Prosegue l’impegno del Gruppo Legrand nell’Internet of Things

ELIOT_PROGRAM_BY_BITICINO_cmjn copieDopo aver presentato ufficialmente il programma Eliot, finalizzato ad accelerare lo sviluppo della propria offerta di oggetti connessi, il Gruppo Legrand annuncia ora la sua partecipazione alla raccolta di capitali di Netatmo, azienda francese specializzata in Internet of Things per la casa.

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USAG Matrix, il configuratore per officine mobili

USAG MatrixGrazie al configuratore Matrix di USAG si può progettare l’allestimento interno dei furgoni trasformando, in pochi click, il proprio veicolo commerciale in una vera e propria postazione di lavoro mobile sfruttando al meglio lo spazio interno.

Semplice, intuitivo e veloce, il configuratore USAG Matrix non richiede alcuna installazione ed è compatibile con i browser di navigazione più diffusi. Bastano tre semplici passaggi per creare il proprio allestimento: si seleziona il veicolo sul quale montare Matrix, si scelgono i lati da allestire e si posizionano i moduli a seconda delle specifiche esigenze e del proprio stile di lavoro. Al termine, è possibile salvare ed esportare il progetto per inviarlo direttamente al proprio Rivenditore di fiducia.

Nella sezione del sito dedicata al Configuratore USAG Matrix è presente anche un video tutorial che guida l’utente spiegando i passaggi necessari per realizzare l’allestimento desiderato; inoltre si può consultare o scaricare il catalogo completo e aggiornato per scegliere tra i numerosi moduli e accessori del Matrix studiati per tenere sempre in ordine gli strumenti di lavoro.

 

Smart Working: il futuro del posto di lavoro?

smart workingIl concetto di Smart Working è un fenomeno in netta crescita: secondo una ricerca internazionale condotta da Regus, il principale fornitore mondiale di spazi di lavoro flessibili, in Italia il 51% dei manager, dei professionisti e dei cosiddetti “knowledge workers” lavora lontano dall’ufficio per almeno metà della settimana. Il dato mondiale si posiziona al 52% e sono sempre di più le grandi imprese che adottano metodologie organizzative di lavoro agile.

In questi giorni anche il Governo italiano ha presentato un disegno di legge per lo Smart Working, a dimostrazione del fatto che il cosiddetto “lavoro agile” è ormai un dato di fatto.

In tutti i Paesi si registrano forti aspettative verso i governi per ottenere incentivi e agevolazioni fiscali finalizzati a favorire l’introduzione di modalità di Smart Working all’interno delle imprese, anche se con livelli diversi secondo i vari paesi.

In Italia questa richiesta proviene dall’86% degli intervistati (in linea con la media mondiale), mentre si registrano approcci molto diversi tra la Germania (dove è solo del 78%), e la Spagna, dove ben il 92% dei rispondenti ritiene prioritari gli incentivi e le agevolazioni fiscali.

Oltre agli incentivi fiscali viene richiesto ai governi nazionali di impegnarsi maggiormente per promuovere questa forma di lavoro, con l’Italia che raggiunge l’84% degli intervistati (media globale 81%) e anche in questo caso per la Germania l’intervento governativo è meno rilevante con il 70% delle risposte, mentre in Spagna sale al 89%.smart working

“Questa ricerca conferma che la crescita dello Smart Working è costante in tutta Europa e che le imprese si aspettano dai governi nazionali incentivi e agevolazioni fiscali per incrementare ulteriormente queste modalità organizzative del lavoro. E’ necessario considerare che sono numerosi gli indicatori che dimostrano come il lavoro agile sia un fattore determinante per accrescere la produttività delle imprese e quindi per stimolare l’economia e far crescere l’occupazione”, ha dichiarato Mauro Mordini, country manager di Regus in Italia.

Sistema Facile e Sommer insieme per l’automazione di porte basculanti

automazione porte basculantiIl settore della automazione di porte basculanti e sezionali è in continua evoluzione, grazie a una ricerca tecnologica che non conosce sosta per garantire un numero sempre maggiore di soluzioni all’avanguardia, corredate dal massimo grado di personalizzazione in materia di finiture estetiche e optional.

