Sei buoni motivi per visitare Illuminotronica 2017

Logo Illuminotronica 2017Illuminazione, integrazione impianti, domotica, IoT e sicurezza sono le principali tematiche che saranno trattate alla prossima edizione di Illuminotronica 2017 dal 12 al 14 ottobre alla Fiera di Padova. 

Un appuntamento ormai consolidato dove professionisti del settore, system Integrator, lighting Designer, installatori possono toccare con mano le novità e confrontarsi.

La fiera, promossa da HUT e Assodel (Associazione Italiana Distretti Elettronica), è l’unico evento professionale in Italia dedicato al “visibile” e alle sue applicazioni dove è possibile approfondire, aggiornarsi e confrontarsi sulle nuove innovazioni tecnologiche.  

Ecco quindi tanti ottimi motivi per visitare Illuminotronica 2017!

Innovazione tecnologica e integrazione

Nelle case entrano sempre più spesso dispositivi tecnologici, soluzioni legate al comfort e l’efficienza, alla gestione dei consumi. L’integrazione impiantistica consente di garantire un migliore utilizzo delle tecnologie e un miglioramento della qualità della vita.

A Illuminotronica 2017 i prodotti, le soluzioni e i servizi per lo Smart Lighting, la Home Automation, la sicurezza e l’Internet of Things sono i protagonisti della rivoluzione tecnologica “intelligente”. I visitatori hanno la possibilità di conoscere e approfondire le opportunità professionali offerte da questi settori e toccare con mano soluzioni e tecnologie all’avanguardia.

L’integrazione degli impianti è la base per un nuovo modo di costruire sostenibile ed efficiente.

Smart Village

A Illuminotronica 2017 sarò presente lo Smart Village: un’installazione di oltre 200 m2 dove le soluzioni tecnologiche smart per l’outdoor e l’indoor si integrano grazie anche allo sviluppo dell’IoT.

Un vero e proprio villaggio intelligente suddiviso in 4 isole: Illuminazione, Sicurezza e Videosorveglianza, Mobilità sostenibile, Riscaldamento e Gestione dell’Energia.

Percorsi tematici per tutti i professionisti

Per supportare il visitatore sono stati predisposti dei percorsi tematici ad hoc per tutte le figure professionali di riferimento: l’architetto e il lighting designer; l’installatore e il system integrator; il progettista; il buyer e responsabile acquisti.

Formazione a 360 gradi

Oltre alle aree espositive, Illuminotronica 2017 rappresenta un punto di riferimento informativo e formativo con i convegni, talk show, dibattiti e corsi di formazione organizzati in collaborazione con noti esperti del settore. 

Nuove idee dalle Start-up

È presente un’area dedicata alle Start-up italiane che propongono soluzioni innovative ed evolute nelle aree tecnologiche dell’elettronica, del lighting, della domotica, della sicurezza, dell’Internet of Things.
Un progetto Assodel che ha l’obiettivo di valorizzare realtà di eccellenza, nel segno delle nuove tecnologie e del made in Italy.

Tecnologie per la smart city

Urban lighting, smart city, città sempre più sicure e green grazie a controllo, automazione ed efficienza energetica. Le amministrazioni locali hanno oggi l’opportunità di rendere gli spazi urbani più efficienti, più sostenibili e a misura del cittadino.
Per questo motivo, a Illuminotronica 2017 sarà presente un’area espositiva dedicata alle soluzioni per la Smart City: dall’illuminazione alla gestione di traffico e parcheggi, dalla sicurezza alla comunicazione wireless.

 

Scopri Illuminotronica 2017, la fiera dedicata alla filiera di Luce, Domotica e Sicurezza!

Exclusive, la nuova caldaia a condensazione di Beretta

Beretta presenta Exclusive, la rinnovata linea di caldaie a condensazione progettata per massimizzare efficienza ed efficacia nel controllo delle emissioni, ideale per installazioni residenziali sia in casi di ristrutturazioni sia in nuove costruzioni.

Le principali caratteristiche sono:

Il sistema ACC (Active Combustion Control) consente di offrire in ogni circostanza funzionalità, efficienza e basse emissioni. Utilizza un sensore di rilevazione della
corrente di ionizzazione della fiamma che consente all’elettronica di modulare la quantità di combustibile iniettato: il sistema mantiene costante la miscela aria/gas ai valori ottimali su tutto il campo di modulazione della potenza erogata (valore di CO2 costante).

