Energia eolica: la situazione in Italia e i parchi più grandi del mondo

Esistono diverse fonti di energia rinnovabile a cui attingere per soddisfare i nostri fabbisogni, tra cui il vento. Con il termine “vento” si vuole indicare lo spostamento di masse d’aria tra zone di diversa pressione, con una velocità dipendente da questa stessa differenza.

Questi moti convettivi sono causati dal costante cedimento di calore da parte della Terra all’atmosfera, in modo non uniforme, che crea così zone di alta e bassa pressione e, quindi, il movimento delle masse d’aria. Le turbine eoliche sono in grado di sfruttare l’energia cinetica del vento e la trasformano in energia meccanica, che a sua volta diventa energia elettrica grazie agli aerogeneratori.

Vento ed energia eolica: come scegliere il posto giusto

energia eolica onshorePer quanto possa sembrare banale, la diffusione dell’eolico è strettamente connessa alla presenza di vento e alle caratteristiche dell’area. Il vento stesso, infatti, è influenzato dalla topografia, dalla presenza di rilievi od ostacoli e dalle condizioni termiche del luogo. A sua volta, il vento può avere un comportamento poco prevedibile, con velocità e densità differenti.

Ecco perché, prima di installare un sistema di turbine eoliche, è necessario considerare tutte le caratteristiche dell’area e la turbolenza del vento, causa del principale difetto dell’energia eolica: la variabilità e l’aleatorietà della produzione energetica. In ogni caso, sulla base di tutti questi fattori, prendendo in considerazione anche l’eventuale impatto ambientale e paesaggistico, si decide se installare delle turbine eoliche, che possono poi avere caratteristiche e dimensioni differenti.

In fase di valutazione, per essere certi delle reali caratteristiche del vento, spesso si valuta la predisposizione di una torre anemometrica per un periodo di tempo, in modo da monitorare le caratteristiche del vento e considerare la possibile produzione energetica futura. Così facendo è più semplice valutare la fattibilità e la convenienza dell’installazione.

L’energia eolica in Italia

In Italia sono attualmente installati più di 5600 impianti eolici, per una potenza totale di 10 GW, ma ci si aspetta che entro il 2030 questa potenza possa crescere notevolmente. La maggior parte degli impianti è installato nel Sud Italia, con in testa la Puglia, dove si trova una potenza di ben 2,5 GW. Una caratteristica dell’eolico italiano è quella relativa alla dimensione, in quanto gli impianti di potenze contenute sono molto diffusi, battendo in numero quelli di potenza maggiore. Infatti, la “taglia” più diffusa riguarda aerogeneratori tra i 20 e i 200 kW.

Il tasso di crescita dell’eolico in Italia, però, è inferiore rispetto a quello dell’Europa, dove la potenza installata è aumentata sia negli impianti onshore, che offshore. Tra i Paesi europei, spicca la Danimarca, dove nel 2018 più del 40% di energia elettrica prodotta è stata da fonte eolica.

Impianto eolico offshore

I parchi eolici: alla ricerca di nuovi record

Tra i parchi eolici più grandi del mondo, c’è il Walney Extension Offshore Wind Farm in Irlanda, che con le sue 87 turbine eoliche produce 659 MW, alimentando circa 600 mila case. Il parco si estende su 145 km quadrati e la sua costruzione è iniziata nel 2012.

Il più grande del mondo, però, sarà Hornsea One, che una volta completato nel 2020, sarà in grado di produrre energia sufficiente per alimentare un milione di case. Il parco, a 120 km dalla costa dello Yorkshire (UK), è già attivo e ha iniziato a produrre energia lo scorso febbraio. Quando sarà completato si estenderà su 400 km quadrati, raggiungendo una potenza complessiva di 1,2 gigaWatt. Le turbine che compongono questo parco da record hanno un rotore con un diametro di 154 metri e si innalzano per 180 metri sopra il livello del mare. Saranno, però, superate da quelle che comporranno Hornsea Two, il cui completamento è previsto per il 2020. Per questo parco, verranno installati dei rotori che raggiungeranno i 167 metri di diametro e più di 200 metri di altezza.

Tra i parchi eolici onshore più grandi di Europa, invece, c’è Fantanele-Cogealac Wind Farm, in Romania, di circa 600 MW. Le turbine sono 240 e si estendono su quasi 110 km quadrati.