In un’epoca come la nostra, in cui il mercato globale permette continui attraversamenti fra le barriere nazionali portando alla nascita di partnership capaci di generare moderni laboratori di progresso, diviene fondamentale scegliere il giusto alleato per competere al meglio con un prodotto di successo.

Da questa esigenza è nata l’unione fra Sistema Facile, da oltre 40 anni operativo in Italia e all’estero nella progettazione e installazione di porte e portoni per garage, e il celebre marchio tedesco Sommer, uno dei maggiori produttori mondiali di meccanismi d’automazione e radiotelecomandi.automazione di porte basculanti

Tale collaborazione rappresenta un importante punto d’arrivo nella storia dei rapporti industriali fra i due paesi: al prestigio della fattura italiana, espressa dall’estrema qualità nelle lavorazioni di Sistema Facile, si affianca ora l’efficienza tecnologica tedesca, in grado di assicurare facilità d’utilizzo, massima sicurezza e performance garantite nel tempo.

Sistema Facile, attivo in tutto il territorio nazionale grazie a una capillare rete di distribuzione, è parte del gruppo Armo, produttore dal 1972 di sistemi di sollevamento apprezzati dalle aziende di tutto il mondo.

Alleanza strategica tra Rittal e IBM per i data center

alleanza strategica Rittal e IBM Resiliency Services hanno stipulato un'alleanza strategica: Rittal diventa partner e fornitore selezionato da IBM per le attività di progettazione e realizzazione di data center per i suoi clienti. La partnership include tutte le soluzioni infrastrutturali necessarie per la realizzazione di un data center e sarà attiva in tutta Europa, Medio Oriente e Africa.

Rittal dispone di una vasta gamma di componenti per le infrastrutture IT, tra cui armadi, soluzioni di climatizzazione, alimentazione elettrica, monitoraggio, soluzioni di security e protezione fisica, assistenza pre/post-vendita, oltre alla soluzione modulare per data center RiMatrix S.

Con i suoi Resiliency Services, IBM, primo produttore di tecnologie IT, offre soluzioni per la continuità operativa, gli audit professionali per l‘IT e i data center e definisce i requisiti per ottimizzare le soluzioni in termini di spazio, configurazione fisica, efficienza energetica, disponibilità e prestazioni. Il portafoglio prodotti di IBM include server, sistemi operativi, software e servizi IT, che assieme  alle soluzioni per le Infrastrutture IT di Rittal, permettono di sviluppare soluzioni end-to-end scalabili, in grado di soddisfare i più elevati standard di sicurezza e qualità.

alleanza strategicaEntrambi i partner stanno organizzando dei gruppi di lavoro per coordinare le attività e fornire supporto reciproco a livello internazionale. E’ anche prevista la creazione di una piattaforma condivisa per componenti e servizi con focus sul cliente, moduli di formazione e campagne marketing. L’accordo di partnership è il punto di arrivo di una collaborazione iniziata più di dieci anni fa: in qualità di partner OEM, Rittal ha già fornito ad IBM oltre 170.000 armadi IT.

La connessione e il controllo per l’E-mobility

e-MobilityPhoenix Contact ha presentato tutte le novità tecnologiche e le soluzioni di E-Mobility sviluppate per rispondere alle esigenze dei costruttori sia di veicoli elettrici sia di stazioni di ricarica a Smart Mobility World 2015, la più grande manifestazione europea sulla Mobilità sostenibile, connessa e integrata.
L’azienda ha illustrato la sua proposta attraverso due macro aree, una destinata ai controllori E-Mobility con la gamma completa dei dispositivi di controllo e di comunicazione destinati alla ricarica dei veicoli elettrici in Modo 3 e Modo 4, in accordo alla normativa IEC 61851-1.
Nell’area connettori E-Mobility erano presenti le soluzioni di connessione per la ricarica dei veicoli elettrici in AC e DC, dalla presa veicolo CCS (Combined Charging System) ai cavi di ricarica in AC e DC, fino alla presa lato infrastruttura.
Allo stand, inoltre, è stata presentata Energica Ego, la prima supersportiva elettrica Made in Italy interamente progettata e realizzata a Modena da Energica Motor Company.
La moto è equipaggiata con la presa veicolo CCS di Phoenix Contact, grazie a cui può venire ricaricata sia in modalità rapida (30 minuti circa per una ricarica completa utilizzando una stazione di ricarica Fast DC con connettore CCS) sia in modalità medio-lenta (in corrente alternata monofase – AC).

