Dove trovare le Norme CEI?

CEI Comitato Elettrotecnico ItalianoPer chi desidera conoscere le attività del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI), sarà attivo dal 1° aprile 2016 il nuovo indirizzo www.ceinorme.it, che sostituirà quello finora utilizzato (www.ceiweb.it).

Caratterizzato da una struttura grafica totalmente rinnovata, il sito sarà affiancato dal nuovo portale di e-commerce “MyNorma”, all’interno del quale gli utenti potranno non solo acquistare le Norme, ma anche creare uno spazio personale per una fruizione integrata delle Norme, in pratica una piattaforma ricca di servizi capace di fornire una risposta esauriente a tutte le richieste dei professionisti.
Sul portale, poi, oltre alle Norme nazionali, sarà possibile acquistare anche quelle internazionali IEC, IEEE, ASTM ed AWS.

Inserito nella strategia del Comitato che punta a migliorare la diffusione delle Norme tecniche tra gli operatori del settore, il cambiamento vedrà anche l’implementazione di una nuova struttura dei menu, per facilitare la navigazione attraverso le diverse attività svolte dal CEI: dai lavori tecnici in corso alle novità normative, dal calendario dei Corsi di formazione all’elenco degli eventi (Seminari, Convegni, Fiere) ai quali gli operatori possono iscriversi direttamente dal sito.

Questo spirito di rinnovamento ha coinvolto, dall’inizio dell’anno, anche il CEI Magazine, la rivista ufficiale d’informazione del CEI, diffusa tra i Soci e tra tutti coloro che sono interessati al settore della formazione, che presenta una suddivisione in tre nuove sezioni:

 

Guida sui ripartitori e valvole termostatiche

ripartitore elettronico

Ripartitore elettronico di ultima generazione a due sensori e con trasmissione radio incorporata

Il ripartitore è legato all’evoluzione degli impianti di riscaldamento centralizzato, che si sono diffusi a seguito in Europa nel decennio 1870.

Con la diffusione degli impianti centralizzati è nata anche la richiesta di ripartire i consumi. Il primo ripartitore di calore è stato brevettato in Danimarca nel 1906 dalla Kemp & Lauritzen ed è poi stato utilizzato per la prima volta nel 1917 in un edificio della pubblica amministrazione danese.

La tecnologia si basava sul concetto di pila termoelettrica, dispositivo che sfrutta l’effetto Seebeck per generare elettricità tramite variazione della temperatura ai poli di due conduttori di materiale differente. L’elettricità così generata veniva poi utilizzata per muovere una colonnina di mercurio all’interno di un tubicino di vetro, dando un’indicazione sufficientemente precisa del calore emesso dal radiatore.

Successivamente sono state progettate nuove tecnologie come i dispositivi contenenti un liquido alcoolico, altamente igroscopico (cioè con ottime capacità di assorbimento dell’umidità dell’aria).

Negli anni ’70, la crisi energetica, ha favorito favorì la diffusione della contabilizzazione individuale e negli anni ’80 sono comparsi i primi ripartitori elettronici.

Che cosa si intende per ripartitore?

Oggi il ripartitore dei costi del calore è uno strumento elettronico sofisticato. Non registra nella propria memoria interna l’energia o la potenza, bensì delle “unità di consumo”: il calore emesso dal radiatore su cui è installato è funzione della potenza termica e il ripartitore registra le variazioni di temperatura superficiale.

Il valore non-mediato registrato è l’integrale nel tempo della differenza tra la temperatura superficiale del radiatore e quella dell’ambiente.

Per poter essere installati, i ripartitori devono essere certificati secondo la norma tecnica EN 834, che ne specifica i requisiti minimi per la produzione, l’installazione, il funzionamento e la lettura, fornendo anche le procedure di testing a cui sono sottoposti i ripartitori per ottenere la conformità.

Installazione sui caloriferi

contabilizzazione del calore con valvola termostatica

Radiatore a piastra con ripartitore dei costi del calore e valvola termostatica

Durante l’installazione il ripartitore viene opportunamente programmato in funzione della tipologia e delle dimensioni del radiatore, per fare in modo che la registrazione dei consumi avvenga proporzionalmente alla sua potenza. La procedura di programmazione consiste nell’impostazione di un valore di scala coerente con la potenza del radiatore in questione.

Data l’enorme quantità di radiatori in commercio, il tecnico deve essere in grado di riconoscerne la tipologia e di identificare la scala corretta, per far si che l’unità di consumo misurata sia congrua alla potenza di quello specifico radiatore. Esistono infatti radiatori di diversi materiali (ghisa, acciaio, alluminio), ma per ciascun materiale cambiano le dimensioni, la forma, il numero e la distanza degli elementi. La programmazione è la base di una corretta misurazione, pertanto va eseguita da personale qualificato e dotato di tutti i tools hardware e software necessari.

Il rilevamento preciso della temperatura superficiale si verifica se il sensore posteriore è posizionato in modo tale da avere un perfetto accoppiamento con la superficie del radiatore. Ciò avviene installando una piastrina metallica che aderisce perfettamente agli elementi o alla superficie e su cui viene fissato il ripartitore, con il sensore posteriore a contatto con la piastrina. In alcuni casi, ad esempio sui radiatori a piastra, il fissaggio a vite del supporto posteriore potrebbe risultare impossibile, pertanto si rende necessaria la saldatura della piastrina al corpo scaldante.

Il ripartitore viene opportunamente programmato in funzione della tipologia e delle dimensioni del radiatore

Trattandosi di misurazione indiretta, anche il posizionamento del ripartitore sul radiatore è un’operazione di fondamentale importanza: il dispositivo deve infatti poter rilevare la temperatura media della superficie del radiatore con qualsiasi settaggio della valvola termostatica. La EN 834 raccomanda di installare il ripartitore in posizione centrale sull’asse orizzontale del radiatore. Su radiatori con flusso dall’alto verso il basso, la posizione verticale raccomandata è tra il 66 e il 75% dell’altezza misurando dalla parte bassa del radiatore. La norma afferma che spetta al produttore del dispositivo indicare l’altezza di montaggio all’interno di questo range.

Una volta misurato il consumo individuale, ciò che consente al singolo utente di adeguare il consumo di energia alle proprie necessità è la valvola termostatica, composta da un dispositivo autoregolante e da un termostato che ne comanda l’apertura in funzione della temperatura ambiente. Quest’apparecchiatura permette di regolare la temperatura al valore desiderato, consentendo un utilizzo autonomo dell’impianto centralizzato.

Valvole termostatiche: come funzionano

Valvola termostatica Danfoss

Valvola termostatica con anello di preregolazione (fonte: Danfoss)

Il funzionamento delle valvole termostatiche si basa sulla variazione di volume del fluido contenuto nel sensore della testa termostatica al variare della temperatura ambiente. Il fluido, liquido o gassoso, aumenta o diminuisce il proprio volume andando a spostare un meccanismo interno che chiude o apre la valvola: si ottiene così una regolazione della portata di acqua calda che passa attraverso il radiatore. L’apertura della valvola sarà maggiore con temperatura ambiente più bassa e minore con temperatura più alta.

