Il futuro della rete elettrica: da smart grid a neural grid

Immaginate una combinazione perfetta tra cloud, intelligenza artificiale, robotica, edge computing, IoT. Bene, questi sono gli ingredienti principali della neural grid, la rete elettrica del prossimo futuro. Saranno le reti neurali a dispacciare l’energia, in un modo talmente ubiquo, rapido e connesso, oltre che sicuro, che oggi è davvero difficile immaginarlo. Anche perché stiamo ancora ragionando sulle smart grid.

Le reti neurali rappresentano molto di più di una versione 2.0 delle smart Grid. – A scriverlo è Navigant Research, in un white paper che già dal titolo presuppone questo passaggio. E spiega – Oggi le smart grid implicano reti di trasmissione e distribuzione meccaniche, potenziate da sacche di automazione, connettività e sistemi IT centralizzati. Le neural grid implicano una piattaforma molto più potente di risorse hardware e software che sfruttano connettività onnipresente, cloud, robotica, intelligenza artificiale, edge computing e rilevamento pervasivo per eseguire un’ampia gamma di applicazioni energetiche e non. È l’ultimo atto della modernizzazione della rete, in grado di trasformare l’infrastruttura esistente in una piattaforma che supporterà un ambiente Energy Cloud pienamente maturo”.

Da qui si spiega cosa siano le reti neurali e le condizioni che potrebbero portare alla sua crescita rapida. A quest’ultimo proposito viene citato come raffronto la telefonia mobile. Se pensiamo che nell’arco di dieci anni siamo passati da un cellulare a uno smartphone, abbiamo chiara la possibilità che tutto quello che è illustrato dagli analisti Navigant possa diventare realtà.

Rete neurale, come funziona

Nella rete neurale, dati e intelligenza risiedono in gran parte nel cloud, che gestisce l’interconnessione di asset di generazione e reti di distribuzione con energy customer, edifici, infrastrutture di trasporto, sistemi urbani e risorse energetiche distribuite quali impianti fotovoltaici, eolici, microgrid, veicoli elettrici.

“In poche parole, la neural grid prende le macchine più grandi al mondo, le reti elettriche, e fornisce loro un cervello“, sintetizza Navigant. Insomma, sostituisce poli e fili con un’infrastruttura smart e multifunzione che interagisce con l’intelligenza basata sul cloud per scopi energetici e non.

Nella neural grid, una riconfigurazione delle risorse della rete di distribuzione consente nuove funzioni ed elimina le attività ormai obsolete dalla diffusione diffusa offerta da impianti a energia solare, microgrid di comunità o Centrali elettriche virtuali (VPP).
In pratica, la rete neurale consente un coinvolgimento profondo del cliente finale e prefigura un panorama dell’offerta costituito da una varietà di attori diversi, che spazia dalle società di telecomunicazioni ai colossi hi-tech fino alle startup. Ma lo stesso utente finale diventerà parte attiva nel gioco.

Transizione possibile entro 20 anni

Le previsioni di Navigant Research indicano che le risorse energetiche distribuite come fotovoltaico, energy storage, ma anche microgrid e VPP potrebbero fornire una capacità energetica sufficiente per soddisfare la domanda globale entro il 2035. Da qui o poco più avanti la rete precedente non sarà più necessaria, segnalano i ricercatori.

Ora la sfida per i proprietari delle reti attuali sarà quella di aggiornarle, mettendo sempre più in pratica il concetto di digitalizzazione dell’energia.
E le possibilità per investire su questa transizione ci sono: l’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) ha in progetto investimenti in reti di trasmissione e distribuzione nel periodo 2012-2035 per 7,2 trilioni di dollari, il 40% dei quali per la sostituzione di infrastrutture esistenti e il 60% per costruirne di nuove. Se anche un terzo di quella nuova non sarà necessario entro 20 anni, significa che saranno disponibili circa 1,4 trilioni di dollari per ottimizzare gli sforzi di transizione dalle smart grid odierne alla piattaforma neural grid di domani.

Tecnologie protagoniste e benefici anche per la cybersecurity

Navigant Research identifica anche i cinque principali mercati in crescita che trarranno beneficio dal momento in cui gli investimenti in smart grid di oggi si trasformeranno nel mercato neural grid del futuro. Innanzitutto, saranno fondamentali per la sua formazione tutte le soluzioni riguardanti la connettività: fibra, tecnologie LPWA e soluzioni quali 4G e 5G. Fornire connettività a miliardi di risorse energetiche e di rete in tutto il mondo assicura opportunità di mercato notevoli e in crescita per decenni.

NEURAL GRID ECOSISTEM GLOBAL REVENUESaranno importanti e ne trarranno benefici anche le tecnologie di rilevamento e misurazione: sensori a basso costo integrato in ogni elemento dell’infrastruttura di rete, anche quella energetica, fornirà i dati che consentono l’analisi e l’intelligenza artificiale per gestire ogni strato della neural grid.

