A OMC 2019: le potenzialità connesse di EcoStruxure Oil & Gas

Efficienza, ottimizzazione dei processi ed energy automation sono le parole chiave della partecipazione di Schneider Electric a OMC 2019, l’ormai consolidato meeting point biennale che richiamerà a Ravenna, dal 27 al 29 marzo, l’intera filiera mediterranea dell’offshore. Una presenza che incontra le esigenze di un settore Oil &Gas sempre più in cerca di soluzioni tecnologiche sostenibili, performanti e intelligenti.

Lo dimostra il tema dell’edizione 2019, “Expanding the Mediterranean Energy Sector: fuelling regional growth”, declinato da Schneider Electric in un percorso tematico a tappe, costruito per accompagnare il pubblico internazionale di OMC alla scoperta di soluzioni utili a ridurre i costi di manutenzione, migliorare l’efficienza operativa delle piattaforme offshore e guidarne la transizione energetica verso un futuro più sostenibile, anche grazie alla digitalizzazione di processi e servizi.

“L’Offshore, con le sue crescenti necessità di ottimizzazione ed efficienza, rappresenta una nicchia importante per l’azienda – commenta Andrea Lorenzi, Oil & Gas Segment Manager di Schneider Electric Italia -. Per farne parte, tuttavia, servono un alto livello qualitativo nella componentistica e una profonda conoscenza delle peculiarità del settore. In particolare Schneider Electric presenta ad OMC soluzioni sostenibili, smart ed integrate che, all’interno di EcoStruxure, rappresentano la risposta alle complesse esigenze applicative nell’ambito Offshore”.

Nuovi orizzonti di innovazione e digitalizzazione in 6 tappe

Schneider Electric si pone non come semplice fornitore di prodotti ma come partner tecnologico per servizi e soluzioni completamente integrate, flessibili per l’automazione, l’informazione, i processi e la gestione dell’energia, insieme con formazione e sicurezza. La global company offre alle aziende di Oil & Gas l’innovazione ad ogni livello e la possibilità di sfruttare il vero potenziale delle diverse apparecchiature, come:

Alla Fiera OMC, Schneider Electric presenta un viaggio in 6 tappe attraverso l’innovazione tecnologica:

1 – Ecostruxure Oil&Gas

Il tema di EcoStruxure, la soluzione IoT multilivello che dalle fondamenta dei prodotti connessi muove verso l’integrazione di sistemi (edge control), per approdare ai servizi digitali, abbraccia il mondo Oil & Gas e le sue possibili declinazioni. In questo grande ecosistema integrato, ogni cliente ha la possibilità di selezionare liberamente le tecnologie più utili alla propria applicazione della piattaforma EcoStruxure.

2 – EcoStruxure Substation Operation for Oil&Gas

oil & Gas soluzioniLe soluzioni di Energy Management per l’O&G si concentrano sulla distribuzione di energia elettrica in campo e sulle soluzioni di automazione in tempo reale per fornire sistemi di gestione dell’energia e SCADA sicuri e compatti per piattaforme offshore e unità galleggianti di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO).

L’approccio “olistico” di EcoStruxure Substation Operation (basato su tecnologia PACiS) migliora l’affidabilità operativa della rete elettrica attraverso sistemi digitali, intelligenti e flessibili, testati per resistere anche agli ambienti più gravosi in massima sicurezza.

Il sistema di controllo digitale dell’energia opera secondo lo standard IEC 61850 e consente di ripensare progettazione, funzionamento e manutenzione dell’impianto, senza dimenticare gli aspetti di cyber security sollevati dalla gestione digitale dell’energia.
La piattaforma aperta garantisce, inoltre, la riduzione dei tempi di fermo della produzione – quindi più efficienza operativa e benefici economici -, grazie alla visibilità dei consumi generata dal monitoraggio centralizzato degli SCADA e dal power management.

3 – Quadri elettrici smart in media e bassa tensione per l’Oil&Gas

Nella terza tappa del nostro viaggio troviamo la vasta gamma di soluzioni e di prodotti connessi – che raccolgono e distribuiscono informazioni – per la media e bassa tensione, appartenenti al primo livello della piattaforma.

