Rivobox, la scatola per cartongesso di Rivolux Ave

scatola per cartongesso RivoboxRivolux di Ave – azienda specializzata nell’impiantistica elettrica – reinterpreta il punto luce nelle sue componenti: dalle scatole a incasso, fino alle placche di finitura.

Le scatole Rivobox 253X4CG per pareti in cartongesso e tramezze leggere sono le prime scatole da incasso da 3 o 4 moduli che consentono di accogliere i supporti, i frutti e le placche di tutte le principali serie civili. 

É sufficiente asportare il tappo plastico “anti-malta” e piegare le alette metalliche brevettate da AVE per aumentare l’interasse delle viti da 83,5 mm a 108,5 mm e trasformare così un punto luce da 3 moduli in uno da 4 moduli.

Grazie a questo sistema flessibile ed innovativo è possibile modificare il progetto in corso d’opera grazie all’espandibilità della scatola già murata.

Agevolare il lavoro dell’installatore

L’installazione è molto facile e veloce: le alette plastiche laterali per il fissaggio alla parete permettono di applicare la scatola da entrambi i lati della lastra, dimezzando in questo modo i tempi di installazione in cantiere, i costi e aumentando la flessibilità. Sono dotate di fori a nido d’ape per facilitare l’inserimento delle viti e assicurare una maggior tenuta di fissaggio al tramezzo. 

RivoluxLe scatole Rivobox per pareti in cartongesso sono, inoltre, predisposte per l’inserimento dell’accessorio blocca tubo corrugato offrendo la possibilità di fissare sia tubi con diametro da 20 mm che quelli con diametro da 25 mm, fino ad un massimo di 10 tubi per scatola; con un solo accessorio si possono fissare le due sezioni di tubo corrugato più utilizzate nell’impianto elettrico. Questo raccordo inoltre permette di rifilare il tubo a filo del bordo interno della scatola aumentando lo spazio di manovra interno per l’inserimento dei cavi. 

Le scatole Rivobox hanno un livello di protezione dell’involucro sul fondo IP4X che consente di mantenere o aumentare l’isolamento della struttura per il risparmio energetico.

Inoltre, rispettano i parametri previsti dalla Norma CEI 64-8 per luoghi speciali.

 

Come affrontare nel modo migliore la manutenzione degli UPS?

Per aiutare ad manutenzione UPSaffrontare nel modo migliore la manutenzione dei Gruppi statici di continuità (UPS), Eaton ha realizzato un nuovo documento dal titolo: “Come scegliere l’approccio corretto alla manutenzione degli UPS “, che approfondisce vantaggi e svantaggi di quattro delle opzioni più comuni, con l’obiettivo di fornire agli utenti una gamma d’informazioni complete per ottimizzare il grado di protezione fornito dai propri UPS.

Come precisa Fabio Mazza, Service Marketing Manager di Eaton: «L’accesso alla manutenzione è fondamentale per proteggere la continuità operativa. “Dai documenti in nostro possesso emerge che oltre il 25 per cento degli interventi di manutenzione preventiva sono seguiti da azioni correttive. Questo dimostra l’importanza dell’attuazione di un piano di manutenzione: i potenziali problemi possono essere individuati e affrontati prima che possano provocare un’interruzione o, peggio ancora, un periodo di inattività».

Gli UPS, qualunque sia il produttore, sono dispositivi complessi e anche i migliori, se non vengono correttamente sottoposti a manutenzione, sono potenzialmente pericolosi e soggetti a guasti. Individuare e adottare l’approccio corretto aiuterà gli operatori ad evitare il rischio, aumentando allo stesso tempo il ritorno sull’investimento e allungando al massimo la durata in servizio dell’UPS. A prescindere dall’esatto svolgimento delle operazioni, un piano di manutenzione preventiva può rappresentare una delle misure economicamente più efficaci ed è fondamentale per ridurre al minimo le interruzioni dell’attività e per aumentare la durata delle apparecchiature critiche.

manutenzione degli ups

 

 

Oltre a presentare una rassegna delle possibili opzioni di manutenzione, la pubblicazione fornisce anche una serie di tabelle relative agli aspetti comuni legati alla scelta del fornitore dei servizi di manutenzione e alla definizione del piano. Analizzando le risposte a queste domande, gli utenti saranno in grado di definire quale possa essere la strategia più adatta alle proprie esigenze.