La testina termostatica consente all’utente l’impostazione di vari livelli che vanno dall’apertura completa della valvola (più caldo) alla chiusura totale (radiatore spento). Su posizioni intermedie, quando il sensore interno percepisce che la temperatura ambiente ha raggiunto il livello desiderato la testina fa chiudere la valvola, lasciando passare solo il quantitativo di acqua necessario per mantenere la temperatura attuale. In condizioni di normale funzionamento, quindi, la temperatura del radiatore risulterà non uniforme perché, con il riscaldamento dell’aria, questo scambio termico porterà al raffreddamento dell’acqua del radiatore, che inizierà a raffreddarsi nella parte inferiore.

Il fluido interno modificherà poi il proprio volume, tornando ad aprire la valvola non appena la temperatura ambiente scenderà sotto il livello impostato sulla testina termostatica. Da sottolineare che i vari livelli di impostazione sulla manopola non corrispondono a una precisa temperatura ambiente in gradi centigradi perché quest’ultima è influenzata da diversi fattori, tra cui l’altezza di installazione della valvola, la posizione del radiatore, le dimensioni del locale, la sua esposizione ecc. Non solo. Le testine termostatiche hanno un’inerzia detta tempo di risposta che dipende dalla tecnologia e dal tipo di fluido utilizzato. In generale, valvole a bassa inerzia agiscono tra i 10 e i 20 minuti.

Quando i radiatori sono coperti da tendaggi o copricaloriferi è opportuno l’utilizzo di una testina termostatica con sensore a distanza. Infatti, il micro clima che si può creare in questi casi intorno alla testina non consente al sensore incorporato di percepire correttamente la temperatura dell’ambiente e quindi la regolazione della temperatura non porta al comfort desiderato.

Il funzionamento delle valvole termostatiche si basa sulla variazione di volume del fluido contenuto nel sensore della testa termostatica al variare della temperatura ambiente

Preregolazione delle valvole termostatiche

La valvola termostatica, inoltre, può essere dotata di preregolazione, meccanismo che favorisce la distribuzione ottimale dell’acqua nell’impianto di riscaldamento.

La preregolazione, infatti, permette di limitare la portata massima di acqua che passa nella valvola agendo come una limitazione dell’apertura della valvola stessa e permettendo il bilanciamento dell’impianto condominiale. Infatti, riavviando il riscaldamento dopo uno spegnimento o un periodo di funzionamento ridotto, in assenza di preregolazione le valvole tenderebbero ad aprirsi completamente, con la conseguenza che la portata della pompa verrebbe assorbita principalmente dalle valvole più vicine alla caldaia: in tal caso i radiatori più lontani faticherebbero a scaldarsi o addirittura resterebbero freddi. Con le valvole a preregolazione, una volta superato il transitorio della riaccensione, le valvole bilanciano l’impianto.

Oggi in commercio esistono anche valvole “dinamiche”, che integrano due dispositivi in uno: la valvola termostatica e il regolatore di pressione differenziale per il controllo accurato della temperatura e un bilanciamento idraulico automatico. Mentre l’anello di preregolazione serve a limitare il flusso massimo, il regolatore di pressione differenziale incorporato elimina le fluttuazioni di pressione in un impianto di riscaldamento a due tubi. Si ottiene così il perfetto bilanciamento dell’impianto con notevole semplicità di impostazione e uso.

A fianco delle tradizionali testine manuali graduate, si stanno diffondendo anche le testine termostatiche digitali, che consentono di programmare la temperatura e i tempi di accensione e spegnimento del singolo radiatore proprio come si fa dal termostato generale. Come le testine manuali, quelle elettroniche rilevano automaticamente la temperatura ambiente e, grazie all’impostazione digitale della temperatura desiderata per fascia oraria, stabilizzano la temperatura nei diversi locali a seconda delle necessità.

valvole termostaticheCon le valvole termostatiche, il prelievo di fluido termovettore dalle unità immobiliari risulterà discontinuo perché ciascun condòmino aprirà o chiuderà le proprie testine in orari diversi della giornata, così da avere la temperatura desiderata nei vari locali in relazione alle proprie necessità.

Famiglie che lavorano fuori casa, ad esempio, tenderanno a regolare la temperatura al minimo durante la giornata ma, contemporaneamente, gli anziani o i locali commerciali avranno bisogno di temperature più confortevoli.

Per questo motivo, dopo l’installazione delle valvole termostatiche, l’impianto condominiale deve adeguarsi alla richiesta variabile di riscaldamento ed è fondamentale che le tradizionali pompe a portata fissa vengano sostituite con circolatori a frequenza variabile i quali, opportunamente dimensionati, adeguano i giri in funzione degli effettivi prelievi di calore.

Autore: Ing. Robero Colombo direttore generale di Brunata Srl per ElettricoMagazine

Scegliere il LED per migliorare l’efficienza energetica

led Cree per efficienza energeticaIn ambito industriale, l’intervento sul sistema d’illuminazione rappresenta oggi, grazie alle nuove tecnologie, uno degli investimenti che offre le maggiori potenzialità di recupero di efficienza energetica.

Un esempio viene dal revamping delle apparecchiature d’illuminazione dello stabilimento britannico di Hermes Europe, azienda specializzata nella fornitura di un’ampia gamma di servizi: dalla produzione al controllo qualità, dalla logistica dei trasporti alla spedizione e distribuzione di beni di consumo in tutta Europa.

L’intervento è stato deciso nel 2014 in considerazione del fatto che le lampade al sodio ad alta pressione installate, oltre ad avere un alto consumo di elettricità, non assicuravano un livello d’illuminazione adeguato all’elevato grado di attenzione richiesto ai dipendenti nelle fasi di trasporto e movimentazione delle merci.

Maggiore efficienza energetica con il led

Per la sostituzione, dopo un attento esame delle soluzioni disponibili sul mercato, sono stati scelti gli apparecchi a LED della Cree modello CPY250 da 81 W, che assicurano una maggiore efficienza e un’illuminazione uniforme e costante degli ambienti interni: in particolare, sono stati installati 102 apparecchi, montati a una distanza di 6 m x 6 m, seguendo il progetto fatto dal distributore ufficiale Cree di Sheffield, Constellation Lighting, specializzato in applicazioni commerciali e industriali.

led Cree per migliorare efficienza energeticaI risultati sono stati senz’altro positivi: la soluzione adottata ha consentito al cliente di abbattere drasticamente i costi operativi, con un risparmio energetico che ha raggiunto l’83% dei consumi, con un ritorno dell’investimento che è stato calcolato in meno di un anno e un risparmio annuo di CO2 stimato in circa 17.200 kg.

Anche per quanto riguarda i costi di manutenzione annuale, i nuovi apparecchi permettono di ottenere importanti risparmi (fino al 95%), se confrontati con quelli installati precedentemente.

Andrew Tempest, Facility Manager di Hermes, ha espresso soddisfazione per la scelta fatta: “Abbiamo voluto investire in una tecnologia fortemente innovativa, in grado di offrirci vantaggi reali e i LED hanno avvalorato la nostra scelta. I benefici legati al ritorno sull’investimento ci hanno stupito. Questo è solo il primo passo di un piano più ampio di rinnovamento dell’illuminazione. Prevediamo, infatti, di passare ai LED in tutte le nostre strutture, così da trasformarle in vetrine d’eccellenza”.