Hardware Forum 2019: l’evento del comparto ferramenta

Hardware Forum 2019, la mostra convegno della ferramenta firmata Koelnmesse giunta alla sua quinta edizione, si sta confermando come punto di riferimento per il mercato italiano della ferramenta tradizionale e professionale.

In programma il 25 e il 26 settembre 2019 presso Mi.Co. Fieramilanocity, offre una panoramica completa di prodotti nei settori ferramenta, utensileria, colore, giardinaggio, sicurezza, antinfortunistica, edilizia ed elettrico e un irrinunciabile momento di incontro e confronto per gli operatori del comparto.

Non solo una ricca vetrina di prodotti nel comparto, ma anche un’esperienza completa e inedita per progettare il futuro della propria attività e cogliere le opportunità di business disponibili oggi sul mercato.

Iniziative speciali a Hardware Forum 2019

Area Ferramenta World – un’area dove prodotti e servizi innovativi verranno presentati ed esposti come in un vero negozio, per offrire ai visitatori idee e soluzioni per i loro punti vendita.
L’area sarà arricchita da moderne proposte per il punto vendita fisico e online: circuiti di pagamento, device digitali per ordini, software di gestione integrata negozio e magazzino, display, distributori automatici di prodotti ferramenta e molto altro.

Incontri di business tra espositori e distributori – Hardware Forum proporrà l’attività di matchmaking, un’occasione di incontro tra le aziende espositrici e i più importanti distributori tradizionali e professionali, le migliori piattaforme e-commerce e i top buyers italiani ed internazionali.

Area test interna ed esterna – Un ulteriore valore aggiunto della fiera è rappresentato dall’opportunità di presentare e  far testare in anteprima le proprie novità di prodotto.
Direttamente al proprio stand o in aree comuni dedicate e appositamente allestite, ogni azienda avrà la possibilità di svolgere attività dimostrative creando momenti di interazione e intrattenimento con i visitatori presenti alla manifestazione.

Sportello consulenza Confcommercio – Hardware Forum sostiene il comparto tradizionale ferramenta e difende il valore del negozio di prossimità che anima i centri urbani italiani, proponendo un servizio di consulenza in collaborazione con Confcommercio Milano, partner prestigioso e competente.
Dalla collaborazione tra le due parti è nato lo “Sportello di consulenza” in materia legale, fiscale, di lavoro e creditizia. Durante la manifestazione sarà presente un rappresentante di Confcommercio, a disposizione dei visitatori per una consulenza gratuita.

Oscar della ferramenta e Hardware forum Awards

Tra gli appuntamenti collaterali torna l’Oscar della Ferramenta per premiare le eccellenze tra i negozi tradizionali e specializzati, un’iniziativa che sta crescendo anno dopo anno con la partecipazione di negozi che hanno proposto attività innovative nelle categorie: iniziative web, marketing e social, soluzioni espositive innovative, servizio al consumatore o specializzazione.

Una giuria di qualità, composta da giornalisti della stampa tradizionale e social, esperti del settore, del mondo accademico, associativo e opinion leader, valuterà le candidature selezionando le nomination in gara e assegnerà i premi durante Hardware Forum 2019.

Tra le novità, i premi al valore della filiera con tutti i suoi protagonisti: produttori, grossisti e rivendite, come il Premio Prodotto dell’Anno.

Hardware forum premio prodotto dell'anno

I convegni di Hardware Forum 2019

Due giorni di confronto sulle tematiche più attuali: scenari inediti di settore, tavole rotonde di confronti tra produttori e distributori dei canali fisici ed online.

Convegno Assofermet Forum – Il 26 settembre 2019 si tiene il congresso annuale della distribuzione ferramenta di Assofermet che sceglie quindi Hardware Forum come piattaforma ideale per incontrare il mercato, consolidare alleanze commerciali e rilanciare tutte le iniziative a sostegno della filiera e della distribuzione. Verranno presentati i risultati dell’Osservatorio permanente sulla Multicanalità che monitora l’integrazione della filiera distributiva tradizionale verso il canale e-commerce.