Attraverso il proprio Service, Eaton offre un’ampia gamma di servizi di assistenza per dispositivi di alimentazione nuovi o già in funzione. È possibile, così, proteggere i dispositivi di alimentazione da eventuali guasti acquistando una garanzia estesa per premunirsi per molti anni contro ogni evenienza.

 

Omron amplia l’offerta per la Factory Automation

Omron ha recentemente introdotto una serie di nuovi prodotti dedicati al mondo della automazione industriale (serie FA, Factory Automation) basati su una piattaforma di progettazione comune con specifiche di prodotto uniformate.

Si tratta della seconda tornata di dispositivi dedicati a questo settore, tra i quali è possibile trovare alimentatori switching, zoccoli per relè di sicurezza, pulsanti, dispositivi di monitoraggio dell’energia e machine controller.

Alcune novità per i dispositivi Factory Automation

Sono state uniformate la configurazione e le dimensioni dei dispositivi FA, coerentemente con il lancio nel 2016 di una serie di prodotti caratterizzati dalla tecnologia di cablaggio proprietaria “Push-In Plus. Si tratta di una soluzione pensata per i produttori dei quadri di controllo che puntano alla riduzione delle dimensioni e al risparmio di spazio occupati dai dispositivi FA nei quadri di comando, ma anche a consegne rapide in risposta alle esigenze dettate dalla globalizzazione. Tali prodotti sono già stati adottati nelle linee di produzione di oltre 3.000 aziende di tutto il mondo.

La nuova serie Omron per la Factory Automation è caratterizzata dalla tecnologia di cablaggio proprietaria Push-In Plus

L’espansione dei dispositivi FA basati sulla piattaforma di progettazione uniformata avrà un notevole effetto sinergico grazie all’offerta di un’ampia gamma di dispositivi. L’obiettivo di Omron è quello di innovare i quadri di controllo dei clienti: poiché l’altezza dei componenti varia a seconda di fattori quali la potenza assorbita e la dissipazione di calore, l’azienda ha suddiviso i prodotti per quadri di controllo in 3 categorie principali con un proprio posizionamento specifico (fila) nei quadri stessi, vale a dire I/O, controllo e alimentazione. All’interno di ciascuna categoria la società giapponese ha definito regole ottimali per garantire la riduzione degli spazi morti e l’ottimizzazione della distanza fra le canaline di cablaggio. I nuovi modelli S8VK-S (ad alta capacità) sono i primi prodotti Omron presentati nella categoria alimentatori switching cui ne seguiranno altri.

In particolare, è stata adottata la piattaforma comune per progettare i pulsanti A22N-P/A30N-P, gli indicatori M22N-P e i dispositivi di monitoraggio dell’energia KM-N3, tutti dispositivi FA montati frontequadro sui quadri di controllo, nonché per gli zoccoli P7SA-PU destinati ai relè con contatti a guida forzata per applicazioni di sicurezza e i machine controller NX1P per motion control. Fanno parte della piattaforma comune anche i modelli da 240/480 W degli alimentatori switching S8VK-S, i più piccoli al mondo.

