Sai cosa mangi? Scoprilo grazie ai NIRED Osram

Quando i dispositivi wearable incontrano le esigenze di benessere dei consumatori, nascono innovazioni come la tecnologia NIRED di Osram Opto Semiconductors. Sfruttando la spettroscopia vicino all’infrarosso basata su tecnologia LED, infatti, questi componenti possono aiutare gli utenti a monitorare i dati nutrizionali, gli ingredienti e la freschezza degli alimenti direttamente dal proprio smartphone oppure attraverso altri apparecchi portatili che misurano frequenza cardiaca e pulsossimetria – ovvero la saturazione di ossigeno nel sangue.

In poche parole un sogno, per chi persegue ideali di alimentazione più sani e, soprattutto, consapevoli.

Come funziona la spettroscopia mobile

La spettroscopia vicino all’infrarosso su tecnologia LED, alla base della proposta Osram, si basa sull’assorbimento della luce da parte di alcuni composti molecolari, ciascuno dei quali segue uno spettro di assorbimento unico, una sorta di “impronta digitale” della molecola.

Utilizzando vari accessori di campionamento, gli spettrometri a infrarossi possono analizzare un’ampia gamma di di campioni come gas, liquidi e solidi, supportati da una sorgente luminosa compatta come il NIRED. Quando un certo spettro luminoso è diretto verso un campione, dalla distribuzione della lunghezza d’onda della luce riflessa la tecnologia NIRED consente di determinare la presenza e la quantità di alcuni ingredienti quali acqua, grassi, carboidrati, zuccheri o proteine degli alimenti.

Tecnologia abilitante: perché i NIRED Osram

Nired-Osram-Tecnologia-al-fosforo-e-ottica-integrata_OSLONEccoci al fulcro della soluzione mobile integrabile grazie alla tecnologia Osram: i NIRED sono composti da un chip blu di 1 mm² basato sulla tecnologia UX:3, che fornisce un’elevata efficienza luminosa anche a correnti elevate. La luce viene convertita in radiazione infrarossa con l’aiuto di un convertitore al fosforo, sviluppato appositamente per questa applicazione, mentre una componente blu residua aiuta gli utenti a individuare l’area da analizzare.

Lo spettro di emissione dei NIRED ha una distribuzione omogenea nel campo dell’infrarosso da 650 nm a 1.050 nm. Osram ha saputo tradurre questa pioneristica innovazione nei nuovi LED Oslon Black Flat SFH 4735, Oslon Black SFH 4736 e Synios SFH 4776, primi e unici LED sul mercato con tale gamma spettrale vicino all’infrarosso.

Dal NIRED allo spettrometro: il futuro della tecnologia LED pensa al benessere dei consumatori

Cosa significa spettrometro per i consumatori

Anche se a prima vista potrebbero sembrare oggetti “fantascientifici”, gli spettrometri compatti in grado di collegarsi a database cloud, per confrontare i dati rilevati con le specifiche di riferimento dei materiali, sono già realtà. I consumatori potranno presto utilizzare il proprio smartphone, collegato a questi dispositivi smart, per verificare la freschezza degli alimenti al supermercato, misurare le calorie dei propri pasti o verificare se un farmaco è valido e contiene realmente gli elementi prescritti, semplicemente scansionando ogni articolo con il dispositivo mobile.

Quanto dobbiamo aspettare?

Meno di quanto si pensi, considerando che le prime proposte con tecnologia NIRED sono già a disposizione del mondo consumer. Un esempio è il micro-spettrometro SCiO, della start-up israeliana Consumer Physics. Gestito tramite smartphone e collegato al cloud, lo strumento concentra tutta la sofisticatezza tecnologica e fisica dei NIRED Osram in un apparecchio grande quanto una scatola di fiammiferi.