Convegno ColorDay – Dopo il successo della prima edizione, ColorDay ripropone il format sviluppato da Hardware Forum e Colore & Hobby per gli operatori del canale distributivo ferramenta/colore. Un evento articolato in un convegno di formazione e informazione per conoscere le opportunità di sviluppo per produttori e distributori. I protagonisti racconteranno le ragioni del loro successo e aiuteranno a comprendere i trend del mercato attuali e futuri attraverso le loro testimonianze e la presentazione di casi di successo.

Come partecipare

L’ingresso ad Hardware Forum è gratuito: è sufficiente registrarsi sul sito per ottenere il biglietto direttamente nella propria e-mail, da stampare e presentare all’ingresso.

Perché è essenziale installare dei misuratori di consumo?

Spesso manca la consapevolezza di come viene effettivamente utilizzata l’energia che consumiamo e soprattutto come la consumiamo. Viene da sé che se mancano le informazioni, è improbabile o addirittura impossibile impostare strategie per il risparmio energetico: installare dei misuratori di consumo consente valutare come e dove viene utilizzata l’energia.

Un conteggio basato sui consumi contribuisce a un consumo responsabile dell’energia e dell’acqua e, dunque, alla protezione del clima.

Quanto è possibile risparmiare?

Molteplici indagini a riguardo confermano che, semplicemente grazie alla presenza di misuratori, è possibile risparmiare tra il 15% e il 20% delle spese energetiche. Solo quando il consumo viene misurato tendiamo ad economizzare veramente l’utilizzo delle risorse a nostra disposizione; ripartizioni forfettarie, al contrario, incentivano lo spreco.

Come funzionano i misuratori di consumo

Il loro utilizzo è semplice: i ripartitori elettronici di riscaldamento e contatori dell’acqua e di calore visualizzano il valore di consumo sul display digitale. Inoltre, sono programmati per memorizzare il consumo annuale. Misuratori muniti di radiotrasmettitori, invece, possono essere rilevati dal fornitore di servizi di misurazione. È comunque sempre possibile visualizzare tali valori sul display dei dispositivi.

Grazie ai misuratori di consumo è possibile controllare i consumi: disporre degli strumenti adeguati significa avere una fotografia reale dell’utilizzo energetico e di eventuali sprechi.
Procedere a una lettura facile e veloce per un conteggio finale frequente e corretto ed utilizzare un’architettura aperta, così che il sistema possa essere ampliato per il condominio con tutti gli strumenti che riguardano la contabilizzazione del calore, la contabilizzazione in centrale, la contabilizzazione dell’acqua, il controllo dei fumi e non solo.

Il consiglio è quello di effettuare una lettura di controllo dei misuratori una volta ricevuto il conteggio dei costi. Letture errate sono comunque molto rare, questo perché sui ripartitori dei costi di riscaldamento, sui contatori di calore e sui contatori dell’acqua sono integrati una serie importante di meccanismi di sicurezza (come numeri di verifica o avvisi di errore). Ciò permette di riconoscere velocemente valori plausibili o, al contrario, eventuali malfunzionamenti.

“Tutti i dispositivi Qundis effettuano un autocontrollo ogni 4 minuti: nel caso di anomalie, sul display viene visualizzato un messaggio. In questo caso è possibile interpellare un centro di assistenza o installatore e richiedere la sostituzione del dispositivo” sottolinea Guzzetti Country Manager di Qundis in Italia.

Comportamenti virtuosi equivalgono a risparmi energetici

Molti ignorano che uno dei maggiori fattori di risparmio è il comportamento dell’utente: parliamo in media di un risparmio sul conteggio finale in base ai reali costi di riscaldamento pari al 20%.

L’unica soluzione per continuare a sensibilizzare il mercato italiano è quello di mostrare ai consumatori mese per mese in cosa possono migliorare, fornendo loro strumenti grazie ai quali sia più frequente la possibilità di avere informazioni, ad esempio per singoli amministratori o per singoli condomini. Il passo successivo è migliorare l’informazione: se le persone possono avere un’informazione personalizzata con il proprio profilo di consumo, agiranno di conseguenza e beneficeranno di un importante risparmio in termini di costi energetici e di riscaldamento.

Illuminazione commerciale e luce connessa: un futuro del tutto smart

Gli interruttori on/off lasceranno presto il posto alla luce connessa? Se nelle applicazioni residenziali la strada è ancora lunga e legata al concetto di smart home, il mercato dell’illuminazione commerciale sta rapidamente passando dal controllo manuale a sistemi smart che integrano sensori e lampade intelligenti.

