Nuovo Sunny Boy: l’inverter del futuro

sma sunny BoySMA – azienda attiva nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di inverter solari – presenta il nuovo Sunny Boy 3 e 5 kW, successore del Sunny Boy 3000-5000TL.

Il nuovo Sunny Boy nelle classi di potenza da 3 a 5 kW si riconferma la soluzione ideale per la produzione di elettricità fotovoltaica presso le abitazioni private anche grazie alle dimensioni ridotte e alla facilità di installazione. 
Il nuovo inverter è fornito completo di SMA Smart Connected.

Attraverso la registrazione sullo SMA WebService Sunny Portal viene garantito il monitoraggio automatico del funzionamento dell‘inverter e la segnalazione di eventuali irregolarità. 

In caso di anomalie, SMA informa il proprietario dell’impianto e l’installatore che potranno intervenire tempestivamente evitando disservizi e in questo modo tempi di fermo impianto vengono ridotti al minimo. 

L’installazione dell’inverter è rapida grazie alla struttura estremamente leggera; semplice grazie al plug and play in tutta sicurezza, senza necessità di aprire l’inverter e inoltre garantisce la massima adattabilità nel dimensionamento dell’impianto.

La messa in servizio è immediata grazie all’intuitivo web server. 

Grazie a standard di comunicazione all’avanguardia è possibile integrare l’inverter con soluzioni per la gestione energetica intelligente e soluzioni di accumulo SMA anche in un secondo momento.

Ma è anche fondamentale ottimizzare il rendimento degli impianti fotovoltaici. Per supportare questa esigenza SMA con Sunny Boy ha studiato una soluzione ad hoc in collaborazione con Tigo Energy che consente di ottimizzare l’efficienza dei moduli in maniera selettiva e flessibile. 

Questa soluzione può essere applicata sia a impianti nuovi sia a esistenti. Tra i vantaggi di questa soluzione, la produzione elettrica di ogni modulo fotovoltaico – monitorato singolarmente – può essere ottimizzata in modo semplice e conveniente. Questo è molto utile in caso di ombreggiamento anche parziale dell’impianto, intervenendo sui moduli interessati. 

Diventa così possibile attuare un incremento mirato dei rendimenti energetici e una riduzione dei costi di sistema. 

 

I Cavi e il Regolamento CPR – Prodotti da Costruzione: cosa cambia?

cavi elettrici - Regolamento CPRIl Regolamento CPR riguarda tutti i prodotti fabbricati che vengono installati in modo permanente in edilizia: abitazioni, edifici industriali e commerciali, uffici, ospedali, scuole, metropolitane…  Lo scopo è quello di garantire informazioni affidabili sui prodotti da costruzione in relazione alle loro prestazioni.

Per i cavi – ai fini della sicurezza – la Commissione Europea ha deciso di considerare la reazione e la resistenza al fuoco in caso di incendio.
Tutti i cavi installati (in modo permanente) dovranno essere classificati in base alle classi del relativo ambiente di installazione.

Ne abbiamo parlato con Ing. Stefano Bulletti Presidente AICE e Francesco Sciarra – Vice presidente AICE con delega alla CPR.

AICE è l’Associazione che rappresenta le aziende attive nei comparti dei cavi per energia e accessori, cavi per comunicazione e conduttori per avvolgimenti elettrici all’interno di Federazione ANIE.

Stefano Bulletti AICEDal 1° luglio 2017, scaduto il termine di sovrapposizione normativo iniziato il 10 giugno 2016, sarà obbligatorio, anche per i cavi elettrici, il rispetto del Regolamento CPR che riguarda tutti i prodotti fabbricati per essere installati o utilizzati in modo permanente negli edifici e nelle altre opere d’ingegneria civile come abitazioni, edifici industriali e commerciali, uffici, ospedali, scuole o metropolitane.

Impatto della normativa CPR

Il nuovo Regolamento avrà un forte impatto sulle aziende del nostro comparto e sugli utilizzatori di cavi in quanto introduce un nuovo linguaggio tecnico armonizzato che deve essere obbligatoriamente recepito ed applicato in tutti gli Stati membri capace di definire in modo univoco prestazioni e caratteristiche essenziali dei cavi.

