Geze: soluzioni per Smart Building

GEZE BACnet Vernetz-Modul IO420Inaugurato da pochi mesi, il nuovo IT Campus di Vector, a Stoccarda (Germania), può avvantaggiarsi delle innovative caratteristiche tecnologiche offerte dalle soluzioni Geze per gli Smart Building, lanciate in occasione del recente BAU2017 di Monaco di Baviera.

Il campus IT di Vector, che si estende su una superficie di 34.000 metri quadrati, mette a disposizione dei quasi 600 dipendenti uffici, auditorium, mensa, parcheggi, aree congressi. Il tutto caratterizzato da un grande ingresso di 500 metri quadrati, alto fino a 18 metri, al quale si accede da un complesso sistema di porte. L’edificio è stato dotato di un sistema che combina porte senza barriere, controllo accessi, la funzione di uscita di emergenza e le funzioni legate alla normativa antincendio, tutto con un unico sistema di monitoraggio e possibilità di gestione da remoto.

Fin dall’inizio, sia nella fase di progettazione, sia in quella operativa, evidenti sono stati i vantaggi offerti dal sistema Geze, che vanno dall’implementazione di soluzioni personalizzate di networking digitale grazie a BACnet, al controllo centralizzato di oltre 180 porte, con il risultato di avere maggior comfort e sicurezza anche in caso di emergenza, dalle funzionalità e dallo scambio interdisciplinare con semplice accesso in ogni momento e da ogni luogo, all’efficienza energetica offerta dall’interazione tra la tecnologia delle porte e il controllo clima delle finestre.

Alla base del progetto, l’idea di far interagire porte e finestre, riscaldamento e ventilazione, in modo da poter operare, anche da remoto, in qualunque momento.

GEZE Cockpit ScreenshotsTutto ciò consente, a chi è preposto alla conduzione dell’edificio, di garantire in modo semplice il massimo della sicurezza, dell’efficienza e del comfort, perché tutti i sistemi di automazione sono stati collegati in rete grazie al BACnet building management system, la soluzione di Geze di digital networking personalizzata e all’avanguardia.

Un sistema che permette di avere una visione d’insieme delle interfacce con ulteriori moduli, sia per ogni porta, sia per ogni loro funzionalità, con l’obiettivo di centralizzare le operazioni di monitoraggio, senza tuttavia mai precludere, quando necessaria, la possibilità di apertura manuale.

 

REbuild 2017: l’innovazione per le costruzioni italiane

Conferenza stampa REbuild 31 maggio (20)REbuild torna il 22-23 giugno a Riva del Garda presentando importanti e concreti stimoli per un’evoluzione del sistema industriale delle costruzioni.

La proposta di REbuild far ripartire il mercato è quella dell’edilizia off-site: progetti realizzati in larga parte in fabbrica (off-site) e successivamente assemblati in cantiere (on-site) con importanti miglioramenti sotto il profilo dei costi e dei tempi di esecuzione.

È necessario riqualificare il patrimonio edilizio degli anni 50 e 60: è possibile affrontare la riqualificazione degli edifici multipiano in tempi ridotti a condizioni economicamente sostenibili? 

L’industrializzazione e la digitalizzazione costituiscono una possibilità di innovazione alla portata di tutti, un processo razionale di standardizzazione, modularizzazione e pre-fabbricazione in un contesto organizzato ad alta efficienza.  

Molte aziende italiane hanno già intrapreso questa strada e a REbuild le nuove filiere della produzione off-site rappresentano una soluzione capace di tenere insieme rapidità esecutiva, costi contenuti e qualità progettuale, anche nella sostituzione edilizia.

L’edilizia off-site permette di: velocizzare il processo di costruzione; impegnare manodopera qualificata, che lavora in un ambiente chiuso e controllato; progettare con precisione, riducendo i materiali di scarto; portare nell’edilizia la qualità e le garanzie di prestazione, tipiche di un processo industriale.

Le frontiere dell’automazione parlano anche della robotica per componenti e lavorazioni del cantiere.

L’infrastruttura digitale rappresenta un fattore chiave anche in cantiere, sia per la gestione delle risorse e dei materiali, sia per il controllo dei tempi e della sicurezza delle maestranze.

