Interruttori S-ARC1 e DS-ARC1 per protezione da arco elettrico

La Norma CEI 64-8 V3 stabilisce i provvedimenti da adottare contro il pericolo di «guasto da arco in serie», ovvero guasti che si verificano quando un conduttore si danneggia e genera un surriscaldamento locale. Un AFDD (Arc Fault Detection Device) è un dispositivo concepito per contenere gli effetti dei guasti da arco elettrico tramite la disconnessione del circuito nel momento in cui viene rilevata questa tipologia di guasto.

Grazie al rilevamento tempestivo di guasti da arco elettrico e alla disconnessione del circuito coinvolto, gli AFDD garantiscono l’incolumità delle persone e la protezione dei beni di valore.

ABB propone due diverse versioni di prodotto:

Entrambe le versioni sono integrate nella gamma ABB System Pro M compact (dispositivi modulari da guida DIN).

Gli AFDD prevengono numerosi pericoli derivanti da anomalie dell’impianto elettrico, garantendo la massima efficacia nella protezione di persone, investimenti e beni.

Panoramica delle soluzioni

DS-ARC-1-ABBS-ARC1 è un dispositivo 1P+N con MCB (interruttore magnetotermico) integrato, con potere di interruzione pari a 6 kA e 10 kA (nella versione M). Con un ingombro di soli due moduli, rappresenta una protezione efficace contro le sovracorrenti e i guasti da arco elettrico. Abbinati a un RCCB (interruttore differenziale puro) come unità a monte, i dispositivi della serie S-ARC1 rappresentano una protezione completa.

DS-ARC1 è un dispositivo 1P+N con interruttore magnetotermico differenziale integrato e potere di interruzione pari a 6 kA e 10 kA (nella versione M). Con un ingombro di soli tre moduli, i dispositivi della serie DS-ARC1 offrono una protezione completa, riducendo il rischio di incendio. L’RCBO integrato protegge inoltre dalle sovracorrenti e dalla corrente di guasto a terra: una soluzione completa in un unico dispositivo.

Caratteristiche chiave dispositivi AFDD S-ARC1 e DS-ARC1

Guida alla protezione da incendi generati da arco elettrico

L’elettricità è la causa accertata di molti rischi d’incendio: in Europa ogni anno si registrano più di due milioni di incendi e più del 30% degli incendi è causato da guasti elettrici.  Molte correnti di guasto sono individuabili, mentre altre situazioni sono difficili da riconoscere come quelle causate dalla formazione di arco elettrico dovuta a un guasto.

ABB - massima sicirezza protezione arco elettrico

Cos’è un arco elettrico?

Un arco elettrico è un fenomeno ad elevato contenuto energetico che si manifesta con una scarica (scintilla), che genera un surriscaldamento locale con alte temperature che possono innescare un incendio.

Esistono due tipi di archi elettrici:

guasto da arco elettrico in seriel’arco in serie si verifica in presenza di un’interruzione, totale o parziale, lungo un unico conduttore, non ci sono correnti di dispersione verso terra e non si assiste ad un aumento della corrente del circuito. Gli interruttori differenziali e gli interruttori magnetotermici non sono idonei per
questo tipo di protezione.

 

 

guasto da arco elettrico in parallelol’arco in parallelo si verifica fra 2 punti a differenza di potenziale (fase-neutro o fase-terra) a causa di un guasto sull’isolamento dei cavi. In questo caso caso un interruttore differenziale ad alta sensibilità protegge dal rischio di incendi.

 

 

Dove si verificano?

I guasti da arco elettrico possono verificarsi in:

Le principali cause

Le cause più frequenti dei guasti da archi elettrici sono:

I guasti da archi elettrici, che spesso si verificano in punti non visibili, sono in grado di innescare incendi, causando danni enormi.

Arco elettrico: cosa dice la norma

In Italia, a partire da marzo 2017, nella Norma CEI 64-8 V3 si parla dei provvedimenti da adottare contro il pericolo di guasto da arco in serie. La prevede l’utilizzo di dispositivi di rilevazione di guasti d’arco (AFDD) nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio e nei luoghi soggetti a vincolo artistico o destinati alla custodia di beni insostituibili.

DS-ARC-1-ABBL’utilizzo è in ogni caso raccomandato anche in ambienti residenziali dove sono presenti oggetti infiammabili, beni di valore, , come bambini, anziani o malati.