Questo perché la tecnologia LED è “fisiologicamente” più regolabile rispetto alle sorgenti tradizionali e ha gettato le basi per la diffusione del controllo digitale in diversi contesti applicativi professionali. Nonostante il mercato in crescita, tra gli operatori del settore ancora mancano la completa comprensione delle potenzialità della digitalizzazione e una definizione univoca della terminologia associata alla luce connessa.

Nel suo ultimo report Connected Lighting Overview, Navigant Research prova a fare un po’ chiarezza sul settore, offrendo un’interessante panoramica sul futuro dell’illuminazione commerciale.

Cosa significa luce connessa?

Prima di analizzare trend e cifre, è dunque doveroso definire cosa intendiamo per luce connessa. Connected Lighting Overview fa direttamente riferimento al Department of Energy (DOE) americano: “si tratta di un sistema di illuminazione a LED con sensori e controller integrati e connessi in rete, di natura cablata o wireless, che consente ai corpi illuminanti di comunicare tra loro e di trasmettere dati”.

I vantaggi di questa interconnessione? Oltre al controllo remoto della luce, la sensoristica avanzata migliora i consumi energetici e permette di integrare l’illuminazione con sistemi di automazione degli edifici (BAS), in una grande piattaforma che coordina anche HVAC, sicurezza, controllo accessi e manutenzione della struttura.

Connected Lighting Overview: i numeri globali del lighting control

Un futuro ricco di opportunità per le aziende e i professionisti del settore: secondo gli analisti di Navigant Research, il giro d’affari globale della luce connessa in applicazioni commerciali passerà da 1,3 miliardi a 6 miliardi di dollari entro il 2028, viaggiando con un tasso di crescita annuale (CAGR) del 17,6%.

Geograficamente parlando, Nord-America ed Europa sono attualmente le regioni più performanti, ma il periodo 2019-2028 ci riserverà interessanti colpi di scena in America Latina e Rest of World, pronti a crescere con un 27,2% di CAGR, seguiti dall’Asia-Pacifico al 22,3%. Europa e Nord-America si dovranno “accontentare” rispettivamente del 15,5% e del 17,8%.

mercato luce connessa - fonte Navigant Research

Volume d’affari dei sistemi di illuminazione connessa per regione, mercati mondiali: 2019-2028

Luce connessa in evoluzione: anche il controllo digitale dell’illuminazione è un aspetto determinante della building automation

Il perché della luce connessa in 4 driver

Alla base di questi ritmi di crescita ci sono 4 driver in grado di spingere il mercato del LED lighting verso le ultime frontiere del controllo digitale.

Insomma, le premesse ci sono tutte: salvo improvvise inversioni di rotta anche il mondo del LED lighting otterrà il suo posto di rilievo nell’universo delle applicazioni connesse.

Tubi corrugati CTA colorati autorinvenenti autoestinguenti

Da Hager Bocchiotti una linea completa e funzionale di tubi corrugati CTA in polipropilene autoestinguente in cinque colori: nero, verde, azzurro, marrone e lilla disponibili nelle dimensioni da 20, 25 e 32 mm. In nuovi tubi corrugati CTA sono 100% Halogen Free, Low Smoke e si aggiungono alla tradizionale versione grigio RAL 7011.

Pieghevoli, resistenti, sono classificati “autorinvenenti” perché – se sottoposti in laboratorio ad un carico di schiacciamento di 750 Newton su 5 cm – possono ridurre il diametro anche fino al 50%. Una volta tolto il carico, il diametro ritorna al valore iniziale con una riduzione inferiore al 10%, caratteristica fondamentale per gli impieghi gravosi riscontrabili in cantiere.

Sono realizzati in polipropilene autoestinguente che, oltre a garantire l’elevata qualità e l’assenza di fori, ne agevola lo scorrimento grazie al minor attrito generato dal polipropilene che offre al tubo un effetto autolubrificante. Sono particolarmente adatti per impianti elettrici annegati nel massetto, in particolare quando vengono applicate tecnologie di maturazione accelerata dei getti mediante vibrazioni.