È necessario sottolineare anche l’importanza del riuso che passa anche da una rinnovata attenzione della domanda per la salubrità degli alloggi e da nuove formule di progettazione condivisa. 

"Coniugando l'efficienza legata ai processi industriali e la varietà assicurata dalle nuove tecnologie le imprese possono produrre con costi altrimenti irraggiungibili ritrovando così margini e mercato. Soprattutto nell'ambito del riuso e della rigenerazione del patrimonio esistente, si tratta di un'opportunità da non mancare" sottolinea Ezio Micelli, presidente del Comitato scientifico di REbuild.

Regolamento CPR: la nuova era dei cavi

Regolamento CPR AICE

“Per il mondo dei cavi il 2017 è un anno da ricordare. Il 1° luglio, data di entrata in vigore del Regolamento CPR, segna l’inizio di una nuova era, perché dopo questa data la marcatura CE e la Dichiarazione di Performance saranno obbligatorie per tutti i cavi per costruzione immessi sul mercato europeo”.

A confermarlo è Stefano Bulletti di Aice, Associazione di riferimento delle Aziende attive in Italia nella produzione dei cavi energia, cavi per comunicazione, accessori e conduttori per avvolgimenti elettrici di Federazione Anie.

Il Regolamento CPR coinvolge tutti gli operatori della filiera, produttori, distributori, installatori, progettisti e ordini professionali.

Una guida a supporto della regolamentazione

Per questo Aice ha pubblicato una guida al Regolamento CPR (scaricabile a questo link) che ha lo scopo di informare tutti coloro che quotidianamente trattano cavi elettrici per energia e trasmissione dati.

Per i cavi la Commissione Europea ha deciso di considerare la reazione e la resistenza al fuoco in caso di incendio: l’innalzamento del livello di sicurezza e qualità garantirà che tutti i cavi utilizzati in lavori di costruzione assicurino un livello minimo di prestazioni in relazione alla propria reazione al fuoco e al rilascio di sostanze pericolose.

Il Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) è una legge europea direttamente applicabile che impone immediatamente doveri e diritti ai cittadini dell’Unione e/o agli Stati membri.

Il Regolamento CPR stabilisce i requisiti base e le caratteristiche essenziali armonizzate che tutti i prodotti progettati per essere installati in modo permanente nelle opere di ingegneria civile (abitazioni, edifici industriali e commerciali, uffici, ospedali, scuole, metropolitane…) devono garantire per l’ambito di applicazione.

Lo scopo è quello di garantire la libera circolazione dei prodotti da costruzione nell’Unione Europea adottando un linguaggio tecnico armonizzato capace di definirne le prestazioni e le caratteristiche essenziali.

I vantaggi che ne derivano sono molti:

Il Regolamento CPR introduce alcuni obblighi

Quali i cavi coinvolti nel Regolamento CPR?

Sono coinvolti dal Regolamento CPR tutti i cavi elettrici per energia e per comunicazione di qualsiasi tensione e tipo di conduttore soggetti ai seguenti requisiti di comportamento al fuoco:

I cavi sono stati classificati in 7 classi di Reazione al Fuoco in funzione delle loro prestazioni decrescenti; ogni classe prevede soglie minime per il rilascio di calore e la propagazione della fiamma.

Classificazione cavi regolamento CPR
La classificazione cavi secondo il regolamento CPR

La marcatura dei cavi

Tutti i cavi, così come previsto dalla norma armonizzata EN 50575, devono essere marcati con:

Inoltre i cavi possono anche essere marcati con i seguenti elementi:

La scelta condivisa dai fabbricanti italiani è di marcare direttamente sul cavo la classe di reazione al fuoco corrispondente al fine di facilitare il più possibile l’utilizzo del cavo stesso.

Marchi e marcature dei cavi
I marchi e le marcature presenti sui cavi

Per ulteriori informazioni

Sul sito Elettricomagazine sono stati realizzati diversi articoli relativi alla tematica. Per agevolare nella lettura, qui sotto sono presenti tutti i link degli articoli relativi al regolamento CPR, inclusa un’intervista al presidente di Aice.

Articolo – Regolamento CPR e CEI 64-8 V4: tutto pronto per i cavi

Articolo – Regolamento CPR: da IMQ marchio Euro Fire Performance (EPP) per i cavi

Intervista a Stefano Bulletti e Francesco Sciarra di Aice – I Cavi e il Regolamento CPR – Prodotti da Costruzione: cosa cambia?

