DomusTech Free di ABB: il sistema antintrusione wireless evoluto

domustech freeProteggere la casa e chi vi abita, vivere in un ambiente protetto e sicuro, oggi è possibile grazie a DomusTech Free di ABB, un sistema antintrusione senza fili evoluto.

DomusTech Free è facile da installare poiché i suoi dispositivi wireless professionali a prova d’interferenza non richiedono particolari opere murarie per la messa in opera; è semplice da configurare, grazie a un’architettura intuitiva e alla comunicazione bidirezionale dei dispositivi; è gestibile sia tramite l’elegante unità centrale o il telecomando, sia, da remoto, con il proprio smartphone.

DomusTech Free unisce l’innovativa tecnologia al design grazie a linee pure ed ergonomiche che assicurano una perfetta ambientazione in qualsiasi contesto: dal display touch screen al telecomando, ogni dispositivo di controllo è progettato con il chiaro intento di piacere al primo sguardo.

DomusTech Free un design dalle linee eleganti che si combina con la semplicità di installazione e configurazione

La sicurezza dentro e fuori casa

3293DomusTech Free di ABB garantisce il massimo della sicurezza già al di fuori dell’abitazione, dove una gamma completa di sofisticate barriere esterne di rilevazione a infrarosso forma la prima linea di difesa, pronta a vigilare su ogni angolo della proprietà e rilevare ogni presenza.

Grazie ad una tecnologia wireless professionale, il sistema di ABB è in grado di monitorare il perimetro di qualsiasi struttura con precisione e puntualità.

Inoltre, la rilevazione volumetrica segnala ogni spostamento o presenza all’interno della casa mentre la rilevazione perimetrale tiene sotto controllo ogni finestra e porta dell’abitazione.

Oltre la sicurezza con DomusTech Free

Sicurezza significa avere sempre tutto sotto controllo. DomusTech Free, oltre a difendere e proteggere la casa da tentativi di intrusione ed effrazione, è anche in grado di riconoscere altri pericoli come allagamenti, fughe di gas e incendi.

Infatti, sono disponibili rivelatori per gas metano e per GPL, rivelatori ottici di fumo e di allagamento.

DomusTech Free, una tecnologia wireless che consente di installare il sistema di sicurezza senza opere murarie

Perché scegliere DomusTech Free?

DomusTech Free è un sistema antintrusione evoluto che si caratterizza per:

Il cuore tecnologico intelligente

DomusTech Free di ABBIl processore, completamente nuovo e ridisegnato, e l’interfaccia GSM integrata sono i fiori all’occhiello della centrale DomusTech Free.

Il sistema wireless trasmette e riceve utilizzando la frequenza 868,3 MHz ed è in grado di distinguere e interpretare i segnali con assoluta precisione, grazie alla tecnologia CSMA (Carrier Sense Multiple Access) che permette di ottimizzare le comunicazioni evitando i disturbi, in quanto il trasmettitore di allarme e il ricevitore verificano l’assenza di occupazione della banda, garantendo che la comunicazione vada sempre a buon fine.

La comunicazione bidirezionale, inoltre, consente di limitare il consumo energetico.

Domustech Free ABBIl display semigrafico da 2,2″, e la tastiera, integrati nella centrale, permettono di avere sotto controllo tutte le informazioni, di monitorare gli stati dei sensori e di attivare o disattivare l’impianto di allarme sia globalmente sia per singola zona.

Per essere sempre connessa, la centrale DomusTech Free è, inoltre, dotata di un’interfaccia GSM integrata: ogni allarme viene inviato ai numeri di telefono programmati, con messaggi vocali e/o SMS, mentre DomusTech APP consente di gestire con semplicità l’impianto di sicurezza dal proprio smartphone o tablet.

Una sicurezza in più

DomusTech Free è stato sottoposto da un Ente esterno a severi controlli e a livelli di stress molto più elevati rispetto a un uso quotidiano per avere la garanzia di proteggere in ogni situazione.
Il risultato: i componenti più importanti di DomusTech Free hanno ricevuto la certificazione IMQ Sicurezza di Livello II.

Klimahouse 2017: nuovi impulsi alla progettazione ambientale

Fiera internazionale per l’efficienza energetica e il risanamento in edilizia, Klimahouse 2017 si svolgerà a Bolzano dal 26 al 29 gennaio 2017. La kermesse altoatesina, arrivata alla sua dodicesima edizione, dimostra come nell’edilizia esistano una serie di alternative ed economiche tecniche in grado di garantire un consistente risparmio energetico.