Il ruolo tradizionale del quadro elettrico è quello di distribuire l’energia garantendo sicurezza delle persone e delle cose. Schneider Electric trasforma il quadro elettrico in un componente smart, rendendolo il punto chiave dell’impianto per la raccolta delle informazioni e il controllo dell’intero sistema di distribuzione elettrica.

EcoStruxure Power è l’offerta più completa sul mercato di tecnologie interoperabili in cloud e/o on-premise, strutturata su tre livelli chiave di innovazione tecnologica: prodotti connessi; controllo edge che consente di controllare l’operatività in tempo reale; app, analytics e servizi che permettono di prendere decisioni tempestive e informate, per assicurarsi affidabilità, ridurre i costi e aumentare l’efficienza.

EcoStruxure Power consente di applicare l’Internet of Things al mondo della distribuzione elettrica, sfruttando il potenziale della digitalizzazione per incrementare l’efficienza energetica e migliorare la manutenzione.

Tra i prodotti connessi troviamo MasterPact MTZ, nuova generazione di interruttori per bassa tensione ad alta potenza, che unisce performance e affidabilità con nuove funzionalità digitali, accompagnati dagli interruttori automatici Compact NSX ad alte prestazioni, con potere di interruzione tra i più elevati (da 100 kA a 690 V e da 200 kA fino a 440 V).

Moduli Digitali Masterpact MTZ

Masterpact MTZ è un interruttore aperto provvisto di misura integrata di energia e potenza in Classe 1, conforme e certificato in accordo alla norma IEC 61557-12

Per quanto riguarda la Media Tensione, Schneider Electric propone quadri per la distribuzione primaria isolati in aria e in gas, che consentono di personalizzare realmente le soluzioni tecniche. Tra le soluzioni isolate in gas (GIS) per applicazioni fino a 40,5 kV viene proposto il quadro MT isolato in gas (GIS) GHA compatto e modulare, che sfrutta la tecnologia degli interruttori in vuoto.

Passando infine ai quadri MT isolati ad aria, l’azienda presenta la gamma PIX con interruttore automatico estraibile sottovuoto e la serie MCset con interruttore estraibile in SF6, pensate per rispondere a tutte le esigenze di distribuzione elettrica fino a 24 kV.

Entrambe le soluzioni sono compatibili con applicazioni IoT, integrabili nelle reti elettriche intelligenti e includono opzioni flessibili per il monitoraggio remoto.

GHA Oil & Gas

Per applicazioni fino a 40,5 kV: quadro MT isolato in gas (GIS) GHA compatto e modulare  che sfrutta la tecnologia degli interruttori in vuoto

4 – Ecostruxure Plant: Hybrid control & Safety System for Skid & Plants unit

Protagonista di questa tappa, dedicata al pubblico OEM (Original Equipment Manufacturers), il PLC Modicon 580S. Modicon M580 Safety ePAC è un controller di sicurezza e di processo abilitato dall’Industrial Internet of Things che permette di ottenere livelli senza precedenti di profittabilità operativa in modo sicuro.

Posizionata nel secondo livello, Edge Control, di EcoStruxure, la soluzione offre flessibilità e apertura, in modo da accedere a informazioni di produzione coerenti e accurate, ridurre i tempi di inattività, identificare rapidamente le cause principali dei problemi e prendere decisioni tempestive in merito alle operazioni degli impianti e alla gestione energetica, trovando un migliore equilibrio tra consumo di energia e performance degli asset.

Non mancheranno, naturalmente, anche i dispositivi di campo dedicati al settore Oil & Gas, quali i nuovi trasduttori di pressione assoluti, gauge e differenziali IAP05S, IAG05S e IDP05S.

5 – Ecostruxure Plant: Digital Transformation in Operations Management

DCS FoxboroTra i cavalli di battaglia dell’automazione industriale di Schneider Electric, il DCS (Distributed Control System) EcoStruxure Foxboro è l’innovativa famiglia di componenti fault-tolerant in grado di consolidare le informazioni critiche e migliorare le performance dello staff in campo, per garantire un funzionamento impeccabile e continuo degli impianti.

