Da Schneider Electric, la guida pratica UPS per il mondo elettrico

Come scegliere il gruppo di continuità o l’UPS più adatto alle proprie esigenze? Schneider Electric presenta la guida pratica UPS – rivolta agli operatori del settore elettrico – dove sono presenti tutte le informazioni essenziali per la protezione dell’alimentazione per le strutture dove è necessario garantire il funzionamento ininterrotto dei sistemi e la salvaguardia dei dati.

Copertina Guida pratica UpsQuesta guida – suddivisa in 6 capitoli – è uno strumento che accompagna passo passo nella scelta, configurazione e comprensione dei costi dell’UPS per garantire lavori di qualità e cogliere le opportunità nate dallo sviluppo dell’IoT e del cloud.
Oggi implementare e garantire massima continuità è diventato fondamentale: occorre una comprensione approfondita del ruolo degli UPS per realizzare un’infrastruttura elettrica realmente resiliente.

Nei diversi capitoli vengono illustrati diversi concetti:

Per comprendere il mercato degli UPS è necessario comprendere come si siano trasformati negli anni: da dispositivi piuttosto statici che venivano installati e dimenticati a dispositivi intelligenti in grado di segnalare il loro stato per garantire interventi immediati.

Nelle pagine della guida si trovano tutte le risposte alle classiche domande: quali sono le apparecchiature che devono essere protette? È disponibile un generatore di riserva? Quali carichi devono essere alimentati dall’UPS? Per quanto tempo?

Inoltre, sono presenti cinque opzioni progettuali per l’implementazione dell’UPS che supportano nella ricerca della combinazione più adatta.

Infine, nell’ultima pagina della guida è possibile trovare le indicazioni relative a white paper, tools di progettazione, approfondimenti sulle batterie che Schneider Electric mette a disposizione per i professionisti.

Scarica la guida pratica UPS per il mondo elettrico registrandoti a questo link.

La termografia contribuisce all’ottimizzazione e all’automazione dell’agricoltura

In Giappone è stata realizzata una ricerca con il compito di raccogliere e analizzare i dati sui processi utilizzati per le coltivazioni e l’obiettivo di individuare soluzioni per l’ottimizzazione e l’automazione dell’agricoltura. La termografia con il monitoraggio delle immagini termiche delle colture durante il processo di coltivazione è un valido aiuto.

L’agricoltura giapponese si trova ad affrontare problemi, come l’invecchiamento dei lavoratori, la mancanza di eredi del know-how e la liberalizzazione degli scambi nell’ambito del Partenariato Trans- Pacifico

Per tramandare l’esperienza degli agricoltori esperti è necessario raccogliere diversi dati: il Giappone è noto come la quinta potenza agricola del mondo: comprendere come utilizzare tali dati in modo efficace sul campo sta diventando sempre più importante. Soprattutto, è fondamentale comprendere come preparare i fertilizzanti e le sostanze nutritive.

Per questa ricerca sono state utilizzate le termocamere fisse FLIR AX8. Raccogliendo i dati di temperatura, i ricercatori stanno lavorando per “visualizzare” le colture agricole e per consentire passi successivi come il calcolo delle ore di sole in aree specifiche, oltre a identificare la distribuzione generale della temperatura.

Termografia e i livelli qualitativi del riso

È in atto un miglioramento delle colture: oltre 800 varietà di riso, segno dell’accelerazione degli sforzi nel settore.

termografia in agricoltura - immagine termografica Flir

Le ore di luce solare e la distribuzione della temperatura delle foglie vengono misurate utilizzando i dati di temperatura

Le termocamere svolgono un ruolo importante in questo scenario. Negli ultimi anni, il Giappone ha subito fenomeni meteorologici anomali accompagnati da un aumento delle temperature che influiscono anche sulla crescita delle colture agricole. Nel caso del riso, se la temperatura aumenta durante il periodo di maturazione, esso subisce un “danno da alta temperatura”, poiché la pianta sviluppa molti grani bianchi immaturi e altre anomalie. Ciò è dovuto non solo alle temperature eccessivamente elevate, ma anche al modo in cui gli agricoltori gestiscono l’acqua e i fertilizzanti. Questi danni da alte temperature influenzano anche la qualità del riso.

Una termocamera consente di identificare in tempo reale qualsiasi abbinamento dei dati di distribuzione della temperatura e delle immagini termiche che possano portare al verificarsi di danni da alta temperatura. Utilizzandole in una fase iniziale, è possibile creare un ambiente in grado di minimizzare i danni al riso, monitorare le ore di luce solare e la distribuzione della temperatura del riso e delle foglie. Un accumulo di dati aiuterà inoltre il team a decidere se accelerare o ritardare la coltivazione negli anni successivi, cosa che sarebbe impossibile con il solo know-how esistente.