La ricerca di soluzioni innovative per il risanamento energetico degli edifici e la riqualificazione dell’immenso patrimonio del costruito sono le principali sfide che il mondo dell’edilizia dovrà, infatti, affrontare nei prossimi anni.

Klimahousecamp: a Klimahouse 2017 la nuova piattaforma

Inaugurata lo scorso ottobre a Milano, la prima edizione del Klimahousecamp, la nuova piattaforma dedicata ai temi dell’ambiente, dell’efficienza energetica, della riqualificazione e della green technology.

Un nuovo format nel segno del networking che nasce sulla scia del know-how intrinseco alla cultura altoatesina, che vede Klimahouse 2017 promotore e catalizzatore di esperienze e professionalità di calibro internazionale. Un nuovo modo di comunicare e di fare rete che viaggia anche su una dimensione digital per aprirsi a un confronto sempre più ampio, costruttivo e proiettato al futuro.

Klimahouse

Credit Marco Parisi Fotografo

Grazie a un mix di speech e testimonianze dirette, il Klimahousecamp ha offerto un’esperienza informale e interattiva che ha visto protagonisti tutti gli attori del settore: dai tecnici agli enti certificatori, dalle aziende ai residenti, per una condivisione di esperienze e di modelli innovativi con uno sguardo ai consumi energetici.

Ad aprire l’evento, Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano, portavoce di un trend sempre più marcato dalla condivisione di storie positive che possano offrire uno valido stimolo per un’economia dell’edilizia sempre più efficiente. Tra gli ospiti della giornata, Stefano Fattor, Presidente dell’Agenzia CasaClima, che ha offerto una panoramica sul comparto edilizio con una finestra sullo scenario futuro.

Uno scambio di visioni è stato al centro del dibattito ‘Consumi energetici e comfort abitativo a confronto’. Il tema affrontato da diverse angolazioni, ha offerto la testimonianza di un ente certificatore (Agenzia CasaClima), di uno studio di architettura (Solarraum), di un costruttore edile (impresa di costruzione Cacciamani) e di un privato.

Innovazione e startup’ è stato, invece, il focus del secondo dibattito. Ne hanno parlato Thomas Mur insieme al giornalista Luca Barbieri, ad Antonio Cianci, co-founder Airlite, e Alessandro Benedetti, Fondatore e Presidente Almadom.us. In questa occasione è stato presentato il valore di Klimahouse quale piattaforma per l’accelerazione del business per le startup e la nuova piattaforma Klimahouse Innovation Day.

“Il nostro sguardo è fortemente orientato al futuro e al futuro dell’innovazione”, afferma Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano. “Questa iniziativa – prosegue Mur – vuole portare avanti, anche attraverso nuove dimensioni di comunicazione, il percorso già fortemente consolidato di Klimahouse e mirato a promuovere, sempre più su larga scala, il confronto, la condivisione e la sinergia per la costruzione di una società più responsabile”.

 

Tesla lancia il nuovo tetto solare (e relativa batteria connessa)

tesla solar roofAggiornamento in fondo al post

Tesla è una società più famosa per la propria auto elettrica che per altre iniziative. Elon Musk, la mente che si cela dietro questa compagnia, è però capace di spaziare in molti settori applicativi: dalla mobilità (appunto con la Tesla) all’aerospace (con la Space Exploration Technologies Corp., meglio conosciuta come SpaceX). Infine, sempre sotto il brand Tesla, ha realizzato un paio di anni fa il Powerwall, una batteria per l’accumulo dell’elettricità casalinga generata attraverso l’utilizzo di pannelli fotovoltaici.
Recentemente Tesla ha presentato una coppia di novità ad alta tecnologia destinate a lavorare insieme e, potenzialmente, a rivoluzionare il nostro modo di intendere la generazione e la conservazione di energia elettrica: solar roof e Powerwall 2.
Il primo è un particolare tipo di pannello solare che unisce l’estetica all’efficienza: realizzate in vetro, si tratta di vere e proprie tegole che si sostituiscono a quelle preesistenti sul proprio tetto di casa. Quindi una alternativa altrettanto efficiente rispetto ai pannelli convenzionali (Musk parla di una sostanziale equivalenza), con il vantaggio di un prodotto che si mimetizza con i tetti convenzionali. Queste tegole promettono una grande longevità di utilizzo: l’idea è di assicurare circa 50 anni di vita utile, anche se oggettivamente una eventuale tecnologia in grado di accrescere notevolmente l’efficienza potrebbe renderle obsolete (o comunque meno profittevoli) ben prima.

