Fronius premia gli installatori: arriva “Più vendi, più vinci”

A partire dal 1 luglio e fino al 31 dicembre 2018, Fronius Italia presenta l’iniziativa promozionale Più vendi, più vinci – Edizione 2018 dedicata agli installatori di impianti fotovoltaici e ai Fronius Service Partner.

Partecipare è semplice: attraverso la registrazione sulla piattaforma www.piuvendipiuvincifronius.com del numero seriale dei prodotti Fronius acquistati nel periodo della promozione, gli installatori potranno accumulare dei punti e raggiungere degli obiettivi che consentiranno di ottenere premi, sia in natura sia in buoni acquisto, presso i principali retailer come Amazon, Decathlon, Zalando e Conad.

Gli installatori qualificati per l’Assistenza Fronius, ovvero i Fronius Service Partner, avranno un accesso dedicato al portale e una gestione dedicata dell’iniziativa.

Tutti i prodotti Fronius rientrano in questa iniziativa promozionale: tutti gli inverter delle serie Galvo, Primo, Symo, Eco, Symo Hybrid e la batteria Solar Battery. In aggiunta anche il nuovo Fronius Ohmpilot e tutta la gamma dei Fronius Smart Meter.

Green Smart Living: un progetto eco-intelligente di ultima generazione

Green Smart Living è un’architettura sostenibile e circolare, un progetto etico che vuole sensibilizzare il mercato e gli utenti verso nuovi stili di vita sani ed eco-friendly. Un progetto con un approccio “resiliente e naturale”, come spiega lo stesso architetto Massimiliano Mandarini di Marchingenio Workshop Laboratorio di Design, Architettura e Servizi Green, progettato e realizzato intorno alle esigenze dell’essere umano e alle sue emozioni.

Un’architettura ibrida 4.0

Seguendo i principi del green building e della circular economy, Green Smart Living incorpora il meglio delle tecnologie eco-intelligenti di ultima generazione, fondendo design e architettura in un unico prodotto ibrido e multifunzionale, espressione della qualità e della filiera del green building, in una struttura pensata e realizzata per il comfort e la sicurezza delle persone.

Una architettura ibrida 4.0 dove si può vivere e lavorare in modo flessibile e condiviso, un ambiente che integra tecnologie, materiali e soluzioni ad alte prestazioni in termini energetici, di comfort e di smart living. Il progetto rispecchia una economia circolare in quanto i materiali utilizzati per la costruzione – tutti ecofriendly – sono riutilizzabili e allo stesso tempo riciclabili, e inoltre la stessa architettura modulare può essere riutilizzata per più funzioni quali la propria residenza o il proprio ufficio, luoghi per il turismo, spazi dedicati al settore retail oppure horeca ecc.

Grande velocità e flessibilità costruttiva

Il progetto ha l’obiettivo di rinnovare, riqualificare e integrare spazi esistenti e nuove architetture, attraverso sistemi costruttivi a secco che uniscono grande velocità e flessibilità costruttiva, ad elevate prestazioni energetiche con produzione di energia rigorosamente rinnovabile. Green Smart Living si propone come prodotto di design unico in grado di garantire alti gradi di comfort a basso impatto ambientale.

L’intenzione che sta alla base di questo progetto itinerante è di proporre un nuovo modo di vivere in armonia con la natura, conciliando con un design sartoriale le più innovative tecnologie green e domotiche, perché – come ci tiene a precisare l’architetto Mandarini – vivere in semplicità non esclude la comodità.
La versatilità è data dalla varietà di configurazioni, seguendo cinque collezioni che si accostano ai più svariati contesti della vita moderna:

Green Smart Living Arch MandariniGreen Smart Living è un progetto pensato e realizzato intorno all’uomo. Qualche anno fa gli edifici non avevano questa prerogativa. Cosa è cambiato negli ultimi tempi nel modo di progettare?

Il concetto che sta alla base è proprio quello di riqualificare, rinnovare, ripensare, e se vogliamo anche riadattare e riformulare gli spazi esistenti sulle esigenze dell’uomo. È un intervento low-carbon, low kiloWatt, low-impact che vuole entrare con una impronta leggera sul costruito, recuperando spazi, ma anche essere costruito nel costruito. Green Smart Living può diventare una dimensione adattabile attraverso microspazi, da un minimo di 3×3 fino a spazi che possono essere aggregati direttamente in loco. Nella versione mobile, invece, attraverso l’uso di ruote, può essere ancora più smart e capace di dialogare col territorio e interagire in qualsiasi spazio, sia pubblico che privato.