Ad accompagnare il DCS, il sistema di sicurezza EcoStruxure Triconex, parte integrante dell’architettura IoT EcoStruxure Plant e composto da sistemi (Tricon, Tricon CX, Trident e Tri-GP) certificati TÜV, con livello di sicurezza SIL3, adatti a ogni applicazione di controllo e di sicurezza anche nei contesti più sfidanti, quali appunto gli impianti O&G.

L’altra soluzione intelligente e personalizzabile in scena a Ravenna si chiama Altivar Process ATV6000: si tratta di un variatore di velocità connesso per applicazioni di media tensione, che abbraccia ogni contesto aziendale, dall’ottimizzazione dei processi alla gestione energetica, fino al controllo degli asset.

6 – Cybersecurity & Safety convergence in Critical Plants

Parlando di trasformazione digitale e connettività IoT – soprattutto in applicazioni esigenti come quelle offshore – Schneider Electric non poteva che concludere il percorso tecnologico di Ravenna con una proposta legata alla sicurezza informatica in ambito industriale. Ispirato al concetto di “difesa in profondità”, l’approccio multi-livello dell’azienda è conforme agli standard IEC62443 e prevede l’applicazione di diverse tecnologie, su più fronti, per salvaguardare i sistemi critici.

In linea con la filosofia della piattaforma EcoStruxure, e per offrire anche al mercato O&G il massimo della tecnologia e del supporto nell’implementazione di soluzioni digitali, Schneider Electric affiancherà alla proposta tecnologica di ognuna delle sei tappe un ricco calendario di percorsi formativi e divulgativi guidati da esperti del settore.

L’Intelligenza Artificiale al servizio della Smart Home

L’Intelligenza Artificiale permetterà lo sviluppo di innumerevoli applicazioni per la Smart Home in grado di generare nuove opportunità di business per le imprese e di fornire un supporto concreto alle persone nell’abitazione.

Secondo la ricerca sulla Smart Home dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano sono tre i ruoli che l’Intelligenza Artificiale può giocare in questo mercato.

“Nei prossimi anni l’Intelligenza Artificiale giocherà un ruolo chiave in questo mercato – ha evidenziato Giovanni Miragliotta, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Internet of Things -. Gli algoritmi di machine learning possono migliorare le funzionalità rendendo gli oggetti sempre più intelligenti. Inoltre, può migliorare il funzionamento e la capacità di comprensione degli assistenti vocali e si candida a diventare una vera e propria governante delle nostre abitazioni”.

I 3 ruoli dell’Intelligenza Artificiale

1 – Oggetti sempre più intelligenti – gli algoritmi di machine learning possono agire “dentro” gli oggetti connessi, consentendo di migliorarne le funzionalità e di elaborare i dati direttamente in locale, senza che sia necessario passare dal cloud. La maggiore potenza computazionale a bordo dei dispositivi fornisce loro un’autonomia decisionale più elevata, portando verso il cloud solo informazioni pre-elaborate e riducendo di fatto la quantità di dati da gestire, con effetti positivi in termini di tempi di elaborazione e storage.
Pensiamo a una videocamera in grado di riconoscere i volti degli utenti in maniera autonoma, oppure a un irrigatore che in base alle condizioni del meteo e di decidere autonomamente quando irrigare.

2 – Gestione degli oggetti con la voce – migliorare il funzionamento e la capacità di comprensione degli assistenti vocali dando istruzioni in modo semplice e naturale, senza la necessità di utilizzare password grazie alla possibilità di riconoscere anche il timbro vocale.

3 – Governante della casa – abilitare servizi di valore: dalla gestione dell’energia alla vigilanza, fino al supporto nel realizzare acquisti. L’utilizzo del machine learning in questo scenario è sicuramente più rilevante: in generale, le tecniche di apprendimento e ottimizzazione alla base dell’Intelligenza Artificiale acquisteranno un ruolo sempre maggiore per affiancare ai servizi più tradizionali nuove logiche in grado di soddisfare – e in molti casi anticipare – i bisogni dell’utente.