tesla powerwall

La seconda novità riguarda Powerwall 2, evoluzione della prima batteria da casa che vede crescere la capacità di accumulo (14 kWh rispetto ai precedenti 10). Sempre secondo Musk questa accoppiata promette di rendere virtualmente indipendente la propria casa dalla rete elettrica (anche se sappiamo che le variabili da tenere in considerazione sono molte e difficilmente si arriverebbe a una totale autonomia). Con la capacità crescono però anche i costi: la nuova Powerwall 2 richiederà un esborso di circa 5.500 dollari, contro i 3.500 del modello precedente, mentre non ci sono indicazioni sul costo del solar roof.
Le nuove soluzioni di Tesla saranno commercializzate indicativamente dalla prossima estate.

 

Aggiornamento del 18/11/2016

In un recente intervento pubblico, Elon Musk ha fatto un po’ di chiarezza in merito ai costi complessivi del nuovo Solar Roof.

Secondo Elon Musk, il nuovo Solar Roof costerà meno di un tetto convenzionale. E in più produrrà elettricità.

Secondo Musk, il tetto solare costerà meno rispetto a un tetto tradizionale (il riferimento è ai tetti e ai costi negli Stati Uniti, non ci è dato sapere se le proporzioni con i tetti italiani ed europei saranno le stesse). 

Il punto non è tanto quello relativo alla capacità di generare energia elettrica che, sempre secondo Musk, sarebbe soltanto un “bonus”. In realtà pare che il vantaggio sarà di tipo logistico: il materiale di cui sono composte queste tegole fotovoltaiche dovrebbe essere nettamente più leggero rispetto alle tegole convenzionali, e questo porterebbe a un significativo vantaggio nel trasporto merci.

Ecco qui di seguito un video con un estratto dell’intervento di Elon Musk durante la presentazione del Solar Roof. 

Instapro: come far incontrare i professionisti con i consumatori?

Un successo il primo anno di attività in Italia per la piattaforma on line Instapro.it dedicata ai servizi per la casa, nata per far incontrare i professionisti con i consumatori.

Arrivato in Italia nel settembre 2015, il portale ha registrato, nel corso degli ultimi dodici mesi, una significativa espansione della propria rete, triplicando il numero di professionisti che ne fanno parte (sono oggi 6.650) e moltiplicando esponenzialmente il numero di lavori eseguiti (dai 7.890 del settembre 2015 ai 54.139 attuali), con una presenza ormai capillare su tutto il territorio italiano.

Un dinamico percorso di espansione, che si consolida con l’arrivo di un nuovo Country Manager Italia: Gianmarco Sessa, che, prima di approdare alla società olandese, ha ricoperto importanti ruoli nell’ambito di realtà imprenditoriali di respiro internazionale.

Grazie ad Instapro, da un lato, l’utente finale può avvalersi di un servizio gratuito per la ricerca di professionisti affidabili per la casa, comparare preventivi e consultare recensioni.

Dall’altro, artigiani e PMI hanno la possibilità, formulando proposte ad hoc, di generare nuove opportunità di business, entrando in contatto con nuovi potenziali clienti e offrendo un ampio ventaglio di servizi che spaziano, ad esempio, dall’imbiancatura alla termoidraulica, dagli infissi e serramenti agli antifurti e alla videosorveglianza, dalla posa pavimenti ai vari tipi di impianti elettrici.

A supporto della propria attività, Instapro.it realizza ogni trimestre un “Barometro dei servizi per la casa”, che evidenzia le ultime tendenze di mercato e gli “usi e consumi” degli italiani nell’ambito residenziale.

GianMarco Sessa Instapro.it
GianMarco Sessa-Country Manager Italia Instapro

Dall’ultima edizione emerge come oltre il 66% degli italiani continua a credere fermamente nel passaparola, all’apice della classifica dei “canali” più sfruttati per la ricerca di un professionista o di un servizio per la casa. Al suo fianco si posiziona la rete, alla quale si rivolge ben il 59% delle persone, che leggono le recensioni pubblicate dagli utenti, per documentarsi e orientare le proprie scelte.