Con una termocamera a infrarossi, è possibile misurare la temperatura delle foglie senza apportare stress alle foglie e così chiarire il rapporto tra temperatura e traspirazione delle foglie.

Prospettive future per l’agricoltura

L’obiettivo è mettere in pratica una tecnologia di coltivazione di nuova generazione e promuovere l’uso diffuso del rilevamento tramite immagini per acquisire periodicamente dati di temperatura in tempo reale e utilizzare tali dati per ottenere un grafico dell’andamento delle temperature del riso e delle foglie di riso. Registrando l’andamento della temperatura, gli agricoltori possono essere in grado di misurare lo stato della fotosintesi.

FLIR AX8 svolge un ruolo molto importante nella visualizzazione dell’andamento dei danni da alta temperatura.

Potenza e personalizzazione in base alle esigenze

I nuovi alimentatori della gamma Quint Power di Phoenix Contact permettono la configurazione di oltre 40 parametri, ma possono anche essere ordinati direttamente con parametri personalizzati.

I dispositivi integrano un’interfaccia NFC (Near Field Communication) che garantisce la praticità di modifica delle soglie di segnalazione e dei parametri di funzionamento.
Grazie ad essa, è possibile procedere alla configurazione anche tramite smartphone e tablet con sistema operativo Android o PC di una serie di oltre 40 parametri. La possibilità di duplicare la configurazione permette, una volta configurato l’alimentatore, di copiare le impostazioni e trasferirle in modo semplice su altri dispositivi tramite apposita app o software. I tasti a membrana posti sul lato frontale, destinati alla regolazione di tutti i parametri, possono essere protetti con password.

personalizzazione Quint powerIn caso di non utilizzo nella specifica applicazione, è possibile disattivare anche la tecnologia SFB, in grado di fornire una riserva di corrente fino a 6 volte la corrente nominale per 15 ms, per far intervenire gli interruttori magnetotermici standard e garantire che il guasto di un singolo ramo di alimentazione non pregiudichi il funzionamento degli altri carichi collegati.

Utilizzando il tool di configurazione, l’utente ha la possibilità di scegliere la configurazione adatta e ordinare online alimentatori già configurati secondo le proprie esigenze.

Le funzioni selezionate vengono configurate in fabbrica tramite un’interfaccia NFC, quindi ogni alimentatore personalizzato viene abbinato ad un numero di commessa univoco, che permette di richiamare in qualsiasi momento sul sito internet Phoenix Contact il dispositivo e le caratteristiche, permettendo un agevole riordino. L’informazione è memorizzata anche sul chip NFC e sull’etichetta laterale dell’alimentatore.

Riserve di potenza per una maggiore sicurezza

Quint Power si rivela particolarmente utile laddove sia necessario aggiungere all’applicazione altri carichi che potrebbero richiedere all’alimentatore una corrente aggiuntiva. Con alimentatori tradizionali, questa condizione comporta un’eccessiva richiesta di corrente che facilmente causa un’interruzione della tensione di alimentazione sul lato DC. Il nuovo alimentatore Quint Power fornisce fino al 125 % della corrente nominale, permettendo così all’impianto di continuare a funzionare continuativamente. L’alimentatore segnala tempestivamente l’entrata in funzione di questo Power boost statico attraverso un’uscita digitale, per rendere cosciente l’operatore dell’utilizzo di questa riserva di corrente o segnalare preventivamente un eventuale sovraccarico delle utenze collegate.

Il Power Boost dinamico permette di erogare fino al 200% della corrente nominale per 5 secondi, per permettere l’avviamento di carichi con elevate correnti di spunto o il funzionamento contemporaneo di più utenze a 24 V. Nelle applicazioni che finora richiedevano un alimentatore di 20 A, ora sono sufficienti 10 A, in quanto le elevate correnti di spunto vengono gestite senza riduzione della tensione d’uscita.

La riduzione della taglia dell’alimentatore permette una riduzione dei costi e dello spazio occupato all’interno del quadro elettrico.

Rilevamento tempestivo e preventivo degli stati critici

quint PowerA garanzia della massima disponibilità degli impianti, l’alimentatore dispone del monitoraggio preventivo per la diagnostica remota che controlla permanentemente la tensione e la corrente di uscita. Visualizza situazioni critiche sul lato frontale tramite bargraph, mentre l’uscita digitale a relè e le uscite a transistor inviano la segnalazione al controllore prima si verifichi un guasto.

