Illuminazione efficiente per integrare estetica e funzionalità

illuminazione efficiente con ZumtobelPer un'illuminazione efficiente delle facciate, dei viali e del parco della storica villa Liebieghaus di Francoforte, l’artista austriaca Siegrun Appelt ha progettato un nuovo sistema d’illuminazione che unisce sensibilità estetica e funzionalità grazie all’utilizzo anche dei moduli Supersystem outdoor di Zumtobel.

La villa, immersa in uno dei più bei giardini della città tedesca, ospita una prestigiosa collezione di sculture e, nonostante sia diventata museo pubblico già all’inizio del ventesimo secolo, non ha perso il fascino di una proprietà privata.

Il moderno progetto illuminotecnico invita i visitatori a confrontarsi con gli spazi: quando si arriva nel giardino bisogna, innanzi tutto, abituare gli occhi a un’intensità luminosa ridotta, perché qui la luce artificiale non vuole imporsi sulla luminosità circostante della città.

L’impiego della luce è finalizzato a scoprire il parco, a passeggiare e a sostare, guidando allo stesso tempo lo sguardo sulle peculiarità architettoniche dell’edificio e dello spazio verde.

«La disposizione degli elementi illuminanti e i giochi di luce e ombra cambiano mano a mano che ci si muove. Nuove immagini notturne del paesaggio, dell’architettura e dello spazio culturale prendono forma in funzione dell’angolazione», spiega Siegrun Appelt, che ha dato vita così a un progetto “Slow Light” (ovvero “luce lenta”), puntando a un atteggiamento di responsabilità e consapevolezza nei confronti della luce. “Slow Light” ricorre a sviluppi innovativi, come la tecnologia LED o i sistemi di comando più moderni, per sfruttare i potenziali offerti da un’illuminazione attenta alla sostenibilità e all’efficienza energetica, beneficiando anche della possibilità di «creare nuove forme estetiche, perché con meno luce emergono le qualità particolari di ciò che è immateriale, percepibile solo in virtù del fatto di ricevere un’illuminazione».

La tecnologia modulare di Supersystem outdoor – un sistema che può essere configurato con un qualsiasi numero di tubi LED, uniti in modo da formare un corpo illuminante – permette di concretizzare quest’idea anche negli spazi esterni.

Per illuminare le facciate della Liebieghaus, del parco e dei viali sono stati installati complessivamente 15 apparecchi, ognuno formato da tre tubi girevoli e orientabili, cui si aggiunge un altro apparecchio con sei tubi fissi.

 

Anie Sicurezza: corso di formazione Tecnici Manutentori FIRE EVAC

corso FIRE EVACFederazione ANIE in collaborazione con IMQ presenta un’iniziativa legata al mondo della sicurezza con i corsi per Tecnici Manutentori FIRE EVAC per supportare i professionisti nella qualificazione delle proprie competenze.

Il corso per tecnici manutentori di componenti di impianti di rivelazione automatica e manuale antincendio e di evacuazione audio, è propedeutico alla certificazione IMQ della figura professionale del Tecnico Manutentore.

Il settore della sicurezza è uno di quelli dove è difficile far conoscere e apprezzare le competenze, ecco che la Certificazione diventa un valido strumento in grado di attestare la professionalità in un dato settore.

In assenza di una norma o di un albo professionale specifico, lo schema di certificazione IMQ-ANIE T.I.R.A.E., rivolto ai Tecnici Manutentori FIRE EVAC, si pone come percorso formativo e qualitativo in grado di attestare le competenze e fornire una garanzia all’utente finale.

Il corso di formazione propedeutico alla certificazione si svolgerà a Milano, presso la sede di Federazione ANIE (viale Lancetti, 43) da lunedì 27 a giovedì 30 marzo 2017.
Obiettivo del progetto formativo è offrire una preparazione puntuale attraverso un programma didattico – composto da lezioni teoriche e lezioni pratiche – che fornisce le competenze necessarie per l’attività di manutenzione dei presidi e degli impianti antincendio e una corretta informazione su normative e norme e legislazione vigente.