È proprio in questo scenario incentrato sul Web che i servizi della casa rappresentano uno dei settori protagonisti e dal grande potenziale; a loro spetta, infatti, il quinto posto della “top five” dei settori in cui l’utente risulta più attivo in rete (dopo la tecnologia, i viaggi, il mondo della moda/accessori e dei libri/musica).

Per quanto riguarda, poi, l’aspetto economico, ammonta a 3.855 euro il budget medio di spesa che le famiglie italiane hanno destinato ai lavori di ristrutturazione e manutenzione della casa negli ultimi sei mesi, mentre circa il 33% degli italiani stima di spendere la medesima cifra nei prossimi sei mesi con picchi, in particolare, nei lavori di sostituzione di porte e finestre (1° posto), di ristrutturazione (2° posto) e nel riscaldamento (3° posto).

L’italiano, quindi, è da un lato ben predisposto a investire nella propria abitazione, riconosciuta sia come un valore affettivo, sia come un investimento sicuro da un punto di vista economico, dall’altro, è molto attento ed esigente nelle sue scelte e per questo sensibile alla rassicurazione da parte di altri utenti attraverso la lettura delle recensioni in rete.

Quali sono le potenzialità della Green Economy?

stati generali green economyUn tema, quello dell’“Economia Verde” e delle sue potenzialità che sarà esaminato a fondo in occasione della Quinta edizione degli Stati Generali della Green Economy, che si terrà a Rimini l’8 e il 9 novembre prossimi nell’ambito della manifestazione Ecomondo.

Un settore questo che potrebbe dare una spinta fondamentale per una ripresa solida dello sviluppo in Italia, alla luce anche delle eccellenze a livello europeo espresse dal nostro Paese che, se adeguatamente promosse ed estese, potrebbero trascinare investimenti e nuova occupazione.

Dall’analisi di 8 tematiche strategiche (emissioni di gas serra, rinnovabili, efficienza energetica, riciclo dei rifiuti, eco-innovazione, agroalimentare di qualità ecologica, capitale naturale e mobilità sostenibile), con 16 indicatori chiave, e mettendo a confronto l’Italia con le altre 4 principali economie europee (Germania, Regno Unito, Francia e Spagna), emerge, infatti, come la Green Economy italiana, anche se non priva di debolezze, nel complesso si colloca sorprendentemente al 1° posto. Un’analisi questa della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, basata su dati validati a livello europeo, e contenuta nella prima parte della Relazione che aprirà gli Stati Generali di quest’anno.

Non solo: la Green Economy italiana conquista, in questa classifica fra le cinque principali economie europee, ben 4 primi posti (nella quota di rinnovabili, nel riciclo dei rifiuti speciali, nelle emissioni pro-capite nei trasporti e nei prodotti agroalimentari di qualità certificata) e ben 3 secondi posti (efficienza energetica, nella produttività delle risorse e nell’agricoltura biologica).

Prospettive, quindi, ottimistiche per il nostro Paese, come spiega anche il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti: «L’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e la spinta all’economia circolare in Italia e in Europa rendono l’ambiente ancor più trasversale e irrinunciabile nelle politiche di sviluppo.

La strategia Industria 4.0 sarà il perno di una nuova politica ambientale, in cui saranno fortemente valorizzate le idee innovative nel settore del riciclo, l’ecodesign, i sistemi per il risparmio energetico, le tecnologie a servizio della tutela naturale.

L’Italia ha grandi eccellenze, probabilmente tra le migliori in Europa e al mondo: nelle Università, nei Centri di ricerca, nelle imprese che da tempo hanno scelto la strada dell’ambiente. Sarà la nostra offerta green a ogni livello a determinare la crescita dell’Italia in senso sostenibile».

 

Una casa senza confini con HappyHome

Disporre di una casa senza confini: è quanto offre la nuova App per smartphone e tablet firmata Gewiss, HappyHome, che permette di gestire l’abitazione in modo semplice ed immediato, anche da remoto.

