Nuovi martelli perforatori e tassellatori DeWalt a 54V

DCH334X DeWaltFino a oggi il principale limite degli elettroutensili a batteria era l’impiego in applicazioni pesanti. Per questo DeWalt ha sviluppato la nuova gamma di martelli SDS-Plus e SDS-Max XR Flexvolt 54V con tecnologia brushless.
La gamma comprende i quattro modelli DCH323T2, DCH333X2, DCH334X2 (gamma SDS-Plus) e DCH481X2 (SDS-Max), che si differenziano per la potenza sviluppata e per l’applicazione da realizzare. Ogni modello è fornito di una nuova frizione elettronica che mantiene una coppia elevata e costante.
La gamma è fornita di un potente motore e di velocità elevata che garantiscono elevate performance per effettuare forature di grande diametro, fori per ancoraggi meccanici e chimici, lavori di demolizione estreme.

I nuovi martelli cordless DeWalt

DeWalt tassellatoreIl tassellatore SDS-PLUS DCH323T2 assicura elevate prestazioni di foratura: oltre 43 fori (18 mm di diametro e 80 mm di profondità) con una sola carica.
Tre le modalità di utilizzo: foratura, foratura con percussione e scalpellatura. Questo tassellatore è in grado di fornire una potenza pari a 2.8J e, grazie alle elevate percussioni/min, può effettuare forature fino a 28 mm di diametro. Il motore brushless e la batteria al litio XR Flexvolt 6.0Ah 54V contribuiscono a migliorarne le prestazioni, anche nelle applicazioni prolungate.
Il modello DCH333X2, dotato di batteria XR Flexvolt da 9.0Ah e 54V, offre una lunga durata anche con applicazioni impegnative: fino a 12 fori da 28×150 mm o più di 66 fori (18 mm Ø x 80 mm) con una sola ricarica.
Anche questo modello dispone di tre modalità di utilizzo (foratura, foratura con percussione e scalpellatura) con una potenza del colpo pari a 3.5J. È disponibile anche il modello DCH334X2, dotato di doppio mandrino ad aggancio rapido per un cambio veloce tra mandrino SDS PLUS e mandrino a 3 griffe autoserrante.
DCH481X2 DeWaltIl martello SDS-MAX DCH481X2 assicura le stesse performance di un martello SDS-MAX a filo, come la foratura fino a 40 mm di diametro. Questo martello demoperforatore è stato progettato per applicazioni intense come le forature fino a 40 mm di diametro, il carotaggio su calcestruzzo o muratura, la scalpellatura e la demolizione. Inoltre, grazie all’innovativo motore brushless ad alta efficienza, la manutenzione e il fermo macchina sono ridotti al minimo: anche le applicazioni più impegnative possono essere completate senza interruzioni.
Tutti i modelli sono conformi ai criteri di sicurezza del logo Perform & Protect che certifica che i prodotti rispettino elevati standard di prestazioni e protezione in merito a tre aspetti: riduzione delle polveri, controllo della macchina da parte dell’operatore e basso livello di vibrazioni. Inoltre la sicurezza è garantita anche dal sistema elettronico anti-rotazione che taglia la potenza del martello in caso di stallo della punta.
DeWalt ha pensato anche alla tranquillità degli acquirenti offrendo una garanzia estesa a 3 anni. Per ottenerla è sufficiente registrarsi entro 4 settimane dall’acquisto sul sito MyDEWALT e seguire le istruzioni a video.

Rinnovabili: in crescita le nuove installazioni

Secondo l’osservatorio delle fonti energetiche rinnovabili (realizzato da Anie Rinnovabili), nel primo quadrimestre sono aumentate dell’11% le installazioni raggiungendo circa 204 MW. A questo totale concorre soprattutto l’eolico e in piccola parte l’idroelettrico, mentre il fotovoltaico presenta dati discordanti.

In crescita, quindi, l’energia eolica con 27 MW connessi ad aprile 2017, segnando un bel 78% in più rispetto allo stesso periodo del 2016 con installazioni concentrate al Sud Italia.

Le richieste di connessione di impianti di taglia inferiore ai 60 kW rappresentano il 23% del totale, mentre gli impianti superiori ai 200 kW costituiscono il 75% del totale. 