 

Integrazione: la parola d’ordine di MCE 2016

mce 2016Oggi si apre la quarantesima edizione di MCE 2016 – Mostra convegno Expocomfort dove innovazione tecnologica e progettazione integrata sono i grandi temi sui quali tutti gli attori della filiera – produttori, progettisti, system integrator, impiantisti e installatori – si confrontano.

Ormai il modello di edificio è cambiato e il concetto di città si è evoluto; nuove normative e legislazioni sono state emanate a supporto di questo progresso.

Parole come smart, intelligente, Internet of Things, tutto connesso, interazione ed efficienza energetica sono ormai nel DNA di ogni soluzione e prodotto.

Ma come riuscire ad apprezzare queste tecnologie evolute e proporre soluzioni in grado di rispecchiare le richieste del cliente, le normative e nello steso tempo progettare un vero edificio smart?
Certo non è semplice, ma quando un settore è così in movimento e così reattivo, oltre a proporre idee, applicazioni e soluzioni è anche in grado di metterle in mostra.

Ma a MCE 2016 – Mostra Convegno Expocomfort, la più grande fiera della tecnologia integrata nei settori del caldo, freddo, acqua ed energia si possono trovare tantissime risposte e soluzioni. Infatti, la fiera, per restare al passo con i tempi, offre una visione globale e ampliata, avvicinando il mondo della building automation e della domotica.

Questo sta a significare che è nato un punto di incontro tra il mondo idrotermosanitario e quello elettrico, al fine di creare un percorso virtuoso verso l’integrazione sistematica e connessa del futuro dell’abitare.
Infatti, all’interno della Fiera, è possibile visitare l’area That’s Smart che si focalizza proprio sulla gestioDSC_2625_MCE 2014ne e il controllo degli impianti, sulla building automation e sulle rinnovabili elettriche.

Ma MCE è più di una semplice mostra; è un momento formativo, informativo e di approfondimento grazie a innumerevoli corsi e convegni in grado di raccontare l’evoluzione e di risolvere le problematiche che fino a ieri affliggevano questo settore.

Costruttori di sistemi e componenti hanno compiuto passi da gigante per rispondere ai bisogni di efficienza energetica, risparmio energetico, sostenibilità ambientale e tecnologie connesse.

Venite anche voi in fiera!

 

Come accertarsi della sicurezza e conformità delle apparecchiature elettriche?

MSSI apparecchiature elettriche sicurezzaIl mercato europeo delle apparecchiature elettriche si sta preparando per l’entrata in vigore della versione aggiornata della Direttiva Bassa Tensione, prevista per il prossimo mese di aprile, che, tra l’altro, introdurrà una maggiore coerenza nell'applicazione della normativa per tutti gli operatori del settore (produttori, importatori, distributori e installatori), evidenziando, in particolare, l’importanza della tracciabilità dei prodotti.

In questo contesto, i prodotti non conformi alle Norme rappresentano un pericolo per la sicurezza sia delle persone, sia dei beni e della proprietà, mettendo a repentaglio anche la reputazione delle imprese che operano nel settore elettrico. I numeri sono molto allarmanti: nel Vecchio Continente, infatti, secondo i dati dell’EU Fire Safety Network and Forum for European Electrical Domestic Safety (FEEDS), circa 12 persone perdono la vita ogni giorno a causa di incendi nelle abitazioni e, di questi, una percentuale che varia tra il 10 e il 20% è dovuta a guasti elettrici.

Standard di sicurezza

Ben venga, quindi, il recente annuncio del lancio – da parte delle Associazioni Europee dei costruttori di quadri di bassa tensione e dei dispositivi di comando, delle infrastrutture elettriche, dell’ingegneria di processo e d’installazione CAPIEL e CECAPI – dell’iniziativa Market Surveillance Support Initiative Electrical (MSSI Electrical), che si pone l’obiettivo di contribuire ad eliminare, in Europa, la commercializzazione e l’utilizzo dei prodotti elettrici che non sono conformi agli standard di sicurezza.

L’iniziativa, sostenuta dai principali operatori del mercato elettrico, tra cui il Gruppo Legrand con la capofila in Italia BTicino, riguarda i componenti per l'installazione elettrica (ad esempio, interruttori, interruttori automatici e differenziali, dispositivi per la soppressione dell’arco) e i sistemi elettronici per la casa, gli immobili e i processi, utilizzati in ambito residenziale, del terziario e industriale.

Ulteriori informazioni sull’attività di MSSI Electrical si possono trovare all’indirizzo Internet http://mssi-electrical.org/en, portale collegato a tutte le Organizzazioni nazionali che fanno parte delle Associazioni CECAPI e CAPIEL.

 

Luce led, normativa e risparmio energetico al servizio dell’arte

luce led Villa mediciVilla Medici del Vascello di San Giovanni in Croce, in provincia di Cremona, è una massiccia costruzione realizzata sull’impianto della rocca costruita nel 1400 e caratterizzata da una base a scarpa e da torri angolari. La rocca ha subito nei secoli successivi notevoli trasformazioni.

La Villa è stata oggetto di una recente riqualificazione volta a valorizzare gli elementi storici e artistici attraverso un uso sapiente della luce, ma anche a soddisfare le esigenze di risparmio ed efficienza energetica.

Il progetto illuminotecnico è stato sviluppato da Studio Luce, la divisione di Sacchi Elettroforniture specializzata nella realizzazione di progetti e soluzioni illuminotecniche.
Il percorso di recupero architettonico è durato ben 9 anni e, a partire dal 2014, Villa Medici del Vascello è stata riaperta al pubblico. Ora è sede di eventi, manifestazioni e visite guidate.

L’ambizioso progetto di restauro, conservativo e funzionale, è stato condotto dall’azienda Paolo Beltrami S.p.A., con sede a Paderno Ponchielli (CR), sotto la supervisione del Direttore Tecnico Arch. Alessandro Bricchi e del Responsabile Tecnico Impianti Geom. Giuseppe Morelli. Il progetto impiantistico, in particolare quello legato all’impianto elettrico e all’illuminazione, ha coinvolto Studio Luce Sacchi, nella figura del Lighting Designer Fabio Megni.

L’uso di luce led può creare, esaltare, sottolineare le forme e le geometrie di palazzi storici, soddisfando le richieste di efficienza energetica e risparmio di energia

Impianto illuminotecnico ad hoc

castello san giovanni in croce 5Illuminare l’arte e donare nuova luce a capolavori storici e artistici è sempre difficile poiché è necessario trovare un equilibrio tra un’illuminazione scenografica e d’effetto, in grado di esaltare le forme dell’edificio, e la normativa che impone le regole tecniche e di sicurezza da seguire.

I designer di Studio Luce hanno pensato di andare oltre, aggiungendo un ulteriore elemento qualificante: un progetto in grado di assicurare un significativo risparmio energetico, considerando l’elevato impatto sulla bolletta elettrica dovuto all’illuminazione serale e notturna.

“Fin dalle prime fasi del progetto, Studio Luce ha giocato un ruolo fondamentale: i rendering presentati al committente hanno rispecchiato esattamente il risultato finale garantendo la soddisfazione del Comune di San Giovanni in Croce e il raggiungimento del risultato auspicato” ha sottolineato il Geometra Morelli.