Tra i temi trattati: il nuovo Regolamento CPR e tutto quello che cambia relativamente ai cavi e alle tecnologie per la rilevazione incendi.

Una giornata sarà dedicata alla progettazione, installazione e manutenzione dei sistemi di evacuazione audio con esercitazioni pratiche su pannelli attrezzati e funzionanti.

“Nella situazione di mercato attuale è fondamentale dimostrare la propria competenza e professionalità, comprovandola attraverso la formazione specializzata. Se poi la formazione è certificata da un ente terzo come IMQ, diventa un elemento distintivo e di valore in grado di garantire la qualità e le performance degli impianti e delle manutenzioni.
ANIE Sicurezza ha quindi messo a fattor comune con IMQ le proprie competenze e le conoscenze, per la preparazione di un percorso certificativo rivolto innanzitutto ai tecnici professionali che già hanno maturato esperienza sul campo” ha sottolineato Rosario Romano, presidente di ANIE Sicurezza.

“L’esperienza di IMQ nella certificazione delle figure professionali secondo la norma ISO/IEC 17024, unita a quella di ANIE Sicurezza nel settore della prevenzione incendi, ci ha consentito di sviluppare un innovativo schema di certificazione, unico in Italia” ha commentato Francesco Sperandini direttore della Divisione Macchine, Impianti e Figure Professionali di IMQ.

Questo percorso formativo per Tecnici Manutentori FIRE EVAC è la risposta di Anie Sicurezza e IMQ alla richiesta di operatori preparati e affidabili in grado di installare correttamente le tecnologie e le soluzioni che garantiscano qualità, efficienza e la certezza dell’investimento.

Volete saperne di più? Venerdì 3 marzo 10.30, presso la sede di Federazione ANIE a Milano, verrà presentato il corso.
Per partecipare all’evento è necessario registrarsi a questo link.

E-Mobility Report: una fotografia sul settore dei veicoli elettrici e colonnine di ricarica

mobilità elettricaComplessivamente nel mondo nel 2016 sono state vendute circa 800.000 auto elettriche con una crescita del 40% rispetto al 2015, mentre in Italia ne sono state vendute appena 2.560 per un valore di 75 milioni di euro.

Questo secondo l’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano che ha i trend e le tecnologie legate alla mobilità elettrica presentando il primo E-Mobility Report sul settore.

La Cina è il più grande mercato mondiale, con 225.000 auto elettriche vendute, ma anche gli Usa con 109.000 unità vendute e l’Europa con 151.000 unità dimostrano che questo mercato è in forte crescita.

Se analizziamo i dati europei, si scopre che quasi 1 veicolo europeo su 4 è olandese, la Norvegia segue con il 18%, mentre l’Italia arriva appena all’1% del mercato.

La quota di mercato delle auto elettriche italiane è circa un decimo di quella degli altri grandi paesi europei: in Germania le auto elettriche sono state circa lo 0,7% delle immatricolazioni totali, in Regno Unito l’1% e in Francia l’1,2%, divario che aumenta se paragonato ai Paesi europei nordici.

Ci sono due tipologie di veicoli:

Meccanismi di incentivazione per l’e-mobility

Vi sono due macro-categorie di incentivi dedicati ai veicoli elettrici:

L’utente di un’auto elettrica gode di una riduzione del prezzo dell’energia utilizzata per ricaricare la batteria del suo veicolo.

In Norvegia gli incentivi legati all’e-mobility sono particolarmente generosi, circa 20.000 € per i BEV e 13.000 per i PHEV, il doppio rispetto all’incentivo medio erogati dagli altri paesi.

L’Italia, anche in questo caso – è molto indietro con gli incentivi più bassi, circa 3.000 € per un BEV e 2.000 per un PHEV.

e-mobility

Gli strumenti di incentivazione a supporto delle auto elettriche (fonte Energy Strategy Group)

Punti di ricarica dei veicoli elettrici

Sono 1,45 milioni i punti di ricarica nel mondo a fine 2016 rispetto agli oltre 800.000 punti del 2015, le colonnine pubbliche rappresentano oggi circa il 13% mentre quelle private hanno trainato il settore, con una crescita di oltre 600.000 punti di ricarica nel corso del 2016.