 

Le storia della sicurezza in mostra a Sicurezza 2015

storia della sicurezzaLa storia della sicurezza elettronica in Italia, con i primi dispositivi utilizzati a partire dagli anni Sessanta, esposti insieme a immagini storiche che raccontano l’evoluzione del settore, in mostra a Sicurezza 2015, grazie a Fondazione Enzo Hruby.

Due le sezioni “uomini” e “tecnologie”, che raccontano una storia iniziata nel 1968 con l’introduzione in Italia dei primi rivelatori elettronici di movimento, importati dagli Stati Uniti ed esposti alla Fiera Campionaria di Milano. 

Questa mostra non è solo un omaggio al sestoria della sicurezza 2ttore e ai suoi protagonisti, ma anche uno stimolo per far conoscere a tutti gli operatori della sicurezza la loro storia, perché non c’è progresso e futuro senza la consapevolezza del proprio passato.

Dedicata alla nascita del settore della sicurezza, ma anche un modo per diffondere il messaggio della cultura della sicurezza come prima forma di tutela dei beni e delle persone, avvalendosi degli strumenti avanzati che oggi la tecnologia offre.

E’ stata realizzstoria della sicurezzaata con il contributo di molti protagonisti di questo settore, da Fondazione Fiera Milano – che ha reso disponibili alcune delle fotografie riprodotte – a diversi costruttori e installatori, che hanno fornito le immagini e le apparecchiature che hanno fatto la storia della sicurezza elettronica in Italia. 

Il titolo “Difendetevi!” è tratto dal primo catalogo dei prodotti di sicurezza in Italia, del 1975. 

Solidarietà internazionale dal mondo elettrico

solidarietà internazionaleCapofila del Gruppo Legrand in Italia, BTicino ha deciso di contribuire all’attività di “Elettrici senza frontiere onlus”, realtà creata nel giugno di quest’anno con l’obiettivo di realizzare progetti di solidarietà internazionale finalizzati all’accesso all’elettricità e all’acqua.
Il protocollo di collaborazione è stato firmato da Franco Villani, Amministratore Delegato di BTicino, e da Michel Crémieux, Presidente della Onlus.
BTicino offrirà un contributo attivo e consulenza qualificata per interventi di diversa natura, come, ad esempio, l’elettrificazione e la messa in sicurezza degli impianti elettrici di edifici scolastici e di ospedali situati in Paesi in via di sviluppo o in zone soggette a catastrofi naturali o a conflitti.
“Elettrici senza frontiere onlus” è costituita da volontari e si affianca alla francese “Electriciens sans frontières”, che opera dal 1986, e alla tedesca “Elektriker ohne Grenzen”, attiva dal 2012.
«Il sostegno a “Elettrici senza frontiere onlus”», ha commentato Franco Villani, «rientra in un più ampio programma di attività di Corporate Social Responsibility della nostra azienda e siamo convinti che la collaborazione garantirà benefici tangibili a popolazioni che vivono in situazioni di estremo disagio, come dimostra la partnership del Gruppo Legrand con la corrispondente associazione francese, attiva dal 2007, che ha permesso a ben 780.000 persone di accedere all’elettricità».

 