In che modo è legato ai nuovi stili di vita delle persone?

Green Smart Living si lega al tema della share economy, della contaminazione, della mobilità. Oggi le persone non hanno più un punto fisso, nel senso che la casa viene sempre più affittata e l’ufficio sta diventando temporaneo, con spazi di coworking ad esempio. In questo senso il progetto è visto in un’ottica di multifunzionalità, uno spazio che può essere utilizzato per diverse funzioni, dove la contaminazione rimane la parola chiave. Tema soprattutto per i giovani. Deve essere un concetto di stile, una nuova visione della città e dei luoghi che possono essere ripensati proprio partendo da questo concetto “viaggiante”.

Green Smart Living pompa di calore VaillantChe scelte sono state fatte per la parte impiantistica?

La proposta per la parte impiantistica legata al sistema-involucro è quella di un impianto che tendenzialmente è un hub energetico e tecnologico, che risolve tutte le tematiche dell’approvvigionamento energetico e dell’autonomia.

Stiamo cercando di sviluppare un tema nuovo che è solo quello dell’elettrico, eliminando completamente il gas. Il progetto utilizza un sistema fotovoltaico per la produzione di energia direttamente in loco, un sistema di stoccaggio dell’energia e un sistema con pompa di calore per ridurre i consumi di energia e le emissioni di CO2.

Ogni modulo può arrivare a 5 kW di produzione energetica, ricoprendo quindi il fabbisogno quotidiano di una famiglia tipo, oppure di un ambiente di lavoro condiviso, con un’ottica che guarda anche agli edifici nZEB (nearly Zero Energy Building – edificio a energia quasi zero) per un bilancio fra energia consumata ed energia prodotta prossimo allo zero.

La domotica che ruolo gioca nel progetto?

La domotica in questo progetto è vista proprio come filosofia di vita. Un sistema di gestione integrata, ma soprattutto di monitoraggio.

L’utilizzo che se ne fa in questo contesto è educativo perché racconta all’utente i consumi, lo sensibilizza verso un uso più consapevole. È possibile monitorare tutto anche da remoto con un device tramite App.

Con Green Smart Living siamo nel tema della building automation, ma con un approccio volutamente più semplice e facile. Un sistema che permette di monitorare i consumi, e intervenire laddove si sta consumando troppo, pur rimanendo nel massimo del comfort e delle prestazioni. Una sorta di educational per chi vive gli spazi e desidera rispettare anche l’ambiente che ci circonda.

Che futuro si immagina se dovesse pensare al suo progetto tra 10 anni?

È un progetto che ha molte potenzialità, sia a livello di funzioni che di utilizzo. Mi auspico quindi che possa riuscire a essere prodotto su scala industriale, e soprattutto integrato in altri Paesi, e non solo in Italia.

Green Smart Living Empaty al castello sforzesco

Per sensibilizzare chiunque a vivere in modo sano ed eco-friendly davanti al Castello Sforzesco di Milano lo scorso aprile è stata creata Empathy, una soluzione composta da un’unità e un giardino, dove erano presenti il meglio delle tecnologie eco-intelligenti e dei materiali più innovativi, espressione della qualità e della filiera del green building.

Sistema Energy Storage di Socomec per un quartiere solare intelligente

Il sistema Energy Storage Socomec è stato utilizzato nel primo progetto “quartiere solare intelligente” Nice Grid (nel sud della Francia) che ha come obiettivo la creazione di rete elettrica intelligente attraverso la produzione di energia rinnovabile e lo stoccaggio.
Nel quartiere composto da 8 clienti industriali e 3 grandi impianti fotovoltaici (per un totale di 430 kWc) è stata installata una soluzione di energy storage insieme a un sistema di controllo progettato specificatamente per gestire lo sgancio e il ricollegamento del quartiere alla rete elettrica pubblica.

Il sistema ha consentito di scollegare il quartiere dalla rete pubblica per ben 5 ore, in modalità sgancio o “in islanding” è stato alimentato dalla produzione di energia fotovoltaica e dal sistema di energy storage Socomec Sunsys PCS².

La disattivazione del quartiere dalla rete pubblica si effettua a livello di trasformatore. In caso di “islanding” programmato, per alleggerire la rete pubblica, il distacco viene fatto senza interruzione per gli utenti e i generatori fotovoltaici del quartiere.

