Lyric T6: il cronotermostato pronto da installare

Lyric T6 di HoneywellLyric T6 Di Honeywell è il cronotermostato semplice e veloce da installare che garantisce il comfort desiderato anche in movimento, grazie alla gestione dall’App Lyric dedicata. Controllo della temperatura in base alla posizione (geo-fencing), gestione a distanza tramite tablet o smartphone, connettività Wi-Fi, display touch-screen e modalità intelligenti di risparmio energetico sono tutte funzioni integrate nel prodotto.

«Da oggi gli installatori possono contare su un sistema di controllo del riscaldamento talmente affidabile e intuitivo da dover fornire agli utenti solo poche e semplici istruzioni, con la certezza che il termostato funzionerà come previsto, senza bisogno di interventi successivi – dichiara Mario Moura, General Manager of Honeywell’s Residential business.

Il cablaggio del ricevitore è intuitivo e semplice, grazie alla presenza di una morsettiera ribaltabile, morsetti chiaramente etichettati e anello antistrappo per cavi. Il cronotermostato può essere impostato utilizzando le istruzioni sul touch-screen oppure a distanza con l’App Lyric che rileva il corretto collegamento di tutti i componenti.

Lyric T6 può essere utilizzato con la maggior parte delle caldaie e in ogni tipologia di impianto, anche per il controllo di una valvola di zona in un sistema centralizzato. Disponibile nelle versioni cablata a parete e wireless, è adatto sia per nuovi impianti sia in caso di ristrutturazioni.

Lyric T6 consente il controllo flessibile della temperatura con programmi preconfigurati e personalizzati. Per adattarsi a qualsiasi esigenza sono disponibili diverse impostazioni: modalità “assente”, 7 giorni, 5/2 giorni, 1 giorno e fino a sei fasce orarie giornaliere.
Honeywell propone uno strumento moderno adatto per la realizzazione di smart home, connesso e in grado di comunicare con altri dispositivi.

In particolare, Lyric T6 è compatibile l’ecosistema Apple HomeKit, l’applicazione che consente di controllare mediante un dispositivo Apple tutti i dispositivi abilitati HomeKit presenti in casa. L’app Lyric è disponibile sia in versione Android sia IoS.

Lyric T6 è disponibile presso i grossisti e i distributori di materiale idrotermosanitario e elettrico.

 

Come dimezzare i consumi energetici per l’illuminazione?

foto_pregnana-milaneseÈ l’obiettivo che si è posta GEFCO, società che opera nella progettazione e implementazione di soluzioni logistiche per le industrie manifatturiere, con la realizzazione del nuovo impianto a LED installato presso il magazzino di Pregnana Milanese (MI), che, una volta a regime, consentirà appunto di dimezzare i consumi energetici per l’illuminazione, raggiungendo una maggiore sostenibilità a livello economico e ambientale, coerentemente con gli obiettivi di CSR (Corporate Social Responsibility) del Gruppo.

Il progetto ha previsto la sostituzione delle lampade, avviata nel 2015 e conclusa nell’agosto di quest’anno, e ha interessato tutte le principali aree del magazzino, una superficie pari a 9.000 metri quadrati: il sistema di illuminazione interno e del perimetro esterno del capannone, le rampe di carico dei camion e le vie di collegamento esterne.

Ulteriore vantaggio dell’impiego di apparecchi a LED, il miglioramento della visibilità del personale che lavora all’interno del magazzino e, di conseguenza, delle condizioni di sicurezza. Ad esempio, il progetto ha previsto anche l’installazione di fari che illuminano l’interno dei mezzi al carico, garantendo una visuale più nitida agli operatori di magazzino, aumentando la sicurezza e consentendo loro di lavorare in modo più efficace e preciso.

La società è molto attenta alle proprie pratiche di sostenibilità, che si concretizzano anche attraverso il sostegno dell’Oasi WWF di Vanzago (MI), area naturale protetta nei pressi di Pregnana Milanese. Il progetto prevede la messa a dimora di piante all’interno del bosco che possano costituire un’utile riserva di cibo per alcune specie faunistiche presenti nell’oasi, soprattutto nel periodo autunnale e invernale.

La collaborazione con il Bosco di Vanzago contribuisce a sostenere un’importante area di interesse naturalistico nella zona a Nord Milano, in cui risiedono molti degli addetti alla logistica del sito di Pregnana.

L’implementazione di una tecnologia efficiente e a basso impatto ambientale da parte di GEFCO Italia e il sostegno offerto all’Oasi di Vanzago, s’inseriscono in una più ampia strategia di sostenibilità adottata a livello globale dall’intero Gruppo, con l’obiettivo di migliorare la propria carbon footprint e, di conseguenza, quella dei propri clienti.

Per questo, 275 siti del Gruppo adottano un piano globale di gestione ambientale e 59 di essi, tra cui quello di Pregnana Milanese, aderiscono alla certificazione volontaria secondo lo standard ISO 14001. GEFCO, inoltre, partecipa ai sistemi di rendicontazione ambientale riconosciuti a livello internazionale: Eco Vadis e CDP.