Intelligenza Artificiale: nuovi modelli di business

Nei prossimi anni lo sviluppo del mercato Smart Home, e più in generale dell’Internet of Things, non dipenderà più solo dalla crescente diffusione di prodotti connessi, o delle loro “tradizionali” funzionalità, ma anche dalla possibilità di pensare ai prodotti come a un canale di vendita, anch’esso intelligente, attraverso cui portare al cliente servizi innovativi o addirittura funzionalità di prodotto avanzate.

“Anche in questo caso l’Intelligenza Artificiale potrà giocare un ruolo chiave: basti pensare a quante opportunità di business potrebbero aprirsi se gli oggetti connessi fossero in grado di arricchirsi di funzionalità acquistandole “in autonomia” (o suggerendone l’acquisto)” ha aggiunto Miragliotta.

Go Green in the City 2019: dare vita alle idee sostenibili

Go Green in the City 2019 è la competizione che Schneider Electric ha pensato per gli studenti di tutto il mondo con l’obiettivo di far emergere idee e soluzioni innovative per rendere le città smart, efficienti e sostenibili.

Giunta alla nona edizione è un’occasione di grande importanza per gli studenti di area ingegneristica ed economica per proporre idee in grado di produrre un impatto positivo nella nuova economia digitale.

I quattro temi scelti per l’edizione 2019 sono: edifici del futuro, impianti industriali del futuro, reti elettriche del futuro, sostenibilità e accesso all’energia.

Go Green in the City 2018Le sfide proposte sono connesse alla strategia per la sostenibilità del business di Schneider Electric e riflettono l’impegno dell’azienda nel percorso verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG – UN Sustainable Development Goals).

“Oggi per le giovani generazioni capire come costruire il proprio futuro è una sfida considerevole. – ha sottolineato Olivier Blum, Global Chief Human Resources Officer di Schneider Electric – Fare in modo che il nostro mondo abbia un futuro sostenibile è possibile solo se diamo ai giovani gli strumenti per esprimersi e li aiutiamo a diventare agenti dell’innovazione. Sono orgoglioso che Go Green in the City sia diventata negli anni una piattaforma che permette agli studenti di sviluppare le loro idee per un domani migliore”.

Come partecipare a Go Green in the City 2019

I team che desiderano partecipare devono essere composti da due studenti che frequentano istituti accreditati in ambito business, ingegneria, fisica, informatica, matematica e altre materie scientifiche.

I componenti della squadra devono risiedere entrambi nello stesso paese per l’intera durata dell’iniziativa. Ogni team deve avere almeno un membro di sesso femminile, in linea con le politiche di promozione di inclusione e diversità portate avanti da Schneider Electric. Il termine massimo per presentare la propria iscrizione è il 25 maggio 2019.

I partecipanti possono vincere la possibilità di partecipare al Global Innovation Summit a Barcellona il 2 e 3 ottobre 2019 dove esperti del settore si confronteranno sulle sfide e sulle opportunità della digital economy, mettendo al centro l’energia.

Fotovoltaico e accumulo: risparmia in bolletta con React 2

Quanto ci piacerebbe risparmiare, per sempre, sull’energia domestica? L’ideale di una casa moderna e tecnologica, alimentata da fonti rinnovabili, ma anche autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie all’integrazione tra fotovoltaico e accumulo, trova concreto riscontro nel nuovo sistema React 2 di ABB. Una proposta che unisce inverter e batteria agli ioni di litio ad alta tensione (200 V) – con una capacità di accumulo da 4 a 12 kWh -, che possiamo già vedere all’opera in un’abitazione di Udine, tra le prime installazioni italiane in ambito residenziale di React 2.

Che vantaggi offre React 2?

Nell’esempio friulano, l’impianto si compone di quattro moduli, un inverter più 3 moduli batteria, per una capacità totale di 12 kWh, che accumula e ottimizza l’energia in eccesso prodotta dal sistema fotovoltaico, rendendo l’utenza indipendente dalla rete quasi al 90%.