I dispositivi AFDD (Arc Fault Detection Device), utilizzati in aggiunta o integrati nelle protezioni magnetotermiche e differenziali, contengono gli effetti dei guasti da arco elettrico e offrono maggior sicurezza in termini di protezione da incendi di natura elettrica.
Gli AFDD, integrati negli interruttori magnetotermici e/o interruttori differenziali, prevengono numerosi pericoli derivanti da anomalie dell’impianto elettrico, garantendo la massima efficacia nella protezione di persone, investimenti e beni in tutti i tipi di edificio.

Glossario: l’evoluzione della protezione

Interruttore differenziale -È un dispositivo di protezione che rileva eventuali dispersioni di corrente verso terra, tipiche in caso di guasti nelle apparecchiature, interrompendo l’alimentazione e scongiurando il pericolo che una persona possa entrare in contatto con parti in tensione e quindi pericolose (contatto indiretto).

Interruttore Magnetotermico – È un dispositivo di protezione automatico che provvede a togliere automaticamente tensione all’impianto quando rileva una corrente superiore di diverse volte a quella nominale (cortocircuito, intervento magnetico) o di poco superiore a quella nominale per un periodo tale da produrre un eccessivo riscaldamento dei conduttori elettrici (sovraccarico, intervento termico).

AFDD – è un dispositivo per la rilevazione degli archi elettrici. Grazie al rilevamento tempestivo di guasti da arco elettrico e alla disconnessione del circuito, garantiscono l’incolumità delle persone e la protezione dei beni di valore.

Si ringrazia ABB Italia per il materiale fornito per la realizzazione dell’articolo

Protezione differenziale integrata con Micrologic Vigi

La gamma Compact NSX di Schneider Electric si distingue per innovazione unita ad un design ergonomico, per sicurezza e affidabilità e per la possibilità di aggiungere nuove funzioni senza modificare gli ingombri.
Un esempio di questa innovazione è la gamma di unità di controllo Micrologic Vigi con la protezione differenziale integrata.

La gamma si compone di:

Cosa sono le unità di controllo Micrologic Vigi

Installazione Micrologic Vigi di Schneider ElectricLe unità di controllo  sostituiscono la combinazione tra lo sganciatore (magnetotermico o elettronico) ed il blocco differenziale associato all’interruttore (blocco Vigi).  Inoltre, possono essere utilizzati per sostituire la protezione differenziale realizzata mediante un relè differenziale a toroide separato.

Per rispondere alle diverse esigenze sia Micrologic Vigi 4, sia Micrologic Vigi 7 E sono disponibili in due versioni:

  1. protezione dei sistemi di distribuzione e protezione differenziale
  2. protezione dei sistemi di distribuzione e allarme differenziale (segnala il guasto differenziale senza sgancio)

I principali vantaggi

La scelta delle protezioni

La gamma Compact NSX prevede un’unità Micrologic che include sia la protezione dei circuiti sia la protezione differenziale. La protezione differenziale precedentemente assicurata dal blocco Vigi è ora integrata nell’unità Micrologic. Entrambe sono conformi alla norma IEC 60947-2 allegato B.

Compact NSX con Micrologic Vigi 4

Compact NSX con Micrologic Vigi 7 E

Innovazione e sicurezza elettrica

Come deve essere un impianto elettrico per considerarsi a norma e quindi sicuro? Purtroppo in Italia spesso gli impianti sono obsoleti e non sicuri, realizzati prima degli anni 90, ma raramente si pensa che possano rappresentare un pericolo. Un impianto moderno è infatti la base per evitare rischi, accrescere il valore economico dell’abitazione e ridurre i costi energetici.

prosiel logoProsiel è un’Associazione senza scopo di lucro nata nel 2000 che raccoglie i principali attori della filiera elettrica, quali distributori di energia, utility, produttori di materiale elettrico, agenti, grossisti, installatori, progettisti, enti normatori e certificatori, amministratori di immobili, etc., con lo scopo di promuovere l’innovazione, una maggiore cultura della sicurezza elettrica e del risparmio energetico.

Prosiel si propone di:

Le guide e i rapporti pubblicati da Prosiel

Pubblica la prima Guida nel 1989, dal titolo La sicurezza elettrica nei condomini, per aiutare amministratori di immobili, progettisti, installatori e costruttori edili a garantire la sicurezza elettrica dei cittadini in occasione dell’emanazione della Legge 46/90 sulle Norme per la sicurezza degli impianti.