Quando l’alimentazione avviene con una corrente superiore a quella nominale, si lavora nella modalità di boost. L’alimentatore e le utenze collegate continuano a funzionare normalmente, la tensione di uscita è di 24 V DC.

Nel caso di un aumento ulteriore del carico nel boost statico che neanche il boost dinamico è in grado di assorbire, l’alimentazione si interrompe. La segnalazione preventiva consente di intervenire tempestivamente prima che si verifichino errori. Un motore rallentato, localizzato tempestivamente, può essere riparato prima che sulle altre utenze si registrino cadute di tensione.

Elevata resistenza elettrica e meccanica

Anche minime interruzioni della tensione di rete possono provocare interruzioni complete dell’impianto.

Il nuovo alimentatore Quint Power provvede a mantenere costante la corrente e tensione d’uscita anche in caso di interruzioni fino a 20 ms, permettendo alle utenze collegate di continuare a funzionare in modo affidabile.

Lo scaricatore a gas integrato, in grado di scaricare diverse migliaia di Ampere, offre una protezione efficace contro sovratensioni transitorie. Ad esempio, l’intervento di un fusibile a monte con improvvisa interruzione della corrente fornita ad un carico parallelo può causare un disturbo asimmetrico, compromettendone l’alimentazione, come nel caso di interruttori di arresto di emergenza sui robot.

Quint Power è stato specificatamente sviluppato per la massima disponibilità degli impianti e può essere utilizzato con un range di temperatura da -25 °C a +70 °C. In caso di utilizzo in applicazioni particolarmente gravose dal punto di vista della temperatura, l’alimentatore può essere acceso anche a una temperatura di -40°C.La sua elevata resistenza agli urti ed alle vibrazioni risulta fondamentale ad esempio in applicazioni navali: 30 g di urti e vibrazioni fino a 2,3 g in risonanza non rappresentano alcun problema.

Gli alimentatori di Phoenix Contact soddisfanno requisiti di compatibilità elettromagnetica molto più elevati rispetto a quelli prescritti dalle norme e lavorano in sicurezza garantendo elevata immunità alle interferenze anche in caso di qualità di rete scadente. I dispositivi della gamma Quint Power dispongono di una resistenza da transienti di tensione di 6 kV, il triplo rispetto ai requisiti posti dalle norme internazionali.

Uso efficiente delle risorse

Gli elevati valori MTBF (Mean Time Between Failure – tempo medio fra i guasti) di oltre un milione di ore nonché il monitoraggio delle funzioni con led e contatti di segnalazione rappresentano ulteriori garanzie per un’alimentazione sicura di tutte le utenze collegate. Il grado di efficienza dei dispositivi raggiunge il 94% e l’ingresso remoto on-off offre ulteriori margini di risparmio energetico e, quindi, economico.

Configurazione contactless via NFC

configurazione contactless NFCLa comunicazione NFC (Near Field Communication) è una tecnologia di trasmissione dati contactless. La distanza di trasmissione è di pochi centimetri, raggiungendo una velocità di trasferimento dei dati fino a 424 kBit/s.

Nel caso del nuovo alimentatore Quint Power di Phoenix Contact, tramite questa interfaccia, parametri come parametri di funzionamento e soglie di segnalazione possono essere configurati in modo semplice e veloce. Anche i tasti a membrana posti sul lato frontale del dispositivo, utilizzati per la regolazione della tensione d’uscita, possono essere disattivati tramite software, rendendo praticamente impossibili modifiche involontarie o manipolazioni improprie.

Allo stesso modo, le configurazioni dei parametri possono essere facilmente trasferite su altri dispositivi. Poiché la tecnica di comunicazione è contacless e quindi completamente isolata galvanicamente, i potenziali errori causati da scariche elettrostatiche si riducono notevolmente. Il dispositivo può essere anche configurato nel suo imballo originale, offrendo grandi vantaggi logistici.

Rete Irene: nasce la campagna “6 x riqualificare il tuo condominio”

Partiamo da un concetto importante: gli interventi di riqualificazione energetica sul patrimonio edilizio esistente sono obbligatori per legge, si chiama “Ristrutturazione Importante di Secondo Livello”. Il decreto ministeriale del 26 Giugno 2015, così detto dei requisiti minimi, è chiaro in materia e non offre alcuna scappatoia.