Un primo e importante vantaggio che permette sia un significativo risparmio sui costi della bolletta elettrica, sia la continuità di servizio e una maggiore sicurezza in caso di problemi alla rete.

Ma il risparmio si trasforma in guadagno: l’energia prodotta in eccesso, infatti, può essere immessa in rete, incrementando i benefici economici. Insomma, la proposta ABB garantisce:

React 2 ABBGuardando in particolare all’ultimo punto, React 2 è in grado di trasmettere i dati sulla produzione di energia solare, sui consumi domestici e sul livello di carica della batteria all’access point del sistema di gestione ABB-free@home, che controlla anche altri dispositivi presenti nella smart home come riscaldamento, illuminazione e ricarica dei veicoli elettrici. Inoltre, chi sceglie React 2 può beneficiare dell’intera gamma di servizi digitali in cloud dell’ecosistema ABB Ability, sempre per il controllo intelligente di fotovoltaico e accumulo.

Risparmiare in bolletta con una soluzione digitale, intelligente e green

React 2 è facile da installare

Sul lato pratico, l’efficienza del sistema React 2 si misura anche nella semplicità di installazione, come confermato da Marco Vergani, Sales Manager di ABB, che ha seguito il progetto di Udine: “La flessibilità e la facilità nell’installazione, grazie ai connettori plug and play tra inverter e batteria, fanno di React 2 la scelta ideale sia per nuove installazioni, lato DC dell’impianto, sia per retrofit, lato AC dell’impianto”.

Nella realizzazione friulana, l’installatore ha potuto realizzare l’impianto in modo facile e veloce, risparmiando tempo e costi per il cliente e sfruttando al meglio gli spazi disponibili. Il design modulare di React 2 permette infatti diverse configurazioni di montaggio, per questo i quattro moduli sono stati collocati in una ristretta area dell’autorimessa, lasciando liberi gli altri ambienti.

Un esempio di installazione smart ed efficiente, integrando fotovoltaico e accumulo, che ha permesso un risparmio immediato in consumi e in bolletta, supportando al contempo la diffusione di uno stile di vita più sostenibile.

Focus Riqualificazione energetica degli edifici – Soluzioni e best practice

Gli interventi di riqualificazione energetica su involucro edilizio e impianti consentono di ottimizzare l’efficienza energetica e il conseguente risparmio, migliorano la classe Energetica dell’edificio e il suo valore di mercato.

Il conseguente risparmio energetico e le detrazioni fiscali (prorogate fino al 31 dicembre 2019 con la Legge di Stabilità) permettono di ripagare negli anni l’investimento effettuato sull’edificio.

Un altro elemento da non sottovalutare è il miglior comfort abitativo, sia nella stagione invernale, sia nel periodo estivo a seguito di un intervento di riqualificazione energetica.

Cosa significa riqualificare energeticamente un edificio? Significa intervenire su ciò che produce e consuma energia – illuminazione, riscaldamento, climatizzazione – e sugli involucri – pareti, pavimenti e tetti, porte esterne e finestre.

L’intervento di riqualificazione deve essere preceduto da una fase di studio che valuta i consumi e calcola il bilancio energetico dell’edificio: in base ai dati raccolti vengono definiti gli interventi da realizzare.

Gli obiettivi da perseguire sono:

La certificazione energetica è un processo finalizzato a far conoscere le caratteristiche energetiche del “sistema edificio-impianto”. Il certificato energetico è importante per comprendere come l’edificio sia stato realizzato sia dal punto di vista dell’isolamento e della coibentazione, sia da un punto di vista impiantistico.

Realizzato in collaborazione con 

logo Daikin

Logo Mitsubishi Climatizzazione

In questo Focus troverete approfondimenti tecnologici, soluzioni e realizzazioni di prestigio che raccontano come sia possibile riqualificare gli edifici dando loro una nuova vita sostenibile ed efficiente.