In leggera ripresa l’idroelettrico con un + 1% di nuova potenza installata, mentre il numero di unità di produzione connesse in rete nei primi mesi del 2017 ha subito invece un decremento del 19%.
I nuovi impianti idroelettrici di taglia inferiore a 1 MW connessi al momento costituiscono il 46% del totale. Si segnala la connessione di un impianto da 4,3 MW in Lombardia in provincia di Cremona.

dati aprile Fonti energetiche rinnovabili

E il fotovoltaico?

24,5 MW le installazioni di aprile 2017, ma le nuove connessioni fotovoltaiche del primo quadrimestre sono in calo del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 
Il 58% delle installazioni è di tipo residenziale con impianti inferiori ai 20 kW, soprattutto in Abruzzo, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto.

In provincia di Taranto si segnala un nuovo grande impianto da oltre 2,2 MW.

In controtendenza con gli ultimi anni, i primi mesi del 2017 vedono un crescente interesse verso la realizzazione di impianti fotovoltaici di taglia industriale. Probabilmente è l’effetto del decreto Milleproroghe che ha abolito l’applicazione degli oneri generali di sistema sull’energia autoconsumata. 
Si stima, inoltre, un mercato in crescita anche grazie alle nuove opportunità offerte dal super ammortamento per il revamping e repowering degli impianti (Circolare 4/E del 2017 dell’Agenzia delle Entrate).

Bilancio energia Italia

Regolamento CPR e CEI 64-8 V4: tutto pronto per i cavi

Regolamento CPR e Cei 64-8 V4Con la pubblicazione della norma CEI 64-8 V4 si è concluso il lungo iter di preparazione del mercato per il Regolamento CPR: tutto è pronto per il 1 luglio, data di entrata in vigore del regolamento: i cavi installati in qualsiasi tipo di costruzione o opera di ingegneria, per il trasporto di energia o per trasmissione dati, dovranno obbligatoriamente rispondere ai requisiti essenziali di comportamento al fuoco per essere considerati sicuri.

La norma CEI 64-8 V4 indirizza in modo unico e univoco progettisti e installatori all’impiego dei nuovi cavi elettrici destinati ad essere incorporati in modo permanente in opere di costruzione o in parti di esse, così come definito all’articolo 2 comma 3 del Regolamento CPR.

Non seguire le indicazioni della 64-8 V4 porterà a sanzioni, come previsto nell’articolo di legge in studio al Parlamento che la Comunità Europea ha chiesto a tutti i Paesi EU di introdurre.

La Norma CEI 64-8 V4 è destinata a sostituire e/o integrare gli articoli 527.1 “Precauzioni da prendere all’interno di un ambiente chiuso”, 751.04.2.8 “Requisiti delle condutture per evitare la propagazione dell’incendio” e 751.04.3 “Prescrizioni aggiuntive per gli ambienti di cui in 751.03.2” della Norma CEI 64-8:2012, con validità in parallelo fino al 31 dicembre 2017.

In una nota di Federazione Anie si legge che la pubblicazione della 64-8 V4 è stata ritardata oltre le aspettative creando incertezza sul mercato proprio a ridosso dell’entrata in vigore definitiva della legge sull’impiego di cavi rispondenti a CPR. Ma era necessario trovare un compromesso che rispettasse i termini di legge e che permettesse a tutti gli attori della filiera di avere la possibilità di gestire al meglio questo cambiamento: i cavisti non produrranno più cavi ante-CPR per impiego in costruzioni e dal 1 Luglio metteranno in commercio solo cavi CPR; installatori e progettisti potranno concludere i lavori già pianificati con data certa ed avviati entro il 30 giugno 2017, mentre dal 1 luglio saranno indirizzati sui nuovi cavi.

Un percorso durato due anni che ha portato alla ricerca e sviluppo di nuovi materiali in grado di garantire gli standard imposti dal regolamento CPR e di conseguenza un miglioramento in termini di sicurezza.