Se si guarda alla distribuzione geografica, per le colonnine private sono gli USA a guidare la classifica con oltre il 32% del totale delle installazioni a fine 2016, seguiti dalla Cina e dal Giappone, nel settore pubblico invece la Cina è sul primo gradino del podio con il 31%, seguita da USA e Giappone.

In Europa sono stati installati complessivamente 70.000 punti di ricarica pubblici (37%) e circa 400.000 privati (30%).

L’Italia, con un indice di 0,66 veicoli elettici/punti di ricarica, è il fanalino di coda: 7.000 -7.500 privati (circa l’80%) e 1.750 pubblici (20%).

All’inizio le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici sono state installate solo dalla pubblica amministrazione, oggi anche la grande distribuzione, i centri commerciali e le strutture ricettive. Nel 2017, i gestori di carburante sono tra i soggetti interessati più alla infrastrutturazione elettrica. Questo è un segnale che potrebbe permettere all’Italia di guadagnare una posizione di prestigio nel panorama internazionale della modalità elettrica.

La ricarica elettrica in Italia tra incentivi e Piano Nazionale

Ci sono due categorie di incentivi dedicati all’e-mobility e all’infrastruttura di ricarica elettrica:

Possono essere applicati indistintamente per incentivare l’installazione di punti di ricarica pubblici o di ricarica privati.

Il Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNIRE), redatto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guida lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica con l’obiettivo al 2020 di 4.500 -13.000 punti di ricarica (con una potenza pari o inferiore a 22 kW) e di 2000 – 6000 “high power” (superiore a 22 kW).
Per il suo finanziamento è stato istituito un apposito fondo la cui dotazione finanziaria è pari a 33,5 milioni.

Il decreto legislativo di attuazione della Directive Alternative Fuel Initiative (DAFI) prevede che – dal 1° giugno 2017 – i Comuni potranno rilasciare il titolo abilitativo edilizio per gli edifici di nuova costruzione ad uso non residenziale con superficie superiore a 500 m2 e per gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 50 unità abitative solo se sarà contemplata la predisposizione per la ricarica dei veicoli elettrici.

Perché in Italia l’e-mobility non decolla?

e-mobility“Innanzitutto, la ridotta capacità, almeno sino ad ora, di attrarre finanziamenti privati accanto a quelli pubblici per sviluppare le infrastrutture di ricarica. Si è passati da una fase iniziale in cui addirittura il 95% dei finanziamenti erano pubblici all’ultima rilevazione che vede tale quota scendere ‘solo’ al 72%. Inoltre, manca una visione di sistema e l’interoperabilità tra le infrastrutture di ricarica gestite da operatori differenti” ha sottolineato Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy & Strategy Group.

In fondo basterebbe seguire le orme della piattaforma tedesca Hubject –  fondata nel 2012 da BMW, Bosch, Siemens, Daimler- che conta 240 partner in 17 paesi differenti, connettendo circa 40.000 punti di ricarica in tre continenti (Europa, Asia e Oceania).

 

PoliHub e ABB per la gestione digitale dell’energia

ABB e PoliHub per la gestione  digitale dell'energiaAlla ricerca di nuove idee che possano riscrivere il futuro dell’energia, ABB ha avviato – in collaborazione con PoliHub, lo “start up district and incubator” del Politecnico gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano – l’iniziativa “Unlock Your Ability”, ovvero “dai libero sfogo alle tue capacità”, rivolta sia a singoli professionisti, sia a gruppi di lavoro che desiderino aggiudicarsi il supporto per nuovi progetti di prodotti e servizi per la gestione digitale dell’energia.

In continuità con ABB Ability, la piattaforma lanciata nel 2016, che permette di collegare le proprie tecnologie per l’energia e l’automazione al concetto Internet of Things implementato in ambito industriale, con questa iniziativa ABB si rivolge a ingegneri e start up capaci di realizzare soluzioni visionarie che possano rivoluzionare il concetto di distribuzione dell’energia.