Grazie a questa tecnologia, la combustione si autoregola, eliminando così la necessità di taratura iniziale e consente di operare con diverse composizioni di combustibile.
La funzione di autodiagnosi blocca il bruciatore prima del superamento della soglia di emissioni ammesse dalla normativa.

Exclusive garantisce efficienza ed affidabilità grazie all’autoapprendimento con compensazione da parte del sistema ACC. La caldaia può cambiare funzione in base ai parametri di compensazione che prendono in considerazione il deterioramento sia dei componenti sia dei dati acquisiti nel tempo.

La caldaia è dotata di un pannello di controllo che comunica con l’utente attraverso testi e icone. Mediante gli intuitivi tasti è possibile inoltre accedere alle impostazioni e parametrizzazioni della caldaia e dell’impianto. Tra le principali funzioni:

L’ibrido Beretta è in grado di offrire un comfort su misura e di evolversi nel tempo, con l’inserimento di nuovi componenti che aumentano l’efficienza e la sostenibilità.

La domotica evoluta, integrata e modulare secondo Came

Facile da utilizzare, studiata per migliorare il comfort e il benessere delle persone all’interno della casa, sicurezza degli ambienti domestici, comandabile attraverso un unico dispositivo e/o una App: questa è la domotica secondo Came.

Tutti i dispositivi presenti nella casa – dall’automazione all’illuminazione, dalla videocitofonia alla termoregolazione, dalla diffusione sonora all’antintrusione – sono collegati e integrati tra loro a 360° per gestire ogni spazio in modo intelligente e offrire il massimo del comfort e della sicurezza.

domotica came terminale TSCame Domotic 3.0 è l’innovativo sistema domotico evoluto, completo, integrato e modulare di Came, Gruppo riconosciuto in Italia e nel mondo nel settore della home & building automation, che consente di creare uno spazio abitativo su misura per tutte le esigenze.

Ogni utente può, infatti, gestire con semplicità, secondo le proprie abitudini, i dispositivi installati nell’abitazione attraverso terminali touch screen o collegarsi in qualsiasi momento con smartphone e tablet.

Per supportare professionisti, installatori e tutta la filiera del settore elettrico, Came ha sviluppato il sito www.came-domotic.com, che presenta esempi di sistemi domotici pensati per case di varie dimensioni e per raccontare e come la domotica possa essere una soluzione modulare e ampliabile in base a crescenti esigenze.

La domotica Came si adatta a qualsiasi contesto abitativo grazie a eleganti e moderni dispositivi di comando, realizzati su placca di vetro, con tasti a sfioramento che si attivano all’avvicinarsi della mano, consentendo di ridurre al minimo i consumi. Un terminale touch screen evoluto consente di gestire tutti gli impianti: la sicurezza, il comfort, l’illuminazione, la videocitofonia, l’energia e i carichi.

Domotica per la sicurezza

Il nuovo sistema domotico Came consente l’integrazione di sistemi antintrusione, videocitofonia, controllo accessi e gestione di allarmi tecnici e tramite una App è possibile ricevere su smartphone e tablet qualsiasi segnalazione, anomalia o movimento sospetto.
È inoltre possibile programmare scenari per simulare la presenza in casa.
La gestione degli allarmi tecnici consente celerità di intervento in caso di guasto.

Il sistema domotico Came consente di controllare e proteggere i varchi esterni, collegandosi ai posti videocitofonici esterni, i terminali touch screen possono svolgere, oltre alle funzioni di controllo previste, il ruolo di derivato interno, evitando l’impiego di apparecchiature aggiuntive.

Domotica per il comfort

Came Domotic 3.0 consente di gestire la luce per ridurre gli sprechi e creare atmosfere anche attraverso la funzione diffusione sonora.

Ma comfort significa anche avere la temperatura giusta in ogni stanza e i moderni sistemi di termoregolazione possono essere integrati nel sistema domotico Came suddividendo la casa in zone termiche. La temperatura viene monitorata con specifiche sonde installate in ogni ambiente che consentono di programmare il comfort desiderato.

Domotica per la gestione dell’energia

interfaccia Came Domotic 3.0Un vero e proprio “cruscotto energetico” consente una gestione del risparmio energetico e dell’efficienza: Came Domotic 3.0 è dotato di moduli di controllo energia che permettono di visualizzare i consumi elettrici, di acqua e gas visualizzandoli sul terminale touch screen.
In caso di eccessiva richiesta di potenza, il sistema di controllo energia provvede a scollegare i carichi elettrici meno importanti e a ricollegarli in un secondo momento. Questo consente di ottenere un andamento dei propri consumi e capire come eliminare gli sprechi e acquisire maggiore consapevolezza dei propri consumi.