Termoregolazione: scadenza del 30 giugno

Antonello Guzzetti_QUNDIS ItaliaManca veramente poco al 30 giugno, data entro la quale diventa definitivamente obbligatorio installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore nei condomini con impianti centralizzati. La data, indicata dal governo negli ultimi giorni del 2016 con il decreto Milleproroghe (D.Lgs 30 dicembre 2016, n. 244, art. 6, comma 10), ha  allungato l’obbligatorietà che re fissata dall’Unione Europea a fine Dicembre 2016.

Antonello Guzzetti, Country Manager di Qundis in Italia spiega perché i 6 mesi di proroga non hanno portato grandi cambiamenti al mercato.

"Nonostante questa proroga, non abbiamo assistito alla ripartenza del mercato. Chi pensava che questa proroga avrebbe portato a un nuovo “2016”, purtroppo ha dovuto constatare che non è stato così: il periodo invernale non è il periodo adatto per installare un sistema di termoregolazione del riscaldamento e in Aprile e Maggio, il freddo atipico ha portato alla riaccensione degli impianti di riscaldamento e, quindi, facendo slittare molti lavori pianificati" racconta Antonello Guzzetti, Country Manager di Qundis in Italia. 

Come si sta comportando il mercato ora che siamo vicino alla scadenza?

"A detta di molti operatori, tuttora il mercato è leggermente rallentato; solo il Piemonte e poche altre regioni hanno ripreso a lavorare a pieno regime. La realtà è che il settore della contabilizzazione in Italia nei primi mesi del 2017 si è comportato esattamente come ha fatto nel corso degli anni passati, l’eccezione è stata rappresentata dallo scorso anno, nel quale c’è stata un’accelerazione unica dovuta alla prima scadenza fissata dall’Unione Europea.

Basti pensare che nel 2016 le vendite dei contatori di calore in Italia sono raddoppiate rispetto al 2015 e triplicate rispetto al 2014, dato che indica chiaramente l’atipicità dell’anno in questione e la sua improbabile replicabilità.

Assisteremo a un mese di giugno di fuoco, nel quale ancora molti utenti cercheranno di correre ai ripari per non incorrere nelle sanzioni vaticinate dal Decreto Milleproroghe".

Il mercato ha ancora possibilità di crescita?

"Vorrei sottolineare che il mercato italiano non è affatto saturo ed è ragionevole ipotizzare che non più del 70% degli immobili coinvolti in Italia si sia adeguato alla normativa.  

Se i trend attuali fossero confermati, quindi, ci sarà da lavorare ancora per qualche anno affinché condomini e proprietari di appartamenti possano adeguare il riscaldamento centralizzato delle proprie abitazioni". 

WIL, la lampada Led di Weidmüller per l’industria

WIL WeidmullerWIL Standard è la nuova lampada a Led di Weidmüller adatta a una vasta gamma di applicazioni. Si distingue per le sue caratteristiche tecniche e per il design: incorpora infatti tre file di Led (3 x 14 Led) disposte a trapezio con angoli di 20 gradi, che consentono di ottenere un fascio di luce largo e di illuminare un’area ampia. WIL è progettata per applicazioni industriali che richiedono una illuminazione ad elevata intensità (200 lux) e flusso molto luminoso (1.880 lm). Grazie a questo design gli utenti non devono ruotare la lampada per illuminare aree specifiche né modificarne la direzione.

Le elevate prestazioni vanno di pari passo con i bassi consumi: la tensione di esercizio è di 24 VDC con una corrente massima di 430 mA. Grazie al ridotto consumo di corrente, è possibile collegare la lampada WIL direttamente all’uscita standard da 0,5 A di un PLC. Se l’uscita PLC è di quelle da 2 A, sarà possibile collegare fino a quattro luci in parallelo.