Nuovi prodotti e caratteristiche principali

Omron S8VK-S per factory automationGli alimentatori switching S8VK-S, i più piccoli al mondo tra i modelli ad alta capacità, presentano una custodia compatta, con un volume inferiore del 50% rispetto ai precedenti modelli da 480 W.
I modelli S8VK-S ad alta capacità consentono il montaggio su guida DIN affiancato e a stretto contatto per diminuire l’ingombro, contribuendo a ridurre le dimensioni dei quadri di controllo. Soddisfano inoltre un’ampia serie di norme di certificazione e assicurano un funzionamento stabile in un’ampia gamma di ambienti grazie a una maggiore resistenza ambientale, come ad esempio un ampio campo di temperature operative (da -40 a 70 °C).
Caratteristiche:
•    Potenza nominale: 240 W e 480 W
•    Power boost: 150% (240 e 480 W)
•    Uscita per rilevamento bassa tensione (solo per i modelli da 240 e 480 W)

 

Zoccoli P7SA-PU relè G7SAI relè G7SA con terminali Push-In Plus, specifici zoccoli con contatti a guida forzata (P7SA-PU, 4 e 6 poli) sono stati introdotto lo scorso aprile e contribuiscono a uniformare il metodo di cablaggio di tutti i quadri di controllo. In caso di impiego con i controller di sicurezza, dotati anch’essi di terminali Push-In, si riduce il tempo e la quantità del cablaggio.
Gli zoccoli a 6 poli sono inoltre più sottili dei precedenti modelli a vite (la configurazione più sottile del settore), consentendo di ridurre al minimo le dimensioni dei quadri di controllo.
Per i collegamenti elettrici incrociati dei terminali di contatto dello stesso zoccolo sono disponibili barre corte che contribuiscono a ridurre ulteriormente il lavoro.
Caratteristiche:
•    Relè con contatti a guida forzata (classe A a norma EN 50205 certificata da VDE)
•    Disponibilità di relè a quattro e sei poli
•    Isolamento rinforzato fra ingressi e uscite / fra alcuni poli con polarità differente.

Omron Push-In Plus A22N-P A30N-P M22N-PTra le soluzioni per la factory automation troviamo i pulsanti e indicatori con terminali Push-In Plus A22N-P, A30N-P e M22N-P presentano fori di montaggio del diametro di 22 e 30 mm. Le tecnologie proprietarie di Omron hanno permesso di ridurre drasticamente la profondità (il volume fino al 20-30%) rispetto ai modelli precedenti. Benché il corpo delle unità di illuminazione fosse difficile da accorciare, è stata ottenuta una riduzione delle dimensioni di tali unità analoga a quella dei blocchi di contatti. Per i modelli da 4 a 6 contatti, la profondità è stata ridotta da 66,8 a 55 mm.
La combinazione tra terminali Push-In Plus e inserimento posteriore elimina la necessità di spazi laterali liberi. Ciò permette di ottenere risparmi di spazio difficili da conseguire con i blocchi dei contatti dotati di morsetti a vite, contribuendo a migliorare la versatilità e la libertà di progettazione.
Caratteristiche:
•    Migliore visibilità dei cablaggi grazie a una modifica della loro direzione
•    Design compatto
•    Possibilità di montare i blocchi di contatti in qualunque direzione per agevolare l’assemblaggio.

Omron KM-N3 monitoraggio energiaLa serie KM-N3 di dispositivi di monitoraggio dell’energia è l’equivalente dei dispositivi di monitoraggio KM-N2, studiati però per l’installazione nei quadri e utilizzabili in tutto il mondo.
L’uso di trasformatori di corrente (CT, Current Transformer) per impieghi generali consente di utilizzare tali dispositivi in molteplici impianti di produzione unitamente ai modelli KM-N2. La configurazione di questa ampia gamma comprende dispositivi di monitoraggio dell’energia monofase e trifase a 4 fili, risultando compatibile con gli alimentatori di tutto il mondo e consentendo di misurare fino a quattro circuiti con una sola unità.
Il dispositivo di monitoraggio dell’energia offre inoltre misure di precisione (Classe IEC 0.5S), una riduzione del lavoro di installazione grazie al rilevamento degli errori dei cablaggi e alla facilità di impostazione, oltre a grandi caratteri a LED bianchi e verdi di facile lettura, assicurando pertanto soluzioni valide dalla progettazione all’avvio.
Caratteristiche:
•    Compatto con capacità multi-circuito (fino a 4 circuiti collegati a un’unità)
•    Classe di precisione 0.5S (IEC 62053-22)
•    Tecnologia Push-in Plus per facilitare e accelerare il cablaggio dei terminali di comunicazione

Machine Controller Omron Combi NX1Il machine controller NX1P è il controller entry-level Sysmac che integra connettività EtherNet/IP ed EtherCAT, motion control e I/O in un pacchetto compatto, mettendo a disposizione delle macchine di taglia medio-piccola motion control e Internet delle Cose (IoT, Internet of Things).
La camma elettronica e l’interpolazione aumentano la velocità e la precisione delle macchine, dando luogo a miglioramenti della produttività e della qualità. I dati provenienti dai dispositivi e acquisiti tramite la porta EtherCAT integrata e l’unità master IO-Link installata possono essere condivisi fra le macchine tramite la porta EtherNet/IP integrata, contribuendo a ridurre i tempi di inattività delle macchine e ad aumentarne la produttività.
Caratteristiche:
•    Tempo di esecuzione delle istruzioni LD: 3,3 ns, capacità per i programmi: 1,5 Mb
•    Porta EtherNet/IP, interfaccia per schede di memoria SD e porta EtherCAT integrate
•    Assi reali utilizzati: fino a 8 (compresi fino a 4 assi di motion control)
•    Unità NX collegabili

ABB: collegamento UHVDC per fornire elettricità

collegamento UHVDC in India grazie a ABBIn collaborazione con il fornitore di energia indiano Power Grid Corporation of India Limited (POWERGRID), ABB provvederà alla realizzazione di un collegamento UHVDC che permetterà di fornire in modo affidabile elettricità a oltre 80 milioni di utenti.

Il sistema in altissima tensione, in corrente continua (UHVDC) a 800 kV, uno dei più lunghi al mondo, collegherà la municipalità di Raigarh, situata nell’India centrale, con Pugalur, nello stato meridionale di Tamil Nadu, distanti 1.830 chilometri, consentendo al Paese asiatico di godere dei benefici della rivoluzione energetica.

In grado di trasportare 6.000 MW, l’interconnessione bilaterale integrerà l’energia eolica generata nel sud con quella di produzione termica, trasferendo l’elettricità verso centri ad alto consumo situati a migliaia di chilometri. In tal modo, sarà possibile soddisfare la richiesta della zona meridionale del Paese quando la quantità di energia eolica generata sarà minima e trasferire energia pulita al settentrione nei momenti in cui il vento consentirà una maggiore produzione.

Un ulteriore vantaggio delle linee di trasmissione in corrente continua è legato al fatto che le loro infrastrutture occupano solo un terzo dello spazio rispetto ai tradizionali elettrodotti, contribuendo così ad una significativa riduzione del terreno occupato e sottratto ad altre attività (244 chilometri quadrati).

HVDC BangaloreIl Gruppo ABB vanta un notevole curriculum nel campo dei sistemi di trasmissione in corrente continua in India, dove questa tecnologia è stata introdotta nel 1989 con il progetto Vindhyachal. Il collegamento Raigarh-Pugalur, che sarà completato nel 2019, è il sesto progetto HVDC in India e la seconda installazione UHVDC, dopo l’interconnessione multi-terminale North-East Agra, oggi in fase di completamento. Il progetto chiavi in mano include progettazione, ingegneria, fornitura, installazione e commissioning, e la fornitura di importanti attrezzature quali le stazioni UHVDC che includono trasformatori, valvole di conversione, sistemi di raffreddamento e tecnologia di protezione e controllo, il tutto per un valore complessivo dell’ordine che supera 640 milioni di dollari.