Il sistema domotico si può interfacciare con un impianto fotovoltaico attraverso due toroidi collegati uno a valle del contatore e uno all’uscita dei pannelli. Questa configurazione permette la lettura e la visualizzazione sul terminale touch-screen dell’energia prodotta, consumata e della risultante dei due valori; di controllare i carichi, collegandoli e scollegandoli dalla linea di alimentazione in funzione all’energia effettivamente prodotta.

Il cuore dell’impianto domotico

Cuore dell’impianto, il server di sistema ETI/DOMO nel quale risiede l’intelligenza per la supervisione degli impianti installati che è collegato da una parte a una rete LAN (Local Area Nerwork) per sfruttarne le caratteristiche di velocità ed estensione, e dall’altra al BUS di campo riservato ai moduli domotici, che comunicano in modo autonomo e sicuro.

L’utente può gestire e controllare il sistema attraverso il collegamento via LAN al server dei nuovi terminali touch screen TS7 e TS10 oppure collegandosi al server di sistema tramite una connessione Wi-Fi con dispositivi portatili dotati di apposita App che riproduce su smartphone, tablet o PC la stessa interfaccia grafica di controllo del sistema prevista sui terminali stessi.

La tecnologia al servizio dell’installatore

Came Connect bassaSia l’utente sia l’installatore possono gestire da remoto i dispositivi installati: Came Connect assicura il collegamento del sistema domotico al Cloud Came.

Dopo aver scaricato la App, il proprietario può controllare tutti gli ambienti, visualizzare le immagini delle telecamere, gestire le utenze e interagire con l’impianto.

Con un semplice collegamento Internet, l’installatore può interfacciarsi con l’impianto, effettuare operazioni di verifica e diagnostica e intervenire in caso di anomalie.

Came Domotic 3.0 si distingue per versatilità e per la possibilità ampliare il sistema inserendo moduli aggiuntivi. In caso di ampliamento, il server di programmazione rileva i dispositivi connessi per consentire una gestione completa di tutta l’abitazione. Grazie a moduli radio è possibile realizzare una rete wireless che si può installare anche senza l’ausilio di PC. Per sistemi complessi i moduli radio possono comunicare anche con i moduli domotici filari, unendo semplicità di installazione a completezza di funzioni.

 

Efficienza energetica e comfort con LED smart lighting di Helvar

Per la nuova sede centrale di Montebelluna (TV), la società cooperativa Ama Crai Est ha dato priorità a efficienza energetica e comfort, con un progetto illuminotecnico di LED smart lighting, dotato di tecnologie per la gestione intelligente della luce realizzate da Helvar e dal suo system partner Elettroservice.

L’obiettivo dell’azienda, che vanta 182 associati e 296 punti vendita tra Veneto e Friuli, era quello di creare un ambiente di lavoro funzionale, gradevole, essenziale e, al contempo, rispettoso dell’ambiente, con livelli di efficienza energetica raggiungibili anche grazie a sistemi di illuminazione a LED integrati a tecnologie innovative per lo smart lighting.

Tra i requisiti del progetto illuminotecnico: funzionalità dell’ambiente di lavoro, gradevolezza estetica, efficienza energetica e comfort.

 

Concept architettonico e comfort radiante

La palazzina di quattro piani è caratterizzata da facciate a vetro su tre lati e, all’interno, 1300 m2 di uffici, open space, e aule riunioni, separati da pareti in vetro. La forte esposizione alla radiazione solare imponeva un sistema di condizionamento e ventilazione meccanica controllata, con impianti mimetizzati nell’ambiente per questioni estetiche.

Per questo si è optato per una combinazione tra pannelli radianti che, nascosti sopra i pannelli modulari in alluminio microforato, occupano quasi interamente il soffitto, e termo-ventilconvettori installati a incasso su alcune pareti e su uno spigolo ribassato in cartongesso, che ospita gran parte degli impianti meccanici ed elettrici dell’edificio.

Il progetto illuminotecnico a LED e la gestione smart della luce

progetto di LED smart lighting di Helvar per Ama CraiIl progetto illuminotecnico di LED smart lighting prevede apparecchi Panzeri e Imoon dotati di sorgente LED ad alta efficienza e alimentatori dimmerabili DALI.