Nel 2000 pubblica due Guide: Sicurezza in casa rivolta agli utilizzatori degli impianti elettrici domestici e Comfort e gestione dell’energia, pensata per illustrare le scelte e i comportamenti più opportuni per valorizzare l’immobile e aumentare la soddisfazione di chi dovrà viverci.

Nel 2002 presenta il 1° Rapporto sul mercato elettrico, incentrato sulla situazione dell’impiantistica elettrica in Italia e nel 2004 il 2° Rapporto annuale sulla sicurezza elettrica, che contiene un’indagine svolta dall’Istituto di Ricerca Demoskopea su un campione di famiglie che fotografa la situazione italiana. Sempre nel 2004 viene promosso il mese della sicurezza elettrica, un progetto di un check-up gratuito dell’impianto elettrico presso le abitazioni a Bari e Reggio Emilia.

Il 3° Rapporto annuale sulla sicurezza elettrica risale al 2005 mentre nel 2006 pubblica un’integrazione alla Guida alla sicurezza elettrica nel condominio. Nel 2008 e nel 2010 vengono aggiornati i dati dell’indagine sulla situazione della sicurezza elettrica nelle case degli italiani.

Nel 2010 promuove la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza elettrica La Famiglia Fuori Norma, patrocinata dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Norma CEI 64-8: quale livello sei?

Nel 2011, anno di approvazione della nuova Variante alla Norma CEI 64-8 che classifica gli impianti elettrici domestici in tre livelli, sbarca su Facebook e nel 2012 produce un video “La nuova norma 64-8”, pubblicato su YouTube.

Il libretto d’Impianto Elettrico

App Prosiel libretto di impianto elettricoIl 2015 vede la nascita del Libretto d’Impianto Elettrico, un documento gratuito che ha ottenuto il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, utile sia al professionista sia al consumatore. Il Libretto è stato predisposto per raccogliere le istruzioni d’uso e manutenzione delle apparecchiature che fanno parte dell’impianto, le relative garanzie e ogni informazione fornita dall’impresa installatrice per la sua migliore gestione affinché l’utente abbia la possibilità di adempiere i propri obblighi e ottenere le migliori prestazioni previste in assoluta sicurezza.

A luglio del 2017 è resa disponibile la versione digitalizzata per dispositivi Apple e Android che permette agli installatori e verificatori di compilare il Libretto direttamente sul proprio smartphone o tablet e inviare al cliente una copia digitale. La Digital Edition, per garantire una migliore comprensione del testo a tutti i potenziali fruitori presenti sul territorio, è utilizzabile in italiano, francese, inglese e tedesco.Le attività di Prosiel

Le attività di Prosiel

Prosiel Roadtour 2019 – Si stanno svolgendo 15 seminari itineranti sul territorio nazionale dal titolo Energie in movimento – Crescita, opportunità e tecnologie per lo sviluppo della mobilità elettrica nelle città – con la collaborazione di FME (Federazione Nazionale Grossisti Distributori Materiale Elettrico). Molti appuntamenti sono ospitati presso importanti distributori di materiale elettrico e le relazioni sono incentrate su:

Libretto impianto elettrico per il condominio

Prosiel sta predisponendo il Libretto d’Impianto Elettrico per il Condominio, dedicato agli Amministratori condominiali e ai condòmini, al fine di porre l’attenzione sulla sicurezza delle parti comuni del condominio. Il libretto darà tutte le informazioni sullo stato degli impianti e fornirà le indicazioni sugli eventuali interventi affinché gli stessi siano conformi alle leggi in vigore.

Libro Bianco sulla sicurezza degli impianti elettrici domestici

Il Libro Bianco ha lo scopo di fotografare la situazione degli impianti elettrici nelle abitazioni italiane, sensibilizzando l’opinione pubblica e le istituzioni alla necessità di adeguare gli impianti per la messa in sicurezza. Il Libro Bianco comprenderà anche l’indagine statistica quali-quantitativa commissionata all’Istituto Piepoli.

Digital Energy e Smart City: i progetti in Italia

Uno degli elementi fondamentali per permettere alle città di funzionare è l’energia, essenziale per lo svolgimento di tutte le attività umane. I progetti di Smart City sono sempre più diffusi e di pari passo cresce la digitalizzazione delle città. Questo vale anche per l’energia, che si fa intelligente, la digital energy.