Progettazione: benvenuta l’era del BIM (Building Information Modelling)

BIM Building Information ModellingIl BIM, Modello di Informazioni per una Costruzione che diventerà obbligatorio prima negli appalti pubblici e poi nel mercato privato, è destinato a rivoluzionare l’edilizia dalla progettazione all’impiantistica, fino alla manutenzione.

Tra gli addetti ai lavori edili – ingegneri, progettisti, impiantisti –  si parla molto di BIM (acronimo inglese Building Information ModellingModello di Informazioni per una Costruzione) e ultimamente vengono organizzati diversi corsi e convegni.

Cosa si intende con BIM

Il BIM indica un metodo per l’ottimizzazione della pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione di costruzioni e edifici tramite software. Infatti, un modello BIM contiene informazioni riguardanti l’edificio o le sue parti come la localizzazione geografica, la geometria, le proprietà dei materiali e degli elementi tecnici, le fasi di realizzazione, le operazioni per una corretta impiantistica e per la successiva manutenzione dei vari componenti.

Questo consente di raggruppare in un unico modello tutte le informazioni relative alla progettazione architettonica e esecutiva, all’impiantistica, alla sicurezza, alla gestione e controllo. Fotografa il ciclo di vita dell’opera dalla fase progettuale attraverso la fase di realizzazione fino a quella di uso e manutenzione

Il BIM è quindi un contenitore di informazioni, non è un prodotto e tanto meno un software, può essere definito un metodo di progettazione collaborativo e fondato sull’integrazione e offre diversi vantaggi competitivi più efficienza e produttività, meno errori, meno costi, condivisione delle informazioni, controllo costante del progetto.

Riuscire a costruire un edificio in digitale con tutte le caratteristiche del reale è un vantaggio per la committenza, ma anche per progettisti, costruttori, architetti, collaudatori.

Oggi si lavora non più solo su modelli 2D e 3D, tridimensionali, come quelli forniti dall’AutoCAD; si lavora su modelli dove viene considerata la quarta dimensione (tempo) e la quinta dimensione (costi).

Con la Direttiva 2014/24/EU, l’Unione Europea ha fornito alcune indicazioni ai paesi membri sull’utilizzo del sistema BIM nella progettazione e realizzazione delle opere pubbliche. Il sistema BIM è fondamentale per accrescere l’efficacia e la trasparenza delle procedure di appalto.

In Italia l’articolo 23, comma 13 del nuovo Codice Appalti, entrato in vigore nell’aprile scorso, prevede esplicitamente che le stazioni appaltanti possano già richiedere per nuove costruzioni e per interventi di recupero, l’uso dei metodi e strumenti elettronici come modellazione per l’edilizia e le infrastrutture (appunto, il BIM).

Al momento non è ancora un obbligo ma solo un invito a modificare mentalità e modo di lavorare, dal 2019 per le opere del valore superiore i 100 milioni, poi con una serie di scadenze progressive, il BIM entrerà a pieno regime nel 2022.

Il BIM è il futuro della progettazione che prevede un severo controllo dei costi, un’attenta gestione, un contenimento delle emissioni inquinanti, una programmazione costante e attenta: per ora nel pubblico e presto anche nel mercato del privato.

 

Klimahouse 2017 in mostra Enlight l’abitare del futuro

Enlight Klimahouse 2017Tante le novità di Klimahouse 2017, la fiera di riferimento per la competenza edilizia sostenibile, per l’efficienza energetica e il risanamento in edilizia che si svolge in questi giorni a Fiera Bolzano, il concept abitativo Enlight, una visione dell’abitare del futuro, che concepisce la casa come un abito fatto su misura.

Una casa dove la tecnologia è in grado di trasformare il comfort abitativo in comfort di vita, dove vivibilità, abitabilità, garantiscono sicurezza e una qualità di vita senza eguali.