Negli uffici e nei corridoi sono state posizionate lampade a incasso nel controsoffitto; per le scale si è preferito un effetto cove-light, con file luminose a scomparsa nel soffitto di cartongesso.

La sfida per il sistema di gestione intelligente della luce si basava su quattro esigenze:

I progettisti hanno dovuto affrontare, subito, una prima problematica: il controsoffitto interamente dedicato a corpi illuminanti e pannelli radianti rendeva difficile l’installazione dei sensori e delle tecnologie per il controllo dell’illuminazione; risultava necessario dunque incassare i rilevatori di presenza e luminosità nello spigolo vicino alla finestratura.

La soluzione di controllo smart personalizzata

La soluzione di LED smart lighting progettata da Elettroservice si basa su 4 router Helvar che, attraverso i bus DALI, agiscono sugli apparecchi illuminanti, regolandone l’intensità luminosa. Con la presenza capillare di sensori di luce e presenza è stato possibile ottenere una regolazione puntuale, con numerosi vantaggi:

Compresa nella soluzione, anche un’interfaccia software per rilevare in modo istantaneo eventuali guasti all’impianto di illuminazione.

Light + Building 2018: tecnologia integrata e connessa per l’edificio efficiente

“In rete – sicuro – comodo” è il motto della prossima edizione di Light + Building 2018 –  la fiera dell’illuminazione e dell’edilizia intelligente – che si svolgerà dal 18 al 23 marzo 2018 a Francoforte sul Meno.

I temi della prossima edizione saranno “il vivere quotidiano smart” ed “estetica e benessere in armonia”, incentrandosi proprio su soluzioni intelligenti e connesse, tecnologie all’avanguardia e le ultime tendenze con obiettivi comuni: efficienza energetica, comfort e sicurezza.

2600 gli espositori previsti per i settori illuminazione, elettrotecnica, domotica e automazione degli edifici per promuovere la progettazione integrata.

“Light + Building offre un palcoscenico alle grandi idee e agli impulsi determinanti. Siamo contenti di aver ottenuto un feedback molto positivo da parte degli espositori e siamo certi che, anche nel 2018, Light + Building consoliderà ulteriormente il suo ruolo di fiera leader”, dichiara Wolfgang Marzin, presidente del consiglio direttivo di Messe Frankfurt.

Per la prima volta a Light + Building 2018 il padiglione 9.1 sarà dedicato interamente all’integrazione di diversi sistemi di sicurezza, come la videosorveglianza o il controllo accessi.

Il settore illuminazione proporrà le ultime tendenze del design e si concentrerà la crescente importanza attribuita al tema Human Centric Lighting (HCL), che analizza l’effetto della luce sull’uomo, così come sulla salute, le capacità prestazionali e il benessere delle persone.

Anche l’illuminazione entra in una nuova era grazie alla digitalizzazione della luce e al controllo della stessa. Nuove soluzioni per la gestione dell’illuminazione stradale e l’interconnessione con altre tecnologie come colonnine di ricarica per l’e-mobility, infrastruttura W-LAN, sensori di monitoraggio, altoparlanti per SOS o pulsanti di emergenza.

La smart city con lo smart lighting sono uno dei fili conduttori della manifestazione, ma la città intelligente passa per i settori dell’elettrotecnica e della domotica e automazione degli edifici che giocano un ruolo chiave.

L’integrazione e la digitalizzazione migliorano la qualità degli ambienti lavorativi e residenziali grazie a soluzioni e tecnologie che puntano sul basso consumo energetico, sul comfort e sull’efficienza energetica.

Nel padiglione 8.0 saranno presenti sistemi di automazione per edifici ad alta efficienza energetica, installazioni elettriche e infrastrutture dell’edificio, mentre nel padiglione 11.0 soluzioni connesse e integrate.

40 anni di innovazione per Socomec

Socomec, produttore di soluzioni per la performance energetica delle reti elettriche di bassa tensione, festeggia 95 anni del gruppo francese e 40 anni di attività Critical Power e Services in Italia. L’azienda è nota come specialista nella gestione della disponibilità, del controllo e della sicurezza dell’energia.