 

Leroy Merlin: quarta edizione dell’Osservatorio sulla Casa

Osservatorio sulla Casa Leroy MerlinAnche quest’anno, la società di distribuzione specializzata in bricolage e “fai da te” Leroy Merlin ha deciso di porre l’attenzione su quale sarà nel futuro la casa degli italiani, realizzando, in collaborazione con Doxa, l'Osservatorio sulla Casa, una ricerca che, da una parte, studia l’evoluzione dei quattro pilastri della casa degli italiani – comodità, risparmio, salute e rispetto per l’ambiente – e, dall’altra, indaga sulle loro esigenze.

Come già negli anni precedenti, l’Osservatorio è affiancato dal contest “La Casa di Domani”, premio di idee aperto a studenti di architettura, ingegneria e Accademie di design di tutta Italia che vuole coinvolgere giovani talenti nel recupero di aree urbane obsolete.

Per questa quarta edizione, l’obiettivo del concorso è quello di poter migliorare la vita di tutti, rendendo accessibile la casa anche a chi è in difficoltà: si richiede, infatti, di realizzare un progetto “accessibile”, in termini strutturali, economici ed ecologici, che preveda il recupero e la riconversione di un edificio attualmente in disuso, assegnato all’Associazione "logo Osservatorio sulla CasaLa Band degli Orsi ONLUS", rendendo l’abitazione efficiente e confortevole. I partecipanti saranno invitati a disegnare locali a servizio delle famiglie dei bambini ricoverati all’Istituto Giannina Gaslini di Genova, all’interno di alcuni degli spazi destinati agli uffici per l’assistenza medica, psicologica, etica e sociale.

Le famiglie in difficoltà potranno, quindi, alloggiare in un luogo che facilita la condivisione e l’incontro: grazie alla pluriennale esperienza della ONLUS nell’accoglienza ospedaliera pediatrica e all’attenzione di Leroy Merlin nella progettazione di spazi sicuri e confortevoli, la struttura unirà la concretezza all’utilità.

L’edificio deve essere progettato dagli studenti secondo le quattro tematiche fondamentali emerse dalla ricerca dell’Osservatorio sulla Casa, che esprimono i reali desideri della società moderna in quest’ambito: una casa comoda da vivere, capace di farti risparmiare, attenta alla salute, rispettosa dell’ambiente.

Per il progetto vincitore è previsto un premio in denaro di 5.000,00 euro e l’autore avrà la possibilità di fare un tirocinio di circa sei mesi presso lo studio dell’architetto Varratta, finalizzato a lavorare concretamente sul proprio progetto.
I progetti dovranno pervenire entro il 31 maggio 2017.

Ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione al sito: www.osservatoriosullacasa.it

 

Cablaggio quadri elettrici: tecnologia Push-in Plus

Omron tecnologia Push-in PlusI nuovi relè G2RV-SR e G3RV-SR (relè statico) con terminali Push-in Plus di Omron sono stati progettati appositamente per le applicazioni nei quadri di controllo e garantiscono una riduzione delle dimensioni dei quadri del 25% rispetto ai relè precedenti grazie a un design compatto e a una struttura originale che aiuta a ridurre il lavoro dalla progettazione alla manutenzione.

La forma ottimizzata delle nuove morsettiere Push-in Plus, che mantengono il cacciavite in posizione, è stata realizzata con le parti in resina e la molla: questo permette di effettuare il collegamento di fili intrecciati direttamente sul terminale, perché è più facile “mirare” al terminale desiderato.

Grazie proprio alla morsettiera con tecnologia Push-in Plus, i fili si inseriscono come i jack delle cuffie, riducendo il carico di lavoro e migliorando la qualità del cablaggio.

Nonostante la forza d’inserimento richiesta sia inferiore rispetto a quella di altre serie di relè con tecnologia push-in, i fili rimangono bene in posizione grazie alla conformazione del meccanismo e alla tecnologia di produzione all'avanguardia.

La morsettiera a vite necessita spesso di ripetuti serraggio delle viti, mentre con la tecnologia Push-in Plus questo non avviene, inoltre l’installatore e il quadrista possono cablare senza bisogno di utensili. Questo permette una riduzione dei tempi di installazione anche del 50%.

Inoltre viene garantita flessibilità ed efficienza di cablaggio poiché non ci sono limitazioni alla direzione d’installazione, così il cablaggio all'interno dei quadri risulta flessibile ed efficiente. 

omron-push-in-plus-2La possibilità d‘installazione con la parte superiore o inferiore rivolta verso l'alto semplifica la progettazione e riduce il cablaggio. Un'altezza unificata dei componenti Omron (90 mm) permette di condividere guide DIN corte, di ridurre il lavoro di gestione del magazzino e l'attività di progettazione. Inoltre le guide possono essere estratte per montare gli zoccoli per relè con terminali a vite (modelli applicabili: PYF-PU e P2RF-PU)

Tutti i modelli con tecnologia Push-in Plus hanno di serie delle leve di rilascio che ne consentono il blocco e lo sblocco senza difficoltà.