La tecnologia trasforma la vita: progettato da Fiera Bolzano in collaborazione con l’Agenzia CasaClima e l’Associazione Provinciale Artigiani, Enlight è un innovativo modello abitativo caratterizzato da un ambiente accogliente che abbraccia la tecnologia per fonderla in comfort e rispondere alle esigenze di efficienza, risparmio e sostenibilità.

Allestita neenlightl piazzale centrale di Fiera Bolzano, è possibile vedere e toccare con mano cosa c’è sotto il vestito e quindi l’impiantistica e il know how tecnico di soluzioni all’avanguardia, innovative e sostenibili.

“Le visioni hanno bisogno di spazio ed Enlight vuole essere un luogo di motivazione ed ispirazione” – ha affermato Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano. “Enlight vuole stuzzicare la curiosità, offrire stimoli per la creazione di nuovi modelli progettuali ed essere, al contempo, motore e acceleratore di impulsi”.

Con Enlight, Fiera Bolzano si pone come portavoce di uno sviluppo tecnico e intellettuale in continua evoluzione, dove al valore emozionale dell´abitare si aggiunge a quello materiale.

enlight klimahouse 2017La filosofia alla base del progetto è che l’High Tech si fonde con High Touch, che significa che le tecnologie sono in grado di garantire le emozioni che una casa sa donare: qui risiete la differenza tra abitazione e casa sinonimo di nido accogliente, di protezione.

Il progettista e l’architetto innovativo sono visionari ma anche conoscitori di soluzioni che possono garantire un nuovo modo di abitare in armonia con la natura, l’ambiente circostante e le esigenze di tutti i giorni.

A Klimahouse 2017 è possibile vedere come l’efficienza energetica in edilizia coniuga le innovazioni, l’eccellenza tecnica e creativa, modelli abitativi virtuosi nella progettazione edilizia.
Costruire in modo diverso è possibile, basta crederci.

 

Smart Home: gestire gli accessi con Yale e Sclak

Smart Home: gestire gli accessi con Yale e SclakUna vera smart home comincia sulla porta di casa grazie a tecnologie di accesso intelligente con smartphone o tablet nate dalla partnership Yale e Sclak.

La partnership fra Yale, azienda specializzata nella produzione di serrature digitali mediante l’innovativa tecnologia di chiusura ENTR, e Sclak, avanzato sistema di controllo accessi mobile, dà nuovo slancio allo sviluppo del mercato delle soluzioni di accesso smart. 

La tecnologia e i prodotti Sclak diventano parte integrante dell’offerta di soluzioni di accesso intelligente a brand Yale, al fine di offrire soluzioni per la gestione digitale degli accessi residenziali e non solo. 

Grazie all’utilizzo del dispositivo Yale Sclak e scaricando gratuitamente l’app Sclak gli utenti abilitati potranno gestire – tramite smartphone – l’apertura e la chiusura di porte, cancelli e qualsiasi tipo di apertura comandata elettricamente, tramite il proprio Smartphone. Questa tecnologia smart garantisce un vero e proprio sistema di controllo accessi a portata di mano. 

Questa partnership permette l’integrazione del cilindro motorizzato ENTR con l’applicazione, la piattaforma cloud e i prodotti Sclak. 
Basta chiavi e duplicati: oggi è possibile aprire la porta di casa con un click, tramite smartphone, tablet e altri dispositivi Bluetooth e gestire in totale sicurezza gli accessi tramite la piattaforma cloud.

L’aspetto innovativo del sistema è la possibilità di controllare e gestire in modo semplice gli accessi a un edificio senza rinunciare alla sicurezza; è ideale – ad esempio – per un bed & breakfast.

Grazie all’offerta integrata Yale Sclak non sarà più necessario fornire chiavi o tessere, ma registrando i singoli utenti come ospiti, questi potranno accedere utilizzando lo smartphone. Inoltre, è possibile invitare persone ad accedere in un ufficio o in un edificio semplicemente mandando una chiave digitale via mail o sms.

Il proprietario – grazie a questo sistema – assegna ad ogni ospite una chiave digitale che sarà utilizzabile solo durante i giorni stabiliti e a orari prefissati.

Panasonic festeggia vent’anni di produzione dei moduli fotovoltaici HIT

moduli fotovoltaici HIT panasonic20 anni di ricerca e innovazione con 18 milioni di moduli fotovoltaici HIT venduti dal 1997 ad oggi e diversi record come il raggiungimento del 23,8% di efficienza del modulo: questi i numeri di Panasonic nel mercato dell’energia solare.

Grazie all’ innovativa tecnologia a eterogiunzione, le celle sono una combinazione tra strati ultrasottili di silicio amorfo e wafer monocristallini di alta qualità che consentono una riduzione delle perdite durante il processo di generazione dell'energia per offrire maggiore energia, affidabilità e qualità del prodotto. 

Grazie ad uno spettro luminoso più ampio e a un coefficiente di temperatura particolarmente basso i moduli fotovoltaici HIT garantiscono una resa del 5-10% superiore ai classici moduli cristallini.

L'utilizzo di materiali di prima qualità permette garantire una maggiore longevità, i materiali adottati offrono anche un'affidabilità più elevata, assicurata da una garanzia sulle prestazioni di 25 anni.

"Panasonic è davvero orgogliosa di celebrare il 20° anniversario di produzione del Modulo fotovoltaico HIT", ha affermato Kazuhiro Yoshida – Direttore di Panasonic Solar Systems Business Unit – "Quando abbiamo cominciato a produrre questa tecnologia brevettata, il nostro obiettivo era creare un mondo migliore e velocizzare la necessaria adozione globale di energia pulita. Ora, anche dopo 20 anni, ci sentiamo più che mai responsabili del raggiungimento di questo obiettivo e compieremo tutti gli sforzi necessari per andare oltre i confini tecnologici dell'efficienza di conversione dell'energia fotovoltaica".  

Tetto con Moduli fotovoltaici HITQuesta tecnologia ha permesso a Panasonic di ricercare iniziative volte a migliorare l'applicazione e la generazione di energia solare, tra cui veicoli, navi mercantili e luci portatili a energia solare per supportare la continua ricerca di un mondo più sostenibile.

Questa tecnologia è stata concretamente impiegata La città intelligente sostenibile – SST, Sustainable Smart Town – di Panasonic a Fujisawa, in Giappone, che conta circa 10.000 abitanti è stata realizzata sfruttando le potenzialità offerte da questa tecnologia. 

Per offrire una scelta ampia e la flessibilità di ottenere la massima quantità di energia possibile dai impianti, Panasonic propone diverse tipologie di pannelli e soluzioni in grado di rispondere a qualsiasi esigenza.

panasonic moduli fotovoltaici HIT

Netatmo presenta il programma “with Netatmo” per le smart home

Velux Active with NetatmoNetatmo, azienda che punta su prodotti per la smart home, per l’elettronica di consumo innovativi, connessi, intuitivi, presenta il programma “with Netatmo”, nuove soluzioni connesse integrate nelle infrastrutture delle abitazioni.
Due nuove soluzioni sviluppate in collaborazione con Legrand e Velux.

Il mercato della smart home sta crescendo rapidamente con un fatturato di 46,97 miliardi di dollari in tutto il mondo nel 2015, e dovrebbe raggiungere 121 miliardi di dollari nel 2021.

La richiesta è di soluzioni connesse che garantiscono maggiore sicurezza, risparmio energetico e comfort.
Grazie allo sviluppo della banda larga, all’utilizzo di app e smartphone per il controllo e la gestione, la smart home è ormai una realtà come dimostrato al CES 2017 di Las Vegas.