In caso di “islanding” imprevisto, a seguito di un’interruzione sulla linea, il quartiere si ritrova per qualche secondo privo di tensione, prima del ripristino attraverso la funzione “blackstart” dei convertitori di stoccaggio Sunsys PCS².
In ogni caso, il ricollegamento del quartiere alla rete pubblica avviene senza che gli utenti se ne accorgano poiché il sistema di controllo Socomec interviene sui convertitori Sunsys PCS².

La soluzione “islanding” Socomec: di cosa si tratta?

Energy storage Socomec SUNSYS_PCS2La soluzione “islanding” di Socomec si basa sui convertitori di energia e di stoccaggio Sunsys PCS² e sul sistema di controllo e di gestione sgancio e ricollegamento del quartiere alla rete pubblica.
I convertitori Sunsys PCS² installati nella cabina di trasformazione MT/BT sono quattro da 66 kW e gestiscono la carica/scarica di un container di 620 kWh di batterie lithium-ion di marca SAFT.

Durante un funzionamento in modalità “islanding”, i Sunsys PCS² gestiscono la tensione e la frequenza della rete bassa tensione. Quando la produzione fotovoltaica supera il consumo, le batterie si ricaricano, prolungando così la durata di islanding.

L’“islanding” potrebbe, a medio termine, costituire un’alternativa per garantire la sicurezza di approvvigionamento elettrico delle zone dove l’alimentazione a monte è fragile, poiché offre la possibilità di alimentare siti isolati non collegati alla rete elettrica, in abbinamento a sorgenti rinnovabili (eolico/solare) e gruppi elettrogeni.

Il progetto Nice Grid

Socomec è membro di un consorzio che partecipa al progetto Nice Grid” per sviluppo della produzione di energia elettrica fotovoltaica su larga scala (obiettivo la produzione di oltre il 20% entro il 2020), nell’ambito dell’iniziativa europea gestita dall’associazione Grid4EU.

Il progetto ha come obiettivo quello di creare quartieri a energia fotovoltaica intelligente, alimentati con continuità grazie a soluzioni di integrazione intelligente dell’energia fotovoltaica nelle reti elettriche.

Siccome le energie rinnovabili sono intermittenti, sono necessari sistemi intelligenti in grado di accumulare l’energia prodotta in maniera intermittente e decentralizzata e di controllarne la distribuzione in base alla domanda delle utenze.

Data Protection: armadio da parete per i sistemi di videosorveglianza

La protezione dei dati è il pilastro su cui si fonda il nuovo Regolamento europeo GDPR: Tecnosteel ha voluto rispondere alle esigenze di protezione dei dati nel mondo della videosorveglianza con Data Protection, una nuova soluzione che mette sotto “doppia chiave” i dati sensibili.

Data Protection è un armadio da parete in metallo con una porta dotata di due serrature, all’interno del quale è possibile alloggiare un videoregistratore DVR e un monitor, ma anche piccoli switch grazie alla staffa da 1 unità con fori 19’’ in dotazione. Gli apparati vengono installati sul coperchio che – grazie all’apertura a 90° – consente un rapido accesso ai dispositivi, mentre il monitor viene installato sul fondo dove si trovano gli attacchi VESA 50/75 e 100.

La struttura metallica monoblocco, grazie alla doppia serratura dotata di chiavi diverse, garantisce sicurezza protezione: i lati presentano profili pre-tranciati che facilitano il passaggio e la gestione dei cablaggi, inoltre sono dotati di feritoie per la circolazione interna dell’aria; all’interno è previsto l’alloggiamento di una multipresa da 10”.

La staffa 19’’ da 1 unità, regolabile in larghezza, permette il fissaggio di piccole apparecchiature a rack, mentre la staffa a L opzionale è regolabile per il DVR.

La staffa da 1 unità può essere sostituita con una staffa da 2 unità per l’alloggiamento di 2 periferiche.

È possibile installare due ventole per potenziale la dissipazione del calore.

I plus di Data Protection

Domotica “stellata” al ristorante D’O

Il ristorante D’O di Cornaredo, in provincia di Milano, è molto più di un semplice locale dove gustare la celebre “cucina POP” di Davide Oldani: l’esperienza culinaria progettata dallo chef stellato è infatti accompagnata da esperienze sensoriali, architetturali e tecnologiche create anche grazie a un innovativo sistema di domotica Gewiss.

L’automazione pensata per i nuovi locali del ristorante D’O, frutto del restyling del 2016, prevede infatti soluzioni smart per la regolazione del comfort, la gestione dell’impianto elettrico e la creazione di suggestivi scenari luminosi.

