Rinnovabili e smart energy crescono. Ma è pronta l’Italia?

Il mercato elettrico è in piena evoluzione. A cominciare dal Clean Energy Package, ovvero l’insieme delle iniziative che intendono rendere più competitiva l’Unione Europea nella transizione energetica e a ridisegnare il profilo del mercato elettrico europeo, integrando le rinnovabili e la generazione distribuita, tutto si sta muovendo in una direzione che vede crescere sempre più il ruolo della digitalizzazione dell’energia. Lo sottolinea anche il nuovo rapporto annuale IREX, realizzato da Althesys, giunto alla sua decima edizione.

Intitolato “L’evoluzione del mercato elettrico tra nuovi modelli di business e policy nazionali”, il report sottolinea diversi aspetti del mercato elettrico, tra cui proprio il tema della trasformazione digitale, destinata a essere il fattore di maggiore impatto, sia sul lato della domanda che dell’offerta. Si legge infatti: “La Digital Energy, favorita dallo sviluppo di soluzioni IoT, modificherà inevitabilmente le modalità di scambio, trasporto e consumo dell’energia. Le utility potranno ottimizzare la gestione delle operation, implementare modelli di business diversi e offrire nuovi servizi. I consumatori potranno avere un ruolo più attivo nel sistema, evolvendo verso schemi di prosumer e comunità energetiche. Reti, edifici, città e mobilità sono alcuni dei principali ambiti applicativi che saranno trasformati dalla rivoluzione smart”.

L’Italia in particolare, sarà pronta a questo cambiamento epocale? Prima di rispondere andiamo a vedere alcune evidenze registrate nel rapporto.

Rinnovabili, efficienza energetica, smart energy: la crescita in Italia è sorprendente

Innanzitutto, va segnalata la crescita “sorprendente” in termini di investimenti nei diversi segmenti delle rinnovabili, dell’efficienza energetica e della smart energy. Nel 2017 sono state registrate 201 operazioni per 13,5 miliardi di euro circa di valore stimato e una potenza coinvolta di 13,4 GW.

La potenza quasi raddoppia, il valore cresce dell’87,5% e le operazioni del 65%, segnala Althesys, precisando che gli investimenti internazionali ne sono la componente principale, ma nel 2017 sono ripartite anche le installazioni in Italia. Lo stesso Ceo di Althesys, Alessandro Marangoni ha evidenziato questo risultato: “L’aumento degli investimenti, in larga parte all’estero – ha spiegato in una nota – conferma in maniera inequivocabile che l’industria elettrica ha scelto le rinnovabili come asse centrale del sistema energetico futuro, tanto che le rinnovabili costituiscono l’85% della nuova capacità installata nel 2017”.

Nonostante il 55% delle operazioni sia in Italia, l’88% della potenza è all’estero. Le nuove iniziative nazionali sono state 1,1 GW per quasi 1,4 miliardi di euro, in sensibile ripresa rispetto al 2016 quando erano solo 400 MW.

Inoltre, le acquisizioni registrano 64 operazioni e 2.165 MW, per un controvalore di 3,15 miliardi di euro. La tecnologia prevalente per numero di deal è il fotovoltaico (44%) seguito dall’eolico (20%); terza voce importante è quella della Smart Energy col 12%.
Anche il mercato secondario degli impianti in Italia si è dimostrato molto attivo, con oltre 1.140 MW passati di mano, dei quali il 48% sono impianti eolici e il 42% fotovoltaici.

Dicevamo che è la decima edizione dell’IREX report: in questi dieci anni di analisi, un dato che emerge sensibilmente è il cambiamento straordinario vissuto dall’industria elettrica italiana nel periodo 2008-2017, con 1.909 operazioni, investimenti stimati per 94,7 miliardi di euro e una potenza di 64,5 GW.

IoT, digitalizzazione e storage: avanza la nuova era dell’energia

Accanto a un rafforzamento e consolidamento degli attori del settore delle rinnovabili si nota lo sviluppo di nuove strategie e aree di business innovative legate allo storage, all’Internet of Things e alla digitalizzazione.

A proposito di smart energy, è in questo ambito che sono emerse le novità più significative in termini di operazioni censite nel 2017. Althesys segnala: “Sebbene le iniziative inerenti soluzioni tecnologiche innovative siano ancora di dimensioni relativamente limitate, costituiscono segnali chiari della profonda trasformazione alla quale sta andando incontro il settore elettrico. La digitalizzazione e l’IoT portano a nuovi modelli di business, diversi servizi sui mercati e schemi di gestione degli asset avanzati per ottimizzare i processi.”