I plus dei tubi corrugati CTA

Tra le caratteristiche la sicurezza, infatti ogni metro di tubo deve superare tutte le verifiche qualitative imposte per il costante mantenimento della classificazione 3422 e l’assenza di imperfezioni. Sono certificati secondo la norma EN 61386-22 da IMQ.

La gamma si distingue per la forte resistenza agli urti provocati dalla gettata di cemento e alle sollecitazioni termiche durante la maturazione del calcestruzzo ed è quindi la risposta ottimale alle specifiche esigenze dell’edilizia prefabbricata in accordo con le Norme CEI EN.

Le caratteristiche ignee relative ad autoestinguenza del materiale secondo la norma UL94: V2 e la resistenza al filo incandescente Glow Wire Test secondo la norma EN 60695-2-11 pari a 850°C rendono la nuova gamma di tubi corrugati CTA colorati ideale per l’applicazione sottotraccia, all’interno di pareti leggere realizzate in legno o cartongesso, nei controsoffitti e nei pavimenti flottanti.

La caratteristica LSZH – che lo classifica Low Smoke e Halogen Free secondo la norma EN 50642 – ne consente l’applicazione in ambienti pubblici dove è richiesta la non propagazione della fiamma ed emissioni prive di alogeni in caso di incendio.

Con impianti smart ed efficienza energetica il gelato è garantito

Tutti amano il gelato, soprattutto nelle lunghe giornate estive, pochi conoscono le sfide tecnologiche in termini di efficienza e impianti smart che le aziende logistiche sono chiamate ad affrontare per soddisfare il boom di consumi dei mesi caldi.

Ed è questo il caso di Pacaro Logistica, il più grande polo logistico del “freddo” per il centro-sud Italia, specializzato proprio nella conservazione di gelati. Qualità di conservazione e monitoraggio dei consumi sono infatti le due facce della medaglia “integrata”, possibile grazie alle tecnologie intelligenti di ABB.

Consumi e impianti smart nel magazzino romano

Il percorso tecnologico di Pacaro Logistica inizia nel 2017, quando l’azienda decide di rinnovare gli impianti del magazzino di Roma Est (Borgorose) con 20.000 mq di celle frigorifere e una capacità di stoccaggio per prodotti di 35.000 posti pallet.

Mancava tuttavia una soluzione in grado di soddisfare le esigenze di monitoraggio e di controllo dell’energia elettrica, per garantire di continuità di servizio ed efficienza energetica. Qui entra in gioco la proposta del quadro elettrico intelligente ABB, equipaggiato con interruttori aperti Emax 2 collegati alla piattaforma ABB Ability Electrical Distribution Control System (EDCS).

Funzioni di protezione avanzata, logiche programmabili e una completa connettività con sistemi di supervisione sono i vantaggi smart dell’installazione romana: Emax 2 connette digitalmente l’impianto elettrico in modo semplice e sicuro tramite il sistema ABB Ability EDCS e un’innovativa piattaforma cloud.

Prestazioni, risparmio energetico e sostenibilità negli impianti smart di Pacaro Logistica

Industria 4.0 nel monitoraggio digitale di Pacaro Logistica

Ne conseguono impianti smart del tutto conformi al concetto di Industria 4.0, rafforzato da un sistema di digitalizzazione delle informazioni garantito dal WMS (Warehouse Management System), per la gestione in tempo reale del notevole flusso di ingressi e di spedizioni.

Non solo, per migliorare la qualità della fornitura di energia elettrica, il cliente ha installato un trasformatore in resina Hi T Plus, che garantisce maggiore flessibilità nella gestione dei carichi, decisamente variabili in questo tipo di applicazione.

Fotovoltaico: più sostenibilità e integrazione completa

Il risparmio energetico messo in campo da Pacaro si “respira” anche nella scelta green di installare un impianto fotovoltaico che supporta la rete nel soddisfare il fabbisogno energetico degli impianti di refrigerazione. Al cuore del sistema, gli inverter Trio di ABB, scelti per le prestazioni ottimali, la semplicità d’uso e il controllo integrato.