Ice Touch e Thermo Ice per una nuova esperienza domotica targata KNX

Le placche in vetro Ice Touch KNX a sfioramento con simboli intercambiabili, dallo stile sobrio ed elegante, trovano perfetta applicazione in ogni ambiente del ristorante D’O, rispondendo alle esigenze tecnologiche ed estetiche di un contesto così prestigioso.

I dispositivi di comando Touch KNX trasformano il punto luce in un’esperienza multisensoriale che non coinvolge solo il tatto: se la retroilluminazione multicolore appaga la vista, l’udito viene stimolato dalla presenza di un feedback acustico.

Le pulsantiere concorrono inoltre a creare la situazione più confortevole per ogni momento della giornata grazie al comando di “soft reduction” per la regolazione di luminosità dei simboli e buzzer sonoro, al sensore di prossimità integrato che fa aumentare l’intensità luminosa delle icone all’avvicinarsi della mano e alla luce di localizzazione notturna, per individuare il punto di comando anche in situazioni di scarsa visibilità.

Cronotermostato Thermo Ice Gewiss ristorante DOAlle placche smart si abbina l’altrettanto intelligente cronotermostato Thermo ICE KNX, ideale per l’integrazione in impianti di home & building automation, realizzato con placca completamente in vetro, comandi touch, slider circolare touch RGB e display a retroproiezione a LED bianchi. La serie di cronotermostati proposta da Gewiss consente di controllare e regolare la temperatura in ogni istante della giornata e in ogni stagione dell’anno, impostando i sistemi di climatizzazione perché assicurino il giusto comfort negli ambienti senza sprechi di energia.

Domo Center completa l’integrazione impiantistica

Terzo elemento chiave del sistema di domotica installato nel “regno” di Davide Oldani, la colonna da impianto Domo Center di Gewiss, che integra i dispositivi per distribuzione dell’energia, automazione, multimedialità e sicurezza.

La grande attenzione al design di Domo Center conferisce agli ambienti interni del ristorante personalità, esclusività e, naturalmente, avanguardia tecnologica. L’impianto elettrico del ristorante milanese si è trasformato così in un importante elemento di arredo, coniugando estetica e funzionalità avanzate.

I dispositivi smart e il sistema di domotica Gewiss migliorano l’esperienza dei clienti del noto ristorante D’O di Davide Oldani

Flessibilità installativa per i quadri universali orion plus di Hager

La realizzazione di quadri di distribuzione e di comando/ automazione per tutti gli ambienti civili, del terziario e dell’industria è più semplice grazie all’ampiezza di gamma di quadri orion plus poliestere di Hager.

La versatilità è frutto dell’estensione della gamma composta da 6 dimensioni di casse – sia con porta cieca sia trasparente – e 24 dimensioni tra quadri e armadi, anch’essi da completare con porte cieche o trasparenti.

La flessibilità di utilizzo è garantita dal sistema interno per distribuzione e automazione e la ricca dotazione di accessori.

L’ampia gamma unita a specifiche caratteristiche costruttive come lo zoccolo in vetroresina con incorporato un telaio in lamiera per il fissaggio a pavimento, il grado di protezione agli urti IK10, l’idoneità per l’installazione all’esterno e in ambienti aggressivi, rendono la linea orion plus poliestere la scelta idonea nelle differenti situazioni installative.

Il sistema di equipaggiamento, che comprende soluzioni per distribuzione e per comando/automazione, è composto dai sistemi +C e +S per distribuzione e dal sistema + per automazione.

I principali vantaggi del sistema +C sono:

Il sistema +S si caratterizza per:

Per quanto riguarda la realizzazione dei quadri di automazione, sistema +, sono presenti nella gamma:

La linea di quadri orion plus – disponibile nella colorazione standard Grigio RAL 7035 – è realizzata interamente con poliestere arricchito con fibra di vetro e presenta un grado di protezione IP66 per le casse e IP65 per i quadri e gli armadi.

Telema per una gestione affidabile della corrente

I black out di corrente in applicazioni critiche come ospedali, aeroporti, grattacieli e data center potrebbero sembrare, di questi tempi iper tecnologici, una remota possibilità. Eppure, l’esperienza quarantennale di Telema nella gestione della corrente insegna che i casi di malfunzionamento dei generatori e addirittura di mancato supporto dei gruppi elettrogeni di emergenza, tutt’oggi registrati con una certa frequenza, non sono certamente dovuti al caso o a sfortunate coincidenze.

