Forum Engie: la rivoluzione energetica degli edifici
Il quinto forum Engie sull’energia è stato incentrato sulla “riqualificazione energetica degli edifici” che è in grado di dare una svolta all’economia e all’ambiente.
Prendendo in considerazione le regioni del Nord e del Centro Italia, solo il 7%, degli immobili residenziali e il 6% dei non residenziali è in una classe energetica di qualità elevata (A+, A, B), mentre la maggioranza degli immobili è in classe F e G.
L’80% degli edifici è stato costruito prima del 1990, anno in cui sono stati introdotti requisiti energetici per gli edifici. È necessario sottolineare che i consumi energetici degli edifici rappresentano ben il 40% dei consumi totali di energia.
Quanto vale l’innovazione energetica?
Secondo gli studi realizzati da The European House Ambrosetti, il Politecnico di Milano e Anci, basterebbe intervenire sul 20% delle abitazioni del centro e nord Italia per generare, nel quinquennio 2018-2022:
- un volume d’affari per le imprese superiore ai 29 miliardi di euro;
- 130.000 addetti;
- investimenti in ricerca e sviluppo pari a 290 milioni di euro;
- risparmio sulle bollette energetiche di 2,5 miliardi di euro;
- 4,8 miliardi di euro per ires e iva;
- mancata emissione di 5,4 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.
Nello studio sono stati considerati sia edifici residenziali (villette, appartamenti) sia scuole, uffici ed alberghi, e si è ipotizzato di installare le principali soluzioni di efficienza energetica, partendo dalla sostituzione della caldaia ed integrando altri interventi come termostati intelligenti, illuminazione a led, fotovoltaico, serramenti e cappotto termico.
Questi interventi risultano particolarmente convenienti con un ritorno dell’investimento dai 3 ai 9 anni, grazie agli incentivi, che rimangono fondamentali per un comportamento virtuoso.
“Risulta evidente il “salto” che il comparto dell’efficienza energetica in Italia potrebbe compiere grazie a provvedimenti normativi volti a promuovere la diffusione delle soluzioni di innovazione energetica, intesi a migliorare la fattibilità economica e finanziaria degli interventi ed a premiare le esternalità positive”. – ha evidenziato Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy & Strategy Group – “ È necessario un superamento delle barriere di natura culturale ed informativa sul fronte della domanda che ad oggi ostacolano la diffusione su scala più ampia delle soluzioni di innovazione energetica. Inoltre è fondamentale la crescita in tema di consapevolezza e competenza dell’intera e complessa filiera dell’efficienza energetica, in particolare nel mondo degli edifici e dell’edilizia”.
Non solo risparmi in bolletta
Durante il Forum Engie è stato sottolineato il miglioramento dell’attrattività dell’immobile riqualificato: gli edifici di elevata classe energetica possono valere fino al 30% in più, oltre ad offrire maggior comfort e ridurre le emissioni inquinanti.
Come emerso dallo Studio del Politecnico di Milano, il mercato dell’efficienza energetica relativo ad interventi nel settore residenziale ha un valore di oltre 3 miliardi di euro anno.
La riqualificazione e l’efficienza energetica sono ben identificati anche all’interno della Strategia Energetica Nazionale (SEN).
Le normative europee richiedono che i nuovi edifici privati siano a consumo energetico quasi zero (nZeb) entro il 2021 e una decarbonizzazione degli edifici esistenti entro il 2050.
“Tuttavia, accanto alle opportunità ci sono alcuni ostacoli da superare” – ha aggiunto Olivier Jacquier, Amministratore delegato ENGIE Italia – “Auspichiamo che la Legge di Bilancio 2018 possa dare una spinta decisiva, rafforzando le regole e gli incentivi per la riqualificazione energetica. ENGIE in Italia è impegnata nel promuovere l‘efficienza energetica, come dimostrano i 10.000 edifici, di cui 3.500 scuole, sui quali siamo intervenuti con progetti non solo in ambito energetico, ma finalizzati a migliorare la sicurezza e la qualità della vita e l’ambiente. L’efficienza energetica porterà crescita, risparmi, occupazione e benefici per l’ambiente”.
Una sfida da vincere per mettersi al pari delle nazioni europee e generare benessere.