Luce led e risparmio energetico

luce led Castello san giovanni 1Per la realizzazione di questo impianto di illuminazione sono stati utilizzati i prodotti Luce&Light.

Nella loggia, al primo piano della Villa, sono stati installati i faretti per esterno da incasso Bright 2.0.

La terrazza, realizzata nel ‘600, domina l’ingresso della Villa e questi apparecchi illuminanti posti alla base delle colonne esaltano la struttura a serliane, grazie alla tonalità calda (3000 K) scelta per la luce led. Inoltre, l’utilizzo dell’ottica 20° consente di illuminare le colonne nella loro pienezza, dal basamento fino al capitello.

luce led Castello San Giovanni 2Il lato più interno della loggia è valorizzato dai profili lineari River 1.0: Studio Luce ha selezionato un’ottica 10°x45°, che illumina la parete in maniera uniforme fino al soffitto.

All’interno del loggiato, al piano superiore, sono stati installati profili lineari River Wall 1.0 dotati di staffa. Anche in questo caso è stata scelta un’ottica ellittica 10°x45°, inoltre i 10 led con tonalità calda di cui l’apparecchio è dotato (anch’essi con temperatura di 3000 K) sono in grado di donare un effetto chiaroscuro alla parete, esaltando le geometrie della rocca.

 

Luce led Castello-San-Giovanni-in-Croce-3

Nel ‘700 sono stati aggiunti archi e colonne che caratterizzano la corte interna.

Per esaltare la curvatura degli archi, Studio Luce ha utilizzato gli apparecchi Bright 2.0 installati alla base delle colonne; mentre per donare luce alle facciate sono stati posizionati i profili lineari River 1.0 lungo le pareti laterali della corte.

 

 

 

MCE 2016 – Tutte le novità giorno per giorno

mce 2016E’ iniziata MCE 2016: in questo post verranno inserite giorno per giorno tutte le conferenze stampa, le novità e i prodotti presentati a Mostraconvegno Expocomfort 2016.

Puoi aggiungere questa pagina ai tuoi preferiti e tornare a visitarla domani. Seguila per restare informato!

 

Visti in fiera – indice delle aziende:

Delta Dore – La domotica cresce con le tue esigenze

Riello – RiCLOUD, controllo remoto intelligente della caldaia

Vortice – Quando si deve “cambiar aria”

Stelbi – Gestire efficientemente l’acqua con un touch

MyICARO – Il cloud ADAclima per il Servizio di Assistenza Tecnica

Viessmann – Il collettore solare si autoregola per le migliori prestazioni

Distech Controls – Massima connettività e flessibilità di programmazione

Ariston – Fino a 5 split per il climatizzatore Nevis

Workshop That’s Smart – Monitorare per ridurre

Anica – Internet of things nel settore del riscaldamento

Qundis – Gestire i consumi energetici

Workshop That’s Smart – Verso l’autosufficienza energetica

Siemens – Offerta completa per l’efficienza e la sicurezza

VP solar – Quale storage nel 2016?

La casa del futuro di MCE è intelligente

Hisense – Climatizzatori e formazione a 360 gradi

Danfoss – Un passo avanti nel riscaldamento domestico

Workshop That’s Smart – Dalla gestione dei carichi ai BACS

Workshop That’s Smart – Misura e controllo per il comfort

Honeywell – Un termostato intelligente per la casa connessa

Delta Dore – La domotica cresce con le tue esigenze

Casa Connessa Delta DoreLa casa connessa non è più solo un progetto relegato a specifici ambiti applicativi, ma oggi può essere applicata ovunque: comandare i dispositivi installati nella propria abitazione comodamente da uno smartphone o da un tablet ovunque ci si trovi, infatti, è diventato una realtà quotidiana.
Per soddisfare questa nuova esigenza Delta Dore ha sviluppato le nuove soluzioni per la domotica chiamate Tydom.
Proprio come avviene con le famose costruzioni Lego, anche con Tydom è possibile aggiungere funzioni domotiche evolvendo il proprio impianto senza dover eseguire lavori all’interno della abitazione grazie alla tecnologia senza fili via onde radio.
Tydom 1.0 è la versione entry level in grado di gestire l’allarme, il riscaldamento, le tapparelle e l’illuminazione.
Salendo di livello si passa a Tydom 2.0, per una sicurezza ottimale della casa. Può infatti gestire l’allarme, il riscaldamento e i vari automatismi, inviare SMS di avviso, foto e filmati di eventuali intrusioni e mostrare la casa a distanza attraverso lo smartphone.
Infine Tydom 3.0: qui la domotia è ai massimi livelli, poiché sfrutta la tecnologia multiprotocollo. Con una sola applicazione si comanda ogni apparecchio domotico, la parte multimediale (televisione & home cinemah, hifi) e i dispositivi multi-marchio.

Riello – RiCLOUD, controllo remoto intelligente della caldaia

Termostato Riello RiCloudControllare il clima all’interno della propria casa attraverso smartphone o tablet: non è una novità in assoluto, ma con RiCLOUD Riello ha voluto fare un passo in avanti.
RiCLOUD fa della versatilità il proprio punto di forza: funziona a batteria, quindi non occorre portare l’alimentazione elettrica in punti della casa dove a volte non è prevista, e si presta sia all’aggiornamento di impianti multizona esistenti, sia per la creazione di un nuovo impianto di ultima generazione.
Non solo: tutte le caratteristiche citate consentono alla versione Wi-Fi di RiCLOUD di creare sistemi in classe A+ in abbinamento alle caldaie murali a condensazione Riello di ultima generazione e di rientrare di conseguenza nelle detrazioni fiscali del 65%.
RiCLOUD integra due tecnologie Wireless: a radio frequenza e Wi-Fi. In questo modo è possibile installarlo senza effettuare modifiche invasive all’impianto elettrico dell’abitazione, eliminando di conseguenza i relativi costi e velocizzando l’operazione.
Se collegato tramite il protocollo proprietario OTbus a una caldaia murale Riello, RiCLOUD può emulare sulla App l’interfaccia della caldaia, consentendo di effettuare da remoto tutte le operazioni oggi fruibili unicamente di fronte al prodotto. In quest’ottica, Riello continuerà a evolvere il proprio servizio per garantire ai propri clienti la supervisione e manutenzione on line, gestite in tutta sicurezza dai centri di assistenza autorizzati Riello.
La App di RiCLOUD è scaricabile da Google Play e da Apple Store e consente di gestire sino a 8 zone, ciascuna con il proprio profilo dedicato modificabile anche da remoto.