La sede italiana dalla sua fondazione a Villaverla, in provincia di Vicenza, nel 1977, ha visto incrementare il numero dei propri collaboratori fino a 350 circa ed ha ampliato negli anni la propria struttura, creando nel 2007 un laboratorio industriale all’avanguardia ad Isola Vicentina, in grado di svolgere le attività di progettazione, certificazione, ingegnerizzazione e fabbricazione. 
A Isola Vicentina Socomec produce e spedisce in tutto il mondo UPS (Gruppi di continuità) per la gamma di piccola e media potenza e, recentemente, anche inverter utilizzati nel settore delle energie rinnovabili e nei sistemi di accumulo.

Nel 1998 l’entità italiana si è integrata con il gruppo francese Socomec, una scelta che ha permesso di sostenere maggiori investimenti in tecnologia e di sviluppo in nuovi prodotti.

Il raggiungimento di una posizione rilevante è merito innanzitutto dei continui investimenti in innovazione, considerata un elemento strategico per ottenere e mantenere un posizionamento competitivo. Fondamentale, inoltre, l’adozione già nei primi anni 2000 della metodologia nata in Giappone della “produzione snella”, nota anche come Lean Manufacturing, che ha trasformato il processo produttivo dell’azienda mirando a creare valore per il cliente attraverso standard di alta efficienza. Da non dimenticare, infine, la visione di Socomec che da sempre considera come vero motore dell’azienda le persone, con la loro esperienza, motivazione e passione. Questo risultato di grande soddisfazione, quindi, deriva dal coordinamento e dall’integrazione di diversi asset aziendali quali: cultura, strategia, processi, organizzazione, tecnologia e risorse di elevata professionalità. 

“Siamo riusciti a raggiungere questo ambizioso risultato, di cui siamo orgogliosi, grazie ad un incessante e continuo sforzo nel rimettere in discussione quanto facciamo e soprattutto le modalità con cui lo facciamo, ponendoci volutamente obiettivi sempre più ambiziosi in ogni nostra area di competenza. Abbiamo cercato di crescere non solo nella concezione dei prodotti e dei processi aziendali, ma soprattutto nei criteri di gestione, valorizzazione e sviluppo delle persone con cui lavoriamo. Riteniamo infatti che siano le competenze delle persone il fondamento per il nostro sviluppo futuro” afferma Renato Fratta, Presidente di Socomec Italia per le attività di Critical Power & Services.

Phoenix Contact: protezioni e connessioni per l’illuminazione pubblica a LED

Soluzioni di illuminazione LED per vie e strade garantiscono sicurezza, visibilità migliore, riduzione dell’inquinamento luminoso, dei consumi energetici e di manutenzione.

L’abbattimento dei costi relativi all’energia utilizzata dall’illuminazione pubblica a LED è la chiave per pianificare degli investimenti a lungo termine, ammortizzando così la spesa durante gli anni.

Phoenix Contact è in grado di supportare comuni e gestori grazie a soluzioni specifiche per l’illuminazione stradale a LED: protezioni contro le sovratensioni per quadri di distribuzione e di telecontrollo, per i corpi illuminanti, sistemi di installazione per la distribuzione di energia, applicabili direttamente sul corpo lampada.

In questo modo gli impianti di illuminazione pubblica a LED non sono più a rischio grazie a dispositivi proposti proteggono da fulminazioni dirette e indirette, con un risparmio in termini economici.

Protezioni da sovratensioni per quadri di distribuzione e di telecontrollo

In un impianto di illuminazione pubblica a LED è fondamentale installare dispositivi in grado di proteggere adeguatamente i quadri di distribuzione e di telecontrollo poiché danneggiamenti dovuti a sovratensioni di rete o fulminazioni, causano non solo interruzioni del pubblico servizio ma compromettono i tempi di ammortamento dell’investimento.
Una soluzione adeguata arriva da Phoenix Contact che propone la serie SEC per proteggere tutti i dispositivi elettrici ed elettronici installati nei quadri di distribuzione o di telecontrollo.
Tra i vantaggi:

I prodotti della serie SEC sono disponibili in:

Protezioni da sovratensioni per corpi illuminanti

Protezioni da sovratensioni per corpi illuminantiI componenti elettronici utilizzati nei corpi illuminanti a LED sono particolarmente sensibili alle sovratensioni e l’utilizzo di una protezione evita danni irreparabili ai corpi illuminanti e garantisce la continuità di servizio.

La serie Blocktrab BLT-T2 Phoenix Contact è stata studiata per protegge i corpi illuminanti (armature stradali) evitando danni causati da fulminazioni indirette e da sovratensioni di manovra.