In pratica, ogni cavo sarà classificato in base al proprio comportamento al fuoco, dovrà essere necessariamente dotato di un certificato di performance (DoP) e marcato CE. È necessario sottolineare che un Regolamento Europeo contrariamente alle Direttive, è obbligatorio in tutte le sue disposizioni, si applica direttamente agli stati membri, senza trasposizioni nel diritto nazionale. Il CPR, essendo un Regolamento, è a tutti gli effetti una legge dello stato.

Qual è l’obiettivo di questo nuovo Regolamento?

Il nuovo Regolamento CPR è stato pensato dalla Comunità Europea con l’obiettivo di garantire la libera circolazione dei prodotti da costruzione ed elevare il più possibile il livello di sicurezza dei prodotti e nel caso specifico dei cavi quello relativo alla sicurezza in caso d’incendio.

Quale tipologia di cavi ricade nell’ambito del Regolamento?

Al momento l’applicabilità del Regolamento è esclusivamente riservata ai cavi con caratteristiche di reazione al fuoco, in futuro anche i cavi resistenti al fuoco rientreranno nello scopo del Regolamento appena le relative norme, attualmente in fase di studio, saranno ultimate.

Quali sono le iniziative messe in campo da AICE per informare e supportare produttori e utilizzatori di cavi nella corretta applicazione del Regolamento?

Regolamento CPR AICEAICE ha avviato una campagna informativa diretta a tutti coloro che quotidianamente trattano cavi elettrici per energia e trasmissione dati nell’ambito del Regolamento Prodotti da Costruzione.

La campagna consiste in una serie di azioni che vanno dalla diffusione d’informazioni attraverso i media fino al roadshow che nei prossimi mesi toccherà l’Italia (prima tappa il 23 febbraio a Milano) con una serie di convegni organizzati insieme a CEI, TUTTONORMEL e Collegio dei Periti industriali delle provincie di Milano e Lodi.

Importante, anche, la collaborazione con FME che porterà ad un piano comunicativo congiunto e mirato alle necessità dei distributori.

Nell’ambito della campagna d’informazione, AICE ha inoltre realizzato un documento/guida – I cavi e il Regolamento prodotti da costruzione – CPR UE 305/11 – che illustra in maniera sintetica e comprensibile il regolamento.
Il materiale ufficiale AICE, riconoscibile attraverso il logo CPR AICE appositamente realizzato dalla nostra associazione, è scaricabile dal sito Anie.

La formazione è comunque un elemento importante per gli operatori del settore elettrico. Quali sono le vostre proposte per il settore dei cavi, in particolare per progettisti e installatori?

Le iniziative sono finalizzate proprio a presentare agli addetti ai lavori gli obblighi di legge da rispettare, le classi di reazione al fuoco, le prestazioni minime da garantire, i tipi di ambienti e le tempistiche di applicazione. Con questo bagaglio di informazioni progettisti e installatori saranno in grado di realizzare impianti sempre più sicuri ed affidabili

Nella cucina ci sono tre elementi fondamentali per il successo di una buona ricetta: qualità, varietà e integrazione degli ingredienti. Per un impianto elettrico sicuro valgono le stesse regole?

A mio avviso anche per realizzare un impianto elettrico sicuro gli ingredienti fondamentali sono tre: scelta di componenti affidabili e certificati, installazioni fatte a regola d’arte secondo le norme del CEI e verifiche e controlli degli impianti.
Proprio in quest’ottica PROSIEL sta lavorando all’interno di Federazione ANIE per promuovere l’uso sicuro dell’energia sottolineando anche l’importanza che deve avere la corretta manutenzione.

Come si riconoscerà un cavo rispondente al Regolamento?

Per migliorare la riconoscibilità dei cavi CPR, la scelta condivisa dai produttori italiani è stata quella di marcare direttamente sul cavo, oltre alle classiche marcature che hanno sempre caratterizzato i cavi elettrici, anche la classe di reazione al fuoco corrispondente.