Vortice – Quando si deve “cambiar aria”

VorticeCaratterizzato da un design ottimizzato per il montaggio sulle pareti perimetrali di un locale, il Vort HRW 60 HP Mono di Vortice è un recuperatore di calore residenziale con pompa di calore per singoli ambienti, capace di garantire il giusto ricambio dell’aria anche in assenza di sistemi centralizzati.
Di facile installazione, i due fori per il passaggio dell’aria in aspirazione e in scarico hanno un diametro di soli 125 mm e possono essere realizzati utilizzando una comune fresa a tazza.
Il contenitore è in lamiera d’acciaio, preverniciata esternamente e zincata internamente, mentre il pannello frontale è in resina plastica con finitura a specchio in colore bianco o nero.
I due ventilatori centrifughi sono azionati da motori EC a 3 velocità, che combinano bassi consumi (compatibili con il funzionamento continuo) e ridotte emissioni sonore.
La pompa di calore ad elevata efficienza assicura il regolare funzionamento anche in condizioni climatiche esterne particolarmente critiche, mantenendo, a costi contenuti, temperature dell’aria di rinnovo confortevoli, in grado di soddisfare in ogni situazione le esigenze degli utenti.
La portata massima di 60 m3/h garantisce, infine, la corretta ventilazione di ambienti di ampia superficie (fino a 40 m2) o molto affollati.

Stelbi – Gestire efficientemente l’acqua con un touch

Stelbi n-touchSi chiama N-Touch ed è un dispositivo che consente di progettare e realizzare impianti idrosanitari in maniera innovativa. Stelbi ha infatti realizzato un sistema in grado di gestire i flussi dell’acqua calda e fredda non all’uscita dal rubinetto, mediante il classico miscelatore, ma alla partenza, nella esclusiva valvola intelligente che gestisce tutti i parametri dell’erogazione.
L’acqua viene quindi miscelata dalla valvola incassata e passa attraverso un singolo tubo per giungere al punto di erogazione, secondo le richieste dell’utente. Il tutto comandato da un semplice tocco sul display.
Il sistema distributivo così non è costantemente in pressione, eliminando i rischi di allagamenti che caratterizzano gli impianti tradizionali.
Questo controllo totale aiuta a ridurre gli sprechi dovuti a malfunzionamenti della rete di distribuzione o ad usi poco accorti da parte dell’utente.
N-Touch si rivela così utile non solo in ambito residenziale, ma anche nelle strutture ricettive, negli impianti sportivi o negli ospedali, dove i consumi idrici ed energetici possono essere contenuti con significativi benefici sui costi generali.

MyICARO – Il cloud ADAclima per il Servizio di Assistenza Tecnica

ADAclima MyICAROMyICARO, società specializzata nello sviluppo di soluzioni software in ambito tecnico, presenta ADAclima, la prima soluzione nativa cloud pensata per fornire i Servizi di Assistenza Tecnica nel settore termoidraulico.
ADAclima funge da applicativo back office, App e tablet per la mobilità dei tecnici, connettività e tutti i servizi di assistenza correlati.
Al momento è composta da 18 funzionalità, ma sono in fase di sviluppo ulteriori applicazioni.
Ecco alcune delle funzioni di ADAclima:
Firma grafometrica: rileva la firma autografa su tablet, così ogni Servizio Tecnico raccoglie direttamente in formato digitale la firma di accettazione del cliente per tutti i documenti occorrenti;
Libretto di impianto: consente alla segreteria di gestire la compilazione del libretto d’impianto in tutte le fasi occorrenti, lasciando al tecnico solo l’onere di completarlo con i dati rilevati durante l’intervento;
Reportistica a misura del cliente: grazie all’uso dei filtri, si possono estrarre tutti i dati sono necessari per l’analisi delle attività e per la definizione e la misurazione dei KPI aziendali;
Gestione del corredo documentale dell’impianto: in un’unica soluzione il corredo completo di foto, dettagli e approfondimenti.

Viessmann – Il collettore solare si autoregola per le migliori prestazioni

ViessmannVitosol 200-FM di Viessmann è il primo collettore solare piano con brevetto “ThermProtect” che, grazie a un speciale materiale della superficie captante, consente di interrompere automaticamente l’apporto di calore all’impianto quando il fabbisogno sia stato soddisfatto, preservandolo così dalle alte temperature e dalle problematiche legate alla stagnazione e allungandone di conseguenza la vita utile e gli eventuali intervalli di manutenzione.
Vitosol 200-FM permette inoltre di dimensionare gli impianti solari termici rispettando le quote minime RES senza problemi legati al sovradimensionamento.
I collettori Vitosol 200-FM sono dotati di uno speciale profilo per l’integrazione nel tetto con apposito kit impermeabile (senza utilizzo di vasche posteriori), assorbitore selettivo e vetro solare ad alta resistenza (3,2 mm di spessore), serpentino a meandro in rame e isolamento termico in resina melammninica.

Distech Controls – Massima connettività e flessibilità di programmazione

Distech ControlsSe cercate la flessibilità, i prodotti equipaggiati con Envysion si prestano a un utilizzo veramente a 360 gradi. Dotati di interfaccia web per la creazione di pagine grafiche che sia adatta ai dispositivi ai quali sono connessi, forniscono controllo avanzato, monitoraggio e analisi dei dati per la costruzione di soluzioni IoT (Internet of Things).
I controllori Eclypse sono modulari e scalabili con controllori e regolatori VAV, compresi i modelli con PoE.
Indipendentemente dalla scelta del protocollo (IP o Wi-Fi) è possibile combinare entrambi su uno stesso controllore per soddisfare le infrastrutture, l’architettura dell’edificio e il layout, riducendo al minimo l’impatto sull’edificio e riducendo i costi di installazione.

Ariston – Fino a 5 split per il climatizzatore Nevis

Climatizzatore Ariston NevisA+++: grazie alla tecnologia 3D Inverter, Nevis di Ariston si presenta come climatizzatore non solo parsimonioso nei consumi, ma anche intelligente nell’utilizzo e con un design innovativo.
Disponibili nelle versioni mono e multisplit (fino a 5 split diversi), i climatizzatori Ariston vengono collaudati uno ad uno ricreando le stesse condizioni d’uso della vita di tutti i giorni: una garanzia in più per l’utente finale!
Sul fronte estetico, il design innovativo ha permesso a Nevis di conquistare il premio “Good Design Award 2015” dal Japan Industrial Design Promotion Organization.
Completano il quadro la facilità d’uso e di installazione, sempre apprezzati sia dall’installatore, sia dall’utente finale.

Workshop That’s Smart – Monitorare per ridurre

That's SmartL’utente finale e le tecnologie di risparmio energetico” è il titolo della ricerca commissionata all’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano per avere un quadro dei trend di mercato delle tecnologie per l’efficienza energetica nel settore residenziale italiano nei prossimi tre anni.
Lo studio prende in considerazione le tecnologie per l’efficienza energetica, quelle di generazione distribuita da fonti rinnovabili e quelle capaci di integrare più soluzioni.
È stato considerato il consumo energetico medio annuale, sia termico sia elettrico, il rispettivo costo €/kWh e la spesa annua di un’abitazione tipo nelle città di Milano, Roma e Palermo.
Dall’analisi è emerso che le soluzioni di generazione di energia termica come caldaie a condensazione e pompe di calore con rinnovabili hanno maggiori possibilità di diffusione maggiore nel Nord e Centro Italia, mentre al Sud le pompe di calore rappresentano il miglior investimento per l’efficienza energetica. Per quanto riguarda invece, le soluzioni integrate saranno maggiormente impiegate per le utenze multiple o condominiali, nelle quali giocano un ruolo importante fattori quali la dimensione dell’intervento e la maggiore propensione all’efficientamento energetico dello stabile.
Le previsioni per i prossimi 3 anni sono positive: le soluzioni per il risparmio energetico negli edifici porterà investimenti per oltre 12 miliardi di €; metà degli investimenti verranno fatti su soluzioni con pompe di calore, caldaie a condensazione e building automation; mentre si stimano 4 miliardi di investimenti in rinnovabili.