Entrano poi in gioco droni e cloud robotics: quando i droni autonomi e i robot saranno in grado di apprendere attraverso vasti archivi di dati nel cloud e interagire perfettamente con gli umani grazie al naturale elaborazione del linguaggio, potranno eseguire compiti di manutenzione e monitoraggio. Avranno anche la necessaria intelligenza per affrontare nuovi problemi e ridurre l’errore umano.

L’intelligenza artificiale è certamente una protagonista, anzi l’AI basata sul cloud è il cervello della neural grid. È fondamentale per gestire la quantità pressoché infinita di dati nel cloud e per promuovere machine learning e intelligent automation.
Un altro aspetto che entra in gioco, infine, è la cybersecurity: la connettività e la raccolta dati ubiqua non fa che aumentare la necessità di vigilare sulla sicurezza di clienti, sistemi, risorse. Ecco quindi che nell’ecosistema delle reti neurali, le soluzioni di cybersecurity diffuse e olistiche saranno fondamentali.

Ognuna di queste aree tecnologiche è ricca di opportunità per la crescita del mercato a breve termine rappresentato dalle smart grid. Questi cinque segmenti sono pronti per l’espansione del mercato che porta alla transizione verso la piattaforma neural grid.
Navigant stima che prodotti, servizi e tecnologie identificati nell’ecosistema della rete neurale sperimenteranno una crescita annuale di quasi il 6% fino al 2025 pari a mezzo trilione di dollari. Su base cumulativa, si parla di quasi 4 trilioni di dollari di opportunità. Ma la vera espansione del mercato è prevista dopo il 2025 e include dispositivi, applicazioni, servizi e infrastrutture intelligenti che attualmente sono in una fase molto precoce o addirittura non sono ancora stati inventati.

Ma già oggi i quattro elementi chiave dell’ecosistema/infrastruttura di neural grid esiste e sono rappresentati da dispositivi per l’utente finale, tecnologie abilitanti, app e servizi. Nel momento in cui essi opereranno insieme in armonia la trasformazione del settore potrebbe verificarsi rapidamente. La telefonia mobile insegna…

BTicino a Light+Building: interoperabilità e integrazione dei sistemi

BTicino e Legrand saranno presenti dal 18 al 23 marzo a Light+Building (Hall 11.1 – Stand n° A/86 – B/86), la fiera dedicata all’illuminazione e del settore e all’impiantistica elettrica.

Diverse le novità: dalla mobilità elettrica alle soluzioni legate all’IoT, da soluzioni per la sicurezza e l’automazione domestica fino a nuove soluzioni per l’ospitalità.

Ecco alcune delle soluzioni presenti a Light+Building:

Legrand e BTicino propongono, inoltre, nuove soluzioni per gli smart hotel, in partnership con Samsung, attraverso GRMS (Guest Room Management System) per migliorare l’esperienza del cliente nella camera: gestione di luci, tapparelle e temperatura con comandi BTicino o dal telecomando della TV.

“Porte aperte logisty”: l’iniziativa di Hager Sicurezza

“Porte aperte logisty”, Hager Sicurezza inaugura un ciclo di open day per consolidare il dialogo con i propri Partner sul territorio.

L’iniziativa itinerante – che toccherà le principali province con oltre 30 appuntamenti programmati – rappresenta un’opportunità preziosa di condivisione e confronto.

Luisa Corna_piu_sicuraPartendo da Milano il 22 marzo per terminare a fine luglio, con “Porte aperte logisty”, Hager Sicurezza si pone l’obiettivo di conoscere in modo ancora più approfondito le esigenze di installatori e distributori e rispondere puntualmente con prodotti e servizi altamente qualitativi.

Gli eventi (dalle 7.00 alle 21.00) prevedono tre momenti dedicati a presentazioni specifiche di 30’ per installatori e distributori. Gli ospiti della mattina saranno accolti da una colazione mentre un aperitivo attenderà chi deciderà di sfruttare la pausa pranzo o il tardo pomeriggio e la sera per aderire alle iniziative.

A tutti gli installatori che parteciperanno a “Porte aperte logisty” sarà omaggiato un telecomando come primo passo per la realizzazione di una soluzione di sicurezza logisty.

Durante la giornata sarà approfondire la “Segmentazione” d’offerta dell’azienda con le due soluzioni di allarme senza fili, logisty.sepio e logisty.alma, in grado di soddisfare tutte le esigenze di installazione residenziale, piccolo commerciale e professionale. Inoltre verrà presentata la nuova linea di videosicurezza con tecnologia PowerLine “hager video”.