Siamo ancora agli inizi, ma saranno presto identificati nuovi campi di applicazione della spettroscopia mobile sia per i consumatori, sia per il settore professionale, dove i NIRED Osram potranno trovare impiego nelle soluzioni di agricoltura intelligente. Anche in questo caso, i coltivatori avranno la possibilità determinare il momento giusto per il raccolto scansionando frutta, verdura o cereali con il NIRED, e uno spettrometro installato in uno smartphone o tablet fornirà loro informazioni affidabili sul contenuto di zucchero, acqua, grassi e proteine.

Sonepar Italia acquisisce Elettroveneta

Sonepar ha annunciato oggi – attraverso un comunicato ufficiale sul suo sito (www.sonepar.com) – di aver siglato l’accordo per l’acquisizione dell’intero capitale sociale di Elettroveneta, il distributore di materiale elettrico con sede a Padova. La ratifica del contratto sarà soggetta all’approvazione da parte dell’Antitrust, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in Italia.

Sonepar Italia è attiva sul territorio dal 1988, attualmente opera con una rete di 100 punti vendita e 1.500 collaboratori, il suo fatturato 2018 supera i 600 milioni di euro.

Elettroveneta è stata fondata nel 1979 a Padova, ha chiuso il 2018 con un fatturato superiore ai 200 milioni di euro, conta 700 collaboratori nel Triveneto, in Emilia Romagna, nelle Marche, in Abruzzo e in Molise, dove opera con 49 punti vendita. In Abruzzo è presente tramite la controllata Ferri Com. A Padova opera con H2A, azienda attiva nella distribuzione idrotermosanitaria.

Elettroveneta quest’anno festeggia i 40 anni di attività, e tra due settimane andrà in scena l’ottava edizione della fiera annuale Elettromondo.

“Non posso che esprimere grande soddisfazione per l’accordo raggiunto con le famiglie azioniste di Elettroveneta – commenta Sergio Novello, Presidente e Amministratore Delegato di Sonepar Italia Spa -. Questa azienda negli anni si è dimostrata radicata sul territorio, capace di espandersi anche al di fuori dei suoi mercati naturali e di garantire ottimi livelli di servizio ai propri affezionati clienti. Sonepar Italia si impegna a preservare i valori sui quali Elettroveneta ha costruito negli anni il suo successo e contribuirà al raggiungimento di nuovi traguardi all’insegna della continuità”.

“A nome dei 44.500 collaboratori in 44 Paesi, sono lieto di dare il mio più caloroso benvenuto ai nuovi colleghi di Elettroveneta – afferma Philippe Delpech, CEO di Sonepar -. Questo accordo dimostra la volontà di Sonepar di continuare ad investire in Italia, un Paese strategico che negli ultimi anni ci ha saputo dare grandi risultati grazie a un mercato reattivo e ad un’ottima organizzazione locale”.

“Il desiderio degli azionisti di Elettroveneta è sempre stato quello di dare sviluppo alla nostra società, premiando lo sforzo di tutti i collaboratori nell’affermazione della nostra realtà come insegna leader nel mercato. Sono convinto che entrare oggi in Sonepar garantirà la sostenibilità del nostro progetto di sviluppo in tutte le aree dove siamo presenti” conclude Umberto Schiavon, Presidente di Elettroveneta.

Sonepar, dunque, continua la propria espansione dopo l’acquisizione del distributore Sacchi.

Clima vincente con Carrier Air Conditioning

È partito il concorso “Clima vincente” di Carrier Air Conditioning dedicato agli installatori termoidraulici ed elettrici: dal 15 febbraio al 30 giugno 2019 è possibile vincere tantissimi premi!

Gli installatori che acquistano – presso un rivenditore aderente all’iniziativa – un climatizzatore Carrier DX monosplit o multisplit della gamma residenziale o light commercial hanno la possibilità partecipare, ogni mese, ad una delle estrazioni e aggiudicarsi uno degli Apple I Phone XS 64 GB in palio.
Partecipare è semplice: basta inviare la prova d’acquisto per mail o whatsapp.