Progettare un quadro di controllo diventa più semplice e più veloce grazie ai nuovi relè con tecnologia Push-in Plus conformi a tutte le normative incluse le UL Listing.

Desideri testarli? Richiedi un campione gratuito di relè G2RV-SR dotato dei morsetti Push-in Plus cliccando su questo link.

I nuovi relè G2RV-SR e G3RV-SR con terminali Push-in Plus

Le caratteristiche principali che caratterizzano i nuovi relè sono:

Inoltre Omron propone i terminali di I/O G70V (a16 punti) sempre dotati di morsettiera Push-in Plus da utilizzare con relè I/O G2RV-SR/ G3RV-SR e gli appositi cavi per realizzare un'interfaccia PLC; oltre terminali a 8 I/O denominati P2RVC.

Per approfondimenti cliccare qui

Il Gruppo tedesco Lapp potenzia la propria presenza in Italia

Lapp acquisisce Ceam caviIl Gruppo tedesco Lapp ha recentemente annunciato l’acquisizione di CEAM Cavi Speciali, importante realtà nella produzione di sistemi per la trasmissione dati, potenziando in tal modo la propria presenza sul territorio italiano, dove già operava con i marchi Lapp Italia, Lapp Sistemi Italia e Lapp Camunacavi.

Fornitore di soluzioni integrate e prodotti nel settore della tecnica di cablaggio e di collegamento con sede a Stoccarda, Lapp Group ha così deciso di rafforzare il proprio ruolo di vertice nel settore dei sistemi per trasmissione dati industriali puntando su CEAM, uno dei produttori di spicco sulla scena europea di cavi dati per Ethernet industriale e bus di campo, con sede a Monselice (PD) e con un organico costituito da 110 dipendenti.

Nell’ambito della stessa operazione, Lapp ha incorporato anche S.C. Fender Cables, con i suoi 20 dipendenti a Cluj-Napoca (Romania), azienda specializzata in cavi per sistemi di allarme e antincendio, che, come CEAM, apparteneva alla società COFIMA Holding, di proprietà dei due fondatori della società italiana, Franco e Carlo Magon.

Grazie a questa operazione, il Gruppo tedesco acquisisce un’azienda a conduzione familiare innovativa che, nel 2015, ha realizzato un fatturato di 23 milioni di euro, cui si aggiungono i circa 3,5 milioni di euro di Fender.

Ma al di là dell’aspetto economico, con l’acquisizione Lapp sancisce una collaborazione già di lunga data a livello tecnologico, come spiega Georg Stawowy, membro del Consiglio di amministrazione di Lapp Holding responsabile dei reparti Tecnologia e Innovazione: «Con questo accordo diamo ancora più forza a Unitronic ed Etherline, i nostri prodotti di marca che hanno già segnato un grande successo. Lapp assume così un ruolo primario nell’innovazione dei sistemi per trasmissione dati basati su cavi nel campo dell’automazione».

Per quanto riguarda il futuro, Lapp Group svilupperà e rafforzerà gli stabilimenti di produzione di Monselice e Cluj-Napoca. In particolare, intende fare di Monselice sia un centro strategico per la tecnologia di trasmissione dati industriale, puntando su ricerca e sviluppo, sia un polo di collaudo. A queste attività si affiancherà la progettazione di soluzioni per una trasmissione dati rapida e flessibile per l’Industria 4.0.

 

Nuova norma CEI 64-8/8-1: Efficienza energetica degli impianti elettrici

Nell’agosto 2016 è stata pubblicata la norma CEI 64-8/8-1 che indica gli accorgimenti e le raccomandazioni per il progetto di un impianto elettrico di bassa tensione dal punto di vista dell’efficienza energetica onde ottenere il miglior servizio con il minore consumo di energia elettrica.

La norma è la traduzione del documento europeo HD 60634-8-1: 2015-01 e si applica agli impianti nuovi e alla modifica degli impianti esistenti di bassa tensione compresi la generazione locale e l’accumulo dell’energia elettrica. E’ entrata in vigore il 1° novembre 2016.
Attualmente la norma CEI 64-8 è suddivisa in 7 parti, questo documento si aggiunge e diventa l’ottava parte della norma CEI 64-8.

Norma CEI 64-8/8-1: principali aspetti

Lo scopo della norma CEI 64-8/8-1 è dare indicazioni per ottimizzare l’utilizzo dell’energia elettrica necessaria per svolgere un servizio, un’attività o una funzione specifica, tenendo conto delle necessità degli utenti, del profilo del carico da alimentare, delle tariffe dell’energia elettrica e della disponibilità di un eventuale accumulo dell’energia generata.