Con questa nuova App per il controllo degli impianti KNX e KNX Easy da dispositivi mobili, si arricchisce l’offerta di supervisione domotica dell’azienda di Cenate (BG): HappyHome permette, infatti, di:

App HappyHome di GewissGrazie ad una grafica accattivante, con comandi specifici per ogni tipologia di oggetto da comandare e da visualizzare, HappyHome permette di utilizzare faci

 

lmente le funzioni domotiche.

Molto aiuta la navigazione estremamente intuitiva, con la possibilità di personalizzare l’interfaccia grafica con immagini di sfondo (solo per tablet), oltre che salvare i comandi utilizzati più frequentemente nell’apposita scheda “Preferiti”, per un rapido richiamo. Menu, descrizioni e comandi sono disponibili in 6 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese) per offrire una completa accessibilità a tutti gli utenti.

Per accedere all’impianto non è necessario alcun dispositivo speciale, ma è sufficiente disporre di un’interfaccia KNX/IP Gewiss collegata al bus KNX per poter gestire fino a 5 connessioni simultanee. HappyHome permette di accedere in tempo reale all’impianto sia da locale, attraverso la rete WiFi domestica, sia da remoto, attraverso una connessione Internet.

Un’App che risponde pienamente alle esigenze di controllo della casa, che sempre di più prevedono l’uso dei dispositivi personali e che vede Gewiss impegnata nello sviluppo e nella realizzazione di soluzioni per rendere più intelligenti le abitazioni e gli oggetti con i quali interagiamo ogni giorno.

La sesta edizione di Elettromondo a Rimini

Fiera elettromondoElettromondo, l’evento fieristico dedicato al mondo elettrico farà tappa a Rimini dal 17 e 18 marzo 2017 presso il padiglione B7-D7 del quartiere fieristico di Rimini. 

La manifestazione, ideata e promossa da Elettroveneta e Ferri Elettroforniture nel 2012, è alla sua sesta edizione, tre nel nord-est e due nell’area Adriatica, e rappresenta un appuntamento molto importante per gli operatori del settore elettrico.

I numeri crescenti dell’edizione del Centro Italia hanno premiato il format della manifestazione: dai 3.150 visitatori di Pesaro dell’edizione 2013 ai 4.050 di Rimini dell’edizione 2015, con una crescita parallela degli espositori che ha raggiunto i 150 marchi, selezionati tra i produttori più qualificati del mercato.

L’obiettivo della manifestazione è quello di far incontrare in un unico luogo tutti i professionisti e gli operatori: installatori elettrici ed idraulici, impiantisti, progettisti e tecnici, quadristi, esperti di automazione. 

L’edizione 2017 di Elettromondo conferma il focus: dai complementi elettrici ai sistemi di illuminazione, dalla climatizzazione al riscaldamento, dal fotovoltaico all’automazione industriale fino ai sistemi di sicurezza e televisivi, alle attrezzature di sicurezza, e alla termoidraulica. 

Fiera Elettromondo Padova 2016Oggi è importante la necessità di far coesistere professionalità diverse: multidisciplinarietà e capacità di integrazione diventano perciò un importante argomento sia per il settore elettrico, sia per quello termoidraulico.

Come per le edizioni precedenti, durante Elettromondo i visitatori avranno l’opportunità di assistere a eventi convegnistici e workshop di alta professionalità tenuti da esperti del settore: momenti formativi e occasioni di approfondimento professionale che rendono questo evento un riferimento per installatori e professionisti.

Elettromondo punterà sulle tecnologie innovative, sull'efficienza energetica e soprattutto su tutto ciò che è smart, intelligente e connesso.

Nei prossimi mesi il sito della manifestazione www.eventoelettromondo.it verrà aggiornato, verranno infatti pubblicati i momenti formativi e le anticipazioni dei temi trattati. 

Come per le altre edizioni è necessario per ottenere il proprio biglietto gratuito per accedere alla manifestazione.

 

Utilizzo dei gruppi statici di continuità

Nel precedente articolo si sono approfondite le configurazioni intrinseche e impiantistiche per l’inserimento di UPS (Uninterruptible Power Supply) in un impianto elettrico. Ora tratteremo la valutazione delle protezioni elettriche, l’interfaccia con i generatori elettrogeni e gli accumulatori per l’immagazzinamento dell’energia da utilizzare durante la mancanza rete.