Digital Energy: che cosa significa

che cosa è la digital energyCon il termine Digital Energy si vuole indicare una nuova forma di energia intelligente, che è tale grazie all’utilizzo di tecnologie digitali lungo tutta la filiera. La digitalizzazione dell’energia riguarda, quindi, ogni fase, dalla produzione dell’energia, alla distribuzione e all’utilizzo della stessa. La Digital Energy comporta l’utilizzo di sistemi informatici per garantire la massima efficienza in fase di distribuzione e per monitorare costantemente la sua erogazione. Questo porta alla raccolta di una grande quantità di dati (big data) e all’utilizzo del cloud.

La Digital Energy, però, arriva fin dentro ogni edificio, integrandosi con il tema degli Smart Building e delle Smart Home, che a loro volta permettono un utilizzo efficiente dell’energia. Quindi, software, hardware, cloud, big data, sensori, sono tutti quegli elementi che permettono di rendere l’energia intelligente. Questa tecnologia digitale, infatti, permette di misurare, gestire i picchi e gli accumuli, evitando gli sprechi e massimizzando l’efficienza.

Un’ulteriore conseguenza della diffusione della Digital Energy è un cambiamento nel ruolo del consumatore, che viene coinvolto in modo più attivo nella gestione dell’energia.

A che punto siamo in Italia?

Le Smart City in Italia crescono e si sviluppano sempre più progetti tesi all’innovazione e alla digitalizzazione. Nonostante ciò, la diffusione delle soluzioni di Digital Energy non è ancora ben consolidata e il nostro Paese si presenta leggermente indietro rispetto ad altri in Europa.

La necessità di digitalizzare la rete elettrica nasce per un bisogno di “rinnovarla” e ripensarla, in quanto con la diffusione delle energie rinnovabili e dello storage, la generazione di energia diventa distribuita e si diffonde il modello della Smart Grid e l’utilizzo di dispositivi come gli smart meter.

La digitalizzazione dell’energia, in Italia, riguarda in realtà diversi settori. Si parla dell’utilizzo di energia per il funzionamento degli edifici, per l’illuminazione pubblica, per la mobilità e tutte le altre infrastrutture. Il Italia esistono progetti relativi alla Digital Energy, che sono più o meno complessi e che danno alla tecnologia digitale un peso più o meno rilevante.

Lo Smart & Strategy Group del Politecnico di Milano, nel Digital Energy Report, ha analizzato 353 progetti attivati in 15 città italiane, relativi al settore dell’energia. Da questo studio emerge che la maggior parte sono, secondo la definizione del rapporto, “analogici”, mentre solo circa il 5% è realmente “digitale”.

I progetti di Digital Energy avviati in Italia

digital energy in ItaliaL’Italia è stato uno dei primi paesi ad introdurre gli smart meter e detiene tutt’ora un record globale per il numero di dispositivi installati. Si tratta di un oggetto che permette la lettura e la gestione dei contatori da remoto, così da poter operare a distanza in modo automatico.

L’utente diventa più consapevole dei propri consumi, si utilizza l’energia in modo più efficiente e la gestione dell’intera rete viene migliorata. Nonostante questo primato, i progetti di Digital Energy a più ampia scala, come detto, non sono ancora molto sviluppati, ma ecco un paio di esempi.

Livorno ha, da poco, avviato un progetto di innovazione urbana basato sul modello ENEA di Smart City. Lampioni intelligenti, sensori, telecontrollo, riqualificazione della rete elettrica, sono solo alcuni degli elementi facenti parte del progetto ES-PA – Energia e Sostenibilità per la Pubblica Amministrazione. All’interno di questo progetto è poi stata sviluppata una piattaforma digitale, chiamata PELL, che permette il monitoraggio dei consumi energetici per la pubblica illuminazione. Si tratta di un sistema che permette la raccolta dati, ma anche un’analisi e una diagnostica dei consumi e dei risparmi.