Concorso Clima vincente CarrierConcorso “Clima vincente”: i climatizzatori tra cui scegliere

I climatizzatori, che partecipano alla promozione, rientrano nella linea residenziale e light commercial con caratteristiche differenti in grado di soddisfare le molteplici esigenze dei clienti.

Tra i modelli residenziali monosplit e multisplit, Aurora o Infinity con un’elevata silenziosità delle unità interne ed esterne, i controlli a distanza e i flussi d’aria personalizzabili in classe A+++.

Per la gamma Light Commercial, sono a disposizione diversi modelli con gas refrigerante R32 e potenze ad alta efficienza energetica, sia in caldo sia in freddo.

Premi per gli installatori e i rivenditori aderenti

E se l’installatore partecipa, il concorso premia anche il rivenditore aderente che potrà al momento della vendita essere a sua volta estratto e vincere uno Apple IPad 128 GB Wi-Fi.

Per conoscere tutte le modalità di partecipazione, i premi in palio è a disposizione presso i rivenditori aderenti il regolamento della promozione, oppure collegarsi al sito di Carrier DX.

Valorizzare le opportunità dell’accumulo e dell’autoconsumo

L’utilizzo di pannelli fotovoltaici, supportati da un sistema di accumulo, è il modo più pratico per sostenere l’autoconsumo domestico.
Per ottenere i migliori risultati Fronius ha sviluppato una serie soluzioni che comprendono gli inverter intelligenti, le opzioni per l’accumulo fino ad arrivare alla produzione di acqua calda con Fronius Ohmpilot.

Fronius System Partner

Come sfruttare l’autoconsumo

Ogni Fronius SnapINverter è poi dotato di serie di apposite funzioni e interfacce per caricare anche la propria auto elettrica utilizzando l’energia elettrica autoprodotta.
“L’aumento della disponibilità di energia termica prodotta dal sole consente di produrre agevolmente acqua calda utilizzando l’energia elettrica in eccesso con rendimento e durata notevolmente superiori dell’impianto di riscaldamento. – conferma Martin Hackl, Global Director Solar Energy, Fronius International GmbH – È quindi già possibile caricare un’auto elettrica utilizzando l’energia autoprodotta, dunque essendo perfettamente in linea con il concetto di autoconsumo”.
Ma non basta produrre e distribuire l’energia solare agli apparecchi di consumo: è importante anche gestire adeguatamente i flussi energetici con un apposito strumento di analisi.
È il caso del contatore elettrico intelligente Fronius Smart Meter e del software di analisi Fronius Solar.web, che consentono di rilevare facilmente il fabbisogno energetico dei vari apparecchi di consumo e stabilire misure mirate per la gestione efficiente dei flussi energetici.

Da Service Partner a System Partner

Sono ancora in molti a dover acquisire consapevolezza delle possibilità già ora esistenti, del potenziale di sviluppo e del fattore redditività. Gli installatori svolgono un ruolo fondamentale poiché conoscono i clienti e le relative esigenze e sono quindi in una condizione privilegiata per passare dal ruolo di fornitori di impianti fotovoltaici a quello di consulenti e guida della rivoluzione energetica dei loro clienti.

Fronius sostiene il processo di rivoluzione energetica personale non solo offrendo prodotti e servizi, ma anche un programma di formazione completo e l’evoluzione dei Fronius Service Partner in Fronius System Partner.

Smart Road, la digital transformation irrompe in galleria

Parte integrante del sistema stradale e del progetto Smart Road, le gallerie sono una priorità da affrontare, specie in Italia che conta il 44% di tutte quelle esistenti a livello europeo su rete TERN.

Parte del progetto Smart Road, le gallerie sono prossime a vivere una nuova fase evolutiva che le porterà a essere più sicure e “intelligenti”. Nello stesso progetto Anas c’è un punto dedicato a Smart Tunnel. C’è necessità di rendere questi tratti stradali efficienti e sicuri. Dal nuovo millennio, molto è stato fatto, specie dopo l’incendio nel Traforo del Monte Bianco, nel 1999, che provocò la morte di 39 persone.

Da lì si è cominciato davvero a ragionare a livello europeo sulla sicurezza nei tunnel, con la messa in atto di norme dedicate, recepite anche dall’Italia, che emanò nel 2006 il Decreto Legislativo 264 che è stato rinnovato di recente; il prossimo 30 aprile scatterà l’obbligo di adeguamento a tale D.Lgs di tutte le gallerie su rete stradale Transeuropea (TERN).

GianMarco SolaSicurezza in galleria

«Progettare oggi la sicurezza in galleria ha molteplici necessità – afferma Gianmarco Sola, Head of Trasportation segment Italy and Europe operations Schneider Electric – Innanzitutto occorre garantire il funzionamento degli impianti in tutte le condizioni, mettendo sia chi si trova all’interno e le squadre d’intervento in condizioni di maggior tutela possibile.

Inoltre gli impianti devono rilevare quanto prima le anomalie, assicurare la corretta estrazione dei fumi e la qualità dell’aria, gestire segnalazioni remote e locali». Già questo richiede per legge sistemi tecnologicamente evoluti.

Smart Tunnel, il ruolo di Schneider Electric

Un tunnel pensato come infrastruttura smart richiede un’architettura integrata che sovrintenda al funzionamento di tutte le parti in condizioni limite nel modo più efficace, rapido e sicuro. E qui entra in gioco EcoStruxure Smart Tunnel, che prevede sempre un’architettura a tre livelli, fra loro connessi, per la gestione corretta e intelligente di processi e procedure.

L’architettura è completamente integrata in modo da ottenere informazioni e gestibili da remoto. Una necessità cogente, rileva Sola: «Già oggi se si applicano le linee guida Anas, affermanti che in funzione della lunghezza e della complessità della galleria occorre contare sull’integrazione di determinati sistemi».

Gallerie italiane, lo stato dell’arte

Il 44% delle gallerie a livello europeo su rete TERN sono presenti in Italia: si tratta di 356 tunnel per uno sviluppo totale da 423 km, contando su 669 fornici che sviluppano una lunghezza totale superiore agli 800 km. Di queste gallerie, 285 sono da adeguare: fino al 2017 una galleria su cinque non rispondeva al decreto legislativo.

Oggi la situazione è parzialmente migliorata, ma non in modo considerevole: tre su cinque sono ancora fuori legge. Ma su quelle già adeguate è possibile già oggi ragionare in ottica Smart Tunnel. Attualmente ci sono già infrastrutture in cui il sistema di analisi di rischio dinamico è stato pressoché implementato: parliamo del Traforo del Monte Bianco, e qui il ruolo di Schneider Electric c’è nella parte delegata all’intelligenza.

Il gruppo francese, da parte sua, vanta un’esperienza di oltre 30 anni sul tema delle gallerie, come fornitore di prodotti e anche come system integrator, ruolo che ha svolto per vari anni in tunnel, considerati piccoli sistemi di automazione sì, ma con elevate criticità, che hanno fatto acquisire una posizione di vantaggio sui competitor.
Ma oggi cosa manca perché si arrivi a rendere intelligente la gestione del tunnel? «La volontà c’è, la tecnologia pure. Manca però una standardizzazione di processi e procedure. L’iter è però in corso e quindi è possibile immaginare che alla definizione si possa arrivare in seno ai vari operatori», spiega il manager Schneider Electric.

CEI 64-8: in arrivo la variante V6 (Variante Fuoco)

È in inchiesta pubblica il Progetto di Variante alla Norma CEI 64-8 (C.1229) con Variante Fuoco, classificazione delle influenze esterne e revisione delle verifiche.

Il Progetto di Variante alla Norma CEI 64-8: 2012 contiene i testi dei seguenti documenti:
A – Variante “Fuoco”
B – Nuovo Allegato ZA “Classificazione delle influenze esterne” del Capitolo 51 “Regole comuni”
C – Revisione della Parte 6 “Verifiche”

Variante fuoco

La Variante Fuoco è stata preparata con lo scopo di introdurre modifiche ad una serie di articoli della Norma CEI 64-8 ai fini dell’armonizzazione con i criteri di progettazione antincendi contenuti nelle regole tecniche di prevenzione incendi emanate dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi dell’art.15 comma 3 del D.Lgs. 139/06.

Influenze esterne

Il nuovo Allegato ZA “Classificazione delle influenze esterne” del Capitolo 51 “Regole Comuni” introduce per la prima volta nella Norma CEI 64-8 la classificazione secondo codici prestabiliti, con la quale è possibile eseguire la scelta dei componenti elettrici di un impianto mediante una serie di parametri adatti al luogo di installazione.

Le verifiche

La revisione della Parte 6 “Verifiche” aggiorna la metodologia delle verifiche degli impianti elettrici, iniziali e periodiche, ai più recenti documenti di armonizzazione europea.

Per approfondimenti: Progetto di Variante alla Norma CEI 64-8 (C.1229) con Variante Fuoco

L’Intelligenza Artificiale è ormai fra noi

Dalla loro introduzione, i computer sono stati utilizzati per operazioni sempre più complesse, con un crescendo esponenziale. Nello stesso tempo, i computer sono usciti dalle loro ‘torri d’avorio’ per trovare applicazione in tutti i domini della nostra vita, grazie alla loro maggiore flessibilità, alla velocità sempre in aumento e alle dimensioni sempre più piccole.

Una branca dell’informatica, denominata Intelligenza Artificiale (IA) si propone di creare computer intelligenti come gli esseri umani, da affiancare o addirittura sostituire nei loro compiti, soprattutto in quelli più ripetitivi.

Le applicazioni concrete o in fase di sviluppo sono già numerose. Si pensi per esempio ai veicoli a guida autonoma, alle applicazioni che comprendono la conversazione umana e sono in grado di rispondere, ai computer che giocano a scacchi o a poker meglio di un campione, ai sistemi di visione e riconoscimento, a prodotti come l’altoparlante intelligente Google Home o Echo di Amazon per il controllo dei dispositivi domestici o agli hotel che utilizzano ormai dei robot alla concierge (come il robot Connie della catena Hilton basato sulla tecnologia Watson IBM).

Software e sistemi che pensano

Secondo John McCarthy, considerato uno dei padri dell’Intelligenza Artificiale, l’obiettivo è quello di far sì che un computer, un robot controllato da computer o un software ‘pensino’ in modo intelligente, analogamente a un essere umano. A tale scopo, occorre uscire dai limiti tradizionali dell’informatica e studiare come il nostro cervello ragiona, apprende, decide e affronta i problemi, utilizzando quindi i risultati di tali studi per sviluppare software e sistemi intelligenti.

Occorre poi trasferire l’IA dai laboratori di ricerca alla vita di tutti i giorni, ed è proprio ciò che sta avvenendo in questi ultimi anni, grazie anche a iniziative come la Partnership on Artificial Intelligence, un gruppo senza fini di lucro a cui aderiscono società come Apple, Amazon, Google, Microsoft, IBM e Facebook. Una delle applicazioni a cui il gruppo sta lavorando riguarda il controllo degli edifici.

In particolare, un controllore per la smart building automation basato sull’IA (denominato AIBSBAC) sarà in grado di eseguire adattamenti intelligenti delle condizioni di comfort nell’edificio in funzione delle nostre preferenze, con l’obiettivo di migliorare il comfort stesso, la sicurezza degli utenti e le prestazioni energetiche. L’AIBSBAC comprenderà dei sottosistemi di identificazione degli utenti, dei sottosistemi di monitoraggio dell’ambiente interno ed esterno e un sottosistema decisionale basato sull’IA, oltre a un sistema di comunicazione, il tutto con una concezione plug and play flessibile.

Intelligenza artificiale e assistenti vocali

Un altro esempio è l’assistente vocale Alexa di Amazon, che permette di controllare facilmente i dispositivi della smart home come luci, interruttori, termostati e così via. Alexa è diventata famosa con gli altoparlanti Echo di Amazon, che possono essere controllati tramite comandi vocali in modo molto intuitivo.

L’assistente vocale si è successivamente estesa ad altri dispositivi della casa intelligente, offrendo funzionalità che consentono di interagire con i dispositivi stessi. E’ sufficiente infatti usare la propria voce per eseguire operazioni di controllo o porre domande: basta chiedere un’informazione, e l’assistente smart risponderà immediatamente.

E, grazie alla tecnologia cloud, Alexa diventa sempre sempre più intelligente: più utenti utilizzeranno questo servizio vocale, tanto più esso si adatterà alla pronuncia, al vocabolario e alle preferenze personali.

In sostanza, la ricerca sull’IA ha oggi due obiettivi fondamentali: da una parte, quello di creare sistemi esperti, ossia sistemi che si comportano in modo intelligente e sono capaci di apprendere, dimostrare, spiegare e dare consigli agli utenti; dall’altra, quello di implementare l’intelligenza umana nelle macchine creando sistemi che capiscono, pensano, apprendono e si comportano come gli esseri umani.

Concludiamo con una definizione di ‘intelligenza’: la capacità di un sistema di calcolare, ragionare, percepire relazioni e analogie, apprendere dall’esperienza, memorizzare informazioni e riutilizzarle, risolvere problemi, comprendere idee complesse, usare fluentemente il linguaggio naturale, nonché classificare, generalizzare e adattarsi a nuove situazioni.

Senec partner dei primi due incontri Tuttonormel

Senec Italia sarà partner dei primi due incontri tecnici – organizzati da Tuttonormel – dedicati a progettisti ed installatori del mondo elettrico.

Il programma prevede l’intervento di esperti su: norma CEI 64-8 sulle verifiche iniziali e periodiche degli impianti elettrici, norme CEI 0-16 e CEI 0-21 e nuovi incentivi relativi agli impianti fotovoltaici, norma CEI EN 61204-1 sull’equipaggiamento elettrico delle macchine. Verrà anche presa in esame una raccolta di problemi impiantistici in ambito condominiale.

Gli incontri si svolgeranno a Roma il 7 marzo all’Auditorium del Massimo e a Pisa il 12 marzo al Palazzo dei Congressi, dalle ore 8.30 alle 17.30.

Senec avrà un proprio spazio espositivo dove alcuni esperti forniranno con tutte le informazioni sui sistemi di accumulo SENEC.Home e la soluzione SENEC.Cloud, nonché osservare dal vivo un fac-simile del sistema Senec.

“Abbiamo scelto di sponsorizzare gli incontri Tuttonormel – dichiara Vito Zongoli, Managing Director di Senec Italia – perché vogliamo entrare in contatto con un numero sempre più ampio di operatori del mondo elettrico e sensibilizzarli al tema dell’accumulo. Il nostro mercato ha grandi potenzialità in Italia e sono ancora poche le aziende e i professionisti che ne hanno saputo cogliere e sfruttare appieno le opportunità. Con le soluzioni legate all’accumulo si aprono nuove possibilità di business anche per coloro che avevano abbandonato o non sono ancora entrati nel settore del fotovoltaico”.

La partecipazione all’Incontro Tecnico TuttoNormel, riservata agli abbonati alla rivista, dà diritto ai crediti formativi. SENEC dispone di alcuni inviti omaggio agli incontri.

Assistente Bticino: servizio di assistenza virtuale via APP

Con il nuovo Assistente BTicino, il servizio di assistenza del videocitofono connesso Classe300X è sempre attivo, Bticino è la prima azienda del settore videocitofonia a offrire un servizio di assistenza virtuale via APP.

L’Assistente BTicino, accessibile dall’App Door Entry è di facile utilizzo e immediato: con la stessa procedura usata per il contatto con l’Assistenza clienti, guida nella risoluzione di qualsiasi eventuale problema, con domande e risposte pre-configurate e libere.

Assistente BTicinoAssistente BTicino si inserisce nel mondo in espansione di soluzioni smart e si affianca al servizio Assistenza clienti con operatore. È un servizio flessibile che dà supporto 24/24h, 7/7g e consente a BTicino di avere informazioni utili per migliorare l’assistenza attraverso la conoscenza delle problematiche incontrate.

Assistente BTicino è multifunzionale: guida in modo facile e intuitivo il cliente al miglior utilizzo e alla risoluzione di eventuali problemi legati al videocitofono. Si presenta come un avatar, comunica attraverso immagini, video e testi, con un linguaggio cordiale e informale per mettere a proprio agio il cliente, impiegando «emoticon» ed espressioni semplici, capaci di rendere gradevole il colloquio.

Assistente BTicino fornisce risposte

Le principali fasi del servizio sono:

Classe 300X: il videocitofono sempre in contatto con l’abitazione

Il videocitofono Classe 300X13E – che fa parte di Eliot, il programma BTicino per gli oggetti connessi – si caratterizza per la possibilità di gestire diverse funzioni tramite l’App Door Entry quali:

Aspiratore Vort Quadro Evo: massime prestazioni, zero rumore

Si può pensare a un sistema di ventilazione potente ma silenzioso? Quel che sembra un ossimoro diventa realtà negli aspiratori centrifughi da condotto Vort Quadro Evo di Vortice, che nella loro concezione modulare garantiscono elevate prestazioni, bassissime emissioni sonore e conformità alla norma DIN 18017-3, legata alla prevenzione, in caso di incendi, della propagazione del fuoco ai locali limitrofi attraverso la canna fumaria.

Disponibili nelle versioni per installazione a parete, a soffitto e a incasso, gli aspiratori Vort Quadro Evo assicurano il corretto ricambio dell’aria di cucine, bagni e lavanderie la cui planimetria comporti la necessità di una canalizzazione dello scarico.

6 motivi per aspirare con Vort Quadro Evo

Insieme alle citate caratteristiche di silenziosità, comfort abitativo ed elevate prestazioni degli apparecchi Vort Quadro Evo, la soluzione Vortice risulta una scelta vincente per almeno 6 motivi:

Ricambiare l’aria interna in modo efficace e silenzioso con Vort Quadro Evo

Come è fatto l’aspiratore Vort Quadro Evo?

VORT QUADRO EVO scatola installazione a parete

Scatola per l’installazione a parete dell’aspiratore Vort Quadro Evo

Cuore del prodotto è il kit costituito dal ventilatore, azionato da un motore a cuscinetti a una o più velocità, dall’elettronica di controllo, dal pannello frontale – liscio per facilitarne la pulizia e piatto per contenerne la sporgenza -, e dal filtro, con dispositivo integrato che segnala la necessità dei periodici interventi di pulizia o sostituzione.

Disponibile in 23 varianti, il kit Vort Quadro Evo offre un’ampia scelta di alternative prestazionali e funzionali quali la timerizzazione dell’accensione e dello spegnimento (versioni T); la programmazione di periodici cicli di attivazione del prodotto (versioni TP); il controllo in funzione del tasso di umidità relativa presente in ambiente (versioni TP HCS) e l’attivazione subordinata alla rilevazione di occupanti da parte di un apposito sensore (versione T PIR).

Infine, la soluzione Vortice può essere abbinata a una delle dieci scatole disponibili, in base alla tipologia di installazione e al grado di resistenza alla propagazione del fuoco. Le alternative in questo senso spaziano dalle unità, destinate all’installazione fuori dalla canna fumaria ed equipaggiate con serrande antifuoco K90, alle varianti per il montaggio all’interno della canna fumaria, rivestite di materiale refrattario K90.