Questo sarà l’elemento fondamentale che permetterà di distinguere in modo inequivocabile i nuovi cavi da quelli precedenti al Regolamento. Oltre a questo aspetto, i fabbricanti dovranno marcare altre informazioni, come ad esempio l’anno di produzione o altre informazioni utili, al fine di garantire la tracciabilità del prodotto ai sensi del Regolamento CPR, in questo modo le autorità competenti avranno maggiori informazioni nell’ottica di migliorare i controlli in merito alla conformità e rintracciabilità dei prodotti.

Quali sono le responsabilità di produttori, distributori e installatori in merito all’applicazione del Regolamento?

Mentre fabbricanti e distributori saranno responsabili rispettivamente per la produzione e commercializzazione dei prodotti, installatori e progettisti saranno responsabili per la corretta scelta del cavo da installare all’interno degli edifici al fine di realizzare un impianto elettrico il più sicuro possibile limitando al minimo i rischi per persone.

Quando viene rilasciata e cosa contiene la DoP?

A seguito del rilascio da parte dell’Organismo Notificato del certificato di Costanza delle Prestazioni, i fabbricanti sono in grado di redigere la propria “Dichiarazione di Prestazione” (DoP) assumendosi la responsabilità della conformità del prodotto a quanto dichiarato. All’interno della DoP installatori e progettisti troveranno tutte le informazioni richieste dall’allegato III del Regolamento CPR (ad esempio la classe di reazione al fuoco, le indicazioni sull’uso del cavo…).

Le DoP dei vari prodotti saranno disponibili in forma cartacea o elettronica visitando il sito web del produttore del cavo acquistato.

Cosa permetterà all’installatore/progettista di scegliere il cavo adatto per un certo ambiente?

Saranno le norme installative come ad esempio la CEI 64-8 che aiuteranno progettisti e installatori a scegliere il cavo giusto a seconda degli ambienti e del tipo di installazione. In Italia, il Comitato Elettrotecnico Italiano ha emesso la Norma CEI 35016 che fissa le quattro classi di reazione al fuoco in grado di rispettare le prescrizioni installative necessarie per progettare un impianto nel completo rispetto della regola dell’arte.

Innovazione è una parola oggi molto utilizzata. Quali novità dobbiamo aspettarci nei prossimi anni nel settore dei cavi?

Il nuovo Regolamento CPR troverà applicazione in uno scenario in cui, secondo l’Istat, nel solo ambito domestico, ogni anno in Italia si verificano circa 4 milioni di incidenti, di cui oltre 240mila imputabili a cause elettriche imputabili. Anche se i cavi elettrici sono raramente causa di un incendio, a causa della loro pervasività sono gli elementi chiave di un impianto.

Dal punto di vista tecnologico, ricerca e innovazione hanno fatto passi da gigante e hanno permesso alle aziende italiane ed europee di realizzare prodotti sempre più sicuri.

Certamente a seguito del Regolamento CPR assisteremo a una crescita dei requisiti di sicurezza richiesti ai produttori, che ci ha spinti a studiare soluzioni in grado di rendere ancor più efficienti e sicuri i cavi utilizzati nelle strutture e opere in cui verranno installati.

Per ulteriori informazioni

Articolo – Regolamento CPR la nuova era dei cavi

Articolo – Regolamento CPR e CEI 64-8 V4: tutto pronto per i cavi

Articolo – Regolamento CPR: da IMQ marchio Euro Fire Performance (EPP) per i cavi

Revolution tour “La nuova era dei cavi”: a Milano la prima tappa

Il 1° luglio 2017 diventerà obbligatorio il Regolamento Prodotti da Costruzione CPR, il roadshow “Revolution Tour “la nuova era dei cavi” di AICE nasce per promuovere la cultura tecnica e normativa sul tema della sicurezza.

AICE è l’associazione di ANIE Federazione che rappresenta le aziende attive nei comparti dei cavi per energia e accessori, cavi per comunicazione e conduttori per avvolgimenti elettrici.

Il Regolamento CPR riguarda tutti i prodotti fabbricati che vengono installati in modo permanente negli edifici industriali e commerciali, nel settore residenziale.

Regolamento CPR AICEAICE ha avviato una campagna informativa per tutti quei professionisti che trattano cavi elettrici per energia e comunicazione sul nuovo Regolamento prodotti da Costruzione UE 305/2011, meglio noto come Regolamento CPR. Ha realizzato un documento “I cavi e il Regolamento prodotti da costruzione – CPR UE 305/11” che illustra il nuovo Regolamento.

Il roadshow “Revolution Tour “la nuova era dei cavi” si occuperà proprio del Regolamento CPR e degli obblighi relativi ai cavi elettrici toccherà diverse città: Milano, Firenze, Salerno, Bolzano, Roma, Bari, Torino, Catania, Cagliari, Padova, Lamezia Terme, Bologna, Napoli, Venezia, Pisa, Udine e Palermo, grazie alla collaborazione di CEI, TUTTONORMEL, Collegio dei Periti industriali delle provincie di Milano e Lodi e diversi altri attori della filiera elettrica.

Il primo appuntamento è il 23 febbraio a Milano presso l’Hotel Michelangelo di via Scarlatti 33 (sala Mosè).

Nell’ambito del convegno CEI dedicato alle prestazioni funzionali e di sicurezza degli impianti elettrici, una sessione sarà dedicata al Regolamento, sugli obblighi che esso prevede, e alle tipologie di cavi coinvolti.

Maggiori informazioni sul programma del convegno  a questo link.

Per aggiornamenti sulle prossime tappe del tour CPR visita il sito www.aice.anie.it

Domani su questo portale potrete leggere l’intervista realizzata a Stefano Bulletti, presidente AICE e Francesco Sciarra Vice Presidente AICE che parleranno proprio di questo nuovo regolamento CPR che coinvolge i cavi.

Climatizzatori con pompa di calore: quale incentivo scegliere?

Climatizzatore Daikin Alcantara

Climatizzatore Daikin Alcantara

Se si decide di installare i climatizzatori con pompa di calore, è possibile beneficiare degli incentivi come indicato nella Legge di Stabilità 2017. In questo caso sono a disposizione: le detrazioni del 50% per le ristrutturazioni edilizie; l’ecobonus 65% per lavori di efficientamento energetico, il bonus mobili 50% oppure il conto termico 2.0.

A questo si aggiunge anche l’aliquota IVA agevolata per il climatizzatore e tutti i beni “significativi”.
Bisogna però capire quale scegliere e quale sia il più adatto.

Ecobonus 65% per interventi di efficienza energetica

È possibile richiedere questo incentivo per i climatizzatori con pompa di calore per riscaldamento e raffrescamento installati in sostituzione dell’impianto di riscaldamento esistente. Ovviamente sono quelli con elevata efficienza.

Possono detrarre sia le persone fisiche sia le aziende e vale per qualsiasi edificio con un impianto di riscaldamento installato.

Sono detraibili anche le spese di progettazione e il limite per questa tipologia di intervento è 30.000 euro.
Tutti i pagamenti – per essere validi – devono essere effettuati con bonifico bancario idoneo e il rimborso sarà suddiviso in 10 rate.

È obbligatorio conservare tutta la documentazione inerente agli interventi e i pagamenti.

Detrazione 50% sulle ristrutturazioni edilizie

Climatizzatore Hitachi

Se si effettua una ristrutturazione in una abitazione è possibile usufruire della detrazione 50% anche per i climatizzatori con pompa di calore anche non ad alta efficienza, utilizzabile anche per il riscaldamento in inverno a integrazione o sostituzione dell’impianto di riscaldamento presente

In questo caso è solo per le persone fisiche, ma è valido sia per i proprietari sia per gli inquilini o i familiari, a patto che siano loro a sostenere le spese.

Non è necessario effettuare una ristrutturazione contestuale come per il bonus mobili, ma questo incentivo è solo per interventi in case e abitazioni.

Tutti i pagamenti – per essere validi – devono essere effettuati con bonifico bancario idoneo e il rimborso sarà suddiviso in 10 rate.

È obbligatorio conservare tutta la documentazione inerente agli interventi e i pagamenti.
Sono detraibili anche le spese di progettazione e legate ai lavori e tetto di spesa a 96mila euro.

Il Bonus mobili

Super Daiseikai 8 di Toshiba Multiclima

Questa tipologia di incentivo è legata a una ristrutturazione edilizia, vale per tutti i climatizzatori con classe di efficienza energetica A+ o superiore.

È applicabile solo per persine fisiche e per edifici residenziali, ma è valido sia per i proprietari sia per gli inquilini o i familiari.

In questo caso non è richiesto che sia presente già un sistema di riscaldamento, ma è obbligatorio che la ristrutturazione edilizia sia fatta nello stesso periodo dell’acquisto del climatizzatore.

Il tetto di spesa di 10mila euro e il rimborso in dieci rate annuali di pari importo.

Nuova Guida_bonus_mobili 2017.

Il conto termico 2.0

Il nuovo Conto termico è un incentivo usufruibile da privati e amministrazioni pubbliche per interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell’efficienza energetica. È calcolato in base all’energia termica prodotta (dalla macchina e zona climatica) e viene erogato in 2-5 anni. Se il totale dell’incentivo non supera i 5.000 €, invece, viene erogato in un’unica rata.

Inoltre è a disposizione un catalogo con gli apparecchi domestici idonei, in modo da agevolare chi acquista un prodotto e ottenere l’incentivo attraverso una procedura semplificata e semi-automatica.

Rientrano in questa categoria i climatizzatori con pompa di calore con determinate prestazioni energetiche che devono essere installati in sostituzione di un impianto di riscaldamento preesistente.

Maggiori informazioni sul sito Assoclima o nell’articolo Guida al conto termico.

Nuove tariffe elettriche

La novità più significativa per chi ha installato una pompa di calore è la riforma delle tariffe elettriche entrata nella seconda fase dal primo gennaio 2017 e sarà completata nel 2018.

Dall’inizio del 2017 non esistono più le tariffe elettriche D2 per residenti fino a 3 kW, D3 per non residenti e residenti con più di 3 kW e D1 per le pompe di calore, ma è stata introdotta un’unica tariffa TD che varia solo in base alla potenza impegnata e al kWh prelevato dalla rete dal ogni cliente.

Le modifiche – che aboliscono gradualmente la progressività della tariffa, cioè il fatto che il costo del kWh aumenti con il crescere dei consumi – stanno portando risparmi in bolletta.

Inoltre, grazie alla riforma, costa meno aumentare la potenza elettrica impegnata, necessaria per chi vuole dotarsi di una pompa di calore e ha un contatore da 3 KW.

Maggiori informazioni sul sito Assoclima 

Green’UP BTicino risponde all’obbligo di ricarica dei veicoli elettrici

Green'Up AccessGreen’Up è la soluzione di Bticino per la ricarica dei veicoli elettrici – sia resistenziale sia pubblico – in adempimento agli obblighi del Dlgs 257/2016 –  pubblicato il 13 gennaio – che recepisce la Direttiva europea 2014/94/UE DAFI sui combustibili alternativi.

Secondo il decreto è necessario garantire modalità di ricarica accessibili e disponibili ovunque e in qualsiasi momento, in particolare in corrispondenza delle abitazioni e dei posti di lavoro.
Tra i vari interventi, la dotazione di punti di ricarica per veicoli elettrici negli edifici.

Entro il 31 dicembre 2017, infatti, i Comuni devono adeguare i regolamenti e assicurare che sia prevista la predisposizione all’allaccio per la possibile installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli.

Green'Up_novitaBTicino – sempre attenta ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico – risponde con la propria offerta di soluzioni per la ricarica Green’Up, una gamma completa di sistemi di ricarica per edifici residenziali e diversi dal residenziale, come indicato nella legislazione approvata.

Green’Up Access è pensata per applicazioni residenziali che in modalità ricarica lenta permette di alimentare il veicolo attraverso il cavo in dotazione, erogando fino a 14A contro gli 8A di una presa standard.
Economica e semplice da installare a muro, è la soluzione ideale, consentendo una ricarica del veicolo elettrico in 6-8 ore in totale sicurezza.

Green’Up Premium è pensata per spazi residenziali e non residenziali, pubblici e privati e per i luoghi di lavoro con un’’erogazione sino a 32 A garantendo la ricarica completa del veicolo in sole 3 ore.
È dotata di controllo della ricarica per programmare l’orario di avvio della ricarica ed escluderla in caso di sovraccarico, evitando interruzioni del servizio, ed è disponibile per installazione a muro o a pavimento su colonna.
Dispone di una presa protetta Tipo 2S EV, conforme alle Direttive Europee e alle esigenze dei costruttori di automobili.

MyDatec: ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore

Ventilazione meccanica controllata (VMC) e recuperatore di calore insieme consentono di migliorare la qualità dell’aria e risparmiare energia. Queste le peculiarità della serie SMART+ di MyDatec che integra in un unico dispositivo diversi sistemi di recupero, statico e termodinamico, in grado di garantire autonomamente il miglior comfort abitativo con il minore impatto ambientale.

La normativa introdotta in Europa impone la costruzione di nuovi edifici ad “energia quasi zero”, NZEB (Nearly Zero Energy Building), entro il 31 dicembre 2018 per quelli pubblici ed entro il 31 dicembre 2020 per i privati.

RT200+ MYDatec ventilazione meccanica controllataLa ventilazione meccanica controllata (VMC) a doppio flusso termodinamica proposta da MyDatec è una soluzione all’avanguardia che con un unico sistema consente di ventilare, riscaldare, raffrescare, filtrare e deumidificare gli ambienti, garantendo in modo costante il comfort abitativo.

Le soluzioni di climatizzazione MyDatec offrono elevati standard di efficienza, migliorano sensibilmente il comfort abitativo, rispondono alle richieste di risparmio energetico.

Se si sta ristrutturando un’abitazione o un edificio, è utile prevedere un sistema di ventilazione meccanica (o VMC) con recuperatore di calore per garantire qualità dell’aria e benessere.

Le soluzioni di climatizzazione MyDatec offrono elevati standard di efficienza, migliorano sensibilmente il comfort abitativo, rispondono alle richieste di efficienza energetica.

La smart Home secondo MyDatec

Questa tecnologia è intelligente e con un cuore verde ed è la soluzione ideale per case sostenibili e a basso impatto energetico.

Il nuovo sistema lavora infatti sull’aria interna della casa estraendo il calore e il freddo, per ventilare recuperando energia. Si tratta di una soluzione adatta per il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni in bioedilizia e le case passive, dove l’impiego in parallelo della tecnologia di recupero termodinamica può fornire risparmi elevati, e diventare l’unico sistema di regolazione termica della casa, eliminando il ricorso all’impianto tradizionale.

La nuova serie SMART+ garantisce il recupero di calore dall’aria estratta in qualsiasi condizione climatica, grazie alla combinazione di recuperatore di calore a flussi incrociati.

Con un unico dispositivo in grado di ventilare, riscaldare, raffrescare, filtrare e deumidificare gli ambienti è possibile garantire la regolazione attiva della temperatura in ogni stagione indipendentemente dalle condizioni esterne.

In inverno Smart + definisce la modalità di recupero più efficace in base alle condizioni ambientali e alle esigenze di chi vi abita: recupero di calore statico inferiore al 100% con contenimento delle dispersioni per ventilazione; recupero di calore termodinamico superiore al 100% con regolazione attiva della temperatura in riscaldamento.

In estate Smart + si comporta come un sistema di climatizzazione ad aria, quindi il recupero di calore statico è un contributo marginale e la pompa di calore è utilizzata per raffrescamento e deumidificazione
La pompa di calore sull’aria estratta garantisce il recupero di calore dall’aria estratta in qualsiasi situazione climatica, evitando oltretutto l’installazione di eventuali unità esterne.

MYdatec funzionamentoI sistemi di ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore si basano sul principio dello scambio termico e che si servono di due ventilatori:

Ovviamente durante quest’operazione, i due flussi non vengono mai a contatto.
I flussi d’aria sono impercettibili grazie alle portate d’aria ridotte e questo garantisce silenziosità e provoca la sensazione di correnti d’aria.

L’installazione di una macchina per la ventilazione meccanica controllata (VMC) consente di:

RISCO Group: consolidamento della propria rete distributiva

FreeControl App di Risco GroupRISCO Group – azienda specializzata nel mercato della sicurezza e specializzata nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di un’ampia gamma di soluzioni di sicurezza integrate – ha ampliato e consolidato la propria rete distributiva, che conta ora su 33 distributori ufficiali, 12 partner Gold e 1 partner Platinum a meno di un anno dal lancio del programma Stars pensato per favorire la crescita dei partner. 

Il programma Stars, che consente di accumulare punti Stars tramite la scansione dei QRcode presenti sugli imballi delle soluzioni RISCO selezionate, premia i migliori partner offrendo la possibilità di crescere diventando partner Gold o Platinum sulla base della soglia di punti raggiunta e del numero di certificazioni conseguite durante l’anno. 

Il programma prevede tre livelli di partecipazione – Silver, Gold e Platinum – studiati per incentivare la crescita, la competenza e la formazione degli installatori. 

Il livello di adesione – Silver – si ottiene con la semplice registrazione al programma, quello Gold e Platinum raggiungendo rispettivamente 25.000 o 80.000 punti Stars e 2 o 4 certificazioni. 

L’obiettivo del programma è di crescere con i partner garantendo competenza e qualità installativa aumentando la visibilità e le opportunità di business.

“Il nostro obiettivo è quello di sostenere e premiare la professionalità dei nostri partner e assicurare agli utenti finali un più facile accesso a professionisti della sicurezza competenti a cui rivolgersi per qualsiasi tipo di consulenza. Il riconoscimento del titolo Gold e Platinum rappresenta una importante garanzia di qualità, competenza e professionalità – requisiti che consideriamo irrinunciabili per un circuito professionale come quello di RISCO Group. Infatti, essere partner Gold o Platinum è il risultato di un percorso di selezione e verifica attraverso parametri precisi stabiliti da RISCO e dell’ottenimento di certificazioni di livello professionale,” ha dichiarato Ivan Castellan, Branch Manager di RISCO Group Italia. 

 

Primo New Concept Store Toshiba a Reggio Emilia

New Concept Store ToshibaObiettivo differenziarsi e offrire comfort, efficienza energetica e tecnologia di alta qualità: su queste basi è stato inaugurato a Reggio Emilia il primo New Concept Store Toshiba dedicato ai prodotti del mondo della climatizzazione e del riscaldamento.

Grazie a Obiettivo Clima, partner della rete, questo spazio è in grado di esprime qualità tecnologica del brand nipponico, accogliere il cliente e accompagnarlo nella scelta dell’acquisto del prodotto più adatto alle esigenze. Lo store è dedicato al clima, al comfort e al benessere degli ambienti residenziali e commerciali.

New Concept Store ToshibaLo spazio rientra nell’attività Toshiba Partner Club, il programma esclusivo che raggruppa una selezione di aziende che propongono ed installano i prodotti Toshiba nel settore della climatizzazione e del riscaldamento.

L’idea è quella di valorizzare il valore tecnologico e innovativo dei prodotti Toshiba Italia Multiclima in un’area espositiva, curata, razionale ed elegante, ma allo stesso tempo creare un luogo dove sia possibile condividere concretamente con tecnici specializzati le proprie necessità in fase di progetto e ottenere un’assistenza tecnica di alto profilo.

Obiettivo Clima – attiva da oltre 20 anni sul territorio emiliano – grazie a questo New Concept Store Toshiba è in grado di supportare gli operatori del settore, progettisti, installatori e architetti, ma anche il cliente finale, nella scelta di un prodotto, evidenziando le potenzialità e le caratteristiche delle diverse soluzioni e garantire una consulenza tecnica qualificata sul miglior sistema da installare.

Nel nuovo showroom sono esposte tutte le ultime novità progettate del marchio giapponese sia per la climatizzazione residenziale sia per il settore terziario e commerciale.

Tra queste la serie Mirai che è equipaggiata con il nuovo refrigerante R32, Super Daiseikai serie 8 in grado di assicurare un elevato livello di comfort associato ad un’eccellente efficienza energetica, sistemi per il light commercial e i sistemi VRF per le progettazioni nel settore commerciale.

 

Rinnovabili, il 2016 chiude con luci e ombre

Energie rinnovabiliSecondo i dati raccolti dall'Osservatorio Anie Rinnovabili, nel 2016 le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico (complessivamente circa 738 MW) hanno subito un calo del 19% rispetto all’anno precedente.

Il trend positivo delle installazioni fotovoltaiche durante l’anno è stato costante in ogni mese, permettendo di raggiungere il valore di 369 MW (+22% rispetto al 2015). Significativo (+9%) anche l’incremento nel numero di unità di produzione connesse.

La maggior parte delle installazioni risulta di potenza inferiore ai 20 kW, quindi tipicamente residenziale, e fino a 100 kW (terziario e PMI), favorite dalle detrazioni fiscali per il cittadino e dai benefici dell’autoconsumo per le imprese.
 

In calo invece la potenza dei nuovi impianti eolici installati che, con circa 290 MW nel 2016, risulta in diminuzione del 40% rispetto al 2015. Statistiche rinnovabiliMentre il trend mensile dell’eolico è sempre stato altalenante, hanno subito invece un piccolo aumento (+0,8%) le unità di produzione da fonte eolica connesse in rete.

Per quanto riguarda la diffusione territoriale, quasi tutta la potenza connessa (99%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia. Le richieste di connessione di unità di produzione di taglia superiore ai 200 kW costituiscono l’83% degli impianti installati. In riferimento alle piccole taglie, le richieste di connessione di impianti di potenza inferiore ai 60 kW sono il 13% del totale installato nel 2016 in termini di potenza.
 

Non è stato un anno positivo nemmeno per l’idroelettrico: il comparto ha visto ridursi del 33% la nuova potenza installata (circa 79 MW) rispetto al 2015. Come per l’eolico, il trend mensile delle nuove installazioni idroelettriche è stato altalenante. Da segnalare la ripresa mostrata nel secondo semestre 2016 rispetto al primo, in particolare per il mini-idroelettrico. Il numero di unità di produzione rispetto all’anno precedente ha subito un decremento del 14%.

I nuovi impianti idroelettrici di taglia inferiore a 1 MW connessi nel 2016 costituiscono il 56% del totale, mentre gli impianti superiori a 3 MW rappresentano il 23% della potenza installata.

BLADEControl Weidmüller: monitoraggio per impianti eolici

Bladecontrol weidmullerCon la soluzione BLADEcontrol, Weidmüller presenta un innovativo sistema di monitoraggio per impianti eolici.

Il settore della produzione dell’energia eolica è una realtà in forte espansione che sta acquisendo importanza nel panorama energetico internazionale. I generatori eolici, cuore di un parco eolico, stanno aumentando di dimensioni e quindi di complessità, diventa necessario e fondamentale l’affidabilità.

Se le risorse devono essere utilizzate in modo efficiente, le caratteristiche elettriche devono essere misurate e monitorate con precisione. Per ottimizzare il consumo d'energia di macchine e impianti è, quindi, necessario registrare ed analizzare tutti i dati nel dettaglio.

Per questo motivo si stanno sviluppando sistemi di gestione e strumenti per il monitoraggio, in grado di garantire non solo l’affidabilità, ma anche di prevenire disservizi e malfunzionamenti che portano all’indisponibilità delle macchine, magari proprio nei momenti di massima presenza di vento.

Per supportare questa esigenza Weidmüller propone la soluzione BLADEcontrol che può essere installato sia su impianti di nuova costruzione, sia su sistemi già esistenti. 

I sensori del dispositivo monitorano le condizioni del rotore delle pale e controllano la formazione di ghiaccio, permettendo di intervenire in tempo utile evitando danni provocati dal ghiaccio stesso. 

In caso di rilevazione, BLADEcontrol invia un segnale all’unità di controllo dell’impianto che bloccherà immediatamente l’attività delle pale al fine di prevenirne la rottura.

Il sistema si compone di sensori installati direttamente sulle pale; da un’unità di controllo centrale (HMU), i cui dati vengono trasmessi tramite Wi-Fi con access point posizionati sulla navicella (APNAC); da un dispositivo di misura e comunicazione (ECU); da un server di backup dati (DBS) e da un sistema di visualizzazione web-based (WebVIS).

BLADEcontrol ha un'importanza strategica nella gestione degli impianti eolici poiché fornisce un quadro completo e real-time del funzionamento o di eventuali anomalie, anche da remoto.

Weidmüller è costantemente impegnata nello sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili, ad alto valore aggiunto per rispondere al meglio alle esigenze dei clienti e del mercato.