“Le soluzioni proposte da ABB e l’alto grado di affidabilità riscontrato in precedenti realizzazioni – spiega in chiusura Roberto Pacaro, CEO di Pacaro Logistica -, ci hanno portati alla decisione di scegliere un quadro elettrico intelligente, che offre tutti vantaggi degli impianti smart: supervisione, monitoraggio della rete elettrica e, naturalmente, manutenzione predittiva”.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=pMUdj-lOcxY

VMC: aria pulita per un miglior comfort lavorativo

Le tecniche costruttive moderne e la perfetta tenuta dei serramenti hanno trasformato l’involucro edilizio una struttura ermetica in grado di raggiungere standard di efficienza energetica elevati. Sono però necessari sistemi di ricircolo del flusso dell’aria per garantire una ventilazione costante e migliorare la qualità dell’aria.

Un sistema efficace è inserire in fase di progettazione degli edifici, di impianti di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC). Il monoblocco Ingenius VMC di Alpac è la soluzione per la gestione del foro finestra che integra le prestazioni isolanti ed energetiche del monoblocco alla VMC decentralizzata.

Architetti e progettisti sono oggi chiamati a sviluppare involucri edilizi non solo performanti, ma anche in grado di garantire un continuo ricambio dell’aria.

Dotato di sistema VMC integrato, il monoblocco Ingenius VMC permette la costante ventilazione degli edifici, immettendo aria pulita e migliorando il comfort lavorativoAria pulita con la Ventilazione Meccanica Controllata

Oltre all’inquinamento tipico degli spazi indoor (composto organici volatili, anidride carbonica…), i luoghi di lavoro subiscono anche la sollecitazione di agenti esterni (polveri sottili, batteri, pollini…): con l’installazione del monoblocco Ingenius VMC è possibile cambiare l’aria purificandola da polvere, umidità, odori e sostanze dannose. Dotato del doppio filtro di estrazione/immissione G4/F7, garantisce aria pulita e comfort anche a finestra chiusa.

Dotato di scambiatore di calore entalpico a doppio flusso incrociato controcorrente, consente il completo recupero dell’energia termica, mantenendo nel locali ila temperatura invariata ed evitando sprechi energetici.

Semplicità di posa in cantiere

Ingenius VMC è facile e veloce da installare: è il primo sistema VMC Plug&play integrato nel monoblocco finestra.
Infatti, una volta installato e allacciato alla rete elettrica, questa soluzione non necessita di altre predisposizioni o allacciamenti.

Tra i plus da sottolineare, Ingenius VMC non necessita di canalizzazioni o ingombranti impianti centralizzati.

Disponibile per tutti i sistemi oscuranti (avvolgibile, scuro, frangisole, etc.), è caratterizzato da una versatilità nella progettazione e da una perfetta adattabilità a ogni stile architettonico. Infatti per garantire soluzioni realmente su misura, Alpac supporta – fin dalle prime fasi della progettazione – con tecnici specializzati.

Innovazione ed energia solare: come cambia il fotovoltaico

L’energia è fondamentale per la nostra vita, la utilizziamo per riscaldare gli edifici, alimentare tutti i dispositivi, per spostarci e molto altro. Tutte le fonti energetiche a cui può attingere l’uomo possono essere classificate in base alla loro disponibilità, tra fonti non rinnovabili, come i combustibili fossili, e fonti rinnovabili, come il sole.

Negli anni il consumo energetico è cresciuto in modo esponenziale, fino ad oggi, quando si vive un tentativo di inversione di rotta. Utilizzare fonti rinnovabili e pulite è divenuto uno principali obiettivi (mondiali) in ambito ambientale. Da anni si sono sviluppate le tecnologie per sfruttare energie rinnovabili come il fotovoltaico, ma la ricerca e l’innovazione potrebbero stupirci ancora.

Fotovoltaico: dalla crisi ad una nuova crescita

Il fotovoltaico, dopo un primo momento di lancio, ha conosciuto un periodo di stallo, per tornare a crescere negli ultimi temi. Dati gli obiettivi posti in campo di energie rinnovabili, si è approfondito il tema e si sono cercate nuove strade per un nuovo sviluppo della tecnologia solare.