Disponibili due versioni per installazioni in Classe di Isolamento I ed in Classe di Isolamento II (o a doppio isolamento) possono essere installati sia all’interno del corpo illuminante sia nella morsettiera a base palo.
Installare Blocktrab BLT-T2 garantisce una riduzione dei costi di manutenzione grazie alla possibilità di prevenire eventuali guasti e dei tempi di ammortamento.

Sistemi di installazione QPD

Un’altra soluzione interessante per i sistemi di illuminazione pubblica a LED sono i sistemi di connessione QPD che consentono di collegare i cavi in modo rapido, semplice, senza utensili speciali. Grazie alla pratica connessione rapida QUICKON – che si basa sulla tecnica dei morsetti a perforazione d’isolante (IDC) – è possibile risparmiare fino all’80% del tempo di cablaggio, indipendentemente dal loro utilizzo all’interno di quadri di distribuzione e di telecontrollo, di corpi illuminanti, di morsettiere a base palo.

Tra i vantaggi, l’elevata affidabilità grazie al grado di protezione IP68/69K e resistenza agli urti IK07.

Soluzioni per l'illuminazione pubblica a led di Phoenix Contact

Le protezioni contro le sovratensioni per impianti di illuminazione pubblica a LED possono essere facilmente inserite all’interno della struttura del corpo illuminante; i sistemi di installazione QPD possono invece essere inseriti direttamente all’interno della lampada, nel corpo illuminante e nei quadri elettrici per favorire una distribuzione dell’energia semplice e veloce

Da smart grid più efficienti benefici per la e-mobility

In un mondo sempre più smart, le reti intelligenti sono destinate ad avere un ruolo progressivamente più importante. Lo dimostrano gli investimenti stanziati, specie in Unione Europea, ma lo evidenzia in particolare il lavoro svolto dal mondo della ricerca. A questo proposito si evidenzia un progetto partito questo mese, CONNECT (Innovative smart components, modules and appliances for a truly connected, efficient and secure smart grid) che vede impegnati, da qui al 2020 19 partner provenienti da 5 diversi Paesi europei.

L’Italia ha un ruolo molto importante, vedendo impegnate in prima linea aziende come STMicroelectronics ed Enel e alcuni atenei tra cui l’Università di Pisa. In particolare il team di ricerca guidato da Giuseppe Iannaccone, docente del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’ateneo. Proprio il professore segnala il ruolo dell’università pisana nel progetto, che si occuperà sia di sviluppare "chip capaci di convertire l’energia ad alta efficienza» e dall’altro convertire «reti distribuite di sensori e attuatori per il controllo dei consumi in piccole reti intelligenti".

Giuseppe IannacconeÈ proprio a lui che chiediamo qualche particolare in più sul progetto europeo e, in generale, sul ruolo che giocano e giocheranno le reti intelligenti.
"CONNECT nasce nell’ambito della joint undertaking ECSEL, ovvero una partnership pubblico-privata nel settore dei semiconduttori. Il progetto si svolge nell’ambito di un programma di ricerca finanziato dalla Commissione Europea e da alcuni Stati membri. Prima di questo ve ne sono stati altri dedicati al tema, a dimostrare che c’è un filone di ricerca ricorrente nel settore con un forte accento sulla componentistica, dato l’interesse attivo delle aziende partecipanti: si parla quindi di convertitori di potenza, dispositivi a semiconduttore, sensori sia la rete di distribuzione sia per gli ambienti in cui l’energia elettrica viene consumata. Il progetto punterà allo sviluppo di alcuni di questi componenti e alla loro innovazione, testandoli poi in ambiente realistico".

Le smart grid sono il prologo all’energia autoprodotta e auto consumata, ovvero si può immaginare un futuro non lontano in cui grazie alle reti intelligenti si potrà mettere in pratica un concetto “democratico” di energia?
Più che prologo, le smart grid sono una necessità determinata dallo sviluppo della produzione energetica alla periferia della rete. La produzione di energia elettrica, specialmente da impianti fotovoltaici, da piccoli produttori locali è già una realtà importante e la rete ha bisogno di essere aggiornata, contemplando l’esigenza di gestire le situazioni in cui la produzione periferica sia limitata o eccessiva rispetto ai consumi. Per questo servono reti intelligenti e flessibili.

Quali vantaggi porterà uno sviluppo di reti intelligenti, anche in prospettiva dell’Industria 4.0 o di mobilità elettrica?
C’è un aspetto che viene prima dei vantaggi: contare su smart grid è necessario nel momento in cui la produzione proviene dallo stesso consumatore. Dal punto di vista delle opportunità, invece, il legame con l’Industria 4.0 viene da una base tecnologica comune: molte delle tecnologie di comunicazione e controllo necessarie per la rete intelligente sono utilizzabili per la “Fabbrica intelligente”.