Articolo – Regolamento CPR: quali i cavi conformi e quali quelli non conformi?

Articolo – Regolamento CPR cavi: 3 nuove varianti CEI

Articolo – Cavi CPR: con il decreto 106/17 cambia tutto!

Si ringrazia Aice per il materiale fornito

Brady Workstation: per la progettazione di etichette e segnaletica

brady workstationPer aiutare i propri clienti a migliorare la sicurezza, la produttività e le prestazioni delle proprie applicazioni, Brady Corporation – produttore e distributore internazionale di soluzioni complete per l’identificazione e la protezione di persone, prodotti e strutture – ha realizzato Brady Workstation, una piattaforma digitale con intuitive App professionali che consentono di progettare segnaletica di sicurezza ed etichette di alta qualità per cavi e prodotti.

Con la nuova soluzione Brady Workstation è oggi possibile progettare le etichette in modo più facile e veloce, oltre a poterle più rapidamente adattare alle nuove normative sull’etichettatura grazie agli aggiornamenti centralizzati.

App su misura

10127_Brady WorkstationGrazie ai pratici strumenti di cui è dotata la Brady Workstation, i professionisti possono progettare le etichette semplicemente scegliendo le App che servono, scaricando la versione di prova valida per 30 giorni e acquistando il prodotto se lo reputano adatto alle loro esigenze.

Le App messe a disposizione permettono agli utenti di automatizzare la creazione di etichette, incluse le importazioni di dati e le sequenze complesse, nonché progettare segnaletica ed etichette personalizzate per cavi e prodotti, modelli di etichette protetti, etichette per cavi di solo testo, etichette CLP per sostanze chimiche, segnaletica di sicurezza e identificazione di locali, procedure di lockout e marcatubi. Brady, inoltre, rende disponibili le funzionalità di progettazione di base gratuitamente sul sito: www.bradyeurope.com/bradyworkstation.

Collegamenti semplificati

La nuova soluzione Brady Workstation è perfettamente compatibile con un’ampia gamma di stampanti Brady portatili e da tavolo. Per accedere alle funzionalità di Brady Workstation, è sufficiente collegare una stampante Brady a un computer connesso a Internet e stampare i modelli di etichette.

Le stampanti per etichette top di gamma di Brady consentono, inoltre, una comunicazione bidirezionale con Brady Workstation e avvertono gli utenti nel caso sia necessario sostituire i consumabili per stampare particolari modelli di etichette.

Pacchetti per la creazione di etichette

Per venire incontro ad ogni esigenza, ogni App per Brady Workstation può essere scaricata, provata e acquistata separatamente. Inoltre, per la creazione delle etichette sono proposti diversi pacchetti che contengono le App più utilizzate da alcune tipologie di operatori.

Dal 2018 Intersolar diventa The Smarter E

Nel 2018 gli organizzatori di Intersolar ed ees Europe riuniranno quattro esposizioni dedicate alle soluzioni per energie rinnovabili e intelligenti sotto il marchio The smarter E.

Due nuovi saloni affiancheranno Intersolar ed ees Europe: Power2Drive dedicata alle infrastrutture di ricarica e mobilità elettrica, ed EMPower incentrata sulla generazione di energia intelligente per edifici industriali e residenziali. 

Sull'onda della crescente digitalizzazione, il settore dell'energia sta vivendo una profonda trasformazione; per questo motivo il mondo dell'energia non può altro che essere il focus declinato in tutte le sue forme: rinnovabili, storage, integrazione intelligente, mobilità elettrica.

Proprio l’integrazione di tutte queste tecnologie, cioè la combinazione intelligente di elettricità, riscaldamento e mobilità, e l’ottimizzazione dell’autoconsumo in case private ed edifici commerciali, dove l’energia prodotta dagli impianti viene consumata in loco saranno i pilastri della prossima edizione.

Quest’anno Intersolar ed ees Europe si sono focalizzate sulle soluzioni per collegare in maniera intelligente diverse tipologie di produzione di energia, sui sistemi di stoccaggio e sull'utilizzo ottimale dell'energia. I visitatori hanno scoperto tutto ciò che bisogna sapere sulle sfide dell’integrazione efficiente, sicura ed economica delle energie rinnovabili e sui nuovi modelli di business.  Ma è necessario puntare sulla trasversalità delle soluzioni e la loro ottimizzazione: il nuovo mondo dell’energia è decentralizzato e rinnovabile.

I veicoli elettrici, soprattutto se alimentati con energia da fonti rinnovabili, contribuiscono in misura fondamentale alla svolta energetica, in quanto soluzioni di mobilità efficienti ed ecologiche. Inoltre, grazie allo sviluppo di batterie sempre più potenti, i veicoli elettrici acquisiscono rilevanza anche come risorse di accumulo. 

Appuntamento quindi dal 20 al 22 giugno 2018 nel Centro Fieristico di Monaco con The Smarter E.

 

Comuni rinnovabili 2017: Cavalese è 100% rinnovabile

fotovoltaico comuni rinnovabili 2017In dieci anni sono stati installati oltre un milione gli impianti da fonti rinnovabili e oltre 180mila impianti solari fotovoltaici realizzati senza incentivi.

Il Rapporto Comuni Rinnovabili 2017 di Legambiente, realizzato con il contributo di Enel Green Power e in collaborazione con GSE racconta che sono 3021 i comuni che producono più energia elettrica di quanta ne consumino le famiglie residenti, e 40 quelli 100% rinnovabili sia per i consumi elettrici e sia per quelli termici.

Sono 61 i Comuni che superano, in molti casi largamente, il proprio fabbisogno grazie a impianti di teleriscaldamento collegati a impianti da biomassa o geotermici.

Continua a crescere la quota di energie rinnovabili e si sta affiancando l’accumulo dell’energia cambiando di fatto il modo di produrre e consumare l’energia: si affaccia sul mercato la figura dei cittadini prosumer (produttori-consumatori di energia).

Proprio l’autoproduzione da fonti rinnovabili è al centro della nuova Direttiva europea in corso di approvazione, senza dimenticare l’importanza degli Accordi di Parigi per il futuro delle rinnovabili. I nuovi obiettivi europei sul clima e l’energia obbligano a guardare a come seguire la strada dello sviluppo delle energie pulite per raccogliere i vantaggi della della trasformazione del sistema energetico per rilanciare sviluppo e lavoro. 

Il Rapporto Comuni Rinnovabili 2017 racconta che l’Italia è in grado di puntare a un modello energetico nel quale le energie rinnovabili e l’autoproduzione sono fondamentali.

La produzione elettrica da FER è passata dal 2,6% del 2006 al 22,7% del 2016 rispetto ai consumi complessivi: i comuni rinnovabili, con almeno un impianto, passano da 356 nel 2005 a 7.978 nel 2016.

Il premio “Comune 100% rinnovabile” è stato vinto dal Comune di Cavalese, in provincia di Trento, una realtà che conta poco più di 4mila abitanti e che ha già intrapreso da diversi anni la strada dell’autosufficienza energetica.

Sono almeno 102 gli impianti solari fotovoltaici per complessivi 1,1 MW di potenza installata su tetti e coperture che contribuiscono al raggiungimento del risultato di autosufficienza energetica. A questi si aggiunge un impianto mini idroelettrico da 706 kW, un impianto a biogas da 1 MW e un impianto a biomassa in cogenerazione da 1 MW elettrico e 23,5 MW termici connesso alla nuova centrale di teleriscaldamento, inaugurata a novembre 2016.

Esempio virtuoso di interazione fra architettura di qualità e processi sostenibili legati alla filiera biomassa-energia, l’edificio ha permesso l’ampliamento della vecchia centrale esistente. L’energia termica prodotta viene distribuita verso alle utenze domestiche del Comune, mentre quella elettrica viene distribuita dal Comune, proprietario della rete elettrica. La copertura ospita un impianto fotovoltaico in grado di soddisfare tutti i fabbisogni energetici elettrici della centrale, e fornire quella in eccesso alla rete locale.

Italia Solare: rimodulare le sanzioni per gli impianti fotovoltaici incentivati

Italia SolareL’Associazione Italia Solare ha inviato una lettera al Ministero dello Sviluppo Economico e al GSE con una proposta di emendamento al DL 50/2017 per garantire la continuità di funzionamento degli impianti fotovoltaici installati, rimodulando le sanzioni a carico degli impianti incentivati.

Italia Solare evidenzia che al momento esiste un contenzioso fra GSE e operatori riguardo la decadenza dalle tariffe incentivanti, che oltre a generare incertezze, rischia di compromettere la funzionalità degli impianti. È interesse di tutti mantenere operativa produzione da fonte solare.

Da fonti GSE risulta che circa un terzo delle verifiche ha esito negativo.

In Italia si evidenzia una diminuzione degli impianti fotovoltaici connessi alla rete dovuto alla difficoltà per le aziende di fare investimenti a fronte del pericolo di perdere, per errori formali, le tariffe incentivanti già ottenute.

Il Governo ha proposto con l’Articolo 57 bis un emendamento che cerca di evitare la dismissione di quella parte di impianti dove l’origine dei moduli non sia stata correttamente dichiarata dai produttori.
Italia Solare sottolinea che la problematica non può però essere ridotta a quella della non conformità d’origine dei moduli, come nell’emendamento del Governo.

Ci sono tantissime altre problematiche che possono portare a un decadimento degli incentivi come errori nelle volture, nei procedimenti autorizzativi, nei certificati di prestazione energetica, errori nella indicazione delle date di autorizzazione o della potenza di impianto.

Italia Solare chiede al Ministero di limitare la decadenza integrale degli incentivi solo nei casi di illeciti penali accertati, per evitare che una parte molto significativa della potenza installata per ragioni burocratiche o di forma venga abbandonata. Si rischia altrimenti di pregiudicare i benefici ambientali delle normative incentivanti e gli sforzi che i cittadini e le imprese hanno ad oggi sostenuto.

Come ha infatti segnalato lo stesso Governo nella Relazione Illustrativa all’Articolo 57 bis, riduzioni della tariffa oltre il 20 % in sede di controlli possono compromettere la continuità operativa degli impianti.

È necessario tutelare i cittadini incolpevoli con impianti sino a 3 kW che hanno comprato impianti con certificazioni contraffatte. Italia Solare sottolinea che è ingiustificata una qualsiasi riduzione della tariffa incentivante, se i moduli risultano comunque essere sicuri e conformi alle norme tecniche.

È necessario che vengano effettuati controlli e le verifiche in modo efficace per sanzionare gli abusi, ma senza vanificare i benefici ambientali acquisiti e la capacità di effettuare investimenti nel settore, non solo da parte dei grandi operatori, ma anche da parte delle piccole e medie imprese.

 

Carlo Scarlata è il nuovo Presidente di Anie Aice

carlo scarlata AiceCarlo Scarlata è stato eletto dalla Assemblea degli associati per il biennio 2017 – 2019 alla guida dell’Associazione Aice che, all’interno di ANIE Federazione, rappresenta le aziende attive nei comparti dei cavi per energia e accessori, cavi per comunicazione e conduttori per avvolgimenti elettrici.

Scarlata, che succede a Stefano Bulletti, è Chief Commercial Officer di Prysmian Italia. 

“Il mio passato industriale mi lega particolarmente alla realtà dei nostri stabilimenti e di tutte le persone che vi lavorano – ha dichiarato il neo presidente Scarlata -. Il nostro è un business difficile, estremamente competitivo, dove la differenza spesso si fa sul saper fare, saper innovare e sapersi differenziare nei piccoli dettagli. Si tratta sicuramente di un business industriale per certi aspetti duro, ma che ha dimostrato nei decenni di essere anche molto solido. Credo fortemente nel contributo della nostra Associazione di categoria e mi impegnerò a guidarla per i prossimi anni con dedizione, serietà e coinvolgimento. Penso a un’organizzazione della squadra che garantisca a tutti gli associati equilibrio, competenze e autonomia d’azione allo scopo di ottenere rapidità ed efficacia delle azioni con un coinvolgimento importante delle Piccole Medie Imprese, che rappresentano l’80% dei nostri soci”

Mini Handsfree ViP: il nuovo videocitofono di Comelit

Mini Handsfree ViP ComelitIl nuovo videocitofono vivavoce Mini Handsfree ViP di Comelit – azienda che progetta e realizza sistemi di videocitofonia, antintrusione, videosorveglianza, domotica, antincendio e controllo accessi – si caratterizza per un design essenziale e la massima versatilità d’uso.

La novità che si aggiunge all’ampia gamma di videocitofoni interni vivavoce Mini è dotato di tecnologia IP, fonica full-duplex e schermo touchscreen a colori 4.3” 16:9.
È user-friendly, personalizzabile e decisamente semplice nell’impostazione delle funzioni.

Mini Handsfree ViP di Comelit è adatto a qualsiasi ambiente e stile architettonico grazie alle linee essenziali e i materiali moderni, lo spessore ridotto e il bianco della superficie lucida. 

La tecnologia IP che distingue questa nuova versione unisce alle prestazioni un’elevata facilità d’installazione. La rete ViP – basata su collegamento tramite cavo Ethernet – consente di collegare un numero di utenti illimitato, con conversazioni simultanee e senza vincoli di distanza consentendo la realizzazione di una rete dedicata e proprietaria o di integrarla a reti LAN già esistenti, realizzando così un impianto videocitofonico capace di coesistere con altri sistemi installati.

Mini Handsfree ViP dispone di pulsanti soft touch retroilluminati per la gestione dell’apriporta, dell’autoaccensione, della chiamata centralino e della funzione privacy. Attraverso particolari led segnala inoltre lo stato della porta.

A breve sarà disponibile anche in versione Wi-Fi.

 

Socomec Delphys MP Elite+: 12% in più di potenza attiva

Socomec DELPHYS MP Elite+Socomec, specializzata nello sviluppo di soluzioni di potenza integrata, presenta Delphys MP Elite+ la nuova soluzione UPS che consente di ottenere il 12% in più di potenza attiva.

Il nuovo arrivato della gamma Socomec Delphys è dotato di un fattore di potenza di 0,9, è disponibile da 80 a 200 kVA e funziona in modalità VFI (on-line a doppia conversione) per garantire la protezione totale del carico in applicazioni “mission critical”.

“È fondamentale garantire la disponibilità dell’energia, fornire soluzioni di alimentazione affidabili, ad alte prestazioni e convenienti dal punto di vista economico: i tempi di fermo sono inaccettabili. L'ultima versione della nostra soluzione Delphis MP Elite+ offre un pacchetto ancora più potente: il nuovo UPS è stato appositamente progettato per soddisfare le esigenze in continua evoluzione delle infrastrutture elettriche e rispondere alle richieste di più elevata disponibilità, sia oggi che in futuro” ha sottolineato Christopher Dorschner, Site Marketing Manager di Socomec.

Delphys MP Elite+ è pensato per le infrastrutture elettriche con le esigenze elevate, per i processi industriali o le applicazioni nel settore medicale, nelle infrastrutture o nelle telecomunicazioni:

Il trasformatore di isolamento installato sull'uscita dell'inverter garantisce un'elevata separazione galvanica tra il circuito DC e l'uscita del carico. Tale isolamento consente anche la separazione tra i due ingressi nel caso di sorgenti diverse.

Il raddrizzatore a IGBT "pulito", assorbendo corrente sinusoidale, è estremamente efficiente ed è ideale per le reti di distribuzione BT. Il fattore di potenza d’ingresso elevato e costante e un basso THDi consentono di limitare le dimensioni dell’infrastruttura di rete a monte e di ridurre conseguentemente il consumo di energia con i relativi costi.

Le funzionalità del nuovo UPS consentono di ottimizzare tutto l’impianto: il collegamento del raddrizzatore alla rete richiede solo tre cavi (senza neutro), mentre il collegamento della batteria all'UPS ne richiede solo due. Inoltre, l'elevata capacità di cortocircuito semplifica i dispositivi di protezione necessari a valle.

Grazie alla robustezza meccanica ed elettrica, all'architettura “fault-tolerant” del sistema con ridondanza integrata (come ad esempio il sistema di ventilazione), Delphys MP Elite+ è la soluzione ideale per esigenze di elevata disponibilità. 
La facilità di manutenzione riduce il parametro MTTR (tempo medio di riparazione) grazie ai sottoinsiemi e ai componenti di facile accesso, evitando costosi tempi di inattività.

Una diagnostica precisa garantisce l'alimentazione del carico con la prevenzione dei guasti in cascata per i sistemi in parallelo ad alta disponibilità.