Rete Irene (Rete di Imprese per la Riqualificazione Energetica degli Edifici) è un network di aziende nato con la volontà di diffondere la cultura della riqualificazione energetica promuovendo la realizzazione di interventi che migliorano le prestazioni energetiche degli edifici.

Da poco ha lanciato la campagna “6 x riqualificare il tuo condominio” – presentata durante lo scorso FestivALfuturo e patrocinata da Altroconsumo (Associazione in prima linea per garantire la tutela dei consumatori) – finalizzata a creare occasioni d’incontro con i cittadini di Milano, per fornire linee guida e consigli pratici al fine di operare scelte consapevoli in caso di interventi di riqualificazione energetica da attuare nel proprio condominio.

In che cosa consiste?

“6 x riqualificare il tuo condominio” mette in evidenza già dal suo nome la call to action: incontrare sei persone residenti nello stesso condominio desiderose di ottenere informazioni adeguate in ambito di riqualificazione. Rete Irene sin dalla sua nascita si è fatta portavoce della voglia di diffondere la cultura della riqualificazione energetica verso tutti: istituzioni, professionisti, cittadini. “6 x riqualificare il tuo condominio” dà pieno riscontro a questo intento, aprendo un canale di comunicazione tra chi professionalmente fa riqualificazione e chi si trova a dover fare scelte importanti, magari senza avere alle spalle un background di conoscenze adeguato.

Come aderire a “6 x riqualificare il tuo condominio”

Rete IRENE Altroconsumo (1)Per aderire basterà formare un gruppo di almeno 6 persone residenti nello stesso condominio e chiamare Rete Irene (800 134 720) per fissare un appuntamento che verrà organizzato andando incontro alle esigenze di tutti i partecipanti.

Durante l’incontro i tecnici di Rete Irene illustreranno i vantaggi economici, sociali e ambientali dati dalla riqualificazione energetica integrata del condominio, le differenze sostanziali tra manutenzione e riqualificazione, le linee guida per leggere e comprendere un preventivo e un capitolato, le garanzie contrattuali di risultato da esigere per essere tutelati, le buone pratiche da associare all’investimento al fine di abbattere i consumi energetici fino al 50%, nonché esempi concreti e testimonianze di chi ha già beneficiato di un intervento di riqualificazione energetica integrata.

Il presidente di Rete Irene Manuel Castoldi ci ha raccontato l’importanza della riqualificazione energetica.

Qual è la maggior difficoltà che si incontra nell’intraprendere una riqualificazione energetica?

Premesso che gli interventi di ristrutturazione sono obbligatori per legge, la domanda che lei pone è assolutamente centrata. Una parte delle responsabilità sono da addossare alla filiera, nessuno escluso: quanti veramente promuovono un intervento di riqualificazione energetica anche in contrasto con la richiesta iniziale del committente? Quanti suggeriscono di fare l’intervento corretto? Pochi. È questo che va cambiato, è un fatto culturale e di etica professionale.

Se il mercato dovesse andare in questa direzione allora gran parte del problema sarebbe risolto, per tutti. Resta chiaro che quando si interviene lo si deve fare anche in un’ottica di risparmio energetico e di prestazione energetica, questo è il futuro e la grande opportunità che abbiamo davanti a noi, non coglierla sarebbe molto stupido. Il come diventa un mezzo: ecco la ricetta corretta per dare slancio e sviluppo economico e sociale ai territori e alla nostra economia.

Ultimamente faccio notare sempre più spesso quelle che sono le responsabilità di progettisti ed amministratori davanti a scelte affrettate o poco ortodosse … chi ascolta capisce che non vale la pena correre un rischio che possa delegittimare la propria professione, chi non ascolta si assume il rischio.

Un aiuto potrebbe essere la detrazione fiscale tra un intervento e l’altro: dal 36% al 70% non ci sarà più convenienza a scegliere l’intervento che apparentemente costa meno…

Quali sono i vantaggi fiscali?

Le detrazioni fiscali oggi rappresentano un fortissimo incentivo per le famiglie. Il nostro Paese gode di incentivi e di benefici unici.

Poter detrarre per interventi di riqualificazione energetica fino al 75% di quanto investito quando ricapita? Adesso il credito fiscale può anche essere ceduto per consentire veramente a tutti di accedere agli investimenti in riqualificazione energetica. Onestamente credo che una situazione così favorevole sia difficilmente ripetibile…

Rete Irene è da sempre portavoce di queste tematiche. Che reazioni dal mercato?