Anche il legame con la mobilità elettrica è fortissimo: con il passaggio verso veicoli a trazione elettrica si assisterà a un ulteriore mutamento, che vedrà coinvolte le reti di distribuzione di energia elettrica nel compito di rifornire le auto, che a loro volta costituiranno dei centri di storage mobili sul territorio. Quindi le smart grid assumono un’importanza ancora più evidente a fronte di un aumento atteso dei consumi di energia elettrica e  della conseguente necessità di adeguare la rete di distribuzione.

Le smart grid aiuteranno lo sviluppo delle fonti rinnovabili?
Sì, nel senso che con il loro apporto e presenza sarà possibile accogliere una quota maggiore della produzione da rinnovabili, garantendo una gestione affidabile della rete. 

Nella componentistica quali novità entrano in gioco in termini di materiali?
Ci sono molte aspettative riguardo ai dispositivi di potenza in carburo di silicio e in nitruro di gallio (su cui, tra l’altro, sono basati i laser blu dei dvd blu ray) che potranno progressivamente sostituire, in particolare per alcune applicazioni, i dispositivi in silicio. Entrambi i materiali sono più difficili da produrre in modo affidabile rispetto al silicio ed è per questo motivo che la loro introduzione sta avviandosi negli ultimi anni, con una significativa attività di ricerca e sviluppo ancora in corso.

Tuttavia i benefici sono sensibili: consentono una efficienza energetica decisamente maggiore e la capacità di sopportare temperature elevate, consentendo ingombri più contenuti, per esempio nei convertitori di potenza. In prospettiva, quindi, assisteremo alla realizzazione di componenti più efficienti e più piccoli.

A che punto è l’Italia e in generale l’Europa in materia di smart grid?
Parlando da esperto di componentistica, relativamente a questo campo, in Italia e in Europa ci sono player importanti: Infineon, coordinatrice del progetto CONNECT, attiva nel settore dell’elettronica di potenza, mentre STMicroelectronics è una dei maggiori produttori al mondo, con la divisione di elettronica di potenza concentrata in Italia. Da questo punto di vista, quindi, il nostro Paese e Continente conta su ottime realtà. 

Sempre a livello di componentistica trattati nel progetto, quali altri aspetti innovativi li caratterizzeranno?
Nel caso dell’attività di CONNECT ci siamo concentrati sull’esigenza di produrre energia elettrica localmente su sensori o piccoli attuatori dislocati nell’ambiente e non direttamente connessi alla sorgente di energia elettrica. In particolare abbiamo focalizzato la nostra attenzione su dispositivi di “cattura energetica” dall’ambiente in grado di alimentare questi sensori senza necessità di batterie, basandoci per esempio sull’estrazione di energia da piccole differenze di temperatura o da ambienti scarsamente illuminati, progettando convertitori ad alta efficienza in grado di funzionare con tensioni di ingresso molto piccole (poche centinaia di milliVolt). Ci sono pochissimi prodotti sul mercato a questo proposito e stiamo realizzando nuove soluzioni migliorando l’efficienza anche per basse potenze.

 

Enea: Osservatorio Nazionale Edifici a Energia quasi ZERO (NZEB)

L’unità Tecnica Efficienza Energetica di ENEA, per monitorare la realizzazione degli edifici ad alta prestazione energetica in Italia, ha avviato un Osservatorio nazionale edifici a energia quasi zero (NZEB).

Con l’Osservatorio, in vista dell’obbligo nazionale del 1 gennaio 2021 per tutti i nuovi immobili e quelli sottoposti a ristrutturazione importante (obbligo anticipato al 2019 per gli edifici pubblici), ENEA vuole fornire a progettisti e decisori statistiche e buone pratiche di tecnologie e procedure che hanno consentito il conseguimento dello standard NZEB.

Il progetto prevede:

Si ricorda che un edificio a energia quasi zero (NZEB), sia di nuova costruzione sia esistente, deve rispondere a determinati requisiti tecnici:

Inoltre, devono essere rispettati gli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili.

Alcune regioni hanno anticipato la data per i nuovi edifici: 2016 in Lombardia e, in Emilia Romagna, al 2017 per gli edifici pubblici e al 2019 per gli altri.