La protezione IP67 ne consente l’installazione in una vasta gamma di applicazioni, grazie anche al collegamento attraverso un comune connettore M12 preassemblato con un cavo di 30 cm. Il connettore M12 consente il montaggio in cascata con altre lampade collegate in parallelo: Weidmüller fornisce un connettore a T specificamente pensato per questo scopo La temperatura del colore di 6500 K è equivalente alla luce solare e quindi non infastidisce l’occhio.
Il design piatto (lo spessore è di soli 8 mm) consente di scegliere tra diverse opzioni di installazione sia in un armadio che in campo, cioè direttamente sulla o nella macchina. Nell’armadio la lampada a LED può essere montata dietro uno dei bordi piegati o anche sul pannello laterale.
WIL Light Direction

L’area illuminante è completamente sigillata, rendendo la lampada a Led ideale per i difficili contesti industriali. Il materiale utilizzato per lo stampaggio è il poliuretano espanso (PUR). Tutte le custodie sono realizzate con un estruso in alluminio duro anodizzato con tappi in zinco nichelato opaco e cromato. Trattandosi di un prodotto progettato per utilizzo industriale, la nuova WIL non richiede una camera stagna, quindi non ci sono vetri di ispezione che possono rompersi. Questo tipo di design rende la lampada estremamente robusta. Inoltre emette poco calore, quindi non surriscalda i liquidi refrigeranti e lubrificanti.

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Videocitofono IP: integrazione dei sistemi di sicurezza

CVideocitofono IP VL-VN1900 intercomon l’obiettivo di supportare i professionisti nel loro lavoro e migliorare l’efficienza e le prestazioni degli impianti sfruttando le tecnologie più innovative, Panasonic presenta sul mercato un nuovo sistema modulare di videocitofono IP, in grado di rispondere alla sempre crescente richiesta di integrazione dei sistemi di sicurezza degli edifici moderni.

Si tratta del modello VL-VN1900, che può essere utilizzato integrandolo con un’ampia scelta di dispositivi di sicurezza, come le telecamere di videosorveglianza collegate in rete, i telefoni SIP e i videoregistratori, assicurando un perfetto monitoraggio degli ambienti e delle persone.

Collegabile con un cavo singolo, grazie al PoE (Power over Ethernet), il sistema è semplice da installare e consente di ridurre significativamente i costi di messa in opera. Inoltre, supporta fino a 2.000 dispositivi SIP tramite la connettività PoE standard, semplicemente integrando un quadro di controllo.

Come spiega Ye-Un Lee, Marketing Manager di Panasonic Video Intercom: «In molti edifici moderni, i cablaggi IP risultano già predisposti come trunk di linee e ciò consente d’installare i sistemi video interfono IP in modo davvero semplice. Questo sistema basato su IP risponde alle esigenze dei grandi condomini e dei complessi residenziali molto affollati, in quanto permette di supportare simultaneamente numerose configurazioni, a differenza dei sistemi analogici oggi in commercio. Per i complessi edilizi più grandi, infatti, l’IP rappresenta un notevole progresso, poiché consente di utilizzare molti più dispositivi di sicurezza contemporaneamente».

L’innovativo monitor touch screen LCD da 7” VL-MN1000 di cui è dotato il sistema è in grado di collegarsi a una telecamera IP Panasonic e integra avanzati dispositivi di blocco elettronici, tramite i quali è possibile effettuare il controllo accessi direttamente da schermo.

Al nuovo videocitofono IP VL-VN1900 si aggiunge una serie di lobby station da posizionare sulle porte e nell’atrio degli edifici, ognuna dotata di telecamera grandangolare e lettore RFID che supporta fino a cinque schede di accesso per ciascun residente.

Tutte le chiamate indirizzate alle singole residenze possono essere indirizzate verso la portineria grazie alla particolare modalità “Reception”, assicurando così la tranquillità degli abitanti dell’edificio, in particolare nelle ore notturne, mentre è anche disponibile nel nuovo sistema un’ampia gamma di funzionalità di registrazione sia di immagini, sia di audio e video.

 

SHBox: Internet of Things per la sicurezza delle infrastrutture

SHBox di Sysdev per monitoraggio strutturaleSoluzioni innovative basate sull’Internet of Things (IoT) per la sicurezza delle infrastrutture, prevenendo crolli e controllando lo stato delle costruzioni, sono alla base di SHBox, il dispositivo realizzato dall’azienda italiana Sysdev per il monitoraggio strutturale (Structural Health Monitoring – SHM).