Gli studi di settore e i report sull’argomento sono molti e la ricerca, partendo dai punti deboli riscontrati nel settore, ha spinto verso nuove e interessanti direzioni. L’evoluzione tecnologica ha permesso di sviluppare soluzioni più innovative, efficienti ed anche economiche. Proprio la riduzione dei costi e l’aumento dell’efficienza, sono i due fattori che hanno spinto anche aziende ed enti a tornare ad investire sul fotovoltaico, per quanto questa tecnologia sia ritenuta già matura. Ecco alcuni esempi di innovazioni sperimentate nel campo.

energia fotovoltaica per residenziale

Finestre fotovoltaiche

facciate fotovoltaiche per produrre energiaTradizionalmente, in ambito domestico, il fotovoltaico trova posto sulle coperture delle nostre case. Una delle innovazioni che sta prendendo piede, invece, prevede di sfruttare le superfici vetrate di un edificio per la produzione di energia. Nascono cosi le “solar window”, ovvero delle “finestre solari” che sono in grado di assorbire le radiazioni del sole attraverso i vetri e trasformarle in energia utilizzabile in casa.

Per fare ciò, i vetri vengono appositamente trattati, con l’applicazione di silicio amorfo sulla superficie o all’interno dell’intercapedine della vetrocamera. Il costo è minore rispetto a quello di un impianto, ma il difetto principale dipende dall’impossibilità di orientare la superficie fotovoltaica in modo vantaggioso.

I vetri fotovoltaici possono essere più o meno trasparenti a seconda della tipologia di fotovoltaico che si inserisce, distinguendo quindi tra finestre fotovoltaiche trasparenti, semitrasparenti o colorate.

Fotovoltaico organico

Per dare nuova spinta al fotovoltaico, enti e aziende si sono indirizzati alla ricerca di tecnologie e soluzioni che permettessero di ridurre il costo degli impianti, senza inficiarne l’efficienza. Sembra essere promettente lo sviluppo del fotovoltaico organico (OPV, ovvero Organic Photovoltaic), che sfrutta la capacità di combinazioni di polimeri organici di catturare la luce del sole.

In questi pannelli si sostituisce il silicio con materiali alternativi, che permettono di ottenere moduli più sottili, flessibili ed economici. La riduzione dei costi dipende dalle tecniche di produzione, più economiche, ma anche dal risparmio di materiali, in quanto a parità di superficie, la quantità di materiali richiesti è quasi del 90% in meno rispetto ai metodi tradizionali.

Pannelli bifacciali

Un’ultima e recente novità riguarda lo sviluppo di pannelli bifacciali, ovvero di moduli solari composti da celle su entrambi i lati. La capacità di catturare la radiazione solare attraverso entrambi i lati del pannello, ne aumenta notevolmente l’efficienza, arrivando a produrre anche il 30% di energia in più.

I fattori da prendere in considerazione per l’installazione dei pannelli riguardano la distanza dal suolo, l’inclinazione e l’albedo della superficie sottostante, che incide sulla quantità di luce riflessa (e quindi poi assorbita dal pannello). Sono in molti ad aver scommesso su questa tecnologia, che ha raccolto molto interesse anche agli ultimi Intersolar Award 2019, una manifestazione sul settore che si svolge a Monaco di Baviera, dove si premiano soluzioni e servizi innovativi nel campo del fotovoltaico.

Milano: nuove regole per la sostituzione dei sistemi di riscaldamento

Abbattimento del 45% delle concentrazioni di Pm 10 e NOx, riduzione del CO2 entro il 2030, azzeramento entro il 2050 attraverso la progressiva eliminazione dei combustibili fossili per Milano Carbon neutral: questi gli obiettivi che si è posta la città metropolitana di Milano. Lotta dunque all’inquinamento, la cui causa non deriva solo dalle auto, ma anche da sistemi di riscaldamento obsoleti e caldaie più inquinanti.

Per questo sono state rinnovate e semplificate le linee di indirizzo del bando “Be 2018” per la concessione di finanziamenti a favore di opere di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici privati.