Anica – Internet of things nel settore del riscaldamento

AnicaL’Internet of Things (IoT) sta rivoluzionando la tecnologia in molti settori industriali. Con la connessione immediata, i prodotti vengono resi “intelligenti” ed in grado di interloquire fra loro, piuttosto che con persone o luoghi in remoto. Questa rivoluzione implica anche la capacità di utilizzare la mole di big data e di informazioni, con un forte impatto sull’economia reale, sulla creazione di nuovi modelli di business e sulla crescita occupazionale. Un recente studio della Mckinsey & Company stima che l’IoT abbia un potenziale impatto economico totale compreso tra 3,9 e 11,1 trilioni di dollari che, includendo il consumer surplus, equivarrà a circa l’11% dell’economia globale. Quali scenari apre questa rivoluzione per il settore del riscaldamento? Questo workshop è stato studiato proprio per mostrare le possibilità di evoluzione del settore. Il tema verrà affrontato da Mario Virginio Costamagna, Internet of Things Services Sales Manager del Gruppo Olivetti che mostrerà come l’Internet delle cose crei la premessa per nuovi modelli di business incentrati sull’evoluzione a servizio di ogni cosa, aprendo nuovi spazi e opportunità per le aziende innovative dello Smart Heating.

Qundis – Gestire i consumi energetici

Qindis Q Heat 5I contatori di calore compatti Q heat 5 di Qundis rilevano il consumo di energia degli impianti di riscaldamento, di raffreddamento, solari e di produzione dell’acqua calda.
Q heat 5 è dotato di un’interfaccia M-Bus integrata e di due ingressi aggiuntivi ad impulsi che permettono di integrare fino a due contatori dell’acqua dotati di un’uscita a impulsi.
Tra le novita, la soluzione di sistema High-End (Q ARM), una combinazione tra la lettura remota e automatizzata dei contatori e una gestione dei dati.
Il dispositivo raccoglie i dati dei consumi energetici in maniera automatica ma li carica e li mette a per una rielaborazione (Piattaforma Smart Metering Q SMP).
Inoltre, presenta il ripartitore dei costi di riscaldamento Q caloric 5.5 su postazione fissa o mobile e grazie all’ampia copertura radio semplifica la lettura remota.

Workshop That’s Smart – Verso l’autosufficienza energetica

That's SmartOggi sempre più spesso si parla di soluzioni smart: partendo dalle Smart city, passando dalle Smart grid per arrivare fino agli edifici intelligenti, responsabili di una quota significativa dei consumi energetici e sede, inoltre, di un numero crescente di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Con il termine Intelligent Building si intende un edificio in cui gli impianti in esso presenti sono gestiti in maniera integrata e automatizzata, attraverso l’adozione di una infrastruttura di supervisione e controllo degli impianti stessi, al fine di massimizzare il risparmio energetico, il comfort e la sicurezza degli occupanti, e garantendone inoltre l’integrazione con il sistema elettrico di cui il building fa parte.
Le fonti rinnovabili possono garantire la copertura di una quota di energia significativa.
Tra le soluzioni più interessanti sicuramente i sistemi di accumulo che permettono di immagazzinare l’energia quando viene prodotta. Questi sistemi permettono di risolvere la discontinuità di produzione di energia e permettono l’autosufficienza dal punto di vista energetico. Tanti gli aspetti positivi: protezione contro l’aumento del costo dell’elettricità e momentanei blackout, risparmio in bolletta elettrica, ridurre la necessita di espandere la rete elettrica, monitoraggio dei consumi elettrici

Siemens – Offerta completa per l’efficienza e la sicurezza

Siemens Building TecnologiesSiemens Building Technologies ha colto l’importante occasione di MCE per presentare il proprio portafoglio completo di prodotti e soluzioni per il recupero di efficienza energetica e la sicurezza dei moderni edifici intelligenti.
Dai Climatix Controller 400 e 600, inseriti in un hardware scalabile e flessibile e dotati di applicazioni preconfigurate e provate per l’uso in impianti HVAC semplici, ai Climatix Controller per gli impianti più complessi, disponibili come opzione liberamente programmabile, con un software dedicato che aiuta gli OEM nella progettazione, programmazione e messa in servizio.
A questi si affiancano sia i nuovi attuatori comunicanti per servocomandi serranda e le valvole di regolazione a sfera, sia la gamma Symaro completa di sensori precisi e affidabili per la misura di temperatura, CO2, pressione e umidità.
Il tutto gestito dalla piattaforma Desigo CC, che riunisce tutte le funzionalità di building management in un unico sistema, consentendo anche la facile integrazione di prodotti di terze parti grazie alla serie di protocolli di comunicazione supportati (tra cui BACnet, SNMP, Modbus, SSL e OPC). L’interfaccia utente è semplice e intuitiva, e può essere personalizzata in base alle diverse esigenze, mentre la piattaforma consente analisi dettagliate che semplificano notevolmente la risoluzione dei problemi, la correzione degli errori e l’ottimizzazione delle prestazioni. Infine, la nuova APP Desigo CC permette l’accesso da remoto, su dispositivo mobile, alla building automation e alla gestione degli allarmi.

VP Solar – Quale storage nel 2016?

VP solarVp Solar presenta al proprio stand Tesla Powerwall, la soluzione di Tesla Energy per l’accumulo di energia derivante dagli impianti fotovoltaici. Questa soluzione permette un aumento dell’autoconsumo e quindi un risparmio in bolletta elettrica. Se si possiede un impianto fotovoltaico, è possibile completarlo con l’aggiunta di un sistema intelligente di accumulo che permette di immagazzinare l’energia e utilizzarla quando serve.
VP Solar – distributore specializzato – presenta Smartflower, una soluzione innovativa per la produzione di energia fotovoltaica.

La casa del futuro di MCE è intelligente

La casa del futuro a MCEÈ perfettamente integrata con la città che la ospita ed è una vera macchina per abitare: è la casa del futuro presentata a MCE 2016.
In fiera, nell’area espositiva “Oltre la Classe A”, è stato riprodotto in scala reale un vero edificio intelligente che permette di toccare con mano l’evoluzione delle nostre case.
Qui è possibile osservare dal vivo la tecnologia che già oggi permette di gestire i fabbisogni energetici per ottenere non solo il massimo risparmio di energia dai sistemi di riscaldamento, raffrescamento, ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria, ma anche il controllo di tutte le soluzioni presenti per un nuovo modo di abitare all’insegna dell’integrazione fra efficienza, sostenibilità ambientale e automazione.
Accessoriata di tutto punto, “Oltre la classe A” prevede una connessione completa tra termostato e frigorifero, allarme di casa e luci. Tutti comunicano tra loro attraverso uno linguaggio standard comune e con un’interfaccia di semplice utilizzo.
Completano l’edificio un ufficio, una piazza e anche un piccolo parcheggio con le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici: l’edificio diventa così un nodo intelligente di connessione al quartiere e alla città, intesa come Smart City.