Il progetto vuole scoprire soluzioni all’avanguardia, nuove e intelligenti, per la gestione dell’energia e delle reti, che sfruttino i dati stessi dell’energia per migliorare l’efficienza e il risparmio energetico, nonché metodi intelligenti per semplificare il monitoraggio e la gestione delle risorse industriali.

Ricercatori, ingegneri, imprenditori, professionisti e studenti hanno l’opportunità di candidarsi, entro il 30 aprile 2017, con la prospettiva di sviluppare le loro idee, con il supporto di ABB.

Una commissione di esperti, sia in campo commerciale, sia energetico, sceglierà un massimo di 20 progetti che godranno della possibilità di avanzamento grazie al coaching e al supporto tecnico supplementare. PoliHub aiuterà i candidati concorrenti a perfezionare la loro innovazione e le loro abilità di presentazione con sessioni di formazione on line dedicate e supporto tecnico.

Una fase finale di valutazione identificherà, poi, i tre progetti meritevoli di andare avanti, che si aggiudicheranno un posto finanziato nel Programma Acceleratore di ABB della durata di sei mesi, gestito da PoliHub.

Presso il centro tecnologico ABB a Bergamo, i team potranno accedere alle innovative strutture aziendali di sviluppo, simulazione e prova. ABB e PoliHub definiranno ogni programma, considerando le esigenze specifiche dei singoli progetti.

 

Presentata la nuova APP Prosiel del Libretto di Impianto Elettrico

APP Libretto di Impianto ElettricoPresentata la App del Libretto di Impianto Elettrico Prosiel durante l’evento “La vostra sicurezza è la nostra meta”.
Prosiel, associazione senza scopo di lucro, è in prima linea nella promozione della cultura della sicurezza e dell’innovazione elettrica anche attraverso un ciclo di Seminari Prosiel Roadtour 2017 realizzati in collaborazione con il CEI.

È fondamentale che gli installatori e i professionisti siano preparati e abbiamo a disposizione strumenti in grado di garantire la sicurezza degli impianti, delle cose e delle persone. Con queste parole Luca Bosatelli, Presidente di Prosiel, ha presentato la terza edizione del Libretto di Impianto Elettrico.

Uno strumento professionale innovativo, che garantisce sicurezza domestica per il consumatore e professionalità per l’installatore: queste le due funzioni che assolve il documento. Certifica infatti la realizzazione a regola d’arte degli impianti elettrici, che rispettino quindi le normative a garanzia della qualità e affidabilità degli impianti stessi.

Non solo: Prosiel ha pensato anche a una versione più al passo con i tempi, ovvero una APP che semplifica ulteriormente il lavoro dell’installatore e rende immediatamente disponibile il documento all’utente finale.

I vantaggi della APP Prosiel

Cover Digital Edition Libretto di Impianto Elettrico ProsielClaudio Pecorari, Coordinatore Commissione Innovazione, uno dei “padri” della nuova APP del Libretto Prosiel, afferma che “nel nostro settore non è mai esistito uno strumento così innovativo. In poco tempo siamo passati dall’edizione cartacea a quella digitalizzata, che offre tanti vantaggi in più”.
Pecorari fa riferimento innanzitutto alla possibilità di compilare il Libretto con grande praticità direttamente sullo smartphone o sul tablet.

Inoltre, consente di portare con sé la storia degli impianti e l’archivio dei lavori, di inserire i loghi dell’azienda e le firme digitali e di sapere in ogni momento quali manutenzioni sono state fatte sugli impianti.
A garanzia di univocità, il nuovo Libretto di Impianto Elettrico ha un numero identificativo (il POD) che corrisponde a quello del contatore elettronico.

Ultimo vantaggio, non certo in ordine di importanza, è la possibilità di inviare in tempo reale il documento via mail all’utente finale, che può così archiviarlo o stamparlo per gli usi previsti.
La APP è disponibile sia per dispositivi Android, sia per quelli Apple.

Le novità del Libretto di Impianto Elettrico in tour

Prosiel TourProsiel ha previsto una serie di seminari itineranti – denominati Prosiel Roadtour 2017 – il cui scopo è portare a conoscenza degli installatori elettrici tutte le novità legate al Libretto di Impianto Elettrico e alla sicurezza degli impianti elettrici.