Protezioni elettriche

In caso di mancanza rete, il carico può essere alimentato solo dall’inverter. Per cui, in caso di cortocircuito, la tensione viene abbassata affinchè la corrente in uscita rientri nei limiti massimi previsti (es. 1,5 In) per un tempo massimo previsto (es. 200 ms).

UPS

La protezione a monte dei gruppi di continuità può essere una protezione magnetotermica, tipicamente in curva C. Se il sistema di alimentazione è di tipo TN-S (conduttore di neutro collegato a terra, con distribuzione separata) non è necessaria la protezione differenziale.

Nel caso si usino protezioni differenziali a monte dell’UPS, queste dovranno essere di tipo A per circuiti monofase e di tipo B per circuiti trifase, ritardati di almeno 300 ms o tarabili in tempo e tarabili in corrente. La Idn (corrente differenziale nominale di intervento) dovrà essere valutata sommando le correnti di dispersione sia dell’UPS che dei carichi a valle.

La protezione a monte dell’UPS deve essere in grado di proteggere l’impianto anche a valle dell’UPS (gli UPS non proteggono l’impianto). Si può considerare come riferimento che l’UPS alimenti il carico attraverso il sezionatore di manutenzione.

Nel caso la linea di neutro venga aperta a monte dell’UPS (es. intervento di una protezione quadripolare oppure commutazione Rete-GE), per cui il neutro non è collegato a terra ed il sistema diventa momentaneamente IT, la norma CEI 64-8 ne permette il funzionamento senza dovere inserire un controllore di isolamento, in quanto è bassa la probabilità di un secondo guasto durante il funzionamento momentaneo da batteria.

UPS e Generatori Elettrogeni

Per una corretta scelta della potenza del Generatore Elettrogeno (GE), devono essere presi in considerazione:

L’UPS, secondo le proprie caratteristiche costruttive, può prevedere spunti alla alimentazione (ponte dodecafase con trasformatore), distorsioni di corrente reiettate (la condizione peggiore sono ponti monofasi o trifasi a SCR (Silicon Controlled Rectifier) senza PFC (Power Factor Correction), tempi di accensione del raddrizzatore a carico, ricarica della batteria. Quindi è necessario conoscere:

ups-2

Zs: reattanza subtransitoria o Vcc%

UPS per circuiti di sicurezza

La norma EN 50171 indica che possono essere utilizzati UPS per alimentare sistemi essenziali di sicurezza, conformi alla norma di prodotto degli UPS (EN 62040-1) e alle prescrizioni aggiuntive della norma EN 50171.

Accumulatori

Tipologie di batterie al piombo acido:

Installazione

La norma di riferimento è la EN 50272-2, dove viene indicato come installare e ventilare correttamente le batterie. La norma contiene le formule per la corretta diluizione dell’idrogeno emesso dagli accumulatori ed il dimensionamento delle aperture per la ventilazione naturale. La norma prevede un margine di 5 volte inferiore alla minima concentrazione esplosiva di idrogeno (4%).
I parametri che condizionano la vita reale dell’accumulatore sono:

Altre tipologie di accumulatori:

Nel prossimo articolo approfondiremo i concetti di base per la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria dei gruppi statici di continuità.

Autore Lodovico Piermattei, consulting & solutions engineer di Emerson Network Power in Italia per ElettricoMagazine

 

 

Illuminazione LED “Made in Italy” per la valorizzazione del Bamburgh Castle

illuminazione-led-a-bamburgh-castle1Un esempio di come l’illuminazione LED possa valorizzare l’architettura di un castello storico e renderne più funzionale la struttura, oggi destinata all’accoglienza dei turisti, viene dalla ristrutturazione del Castello di Bamburgh, vecchio maniero che si trova nel Northumberland, una zona ai confini tra Scozia e Inghilterra, affacciata sul Mare del Nord.

Si tratta di un’area di elevato valore storico e paesaggistico, in gran parte occupata da un grande parco naturale, all’interno della quale il Castello ha attraversato i secoli e porta le tracce della storia dell’Inghilterra e dei tanti conflitti con la Scozia.

La struttura è stata già più volte restaurata e attualmente è una meta turistica aperta al pubblico, con spazi in grado di ospitare matrimoni e altri eventi, caratteristica al punto da essere stata scelta anche come set per numerosi film storici.