Pompa di calore, una scelta che conviene

I sistemi con pompa di calore sono un’alternativa ecologica al riscaldamento tradizionale: estraggono il calore già presente in natura da aria, acqua o terra e lo trasferiscono all’interno dell’ambiente da riscaldare.

Sono una soluzione ideale per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare sulle bollette e ovviamente per garantire comfort e benessere.

Installare una pompa di calore comporta parecchi vantaggi sia nel caso di riqualificazioni edilizie, sia per le nuove costruzioni. Tra i vantaggi per i quali sicuramente vale la pena installare questa tecnologia, un ritorno dell’investimento nel breve periodo grazie alla riduzione dei costi gestionali e agli incentivi (Conto Termico) e detrazioni fiscali di cui si può beneficiare.

Gaetano Parisi - Technical Training Section Manager, Air Conditioning di Mitsubishi ElectricPer approfondire l’argomento e capirne fino in fondo funzionamento e benefici abbiamo parlato con Gaetano Parisi – Technical Training Section Manager, Air Conditioning di Mitsubishi Electric.

Sicuramente la pompa di calore è una tecnologia interessante in ogni contesto poiché consente di riscaldare, raffrescare e per produrre acqua calda sanitaria attraverso un unico sistema centralizzato. In altre parole, può rappresentare il centro di un unico impianto smart che non tiene conto della stagionalità.

È una macchina che trasferisce calore da una fonte di energia rinnovabile all’impianto di casa, e per svolgere questo lavoro utilizza il vettore elettrico, ma l’energia consumata è nettamente inferiore rispetto al calore che viene prodotto.

Invertendo il ciclo di funzionamento, la pompa di calore garantisce il clima ottimale trasferendo all’esterno il calore dell’abitazione.
Per un’alternativa ancora più green è possibile abbinare sinergicamente il fotovoltaico: in questo modo la pompa di calore funziona con l’energia elettrica prodotta dal sole.

Se poi l’abitazione è dotata di un sistema di accumulo, allora la strada verso l’indipendenza energetica è tracciata. È bene sottolineare che la pompa di calore assorbe energia di notte, di inverno ovvero quando il fotovoltaico rende meno, quindi l’accumulo consente di sfruttare appieno l’energia prodotta durante il giorno.

Pompa di calore: i vantaggi nelle riqualificazioni energetiche

Quando si parla di riqualificazione energetica bisogna partire da un’analisi del parco edilizio e delle opportunità: pensando solo al residenziale direi che c’è un potenziale di 8 milioni di abitazioni (tipologia mono e bifamiliare) sulle quali è possibile intervenire. Ovviamente è necessario valutare sia la parte relativa all’involucro – quindi cappotto termico e/o infissi – sia la parte impiantistica.

Normalmente quando si interviene sugli impianti e sul riscaldamento, il generatore termico da sostituire è la caldaia tradizionale. L’impiego della pompa di calore elettrica come unico impianto dell’abitazione consente di limitare al minimo il consumo di energia primaria da fonte fossile, a differenza di una caldaia tradizionale che utilizza gas metano, gpl o gasolio e che presenta elevate emissioni inquinanti in atmosfera.

Inoltre, dal lato tecnico è un sistema che permette di gestire sia il riscaldamento sia l’acqua calda sanitaria come una caldaia, ma in maniera più efficiente e con un risparmio di energia primaria e una riduzione dei costi di esercizio, che il raffrescamento estivo.

Ma i vantaggi non finiscono qui poiché l’installazione di questa tecnologia consente un miglioramento della classificazione energetica dell’edificio e del valore dell’immobile.

Schema Pompa di calore Mitsubishi Electric

Ecodan di Mitsubishi Electric è un sistema ibrido Aria/Aria, Aria/Acqua che permette di unire la flessibilità di un sistema multisplit al comfort di una pompa di calore

Quali sono i parametri per la scelta della pompa di calore più adatta alle proprie esigenze?

Innanzitutto, è suggerito l’intervento di un professionista (progettista e/o installatore), che valuterà le condizioni climatiche dell’ambiente e dell’edificio e sceglierà la soluzione più idonea. È fondamentale che sia dimensionata in modo corretto identificando la taglia e la capacità termica in linea con le condizioni progettuali e le esigenze del cliente.

È adatta a tutte le tipologie di clima, anche a quelli più rigidi: in questo caso è necessario sfatare il falso mito che non prevede la pompa di calore come unico generatore termico.

La tecnologia è ormai matura e non è più necessario abbinare una caldaia. Ovvio che questo concetto non vale se la pompa di calore è sottodimensionata o presenta profili prestazionali non in linea con il profilo di fabbisogno termico calcolato.

In caso di integrazione impiantistica con caldaia, l’elettronica metterà in comunicazione le due tecnologie e in modo automatico la caldaia interverrà esclusivamente nei momenti sfavorevoli per la pompa di calore. Ma, ribadisco, non è un obbligo.