Viene precisato che la gestione dell’efficienza energetica non deve ridurre la disponibilità di funzionamento e di utilizzazione dell’impianto al di sotto del livello desiderato dall’utente. Inoltre deve esserci la possibilità, in qualsiasi momento, di utilizzare l’impianto senza i vincoli dovuti al risparmio energetico.
Le indicazioni concernenti la stesura di un progetto elettrico riguardano in particolare la minimizzazione delle perdite di energia nell’impianto mediante la posizione ottimale della cabina MT/BT (trasformatore), dei quadri di distribuzione e dell’eventuale gruppo di generazione di energia (baricentro) nonché la riduzione delle perdite nelle condutture.
Nel progettare un impianto è fondamentale individuare il posizionamento dei trasformatori (cabina) e dei quadri di distribuzione il più vicino possibile alle apparecchiature a consumo elevato di energia (kWh) in modo da ridurre le perdite nel sistema dei circuiti di distribuzione.

Metodo del baricentro dei carichi

A tale fine per determinare la posizione più vantaggiosa (economicamente) della cabina (trasformatore MT/BT), e/o del quadro di potenza o dell’eventuale gruppo di generazione l’Allegato A della norma suggerisce il “metodo del baricentro dei carichi”.
Il metodo proposto consiste nel posizionare planimetricamente i carichi dell’impianto (consumo annuale stimato in kWh (nota 1) o, se sconosciuto, potenza apparente in kVA) su delle coordinate cartesiane (x, y), per poi calcolare le coordinate del baricentro (xb e yb) con le relazioni:

Metodo del baricentro dei carichi CEI 64-8/8-1

Sembra tutto complicato, ma l’applicazione pratica delle formule è abbastanza semplice, come si può vedere dall’esempio seguente. In pratica si disegna una planimetria dei locali e si posizionano i carichi elettrici con riferimento agli assi cartesiani (X ; Y).
Quindi si moltiplicano i vari carichi per le distanze in metri dall’origine, un asse per volta. Si divide poi la somma di questi per la somma delle potenze dei vari carichi e si trova la distanza sui due assi del baricentro: è più difficile da spiegare che da fare, si veda l’esempio che segue.

esempio progettuale

In base alla planimetria dei locali e alla dislocazione dei carichi abbiamo:
– Reparto 1 (P1=40 kVA)  X1 = 23 m; Y1 = 43 m
– Reparto 2 (P2=120 kVA)  X2 = 20 m; Y2 = 25 m
– Reparto 3 (P3=90 kVA)  X3 = 25 m; Y3 = 10 m
– Reparto 4 (P4=100 kVA)  X4 = 52 m; Y4 = 20 m
– Uffici (P5=20 kVA)  X5 = 38 m; Y5 = 45 m
– Magazzino (P6=30 kVA)  X6 = 53 m; Y6 = 38 m

A questo punto possiamo calcolare le coordinate del baricentro dei carichi (Xb; Yb) applicando le relazioni di cui sopra:
Norma CEI 64-8/8-1: metodo del baricentro dei carichi

Nell’esempio indicato la cabina andrebbe quindi posizionata nel baricentro individuato per ottimizzare le perdite. Non sempre però ciò è possibile in quanto la posizione della cabina ha dei vincoli posti ad esempio dal Distributore (che vuole l’accesso da strada pubblica), dalle ASL per via dei campi magnetici, dai Vigili del Fuoco per i rischi di incendio, dalla disponibilità effettiva di un idoneo locale,ecc.
Sarebbe comunque importante posizionare la cabina il più vicino possibile al baricentro, eventualmente spostando quando possibile i carichi più energivori.

Scelta del trasformatore

Circa il trasformatore è importante la scelta della potenza nominale e del livello delle perdite (a vuoto e a carico) considerando che l’efficienza massima di un trasformatore si realizza quando le perdite nel ferro e nel rame sono uguali (nota 2).

Perdite nei conduttori

Altre condizioni importanti da considerare per il risparmio energetico sono le perdite nei conduttori, che si ottengono anche riducendo le cadute di tensione e la correzione del fattore di potenza (rifasamento soprattutto distribuito).
Un sistema consigliato da molto tempo ma almeno finora raramente applicato è quello della cosiddetta sezione economica del cavo.
La sezione del cavo viene infatti scelta sostanzialmente in base alla corrente di impiego IB, alla portata Iz del cavo e alla caduta di tensione.
In questa scelta non si tiene conto delle perdite che la corrente determinerà in quel cavo nei 20-30 anni di vita; tali perdite, dovute all’effetto Joule (R x Ix t), rappresentano di fatto un consumo, invisibile ma reale, di energia e quindi di kWh che verranno addebitati in bolletta. Non c’è quindi soltanto un costo d’impianto (che è il solo che guarda normalmente il committente) ma c’è anche un costo di esercizio, che non si vede ma c’è. Se a parità di corrente IB si aumenta la sezione del cavo aumenta il costo di impianto ma diminuiscono i costi di esercizio. Su un vecchio numero di Tuttonormel (settembre 1991) c’è un esempio in cui si dimostra che la sezione economica di un circuito MT in cui servirebbe una sezione calcolata (in base alla Iz, nota 3) di 70 mm2 è di 185 mm2.
Quanto sopra indicato è particolarmente vero nelle alimentazioni di apparecchi che hanno un elevato numero di ore di utilizzo.