Il tour è iniziato lo scorso 9 febbraio a Bari, per poi proseguire a Catania (23 febbraio), Torino (30 marzo), Pescara (27 aprile), Genova (25 maggio), Trieste (22 giugno), Potenza (21 settembre), Rimini (26 ottobre), Roma (16 novembre) e Milano (30 novembre).

 

Di seguito un video dell'iniziativa a cura di Prosiel.

Specifica Tecnica CEI 64-21 per persone con disabilità o specifica necessità

Nel dicembre 2016 il CEI ha pubblicato la Specifica Tecnica CEI 64-21 – “Ambienti residenziali: impianti adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifica necessità” con lo scopo di fornire prescrizioni da applicare agli impianti elettrici di unità immobiliari a uso residenziale utilizzati da persone con disabilità o con necessità specifiche” (denominate nel seguito PNA) nei casi in cui vengano espressamente richieste dal committente (nota 1).  A Giugno 2021 è stata pubblicata la Norma CEI 64-21 che sostituisce completamente la questa specifica tecnica.

Pur non essendo una norma vera e propria, anche se ne conserva la numerazione CEI, la Specifica Tecnica CEI 64-21 rappresenta un valido indirizzo, anche se non obbligatorio, per installatori e progettisti incaricati della realizzazione di un impianto elettrico in unità abitative utilizzate da persone con disabilità o con specifiche necessità.

In pratica, se il committente richiede un impianto elettrico con dotazioni impiantistiche adatte a determinate disabilità, la Specifica Tecnica fornisce utili indicazioni per una realizzazione impiantistica adatta alle esigenze delle persone disabili che usufruiranno dell’impianto elettrico (nota 2).

Le specifiche necessità delle persone PNA sono suddivise in nove tipologie in funzione tipo di disabilità:

Le prescrizioni impiantistiche fornite dalla Specifica Tecnica CEI 64-21 sostituiscono, modificano o integrano quelle del Capitolo 37 della norma CEI 64-8 e riguardano in particolare la realizzazione e la definizione di alcune parti dell’impianto e l’introduzione di alcuni sistemi operativi di gestione quali:

Punto di consegna, con particolare attenzione alla protezione dal rischio di incendio e alla selettività fra le protezioni (art. 4).

Quadro dell’unità abitativa (art. 5).
Nella Specifica Tecnica si consiglia di effettuare la protezione contro le sovracorrenti e contro i contatti indiretti rispettivamente con interruttori magnetotermici e con interruttori magnetotermici differenziali ad aumentata resistenza agli scatti intempestivi o dotati di dispositivo di richiusura automatica (ARD).

Si consiglia inoltre di installare, su ogni linea, degli interruttori del tipo magnetotermico-differenziali e di separare il circuito di alimentazione di eventuali apparecchi elettromedicali.

Nel caso di persona PNA con difficoltà cognitive (D9) il quadro dovrà essere dotato di chiusura e apertura esclusivamente con chiave.

Gestione degli accessi interni ed esterni al fine di ridurre l’impatto delle barriere architettoniche (cap. 6);
Numerose sono le prescrizioni per la gestione degli accessi che riguardano:

Gestione dell’illuminazione (art. 7);
Le prescrizioni per la gestione dell’illuminazione riguardano:

Gestione termica per la regolazione della temperatura degli ambienti, che deve preferibilmente essere dotata di un sistema automatico (art. 8);

Gestione degli allarmi (art. 9);
Occorrerà prevedere, quando ciò sia richiesto in funzione delle necessità e della sicurezza delle persone PNA, una serie di allarmi tecnici quali:

Gestione dell’assistenza (art. 10);
Molto importante è la gestione dell’assistenza, con impianti in grado di interfacciarsi e comunicare con l’esterno per monitorare, controllare e assistere, la persona PNA quali:

Continuità di servizio e del controllo carichi (art. 11)
La definizione della continuità del servizio elettrico è riconducibile a:

Nella figura qui sotto viene evidenziato in particolare che il quadro di appartamento deve essere posizionato a una altezza compresa tra 0,75 m e 1,4 m dal piano di calpestio.

posizione quadro di appartamento
A fronte di ognuna delle tipologie di disabilità (D) di cui sopra la Specifica Tecnica nella norma vengono indicate le dotazioni impiantistiche minime previste.