Anche nel mercato dello storage, seppure abbia ancora ampi margini di crescita dato che per ora il suo potenziale non è ancora espresso, è uscito ormai dalla fase embrionale e si sono registrati
accordi di collaborazione nel mercato retail, partnership per R&S, installazioni di accumuli di taglia industriale, nuove filiali o siti produttivi.

La SEN e le sfide dell’innovazione tecnologica

Veniamo così al quesito posto all’inizio: la Strategia Energetica Nazionale riuscirà a rispondere alle nuove sfide portate dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione energetica?

Pur ponendo obiettivi ambiziosi in questo quadro di cambiamento, rileva il rapporto, la SEN solleva anche interrogativi circa le possibili modalità per attuare la trasformazione digitale. Innanzitutto mancano ancora le misure per il periodo 2018-20 per il quale si prevedono aste tecnologicamente neutre e registri per i piccoli impianti. Il rinnovamento del parco eolico ed idroelettrico esistente è una delle prime azioni necessarie, ma anche quello fotovoltaico ha spazi di ottimizzazione. Bisogna creare un contesto regolatorio e di mercato adatto allo sviluppo dei PPA, anche mediante sistemi di garanzia di ultima istanza.

Serviranno nuovi investimenti nel termoelettrico e capacità di storage per sostenere la crescita delle rinnovabili. Azioni forti per l’innovazione tecnologica e l’efficienza energetica dovranno completare il quadro. Nel primo caso, si tratta di investire nelle smart grid, nel metering 2G e in tutto quello che rientra nel contesto per gestire la trasformazione in corso. Ma l’innovazione deve puntare anche a soluzioni per l’efficienza energetica, una leva fondamentale per cogliere gli obiettivi.
Infine, lo stoccaggio va sviluppato per sostenere la forte crescita delle fonti rinnovabili non programmabili, come visto nella valutazione dell’adeguatezza del sistema elettrico.

Su questo il rapporto Althesys ravvisa la necessità di una pluralità di soluzioni, centralizzate e distribuite: pompaggi idroelettrici, batterie di piccola taglia accoppiate alla generazione diffusa, storage utility scale al servizio delle reti. E conclude a proposito: “La SEN riconosce il ruolo degli accumuli, ma non pare fornire indirizzi specifici per la loro introduzione. Servono misure ad hoc per stimolare gli investimenti, favorendo soluzioni ibride che uniscono generazione non programmabile con lo storage.”

La sicurezza nei sistemi di accumulo non è negoziabile

La sicurezza del sistema di accumulo MyReserve Matrix di Solarwatt è stata confermata dai test eseguiti dall’autorità di sorveglianza del mercato tedesco, quindi può utilizzare il marchio CE per la propria batteria in quanto rispetta i requisiti previsti dall’UE in materia di sicurezza, salute e tutela dell’ambiente.
Il marchio CE è valido per i prodotti realizzati sia all’interno sia all’esterno del SEE (UE + Islanda, Liechtenstein e Norvegia) e commercializzati all’interno del suo territorio.

Tra i plus, la sicurezza della procedura di aggiornamento software di MyReserve Matrix che può essere eseguita solo localmente da un installatore abilitato tramite un “memory stick“ sviluppato da Solarwatt.
L’azienda, inoltre, sta sviluppando la possibilità di aggiornamento con smartphone tramite bluetooth, sempre localmente e in modalità sicura.

MyReserve non è connesso a Internet, quindi non è accessibile dall’esterno e gli hacker non hanno alcuna possibilità di modificare i parametri e quindi non è possibile alcuna manomissione che potrebbe determinare danni permanenti alle celle.

Il sistema di gestione della batteria (BMS – Battery Management System) controlla temperatura, tensione e corrente di ogni cella e interviene sul sistema – in caso di anomalie (valori superiori ai livelli stabiliti) – limitando temporaneamente le prestazioni della batteria al fine di mettere il sistema in sicurezza.

“Il motto la sicurezza non è negoziabile ha guidato l’intera fase di sviluppo del nostro sistema di accumulo. – ha affermato Olaf Wollersheim, amministratore delegato di Solarwatt Innovation – L’etichetta CE, i cui requisiti sono stati ripetutamente testati in laboratori indipendenti, indica la responsabilità della nostra azienda nei confronti dei clienti. Spero che nel futuro tutti i produttori di batterie seguano il nostro esempio”.