La scuola che fa scuola a Ecomondo

scuola che fa scuolaLa riqualificazione scolastica è uno dei temi protagonisti alla Città Sostenibile, il grande spazio dedicato da Ecomondo – protagonista in questi giorni a Rimini Fiera – alle città intelligenti, dove imprese e Amministrazioni evidenziano le migliori pratiche a favore della qualità ambientale e di vita dei cittadini.
La Scuola che fa Scuola è il progetto promosso dal Comune di Rimini che si è meritato l’attenzione del Governo per il percorso di riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico avviato nel 2014, e che si spera possa essere il primo esempio tra tanti che nasceranno.
“Le scuole non possono essere considerate indistinte scatole di cemento – è il commento del vice sindaco del Comune di Rimini, Gloria Lisi -. Il modo con cui sono costruite ha certamente un’influenza sulla qualità dell’educazione e la qualità complessiva dell’ambiente in cui esse sono ubicate. 
La nuova scuola di Villaggio I Maggio è un esempio di luogo scolastico moderno, innovativo nella costruzione, capace di creare nuovi spazi. 
Proprio pochi giorni fa (21 ottobre) la delibera del Cipe ha assegnato 60 milioni di euro al programma #scuolebelle, per finanziare interventi per il ripristino della funzionalità e del decoro degli edifici scolastici.
Nel 2014 sono state coinvolte 7.235 scuole, con un finanziamento di 150 milioni di euro. Tra il 2015 e il primo trimestre del 2016, saranno effettuati altri 10mila interventi.
Gli altri pilastri su cui poggia il programma di edilizia scolastica sono #scuolesicure, con 400 milioni per interventi di messa in sicurezza e #scuolenuove, con 244 milioni per la realizzazione di nuovi edifici scolastici e le manutenzioni importanti.
Inoltre, 40 milioni sono destinati alle indagini diagnostiche sui solai e il Decreto Mutui, che autorizza le Regioni a stipulare i mutui agevolati con la BEI per la messa in sicurezza o la costruzione di nuove scuole. La misura, inizialmente finanziata con 905 milioni di euro, è stata poi arricchita dalla Riforma della Scuola.

 

Gli italiani promuovono la videosorveglianza

Secondo un’indagine svolta da D-Link e presentata alla Fiera Sicurezza 2015, per capire se la videosorveglianza sia ancora percepita come una violazione della privacy oppure se i consumatori abbiano iniziato a comprenderne i benefici, è emerso che gli italiani la promuovono. La ricerca ha rivelato quanto i consumatori apprezzino la videosorveglianza installata nei negozi e negli ambienti pubblici, con risultati decisamente incoraggianti per il settore: il 94% non ritiene che la presenza di videocamere di sorveglianza leda la propria privacy (di cui un 39% si dichiara fiducioso che le immagini vengano trattate nel rispetto della legge) e il 97% crede che le registrazioni di sicurezza siano utili in caso di illeciti, come supporto alla giustizia.

Entrando in un ambiente videosorvegliato il 39% dei consumatori si sente più sicuro, il 56% non viene influenzato dal sistema di sicurezza e solo il 5% si dichiara infastidito dalla presenza di telecamere.

Ma che consapevolezza abbiamo dei sistemi di videosorveglianza nei negozi e uffici che frequentiamo abitualmente? Il 28% non ci fa più caso, il 20 % nota il cartello obbligatorio di avvertimento, solitamente posto all’ingresso, e ben il 51% nota direttamente le telecamere (forse posizionate in bella vista per enfatizzare la funzione di deterrenza).

Analizzando le risposte di chi identifica il sistema di videosorveglianza emergono dei dati interessanti: seppur il 95% sia conscio dell’utilità delle registrazioni (con un 36% che si dichiara rassicurato e un 55% indifferente), la percentuale di coloro che si sentono infastiditi dalle videocamere sale all’11%, mentre l’8% preferirebbe non essere ripreso; valori che sono praticamente nulli nelle risposte di chi legge il cartello di avvertimento o tra quelli che non notano la presenza del sistema di sicurezza.

“Questa ricerca conferma che i sistemi di videosorveglianza sono ormai completamente accettati, anzi, sono ritenuti utili per la tutela della legalità, come hanno dimostrato i casi di cronaca nel corso degli ultimi anni. Capiamo però che la presenza ingombrante di videocamere possa creare diffidenza da parte del consumatore, ecco perché i modelli più moderni sono dispositivi discreti, dalle funzionalità avanzate e curati nel design, che consentono di sorvegliare ambienti ampi, senza infastidire i clienti, lasciando il compito di deterrenza, e di corretta informazione, ai cartelli previsti dalla legge sulla privacy” ha dichiarato Alessandro Taramelli, Country Manager di D-Link Italia.