Anche qui, come in tutti i contesti impiantistici complessi, la parola d’ordine è manutenzione preventiva. Uno strutturato e costante monitoraggio dello status dei generatori di emergenza – ma anche di altre applicazioni come sale prova e impianti con turbine a gas – trova nelle resistenze elettriche un valido alleato contro guasti e obsolescenza.

produzione TelemaCosa hanno dunque in comune resistenze elettriche e mancati black out? Un primo elemento riguarda la programmazione di prove periodiche sul generatore tramite resistori di carico, attualmente non obbligatorie a livello normativo ma fondamentali per un’efficace manutenzione del sistema. Ce lo conferma Mario Fornari, direttore generale di Telema, in occasione del press tour dello stabilimento produttivo di Piacenza e del suo fiore all’occhiello, la sala prove dove effettuare test di resistenza elettrica e meccanica, evidenziando il focus strategico dell’azienda sulla prevenzione dei rischi legati ai generatori di emergenza.

“Per il corretto svolgimento dei test, da effettuare con cadenza semestrale, serve riprodurre il più fedelmente possibile le condizioni operative del gruppo elettrogeno, generando un carico superiore al 40% della sua potenza – spiega il manager -. Spesso invece, per comodità o convenienza economica, si preferiscono prove con carichi molto bassi, se non addirittura a vuoto, modalità che generano fenomeni quali l’accumulo di carburante incombusto (wet-stacking) e di carbonio nelle camere di combustione e scarico, provocando anomali consumi di olio e carburante, degrado delle prestazioni e dell’affidabilità del motore e aumento dei costi di manutenzione”.

Affidabilità ed efficienza con i resistori di carico smart Telema

Sebbene i principali utilizzatori di generatori di corrente siano oggi più consapevoli dell’importanza di investire in soluzioni per affrontare eventuali situazioni di emergenza, ancora si sottovaluta l’importanza di abbinare ai gruppi elettrogeni dei resistori di carico fissi, il cui costo “ritorna” nei vantaggi per il cliente in termini di manutenzione nell’intero ciclo di vita del sistema.

Per agevolare l’adozione di tali soluzioni, Telema ha sviluppato unità complete, disponibili in diverse versioni orizzontali e verticali e dotate di elementi resistivi, sistema di ventilazione, dispositivi di protezione, dispositivi elettromeccanici ed elettronici di controllo del carico e strumenti digitali per la misura delle grandezze elettriche.

Proprio questi ultimi aspetti digitali trasformano i resistori di carico Telema in smart device connessi e gestibili da remoto in ogni loro funzionalità e nelle fasi di test dei gruppi elettrogeni. L’applicazione proprietaria DigiLoad associata al controller Rotilio installato nel quadro di controllo dei resistori di carico, consente la gestione di una o più unità contemporaneamente, utilizzando un collegamento via cavo RS-485 o wireless a qualsiasi dispositivo (pc, tablet e smartphone). Tramite il nuovo sistema di controllo digitale Telema è possibile:

Digiload TelemaDurante l’esecuzione delle prove, inoltre, DigiLoad monitora l’efficienza del resistore di carico e interviene in caso di anomalie, garantendo le necessarie condizioni di sicurezza e affidabilità.

L’innovazione nel mondo delle resistenze elettriche e la proposta di sistemi di controllo intelligenti come DigiLoad, riflettono la volontà del gruppo internazionale con base a Milano di diffondere una “cultura” della manutenzione preventiva, in grado di assicurare continuità energetica sia in ambito industriale sia in contesti strategici come trasporti o strutture ospedaliere.

“La nostra intenzione – conferma Mario Fornari -, è quella di informare gli operatori del settore, dal manutentore al manager aziendale, circa la corretta manutenzione dei generatori e i vantaggi delle prove con resistori di carico. Per fare questo affiancheremo alla nostra consueta offerta di consulenza e servizi completi per le aziende interessate all’adozione di resistori Telema, un calendario di webinar e incontri mirati sull’argomento, aperti a tutte le figure coinvolte”.

Hesa: iniziative per i professionisti della sicurezza

Hesa dedica ai professionisti della sicurezza quattro giornate – 10, 12, 17 e 19 luglio – per far conoscere ai professionisti della sicurezza le ultime novità di videosorveglianza, antintrusione.

10 luglio (14-18) – Pecetto Torinese all’Hostellerie du Golf (Strada Valle Sauglio, 130)
12 luglio (14-18) – Zola Predosa (BO) all’Hotel Continental (Via Garibaldi 8)

Incontro Wisenet Solutions Open Day sulle ultime novità Wisenet per la videosorveglianza più evoluta, Organizzata in collaborazione con Hanwha Techwin. Saranno presentate:

12 luglio – Milano (10-13) sede Hesa (via Triboniano, 25)
17 luglio – Firenze (10-13) Filiale Hesa
19 luglio – Roma (10-13) Filiale Hesa

Corso tecnico Hesa Cloud Quaranta, dedicato al Cloud per le centrali Serie Quaranta, che consente di sfruttare i vantaggi offerti da un’infrastruttura informatica con risorse potenzialmente illimitate abbinata alla linea di centrali dell’azienda.

L’installatore, attraverso il Cloud, può collegare direttamente la centrale senza dover accedere al router del proprio cliente, con vantaggi in termini di tempo e di semplicità di installazione, sia in fase di programmazione sia in successivi interventi.

17 luglio – Milano (via Triboniano, 25)

Incontro Hesa Promotional dedicato alle novità di prodotto introdotte nel catalogo e alle iniziative dedicate ai professionisti del settore.

La partecipazione è accompagnata da promozioni e offerte esclusive. Per informazioni e prenotazioni inviare una mail a saronni@hesa.com

Incentivi ed ecobonus: quanto ne sanno gli italiani?

“Vorrei, ma non so!”, sembrano rispondere gli italiani al questionario promosso da Cittadinanzattiva, all’interno del progetto SI(e)NERGIA: cittadini e imprese per la sostenibilità energetica, per approfondire il rapporto di cittadini e imprese con consumi di energia, bollette, incentivi ed ecobonus.

Dai risultati della consultazione civica, presentati a fine giugno, traspare infatti una certa consapevolezza dei problemi legati all’efficienza energetica, tuttavia ancora poco profonda sul piano delle scelte individuali che favorirebbero un uso più sostenibile dell’energia e conseguenti risparmi energetici ed economici.

Se un cittadino su due dichiara di non conoscere le detrazioni previste per interventi di riqualificazione energetica e adozione di soluzioni efficienti, un’altrettanta metà del campione intervistato sarebbe disposta a spendere di più per aderire a un’offerta energetica del tutto o in gran parte rinnovabile. E non è l’unico contrasto tra coscienza e conoscenza “green” in tema di energia emerso dalle risposte dei 2.430 cittadini coinvolti nell’indagine.

Efficienza e rinnovabili sono i primi ingredienti della sostenibilità energetica

Efficienza energetica - Progetto SienergiaIl 63,3% degli italiani decreta la primaria importanza dell’efficienza energetica e dell’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili (62,8%) nel cammino verso la sostenibilità energetica. Altri fattori abilitanti sono: disponibilità di offerte energetiche innovative, selezionata dal 49,5% degli intervistati, affidabilità e la correttezza dei fornitori, poco più sotto al 48,2% e accessibilità economica alla fornitura (44%).

Priorità confermate anche dalla controparte del progetto SI(e)NERGIA, i fornitori di servizi energetici, che concordano con i consumatori sul ruolo chiave della classe politica nel raggiungimento dell’obiettivo sostenibile.

Le aziende assegnano inoltre molta importanza al comportamento virtuoso di ogni singolo cittadino il quale, per contro, sente le proprie azioni ancora poco incisive in termini di efficienza energetica complessiva.

Solo il 28,1% degli intervistati ritiene di potervi contribuire significativamente, mentre il 45% pensa di riuscire a favorire, con le proprie scelte di consumo, la diffusione di comportamenti virtuosi tra le aziende, premiando le più affidabili e responsabili.

Incentivi ed ecobonus, questi (troppo) sconosciuti

Le note dolenti arrivano dalla sezione dedicata agli interventi di riqualificazione energetica e alle agevolazioni, quali incentivi ed ecobonus, che supportano concretamente il cittadino nei propri investimenti virtuosi. Nel primo caso, il ventaglio di possibili interventi di efficientamento energetico risulta così suddiviso:

Efficienza energetica - Progetto SienergiaSoffermandosi sulle fonti rinnovabili, l’80,4% dei consumatori interpellati non ha mai effettuato e non prevede interventi dedicati a questo tipo di installazione (fotovoltaico, solare termico, impianti geotermici, ecc.).

Il secondo dato, certamente connesso al precedente quesito, riguarda le agevolazioni fiscali in caso di interventi di efficientamento energetico, di fatto sconosciute al 50% dei cittadini e utilizzate da un “misero” 12,5%.

Lo studio di Cittadinanzattiva ci offre tuttavia un immediato rovescio della medaglia sul fronte rinnovabili: il 67,8% dei partecipanti si dice interessato a conoscere la provenienza dell’energia utilizzata, mentre il 45,6% sarebbe pronto a sottoscrivere un’offerta per la fornitura di energia prodotta esclusivamente o in maggior parte da rinnovabili, anche se non dovesse essere la più economica.

Non dimentichiamo però, pensando alla coscienza ecologica degli italiani coinvolti, quel 65,8% che ancora non “non sa” se il proprio fornitore indichi o meno sul contratto la provenienza dei consumi!

Dulcis in fundo, quanto contano innovazione tecnologica e smart home?

Dopo tante considerazioni su efficienza e risparmi economici, è interessante analizzare il punto di vista (divergente) di cittadini e aziende sull’innovazione tecnologica in ambito energetico.

Con il 53,7% di share, i consumatori pensano soprattutto a prodotti e soluzioni per l’efficienza energetica (caldaie, climatizzatori, lampade LED, installazione di impianti fotovoltaici, ecc.), seguiti al 53,4% da una variegata serie di servizi aggiuntivi quali assicurazione sugli impianti, manutenzione delle caldaie o una più generale consulenza energetica. Sorprende il terzo posto riservato alle offerte per la mobilità elettrica, che raccolgono il 49% dei consensi.

Le aziende accordano invece maggiore importanza a modalità innovative di contatto con il fornitore (es. chat dedicata, social, ecc.), applicazioni per la smart home come il controllo a distanza degli elettrodomestici, del riscaldamento e altri impianti e, unico punto in comune con i consumatori, servizi aggiuntivi.

Pur consapevole dell’importanza della sostenibilità energetica, un italiano su due ignora incentivi ed ecobonus utili a ridurre i consumi

Revamping della cabina di trasformazione MT/BT con EcoStruxure Power

Efficienza energetica, energia da rinnovabili, sostenibilità, ottimizzazione dei costi energetici e digitalizzazione dell’energia sono solo alcune delle esigenze che le aziende oggi chiedono. A questo ovviamente si aggiungono affidabilità, connettività, manutenzione preventiva e predittiva, sicurezza senza dimenticare un concetto fondamentale: la semplicità di utilizzo e installazione.

STI Company di Ascoli Piceno che si posiziona sul mercato come lo Specialista Globale nella Gestione dell’Energia è intervenuta per studiare una soluzione di efficienza energetica basata sull’installazione di un impianto di produzione di energia elettrica rinnovabile presso Sorrentino Alimentari.

revamping della cabina MT Facendo parte del programma EcoXpert di Schneider Electric, STI è in grado di garantire un servizio a 360°, dall’audit energetico alla progettazione, dall’installazione all’implementazione fino alla gestione di programmi di efficientamento energetico.

Dopo un primo sopralluogo e uno studio dei profili di consumo termici ed elettrici, la scelta è ricaduta sulla realizzazione di un impianto fotovoltaico sulle coperture dei due stabilimenti che compongono il sito produttivo.

Il progetto preliminare prevedeva l’installazione di un generatore di potenza pari a circa 190 kWp connesso in regime di scambio sul posto in grado di produrre circa 250 MWh/anno per coprire circa il 15% del fabbisogno elettrico evitando, così, l’emissione in atmosfera di circa 116 tonnellate di CO2 anno.

Oltre alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico, STI ha proposto il revamping della cabina di trasformazione MT/BT non conforme alla Norma CEI 0-16 dei componenti elettromeccanici della cabina, con particolare riferimento alla cella di protezione generale MT. Con l’entrata in vigore delle nuove regole tecniche di connessione per gli utenti attivi era necessario adeguare la cabina almeno sostituendo lo scomparto di protezione generale M.T. con uno conforme CEI 0-16.

Forte della pluriennale esperienza in progettazione e realizzazione di impianti tecnologici avanzati, STI ha proposto la sostituzione integrale di tutti i componenti e la revisione del layout interno della disposizione delle apparecchiature per garantire non solo affidabilità ed efficienza energetica ma l’ottimizzazione dei costi attraverso la connettività e la possibilità di raccogliere, analizzare i dati che in precedenza rimanevano “prigionieri” dei sistemi, rendendoli informazioni sicure e interconnesse tra loro.

Alessandro Pelusi STI“Non è stato facile convincere il cliente a prendere in considerazione un investimento decisamente più importante rispetto all’intervento di sola sostituzione dello scomparto MT – ha sottolineato Alessandro Pelusi Chief Sales & Marketing Officer di STI – Per la parte tecnologica abbiamo puntato sul fatto che potevamo garantire monitoraggio in tempo reale dei consumi, controllo e intelligenza integrati nei componenti, continuità di servizio, minori costi di manutenzione, scalabilità, affidabilità… Ma siamo andati oltre creando una proposta di valore che univa aspetti tecnologici, finanziari e fiscali che includeva Iper Ammortamento, Industria 4.0 e un piano finanziario in grado di generare Cash Flow positivo sin dal primo anno anche per un Asset cosiddetto “improduttivo” come una cabina di trasformazione”.

EcoStruxure Power rende intelligente il revamping della cabina

Dal punto di vista tecnico e impiantistico, di fatto, è stato implementato EcoStruxure Power (il sistema MT/BT Smart) di Schneider Electric, una soluzione IoT applicata alla distribuzione elettrica in grado di rendere intelligente la gestione energetica e la manutenzione dell’impianto.

In questo modo il cliente ha la possibilità di monitorare e gestire il flusso energetico in funzione dei fabbisogni produttivi ed implementare una manutenzione preventiva e predittiva sulle apparecchiature oggetto di supervisione.

Il monitoraggio, grazie a notifiche istantanee sullo stato del sistema, consente di realizzare una diagnostica e una manutenzione ottimizzate e allo stesso tempo la gestione energetica si trasforma – grazie alla possibilità di individuare sprechi – ottimizzando i profili di carico e allocando correttamente i costi energetici.

Con EcoStruxure Power è possibile estendere il potenziale della connettività a tutto il “ciclo di vita” dell’energia, dalla cabina di trasformazione in media tensione fino al singolo apparecchio modulare.

Proposta di valore: aspetti fiscali e Industria 4.0

industria 4.0Tra i vantaggi derivanti dall’utilizzo di EcoStruxure Power sicuramente il fatto che risponde alle prerogative di Industria 4.0. La soluzione, infatti, è assoggettabile al punto h) dell’Allegato A del Piano Industria 4.0 che riguarda “…i componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente ed il monitoraggio dei consumi energetici e idrici…”.

Implementare una soluzione Industry 4.0 compliant porta con sé diversi benefici fiscali come l’iper ammoramento al 250%.

Nel caso dell’applicazione della soluzione EcoStruxure Power, però era necessario che fosse “…rispettato il criterio di interconnessione con il sistema informatico di fabbrica…” e quindi si andasse oltre la sostituzione di apparecchiature tradizionali con componenti “intelligenti”.

I dati sui consumi energetici rilevati dagli strumenti di campo e comunicati attraverso il gateway sono stati integrati nello SCADA aziendale al fine di correlare i consumi (e relativi costi energetici) con l’output del processo produttivo.

Finanziamento al 100% come fattore abilitante per il revamping della cabina

“Spesso una delle principali barriere all’introduzione di nuove tecnologie, afferenti Asset che vengono considerati solo di supporto al processo produttivo, è costituita dalla mancanza di fonti finanziarie disponibili. – ha sottolineato Alessandro Pelusi – Noi abbiamo presentato al cliente una soluzione di valore fondata su tre fattori fondamentali: Industria 4.0 ready, asset all’avanguardia e finanziamento per non drenare la liquidità disponibile all’azienda trasformando un investimento (CAPEX) in un costo operativo (OPEX)”.

Per trasferire ancora più valore ai propri clienti, STI ha stretto una partnership diretta con DLL, azienda specializzata nella fornitura di soluzioni finanziarie commerciali, che le consente di proporre soluzioni finanziarie basate sulle esigenze e sulle specificità del progetto.

In questo caso è stata è stata proposta una locazione finanziaria a 60 mesi senza anticipo né maxi-canone. Il revamping della cabina di trasformazione MT/BT e l’impianto fotovoltaico è stato realizzato senza anticipi finanziari. “Inoltre, grazie all’effetto combinato Iper Ammortamento sulla quota capitale e accelerazione del periodo di deducibilità riconosciuto ai leasing strumentali dal nostro ordinamento, si è potuto realizzare un progetto a Cash Flow positivo sin dal primo anno della sua implementazione” ha aggiunto Alessandro Pelusi.