Le principali novità

Raddoppio del contributo economico per chi passa da un impianto di riscaldamento alimentato da carbone fossile a sistemi di teleriscaldamento, pompe di calore o pannello solare Carbon neutral

Promozione interventi di depavimentazione di aree esterne private, per incrementare la superficie filtrante in città, con un contributo specifico alla realizzazione di tetti e pareti verdi nell’ambito del progetto europeo H2020 Clever cities (progetto europeo relativo alla creazione e gestione di soluzioni ambientali, sociali ed economiche per la rigenerazione urbana)

Allargamento della platea dei beneficiari – Oltre agli edifici adibiti a residenza privata, ospedali, cliniche, attività ricreative e sportive; per quanto riguarda tetti e pareti verdi e l’incremento di superficie de-pavimentata si aggiungono gli edifici adibiti a uffici, a patto che venga garantito l’accesso al personale impiegato, e a attività commerciali che garantiscano l’accesso al pubblico delle aree interessate dall’intervento

Riqualificazione energetica con sistemi di riscaldamento efficienti

Oggi è possibile presentare per ogni edificio una singola modifica o più modifiche combinate fra loro relativamente a quattro aree di intervento:

A. L’involucro dell’edificio esistente o parti di esso (installazione di pannelli solari, fotovoltaici o building automation di impianti termici ed elettrici)

B. Interventi sull’impianto termico esistente (sostituzione di generatori di calore alimentati a gasolio con gas naturale o allacciamenti alla rete di teleriscaldamento, sostituzione di generatori a combustibile fossile con pompe di calore o impianti geotermici o pannelli solari)

C. La realizzazione di tetti e o pareti verdi per aree condominiali o edifici adibiti ad uffici, purché sia garantito l’accesso al personale impiegato, ed edifici commerciali purché sia garantito l’accesso al pubblico

D. La depavimentazione di aree esterne private, come i cortili, libere da costruzioni, anche connesse a interventi di manutenzione, risanamento, ristrutturazione o restauro (per esempio nel caso della sostituzione di una caldaia a idrocarburi e l’eliminazione del serbatoio) senza demolizione e ricostruzione.

Il bando avrà durata fino ad esaurimento delle disponibilità economiche messe a disposizione dall’amministrazione a eccezione degli interventi di sostituzione di caldaie a gasolio che devono essere presentati entro il 31 dicembre 2020.

Il bando del Comune è finanziato con oltre 24 milioni di euro. Il contributo è suddiviso:

ma i contributi possono sommarsi in caso di interventi combinati fra loro.

Si aggiungono inoltre, a favore della progettazione dei tetti verdi ulteriori 70mila euro (fino a un massimo di 7mila euro per ciascun intervento) garantito dalle risorse di Clever Cities.

Industria 4.0: Mewa investe in nuove tecnologie di processo

L’innovazione tecnologica sta modificando molti settori, dove è in atto un fenomeno meglio noto come quarta rivoluzione industriale. La digitalizzazione dei processi operativi, oltre a rendere più fluidi i processi, a migliorare l’interfaccia uomo-macchina e ad aprire nuovi canali di business, contribuisce a creare un modello di impresa: partendo da ciò che genera valore per il cliente, si realizza un processo di miglioramento continuo, seguendo una logica di flusso.

Proprio per garantire ai propri clienti qualità e servizi al top, Mewa investe in tecnologie di processo in grado di rispondere appieno a queste esigenze.

Il moderno sistema logistico per gli articoli antinfortunistici a marchio MEWA


Il moderno sistema di controllo della qualità degli indumenti protettivi Mewa ad alta visibilità

Alti standard di prodotto

Mewa da sempre investe in tecnologia e sviluppo: l’azienda collabora con produttori di tessuti e istituti di ricerca ed esegue test nei propri laboratori, per verificare se i prodotti tessili rispondono alle attuali esigenze. Le tecniche adottate vengono costantemente migliorate e sono innovative per l’intero settore.

Processo produttivo innovativo ed efficiente

Un elevato standard tecnico è stato raggiunto anche nel comparto degli articoli per la protezione sul lavoro, che integrano l’offerta dei servizi Mewa: qui tre magazzini, dotati di un modernissimo sistema logistico, rendono più rapido l’intero processo di gestione delle richieste e di fornitura dei prodotti al cliente.

L’innovazione in Mewa trova un forte traino anche tra i collaboratori. Chi infatti conosce l’azienda, i suoi processi e la clientela meglio di loro? Per far sì che le buone idee possano anche essere concretamente realizzate, è stato creato un sistema interno di gestione delle idee. Partendo dall’esperienza quotidiana ogni collaboratore può offrire spunti e nuove idee migliorative che vengono valutate internamente e se ritenute valide vengono testate e poi realizzate.