“La casa intelligente sta diventando realtà. Piattaforme cooperanti come Apple Homekit o Amazon Homekit Echo stanno contribuendo ad accelerare la crescita del mercato. Il prossimo passo è l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale all’interno delle infrastrutture delle abitazioni, per offrire nuove funzionalità agli utenti”, afferma Fred Potter, fondatore e presidente di Netatmo.

Netatmo presenta il programma “with Netatmo” e sviluppa con aziende specializzate nel settore edile nuove soluzioni connesse e integrate nelle infrastrutture delle case, sia in caso di nuove costruzioni, sia per progetti di riqualificazione energetica e ristrutturazione.

L’obiettivo è quello di fornire soluzioni per l’utente, come il controllo vocale o la regolazione autonoma della casa grazie agli algoritmi di Intelligenza Artificiale.

Primi prodotti del programma “with Netatmo”

Céliane with NetatmoCéliane with Netatmo e Velux Active with Netatmo sono le prime due co-creazioni che consentono agli utenti di ottimizzare il loro comfort.

Netatmo e Legrand hanno progettato Céliane with Netatmo per il mercato francese: la prima linea di interruttori intelligenti a parete e prese di corrente. Questa prodotti sono facili da installare, sicuri, permettono di controllare l’illuminazione, le tapparelle e gli elettrodomestici con la voce – grazie ad Apple Homekit e Amazon Homekit Echo – installando l’interruttore principale all’ingresso di casa.
I pulsanti wireless removibili inclusi nella gamma consentono di aggiungere un secondo interruttore senza opere murarie.

Netatmo e Velux presentano Velux Active with Netatmo, una linea di telecomandi e di sensori intelligenti per il controllo automatico – in base a luce, temperatura, umidità e qualità dell’aria – di lucernari, persiane e tende. (disponibile nell’autunno 2017).

Dal 2018 nei nuovi edifici la ricarica auto elettriche diventa obbligatoria

stazione di ricarica veicoli elettriciLa rivoluzione per la mobilità elettrica è cominciata, la direttiva europea 2014/94/UE, Directive alternative fuel initiative (DAFI), sui carburanti alternativi stabilisce che – dal 2019 – ogni nuova casa costruita o ristrutturata in Europa dovrà essere equipaggiata di almeno un punto per la ricarica auto elettriche.

L’iniziativa dell’Unione Europea punta a incoraggiare la diffusione dei veicoli non inquinanti al fine di ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l’impatto ambientale nel settore dei trasporti.

Anche in Italia le nuove costruzioni o recentemente ristrutturate, saranno dotate di infrastrutture per ricaricare i veicoli elettrici nel posto auto di casa, o nel box privato.

L’Italia con il Dlgs 257/2016 – pubblicato il 13 gennaio in Gazzetta Ufficiale – ha stabilito i requisiti minimi per la costruzione di infrastrutture per i combustibili alternativi, inclusi i punti di ricarica per i veicoli elettrici e i punti di rifornimento di gas naturale liquefatto, idrogeno e gas di petrolio liquefatto.

Per i nuovi edifici scatta l’obbligo di predisporre l’installazione di punti di ricarica auto elettriche.

Il Decreto modifica il Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001) e entro il 31 dicembre 2017 i Comuni devono adeguare il regolamento edilizio: la licenza edilizia è vincolata alla predisposizione per installare colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Gli immobili soggetti all’obbligo di predisposizione dell’installazione di colonnine di ricarica auto elettriche sono:

Le infrastrutture elettriche predisposte dovranno permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box per auto, siano essi pertinenziali o no, in conformità alle disposizioni edilizie fissate nel regolamento stesso.

Il provvedimento, inoltre, stabilisce di realizzare sul territorio un numero adeguato di punti di ricarica accessibili al pubblico entro il 31 dicembre 2020.
Le Regioni, nel caso di autorizzazione alla realizzazione di nuovi impianti di distribuzione carburanti e di ristrutturazione totale degli impianti di distribuzione carburanti esistenti, devono prevedere l’obbligo di installazione di punti di ricarica elettrica.