Hisense – Climatizzatori e formazione a 360 gradi

Hisense SilentiumTante le novità di Hisense a MCE 2016, a cominciare dal nuovo climatizzatore Silentium.

Durante la fiera è stato inoltre lanciato ufficialmente il progetto Hisense Academy, un importante percorso di formazione tecnico-professionale volto ai professionisti del settore.
L’azienda ha infatti deciso di ampliare i servizi verso gli installatori con un ricco programma di corsi tecnici e commerciali. Estremamente sfaccettati, i percorsi formativi (base e di livello avanzato) rispondono alle esigenze di tutti i professionisti del settore: installatori, personale tecnico-commerciale e progettisti accomunati dall’intento di accrescere la propria professionalità e di aumentare il loro business.
L’obiettivo di Hisense è quello di elevare il livello professionale e di conoscenza, attraverso un approccio teorico/pratico a ogni tematica, in modo da rispondere a un mercato sempre più esigente e informato.
Nei prossimi mesi verrà infine presentato il nuovo sito Hisense dedicato al mondo della climatizzazione per rispondere al meglio a tutte le esigenze della filiera.

Danfoss – Un passo avanti nel riscaldamento domestico

Danfoss LinkDanfoss Link è la app studiata per il controllo del riscaldamento domestico di Danfoss. In questo modo i professionisti del riscaldamento domestico possono puntare a vendita, installazione e supporto tecnico sempre più semplici.
Danfoss Link è un ecosistema con comprende appositi dispositivi e una App per smartphone e tablet che consente ai proprietari delle abitazioni di controllare il riscaldamento nella loro casa da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
In questo modo si incrementa il controllo del riscaldamento, incrementando il comfort abitativo e migliorando l’efficienza energetica.
L’App Danfoss Link dispone di tre opzioni preimpostate che regolano il clima interno in base a data e ora: a casa, pausa di riscaldamento o vacanza.
La centralina CC Danfoss Link è contattabile da qualunque luogo: è sufficiente una connessione internet. In questo modo è possibile controllare termostati per radiatore living Connect, impianti di riscaldamento a pavimento elettrico o idronico e assicurare un controllo preciso e completo di tutti gli elementi di un impianto di riscaldamento domestico.
Infine, la App Danfoss Link consente agli installatori professionisti di offrire ai propri clienti la tecnologia più avanzata nel riscaldamento domestico.

Workshop That’s Smart – Dalla gestione dei carichi ai BACS

Workshop That's SmartHome & Building Automation sono in grado di creare uno stile di vita più sostenibile, ma allo stesso tempo garantiscono una gestione degli impianti, efficienza energetica e sono al servizio dell’utente.
L’insieme dei dispositivi e sistemi per la gestione e il controllo degli impianti energetici, termici, elettrici, elettronici e di comunicazione a servizio dell’edificio vengono normalmente identificati con l’acronimo BACS (Building Automation Control and System).
In questo contesto la norma UNI EN 15232 stabilisce una classificazione di efficienza energetica dei sistemi di controllo degli impianti: da un minimo di “D” (nessuna automazione, nessuna misura di efficienza energetica) a un massimo di “A” (automazione e controllo utilizzando la tecnologia più avanzata disponibile).
Le “classi” della norma UNI EN 15232 non sono confrontabili con le classi di efficienza energetica degli edifici (da “A” a “G”) in quanto sono assegnate solo sulla base del comportamento e della regolazione degli impianti tecnologici.
Da tutto questo si evince che per un edificio sono importanti il comfort, la flessibilità, il risparmio energetico, i costi di gestione, informazione e supervisione. Per ottenere tutto questo la building automation è l’unica strada percorribile.
Il controllo ambientale integrato ad esempio prevede un sistema di controllo unico per la gestione della componente HVAC, dell’illuminazione e delle motorizzazioni (tende, tapparelle, ecc.) in una stanza.
Quindi cosa si intende veramente per edificio intelligente?
Un edificio in grado di garantire al suo interno una condizione ambientale produttiva ed efficiente attraverso l’ottimizzazione di quattro elementi fondamentali: la struttura, sistemi di controllo, servizi e la gestione delle interconnessioni tra di loro.
Ecco che la building automation porta con sé l’interconnessione o, meglio, quello che oggi viene chiamato Internet of Things (IoT) che garantisce interoperabilità, sostenibilità, intelligenza distribuita, prestazioni, condivisione dei dati.

Workshop That’s Smart – Misura e controllo per il comfort

Workshop That's SmartGestire e monitorare i consumi è il primo passo per garantire efficienza energetica, risparmio in bolletta e iniziare a rendere gli edifici smart.
In Italia ci sono un milione di condomìni con 14 milioni di unità immobiliari, l’85% costruito prima del 1990 e il 75% di essi necessita di contabilizzazione.
Come tutti sanno, l’Italia ha recepito la Direttiva Europea nel luglio 2014 con il Decreto Legislativo n. 102, che conferma la data del 31.12.2016 quale scadenza per l’adeguamento degli impianti e quindi di fatto è necessario provvedere all’adeguamento o realizzazione della contabilizzazione di calore.

La riduzione dei consumi energetici ruota attorno a tre fattori fondamentali:
•    l’acquisizione della consapevolezza di quanto si sta consumando;
•    la conoscenza dei motivi che determinano i consumi;
•    l’abitudine all’utilizzo di comportamenti volti al risparmio.
Gli strumenti per rispondere alla normativa ci sono e vanno dall’installazione di contatori individuali all’accessibilità dei dati, dalla ripartizione dei costi alla precisione dei conteggi.
Oltre a essere un obbligo, la contabilizzazione del calore porta con sé numerosi vantaggi: conteggio dei consumi effettivi e individuali per ogni unità abitativa; risparmio medio del 25% sul costo del riscaldamento dello stabile; gestione autonoma della temperatura secondo le proprie esigenze e il pagamento solo del proprio consumo; beneficio delle agevolazioni fiscali quali le detrazioni IRPEF come previsto dalla legge e dell’IVA; visualizzazione costante dei propri consumi.

Honeywell – Un termostato intelligente per la casa connessa

HoneywellContinuando nello sforzo di promozione del concetto “connected home”, Honeywell Environmental Control (EVC Italia), presenta a MCE 2016 il nuovo termostato intelligente Y87 Connected attraverso il quale è possibile controllare semplicemente la temperatura degli ambienti domestici in qualsiasi momento e da ogni luogo.
Strumento di design dalla sagoma circolare, sfrutta la tecnologia senza fili, è adatto a ogni ambiente, è compatibile con tutti i tipi di impianti di riscaldamento domestico e può essere controllato con facilità attraverso l’App Total Comfort Connect, che gli conferisce tutte le funzionalità di un cronotermostato.
Grazie al canale Honeywell su IFTTT, un servizio in cloud nonché sito e applicazione per smartphone, è possibile configurare il termostato Y87 e creare scenari o azioni totalmente personalizzate, utilizzando i comandi dedicati.