Dotata di un vecchio impianto d’illuminazione a vapori di sodio non più al passo con i tempi, quando si è decisa la sostituzione, è stato naturale pensare a un nuovo impianto con sorgenti LED ad alta efficienza. Un progetto illuminotecnico nel quale sono stati utilizzati per l’illuminazione esterna due prodotti di gamma alta della Disano: Cripto e Lucerna.

Il primo declina una gamma di proiettori da 3.000 fino a 20.000 lumen, ottimale in caso di sostituzione di riflettori obsoleti e ingombranti e utilizzabile in contesti diversi, dalle luci del giardino di casa alle facciate, dalle aree verdi ai beni monumentali e artistici, compatto ed efficiente, equipaggiato con sorgenti LED di ultima generazione e con una perfetta resa del colore (CRI 90). Alle prestazioni illuminotecniche se ne affiancano altre ottime anche per quanto riguarda il risparmio energetico, oltre alla possibilità di aggiungere ottiche o guide di luce per ottenere diversi fasci e distribuzioni luminose.

Per l’ammodernamento e l’ampliamento dell’illuminazione esterna è stato scelto il palo Lucerna, che non è un semplice adattamento del lampione classico, ma un nuovo progetto che propone sì una forma tradizionale, ma completamente rivisitata. Due le versioni disponibili della lanterna, a sezione quadrata o circolare, abbinate a pali in stile, mentre la sorgente luminosa è inserita nella parte superiore, in modo da avere un flusso luminoso dall’alto al basso.

La presenza di una parabola consente di indirizzare con precisione la luce, senza dispersioni, in linea con le più avanzate norme antinquinamento luminoso. Realizzato in alluminio, Lucerna utilizza le sorgenti di ultima generazione, come gli ioduri metallici (luce bianca) e i LED, per avere una luce esteticamente più gradevole e un impianto più efficiente e rispettoso dell’ambiente.

 

AVE Young: la tecnologia “touch” alla portata di tutti

ave-young-touchSeguendo una tendenza inarrestabile che ha portato a modificare la modalità con cui si impartiscono i comandi alle moderne apparecchiature, AVE mette oggi la tecnologia “touch” alla portata di tutti, con l’introduzione delle nuove placche AVE Young all’interno del proprio Sistema 44.

Innovative, ultrapiatte e dai costi contenuti, integrano tecnologia e design e sono il risultato di anni di esperienza e di ricerca nel settore.

Permettono di controllare l’illuminazione e i dispositivi connessi all’impianto semplicemente toccando o sfiorando la superficie, una soluzione innovativa e anche economicamente conveniente per modernizzare le case, che progettisti, architetti ed installatori possono proporre con fiducia ai propri clienti, offrendo la miglior tecnologia al minor prezzo.

Il design ultrapiatto della gamma di placche Young conferisce una ventata di giovinezza alla linea e rende i punti luce veri e propri complementi d’arredo, soluzioni estetiche di pregio che s’integrano perfettamente alle pareti, all’arredo e agli ambienti, grazie anche ai 15 colori disponibili.

esploso-ave-young-touchRealizzate in tecnopolimero di elevata qualità, cinque di queste varianti sfruttano un innovativo trattamento, denominato “3D Color”, una novità assoluta nel settore che permette di ottenere colori con esclusivi effetti tridimensionali. Mantenendo invariato il design ultrapiatto, le placche assumono così maggior visibilità e donano agli ambienti una nota estetica unica e personalizzata.

La percezione di tridimensionalità è una caratteristica che contraddistingue anche le restanti 10 varianti cromatiche, risultato ottenuto, in questo caso, attraverso moderne tecniche di bistampaggio, dove il corpo colorato della placca si fonde con una superficie esterna trasparente che definisce un nuovo senso di profondità.

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La nuova gamma AVE Young, che può essere integrata nei sistemi di domotica Domina, è disponibile oltre che con la tecnologia Touch, anche nella versione tradizionale che prevede l’inserimento dei frutti all’interno delle cornici di finitura.

Entrambe le versioni dispongono di una serie di placche completa, composta di elementi da 3, 4 e 7 moduli per le Serie Civili del Sistema 44. Questa varietà consente di realizzare impianti misti, dove le placche Young Touch possono essere inserite nei punti di maggiore visibilità, mentre prese, lampade di emergenza e gli altri dispositivi possono essere completati con placche di finitura tradizionali, dando vita ad una soluzione versatile.