro paese. È fondamentale che le persone ritornino a vivere positivamente e con entusiasmo una fiera importante come Mostra Convegno Expocomfort e dobbiamo fare squadra per garantirne il miglior successo. Anche per questo riteniamo che una delle misure più importanti e immediate da mettere in campo sia quella di investire in campagne di promozione della fiera all’estero per recuperare l’immagine di MCE e al contempo dell’Italia stessa.”

Assotermica

“Assotermica è pienamente al fianco di MCE, una fiera che ha contributo a creare e sviluppare attraverso la partecipazione costante dei suoi associati – evidenzia Alberto Montanini, Presidente Assotermica -. Produttori, installatori, distributori, progettisti, architetti, assemblatori, tutti coloro che appartengono alla filiera idrotermosanitaria hanno bisogno di confrontarsi e dialogare di fronte a un prodotto esposto. Qui si rinsaldano i rapporti tra persone parlando di un prodotto guardandosi negli occhi e stringendosi le mani, quando sarà di nuovo possibile. E MCE per chi fa business è proprio questo. Il luogo in cui ci scambiamo reciproca fiducia e guadagniamo rispetto, anche tra competitor. Sono gli individui con le proprie azioni che fanno la differenza, ogni giorno in ogni momento. Anche per questo è importante esserci, soprattutto in questa edizione 2020″.

Assoclima

“Pur in questo momento di particolare criticità sanitaria è importante focalizzare la nostra attenzione anche a come tutelare il futuro delle imprese una volta superata l’emergenza. Il settore della climatizzazione è essenziale ai fini del raggiungimento degli obiettivi del Piano Energia e Clima 2020-2030. Gli incrementi di efficienza energetica e di uso delle rinnovabili e di contenimento dei consumi e delle emissioni inquinanti restano il grande obiettivo di tutti per il prossimo decennio. In questo senso, – sottolinea Roberto Saccone, Presidente Assoclima – anche se posticipata a settembre, MCE 2020 rimane un appuntamento irrinunciabile per la promozione delle tecnologie della climatizzazione, un’occasione importante di rapporto con la clientela nazionale e internazionale e la sede adatta per presentare tutte le grandi novità su cui le nostre aziende hanno lavorato.”

AVR

“Come associazione di riferimento per i produttori di valvole, rubinetti, attuatori e raccorderie riteniamo indispensabile garantire a MCE tutto il nostro supporto affinché l’edizione 2020 della fiera diventi l’emblema di come l’Italia è in grado di affrontare le crisi, combatterle e tornare in campo più forte, autorevole e determinata di prima – afferma Ugo Pettinaroli, Presidente AVR -. Abbiamo il dovere morale di contribuire a recuperare l’immagine del Made in Italy anche attraverso il successo di manifestazioni  come Mostra Convegno Expocomfort. Una piattaforma di eccellenze tecnologiche italiane costruita fin dai primissimi anni ’60 in piena partnership tra comparto industriale e organizzatori fieristici che rappresenta un patrimonio per le aziende e per il paese da tutelare, rafforzare e promuovere soprattutto in questo momento.”

Assopompe

“Assopompe condivide pienamente l’approccio che prevede il posticipo di questa importantissima opportunità di incontro di tutti i comparti della filiera dell’impiantistica civile ed industriale, della climatizzazione e delle energie rinnovabili. – aggiunge Stefano Sampaolo, Presidente Assopompe – In questo momento particolarmente critico per tutti, individui, famiglie e aziende, vogliamo concentrare la nostra attenzione sulla continua e corretta informazione ai nostri associati e sulla diffusione capillare delle linee guida ministeriali per la salvaguardia della salute nei posti di lavoro. Questo approccio strutturato e compatto riteniamo sia il miglior modo per contribuire a rientrare nella normalità in breve tempo e riorganizzarci al meglio per essere pronti a settembre dando il massimo della nostra partecipazione tecnologica durante il periodo di apertura espositiva di MCE, a conferma della sua centralità nel panorama fieristico mondiale del settore

Aqua Italia

“Come Associazione abbiamo sposato immediatamente lo spostamento della fiera a settembre – sostiene Lauro Prati, Presidente Aqua Italia. – Siamo sicuri che sarà uno dei fattori di rilancio della nostra economia dopo questo momento di difficoltà e potrà dimostrare fattivamente il ritorno alla normalità e la ripresa del nostro Paese. Le aziende di Aqua Italia, che parteciperanno a MCE, lo faranno con ancor più entusiasmo e professionalità del solito, traendo i consueti benefici di uno dei maggiori eventi del settore a livello internazionale”.

ASSISTAL

“Superata l’emergenza, che sta gravando in particolare sulle nostre imprese, dovremo mettere in campo una nuova fase di rilancio di tutto il settore. Gli obiettivi prefissati per ridurre i consumi e la spesa per l’energia di famiglie, imprese e Pubblica Amministrazione rappresentano per la nostra filiera industriale un principio irrinunciabile che ci vede tutti impegnati in un profondo lavoro. – conclude Angelo Carlini, Presidente ASSISTAL – Il rinnovato appuntamento ad MCE, rappresenterà l’occasione per “fare sistema” di tutte le componenti che costituiscono un’eccellenza per il nostro Paese”.

Efficienza energetica: nuova direttiva dell’Unione Europea

Il tema dell’efficienza energetica viene trattato in ambito normativo ormai da tempo e la materia è in costante aggiornamento proprio per la natura evolutiva del settore.

Negli anni si susseguono nuove tecnologie, soluzioni e pratiche che rendono necessario anche un aggiornamento delle “regole del gioco”. Infatti, la direttiva 2018/844/UE ha sostituito la precedente direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica in edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. La nuova direttiva fa parte del pacchetto di misure europee Clean Energy Package ed è entrata in vigore a luglio 2018, con l’obiettivo di promuovere sempre più la diffusione dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas serra.

Il lavoro effettuato per la stesura del testo parte, fondamentalmente, da un’analisi e da un’integrazione di quanto già contenuto nelle precedenti direttive. Si da maggior spazio:

Si parla anche di prestazione energetica, sistemi ad alta efficienza per le ristrutturazioni, di intelligenza degli edifici e anche di mobilità elettrica.

Le novità in ambito di efficienza energetica

In Italia la direttiva 2018/844/UE è stata recepita attraverso un decreto attuativo, ancora in bozza, ma che introdurrà alcune novità per il settore.

efficienza energetica per case ed edificiTra i nuovi indirizzi c’è la volontà, sempre più marcata, di accelerare la ristrutturazione degli edifici esistenti, attraverso interventi che siano anche economicamente efficienti. Per questo, si prevede di inserire nel Piano nazionale per l’energia e il clima apposite strategie di ristrutturazione a lungo termine, con politiche e azioni specifiche per favorire questi interventi.

È in questo modo che ci si indirizza verso gli obiettivi del 2050, che puntano ad avere un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica. Si vuole anche favorire l’uso delle tecnologie intelligenti, con lo scopo di efficientare la gestione e il funzionamento degli edifici. Si parla, in sostanza di sistemi di regolazione degli impianti e di domotica. A tal proposito si introduce un nuovo indicatore, ovvero il “livello di prontezza” dell’edificio, a seconda delle tecnologie smart utilizzate.

Si introduce anche il concetto di “sistema tecnico per l’edilizia”, che include tutti gli impianti e i sistemi per la produzione di energia, sottolineando l’importanza di considerare il livello globale di prestazione, il comfort termoigrometrico interno e la sicurezza in caso di incendio e sisma. Ultimo, ma non per importanza, l’obiettivo di incoraggiare anche lo sviluppo della mobilità elettrica, definendo dei requisiti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni.

Mobilità elettrica e infrastruttura di ricarica

Si restringono gli obblighi e le indicazioni in merito alle infrastrutture di ricarica, sia negli edifici esistenti, che in quelli nuovi, residenziali e non.

Per quanto riguarda gli edifici esistenti o nuovi non residenziali, viene ribadito che in occasione di ristrutturazioni importanti, è necessario prevedere l’inserimento di almeno un punto di ricarica se sono presenti più di dieci posti auto. Per definire quanti installarne, si considera la predisposizione di un punto di ricarica ogni cinque posti auto.

Nel caso di quelli residenziali, invece, ogni posto auto dovrebbe essere predisposto per l’installazione delle colonnine, anche se le loro caratteristiche dovranno, poi, essere approfondite in decreti successivi. Ci sono dei casi esenti da questi obblighi, ovvero le piccole e medie imprese il cui permesso di costruire è antecedente il 10 marzo del 2021, gli stabili che sorgono in aree in cui la rete locale non è stabile e quelli in cui l’installazione delle colonnine abbia un costo superiore al 7% del costo dell’intervento di ristrutturazione.

Nuovi criteri di prestazione energetica e novità per i certificatori

Ci saranno novità anche in relazione ai criteri e al calcolo della prestazione energetica degli edifici. Infatti, la metodologia di calcolo verrà aggiornata e ad essa si aggiungeranno il livello di prontezza, la dotazione di punti di ricarica e ulteriori indicazioni sul sistema tecnico dell’edificio, imponendo una valutazione di tutti i sistemi alternativi ad alta efficienza. Verranno, poi, considerate tutte le attività svolte da un edificio, includendo, oltre alla climatizzazione, anche la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) la ventilazione, l’illuminazione e tutti gli altri sistemi tecnici per l’edilizia.

Inoltre, si introduce l’istituzione del Portale Nazionale sulla prestazione energetica degli edifici, con l’obiettivo di raccogliere informazioni sugli edifici italiani, ma anche diffondere e condividere informazioni utili ai cittadini, alle imprese e in generale agli operatori del settore.

Novità anche per l’APE, con il passaggio alle regioni delle competenze sanzionatorie in caso di mancata presentazione e la revisione dei requisiti professionali e dei criteri di accreditamento degli esperti che si assumono il compito di redigere l’attestazione di prestazione energetica degli edifici.

Identifica i cavi 3 volte più velocemente

Hai necessità di automatizzare l’applicazione di etichette a bandiera sui cavi? BradyPrinter A5500, la nuova stampante etichettatrice di Brady consente di aumentare la produttività identificando i cavi in 5 secondi. Normalmente ci vogliono circa 15 secondi per un operatore per stampare e applicare manualmente un’etichetta a bandiera su un cavo.

Aumenta la produttività

Stampando e applicando automaticamente etichette a bandiera, BradyPrinter A5500 consente di ottimizzare la produttività e migliorare la qualità dell’identificazione.

Consente di risparmiare identificando i cavi in 5 secondi, oltre che ovviando alla necessità di dover stampare prima le etichette ed eliminando il tempo dell’applicazione manuale.

Questa stampante etichettatrice assicura la stampa a 300 dpi di loghi, codici a barre e diagrammi, e applica sui cavi etichette a bandiera in grado contenere e comunicare molte informazioni. Questo significa migliore identificazione e massima sicurezza.

BradyPrinter A5500: adatta per diverse tipologie di cavi

Senza la necessita di apportare regolazioni, BradyPrinter A5500 può identificare cavi con diametro da 1,52 mm a 15,24 mm e applicare etichette con larghezza fino a 50,8 mm e lunghezza da 19,05 mm a 76,20 mm. La flessibilità è garantita.

Inoltre è facile da usare anche grazie a un touchscreen a colori e a un’interfaccia utente user-friendly.

Facile da implementare

Questa stampante etichettatrice può essere inserita in ogni contesto produttivo grazie alle porte USB di cui è dotata e alla connettività Ethernet.
Assieme alle app per Brady Workstation che consentono di progettare facilmente etichette a bandiera anche con codici a barre e numeri di serie, BradyPrinter A5500 diventa uno strumento pratico e soprattutto utile per potenziare l’efficienza dei processi.