Casa: migliorare la classe energetica in 6 mosse

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Migliorare la classe energetica di casa è possibile con alcuni interventi mirati. Così si risparmia, si migliora il grado di efficienza energetica e la casa vale di più.
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In un condominio sorto a pochi chilometri dal lago di Como sono state utilizzate tecnologie che sfruttano le energie rinnovabili come il sistema Daikin in pompa di calore aria-acqua, il solare termico e il fotovoltaico.
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Casa: migliorare la classe energetica in 6 mosse

Abiti in una casa in classe G? Non sei l’unico, anzi. In Italia più della metà del patrimonio immobiliare vi appartiene. Mal comune mezzo gaudio? Beh, potresti essere molto più contento vivendo in un’abitazione dalla classe più alta. Significa dare un taglio alla bolletta: passare dalla classe G alla classe A permette, infatti, di risparmiare anche 130 kW/m2 anno. Inoltre migliorare l’indice di prestazione energetica della propria abitazione si traduce in una valutazione immobiliare più alta. Migliorare la classe energetica è possibile. Ecco come.

Sostituire i serramenti

La sostituzione dei serramenti è l’intervento più “gettonato” dagli italiani nell’ambito degli interventi di efficienza energetica. Nel 2014-2017, segnala Enea nel Rapporto annuale dedicato, ne sono stati eseguiti complessivamente un milione e mezzo: di questi più della metà è coinciso proprio con il rinnovo dei serramenti. I vantaggi in termini di risparmio energetico sono concreti: sempre Enea registra, a proposito di risparmi da detrazioni fiscali per riqualificazione energetica nel quadriennio considerato, su 0,0403 Mtep annui totali il 40,3% deriva proprio dalla sostituzione dei serramenti.

Per sostituire i serramenti si può contare sugli incentivi fiscali: la Legge di Bilancio 2019 prevede detrazioni Irpef del 50% per le spese sull’acquisto e la posa in opera di finestre comprensive di infissi.

Chi può beneficiare della detrazione? I contribuenti possessori di un immobile nel quale vengono svolti interventi mirati. Occorre ricordarsi di inviare all’Enea una comunicazione per ottenere la detrazione. Per maggiori informazioni vai al sito web dedicato.

Contabilizzazione calore, caldaie a condensazione e pompe di calore

Un altro intervento importante per migliorare la classe energetica riguarda la gestione del riscaldamento. Le possibilità sono molteplici. Partiamo dalla contabilizzazione del calore: permette di gestire autonomamente le esigenze termiche negli stabili con impianto centralizzato o se allacciati a un impianto di teleriscaldamento. È ormai una misura obbligatoria nei condomini con impianto centralizzato.

Per chi invece ha l’impianto autonomo una soluzione interessante è la caldaia a condensazione. Rispetto agli impianti tradizionali assicura un risparmio energetico, in termini di consumi, anche del 30%, e la riduzione delle emissioni. Tutto questo grazie alle sue caratteristiche: al suo interno si condensa il vapore acqueo dei fumi di scarico, il cui calore residuo è sfruttato per riscaldare l’acqua usata per l’impianto di riscaldamento.

Caldaia Daikin D2C

Daikin D2C è la nuova caldaia murale a condensazione compatta, tecnologicamente innovativa, dal design elegante e moderno e connessa.

Anche nel caso della caldaia a condensazione si può beneficiare delle detrazioni fiscali: al 50% se si va a sostituire l’impianto di climatizzazione invernale con una caldaia a condensazione almeno di classe A; al 65% se si va a sostituire il vecchio impianto con un apparecchio ibrido, costituito cioè da una pompa di calore integrata con la caldaia a condensazione.

Oppure si può pensare di installare la pompa di calore che consente di riscaldare la casa in inverno e raffrescarla in estate. La pompa di calore non genera calore ma lo trasferisce: preleva infatti calore dall’aria, dall’acqua o dal sottosuolo e lo porta dentro casa. Allo stesso modo, può portare all’esterno il calore in eccesso durante l’estate.

pompa di calore Mitsubishi

Da Mitsubishi Electric le pompe di calore Ecodan e Zubadan per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria per abitazioni singole e interi edifici.