Sistema pompa di Calore Ecodan Mitsubishi Electric

Il sistema Ecodan – Split è composto da una tradizionale unità esterna ad espansione diretta e di un modulo idronico da installare all’interno, in grado di produrre acqua calda ad uso riscaldamento/ raffrescamento e ad uso sanitario (Mitsubishi Electric)

…e se parliamo di nuove costruzioni?

Per il nuovo è molto più semplice: qui entrano in gioco la legislazione vigente e le direttive europee che impongono l’obbligo di produrre una parte di energia termica ed elettrica utilizzando fonti rinnovabili.

Cito il decreto legislativo 28/2011 (recepimento Direttiva Europea 28/2009) che impone per le nuove costruzioni determinati limiti relativi alla produzione di energia per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria destinata a soddisfare il fabbisogno dell’edificio.
E precisamente il 50% dei consumi previsti di acqua calda sanitaria e il 50% (a partire dal 1 gennaio 2018) per i servizi dell’abitazione (riscaldamento, ACS e raffrescamento).
Questo è un grosso vantaggio per le pompe di calore che – essendo classificata tra le soluzioni impiantistiche a fonti rinnovabili – rientrano a pieno titolo nelle quote del decreto.

Ancora più restrittiva la direttiva NZEB (edifici a energia quasi zero) che impone la progettazione prima e la realizzazione poi di edifici dal fabbisogno quasi nullo.
Inoltre, il basso fabbisogno di energia dovrà essere gestito da un sistema che sfrutta l’energia rinnovabile, per cui ancora una volta la pompa di calore si dimostra la soluzione più adatta.
I requisiti NZEB saranno obbligatori dal 2021 per tutti (2019 per gli edifici pubblici), alcune regioni hanno però anticipato la Direttiva Europea, come la Regione Lombardia (già dal 2016) e l’Emilia-Romagna così come la provincia di Bolzano dal 2017.

Perché conviene (economicamente) la pompa di calore?

Installando una pompa di calore è possibile beneficiare delle detrazioni fiscali, dell’Ecobonus 65% o del conto termico 2.0.

La Legge di Stabilità ha prorogato fino al 31 dicembre 2018 l’Ecobonus 65% per la riqualificazione energetica di edifici e abitazioni, ed è rivolto a chi sostituisce l’impianto di riscaldamento esistente con un sistema a fonti rinnovabili.

Il Conto termico – introdotto dal D.M.16 febbraio 2016 – è un incentivo che premia chi utilizza sistemi come la pompa di calore.
L’incentivo è calcolato sulla base di pochissimi parametri (e a differenza delle detrazioni non tiene conto di costi di acquisto e installazione): la zona climatica, la tipologia, la resa climatica e la potenza nominale.
La somma di questi fattori dà origine a un incentivo, che se è inferiore ai 5000 euro, dopo 3 mesi dall’approvazione della domanda di incentivo, viene corrisposto direttamente dal GSE attraverso bonifico bancario.

La pompa di calore utilizza il vettore elettrico, e tra i vantaggi che mi preme sottolineare, la riforma delle tariffe elettriche che è stata avviata nel 2016 e sarà a regime dal 2019.
Con la riforma tariffaria vengono eliminate le differenziazioni dei prezzi per scaglioni di consumo e sarà abolito il principio di progressività. Questo ha come obiettivo agevolare l’installazione di apparecchiature elettriche efficienti ed in linea con le fonti rinnovabili.
Quindi diventa ancora più conveniente installare una pompa di calore.

Sistema a pompa di calore con SG-ready

I nuovi moduli idronici Ecodan supportano la funzione SG ready (Smart Grid Ready), la funzione permette di massimizzare l’autoconsumo di energia elettrica proveniente da un pannello fotovoltaico e viene realizzata con 2 input aggiuntivi.

Gli utenti hanno un’adeguata consapevolezza dei benefici generati? Quali sono gli ostacoli che ancora frenano nella scelta?

La risposta in questo caso è ampia e variegata: stiamo assistendo a un cambiamento culturale, ci sono interlocutori che sono molto sensibili al concetto di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale e sono proattivi nella richiesta di tecnologie innovative come la pompa di calore.
C’è però ancora una fetta di utenti che si rivolge al proprio installatore di fiducia che non sempre è in grado di far emergere tutti i benefici e i vantaggi e, alla fine, la soluzione più semplice ed economica è quella che guida la scelta.

Per noi di Mitsubishi Electric è fondamentale la formazione e l’informazione di tutta la filiera (installatori, progettisti, distributori, clienti) poiché saper proporre il risparmio e l’efficienza energetica e diventare un punto di riferimento significa riuscire a cogliere le sfide di un mercato in forte trasformazione, attraverso i nostri Training Centre di Agrate Brianza e di Roma, offriamo al mercato, programmi di formazione specifici per ogni tipologia di applicazione della pompa di calore.

Negli ultimi anni abbiamo visto un aumento dei costruttori di pompe di calore: cosa differenzia la vostra proposta rispetto ad altre soluzioni sul mercato?

Tecnologia all’avanguardia, elevata efficienza energetica, qualità, affidabilità, silenziosità e rispetto dell’ambiente sono le caratteristiche fondamentali che contraddistinguono i nostri prodotti.

Elettronica evoluta e munita di implementazione SG Ready per un dialogo intelligente con sistemi fotovoltaici.

Tra le peculiarità, sicuramente la completezza di gamma con la possibilità di soddisfare le diverse esigenze del mercato, grazie anche all’acquisizione del gruppo Del Clima e dei brand Climaveneta e Rc Group, che ci dà la possibilità di integrare la gamma di pompe di calore idroniche e non solo.

Un altro plus è la certificazione Eurovent che certifica le prestazioni dei prodotti di condizionamento e refrigerazione secondo gli standard europei e internazionali. Tutti i prodotti Mitsubishi Electric sono certificati Eurovent e questo è una garanzia per il mercato e una tutela nelle scelte.

Solarwatt: soluzioni per un’energia efficiente e sostenibile

Solarwatt – fondata nel 1993, con sede a Dresda, uno dei pionieri dell’industria fotovoltaica – si presenta a Milano dal 13 al 16 marzo a MCE 2018 (Pad 2 stand N35-P38) con una gamma di prodotti completa: dai moduli doppio vetro di lunga durata fino a soluzioni intelligenti di gestione dell’energia e sistemi di storage per i privati e le piccole imprese.

giorgio soloni managing director SOLARWATT ItalyMCE 2018 rappresenta l’appuntamento ideale per misurare lo stato della transizione energetica: integrazione impiantistica, fotovoltaico e accumulo, IoT sono alla base dell’abitare del futuro.

L’evoluzione tecnologica nel settore del fotovoltaico non riguarda solamente una nuova generazione di moduli e/o sistemi di accumulo più efficienti, ma anche un diverso modo di progettare gli impianti e gestire l’energia dell’edificio – sottolinea Giorgio Soloni, Managing Director di Solarwatt ItalyLa gestione deve avvenire in modo intelligente, gestendo sia l’energia prodotta e accumulata, sia l’energia consumata dalle utenze. Questo oggi è possibile grazie ad apparecchiature specifiche che minimizzano l’assorbimento o la cessione di energia verso la rete, massimizzando l’autoconsumo.  Si tratta di sistemi di domotica specifici per la gestione dell’energia. L’offerta Solarwatt può essere d’aiuto in questo senso, infatti prevede oltre a moduli fotovoltaici e sistemi d’accumulo anche un sistema di gestione dell’energia”.

I moduli vetro-vetro Solarwatt

Tra le proposte in ambito pannelli fotovoltaici, Solarwatt propone i moduli Vision caratterizzati da una doppia lastra di vetro, una superiore una posteriore, ciascuna di due per due millimetri, che garantiscono sia massima leggerezza, sia grande capacità di carico. Il vetro protettivo posteriore garantisce una lunga durata nel tempo e una resistenza a elementi di contaminazione ambientali, quali il salmastro o i prodotti chimici usati in agricoltura.

I moduli Solarwatt hanno superato 5.000 ore di DHT (Damp Heat Test – Test al caldo umido): un valore che equivale a cinque volte il tempo necessario per ottenere la certificazione IEC 61215 e indica chiaramente come il modulo si comporterà nel corso della sua vita utile. Questo a riprova della qualità e dell’affidabilità dei moduli che godono di 30 anni di garanzia.

Il sistema d’accumulo MyReserve Matrix

Il sistema Matrix – vincitore del EES Award 2017 – è la prima batteria fotovoltaica ad uso domestico espandibile e modulare con capacità di accumulo da 2,4 fino a 12 kWh, potenza di carica e scarica da 800W fino a 4kW e libertà di aggiungere pacchi batterie anche ad anni di distanza dalla prima installazione, purchè non oltre entro 5 anni.

Matrix si installa sul lato corrente continua dell’impianto, fra i moduli e l’inverter, garantendo, oltre a un’elevata efficienza all’intero sistema, che l’energia non venga inutilmente sprecata.

Sistema di gestione dell’energia

Il principale obiettivo di Energy Manager è controllare il flusso energetico in ambiente domestico, massimizzando il consumo di energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. Tutte le apparecchiature collegate all’Energy Manager – pompe di calore, condizionatori, sistemi di riscaldamento – possono essere controllate e gestite in modo da sfruttare l’energia prodotta dal sole anziché prelevarla dalla rete elettrica.

“L’EnergyManager permette di integrare le apparecchiature presenti in ambito domestico con l’impianto fotovoltaico e il sistema d’accumulo riducendo al minimo il consumo di energia proveniente dalla rete – aggiunge Giorgio Soloni – In un prossimo futuro gli impianti residenziali saranno sempre più integrati con la rete di distribuzione scambiando con questa informazioni (big data) per immettere o assorbire energia dalla rete a seconda delle esigenze. Questo scenario futuro Solarwatt lo ha già considerato nella progettazione dei propri prodotti”.

Ring ora è di Amazon (e la casa è sempre più connessa)

Ring è una azienda americana che produce sistemi di sicurezza per la casa, come campanelli connessi in rete e dispositivi per la videosorveglianza.
Una realtà interessante al punto da portare Amazon, il colosso dell’e-commerce, ad acquistarla per circa un miliardo di dollari e aumentare così la propria offerta nel campo della home automation e della domotica.
Amazon infatti è già attiva in questo settore con diversi prodotti connessi tra loro e con la digital personal assistant Alexa.

Paradossalmente Ring è un progetto che è stato scartato da Shark Tank, programma TV americano molto seguito nel quale aspiranti imprenditori propongono la propria idea a potenziali investitori. Evidentemente il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, ha visto in questo progetto un valido complemento per la propria offerta domotica, tanto da sborsare una cifra a 9 zeri per l’acquisizione di Ring.

I prodotti Ring

Videocamera sorveglianza RingSfogliando le pagine del sito europeo di Ring si trovano diversi prodotti già pronti per l’acquisto (in alternativa anche Amazon, ovviamente, sta spingendo la vendita attraverso il proprio sito).

I “campanelli” (appunto Ring o Ringbell in inglese) sono il prodotto di punta dell’azienda: disponibili in diverse versioni e configurazioni, funzionano a batteria e assicurano un campo visivo di 180° e un video a 720p (un filmato da 1280×720 pixel, quindi in formato HD). Tra le funzioni più apprezzato sul suolo americano, molto attento alla questione sicurezza, il sensore di motion detection e la visione notturna.

Interessanti anche le videocamere, tutte full HD e adatte all’installazione in esterno (sono infatti protette da infiltrazioni di acqua o polvere).
Campanello e videocamere possono essere gestite facilmente tramite una singola app dalla quale verificare chi suona alla nostra porta, chi ha eventualmente fatto scattare un allarme in casa o in giardino, o anche solo osservare se, mentre siamo via in vacanza, tutto nella nostra abitazione è sotto controllo.

Da VP Solar il libro Sistemi Energetici 4.0

VP Solar – azienda attiva nella distribuzione specializzata di sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per l’efficienza energetica – ha pubblicato il libro “Sistemi Energetici 4.0, tecnologie innovative per gli edifici e la mobilità” che raccoglie informazioni e approfondimenti sulla transizione energetica che stiamo vivendo.

La mobilità elettrica e lo storage, insieme a fotovoltaico e pompe di calore, stanno trasformando il modello energetico mondiale e italiano trasformandolo in un modello sostenibile, efficiente e rinnovabile.

Anche in Italia stiamo assistendo a questo rinnovamento: aziende di installazione e rivendita, le figure tecniche e commerciali impegnate nel settore dei sistemi energetici devono comprendere come potrebbe cambiare lo scenario, e quali siano le novità e le opportunità.

È necessario essere preparati e acquisire le competenze necessarie per affrontare questa evoluzione.

I sistemi energetici stanno convergendo verso un’unica piattaforma, basata sul vettore elettrico: è oramai superata la dicotomia tra termico ed elettrico, è richiesta una soluzione energetica integrata.

Si sta passando da un sistema di energia centralizzata a quello decentralizzato con un ruolo con un ruolo crescente del Prosumer, consumatore che produce parte dell’energia che usa, dopo averla in alcuni casi accumulata.

Tra gli elementi a favore dell’accelerazione in corso, la recente pubblicazione della SEN, Strategia Energetica Nazionale, che trova una sintesi efficace nel libro.

sistemi energetici 4.0“È stato il successo di “Guida Storage” a spingere il team di ingegneri di VP Solar in questa nuova avventura editoriale – sottolinea Stefano Loro, Ceo e fondatore nel 1999 di VP Solar – I nostri clienti, rivenditori, EPC ed installatori, oggi chiedono ad un distributore specializzato nei sistemi energetici come VP Solar non solo di offrire soluzioni di qualità, affidabili, performanti e competitive, ma di fornire un chiaro quadro della rapida evoluzione del mercato, e di quali opportunità presenti alle diverse figure professionali”.

MCE 2018 (a Milano dal 13 al 16 Marzo) rappresenta l’appuntamento ideale per misurare lo stato della transizione energetica e proporre ai professionisti del settore stimoli ed indicazioni per evolvere in competenze e proposte commerciali coerentemente con lo sviluppo di molte tecnologie innovative.

Il libro “Sistemi Energetici 4.0” viene omaggiato ai visitatori dello stand di VP Solar a MCE, nel padiglione 2 alla posizione L33-M34.

La mobilità elettrica fa tappa a MCE 2018

La rivoluzione elettrica è finalmente iniziata; negli ultimi anni – complice la necessità di ridurre le emissioni climalteranti e la dipendenza dalle fonti fossili – la cultura della mobilità elettrica (mobilità green) si sta facendo largo tra addetti ai lavori e utenti finali. Le vendite di auto elettriche e ibride plug-in sono in continuo aumento e questo è un segnale incoraggiante.

Ma quale sarà l’impatto di questa rivoluzione? Come cambierà la rete elettrica per supportare la graduale conversione delle auto in veicoli a emissioni zero?

L’autonomia è aumentata e oggi si possono superare i 3/400 chilometri; stanno, inoltre, aumentando i punti di ricarica in Italia e in Europa e il progresso tecnologico ha portato ad abbassare i tempi di ricarica.
Lo sviluppo della mobilità elettrica deve andare quindi di pari passo con quello delle reti intelligenti, capaci di minimizzare sprechi, picchi, sovraccarichi e variazioni di tensione. Per questo le rinnovabili sono il naturale completamente dell’e-mobility.

MCE – Mostra Convegno Expocomfort, la manifestazione dedicata nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili – in calendario dal 13 al 16 marzo 2018 in Fiera Milano – presenterà in THAT’S SMART un’area dedicata alla mobilità elettrica, Electric Mobility.

In una fiera dove l’innovazione tecnologica è la protagonista, non poteva mancare la mobilità sostenibile collegata agli edifici.

Una MCE 2018 che metterà al centro le tecnologie e l’integrazione per raccontare un nuovo modo di abitare sempre più energeticamente efficiente, connesso e conveniente.

Un percorso informativo e visuale accoglierà i visitatori raccontando l’evoluzione del settore della mobilità attraverso situazioni quotidiane come la ricarica del veicolo o le potenzialità delle stazioni di ricarica multiple pubbliche/private alimentate da fotovoltaico, o ancora la ricarica domestica, in grado di sfruttare i sistemi di accumulo più innovativi.

Scopri Tesla Destination Tour

Ma le emozioni non finiscono qui, tra i protagonisti la supercar elettrica più famosa: farà tappa a MCE 2018 il Tesla Destination Tour, un viaggio a impatto zero all’insegna dell’energia attraverso luoghi che rappresentano l’eccellenza italiana. Un viaggio sia dal punto di vista della mobilità, tramite propulsione ad energia elettrica rinnovabile, ma anche da quello della cucina che sfrutterà la batteria della vettura.

Nato da un’idea di eV-Now!, ente privato specializzato nella mobilità a impatto zero e Tesla Owners Italia, “Il Tesla Destination Tour, oltre a essere una sfida, è un viaggio che coniuga tecnologia e turismo attraverso un sistema in grado di immagazzinare energia elettrica per riutilizzarla nell’innovativa cucina a induzione di bordo” spiega Daniele Invernizzi, presidente di eV-Now!.

Monitorare tutte le fasi costruttive con FLIR intelliRock III

FLIR intelliRock III è il primo sistema di profilazione delle caratteristiche di resistenza e temperatura del calcestruzzo dotato di termocamera integrata, è basato sul sensore termico FLIR Lepton e offre l’accesso immediato ai dati e alle segnalazioni necessarie per monitorare e fasi di costruzione garantendo la massima qualità del calcestruzzo e il rispetto delle specifiche e delle scadenze.

FLIR-intelliRock-III-thermal-image-concrete-wallIl sistema intelliRock di terza generazione di FLIR Systems che consente di rilevare la delaminazione, monitorare le prestazioni di isolamento e visualizzare le temperature nei contenitori per la stagionatura dei provini di calcestruzzo e altri eccessi di temperatura. Il sistema fornisce in tempo reale le informazioni per una gestione efficiente delle procedure di cantiere.

FLIR intelliRock III memorizza fino a 999 immagini, è dotato di telecomando con comunicazione wireless 4G LTE e software cloud per documentare, salvare e rivedere i dati critici su qualsiasi dispositivo.
Consente, inoltre, l’invio da più datalogger di avvisi via SMS o e-mail di informazioni su resistenza, temperatura o variazioni differenziali.
Il lettore intelliRock III è dotato di connettività Bluetooth, di un sistema con registrazione ininterrotta e inalterabile, che assicura sempre dati validi e affidabili. Il confronto su una scala dinamica dei dati registrati assicura l’accuratezza dei differenziali per evitare cricche termiche e potenziali difetti strutturali.

“FLIR intelliRock III è la prima soluzione di monitoraggio del calcestruzzo nel settore con termocamera integrata e connettività basata su cloud, che facilita la raccolta e la condivisione dei dati dall’ufficio o in cantiere – ha dichiarato Jim O’ Daniel, International Sales and Operations Manager per i prodotti calcestruzzo di FLIR – Questa flessibilità aiuterà i professionisti del settore costruzioni ad accelerare i tempi, garantire il rispetto delle specifiche critiche e a evitare le ingenti penalità dovute al mancato rispetto delle scadenze”.

Da Toshiba il climatizzatore Super Daiseikai 9 senza compromessi

Efficienza energetica al top, silenziosità dell’unità interna ed esterna, classe energetica è A+++ in raffrescamento e riscaldamento, comfort ottimale in qualsiasi punto dell’ambiente, sono alcune delle caratteristiche del climatizzatore Super DaiseiKai 9, l’ultimo nato in Toshiba Italia Multiclima.

Super DaiseiKai 9 fa parte della gamma Toshiba NatuR32 che significa offrire il meglio della tecnologia in termini di prestazioni, di efficienza e soprattutto limitato impatto ambientale di materiali e gas refrigerante (R32).

Super Daiseikai 9 ToshibaDotato di inverter a controllo vettoriale e compressore DC Twin Rotary che pulsa con refrigerante R32, Super DaiseiKai 9 garantisce prestazioni superiori del 15% rispetto a Super Daiseikai 8. Grazie alla modulazione sia in frequenza, sia in intensità la potenza erogata (in riscaldamento e raffrescamento) è sempre adatta alle condizioni richieste, anche a carico parziale.

I livelli di efficienza stagionale raggiungono ora 10,5 per SEER in modalità raffrescamento, e 5,2 per SCOP in riscaldamento; la classe energetica è A+++ in raffrescamento e fino a A+++ in riscaldamento (taglie 10 e 13).

È anche dotato di limitatore di potenza (sul tasto del telecomando) che consente di limitare il consumo massimo di energia e di corrente elettrica a 100%, 75% o 50%.

“Tra i plus di Super DaiseiKai 9, la silenziosità dell’unità esterna, infatti per garantire il massimo comfort nelle ore notturne è attivabile via telecomando la funzione silenziosa che riduce il livello sonoro fino a 4 dB(A) – sottolinea MCE 2018, Product e Marketing Manager Toshiba Italia – È particolarmente adatto per l’installazione sui balconi dei condomini, poiché questa funzione, permette di disturbare i vicini e gravare sull’inquinamento acustico. Ovviamente abbiamo curato anche quella l’unità interna, che in modalità Quiet raggiunge i 20 dB(A) per il massimo comfort ambientale e acustico”.

Accoppiata vincente: tecnologia e benessere

Antonio Galante Toshiba Italia Multiclima“Grazie al livello tecnologico raggiunto Super Daisekai 9 può diventare la fonte di riscaldamento primario: è dotato di particolari caratteristiche come la funzione “Fireplace” che consente la gestione e il controllo della distribuzione d’aria ideale in presenza di una seconda fonte di calore quale un camino acceso. Inoltre, oltre al deflettore verticale la presenza di due deflettori orizzontali indipendenti e motorizzati consente di ottenere il comfort desiderato in ogni punto dell’ambiente” aggiunge Galante.

Ma oltre al comfort, all’efficienza e al benessere è necessario garantire la qualità dell’aria, per questo Toshiba ha realizzato diverse soluzioni di filtrazione e purificazione per garantire un salubre ricircolo dell’aria nell’ambiente.

Il purificatore al plasma assorbe i cattivi odori permettendo un riciclo salubre dell’aria. Lo scambiatore è autopulente, le alette della batteria sono rivestite di uno speciale trattamento Aqua-resin che non fa aderire le impurità alla superficie. Inoltre, allo spegnimento, la ventola rimane ancora in funzione in modo da asciugare lo strato di umidità residuo rimasto sulla batteria.

Controllo totale da remoto

Grazie alle soluzioni Toshiba & Wi-Fi e Combi Control è possibile accendere, spegnere e impostare la temperatura e la velocità della ventola da qualsiasi telefono cellulare o tablet, via SMS o via APP per Android o IOS.

Ovviamente è dotato anche di un telecomando con facile e intuitivo, oltre ai tasti classici, come accensione – spegnimento e l’impostazione della temperatura, è dotato della programmazione settimanale. Tra le voci impostabili, il tempo di funzionamento, la modalità di funzionamento, la temperatura e la velocità della ventola e la funzione ECO per il risparmio energetico.

Toshiba Italia Multiclima è presente a MCE 2018 al Padiglione 15 stand E37-G38