In Italia sono stati avviati anche dei progetti per lo sviluppo delle Smart Grid, grazie alla collaborazione di enti di ricerca e imprese del settore. Ma un caso particolare è quello di un comune sardo, Bunetti, in cui è stato avviato il primo progetto di Smart Grid comunale, poiché l’amministrazione aveva mantenuto la proprietà della rete e delle relative infrastrutture. Il comune, in cui il livello di produzione di energia rinnovabile è elevato, è stato premiato anche da Legambiente con l’annuale report Comuni Rinnovabili.

Come ottenere il comfort ottimale in ogni ambiente

Samsung ha ideato un innovativo sistema di diffusione dell’aria in grado di risolvere lo spiacevole problema dei getti d’aria diretti: Wind Free, la nuova frontiera della climatizzazione degli ambienti interni.

L’esclusiva tecnologia WindFree di Samsung è disponibile in tre famiglie di prodotti: climatizzatori a parete, cassette a 1 via e cassette a 4 vie.

Comfort ottimale in 3 passaggi

ElettricoMagazine -Il comfort ottimale di Samsung

Leggi e scarica il magazine digitale di ElettricoMagazine

Tre sono le fasi attraverso cui questo sistema di raffreddamento agisce:

Una diffusione uniforme, per un benessere assoluto sia all’interno degli spazi domestici che di lavoro – uffici, negozi o showroom – ma anche nelle situazioni più delicate quali la camera da letto o i luoghi in cui sono presenti bambini o anziani. Il tutto in modo estremamente silenzioso e con la comodità del controllo a distanza wi-fi che ne permette la gestione da remoto grazie alla comoda App SmartThings (per alcune versioni potrebbe essere richiesto un kit aggiuntivo).

Per un’aria più pulita

In più, i climatizzatori a parete sono dotati dello speciale filtro Easy Filter Plus, in grado di catturare polvere, agenti contaminanti e allergeni, facile da pulire, a vantaggio di tutte le persone affette da malattie allergiche croniche, che in Italia rappresentano il 10,7% della popolazione.

Per il settore terziario e commerciale

In particolare, per i contesti di ambito commerciale e per tutto il terziario, Samsung propone due modelli: la Cassetta a 4 vie e la Cassetta 1 via, entrambi contraddistinti da un design elegante e caratteristiche tecniche che li rendono unici  e che assicurano un comfort ottimale.

La Cassetta 4 vie possiede un sensore di presenza che ottimizza i flussi e i consumi in base alla presenza di persone nell’ambiente; ed è caratterizzata da un dispositivo SPI Air Purifier che genera atomi di idrogeno attivo e ioni di ossigeno per purificare a fondo l’aria e rendere l’ambiente confortevole.

La Cassetta 1 via, dal design compatto, con uno spessore di soli 135 mm, può essere installata anche nei controsoffitti più bassi; ha inoltre un’aletta direttrice regolabile fino a 80°, per ottenere un raggio d’azione più ampio.

Leggi (o scarica) l’approfondimento contenuto nel magazine digitale Edifici sostenibili e connessi

Sicurezza e protezione continua con ReStart

Temporali e disturbi elettrici possono mettere a rischio l’impianto elettrico e determinare lo scatto ingiustificato del differenziale, con l’interruzione nell’erogazione della corrente.

Una verifica periodica dell’impianto elettrico consente di tenerne alto il livello di sicurezza: un regolare test periodico del differenziale non solo ne garantisce il funzionamento in caso di pericolo, ma permette anche di rendersi conto delle reali condizioni delle parti meccaniche che compongono l’interruttore.

È possibile aumentare il livello di sicurezza degli impianti elettrici garantendo nel contempo il corretto funzionamento della protezione dei differenziali?

Gewiss presenta la nuova versione dei dispositivi di protezione ReStart e ReStart Autotest PRO una gamma di dispositivi differenziali evoluti in grado di garantire totale sicurezza per ogni tipo di impianto residenziale, industriale e terziario, proteggendo cose e persone. Sono ideali anche per gli impianti non presidiati, in quanto garantiscono la continuità di servizio e riducono le problematiche di manutenzione.

ReStart in caso di scatto intempestivo verifica che non ci siano problemi sull’impianto e riarma l’interruttore differenziale; ReStart Autotest PRO, invece, è un dispositivo di protezione che esegue in automatico il test del differenziale senza togliere la corrente, mantenendo così in efficienza la protezione.

Restart Gewiss per impianti elettrici sicuriQuali sono i vantaggi di Restart?

Innanzitutto il riarmo automatico in caso di scatto intempestivo dell’interruttore evitando disagi e possibili danni e riattivazione dell’alimentazione solamente dopo un controllo dell’impianto e l’assenza guasti. In questo modo, è sempre garantita la sicurezza per cose e persone e viene eliminato il pericolo di scossa elettrica.

Inoltre si distingue per compattezza, la soluzione per impianti monofase occupa un solo modulo DIN e per la velocità di controllo dell’impianto e riarmo dell’interruttore in soli 10 secondi.

Le versioni PRO e TOP

I dispositivi ReStart Gewiss sono disponibili anche nelle versioni PRO e TOP:

PRO garantisce protezione e controllo dell’impianto continui. Dopo lo scatto dell’interruttore, viene controllato lo stato di isolamento dell’impianto senza limiti di tempo, fino all’avvenuta estinzione del guasto, per poi riarmare in totale sicurezza.

TOP è adatto per il terziario e industriale. Questa versione permette di regolare tempi e modalità del riarmo automatico dell’interruttore, impostare il numero di tentativi e il tempo di ritardo del riarmo automatico.

Massima sicurezza con ReStart Autotest PRO

ReStart Autotest PRO effettua il test periodico di sicurezza del differenziale senza togliere tensione all’impianto grazie agli speciali contatti di bypass brevettati da Gewiss. Gli apparecchi di questa versione eseguono il test ogni 28 giorni, assicurando la massima protezione differenziale anche per un periodo di tempo molto lungo.

Per garantire un elevato grado di sicurezza in ogni ambito applicativo, infine, ReStart Autotest PRO è disponibile nelle versioni 2P e 4P per impianti di distribuzione monofase e trifase

Quali sono i vantaggi dell’auto-test?

È possibile aumentare il livello di sicurezza degli impianti elettrici garantendo il corretto funzionamento della protezione dei differenziali?

L’utilizzo di dispositivi in grado di eseguire un auto-test rappresenta una soluzione al problema dell’affidabilità della protezione: libera l’utente dall’obbligo di testare l’interruttore. In caso di anomalie, l’interruttore guasto può inviare un messaggio di errore.

L’auto-test

La sicurezza anche da remoto con il modulo Wi-Fi e App Restart Wi-Fi

Restart con modulo Wifi associabileVuoi monitorare ovunque e in qualsiasi momento lo stato dell’impianto elettrico? Alcune versioni dei dispositivi ReStart e ReStart Autotest possono associare un modulo Wi-Fi che consente di avere sotto controllo la misura dell’energia elettrica prodotta e consumata, la potenza attiva e reattiva, la corrente e la tensione dell’impianto.

Nel caso di impianti con ReStart Autotest, inoltre, il modulo Wi-Fi è utile per testare in ogni istante il funzionamento della protezione differenziale.

La App ReStart Wi-Fi consente di controllare in qualsiasi momento tutti i valori di stato associati al proprio impianto direttamente da smartphone e tablet. La App, inoltre, consente di lanciare da remoto un comando di Autotest e visualizzare i dettagli relativi all’esito, alla data e all’ora di tutte le operazioni di Test effettuate nel tempo.

 

 

Trasformatori di corrente apribili: ottimizzare i consumi, migliorare l’efficienza

Efficienza energetica, contenimento dei costi e garanzia della continuità di servizio sono tre aspetti fondamentali nella gestione di un impianto. Ovviamente è necessario conoscere quando, dove e come l’energia viene utilizzata, misurando e monitorando le principali grandezze elettriche.

PowerLogic è la gamma di prodotti di misura Schneider Electric che offre gli indicatori di prestazioni chiave e le analisi necessarie per bilanciare strategicamente le emissioni, l’efficienza, l’affidabilità e i costi.

Si compone di apparecchi modulari da guida DIN e prodotti per installazione a pannello per tutti i tipi di applicazioni nel civile, terziario e industriale e di un’ampia e completa gamma di trasformatori di corrente per consentire la misurazione indiretta delle grandezze elettriche che caratterizzano un sistema. Tra questi anche trasformatori di corrente apribili adatti per semplificare le installazioni di retrofit.

Trasformatori di corrente apribili: cosa sono?

trasformatori di corrente apribili Schneider ElectricI trasformatori di corrente apribili sono la soluzione ideale per effettuare le misure su impianti esistenti, quadri di distribuzione o power center senza togliere l’alimentazione ai circuiti sia in caso di manutenzione sia di ampliamento dell’impianto. Grazie a questa soluzione è possibile intervenire in tutte quelle situazioni in cui l’inserimento dei classici trasformatori amperometrici chiusi risulta problematico per cause tecniche, o non conveniente.

Possono essere utilizzati in tantissime applicazioni nell’ambito di progetti di retrofit in edifici commerciali, strutture industriali o sanitarie, Data Center o installazioni nel settore Oil & Gas.

Essendo apribili, sono facili e veloci da fissare grazie al sistema a scatto e ai ganci di fissaggio.

Schneider Electric propone diverse tipologie e dimensioni:

I principali vantaggi

I trasformatori di corrente apribili Schneider Electric sono conformi alle norme ambientali e rispondono agli standard di misura nella norma CEI 61869-1 Prescrizioni generali e CEI 61869-2 Prescrizioni addizionali per trasformatori di corrente.

Storie di efficienza energetica nei comuni italiani

Operazione efficienza energetica, su tutto il territorio italiano: ecco l’impegno di Engie nella valorizzazione di edifici, aziende, strade e ambienti urbani con energia al 100% green. Il percorso green ha già toccato 10mila edifici e continua nella gestione energetica di 300 comuni, 450mila punti luce, 12 reti di teleriscaldamento e 20 impianti di cogenerazione.

Best practice che fanno bene all’ambiente, alla salute, alla transizione energetica e al portafogli di amministrazioni e cittadini.

Diamo un’occhiata agli ultimi traguardi efficienti delle città italiane.

Biella: il teleriscaldamento raggiunge un cittadino su due

banca dati efficienza energeticaLa rete di teleriscaldamento realizzata da Engie Italia a Biella evita l’emissione in atmosfera dell’equivalente dell’anidride carbonica assorbita da 200mila alberi. Un progetto che cresce e raggiunge nuovi quartieri, toccando circa un abitante su due. Confermano la bontà dell’iniziativa i dati sulla qualità dell’aria in città: nei primi due mesi del 2019 il livello di polveri sottili nella centralina di riferimento ha superato solo per due giorni il valore di soglia dei 50 microgrammi per metro cubo di media quotidiana. Questo d’inverno, con gli impianti di riscaldamento in funzione e in un periodo di siccità.

“Siamo impegnati nella lotta ai cambiamenti climatici e nel ridurre l’impatto dell’inquinamento sulla salute – spiega Matthieu Bonvoisin Direttore Teleriscaldamento e Cogenerazione Engie Italia -. La tecnologia ci viene in aiuto: utilizzando sistemi all’avanguardia più efficienti rispetto a quelli tradizionali, il teleriscaldamento migliora la qualità dell’aria e della vita dei cittadini”. Un viaggio sostenibile che porterà Biella al -25% di emissioni di CO2 ogni anno.

Efficienza energetica e zero emissioni anche a Cinisello

Dal Piemonte al cuore della Lombardia, il player dell’energia ha recentemente acquisito il pieno controllo operativo della società che gestisce la rete di teleriscaldamento di Cinisello. Oggi il servizio copre 18.000 abitanti (circa 50 GWh all’anno) e garantisce, anche in questo caso, una riduzione di oltre il 25% delle emissioni inquinanti (CO2 e NOx).

Una scelta efficiente e particolarmente evoluta anche in termini di sicurezza, almeno per due motivi:

Illuminazione pubblica a LED: il caso di Monterotondo

Fare smart city significa anche pensare a una illuminazione pubblica più efficiente e sostenibile. Come quella che cambierà il volto del Comune di Monterotondo: l’intervento permetterà all’amministrazione di aumentare l’efficienza energetica diminuendo, al contempo, il consumo annuo di energia elettrica (1 milione di kWh contro gli attuali 3 milioni di kWh).

Come ottenere un simile risparmio? Il progetto prevede la sostituzione degli attuali corpi illuminanti con oltre 4.000 lampade a LED entro novembre 2019. Inoltre, l’azienda si occuperà dell’adeguamento normativo degli impianti elettrici e della sostituzione delle lanterne semaforiche.

Un intervento smart non solo nella raccolta dati all’interno dei sistemi informatici del comune, ma anche nel coinvolgimento dei cittadini. A ogni palo della luce sarà infatti assegnato un QR code ben visibile: chiunque dovesse riscontrare un guasto, lo potrà segnalare a Engie in modo semplice e immediato.