Articolo di UNAE Emilia Romagna per ElettricoMagazine

Nota 1: Ai fini della Specifica Tecnica CEI 64-21 si intende “persona disabile o con specifiche necessità” (PNA) una persona con ridotte o impedite capacità motorie e/o sensoriali, menomazioni, malattie o con età avanzata, non in grado di utilizzare l’unità immobiliare e l’impianto elettrico in autonomia e sicurezza.

Nota 2: La Specifica Tecnica CEI 64-21 si applica a nuovi impianti o a rifacimenti in unità abitative singole, mono o plurifamiliari (ville), o in condominio. Non è applicabile alle unità abitative in edifici dichiarati pregevoli per arte e storia, soggetti al DL 42/2004.

Nota 3: Prescrizioni particolari sono previste per persone PNA non udenti (il videocitofono dovrà avere la segnalazione di chiamata con dispositivo acustico-luminoso e dovrà consentire l’accoppiamento di protesi acustiche). Per PNA non vedenti la postazione citofonica dovrà essere dotata di pittogrammi in rilievo.

Nota 4: Nella Specifica Tecnica CEI 64-21 non sono forniti specifici valori di illuminamento né di autonomia dell’illuminazione di emergenza.

Soluzioni intelligenti di sicurezza: MobileKey e Cisa eFAST

Cisa eFast_scuolaDa sempre la protezione dei luoghi in cui si vive è di primaria importanza, per questo dotare ogni porta o varco di un sistema di chiusura sicuro e affidabile è una necessità.

Allegion – azienda attiva nel settore della sicurezza – offre soluzioni intelligenti di gestione accessi anche molto complessi, grazie ai suoi marchi leader come ad esempio SimonsVoss per i sistemi digitali di controllo accessi e CISA.

CISA nasce a Firenze nel 1926 ed opera da sempre nel settore dei sistemi di chiusura e controllo accessi. Oggi è distribuita in più di 70 paesi e negli ultimi 10 anni ha depositato più di 70 brevetti. Dal 2013 è co-fondatore e brand strategico del gruppo internazionale Allegion.

In un mondo sempre più connesso dove le esigenze sono efficienza, sostenibilità, comfort e sicurezza è necessario proporre soluzioni innovative, facili da installare ma al tempo stesso in grado di garantire l'affidabilità, la tecnologia all'avanguardia e la capacità di evolversi. 

Il controllo degli accessi non rappresenta più solo una questione di sicurezza, ma una componente dinamica da integrare nei sistemi da inserire in ambienti intelligenti e produttivi.

Chiusura senza chiavi

MobileKEYNelle auto, l’apertura e la chiusura con telecomandi elettronici è uno standard, MobileKey è la soluzione per le porte di uffici e strutture commerciali.

MobileKey è la soluzione innovativa di SimonsVoss che garantisce massima sicurezza e libertà con i più elevati standard tecnici.

Nel sistema MobileKey le vecchie chiavi meccaniche sono sostituite da un transponder digitale, da un tastierino PinCode o dal proprio smartphone. Al posto dei cilindri meccanici, si utilizzano cilindri elettronici, che possono essere montati anche da soli con poche semplici operazioni, senza posare cavi né forare. Il sistema viene configurato tramite un’app web gratuita ed è immediatamente pronto all’uso.

È una soluzion completa, sofisticata ma dal semplice utilizzo, economica sia in fase di acquisto sia di esercizio.
Transponder e cilindri digitali anziché chiavi e serrature meccanici. Questo è il futuro degli impianti di chiusura.

Per creare piani di chiusura personalizzati, è sufficiente utilizzare un PC dotato di connessione a Internet, un tablet o uno smartphone. Con la app web è possibile abilitare gli accessi con pochi click, inoltre la porta può essere aperta anche da remoto.

I dati verranno quindi trasmessi ai cilindri digitali via stick USB o, nella versione online, via SmartBridge (Ethernet/WLAN). 

I problemi di smarrimento delle chiavi appartengono ormai al passato. Se si perde un transponder, basta bloccarlo in pochissimi secondi. Configurarne uno nuovo richiede solo un paio di minuti.

L’uscita antipanico che gestisce anche gli accessi

Come gestire al meglio gli ingressi garantendo una completa sicurezza antipanico? 
Dalle scuole agli uffici, dagli hotel agli ospedali, la porta di uscita antipanico coincide con l’ingresso di dipendenti e collaboratori. L’obbiettivo è garantire tutta la funzionalità dell’uscita antipanico e, al tempo stesso, gestire e monitorare in tranquillità l’accesso del personale.

tastieraEsternaCisaCISA propone CISA eFAST, il primo maniglione antipanico elettronico che consente di gestire gli accessi dei dipendenti, anche con disabilità, preservando integralmente la propria funzione antipanico per un’uscita immediata e tempestiva.

Dall’interno dell’edificio, CISA eFAST funziona come un normale maniglione antipanico, aprendosi per favorire l’uscita immediata. Dall’esterno, la soluzione motorizzata consente di gestire e autorizzare gli accessi (es. dipendenti, collaboratori…): può essere collegato a sistemi di controllo esistenti o utilizzare la tastiera cablata CISA.

Se collegato al sistema SimonsVoss, CISA eFast permette di controllare in sicurezza fino a 20 varchi e 100 utenti offrendo opzioni di accesso con tastiera wireless o tramite transponder. 

CISA eFAST rappresenta un’importante tappa verso una maggiore integrazione tra meccanica ed elettronica.

 

Gruppo Smart Metering di CSI: coordinatore Vincenzo Quintani

Vincenzo quintani gruppo Smart meteringIl gruppo Smart Metering di CSI – che ha come obiettivo quello di promuovere le tecnologie innovative di misura statiche e il concetto di Smart Metering System quale infrastruttura critica per la Smart City, ha scelto come coordinatore Vincenzo Quintani.

In Federazione Anie, il gruppo Smart Metering di CSI è l’associazione che rappresenta le imprese costruttrici di componenti e sistemi per impianti.

Il gruppo Smart Metering si prefigge di divulgare gli aspetti tecnico-scientifici e normativi per far comprendere i vantaggi di una apertura del mercato alle nuove tecnologie di misura, di comunicazione e gestione dei dati metrologici sia ai protagonisti della filiera sia ai consumatori finali.

Si occupa di contatori elettrici, contatori gas statici, contatori acqua statici e le relative infrastrutture di comunicazione, un comparto industriale innovativo che sta investendo in ricerca e sviluppo per progettare e commercializzare prodotti sempre più intelligenti e performanti. 

Realizzare un sistema di Smart Metering significa realizzare una rete intelligente, un sistema di misurazione evoluto, efficiente in grado di controllare, gestire e monitorare i contatori e comunicare attraverso la connettività.

“Un sistema di Smart Metering è un’infrastruttura cardine su cui innestare servizi legati alla smart city, nell’ottica di un paradigma IoT verso il quale ci stiamo evolvendo. La diffusione delle tecnologie statiche è pre requisito per ottimizzare le prestazioni dei dispositivi garantendo efficienza energetica e vantaggi per i consumatori finali” ha sottolineato Quintani.

Il gruppo Smart Metering vigilerà su leggi e normative.
Tra i punti cardine:

Vincenzo Quintani, amministratore delegato della filiale Italiana della Landis+Gyr, gruppo attivo nello smart metering e soluzioni smart grid, vanta esperienza come consigliere del direttivo GIFI, la più grande associazione industriale del fotovoltaico confluita in Anie Rinnovabili.

MTM: la videocitofonia modulare connessa di Came

MTM di Came BptModularità, versatilità, connettività, tecnologia, prestazioni e design sono gli elementi distintivi di MTM, il nuovo posto esterno componibile della linea videocitofonica Came Bpt – Gruppo riconosciuto in Italia e nel mondo nel settore della home & building automation.