Giotto, da Bft nuove barriere elettromeccaniche

Giotto BftDelimitare gli accessi è un diritto – per certi versi anche un dovere – e impone l’utilizzo di tecnologia affidabile e che garantisca la massima sicurezza.
Per questo motivo Bft ha sviluppato una nuova gamma di barriere elettromeccaniche chiamata Giotto BT A adatta a un uso intensivo. Giotto BT A si rivela ideale per la gestione degli accessi nel settore della Building Access Automation e della Urban Access Automation, ampliando la serie di prodotti gestibili attraverso la piattaforma di comunicazione U-Link.
La gamma Giotto è composta da due linee diverse, entrambe a 24 Volt.
La prima è Giotto BT A 30 U, adatta per delimitare passaggi utili fino a 3 metri e con tempi di apertura di 4 secondi. Se si cercano prestazioni superiori, Giotto BT A 30S U vanta un tempo di apertura di soli 2,5 secondi.
Sono due le opzioni anche in presenza di aperture più grandi. Per varchi fino a 6 metri, infatti, Bft propone Giotto BT A 60 U (con un tempo di apertura di 5 secondi) e Giotto BT A 60S U (4 secondi). Tutti i modelli sono disponibili nel classico grigio (RAL 7015), ma possono essere personalizzati a richiesta fornendo il codice RAL.
Bft ha posto grande attenzione ai temi della sicurezza e della affidabilità: le barriere Giotto montano un finecorsa a relegazione elettronica e utilizzano la tecnologia Encoder per la reazione all’urto. Inoltre, per risultare operative anche in caso di blackout, è possibile equipaggiare la barriera con batteria che ne assicuri le manovre di emergenza anche in assenza di alimentazione.
Completano l’offerta tutti i dispositivi e gli accessori utili per l’installazione: aste tonde o rettangolari, con siepe in alluminio e con articolazione a 90°, trasmettitori, lampeggianti e colonnine.

Giotto: accesso singolo o interconnessione totale

Bft ha lavorato anche sul fronte dell’ergonomia e della semplicità di installazione e utilizzo: l’unità di controllo, ad esempio, è posizionata sul lato superiore per migliorarne l’accessibilità durante l’installazione, la programmazione e la manutenzione.
La piattaforma di comunicazione U-Link consente di collegare le sbarre ad altri dispositivi, creando una vera rete di gestione e controllo
Un apposito display consente di impostare specifici scenari e di assegnare i relativi parametri di funzionamento.
Infine, l’impiego della piattaforma di comunicazione U-Link consente di collegare una o più sbarre automatiche ad altri dispositivi, creando una vera rete di gestione e controllo con altri prodotti Bft o di terze parti tramite Clonix U-Link. Grazie a specifiche schede di espansione B-EBA, le riceventi comunicano anche con altre interfacce create da Bft, come U-Base 2, il software che consente agli installatori un controllo totale delle centraline dotate di U-Link: comando, configurazione, diagnostica e lettura degli stati di I/O.

Le innovative soluzioni BTicino in mostra a Francoforte

Bticino Internet of ThingsIl mondo dell’impiantistica elettrica si ritrova dal 13 al 18 marzo a Francoforte (Germania) per il tradizionale appuntamento biennale di Light+Building e BTicino vuole sfruttare questa occasione per presentare in anteprima alcune delle sue innovative soluzioni, in particolare quelle legate al programma Internet of Things Eliot, che a breve potranno essere acquistate anche in Italia.

Soluzioni connesse BTicino

BTicino presenta alcune soluzioni legate all’Internet of Things

All’interno dello stand del Gruppo Legrand, i visitatori potranno vedere alcuni esempi di prodotti connessi, come il videocitofono Classe 300, che consente di attivare tutte le funzioni di un tradizionale sistema (vedere chi chiama, rispondere, aprire il cancello o accendere la luce delle scale) oltre che dall’apparecchio anche a distanza, utilizzando un’App, dispositivo che sarà affiancato dal sistema di gestione luci, tapparelle e scenari, il quale permette di gestire da smartphone l’infrastruttura wireless dell’abitazione, semplificando l’installazione degli impianti, soprattutto quando ci si trova a dover ristrutturare un’abitazione.

Impianto elettrico sicuro

Per la sicurezza dell’impianto elettrico, il salvavita Stop&Go connesso tiene sotto controllo tutta l’installazione e segnala, anche a distanza, eventuali guasti all’alimentazione, consentendo gli opportuni e rapidi interventi di ripristino.
Infine, il sistema Nuvo aiuta i momenti di relax diffondendo in tutte le stanze musica digitale di qualità oppure programmi diversi in ogni locale, consentendo sia l’accesso a librerie musicali residenti sulla rete locale, servizi di streaming o Internet radio, sia la gestione della programmazione da smartphone o tablet.

Molte anche le proposte nel campo della Building Automation, che spaziano da quelle che permettono l’integrazione di apparecchiature di altri produttori con il sistema MyHome o tra di loro, ai dispositivi che, tramite App, facilitano la configurazione e la gestione degli impianti di Home Automation BTicino, alle soluzioni integrate per alberghi, strutture sanitarie, uffici.

light + buildingOvviamente, non mancheranno nello stand le altre offerte BTicino e Legrand, integrate, per quanto riguarda la distribuzione di energia, dai sistemi di canalizzazioni metalliche Gamma-p Legrand, dalle barre elettrificate Zucchini e dai trasformatori di potenza isolati in resina.

L’appuntamento, quindi, è al Light+Building (Francoforte, 13-18 marzo 2016), Hall 11.1, Stand B86.

 

easyProjects, il software Palazzoli per dimensionare l’impianto elettrico

Computer easyProjects PalazzoliGli strumenti software – non solo su computer, ma sempre più spesso anche su smartphone e tablet – sono diventati uno strumento indispensabile per il lavoro di progettisti e installatori che operano nel campo elettrico.
Per rispondere a questa esigenza, il Gruppo Palazzoli ha realizzato un innovativo pacchetto di programmi dedicati al dimensionamento degli impianti elettrici, mettendo così a disposizione un nuovo strumento professionale che unisce semplicità e produttività.
Ogni operatore elettrico può trovare in EasyProjects le risposte alle principali problematiche con cui si deve confrontare nel suo lavoro. E’ quindi possibile redigere la dichiarazione di conformità, calcolare la potenza di un dispositivo trifase partendo dalla corrente o viceversa, sapere se è possibile installare un determinato cavo in un ambiente esplosivo, valutare la sezione di un cavo in base alla protezione contro il sovraccarico o alla caduta di tensione, stabilire se gli interruttori installati nel quadro sono compatibili con un nuovo trasformatore e calcolare il numero di apparecchi a LED necessari per sostituire le plafoniere esistenti.

Come scaricare easyProjects

Screenshot easyProjectsPer scaricare il software, gratuito e già ottimizzato per l’utilizzo da dispositivi cellulari, è necessario essere in possesso di una password, che può essere ottenuta partecipando a uno degli incontri organizzati da Palazzoli per gli installatori e i progettisti e registrandosi sull’apposito sito.
La procedura è semplice: una volta collegatisial sito, è sufficiente compilare il form di registrazione, inserire la username (indirizzo e-mail) e la password, premere il tasto attiva e il software è pronto all’uso.
Il pacchetto comprende diverse applicazioni: