Approvata la legge di Bilancio, ecco i Bonus 2021

Appena in tempo per evitare l’esercizio provvisorio: la legge di Bilancio è stata approvata in via definitiva un giorno prima del termine ultimo fissato al 31 dicembre 2020. Un varo in extremis, quello della manovra finanziaria, che purtroppo non rappresenta una novità e quest’anno andava ancor di più messo nel conto per via dell’emergenza pandemia. Ragionando però nell’ottica dei provvedimenti green e sostenibili, la fretta per una volta non è stata cattiva consigliera.
Ecco dunque i Bonus 2021: dalla proroga, seppur parziale, del Superbonus 110%, a quelli preesistenti legati all’edilizia (Bonus Casa, Ecobonus, Bonus Mobili e Bonus Facciate), dall’introduzione del bonus idrico agli sconti per l’auto elettrica, senza trascurare gli interventi per la diffusione delle colonnine di ricarica.
La Legge di Bilancio rappresenta una tappa apprezzabile nella lunga strada che deve trasformare l’Italia in una nazione a impatto zero entro il 2050, così come stabilito dall’Unione Europea per tutti i Paesi membri.
Vediamo dunque più in dettaglio questi nuovi Bonus 2021.

Proroga breve per il Superbonus 110%

Assente nella prima versione della manovra, l’auspicata proroga del Superbonus 110% è stata inserita in extremis, seppur in una forma ridotta rispetto alle attese. La sua scadenza, infatti, viene posticipata di un anno, da fine 2021 al termine del 2022, ma a beneficio di coloro che al 30 giugno 2022 non soltanto avranno già avviato i lavori di ristrutturazione, ma dovranno averli effettuati per almeno il 60%.

Un anno in più per Ecobonus e Bonus ristrutturazioni

Il 31 dicembre 2021 rappresenta invece la nuova data di scadenza sia per l’Ecobonus, sia per il Bonus ristrutturazioni, conosciuto anche come Bonus Casa. Il primo permette la detrazione del 50% delle spese sostenute per il rifacimento degli infissi, schermature solari e biomassa, nonché la detrazione del 65% per tutte le altre tipologie di intervento edilizio. Quanto all’incentivo per le ristrutturazioni, riguarda principalmente gli interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali.

Nuovo tetto di spesa per il Bonus mobili

Sul Bonus Mobili ed elettrodomestici l’intervento legislativo è stato duplice. Infatti, per la misura che prevede la detrazione al 50% delle spese sostenute per l’acquisto, ad esempio, di un frigorifero o una lavatrice, non soltanto c’è il nuovo termine di fine 2021 ma anche l’innalzamento a sedicimila euro dell’importo massimo di spesa. Bonus mobili, lo ricordiamo, che può essere ottenuto soltanto nell’ambito di una ristrutturazione edilizia.

Prorogati anche Bonus verde e Bonus facciate

Spostamento alla fine dell’anno anche per la scadenza del cosiddetto Bonus verde, quello che prevede una detrazione Irpef fino al 36% delle spese sostenute, su un tetto massimo di 5.000 euro, per sistemare i giardini e i terrazzi. Identico differimento temporale per il Bonus facciate. In questo caso la detrazione è fino al 90% dei costi sostenuti, senza tetti massimi di spesa, per il rifacimento delle facciate esterne degli edifici residenziali all’interno di quasi tutte le aree abitabili del Paese.

C’è anche il nuovo Bonus idrico

La legge di Bilancio 2021 segna il debutto di un ulteriore incentivo, il Bonus idrico. Si tratta di una agevolazione che prevede il recupero fino a 1.000 euro per gli interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto, nonché degli apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti, con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, il tutto su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.

Bonus 2021: maxi sconto anche per le auto elettriche

Se ne fa un gran parlare, ma in quanto a vendite l’auto elettrica ha ancora numeri minuscoli. Con la manovra appena varata lo Stato cerca di dare una scossa al mercato concedendo uno sconto del 40% sull’acquisto di auto elettriche con prezzo di listino inferiore a 36.600 euro e di potenza fino a 204 CV. Un bonus auto che sarà concesso anche a chi non possiede una vecchia auto da rottamare, riservato però alle famiglie che hanno un indice ISEE inferiore ai trentamila euro.

Incentivi per le colonnine di ricarica

Per incentivare la diffusione delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, la legge di Bilancio prevede l’obbligo di installazione per tutti i concessionari autostradali lungo le tratte di loro competenza almeno ogni 50 chilometri. Inoltre, è stata aggiornata la normativa che regola l’installazione delle colonnine nell’ambito del Superbonus 110%. In particolare, l’agevolazione sarà riconosciuta nella misura di 2.000 euro per gli edifici unifamiliari, 1.500 euro per le unità plurifamiliari o condomini che installano fino a 8 colonnine, 1.200 euro per i condomini che ne installano più di otto.

Teleriscaldamento efficiente e green? In Scozia si parte

Un teleriscaldamento efficiente, che può far risparmiare 381 tonnellate di anidride carbonica all’anno, equivalenti a quelle prodotte da 1,5 milioni di miglia con un’auto a benzina di media cilindrata. Così l’innovazione tecnologica di Trane e Honeywell si unisce alla corsa green della Scozia, che punta ad azzerare le emissioni di anidride carbonica entro il 2045.

Di cosa si tratta? L’ambizioso progetto nasce per fornire calore ed energia “puliti” a basso costo agli edifici pubblici e alle aziende della città di Stirling. Sviluppata insieme a Scottish Water Horizons e al Consiglio comunale, con il supporto del programma governativo LCITP (Low Carbon Infrastructure Transition Programme), la rete di teleriscaldamento utilizzerà diverse fonti rinnovabili. In particolare, le acque reflue provenienti dagli impianti di trattamento della città. Vediamo come nei dettagli dell’impianto.

Come funziona un teleriscaldamento efficiente

Teleriscaldamento efficiente con le tecnologie Trane e HoneywellLa tecnologia a pompa di calore di Trane estrae il calore dalle acque reflue e utilizza il refrigerante a ridotto potenziale di riscaldamento globale (GWP) Solstice ze di Honeywell presso una struttura di proprietà di Scottish Water Horizons. L’ente si occupa anche della gestione dell’impianto, per fornire calore “pulito” alla rete di teleriscaldamento.

Questo significa aumentare risparmio energetico e sostenibilità in molti edifici pubblici della città. Tra questi, il centro ricreativo, lo stadio e la scuola superiore. Ma parliamo di un progetto scalabile, pronto ad abbracciare altre zone della città e a raggiungere anche case e aziende. “Più di metà dell’energia consumata in Scozia serve per il riscaldamento – commenta Donald MacBrayne, responsabile dello sviluppo per Scottish Water Horizons -. Ci siamo impegnati a realizzare una struttura flessibile, che tiene conto di possibili sviluppi della rete a bassa emissione”.

Il segreto sta nel refrigerante green

A livello tecnologico, le soluzioni Trane sono considerate fonte di energia rinnovabile poiché utilizzano l’energia disponibile nell’aria ambiente e nelle falde acquifere. Queste pompe di calore, infatti, producono acqua calda con temperatura fino a 80 °C utilizzando il refrigerante Solstice ze (R-1234ze) di Honeywell.

La sostanza, che vanta GWP inferiore a 1, è basata sulla tecnologia delle idrofluoroolefine (HFO) di Honeywell e non danneggia lo strato di ozono. Per questo, è indicata nei refrigeratori a media pressione per il raffrescamento di grandi edifici, teleraffrescamento e teleriscaldamento, ORC (Organic Rankine Cycle), pompe di calore ad alta temperatura e armadi refrigeranti autonomi a media temperatura.

Ma il progetto di Stirling integra anche le unità di raffrescamento e riscaldamento compatte Trane CITY. Un altro esempio di innovazione ed efficienza nel processo di decarbonizzazione degli impianti termici.

Il fotovoltaico batte il COVID e torna a crescere in Italia

Nell’accidentato orizzonte energetico provocato dalla pandemia le dinamiche relative all’andamento delle varie fonti divergono come mai accaduto nel passato più o meno recente. Se da una parte si registra un autentico crollo per le risorse fossili, dall’altra a muoversi in assoluta controtendenza c’è il fotovoltaico, come certificato dal recente report “Renawables 2020” messo a punto dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) con il prezioso contributo dell’ENEA per quanto riguarda la parte italiana.

Fotovoltaico: + 0,8 GW di capacità installata nel 2020

E proprio in relazione all’andamento del nostro Paese emerge la felice “diversità” del solare in questi tempi difficili. Infatti, il fotovoltaico è tornato a crescere nel primo semestre di quest’anno con le nuove installazioni che sono aumentate di un significativo 12% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Non solo: la previsione di nuova capacità installata per tutto il 2020 viene stimata in circa 0,8 GW. Più in generale, ed in netto contrasto con le centrali alimentate da altri combustibili, gli impianti per la generazione elettrica da fonti rinnovabili cresceranno di quasi il 7% a livello mondiale nel 2020.

andamento capacita fotovoltaica nel mondo

Nel 2021-2022 fotovoltaico trainato da incentivi fiscali

Una crescita che per il rapporto IEA-ENEA – oltre 170 pagine con un’analisi dettagliata e previsioni fino al 2025 – rappresenta in realtà soltanto un antipasto. È nel biennio 2021-2022 che viene previsto un autentico boom del fotovoltaico, candidato a guidare la crescita di tutte le energie rinnovabili nel nostro Paese, anche e soprattutto in virtù degli incentivi fiscali, tra cui naturalmente il superbonus del 110%.

“Dopo una fase di stallo dal 2012 – ha spiegato Simona De Iuliis, del Dipartimento ENEA Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili -, nel nostro Paese la crescita del fotovoltaico sta accelerando la sua corsa grazie ai nuovi obiettivi fissati nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, che prevede un target di 52 GW di capacità fotovoltaica entro il 2030, oltre il doppio rispetto ai 20,9 GW installati fino al 2019″.

andamento del fotovoltaico in Italia

Flessione della crescita dell’eolico

Sempre in Italia, questa volta sul fronte dell’eolico, il report indica che la nuova capacità installata nel 2020 sarà di circa 0,2 GW, con una riduzione del 55% rispetto al 2019, una fase di stanca che però dovrebbe esaurirsi nel 2022 quando è attesa l’entrata in funzione di 0,9 GW aggiuntivi relativi allo schema d’aste in corso.

Per l’andamento dell’eolico in Italia è tutto sommato positiva la visione del medio periodo. In particolare, nel triennio 2023-2025 la nuova capacità dovrebbe mantenersi intorno a 1 GW annui o potrebbe raggiungere circa 1,7 GW nel caso di un ulteriore utilizzo delle aste e di semplificazione dei processi autorizzativi. Inoltre, altri 5,8 GW potranno essere operativi dal 2025 grazie al repowering degli impianti esistenti.

Capacità rinnovabile in aumento del 4% a livello mondiale

Lo shock pandemico sembra essere stato assorbito bene dalle fonti rinnovabili anche a livello mondiale. Il rapporto stima che, sotto la spinta di Cina e Stati Uniti, la capacità rinnovabile installata crescerà nel 2020 di circa il 4%, raggiungendo quasi 200 GW; il contributo maggiore arriverà da eolico e idroelettrico che registreranno un nuovo record, rappresentando circa il 90% della nuova generazione di elettricità a livello globale.

incremento fotovoltaico in Europa

Ruolo trainante dell’Europa dal 2021

Nel 2021 a guidare la corsa alle fonti rinnovabili sarà invece l’Unione europea (oltre all’India). Nel nostro continente ciò sarà reso dall’entrata in funzione di impianti eolici e solari fotovoltaici su scala industriale precedentemente messi all’asta in Francia e Germania.

Inoltre, sottolinea il rapporto, la crescita sarà supportata dalle politiche dei Paesi membri per raggiungere l’obiettivo europeo al 2030 per le energie rinnovabili (32%), nonché dai meccanismi del “Recovery and Resilience Facility“, rivolti a fornire finanziamenti e sovvenzioni a basso costo per le politiche green.

FLIR presenta la nuova termocamera compatta C3-X

La termografia ha ampliato le possibilità di installatori professionisti e manutentori: mostra con chiarezza eventuali criticità e consente di intervenire per tempo.

Ispezionare, diagnosticare e documentare efficacemente in ogni punto di un immobile è altrettanto importante. Lo sanno bene property manager, personale addetto alla manutenzione, ispettori e imprese edili, elettricisti, tecnici dell’assistenza, idraulici e persino proprietari di immobili.
Per questo motivo FLIR ha sviluppato la nuova fotocamera termica C3-X che affianca ottime prestazioni alla compattezza (e quindi alla praticità di utilizzo).

Identificare problemi con fotocamera termica FLIR

C3-X è la nuova termocamera compatta entry-level della Cx-Series, dotata di funzioni che aiutano a individuare con certezza i guasti a distanza ravvicinata. Trova facilmente posto in tasca o nella borsa degli attrezzi, è robusta per affrontare qualsiasi impiego ed è disponibile a un prezzo accessibile ad ogni professionista edile e proprietario.

Caratteristiche e prezzo della termocamera C3-X

C3-X di FLIR abbina una telecamera da 5 megapixel per l’ispezione visiva a una termocamera con risoluzione 128×96 e un range di temperatura fino a 300 gradi Celsius, oltre a un touchscreen da 3,5 pollici di facile lettura. Si tratta di qualità che le consentono di osservare in dettaglio la situazione per diagnosticare i problemi, come fusibili surriscaldati o dispersioni termiche. La modalità FLIR MSX (Multi-Spectral Dynamic Imaging) aggiunge in tempo reale il dettaglio dello spettro visibile all’immagine termica, per ottenere una maggiore nitidezza e consentire di identificare facilmente i problemi nell’area ispezionata.

Trasferimento immagini termiche con fotocamera FLIRLa C3-X ha una autonomia di 4 ore continuative e può lavorare senza problemi anche in ambienti difficili grazie al grado di protezione IP54 contro polvere e acqua e alla resistenza alle cadute fino a 2 metri. L’illuminatore LED integrato aiuta a vedere in aree buie, come ad esempio i vespai.

Il pratico design compatto e di ridotto ingombro la rendono adatta a essere portata in tasca o nella borsa degli attrezzi.
La connettività cloud FLIR Ignite offerta dalla C3-X consente il trasferimento diretto, l’archiviazione e il backup dei dati, per avere le immagini sempre disponibili su tutti i dispositivi. Con il supporto di FLIR Thermal Studio, la C3-X offre anche intuitive funzioni per la creazione di report da sottoporre ai clienti.

FLIR C3-X si affianca alla FLIR C5 nella famiglia di termocamere compatte Cx-Series ed è disponibile per l’acquisto a un prezzo consigliato di 499 Euro + IVA.

Abitare green? Con fotovoltaico e pompa di calore si può

Abitare green, oggi, significa scegliere soluzioni impiantistiche full electric. Alimentate, naturalmente, con energia pulita e autoprodotta. L’esempio che vi raccontiamo viene dalla Frisia, regione a nord dell’Olanda, ma trova perfetta replicabilità nel percorso italiano dell’efficienza energetica, spinto anche dagli incentivi del superbonus 110%.

Nel caso olandese, Panasonic Solar, ha integrato pannelli fotovoltaici e pompa di calore per riscaldare una casa da 140 metri quadrati, tagliando nettamente consumi e impatto ambientale. Con un occhio di riguardo, naturalmente, per il livello di comfort all’interno dell’abitazione.

Basta gas: le tecnologie rinnovabili dell’abitare green

Abitare green con fotovoltaico e pompa di calorePrima della riqualificazione green, la struttura consumava tra 1.800 e 2.200 metri cubi di gas all’anno. I proprietari si sono così posti l’obiettivo di intervenire per ottenere sostenibilità e neutralità energetica, pensando soprattutto alla sostituzione integrale del gas.

Come è possibile? L’impianto fotovoltaico da 7,8 kWp ospita 24 pannelli solari Panasonic HIT KURO da 325 Wp, che alimentano una pompa di calore Aquarea T-CAP. Una soluzione efficiente ed ecocompatibile, adatta anche a temperature esterne particolarmente basse. Ma non è solo questione di singoli prodotti: il dimensionamento dell’impianto è studiato sulla base del consumo energetico dell’abitazione. Un parametro variabile, che dipende dalle abitudini delle persone, dal loro comportamento e dal numero di ore passate in casa. Per questo i proprietari hanno deciso di realizzare un impianto implementabile nel tempo, qualora la produzione fotovoltaica si rivelasse insufficiente in rapporto al fabbisogno di calore.

Il riscaldamento elettrico conviene a tutti

Finora abbiamo visto i vantaggi per i clienti finali e per l’ambiente. Eppure, la diffusione di impianti integrati fotovoltaico-pompe di calore rappresenta un’opportunità da non perdere anche per gli installatori. Ovvero, i principali “trait d’union” tra consumatori sempre più green e tecnologie all’avanguardia.

“Progettare questo tipo di soluzioni richiede competenze diversificate, che spaziano dalla tecnologia fotovoltaica all’installazione e manutenzione di impianti di riscaldamento – spiega Fabrizio Limani, senior manager solar division Panasonic Solar -. Per questo è importante favorire nuove sinergie fra gli operatori del mondo elettrico e di quello idraulico, che devono unire le rispettive conoscenze per veicolare sul mercato proposte integrate”. C’è di più: l’integrazione vincente proposta da Panasonic è compatibile con il Superbonus 110%. Un altro motivo per orientare investimenti e competenze al mondo dell’abitare green.

Castel Goffredo, il comune è illuminato da Performance in Lighting

Il Comune di Castel Goffredo, in provincia di Mantova, fa parte di un importante distretto industriale specializzato nella calzetteria sia maschile che femminile.

In questo contesto, l’amministrazione comunale, grazie all’opportunità data da un bando regionale per la riqualificazione energetica, ha deciso di rinnovare completamente l’illuminazione della sua sede, ormai obsoleta e poco efficiente, mettendo così a norma gli uffici, sia quelli aperti al pubblico che quelli adibiti alle maestranze, come da linee guida della normativa e per dare un’immagine migliore della casa comunale.

Performance in Lighting per il Comune di Castel Goffredo

Un edificio dall’illuminazione sostenibile, attenta al benessere degli operatori e al risparmio energetico: questo è il risultato conseguito dal nuovo impianto di illuminazione che ha coinvolto tutto il Municipio di Castel Goffredo.
Il progetto illuminotecnico è stato curato dallo studio associato RFC di Mattia Saviola e Furgoni Matteo, che grazie alla stretta sinergia con SARCO, ha scelto apparecchi di Perfomance in Lighting, in virtù dell’affidabilità, dell’elevata efficienza e del rapporto qualità-prezzo delle molteplici soluzioni offerte per l’illuminazione di uffici e spazi pubblici.

Tra le soluzioni proposte, particolarmente efficace è stato l’inserimento della sospensione lineare SL789PL LED progettata per questo contesto grazie a Light-Performer, il software per la configurazione di sistemi di illuminazione complessi in pochi clic.

Per gli uffici le piantane SL713SL LED si sono rivelate la soluzione ideale, posizionate su ciascuna postazione di lavoro forniscono un’illuminazione dall’abbagliamento ridotto grazie ai diffusori microprismatici e alla possibilità di dimmerare la luce secondo il bisogno effettivo.

Tutti i prodotti per l’illuminazione degli uffici rispondono alla normativa DIN EN 12464-1 sull’abbagliamento n

ei luoghi di lavoro e pertanto evitano l’affaticamento visivo e favoriscono il benessere e la produttività degli impiegati.
Come risultato, grazie al nuovo impianto di illuminazione, nel complesso il risparmio ottenuto supera il 50% rispetto al sistema obsoleto precedentemente installato a vantaggio delle casse pubbliche e dell’intera comunità.

Recovery Fund: pioggia di miliardi per la Renovation Wave

Della vocazione prettamente green di #Next Generation Italia, il piano del governo che illustra il futuro impiego dei fondi provenienti dal Recovery Fund, si è già detto negli articoli precedenti sull’argomento. Ed a sottolineare ancor di più questo aspetto c’è una considerazione finanziaria: la maggior voce di spesa prevista nell’intero piano, ben 40,1 miliardi di euro dei 196 complessivi, riguarda gli interventi per rendere maggiormente sostenibili gli immobili e quindi la riqualificazione degli edifici.

Recovery fund e riqualificazione degli edifici

Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici

Dunque, un massiccio impiego di risorse per realizzare nell’ambito italiano quella che l’Unione europea ha definito come la Renovation Wave, ovvero la trasformazione sostenibile dell’immenso parco di edifici presenti sul Vecchio continente. In particolare, questo intervento viene definito nel piano del governo quale la componente “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici”.

Dagli immobili un terzo dei consumi energetici totali

A “giustificare” i 40 miliardi ad essa destinati c’è una basilare considerazione: la riqualificazione sostenibile degli immobili “intercetta una dimensione assai rilevante per l’abbattimento delle emissioni di CO2 con la riduzione dei consumi di energia degli edifici che generano più di un terzo dei consumi totali in Italia, nonché l’adeguamento antisismico degli stessi”.

Il documento del governo sottolinea che la maggior parte dei 14,5 milioni di edifici del Paese è stata edificata in epoche precedenti alle vigenti normative legate all’efficienza energetica. Un parco immobiliare vetusto che rende “l’Italia particolarmente esposta a rischi legati al rischio sismico, che richiedono una diffusione capillare degli interventi di prevenzione”.

Due sono le linee d’azione, una dedicata al settore pubblico e l’altra per il privato, che sono state individuate dall’esecutivo per raggiungere gli obiettivi di efficientamento energetico e riqualificazione degli edifici. La prima poggia sulla realizzazione di un grande piano di efficientamento degli immobili pubblici articolato su vari interventi.

Gli interventi sull’edilizia pubblica

In particolare, nel piano #Next Generation Italia si parla del “risanamento strutturale degli edifici scolastici e la realizzazione di nuove scuole mediante la sostituzione edilizia”, della “ristrutturazione e l’ammodernamento delle strutture ospedaliere, con particolare riferimento alle sedi di Dipartimenti di Emergenza e Accettazione”, della “riqualificazione del patrimonio abitativo di edilizia residenziale pubblica nazionale”.

Ed ancora, la riqualificazione dell’edilizia pubblica comprende “l’efficientamento e la riqualificazione delle cittadelle giudiziarie situate in varie città italiane” e “l’efficientamento energetico e la riqualificazione degli edifici pubblici delle aree metropolitane, anche per i servizi sociali”. Infine, è previsto “un programma specifico di interventi destinati ai Comuni del territorio nazionale e volto alla riduzione dei consumi energetici degli edifici di loro proprietà”.

Gli interventi sull’edilizia privata

La seconda linea d’azione, la cui descrizione è peraltro molto più scarna, è invece relativa al potenziamento delle misure a sostegno dell’efficientamento dell’edilizia privata. Nella sostanza l’unico intervento preventivato è quello che riguarda l’estensione del beneficio fiscale per l’efficientamento energetico e l’adeguamento antisismico delle abitazioni private, meglio conosciuto come il Superbonus 110%.

Smartech Plus: il cronotermostato intelligente di Immergas

Nasce Smartech Plus di Immergas, un innovativo cronotermostato intelligente capace di controllare il clima di casa direttamente dallo smartphone.
Un anno di ricerche e sperimentazioni condotte nel Laboratorium (il Centro Ricerche e Sviluppo inaugurato nel 2018), gran parte del quale sotto lockdown, hanno portato l’azienda a ottimizzare Smartech Plus.

“Iniziamo a dare concretezza alla scelta di investire nelle nuove tecnologie per il clima domestico, orientate alla sostenibilità e al risparmio energetico. – ha commentato Alfredo Amadei, presidente di Immergas – Smartech Plus rappresenta anche una risposta alle nuove normative dell’Unione Europea in tema di riduzione dell’impatto dei sistemi di climatizzazione: abbiamo un piano investimenti su prodotti e soluzioni tecnologiche avanzate che parte dal 2020 e arriva al 2028″.

Smartech Plus, oltre il cronotermostato

Smartech Plus è un prodotto “made in Italy”, progettato e realizzato dal team Immergas, che si evolverà anche grazie a una collaborazione con l’Università di Pisa (Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, Direttore Prof. Ing. Umberto Desideri e responsabile scientifico Prof. Ing. Daniele Testi), che metterà a punto l’algoritmo che consente a Smartech Plus di acquisire dati sul clima domestico desiderato dall’utente con le sue regolazioni, ma anche grazie al cloud computing AWS di Amazon per le policy di sicurezza.

Il nuovo cronotermostato è senza fili e integra molte funzioni che operano con il Bluetooth (direttamente dal display, facile da leggere grazie alla tecnologia e-ink che lo caratterizza), mentre aggiungendo anche la connessione alla rete wi-fi domestica entra in campo anche l’applicazione per gli smartphone IOS e Android che apre molte opportunità. Tra queste, i comandi di regolazione quando l’utente è fuori casa, il rilevamento del meteo locale, il rilevamento della assenza di persone nell’abitazione (geolocalizzazione di uno o più utenti abbinati con i telefoni cellulari abilitati) e il comando con la voce attraverso gli assistenti vocali Alexa e Google Home.

Il nuovo Smartech Plus è anche in grado di segnalare sulla applicazione e sul display eventuali errori di funzionamento della caldaia e può controllare diverse abitazioni, ad esempio la seconda casa, semplicemente con un clic dal menu di accesso.
Tra le linee di sviluppo è prevista anche l’attivazione di un portale internet che consentirà di interagire con il cronotermostato sia all’utente sia al Centro di Assistenza Tecnica Autorizzato.

ENEA tra i partner dell’iniziativa Ue contro la povertà energetica

Un’esortazione, l’ennesima, è stata lanciata poche settimane fa dalla Commissione europea: “Quasi 34 milioni di europei non possono permettersi di riscaldare adeguatamente le loro abitazioni, dunque le politiche pubbliche che promuovono l’efficienza energetica sono anche una risposta alla povertà energetica, un sostegno alla salute e al benessere delle persone vulnerabili e un aiuto a ridurre le bollette dell’energia”.

Povertà energetica: una combinazione di fattori

Un problema enorme, considerato che coinvolge parte importante dell’immenso settore immobiliare del continente, che deve essere “aggredito” con strategie calibrate per le diverse situazioni di bisogno. Infatti, il più delle volte a determinare la povertà energetica c’è una combinazione di fattori che vanno dagli elevati costi dell’energia, al basso reddito e alla scarsa efficienza energetica degli edifici.

logo progetto ENPORIn questo contesto ENEA figura tra i partner del progetto europeo ENPOR, un’iniziativa concepita per contrastare la povertà energetica nel settore degli alloggi residenziali dati in affitto sul territorio di sette Stati membri dell’Unione europea (Italia, Austria, Croazia, Estonia, Germania, Grecia e Paesi Bassi).

Gli obiettivi del progetto ENPOR

In particolare, il progetto ENPOR si propone di quantificare le famiglie in difficoltà e di identificare le barriere strutturali e informative che impediscono il ricorso a misure di efficienza energetica da parte di questi nuclei familiari.

Tra gli obiettivi dell’iniziativa, che ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione “UE Horizon 2020“, c’è anche lo sviluppo di una mappa digitale della povertà energetica e di una piattaforma per lo scambio di conoscenze sia a livello nazionale che tra i vari Paesi partecipanti.

Diffusione della povertà energetica nei paesi europei

Testare misure di sostegno all’efficienza energetica

“Nonostante le varie misure messe in campo, quello degli alloggi privati in affitto è un settore in cui la povertà energetica risulta in aumento – ha sottolineato Edoardo Pandolfi, del Dipartimento Unità Efficienza Energetica e responsabile del progetto per ENEA -. Intendiamo affrontare queste sfide anche testando misure di sostegno all’efficienza energetica che serviranno a implementare politiche innovative e linee guida comuni nei Paesi in cui il problema è maggiormente diffuso”.

Lotta alla povertà energetica priorità dell’UE

Va ricordato che la povertà energetica è riconosciuta come una questione prioritaria nell’ambito del Green Deal europeo e del Clean Energy Package. E per valutare le migliori pratiche da adottare a livello locale contro la povertà energetica, l’Unione europea ha collocato tra i propri obiettivi quello della raccolta dei dati sul raffrescamento degli ambienti e sul surriscaldamento estivo, includendo nella misurazione della povertà energetica e nelle politiche ad essa dedicate anche le differenze relative al genere, agli alloggi e alle zone geografiche.

Esemplare, al riguardo, quanto di recente affermato dal vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Frans Timmermans: “Vogliamo che tutti in Europa abbiano una casa che possano illuminare, riscaldare o rinfrescare senza svaligiare una banca o distruggere il pianeta”.

Non a caso, il progetto ENPOR ha registrato un numero di adesioni che va oltre i sette Stati dell’Unione direttamente coinvolti. Infatti, oltre a ENEA per l’Italia, l’iniziativa vede la partecipazione di altri 11 partner espressione di nove nazioni del continente.

Illuminazione e Internet of Things: come cambia la luce

Nel corso del tempo si sono susseguiti diversi cambiamenti nel settore dell’illuminazione, in quanto l’uomo ha sempre sentito l’esigenza di illuminare le città in modo sempre più performante. Le innovazioni tecnologiche negli anni sono state molte, dalle lampade ad accensione manuale si è passati nel 1825 a Parigi ad un sistema di illuminazione pubblico con controllo centralizzato, per poi assistere all’avvento dell’illuminazione elettrica, all’introduzione della tecnologia LED per il risparmio energetico, fino all’illuminazione intelligente e connessa di cui si parla oggi.

Ciò che oggi spinge ancora ad innovare è fondamentalmente il risultato di una somma di fattori e necessità. Innanzitutto è sempre più impellente il dovere di ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale riconducibili alle attività dell’uomo, con la ricerca di soluzioni sostenibili ed efficienti.
Inoltre, c’è la continua ricerca del massimo comfort e delle migliori prestazioni possibili. L’illuminazione intelligente si propone di soddisfare queste esigenze. Ecco come.

L’Internet of Things e l’evoluzione del mondo dell’illuminazione

L’Internet of Things, in italiano Internet delle cose, è una tecnologia che ha ampliato le funzionalità di oggetti e sistemi esistenti, connettendoli alla rete. Introdurre Internet nel mondo delle cose, significa “potenziarle” e renderle “attive”. Gli oggetti connessi, infatti possono comunicare e raccogliere informazioni e per fare ciò si possono usare diverse tecnologie, come le reti Wi-Fi, il Bluetooth o protocolli quali ZigBee o Z-Wave. La scelta della tecnologia dipende principalmente dagli obiettivi e dalla complessità dell’ “ecosistema connesso” che si vuole creare.

L’incontro del mondo del lighting con l’Internet of Things ha dato vita a quella che oggi chiamiamo “luce intelligente”, nome che sta ad indicare una vera e propria rivoluzione digitale del mondo dell’illuminazione. Lo Smart Lighting trova sempre maggior applicazione sia nel mondo domestico, che in quello dei servizi e pubblico. I corpi illuminanti sono “intelligenti”, ovvero connessi alla rete e le funzioni che possono svolgere vanno oltre quella di illuminare, con prestazioni sempre migliori. Ecco cosa è successo nei principali segmenti del mercato dell’illuminazione, dopo l’avvento dell’IoT e della luce intelligente.

L'illuminazione intelligente sia a casa sia al lavoro

L’IoT e la luce negli spazi pubblici

Nel settore pubblico, la principale novità riconducibile all’avvento dell’IoT riguarda la diffusione dei lampioni intelligenti che, come quelli tradizionali, assicurano prima di tutto uno dei più importanti servizi per la città: l’illuminazione pubblica. Sono sempre di più le città che affrontano un importante rinnovamento della propria rete di illuminazione, introducendo nuove soluzioni di smart lighting. I lampioni intelligenti sono LED e connessi a Internet, ampliando il ventaglio di funzionalità e servizi offerti. Sfruttando la presenza capillare sul territorio dei lampioni, l’Internet of Things li ha trasformati in punti multifunzione, di monitoraggio e di raccolta di dati e informazioni particolarmente preziosi.

I lampioni intelligenti si prestano, in questo modo, alle più svariate applicazioni: ad esempio, possono integrare servizi di videosorveglianza, controllando costantemente oggetti e persone; monitorare la qualità dell’aria urbana; verificare in tempo reale i flussi dei veicoli in città e interagire con il sistema di regolazione del traffico urbano; integrare servizi per la gestione efficiente dei parchetti o il pagamento delle soste; trasformarsi in punti di informazione e intrattenimento per le persone. Connettere l’intera infrastruttura cittadina e assicurare un efficiente scambio di informazioni, chiaramente, richiede il supporto di un’infrastruttura adeguata, motivo per cui si sta spingendo sulla diffusione della banda ultralarga.

Le dimensioni di questo mercato sono notevoli, alcuni studi di fine 2019 stimano a quasi 16 miliardi di dollari il valore del mercato globale dei lampioni intelligenti, con una crescita costante nei prossimi anni.

I vantaggi della luce connessa in casa

Lo Smart Lighting ormai è senza dubbio uno dei protagonisti delle nostre case e l’interesse dei consumatori è in costante crescita.

La luce connessa in casa permette senza dubbio un controllo più efficiente dell’illuminazione. L’IoT, infatti, ha collegato alla rete di casa le lampadine LED, che oggi possono essere comandate da remoto o con la voce tramite gli assistenti virtuali a comando vocale. Questo significa che si possono accendere e spegnere le lampade anche senza essere nella stanza, regolare l’intensità e il colore della luce sulla base delle esigenze, ridurre i consumi e gli sprechi di energia e integrare l’illuminazione con altri dispositivi.

Sono molto apprezzate, ad esempio, le applicazioni nel campo dell’entertainment che prevedono l’installazione di lampadine LED RGBW intelligenti. Questi dispositivi offrono una gamma di milioni di colori, adattabili a qualsiasi circostanza e adatti a creare diverse atmosfere in casa. Ma non solo, possono essere sincronizzate con la Smart TV e modulare la propria intensità e colorazione sulla base di ciò che viene mostrato sullo schermo, per un’esperienza molto più coinvolgente.

Inoltre, è possibile impostare scenari preimpostati o automatismi di varia natura, ad esempio un’accensione graduale al mattino. Infine, attraverso il GPS, la regolazione può essere ancor più automatizzata, impostando lo spegnimento delle luci di casa quando ci allontaniamo da essa, senza dover ricordare di farlo in alcun altro modo. Le possibilità, in conclusione, sono davvero molte e i punti di forza di queste tecnologie sono senza dubbio riconducibili alla possibilità di inserirle gradualmente in casa, partendo dalle soluzioni più semplici da installare ed economiche, fino ad applicazioni sempre più complesse di vera e propria domotica.

La luce nel mondo del lavoro

Infine, va detto che tutti i vantaggi che si riscontrano nelle nostre case si possono avere anche in ufficio e, in generale, negli ambienti di lavoro. In questo caso, non cambieranno tanto le funzionalità dei dispositivi scelti, quanto gli obiettivi e le modalità di regolazione. Se in casa può interessare sincronizzare il colore della luce con la televisione, in ufficio è fondamentale poter regolare la tonalità e l’intensità dell’illuminazione per favorire la massima concentrazione, aumentare la produttività e migliorare l’umore delle persone.

Ad esempio, ci sono soluzioni che simulano la luce naturale, adeguando la propria intensità e tonalità al variare del momento della giornata. Inoltre, la regolazione avanzata che offre la luce intelligente assicura la flessibilità nell’uso degli spazi (si pensi agli open space in cui si svolgono però diverse attività) e la possibilità di ciascun lavoratore di personalizzare l’illuminazione sulla base delle proprie necessità.

Lo Smart Lighting va oltre la necessità di garantire le migliori condizioni di lavoro e si concentra anche sul comfort e il benessere delle persone.

Inoltre, assume ancor più rilievo il risparmio energetico che si può ottenere con dispositivi più performanti e con un controllo maggiore. Ad esempio, installare dei sensori di presenza o degli automatismi sugli orari di accensione e spegnimento in un edificio per uffici garantisce un ottimo margine di risparmio.