Uno strumento che, attraverso sensori strutturali wireless, reti per la raccolta dei dati (gateway) e una piattaforma Cloud per la loro archiviazione ed elaborazione, consente di tenere in tempo reale sotto controllo, anche a distanza, oscillazioni, cedimenti e variazioni strutturali di edifici, ponti e viadotti, e d’intervenire in caso di necessità.
Evenienze che negli ultimi tempi si sono registrate con maggiore frequenza nel nostro Paese, mettendo in evidenza il pessimo stato di conservazione di viadotti, ponti e gallerie.

LR-SS su pilastro curvo SHBoxI sensori progettati da Sysdev possono essere installati in numero elevato, essendo caratterizzati da basso costo, dimensioni ridotte, facilità di posizionamento e minimo consumo energetico. Una volta applicati sulle strutture, sono in grado di registrarne ogni movimento e vibrazione e, grazie a trasmettitori a lunga portata, di segnalare in tempo reale eventuali anomalie o criticità, assicurando un controllo puntuale e costante. I dati forniti possono essere aggregati ed elaborati direttamente tramite una piattaforma Cloud, così da ricostruire l’immagine digitale dell’ambiente reale monitorato. Inoltre, l’utente può scegliere quali parametri privilegiare per una determinata analisi (deformazione, temperatura, inclinazione, evento sismico).

Uno strumento che può rivelarsi veramente utile, come spiega Marco Bonvino, CEO di Sysdev: «Con la tecnologia SHBox è possibile valutare l’integrità di una struttura anche a distanza, in tempo reale e con grande risoluzione, grazie al numero di sensori utilizzati, senza bisogno di modelli matematici della struttura, costosi o impossibili da elaborare. Inoltre, con la visualizzazione grafica dei sensori su modello 3D navigabile della struttura si può avere una visione complessiva e immediata dello stato di salute strutturale. Questo permette anche di lavorare per migliorare la resilienza del territorio artificiale, cioè la capacità di un’area di tornare funzionale dopo un evento catastrofico».

 

Alimentatori switching S8VK-S con tecnologia Push-in Plus

alimentatori switching S8VK-SPer rispondere alle esigenze di sistemi a capacità ridotta Omron amplia la gamma degli alimentatori switching S8VK-S con il nuovo modello da 30 W.

Anche questo nuovo dispositivo si inserisce nella filosofia Omron per i dispositivi FA (Factory Automation): risparmiare spazio e ridurre le dimensioni dei quadri di controllo o, in alternativa, inserire più componenti, aumentando così le funzionalità di controllo dei quadri stessi.  

Dimensioni ridotte e standardizzate consentono una personalizzazione più facile e veloce dei quadri di controllo, inoltre, la piattaforma di progettazione comune integra la tecnologia Push-In Plus di Omron, che coniuga cablaggi più rapidi con collegamenti affidabili e resistenza alle vibrazioni.  

La piattaforma di progettazione comune Omron consente di: 

L’altezza dei componenti può variare a seconda della potenza assorbita e della dissipazione di calore. Omron ha suddiviso i prodotti per quadri di controllo in tre categorie (le regole di progettazione ottimizzate garantiscono la riduzione degli spazi morti e l’ottimizzazione della distanza fra le canaline di cablaggio) in base al posizionamento specifico (fila) all’interno dei quadri: I/O, controllo e alimentazione.  

Alimentatori switching: S8VK-S (30 W)

Si amplia con l’introduzione sul mercato del nuovo modello che dispone di una potenza di 30 W, la gamma della serie S8VK-S per rispondere alle esigenze di sistemi a capacità ridotta offrendo al contempo minimo ingombro e semplice personalizzazione.

Uno dei grandi vantaggi offerti da questa serie è l’ottimizzazione dei costi in quanto possono essere eliminati i trasformatori nei circuiti di controllo. La norma IEC 60204-1 compresa nella Direttiva Macchine specifica che, se viene fornita un'alimentazione di tipo c.a. al circuito di controllo, occorre utilizzare un trasformatore dotato di avvolgimenti separati.

Il trasformatore del circuito di controllo incorporato nell'alimentatore S8VK, che utilizza un trasformatore con avvolgimenti separati, elimina la necessità di installarne uno indipendente riducendo gli spazi nel quadro elettrico.