Criteri di progettazione per Zone/Utilizzo/Maglie

Per procedere alla progettazione nell’ottica dell’efficienza energetica la norma suggerisce di individuare nella struttura da elettrificare:
a) le Zone di attività – La zona rappresenta una superficie della struttura dove si svolgono specifiche attività (ad esempio: un laboratorio, un’officina, la cucina di un albergo, un ufficio open-space, ecc.).
b) l’utilizzo dei circuiti – L’utilizzo dei circuiti consiste nel definire il tipo di servizio che alimentano (ad esempio: illuminazione, produzione di calore, alimentazione motori, ecc.).
c) le Maglie – La maglia è un circuito o un gruppo di circuiti, con i rispettivi apparecchi utilizzatori, identificato come utile per la gestione dell’efficienza energetica. Una maglia può appartenere ad una o più zone con uno o più utilizzi.

Sarà attraverso le maglie che si imposterà l’ottimizzazione della gestione dell’energia elettrica con l’introduzione di apparecchi di misura per il monitoraggio dei consumi, sensori, attuatori o di qualsiasi altra apparecchiatura che miri a migliorare l’utilizzo dell’elettricità (ad esempio: un termostato di un impianto di riscaldamento, un rilevatore di presenza umana in un sistema di illuminazione, ecc.).
Secondo la presente Norma, la maglia più piccola può corrispondere a un solo dispositivo elettrico, mentre la maglia più grande può coprire tutti i circuiti elettrici usati nell’intero edificio e per tutti i servizi.
Il sistema di gestione dell’efficienza energetica e dei carichi indicato dalla norma al cap. 8, è riassunto nel diagramma qui di seguito riportato, ripreso dalla stessa norma.
schema blocchi per gestione efficienza energetica CEI 64-8

Gestione dei carichi

La gestione dei carichi consiste nell’individuare la possibilità di distacco temporaneo di carichi, per contenere i prelievi di potenza e di energia, che non arrecano impatto sul servizio, quali ad esempio condizionatori o riscaldatori, e di determinare la lunghezza accettabile del tempo di distacco.

Motori e comandi (nota 4)

Un motore a induzione in c.a. può consumare più energia di quella che effettivamente necessita, specialmente quando è utilizzato in condizioni di carico inferiori al pieno carico (scelta e dimensionamento del motore).
L’utilizzo di motori con classe di efficienza energetica elevata (norma CEI EN 60034-30-1) comporta un risparmio energetico. A tal proposito i motori elettrici immessi sul mercato dal gennaio2015, di potenza compresa fra i 7,5 kW e i 375 kW sono già di classe di efficienza energetica IE3 (la più elevata attualmente; la classe IE 4 è allo studio, nota 5).
Potrebbe essere utile consigliare agli utenti utilizzatori di sostituire anche i motori attualmente in esercizio che funzionano per un numero elevato di ore/anno.
Comportano risparmi energetici anche l’uso di avviatori e/o variatori di velocità (inverter), specie su motori con elevate ore di utilizzo e con numerosi avviamenti durante la giornata.

Illuminazione

L’illuminazione può comportare un elevato consumo di energia elettrica, che dipende dal tipo di lampade, di alimentatori, di apparecchi di illuminazione utilizzati.
L’utilizzo di lampade con elevata efficienza luminosa (ad esempio lampade a led di ultima generazione) associato al controllo di funzionamento con variatori di intensità luminosa, rivelatori di movimento, rivelatori di presenza persone, interruttori crepuscolari od altre soluzioni ricercate possono determinare un elevato risparmio di energia (fino al 40÷50%).

Riscaldamento e climatizzazione

Il sistema di controllo dei parametri ambientali (temperatura, umidità, ecc.) e la rilevazione dell’uso e dell’occupazione degli spazi/locali della struttura (ad esempio: spegnimento o parzializzazione dei ventilconvettori nei locali dove non sono presenti persone, spegnimento dei ventilconvettori per l’apertura delle finestre, ecc.) possono rappresentare una elevata forma di risparmio di energia elettrica.