Fabrizio Limani, country manager di Solarwatt Italy ha aggiunto che “la sicurezza di MyReserve Matrix è un’ulteriore conferma della qualità della nostra offerta, che si contraddistingue per completezza e affidabilità: i moduli Vision vetro vetro sono indistruttibili e hanno trent’anni di garanzia; Energy Manager, il sistema di gestione dell’energia, è oggi parte integrante dell’offerta fotovoltaica dei grandi fornitori di energia”.

MyReserve è conforme sia alla direttiva EMC sulla bassa tensione, sia ai requisiti di sicurezza UN 38.3 per il trasporto delle batterie al litio.

Inoltre rispetta i requisiti della “Guida alla sicurezza per le batterie agli ioni di litio ad uso domestico”, realizzata dal Karlsruhe Institute of Technology (KIT) in Germania insieme alle principali associazioni industriali di categoria.

Secsolutionforum: videosorveglianza urbana alla luce del GDPR

Il 7 giugno a Milano si svolgerà Secsolutionforum Security & Cyber Technologies, l’evento di aggiornamento per coloro che si occupano di sicurezza fisica e logica e al mondo della videosorveglianza urbana, oggi più che mai sottoposta a grande attenzione con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali.

La sicurezza urbana integrata vede la luce col decreto legge 14/2017, convertito nella legge 48/2017. L’obiettivo è potenziare il controllo del territorio rendendo più coerente ed effettiva l’ordinaria collaborazione istituzionale tra forze di polizia locale e dello stato, nel rispetto della privacy.

La sicurezza urbana integrata è già stata sperimentata perché le dotazioni tecnologiche delle forze di polizia locali vengono utilizzate da tempo anche dai carabinieri e dalla polizia di stato. Con la riforma apportata dal Regolamento Europeo per la protezione dei Dati Personali è necessario utilizzare al meglio gli strumenti tecnologici e informativi condividendoli tra polizia locale, carabinieri e polizia di stato.

Da una parte, la polizia locale con un apparato tecnologico in continua evoluzione, specialmente in materia di videosorveglianza; dall’altra, polizia, carabinieri e guardia di finanza che utilizzano costantemente impianti comunali per la loro attività di indagine e che hanno a disposizione informazioni qualificate e tecnologie specialistiche. L’uso condiviso delle telecamere posizionate sul territorio è reso complesso dalla diversa competenza dei vari organi di vigilanza e anche l’impatto privacy è differente tra attività di pubblica sicurezza e polizia amministrativa.

Al secsolutionforum verrà trattato il tema della “Videosorveglianza urbana integrata e privacy” con Stefano Manzelli, Consulente di enti locali e forze dell’ordine con l’obiettivo di inquadrare tutte le questioni formali sottese a un accordo interforze per un reale uso condiviso delle tecnologie di videosorveglianza presenti e future al fine di sfruttare appieno le potenzialità degli strumenti, salvaguardando nel contempo le specificità dei ruoli.

L’evento è a partecipazione gratuita previa registrazione sul sito.

Intersolar 2018: Fronius, sinergie tra fotovoltaico, riscaldamento e mobilità

Fronius Solar Energy presenterà l’interconnessione tra i settori del riscaldamento, dell’energia elettrica e della mobilità in occasione di Intersolar, la fiera dedicata all’energia solare che si terrà dal 20 al 22 giugno 2018 a Monaco in Germania.

“L’interconnessione tra settori non è più un’utopia, Fronius Ohmpilot, che consente di utilizzare e accumulare agevolmente l’energia in eccesso per riscaldare l’acqua calda, massimizzando l’autoconsumo”, sottolinea Martin Hackl, Direttore di Solar Energy, Fronius International GmbH.

stand Fronius Intersolar 2018Allo stand sarà possibile vedere gli inverter Fronius Eco e Fronius Symo con Fronius Smart Meter, che rappresentano la soluzione ideale in ottica di integrazione consentendo notevoli risparmi sui costi grazie al consumo mirato e alla misurazione e monitoraggio costanti.

La gamma di prodotti offre soluzioni personalizzate che rispondono alle esigenze dei clienti.

Sarà, inoltre, esposta anche l’ultima soluzione riguardante l’idrogeno targata Fronius: l’idrogeno consente di interconnettere ulteriormente energia elettrica, riscaldamento e mobilità, promuovendo così lo sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili. Che si tratti di accumulo a lungo termine o di veicoli elettrici aziendali, questa tecnologia è un grande passo avanti verso la realizzazione di “24 ore di sole”.

Usare Fronius Solar.web come strumento di analisi

Monitorare l’impianto fotovoltaico, analizzare i dati e ottimizzare così l’utilizzo dell’energia è oggi possibile attraverso il portale online Fronius Solar.web che offre agli installatori la visualizzazione dettagliata, il confronto automatico della produzione di più inverter o anche la possibilità di gestire più impianti.

“Fronius Solar.web in combinazione con Fronius Smart Meter è uno strumento di analisi che consente ai proprietari degli impianti di conoscere di monitorare l’energia e scegliere come sfruttarla e ottimizzarla. – spiega il Responsabile Prodotti competente Thomas Obermüller – Agli installatori, Fronius Solar.web offre invece analisi dettagliate sulle quali basare offerte e servizi futuri per i loro clienti e un pratico Remote Update”.

Fronius Energy Profiling consente ora di misurare apparecchi di consumo e di produzione dell’energia con l’installazione di più Fronius Smart Meter. In futuro sarà possibile accedere a consigli e raccomandazioni per migliorare il bilancio energetico e consultare i dati sulle previsioni meteo.

Fronius sarà presente a Intersolar 2018: padiglione B2, stand 310

Engenius EnTurbo: Wi-Fi senza compromessi

EnTurbo di Engenius – presentato a Elettromondo – si presenta come una soluzione performante caratterizzata da un vantaggioso rapporto prezzo/prestazione e affianca i prodotti della famiglia Neutron.

La famiglia di prodotti EnTurbo di fascia professionale è in grado di soddisfare sia le esigenze delle piccole e medie imprese sia degli utenti privati che cercano elevate prestazioni e affidabilità.

È disponibile in versioni per esterno, per applicazioni come ponti radio o copertura internet di ampie superfici, e in configurazione singola, doppia e tripla per adattarsi ai mercati retail, della ricettività e del residenziale.

EnTurbo di Engenius: prestazioni e affidabilità

Engenius EnTurbo EAP2200

Access Point da interno modello EAP2200

Grazie al completo supporto dello standard 802.11ac nella recente revisione wave2, EnTurbo è in grado di offrire un incremento fino al 30% del throughput con latenze fino al 66% inferiori rispetto ai prodotti basati su tecnologia 802.11ac standard.

Inoltre, sono in grado di gestire simultaneamente fino a 50 clients per radio (100 clients nella versione dual radio e 150 in quella tripla). Tutti i modelli supportano l’alimentazione tramite tecnologia PoE (Power over Ethernet) in standard 802.3af per i modelli da indoor e in versione proprietaria per i modelli da esterno.

I prodotti EnTurbo, oltre a funzionare in modalità access point, possono essere gestiti attraverso ezMaster, il controller gratuito di EnGenius ideale per la gestione e il monitoraggio dello stato della rete. ezMaster è disponibile in versione fisica in ogni switch di rete Neutron di EnGenius oltre che in versione Virtual Machine e software.

EnTurbo: una gamma completa

Engenius EnTurbo modello EAP1300.261

Access Point da Interno modello EAP1300

Engenius è dal 2014 in Italia con l’obiettivo di diventare un riferimento per le connessioni wireless ad alta affidabilità. Con EnTurbo è in grado di offrire una gamma completa di soluzioni di fascia professionale.

EAP1300: Access Point da interno dual radio 802.11ac wave2 a doppia banda, fino a 1300Mbps di banda complessiva, con alimentazione PoE 802.3af e fino 100 clients reali simultanei. Supporto in stand alone, delle modalità: Access Point e WDS, e inoltre gestibile da ezMaster. Antenne integrate e predisposto per l’installazione a soffitto.

EAP1300EXT: Access Point da interno dual radio 802.11ac wave2 a doppia banda, fino a 1300Mbps di banda complessiva, con alimentazione PoE 802.3af. Supporto in stand alone, delle modalità: Access Point e WDS, e inoltre gestibile da ezMaster. Dotato di antenne esterne rimuovibili e sostituibili è predisposto per l’installazione a muro o su superfici piane.

EAP2200: Access Point da interno tripla radio 802.11ac wave2 a doppia banda, fino a 2200Mbps di banda complessiva, con alimentazione PoE 802.3af e fino 150 clients simultanei. Supporto in stand alone, delle modalità: Access Point e WDS, e inoltre gestibile da ezMaster. Doppia porta gigabit LAN, antenne integrate e predisposto per l’installazione a soffitto.

ENS500-AC: Access Point da esterno a singola radio 802.11ac wave2 a singola banda 5GHz, fino a 866Mbps di banda, con alimentazione PoE proprietario (iniettore proprietario contenuto nella confezione) e fino 50 clients simultanei. Supporto in stand alone, delle modalità: Access Point e WDS, e inoltre gestibile da ezMaster. Antenne integrate settoriali da 60° e predisposto per l’installazione a muro e palo. Kit d’installazione in dotazione.

ENS500EXT-AC: Access Point da esterno a singola radio 802.11ac wave2 a singola banda 5GHz, fino a 866Mbps di banda, con alimentazione PoE proprietario (iniettore proprietario contenuto nella confezione) e fino 50 clients simultanei. Supporto in stand alone, delle modalità: Access Point e WDS, e inoltre gestibile da ezMaster. Antenne esterne rimovibili da 360° e predisposto per l’installazione a muro e palo. Kit d’installazione in dotazione.

ENS620EXT: Access Point da esterno a doppia radio 802.11ac wave2 a doppia banda, fino a 1300Mbps di banda, con alimentazione PoE proprietario (iniettore proprietario contenuto nella confezione) e fino 100 clients simultanei. Supporto in stand alone, delle modalità: Access Point e WDS, e inoltre gestibile da ezMaster. Antenne esterne rimuovibili da 360° e predisposto per l’installazione a muro e palo. Kit d’installazione in dotazione.

EnStation5-AC: Access Point da esterno a singola radio 802.11ac wave2 a singola banda 5GHz, fino a 866Mbps di banda, con alimentazione PoE proprietario (iniettore proprietario contenuto nella confezione) e fino 50 clients simultanei. Progettato specificatamente per applicazioni di ponti radio fino a 5Km e client wireless. Supporto in stand alone, delle modalità: Access Point e WDS, e inoltre gestibile da ezMaster. Antenne integrate direzionali di 15° e 30° e predisposto per l’installazione a muro e palo. Kit d’installazione in dotazione.

L’esperto: risponde Impianti a Livelli

impianti a livelliVideocitofonia e controllo accessi

Risponde Impianti a Livelli (Associazione Componenti e Sistemi per Impianti CSI)
Ho un impianto videocitofonico installato da circa 7 anni ed ho sentito parlare di nuove soluzioni tecnologiche che permettono di rispondere al videocitofono da uno smartphone. È possibile aggiornare il mio impianto o devo rifarlo completamente?

Oggi la tecnologia permette di avere il trasferimento di chiamata sullo smartphone semplicemente aggiornando l’impianto esistente, attraverso dei dispositivi (gateway o Videocitofono connessi) applicabili facilmente e senza dover rifare da zero l’impianto. Però per avere la certezza che l’impianto si possa aggiornare e preferibile farlo verificare da un installatore qualificato.

Gestisco un piccolo condominio con una decina di abitazioni in affitto per periodi brevi Week end o settimana bianca. All’arrivo dei nuovi clienti consegno loro il badge per accedere nel condominio ed aprire la porta dell’appartamento. Capita di frequente che i clienti perdano la chiave elettronica e non possono più entrare. Oltretutto nel condominio non esiste servizio di portineria e questo mi crea parecchi problemi in quanto i clienti mi chiamano al telefono anche in piena notte e devo correre da loro ad aprire. Esiste una soluzione per fare in modo che io possa aprire da remoto le serrature?

Esistono diverse soluzioni tecnologiche che permettono di gestire le aperture di cancelli portoni e porte da remoto. Quella che mi sento di consigliare e più si adatta al suo scopo e attraverso l’impianto di videocitofonia connesso con smartphone. Questo permetterebbe di rispondere ai clienti, riconoscerli attraverso la telecamera del videocitofono ed aprire le porte, senza che sia obbligatoria una presenza sul posto. Questo solo con l’ausilio dello smartphone e l’impianto di videocitofonia con funzioni di gestione da remoto.

 

Nota bene: La rubrica fornisce solo indicazioni informative di carattere generale e le risposte non sono sostitutive di pareri resi da professionisti a clienti.

Efficienza energetica e rinnovabili UE, si può fare di più

L’Unione Europea può fare ben di più degli obiettivi che si è posta in termini di efficienza energetica e di energia prodotta da fonti rinnovabili per arrivare a soddisfare l’Accordo di Parigi. Ad affermarlo è uno studio che già dal titolo sottolinea questo intendimento: “The Eu can increase its climate targets to be in line with a global 1.5°C target” realizzato da Climact, dal New Climate Institute e commissionato dalla European Climate Foundation e dalla ClimateWorks Foundation.

Emissioni, rinnovabili ed efficienza energetica: prendere a modello gli esempi virtuosi

Lo studio analizza sotto questi aspetti le migliori pratiche vigenti in Europa e le prende a modello da estendere a tutti i Paesi membri UE.

La convinzione, suffragata da dati e analisi, è che l’Unione Europa possa andare ben oltre i suoi attuali impegni in termini di riduzioni dei gas serra: essa ha il potenziale per raggiungere una percentuale variabile dal 55% al 62% inferiore del 1990 entro il 2030, in linea con l’impegno di Parigi di contenere il riscaldamento globale entro 2°C dai livelli pre-industriali, e se possibile entro 1,5 gradi. Per riuscirci è basilare applicare a livello europeo le buone pratiche adottate in vari Stati membri tra cui Paesi Bassi, Danimarca, Regno Unito, Germania e Norvegia.

energie rinnovabili e efficienza energeticaIntanto però occorre dare un forte sostegno delle politiche a favore delle energie rinnovabili e a una più rapida uscita dal carbone. Il settore energetico ha il maggior potenziale di ulteriori tagli delle emissioni. Il primo fattore abilitante in questo è l’efficienza energetica elettrica dal lato della domanda.

Lo studio mostra che, mentre le attuali politiche dell’UE in materia di clima ed energia presuppongono che un’uscita completa dal carbone sarà possibile solo intorno al 2050, riuscirci vent’anni prima ridurrebbe le emissioni del settore elettrico del 62%: la condizione necessaria per rendere questo possibile è la sostituzione del carbone con le energie rinnovabili. Diversi Stati membri hanno annunciato lo stop al carbone già dal 2030, il che conferma che la ricetta è attuabile ed estendibile.

Per quanto riguarda la produzione di elettricità da rinnovabili, il modello viene della Danimarca: se si seguisse il suo esempio, entro il 2030 l’Europa potrebbe raggiungere il 74% di elettricità da fonti “pulite”, che si traduce in un potenziale del 45% di energie rinnovabili nell’intero sistema energetico. Anche Regno Unito e Germania hanno dato prova di una crescita sensibile nella penetrazione di un mix “green” nel loro sistema energetico: il primo ha ottenuto il 22% in più, raggiungendo il 28% della produzione di elettricità nel 2017 – un aumento annuo di 3 punti percentuali di penetrazione; la Germania ha aggiunto annualmente circa 2,4 punti percentuali.

Perché l’Europa raggiunga l’ambizioso obiettivo è necessario passare dai circa 1000 TWh di produzione di energia rinnovabile nel 2015 a 2170 TWh nel 2030. È fattibile? La risposta è sì: sarebbe sufficiente crescere allo stesso ritmo della media del Regno Unito e della Germania tra il 2010 e il 2017. Con la riduzione dei costi cui si è assistito nelle tecnologie fotovoltaiche ed eoliche, “ciò non sembra eccessivamente impegnativo” evidenzia lo studio.

Veicoli elettrici e deep retrofit, i modelli Norvegia e Paesi Bassi

Altro punto nevralgico su cui intervenire è quello dei trasporti, energivoro e inquinante. Secondo lo studio, la chiave è una più rapida penetrazione dei veicoli elettrici applicando politiche simili a quelle della Norvegia in tutta l’UE, dove un terzo dei mezzi immatricolati fa il pieno “con la spina”. A oggi è il quarto Paese al mondo, in termini di e-mobility, dietro Cina, Usa e Giappone; ma anche Francia, l’Austria e i Paesi Bassi, stanno diventando sempre più ambiziosi su questo aspetto. Lo studio mostra come l’applicazione di queste politiche potrebbe portare a dimezzare le emissioni causate dai trasporti entro il 2030 in Europa.

Altro nodo importante è quello dell’edilizia. Anche in questo caso stiamo parlando di uno dei settori più energivori in assoluto. La ricetta per un drastico calo dei consumi e una conseguente riduzione di gas climalteranti è legata alla ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente. Qui l’esempio viene dai Paesi Bassi, dove il deep retrofit fa scuola in tutta Europa: gli analisti dello studio sottolineano che, puntando su sistemi di riscaldamento a pompe di calore basate sull’elettricità e sul teleriscaldamento, implicherebbe una riduzione del 70% delle emissioni di GHG provenienti dal settore edile entro il 2030.

Infine, per l’industria, una combinazione di politiche in grado di aumentare l’efficienza delle risorse e di supportare il passaggio dall’uso di combustibili fossili alle energie rinnovabili può portare a riduzioni molto più significative di quelle previste attualmente.
Come risultato dell’ampia applicazione di tutte queste misure degli stati membri in Europa la domanda energetica in Europa potrebbe essere ridotta di quasi il 45% rispetto ai livelli del 2007, invece del 30% previsto nella proposta della Commissione europea.

Bebop-Pro Thermal, il drone di Parrot per le immagini termiche

Parrot bebop-pro thermalParrot Bebop-Pro Thermal è un drone per la termografia completo e multifunzionale pensato per i professionisti dell’edilizia, per gli installatori di pannelli fotovoltaici e per chi si occupa di servizi di pubblica sicurezza civile (come vigili del fuoco o team di ricerca e salvataggio).
Permette di avere una visione complessiva delle dispersioni termiche della facciata di un edificio, del tetto o dei pannelli solari, in modo rapido ed efficiente, senza la necessità di scale o impalcature.

Facile da configurare, da pilotare e di semplice riparazione, è dotato di una telecamera stabilizzata anteriore che consente di eseguire un’ispezione visiva di un edificio e permette al pilota di ottenere filmati e immagini per capirne le condizioni.

Immagini termiche

Leggera e compatta, la fotocamera termica Flir One Pro installata sul Parrot Bebop-Pro Thermal è dotata di due sensori: uno  RGB (1440x1080p) che cattura ciò che è visibile al drone e un sensore termico (160x120p) che misura le differenze di temperatura. I dati rilevati da entrambi i sensori sono combinati dall’app FreeFlight Thermal al fine di creare immagini precise e dettagliate.

immagine termograficaTre le modalità di impostazione dell’immagine termica:

La confezione di Parrot Bebop-Pro Thermal include oltre al quadricottero (compatto e leggero) con memoria da 32 Gb e batteria Power che consente voli fino a 25 minuti, anche un telecomando a lunga portata Parrot Skycontroller 2 che permette di controllare in modo preciso il drone, sia da una distanza di sicurezza sia da un hotspot senza alcun rischio.

L’installazione della app Parrot FreeFlight Thermal completa la proposta, poiché permette di scaricare le immagini da entrambe le fotocamere (anteriore e termica) direttamente sul tablet connesso al drone.

L’app FreeFlight Thermal, gratuita e disponibile su Google Play, consente l’accesso a impostazioni e parametri di volo di Bebop-Pro Thermal. In qualunque momento durante il volo, il pilota può cambiare da un’immagine termica a una in alta definizione, registrare video e salvare il contenuto acquisito all’interno della memoria da 32 Gb del drone.

Parrot Bebop-Pro Thermal è disponibile presso il distributore specializzato Analist Group e sullo store online parrot.com al prezzo di 1.500 Euro.

Microgrid sonnen per una comunità agricola di Porto Rico

sonnen, azienda attiva nello storage di energia per il settore residenziale, ha realizzato una microrete (microgrid) composta da pannelli fotovoltaici e da un sistema di accumulo intelligente di energia, in grado di garantire sicurezza energetica e sostenibilità a una comunità di agricoltori a Porto Rico.
La microrete fornisce alloggio a 14 famiglie che hanno perso – sei mesi fa – la casa durante l’uragano Maria e crea le premesse per una ripresa duratura.

La microgrid, installata in collaborazione con il partner locale di sonnen, Pura Energía, funge da modello di sistema avanzato che combina tecnologie fotovoltaiche e sistemi storage. È una soluzione completamente off-grid in quanto si trova in un’area remota di Porto Rico. Nel realizzarla, sonnen ha donato un sistema di accumulo intelligente di energia, costituito da una sonnenBatterie eco 8 (4 kW/8kWh) e una eco 16 (8kW/16kWh), abbinato a un sistema fotovoltaico da 9 kW fornito da Pura Energía.

“I residenti di Porto Rico hanno dimostrato grande forza e determinazione di fronte alle avversità: Lares è un esempio di utilizzo delle risorse disponibili per stabilire pratiche sostenibili che serviranno la comunità per gli anni a venire – ha dichiarato Adam Gentner, Director of Business Development di sonnen, Latin American Expansion -. L’impiego di energia solare e dei sistemi di storage è un esempio di implementazione di soluzioni per l’indipendenza energetica che aiuteranno l’isola e le comunità ad affrontare in futuro”.

“Questo progetto non si limiterà solo a fornire energia ai contadini e alle loro famiglie: le nostre strutture renderanno disponibili posti di lavoro per i giovani e ci permetteranno di offrire attività artistiche terapeutiche per aiutare i residenti – ha detto Elisa Sanchez, responsabile del sito per la comunità di Lares -. Grazie all’incredibile supporto di partner come sonnen, siamo in grado di andare oltre il nostro obiettivo primario di aiutare le famiglie delle aree residenziali, contribuendo a restituire loro un senso di comunità e di cultura”.

Questo sito rappresenta l’undicesimo sistema di microgrid che sonnen e Pura Energía hanno installato sull’isola: altre microgrid sono state realizzate per ospitare centri di soccorso e di comunità, centri di distribuzione alimentare, due scuole, e una clinica sanitaria primaria. Tutti gli sforzi e la tecnologia sono stati donati da sonnen e Pura Energía attraverso la Fondazione del Sol per la sicurezza energetica.

Schneider Electric – Hoepli: collana Laboratori di Alternanza Scuola & Lavoro

Industria 4.0 è il primo volume della collana Laboratori di Alternanza Scuola & Lavoro realizzata da Schneider Electric e Hoepli che ha l’obiettivo di accompagnare nell’acquisizione di competenze multidisciplinari e integrate che la connettività e la digitalizzazione richiedono per operare nel mercato.

Volume Industria 4.0La collana Laboratori di Alternanza Scuola & Lavoro è costituita di volumi monografici che propongono percorsi didattici spendibili fattivamente durante le attività di alternanza scuola-lavoro.

Quali sono le motivazioni che hanno guidato e ispirato questo progetto? Come si legge nella prefazione, “l’esperienza editoriale nel mondo della didattica, la conoscenza dei benefici delle tecnologie intelligenti, la passione per la formazione dei giovani e l’innovazione”.

Ogni volume della collana prende spunto dal percorso di alternanza scuola-lavoro di Schneider Electric: lezioni tenute da formatori di alto profilo interni all’azienda, rivolte in particolare agli studenti della scuola secondaria di secondo grado, ricche di stimoli anche per il mondo accademico e professionale.

Trasformazione e cambiamento sono la chiave per un futuro sostenibile e tutti, dalle imprese agli studenti devono affrontarla: questa collana ha il chiaro intento di fondere i concetti di interdisciplinarità e integrazione tecnologica con un nuovo approccio didattico dove scuola e aziende concorrono ad approfondire soluzioni tecnologiche smart e digitalizzazione integrata.

Volume Industria 4.0

Il volume Industria 4.0 racconta la quarta rivoluzione industriale, che mette al centro l’ottimizzazione dei processi e, ovviamente la gestione connessa e integrata.

Il libro pone l’accento su un percorso basato sull’interdisciplinarità che coinvolge argomenti di elettronica ed elettrotecnica, informatica, meccanica, con accenni di economia e di struttura aziendale.

La sfida è fare in modo che macchine, processi e prodotti comunichino in modo semplice tra loro portando a un’efficienza elevata, riducendo il numero di componenti e garantendo un’analisi dei dati in tempo reale adatta per la manutenzione predittiva e preventiva.

Gli autori del volume, Fabrizio Cerri e Salvino Zocco, hanno realizzato otto capitoli, ricchi di contenuti e supporti didattici:

Le caratteristiche progettuali di questo primo volume sull’Industria 4.0 della collana Laboratori di Alternanza Scuola & Lavoro è adatta sia alla formazione scolastica sia ad attività formative aziendali e di approfondimento su tematiche all’avanguardia.