Pannelli fotovoltaici e autoconsumo

Finora abbiamo parlato di risparmio. Ora parliamo di produzione energetica. Una delle possibilità più interessanti è dotarsi di un impianto fotovoltaico, misura possibile sia per chi vive in una abitazione monofamiliare che in condominio. Anche in questo caso sono previste detrazioni, al 50%.

Quanto costa un impianto fotovoltaico? Oggi sul mercato è possibile contare su un costo per kW di potenza anche inferiore ai duemila euro.

Ci sono poi due opzioni per l’impiego dell’energia prodotta: scambio sul posto o accumulo. Nel primo caso, è possibile “compensare l’energia elettrica prodotta e immessa in rete in un certo momento con quella prelevata e consumata in un momento differente da quello in cui avviene la produzione”, segnala il GSE. In pratica, l’energia prodotta in più viene immessa in rete che funziona come un accumulo virtuale. L’utente può recuperare parte dell’energia immessa in rete e non consumata sotto forma di compensazione.
Altrimenti è possibile prevedere l’acquisto di un impianto di energy storage. In pratica l’energia viene accumulata tramite apposita batteria e auto consumata a seconda della necessità e quando l’impianto produce poco o per niente.

accumulo energy storage Fronius

Fronius ha sviluppato un sistema di accumulo trifase che offre al cliente tutta la flessibilità necessaria per soddisfare ogni esigenza, dal residenziale alle realtà alberghiere

Rendere intelligente la casa

La casa intelligente è un ottimo modo di fare efficienza energetica. Occuparsi delle varie esigenze di calore, luce, energia attraverso un sistema tecnologico che connette i vari impianti e permette di gestirli da remoto è un’opzione che consente risparmi in bolletta significativi.

Tra l’altro, si può adottare un sistema di domotica per la casa contando sugli ecobonus. Sono previste, infatti, detrazioni fiscali al 65% a proposito di riqualificazione energetica per acquistare e installare “dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di climatizzazione delle unità abitative”, segnala l’Agenzia delle Entrate nella guida dedicata.

Rendere intelligente la propria casa conviene e sono in molti a crederci in Italia. Lo conferma il trend in crescita delle soluzioni smart home certificato anche dall’ultimo report dedicato alla smart home dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano. Si tratta di un mercato che nel 2018 è stato capace di generare un valore di 380 milioni di euro (+52% rispetto al 2017).

smart home

Sicurezza, efficienza e risparmio energetico, comfort, benessere: sono alcune delle esigenze degli utenti. Internet, smartphone e tablet sono le tecnologie a disposizione di tutti che rendono possibile il controllo di tutte le funzioni.

Elettrodomestici a basso consumo

Frigorifero, lavatrice, lavastoviglie, aspirapolvere… chi oggi potrebbe fare a meno di questi elettrodomestici? Però sappi che i loro consumi possono arrivare a pesare anche l’80% sulla bolletta in termini di consumi elettrici domestici. Occorre quindi partire dalla scelta di elettrodomestici a basso consumo.

Per comprendere quali siano, basta far riferimento alla classe di efficienza energetica, riportata mediante specifica etichetta. È una misura adottata da anni a livello europeo per indicare il grado di energy efficiency di ogni apparecchio. Tale classificazione già dal 2010 è stata ampliata e così in classe A sono state introdotte A+, A++ e A+++. La differenza tra loro è sensibile in termini di risparmio energetico.

Anche in questo caso è possibile beneficiare anche per il 2019, per l’acquisto, di detrazione Irpef del 50% prevista per i grandi elettrodomestici almeno A+ (A per i forni) e ottenibile indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi. Rientrano tra questi: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie. Per l’elenco completo rimandiamo al sito dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso la detrazione riguarda gli elettrodomestici destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione.