Fattore di potenza

La riduzione del prelievo di energia reattiva migliora l’efficienza energetica poiché aumenta la potenza attiva prelevabile e provoca una riduzione considerevole delle perdite nelle condutture per effetto Joule.
Il livello di riduzione del fattore di potenza è in pratica stabilito dalle esigenze contrattuali (ad oggi cosφ= 0,95), ma tale valore si ottiene con un rifasamento centralizzato posto immediatamente a valle del contatore.
Negli impianti utilizzatori i benefici in termini di efficienza energetica si ottengono con il rifasamento distribuito (vedi figura 3b) cioè con la posa dei condensatori direttamente sui motori e/o sui quadri secondari, la corrente assorbita diminuisce infatti nei circuiti a monte del rifasamento (nota 6).
rifasamento e fattore di potenza

Domotica

Anche la domotica applicata all’impianto elettrico permette di controllare e gestire in modo più efficiente i servizi e l’utilizzo dell’energia elettrica con conseguente risparmio energetico.

Classificazione energetica degli impianti CEI 64-8/8-1

Per valutare la prestazione energetica dell’impianto la norma CEI 64-8/8-1 propone un sistema di classificazione relativo alle misure di efficienza adottate (EM) e al livello di prestazione di efficienza energetica raggiunto (EEPL).
La norma, nell’allegato B1 fornisce, in forma tabellare, la classificazione di parametri di efficienza energetica adottati (EM) con 13 tabelle, che esemplificano le modalità per ciascun componente dell’impianto elettrico come ad esempio l’illuminazione, la climatizzazione (HVAC), i trasformatori, i motori, le condutture, ecc. (vedi un esempio nella tabella qui di seguito).
classificazione energetica degli impianti CEI 64-8/8-1

Sono previsti cinque livelli di misura di efficienza, da EM0 a EM4, dove il livello EM4 esprime la prestazione più elevata e ciascun livello comprende i precedenti (vedi la tabella in sotto a sinistra).
Per la classificazione del livello di prestazione EEPL l’Allegato B.2 della norma prevede cinque livelli, da EEPL0 a EEPL4, dove EEPL4 è il livello più elevato e ciascun livello comprendete i precedenti (vedi la tabella in sotto a destra).

Sommando le classificazioni, così ottenute, delle misure di efficienza EM e del livello di prestazione di efficienza energetica EEPL, si può compilare una tabella riepilogativa in base alla quale viene definita la classe di efficienza complessiva dell’impianto elettrico definito dalla sigla EIEC.
Sono previste cinque classi EIEC come indicato in tabella 3, che vengono determinate in base al punteggio totale raggiunto (il punteggio richiesto è differenziato per gli impianti ad uso delle abitazioni rispetto agli altri impianti).

Riepilogo: norma CEI 64-8/8-1

La norma CEI 64-8/8-1 ha il merito di elencare una serie di provvedimenti utili per migliorare l’efficienza energetica di un impianto. Il metodo di classificazione esposto dalla norma è senz’altro utile per poter valutare, in modo univoco, gli impianti elettrici sotto l’aspetto della loro efficienza energetica.
Va precisato che, trattandosi di aspetti che non riguardano la sicurezza dell’impianto elettrico, ma soltanto aspetti relativi alle prestazioni, l’applicazione di tale norma è facoltativa.

Da notare che la classe EIEC0 significa che non è adottato nessun provvedimento di efficienza energetica e l’impianto elettrico non risulta quindi valorizzato.
I provvedimenti di cui sopra possono far lievitare il costo di costruzione dell’impianto, pertanto occorre informare adeguatamente il committente al fine di scegliere quali provvedimenti applicare dopo aver calcolato il tempo di ammortamento delle eventuali maggiori spese. Quasi sempre viene scelto l’impianto con il costo di installazione più basso, trascurando i costi futuri di utilizzazione dell’impianto, mentre spesso a conti fatti conviene commissionare un impianto con classe di efficienza più elevata, che generalmente risulta economicamente più vantaggioso già dopo pochi anni di esercizio.

 

logo unae emilia romagnaArticolo di UNAE Emilia Romagna per ElettricoMagazine

 

Note:
1 – Il consumo annuale stimato è definito dalla norma con la sigla EAC Energy Annual Consumpiton.
2 – La maggiore efficienza energetica pur dando luogo a un aumento del costo iniziale risulta in genere vantaggiosa durante l’esercizio. Il recupero dell’investimento è in genere di pochi anni in rapporto alla durata di vita media (più di 25 anni) del trasformatore.
3 – Iz = portata di corrente di un cavo in base alla sua sezione e alla tipologia di posa.
4 – Circa il 75% dell’energia consumata nelle attività industriali è dovuta ai motori elettrici. Il costo di acquisto del motore rappresenta circa il 5% del costo dell’energia che quel motore consumerà nella sua vita di utilizzo. Vale quindi la pena acquistarli con la massima classe di efficienza possibile.
5 – Dal primo gennaio 2017 tale obbligo riguarderà i motori di potenza compresa fra 0,75 kW e 375 kW.
6 – Il rifasamento distribuito consiste nell’installare i condensatori direttamente nei punti di prelievo di energia reattiva, ad esempio su motori, trasformatori, apparecchi illuminanti, quadri secondari, ecc. Il maggior costo del rifasamento distribuito rispetto al rifasamento centralizzato potrà essere ripagato in pochi anni dal risparmio energetico dovuto alle minori perdite sulle condutture di distribuzione. Il tasso di distorsione armonica è un dato importante per la scelta delle batterie di condensatori.