I riscontri sono molto positivi. Vecchi progetti tenuti nei cassetti vengono rispolverati e tornano ad essere attuali. Stiamo già organizzando i nuovi appuntamenti per il 2019 con maggiore presenza nei territori, a supporto di progettisti e amministratori. Le istituzioni locali iniziano a comprendere che la riqualificazione energetica è un bene per i loro territori e che può fare da volano per una ripresa economica delle attività.

Le famiglie sono sempre più attente a come investire i loro risparmi e pretendono, giustamente, di avere certezze e garanzie. Questo è un altro tema molto importante: la garanzia di risultato energetico è fondamentale per convincere una famiglia a investire nella giusta direzione. Alla fine, la ricetta è più semplice di quello che si pensa: riqualificare la propria casa per avere una nuova prestazione energetica, una garanzia di risultato e un nuovo valore patrimoniale… e perché no anche uno sguardo all’ambiente.

Easy UPS: l’offerta Schneider Electric per il settore elettrico

Schneider Electric presenta l’offerta Easy UPS trifase e monofase specificatamente studiata per il mondo elettrico in grado di offrire stabilità dell’alimentazione e continuità operativa grazie a specifiche elettriche particolarmente interessanti e prestazioni nel tempo elevate, design compatto, facilità di installazione, utilizzo e manutenzione.

“Il mercato elettrico sta subendo molte trasformazioni dovute alla tecnologia e soprattutto alla trasformazione digitale. Oggi non è più accettabile l’interruzione del servizio e la mancanza di corrente – sottolinea Mauro Valentini, Business Developer UPS di Schneider Electric – Sono quindi necessarie soluzioni in grado di supportare le esigenze di questo mercato. L’installatore elettrico si è sempre sentito estraneo a questo mondo legato più all’informatica, ma oggi con l’evolversi di tutto ciò che chiamiamo IoT anche l’installatore e il mondo elettrico sono parte di tutto questo. Da qui è nata la decisione di puntare su un settore in forte crescita – come testimoniato dai dati Anie – proponendo e studiando un’offerta ad hoc”.

La nuova offerta si basa su un nome unico – Easy – un brand unico – Schneider Electric – e una linea completa di soluzioni che partono da 500 VA fino a 200 kVA e in grado di soddisfare le prestazioni richieste dal mercato e la possibilità di personalizzare la soluzione.

Easy, proprio come suggerisce il nome, punta sulla semplicità e facilità coniugata nella scelta, nell’installazione, nella manutenzione e nella espandibilità

Affidabilità, qualità e assistenza sono i plus dell’offerta targata Schneider Electric che da sempre opera nel settore della continuità dell’alimentazione elettrica.

Easy UPS per la continuità operativa ottimale

Easy UPS 3S è un gruppo di continuità trifase da 10 a 40 kVA ideale per piccole/medie imprese, che si installa in maniera rapida e semplice nei locali tecnologici e si distingue per l’ampia finestra di temperatura e la protezione totale dai sovraccarichi: tutto in un’apparecchiatura leggera e compatta. Questa unità offre un’efficienza fino al 96% in modalità a doppia conversione e fino al 99% in modalità ECO a risparmio energetico.

Easy UPS SRVS è un gruppo di continuità monofase, versatile, di elevata qualità e disponibile a un costo competitivo che protegge i dispositivi critici e i carichi collegati, da disturbi di alimentazione imprevedibili come picchi, sovratensioni, blackout e cali di tensione, garantendo affidabilità e sicurezza. La correzione del Fattore di Potenza in ingresso fino al 99% consente di rifasare carichi con FP minore di 0,9 come richiesto dalle aziende erogatrici di energia, senza ricorrere a soluzioni supplementari.

Easy UPS BVS – per applicazioni domestiche e per piccoli uffici – fornisce una protezione di base per le condizioni di alimentazione instabili, garantendo una connettività costante e affidabile nei momenti più critici.

“Grazie a questa nuova offerta, che verrà ampliata già il prossimo anno, vogliamo essere vicini ai clienti affinché possano investire in sicurezza con un prodotto affidabile, gestibile, di qualità e conveniente; agli installatori elettrici con un prodotto che grazie alla sua semplicità, competitività e versatilità, possa rappresentare la soluzione ideale per l’utilizzo in un’ampia gamma di settori e ambienti” ha concluso Valentini.

ABB Powervalue RT: ups compatto e tecnologicamente avanzato

Il numero di applicazioni critiche che non possono restare senza alimentazione aumenta di giorno in giorno. Per tali applicazioni si deve garantire una fornitura costante di alimentazione di alta qualità. Infatti, nonostante tutte le precauzioni adottate in fase di progettazione e gestione dei data center delle imprese, possono sorgere situazioni in cui l’alimentazione esterna venga compromessa in termini di qualità o disponibilità. Tali eventi possono comportare perdita di dati, mancanza di disponibilità di servizi essenziali, rischio per l’hardware e perdite finanziarie anche molto elevate. Per queste ragioni, è fondamentale disporre di UPS altamente affidabili.

I gruppi di continuità ABB Powervalue RT monofase, con potenze da 1 a 10 kVA, offrono un’efficienza fino al 95% in modalità a doppia conversione e fino al 98% in modalità ECO a risparmio energetico.

Powervalue RT 11 è compatto e tecnologicamente avanzato, è in grado di proteggere le apparecchiature critiche da danni dovuti a interruzioni di corrente, picchi e sovratensioni. Questa soluzione dispone di batterie che soddisfano diverse autonomie e carichi applicati.

Il prodotto è un plug-In e non necessita di messa in servizio assistita. Questa soluzione è caratterizzata da estrema robustezza e da un design compatto e leggero, caratteristiche che lo rendono adatto ad applicazioni Small Office, IT, Networking e Bulding. Di facile installazione, Powervalue RT 11 dispone di un’interfaccia di visualizzazione intuitiva che ne semplifica l’uso e le configurazioni. Powervalue RT 11 è indicato per le piccole e medie imprese per le caratteristiche di flessibilità e versatilità.

ABB Powervalue RT: bassi costi di manutenzione

PowerValue è stato progettato per garantire bassi costi di gestione: l’efficienza elevata non solo significa che l’utilizzo è economico (meno perdite), ma anche che richiede spese inferiori per il raffreddamento, contribuendo a ridurre la bolletta energetica.
Anche la semplicità di impostazione e di manutenzione riducono i costi di esercizio e di manutenzione.

Un UPS rappresenta una tecnologia che deve risultare altamente affidabile poiché assicura che il funzionamento dei data center o dei processi critici di controllo sia disponibile 24/7 e che non si verifichino danneggiamento o perdita dei dati.

Vieni a conoscere Mario l’elettricista

Il mondo elettrico ha vissuto negli ultimi anni una forte accelerazione: dal punto di vista tecnologico, normativo e professionale.
Oggi infatti parlare semplicemente di impianto elettrico è riduttivo: gli utenti finali sono sempre più attenti alle soluzioni disponibili e alle possibilità di integrare tra loro le diverse tecnologie.

L’installatore è al centro della grande trasformazione che coinvolge il settore edilizio e quello dell’impiantistica evoluta, deve essere al passo coi tempi, aggiornato sulle più recenti tecnologie e sulle normative che riguardano gli impianti che dovrà progettare e installare, indipendentemente dal fatto che si tratti di un semplice appartamento o di un intero palazzo.

Per supportare gli installatori in questa trasformazione e offrire loro le soluzioni più aggiornate e adeguate, Schneider Electric presenta una serie di video con protagonista Mario l’elettricista, un simpatico installatore esperto che si trova ad affrontare installazioni e problematiche specifiche del mestiere.

Mario l'elettricista Schneider ElectricCon un linguaggio familiare e comprensibile, un modo simpatico e immediato, Mario l’elettricista consiglia, aiuta e affronta temi legati all’installazione e alle nuove normative.

“Oltre alle soluzioni pratiche installative, nei diversi episodi sono previsti approfondimenti normativi proprio per supportare l’installatore nel gestire le situazioni del quotidiano. – racconta Marco Trentin External Agencies and Electrician Channel Manager – L’obiettivo è sfruttare le potenzialità dei media digitali per entrare in contatto in tempi rapidi con installatori ed elettricisti, mostrando quale sia la soluzione da adottare”.

Dubbi? Problemi? Risponde Mario l’elettricista!

Attraverso le sue storie, Mario l’elettricista affronta alcune problematiche di installazione: dal centralino telematico al controllo e monitoraggio degli impianti, dalla continuità dell’energia all’illuminazione di emergenza fino all’installazione della fibra ottica negli edifici.

Il video rimanda ad approfondimenti tecnici e normativi disponibili sul sito Schneider Electric nella sezione dedicata agli elettricisti: www.schneider-electric.it/installatori.
Una pagina nella quale – oltre a contenuti e video pubblici – sarà presente un’area riservata (attiva a breve) dove registrandosi sarà possibile accedere a ulteriori video normativi, di prodotto, ma soprattutto servizi e vantaggi studiati e dedicati all’installatore elettrico.

Vieni a conoscere Mario l’elettricista: a disposizione per te tantissime soluzioni, aggiornamenti e soprattutto consigli installativi utili per il lavoro di tutti i giorni.

Mobotix: la videosorveglianza diventa un sistema complesso

Il mercato della sicurezza cambia e si rinnova innanzitutto nell’approccio alla tecnologia. È soprattutto la videosorveglianza a dettarne i cambiamenti. Ne parliamo con Alberto Vasta, Regional Sales Manager Italy and Malta, presso Mobotix.

“Il mercato della sicurezza negli ultimi due anni si sta rivolgendo, a livello globale, ad applicazioni cosiddette intelligenti, che consentono di dare un valore aggiunto al sistema di videosorveglianza” racconta. “In particolare ci si sta concentrando sulla capacità di analisi delle videocamere, dove per analisi si intende tutto ciò che possa consentire di avere qualche dato in più rispetto alla mera visualizzazione: come il transito, anche quello con conteggio, l’individuazione di oggetti abbandonati o che vengono mossi, e ancora il rilevamento della velocità e delle targhe dei veicoli”.

alberto vasta MobotixSe fino a qualche tempo fa tutti questi elementi di analisi erano accessori alle videocamere, spiega Vasta, ed erano aggiunti attraverso software di terze parti, ora sono presenti direttamente sui sistemi, passando a un concetto di videosorveglianza come sistema completo, intelligente e integrato. Si tratta di “una vera e propria implementazione di applicazioni che in passato non esistevano.

Oggi il marchio che riesce a fornire più intelligenza a bordo risulta vincente”; e Mobotix è uno di questi brand.

Mobotix: total solution provider

Non è solo una questione di Internet of Things (IoT) – entrato a far parte delle soluzioni tecnologiche di Mobotix già da qualche anno – ovvero di integrazione della videocamera con altri sistemi, “ora il dato raccolto non è più il punto d’arrivo bensì il punto di partenza e l’integrazione dei vari sistemi in chiave IoT va a compendio e in aggiunta a un sistema più sofisticato”.

Si sposta così l’attenzione sulla parte software e in questo la multinazionale tedesca è stata lungimirante, “sin dall’inizio abbiamo fornito ai nostri clienti la possibilità di trovare tutte le possibili applicazioni legate all’analisi video già integrate a bordo e di disabilitare eventualmente quelle che non servissero o che non fossero di loro specifico interesse”.

Un’opportunità che distingue le soluzioni dell’azienda – che diventa così un total solution provider – da altre presenti sul mercato per le quali vale, invece, il meccanismo contrario, ovvero la necessità di aggiungere singole applicazioni accessorie a pagamento, tramite licenze separate.

Installatori: diventare specialisti di videosorveglianza

Il livello tecnologico raggiunto dalle soluzioni Mobotix implica anche un maggiore coinvolgimento delle figure professionali che installano queste tecnologie, alle quali si richiedono competenze specifiche.

“Non a caso per noi la formazione è un elemento primario da sempre” continua Vasta. “La nostra videocamera già di per sé non è una semplice telecamera ma una vera e propria piattaforma informatica che gestisce, per esempio, anche la comunicazione telefonica, trasformandosi in un computer con gli occhi. Oltre a essere dotata di custodie integrate, raffreddatori e staffe, non ha bisogno di licenze software, né di alcun software di gestione o, tanto meno, di un PC su cui farlo funzionare. Questo ci differenzia ulteriormente da tutti gli altri brand, proprio per la complessità delle applicazioni che siamo in grado di offrire. Per questo motivo, già da otto anni, abbiamo istituito percorsi di training dedicati agli installatori”.

Sono sezioni prevalentemente tecniche, bimestrali o trimestrali, con incontri costituiti da tre diverse giornate, che possono essere seguite in sequenza oppure in periodi diversi, a seguito dei quali l’installatore ottiene una certificazione da parte di Mobotix. Organizzate sinora dall’azienda insieme ai propri distributori, a partire da gennaio 2019 queste giornate formative saranno erogate direttamente da Mobotix, “a questo scopo abbiamo istituito anche una nuova risorsa che si occuperà proprio di training e di formazione tecnica”.

Le opportunità di un nuovo mercato

La formazione è indirizzata non solo agli specialisti del settore videosorveglianza, ma anche agli installatori elettrici generici.

“La prima giornata delle tre di training è dedicata al networking, quindi alle basi, per permettere agli installatori di avvicinarsi a una tecnologia come quella di Mobotix che è conosciuta per essere estremamente complessa. Il primo approccio deve essere quindi in termini di conoscenza. Agli installatori elettrici e agli integratori di sistemi spieghiamo innanzitutto quali sono le opportunità che le nostre soluzioni tecnologiche possono offrire in quanto piattaforma intelligente, rispetto alle normali telecamere passive e quale possa essere l’iter di formazione da seguire che possa consentire loro, oltre naturalmente a vendere il nostro marchio, anche di aprirsi nuove opportunità di mercato”.

DC-UPS per reti bus Ethernet

I nuovi moduli Quint DC-UPS di quarta generazione di Phoenix Contact possono essere integrati in modo semplice e flessibile in reti industriali Profinet, EtherNet/IP, EtherCAT o USB, garantendo l’alimentazione di impianti senza interruzioni anche in caso di mancanze di tensioni di rete.

La gamma di prodotto dispone di quattro classi di corrente di 5 A, 10 A, 20 A e 40 A.

DC-UPS-per-reti-bus-EthernetIl sistema intelligente di gestione della batteria “Battery Management System” con tecnologia IQ provvede all’utilizzo ottimale della batteria.

La tecnologia evita interruzioni grazie all’analisi preventiva degli stati operativi e della batteria, quali la vita elettrica residua della batteria (state of health) e lo stato di carica (state of charge), consentendo la pianificazione della sostituzione della batteria in funzione dell’autonomia residua espressa in mesi.

La funzione di rilevamento automatico della batteria permette di riconoscerne la tipologia autonomamente, e, personalizzando le caratteristiche di carica, ne massimizza la vita elettrica. Il potente caricabatteria fino a 5 A garantisce una rapida ricarica, consentendo lunghi periodi di copertura grazie alle elevate capacità delle batterie e, di conseguenza, una disponibilità ininterrotta dell’impianto.

Grazie alle interfacce integrate sono possibili il monitoraggio energetico e funzionale, la parametrizzazione dei dispositivi e lo shut down controllato in qualsiasi momento ed indipendentemente dalla posizione.

Il costante controllo della corrente e della tensione di uscita nonché l’attivazione e la disattivazione manuali aumentano l’efficienza di sistema.

La funzione di avviamento a freddo (battery start) attiva il gruppo di continuità anche in assenza di tensione di ingresso, consentendo di eseguire la prova funzionale e la messa in funzione anche senza rete. La tecnologia SFB, fornendo fino a 6 volte la corrente nominale per 15 ms, permette di far intervenire gli interruttori magnetotermici standard mentre le utenze collegate in parallelo continuano a funzionare garantendo così la selettività dei carichi.

Grazie alla loro larghezza da 35 a 47 mm ed all’altezza di 130 mm, i compatti UPS consentono di risparmiare spazio nel quadro elettrico.

Kerberos: la nuova APP di MaggiorDomo

Il risparmio energetico negli edifici civili è fondamentale non solo per abbassare le bollette e contribuire al alla sostenibilità, ma anche per aumentare il valore dell’immobile. Ovviamente per ottenere risultati significativi è necessaria la presenza di strumenti per la contabilizzazione, termoregolazione e per la gestione del comfort abitativo.

Kerberos per rispondere agli obblighi previsti dal D.lgs. n. 102/2014 – che rende obbligatoria la contabilizzazione, misurazione individuale del calore consumato negli edifici dotati di impianto di riscaldamento centralizzato – propone MaggiorDomo un sistema attivo e intelligente, che non si limita a rilevare i dati ma li analizza e li utilizza per garantire migliori performance e gestione dei costi. Una soluzione facile da installare e non invasiva grazie al wireless, che grazie a un set di moduli, componibile sulla base delle diverse necessità, consente di rilevare i consumi e le temperature per singolo ambiente e di controllare le temperature in base alle singole esigenze.

MaggiorDomo è la soluzione adatta a edifici con impianti centralizzati, studiata per rispondere contemporaneamente alle esigenze di tecnici manutentori, amministratori di condominio e privati.

La semplicità e l’intuitività dell’interfaccia permettono un’installazione in pochi semplici passi e una configurazione immediata.
Per supportare al meglio le esigenze, Kerberos ha sviluppato una APP – disponibile per IoS e Android – che consente di massimizzare la regolazione del comfort domestico, controllare i propri consumi e di conseguenza i costi di gestione, attraverso smartphone o tablet, in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo.

Le principali funzioni della APP di MaggiorDomo

Scarica la APP di MaggiorDOMO da GooglePlay e ITunes.