Per arricchire il database e creare un documento utile e particolarmente dettagliato Enea punta sulla collaborazione di diversi soggetti: agenzie e autorità locali, istituti di ricerca e università, professionisti, proprietari.

Al momento sono giunte le adesioni al progetto da parte del Collegio nazionale Periti Industriali e, sul territorio, dell’Ordine ingegneri provincia di Venezia, Ordine architetti delle province di Livorno, Monza e Brianza, Reggio Emilia, Ordine degli architetti PPeC della provincia di Bergamo, Periti industriali provincia di Reggio Emilia che hanno le proprie buone pratiche (best practice).

Maggiori informazioni sul portale4e (Efficienza Energetica Edifici Esistenti) a questo link.

La Cappella degli Scrovegni diventa smart con illuminazione IoT

Gli affreschi di Giotto come non si sono mai visti, grazie a un intervento di “restauro percettivo”, con illuminazione IoT di iGuzzini che, oltre a valorizzare uno dei fiori all’occhiello del patrimonio artistico italiano, garantisce all’impianto della Cappella degli Scrovegni una maggiore efficienza energetica, grazie a tecnologia LED e Internet of Things. Dopo l’intervento di riqualificazione dedicato all’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, nel 2015, l’azienda marchigiana presenta, per l’impianto di illuminazione IoT della Cappella degli Scrovegni di Padova, una pionieristica applicazione di luce intelligente espressamente pensata per il settore dei beni culturali.

Il progetto, parte di una più ampia collaborazione tra iGuzzini e il Comune di Padova, realizzato con la supervisione della Commissione Scientifica Interdisciplinare per la conservazione e gestione della Cappella degli Scrovegni, in partnership con la Sezione di Fotometria dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, consentirà una fruizione più emozionale, veritiera e “immersiva” delle magie cromatiche del maestro toscano.

Illuminazione IoT nell’integrazione tra LED, sensori e innovative applicazioni

Il nuovo sistema di illuminazione IoT consente l’operazione di  “restauro percettivo” grazie all’integrazione di apparecchi a LED, sensori ambientali e applicazioni software su protocollo internet.

Nella prima fase, i sensori realizzati su misura per la Cappella degli Scrovegni misureranno le variazioni della luce naturale; i dati raccolti permetteranno quindi di attivare, nella seconda fase, attraverso uno specifico algoritmo, un sistema dinamico di luce intelligente, in grado di adattare la luce artificiale al modificarsi delle condizioni ambientali.

La luce ottenuta interagirà quindi dinamicamente con la luce naturale, autoregolandosi in temperatura colore e intensità fino al raggiungimento dei valori necessari a garantire, sempre, la migliore percezione possibile delle opere.

L’impianto garantirà inoltre un risparmio energetico del 60% rispetto al precedente sistema di illuminazione. L’installazione degli apparecchi Palco COB e Laser Blade, adattati alle caratteristiche architettoniche del sito, garantisce una migliore percezione cromatica degli affreschi, in particolare per le tonalità calde (giallo,arancio,rosso), esaltando le aureole e le dorature all’interno.

L’impianto di illuminazione a LED migliora anche le condizioni conservative, azzerando le emissioni UV e IR, sempre dannose per i cicli pittorici. La tecnologia Tunable White consente inoltre di regolare la tonalità di luce bianca in modo dinamico al variare dell’intensità della luce naturale, assicurando, nella seconda fase, la migliore percezione degli affreschi in tutti i momenti della giornata.

La distribuzione asimmetrica delle sei finestre all’interno della Cappella degli Scrovegni, concentrate sulla facciata sud, produce una diffusione non uniforme della luce naturale: la parete finestrata risulta infatti meno illuminata della parete di fronte, generando un costante cambiamento degli equilibri visivi e un effetto di controluce sugli osservatori.

Grazie al nuovo impianto di illuminazione IoT, le variazioni di luce saranno rilevate e trasmesse al sistema di controllo, che agirà sugli apparecchi, migliorando la fruizione degli affreschi. Il sistema intelligente opera su protocollo internet, scalato per nodi sensori e compatibile con la rete internet globale. Ciascun nodo sensore è quindi raggiungibile da remoto per visualizzare i dati misurati o modificare le impostazioni, a vantaggio delle opere e degli amanti dell’arte.

Il progetto di illuminazione IoT della Cappella degli Scrovegni riesce ad adattare la luce artificiale a quella naturale, migliorando percezione e fruizione dell’opera.