Articolo aggiornato

Come realizzare ispezioni efficaci e in sicurezza?

dm284_complete-flir-per-ispezioni-efficaciGrazie al nuovo multimetro con immagine termica integrata Flir DM284 è oggi possibile realizzare ispezioni efficaci e in sicurezza.

Lo strumento, infatti, combina un multimetro digitale True RMS a 18 funzioni per applicazioni industriali con la tecnologia Infrared Guided Measurement (IGM) di Flir, che guida rapidamente l’utente verso la posizione esatta in cui si sono verificate anomalie di temperatura, mantenendosi a distanza di sicurezza dal pannello o dall’armadio elettrico.

Ultimo nato della famiglia di strumenti con tecnologia IGM, non solo facilita la rapida risoluzione dei problemi, ma consente anche di eseguire ispezioni più accurate, visualizzando chiaramente le differenze di temperatura grazie all’integrazione del core micro termocamera Flir Lepton 160 x 120 pixel, il sensore attualmente impiegato in diversi strumenti.

Quando si esegue la scansione di quadri elettrici, o di connettori e fili, questa micro termocamera aiuta a individuare potenziali problemi, senza richiedere il contatto diretto con l’oggetto da ispezionare.

Nel momento in cui si identifica un problema, le funzioni misurazione di corrente e tensione e le altre funzioni avanzate presenti nello strumento consentono di verificare e confermare i risultati.

dm284-location017Inoltre, nel caso si debba operare in ambienti scarsamente illuminati, l’apparecchio è fornito di un illuminatore che, abbinato a un puntatore laser, permette di individuare la posizione del problema nell’immagine termica.

Sul display vengono visualizzate contemporaneamente le misure elettriche e termiche e, attraverso una semplice interfaccia utente, è possibile selezionare una delle tre tavolozze colore per l’immagine termica.

Il multimetro con immagine termica integrata Flir DM284 permette di eseguire test e misurazioni veloci, facili ed efficaci, mentre la combinazione di funzionalità riduce anche il numero di strumenti di cui un elettricista deve dotarsi per poter effettuare le ispezioni.

Lo strumento è classificato IP54, ha superato il test di caduta da 3 metri ed è dotato di un’ampia gamma di accessori, tra cui le sonde di corrente flessibili e universali, i cavi di misura, una borsa e batterie di riserva.

 

Edifici intelligenti con ABB Building Management System

Abb Building Management SystemLa Building Automation risponde alla crescente necessità di progettare edifici intelligenti, attraverso un unico sistema di supervisione si possono gestire, monitorare e controllare tutti gli impianti tecnologici garantendo efficienza energetica, manutenzione tempestiva e sostenibilità ambientale.

ABB Building Management System offre una soluzione globale, che integra i diversi impianti, consentendo di far operare in modo sinergico i vari sottosistemi, tramite il software di supervisione.

I vantaggi di un’architettura aperta

L’utilizzo di protocolli di comunicazione standard e aperti garantisce la flessibilità dell’architettura di Building Management System di ABB e permette un dialogo efficace tra il software di supervisione e i diversi dispositivi del sistema impiantistico, attraverso l’immissione e/o rilevazione di segnali e comandi direttamente sul cavo bus di sistema.

ABB ha scelto protocolli di comunicazione “aperti” come KNX, modbus, modbus TCP/IP, BacNet, DALI, standardizzati a livello globale che permettono di realizzare un sistema integrato che assicura interoperabilità e interfunzionamento dei dispositivi certificati, indipendentemente dal produttore.

ABB Building Management System: la soluzione giusta

Il sistema può essere impiegato in ogni tipologia di edificio con diversi vantaggi:

Soluzioni e prodotti per ogni tipo di progetto

ABB sviluppa, produce e commercializza una gamma completa disoluzioni, prodotti e software di supervisione e building automation che si completa con l’Energy Efficiency Web Portal, strumento per il monitoraggio e l’analisi dei consumi energetici degli edifici a 360°.

Questo strumento supporta le aziende nell’efficientamento dei propri consumi e nello sviluppo di un sistema di gestione dell’energia conforme alla Norma ISO50001, che permetta ai soggetti obbligati il rispetto del D.Lgs.102/2014 (Il D.Lgs.102/2014 e la Certificazione ISO 50001/2011 sono norme, l’una obbligatoria, l’altra ad adesione volontaria, che hanno l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica in edilizia).

Il Portale si integra all’interno delle infrastrutture esistenti, permette l’interfacciamento con tutti i sensori ABB o di terze parti che utilizzano protocolli standard di comunicazione, mentre l’accesso via web consente di consultare il sistema da ogni PC collegato in rete, eliminando l’esigenza di client dedicati.