Le caratteristiche tecniche:

Il rivestimento protettivo del PCB che garantisce un alto grado di protezione contro polveri e corrosione, il campo di temperatura di utilizzo -40… +70°C nonché le diverse approvazioni e certificazioni, fanno dell’ S8VK-S una famiglia adatta per l’impiego in ambienti e applicazioni dove sono richieste prestazioni elevate.

Honeywell Industrial Safety: un premio ai prodotti per la sicurezza

BW Clip 4 Honeywell Industrial SafetyIn occasione del conferimento del prestigioso IF Design Award 2017, quattro prodotti per la sicurezza di Honeywell Industrial Safety hanno ottenuto un premio nelle categorie innovazione e progettazione finalizzata all’utente.

In particolare, una giuria indipendente formata da 58 esperti di design ha selezionato:

Il riconoscimento a questi apparecchi non è stato assegnato solo per l’innovazione, la facilità d’uso, il design ergonomico e la qualità della progettazione, ma anche per l’estetica e l’attrazione emotiva.

La soddisfazione di Honeywell Industrial Safety per questo risultato è stata espressa dal Presidente John Montigny, che ha dichiarato: «Sebbene lo sviluppo di prodotti originali e innovativi abbia da sempre rappresentato la forza di Honeywell, questo prestigioso riconoscimento dimostra come i nostri dispositivi siano senza pari anche a livello di progettazione. Si tratta di apparecchi che aiutano i nostri clienti a proteggersi dai pericoli quotidiani, in ogni tipo di ambiente sia commerciale, sia industriale».

I prodotti, infatti, sono stati progettati sapendo esattamente quali sarebbero state le sfide che i loro utilizzatori avrebbero dovuto affrontare, attenendosi ai principi dettati dalla Honeywell User Experience, che impongono proprio di basare il processo di progettazione sui problemi cui l’utente andrà incontro.

I Led Osram illuminano le Stanze di Raffaello

RAFFAELLO - Sala di Costantino con lampadarioProsegue il lavoro di Osram nel dare nuova luce ai capolavori italiani: dopo la Cappella Sistina è il turno delle Stanze di Raffaello. Il primo giugno scorso sono stati infatti accesi i 2400 Led che consentiranno di ammirare come mai prima d’ora gli affreschi realizzati dal Genio di Urbino.
La nuova illuminazione progettata da Osram è stata presentata dalla dott.ssa Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani, dal prof. Antonio Paolucci, già Direttore dei Musei Vaticani, da Mons. Rafael Garcia de la Serrana Villalobos, Direttore dei Servizi Tecnici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, da Mark Zwerner, portavoce del Presidente di Osram Olaf Berlien, da Carlo Maria Bogani, Direttore esecutivo del progetto Osram.
Oltre a migliorare la fruizione dei capolavori da parte dei visitatori, la nuova illuminazione presta al contempo particolare attenzione alla conservazione degli affreschi e al risparmio energetico. L’illuminazione Led Osram non sottopone le opere d’arte a stress derivanti da gradienti termici né all’effetto indesiderato delle radiazioni ultraviolette e infrarosse. Oltre a ciò, permette un significativo risparmio di energia e una resa cromatica senza precedenti.
Il risultato è anche merito della collaborazione tra Osram e i Servizi Tecnici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

Il sistema di illuminazione Led Osram

Nuovo impianto illuminazione OsramSono in totale 2400 OSLON RGBCWW gli emettitori Led utilizzati negli apparecchi OSRAM SdR440, l’attuale stato dell’arte negli illuminatori Led a 5 canali con driver embedded e controllo remoto wireless. Elevata l’uniformità di distribuzione spaziale, insieme a valori altissimi dell’indice di riproduzione cromatica tali da esaltare i diversi pigmenti nelle differenti cromie. Un sofisticato software permette il controllo punto a punto di tutti i principali parametri di regolazione dello spettro luminoso, così da offrire la più ampia dinamica funzionale allo spazio circostante. La temperatura di colore è stata fissata in 3450 K mentre i livelli di illuminamento stabiliti nella misura di 50-70 lux sono estremamente uniformi.