La casa si comanda con una APP

migliorare la classe energetica di casa in 6 mosseAbbiamo parlato di casa intelligente e in particolare di gestione da remoto. Come si attua? Per l’utente finale è tutto molto semplice: basta una app. Tutti ne hanno almeno una installata sul proprio smartphone. Per controllare casa e avere sempre a portata di mano tutto o quasi, l’applicazione mobile permette di gestire più cose ovunque e in qualsiasi momento.

Vuoi programmare il riscaldamento per arrivare a casa con la giusta temperatura? Basta la app. Ma non c’è solo quello. Ci sono soluzioni che permettono anche di rispondere al fattorino che suona al nostro videocitofono per consegnarci un pacco. Oppure è possibile controllare, tramite videocamere, cosa accade in casa e, nel caso di una “presenza non richiesta” di allertare le forze dell’Ordine.

Non mancano poi le app per il risparmio energetico: una delle più recenti è PocketWatt, che permette di scegliere gli elettrodomestici meno energivori. È nata dal progetto europeo DigiLabel, cui partecipa anche l’Italia, per affiancare l’etichetta energetica europea. In pratica PocketWatt legge il QR code del prodotto e così è possibile avere informazioni sulle caratteristiche di efficienza energetica e persino i costi su misura per le proprie abitudini di uso.

Un’ampia gamma di valigette per la manutenzione

Avere sempre a disposizione, nel corretto ordine, i principali componenti utile per la manutenzione meccanica degli impianti non è semplice. L’ideale è avere contenitori ben organizzati, ordinati e ben assortiti dai quali prelevare ciò che occorre.

Ci ha pensato CT Meca, che ha reso disponibili una serie di valigette con un vasto assortimento di componenti meccanici pensate proprio per la manutenzione.
Ogni valigetta contiene una gamma completa di uno specifico componente declinato in diverse dimensioni divise in scomparti. Si tratta di un pratico strumento che mette a disposizione dell’utilizzatore ciò che occorre e permette di intervenire senza perdite di tempo per effettuare le operazioni di manutenzione (che spesso richiedono interventi rapidi).
Le valigette disponibili sono di diverse tipologie e ciascuna pensata per una specifica serie di componenti:

 

Interessante inoltre la proposta di valigette vuote a scomparti per minuteria, estremamente resistenti e dotate di doppio coperchio per inserire documentazione e liste di componenti.

A ISH il nuovo concetto Multicomfort di Fantini Cosmi

Il comfort secondo Fantini Cosmi non è solo regolazione di temperatura e umidità, ma benessere e salute delle persone: il multicomfort introduce anche l’aspetto igienico, del design, e quello legato alla connettività.
A Francoforte a ISH (11 al 15 marzo 2019) – la fiera dei settori riscaldamento, climatizzazione e arredo bagno – Fantini Cosmi presenterà le novità per il 2019, con un focus particolare sul concetto di Multicomfort.

Il “Multicomfort” oggi è dato da ambienti con il giusto grado di temperatura e umidità, dove l’aria è sanificata e la gestione degli impianti è agile e ottimizzata nei consumi grazie alla connessione Wi-Fi e al controllo via app.

Offerta completa al concetto di Multicomfort

Fantini declina il concetto di Multicomfort in un’offerta completa composta di diversi prodotti e sistemi integrati, un insieme di dispositivi smart per gestire il riscaldamento, il raffrescamento, l’umidità, fino alla sanificazione dell’aria e al controllo del risparmio energetico.

Proprio la sanificazione dell’aria sarà un dei focus con Rhinocomfort, lo scambiatore d’aria con recupero di calore che disintegra i batteri e sanifica l’aria.

Tra i protagonisti la smart home

CH180RFWIFI Cronotermostato Fantini cosmi

Cronostermostato touchscreen wireless con programmazione settimanale e connessione Wi-Fi. Supervisore per il sistema multizona wireless Intellicomfort+.

Tra i prodotti per la smart home, Fantini Cosmi propone:

Integrazione con gli assistenti vocali

Le interfacce vocali che sta trainando il mercato della smart home, e anche Fantini Cosmi sta iniziando ad integrare il supporto di Google Home in alcuni suoi prodotti.