Le informazioni sono presentate in maniera intuitiva, evidenziando le principali fonti di consumo: gli indicatori di prestazione energetica (EnPIs) consentono di diagnosticare lo stato di efficienza ed eventuali derive rispetto alle prestazioni medie. Il servizio di monitoraggio e analisi include, inoltre, la funzione di stima dei risparmi che si possono ottenere a seguito di interventi di efficientamento del sistema.

Presentato il nuovo catalogo Sacchi Sicurezza

catalogo-sacchi-sicurezzaPiù soluzioni, più idee e più informazioni: con circa 1.500 articoli in 170 pagine, il nuovo catalogo Sacchi Sicurezza si presenta come strumento fondamentale a supporto degli installatori e dei professionisti del settore.

Disponibile presso tutti i punti vendita Sacchi o scaricabile direttamente attraverso il sito Sacchi Elettroforniture il catalogo va ben oltre il semplice elenco di prodotti.

Innanzitutto è suddiviso in modo pratico da consultare, con 5 sezioni specifiche dedicate ad altrettanti ambiti applicativi: Antincendio, Antintrusione, Automazione cancelli, Controllo accessi, Cavi e batterie per gli impianti di sicurezza. Si propone, inoltre, con una veste grafica chiara, esaustiva e opportunamente illustrata. I prodotti sono raggruppati per soluzione, in base all’applicazione d’uso e al brand di appartenenza.

Per ciascuna sezione vengono riportati i principali produttori e i relativi consigli di installazione, le possibili scelte in presenza di più opzioni, i dettagli delle normative di riferimento e molto altro ancora. Tutto questo per facilitare il lavoro dell’installatore. 

Informazione e formazione

Il tema della sicurezza è ampio e costellato da una serie di normative che regolamentano l’installazione di ogni genere di impianto. È necessario conoscere sia le soluzioni presenti sul mercato sia le tecniche installative sia le regolamentazioni di riferimento per realizzare impianti a regola d’arte.

Formazione e informazione sono fondamentali: per questo Sacchi Elettroforniture ha previsto una serie di corsi gratuiti dedicati agli specifici ambiti e alle relative norme al fine di far conoscere le innovazioni tecnologiche legate all’ambito sicurezza.

Il nuovo catalogo Sacchi Sicurezza si presenta dunque come uno strumento unico e di grande supporto per l’attività quotidiana di installatori e impiantisti, che possono trovarvi tutte le risposte ai quesiti più comuni. In caso di necessità, i tecnici di Sacchi Elettroforniture rimangono a disposizione per consulenze aggiuntive, dimostrazioni, sopralluoghi e per supportare l’installatore al fine di assicurare la massima soddisfazione del cliente finale.

Smart metering: una fotografia del comparto

bonazziUltimamente si sente spesso parlare di Smart metering soprattutto legato al mondo elettrico con l’installazione di contatori intelligenti, ma ultimamente anche per il gas e l’acqua.

Lo smart metering è un comparto che in Italia produce 925 milioni di fatturato, di cui un 40% da export, pari a 366 milioni di euro. Secondo le ultime stime realizzate dell’Ufficio studi ANIMA sono 4.490 gli addetti coinvolti.

Una fotografia che ripercorre il Libro bianco sugli strumenti di misura, la nuova pubblicazione a cura dell’Ufficio studi ANIMA in collaborazione con Giacomo Magnani, Jacopo Mattei, Giuseppe Attanasi e Giancarlo Giudici, professori di alcuni prestigiosi atenei italiani.

Le aziende intervistate e che hanno contribuito a stilare i risultati dell’indagine sono 67.
«Nei nostri apparecchi transitano milioni di euro, basti pensare all’oro nero, per le nostre auto, e all’oro blu, fondamentale per vivere. E sono strumentazioni che misurano anche quanto troveremo scritto nelle nostre bollette. Capiamo, quindi, di portare avanti un lavoro molto prezioso perché strettamente legato al quotidiano», dichiara il Presidente di Acism, Giuseppe Bonazzi.

«Consapevoli della responsabilità che abbiamo, dialoghiamo costantemente con il ministero dello Sviluppo economico e non solo. Gli strumenti di misura sono un contributo per le dinamiche dell’economia nazionale».

Nel settore smart metering, l’Italia è la quinta per export, mentre per saldo commerciale la terza. Il 70% del prodotto è destinato all’Unione europea anche se spesso sussiste una certa difficoltà a esportare determinata dalle differenti specifiche tecniche diverse da Paese a Paese.

Grazie alla Direttiva MID è stato possibile ridurre questi ostacoli e agevolare l’esportazione, anche se negli USA, per il momento, non è possibile commercializzare e installare smart meter italiani. A livello finanziario, la situazione del comparto evidenzia una stabilità diffusa, mentre i tecnici concordano nella necessità nel medio-lungo termine di investire di più per posizionarsi meglio, agevolare i servizi post vendita e la riconoscibilità delle imprese.