MTM è adatto a ogni esigenza installativa, dal piccolo impianto residenziale al grande complesso urbano grazie alla possibilità di creare un posto esterno su misura e di modificarlo nel tempo con l’aggiunta di nuove funzioni. 

I 5 elementi che lo compongono – scatola da incasso o da parete, telaio, modulo elettronico, frontale e cornice esterna – consentono di ottenere soluzioni personalizzate. 

MTM di Came BptIl posto esterno può essere composto da 1 a 4 moduli disposti in orizzontale o verticale, con un ingombro di soli 40 centimetri, i moduli di MTM sono compatibili con tutti i sistemi citofonici e videocitofonici Came Bpt (sistemi X1, IP360, XIP, GSM e 200).

Came ha studiato tutto nei minimi dettagli, dalla finitura in alluminio spazzolato alla diffusione dell’audio attraverso il vetro della telecamera senza i fori dello speaker sul frontale, dall’illuminatore presente nel modulo audio/video per ottenere una luce intensa e diffusa alla retroilluminazione bicolore, in blu o bianco regolabile su 5 diversi livelli di intensità.

L’innovativa telecamera con risoluzione HD e tecnologia HDR e l’ottica Wide Eye permettono la visualizzazione di un’area molto estesa e una migliore resa dei chiaro/scuri in situazioni di alto contrasto.
MTM è dotato di uno specifico accessorio che consente di riscaldare la targa permettendole di resistere anche a temperature estreme, fino a -40°C.

Tra le caratteristiche: grado di protezione da acqua e polveri IP54 e grado di resistenza agli urti IK07, che garantiscono solidità e resistenza.

Grazie all’innovativa tecnologia Came Connect si possono gestire le chiamate audio/video provenienti dal sistema videocitofonico direttamente da smartphone o tablet grazie alla App XIP MOBILE e attraverso il cloud anche da remoto.

Nuovo Sunny Boy: l’inverter del futuro

sma sunny BoySMA – azienda attiva nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di inverter solari – presenta il nuovo Sunny Boy 3 e 5 kW, successore del Sunny Boy 3000-5000TL.

Il nuovo Sunny Boy nelle classi di potenza da 3 a 5 kW si riconferma la soluzione ideale per la produzione di elettricità fotovoltaica presso le abitazioni private anche grazie alle dimensioni ridotte e alla facilità di installazione. 
Il nuovo inverter è fornito completo di SMA Smart Connected.

Attraverso la registrazione sullo SMA WebService Sunny Portal viene garantito il monitoraggio automatico del funzionamento dell‘inverter e la segnalazione di eventuali irregolarità. 

In caso di anomalie, SMA informa il proprietario dell’impianto e l’installatore che potranno intervenire tempestivamente evitando disservizi e in questo modo tempi di fermo impianto vengono ridotti al minimo. 

L’installazione dell’inverter è rapida grazie alla struttura estremamente leggera; semplice grazie al plug and play in tutta sicurezza, senza necessità di aprire l’inverter e inoltre garantisce la massima adattabilità nel dimensionamento dell’impianto.

La messa in servizio è immediata grazie all’intuitivo web server. 

Grazie a standard di comunicazione all’avanguardia è possibile integrare l’inverter con soluzioni per la gestione energetica intelligente e soluzioni di accumulo SMA anche in un secondo momento.

Ma è anche fondamentale ottimizzare il rendimento degli impianti fotovoltaici. Per supportare questa esigenza SMA con Sunny Boy ha studiato una soluzione ad hoc in collaborazione con Tigo Energy che consente di ottimizzare l’efficienza dei moduli in maniera selettiva e flessibile. 

Questa soluzione può essere applicata sia a impianti nuovi sia a esistenti. Tra i vantaggi di questa soluzione, la produzione elettrica di ogni modulo fotovoltaico – monitorato singolarmente – può essere ottimizzata in modo semplice e conveniente. Questo è molto utile in caso di ombreggiamento anche parziale dell’impianto, intervenendo sui moduli interessati. 

Diventa così possibile attuare un incremento mirato dei rendimenti energetici e una riduzione dei costi di sistema.