Fare rete ed efficienza energetica nelle smart city bresciane

Ultimo esempio, il progetto di efficientamento energetico avviato insieme a 21 comuni della provincia di Brescia. Un virtuoso esempio di partnership pubblico-privato che promette un risparmio energetico superiore al 70% e una riduzione dell’inquinamento equivalente alla mancata circolazione di circa 700 veicoli.

Gli interventi promossi sul territorio bresciano prevedono:

La proposta si è dimostrata vincente, nel vero senso della parola: con il progetto bresciano Engie Italia ha vinto il premio “Best Practice Patrimoni Pubblici 2019”, nella categoria “Gestione e riqualificazione energetica della rete di illuminazione pubblica”, in occasione del 13esimo Forum Nazionale sui Patrimoni Immobiliari Urbani Territoriali Pubblici.

Dispositivi di rilevamento dell’arco elettrico

Il rischio di incendio prodotto da un guasto elettrico può avere conseguenze devastanti per le persone come per le proprietà: studi statistici mostrano che, su 1,6 milioni di incendi avvenuti all’interno di abitazioni private in Europa, circa il 30% ha origine elettrica.

BTdin Stop Arc di BTicino è un dispositivo in grado di rilevare l’innesco dell’arco elettrico prodotto da un cedimento dell’isolamento, dalla rottura di cavi o da correnti di dispersione a terra.

Cause elettriche di guasto e dispositivi di protezione associati

Sovraccarico – É un fenomeno legato al surriscaldamento dei conduttori sottodimensionati rispetto alle correnti circolanti nei circuiti. Ciò può comportare il rapido deterioramento degli isolanti ed il loro cedimento, dando origine ad incendi.
Dispositivi di protezione: fusibili (tipo gG), interruttori automatici con sganciatori termici, interruttori automatici con sganciatori elettronici

Cortocircuito – É un fenomeno che si innesca in seguito al contatto di due o più fasi dell’impianto, dovuti ad esempio al cedimento degli isolanti. La bassa impedenza favorisce l’innesco di incendi dovuti ad alti valori di energia.
Dispositivi di protezione: fusibili (tipo gG o aM), interruttori automatici con sganciatori magnetici, interruttori automatici con sganciatori elettronici

Guasto differenziale – Correnti di guasto verso terra, se non debitamente interrotte, possono essere causa di incendi che potrebbero portare effetti pericolosi per persone e cose.
Dispositivi di protezione: interruttori magnetotermici differenziali, interruttori differenziali

situazioni che possono provocare arco elettricoQuali situazioni possono provocare archi elettrici?

BTdin Stop Arc: facilità d’installazione

BTdin Stop Arc proteggono da guasti da arco elettrico e da sovraccarichi, cortocircuiti e correnti di guasto a terra, sono disponibili in due versioni:

Grazie a un microprocessore integrato, sono in grado di individuare sia gli archi paralleli, sia in serie e di distinguere gli archi pericolosi da quelli non pericolosi.

BTdin Stop Arc sono dispositivi monoblocco assemblati direttamente in fabbrica eliminando il rischio di errori durante il montaggio. La funzione di auto-test integrata è una funzione di sicurezza aggiuntiva.

Btdin Stop Arc è molto facile da installare all’interno del centralino, può essere montato al posto di un interruttore automatico e collegato allo stesso modo.

Quando installare BTdin Stop Arc

BTDin Arc stop protezione arco elettricoI dispositivi di rilevamento guasti arco (AFDD) sono installati in quadri e centralini, principalmente su circuiti dedicati alle prese di corrente 2P+T. Sono consigliati nelle installazioni residenziali. In molti paesi, infatti, l’installazione è obbligatoria nei circuiti elettrici che proteggono le camere da letto. In caso di ristrutturazione totale dovrebbero svolgere un ruolo attivo nel rendere l’installazione sicura.

La norma IEC 60364-4-42 consiglia l’uso di dispositivi di rilevamento dai guasti provocati dall’arco elettrico (AFDD) in conformità con la norma di prodotto IEC 62606, in:

BTdin Stop Arc affianca agli apparecchi di protezione – fusibili, interruttori magnetotermici, interruttore automatici differenziali, interruttori differenziali, SPD – di Bticino.