25° anniversario della tecnologia KNX

tecnologia knxLo scorso 20 ottobre, nella prestigiosa cornice di Expo, si è celebrato a livello mondiale il 25esimo anniversario della nascita della tecnologia KNX, che dal 1990 rappresenta lo standard internazionale nell’automazione di case ed edifici. 
KNX Day conferma un risultato importante nato dalla visione di “rivoluzionare” le tecniche classiche di installazione elettrica per diventare un sistema che guarda in avanti verso nuove soluzioni dinamiche come l’iniziativa KNX city per le smart city.
Da allora, KNX ha trasformato le applicazioni di automazione negli edifici residenziali, commerciali, pubblici e industriali. Lo standard fornisce un approccio aperto, affidabile e facile da installare per il controllo della illuminazione, avvolgibili, sicurezza, riscaldamento, ventilazione, aria condizionata (hvac), irrigazione, gestione dell’energia, smart metering, rilevazione dei guasti e sistemi di monitoraggio remoto così come elettrodomestici, audio e video, e altro ancora.

La giornata è stata occasione di confronto sulle prospettive di crescita del mercato immobiliare come spinta alla ripresa economica e sulle opportunità connesse alla trasformazione degli edifici verso un nuovo modello: lo smart building 2.0. Durante la tavola rotonda, alla quale hanno partecipato Giuliano Dall’O’ (docente del Politecnico di Milano), Luca Piterà (Commissione tecnica e normativa di Aicarr), Marco Caffi (direttore GBC), Massimiliano Pierini (Managing Director Reed Exhibitions), Giovanni Gambin (Vice presidente KNX Italia) e moderata da Massimo Valerii (Presidente KNX), è emerso come l’integrazione impiantistica e la progettazione integrata siano le basi per la creazione delle smart city.tecnologia knx
Ci confrontiamo continuamente tra una città reale e una digitale e la domotica e la building automation sono le chiavi per l’evoluzione della città, inoltre è possibile con l’utilizzo delle nuove tecnologie puntare all’efficienza e al risparmio.
E’ importante che tutta la filiera si adoperi a sviluppare questo nuovo concetto di città, di edificio e soprattutto è necessaria la consapevolezza che bisogna percorrere tutti insieme la strada dell’innovazione tecnologica integrata. E’ necessario che i due mondi principali – idrotermosanitario ed elettrico – si parlino. L’anello di congiunzione è la building automation, l’automazione dei sistemi e la gestione monitorata degli impianti. Sono necessarie nuove competenze e nuove figure per fare in modo che finalmente si realizzi un salto tecnologico che in questi 25 anni è stato inseguito e promosso.

knx logoE’ necessario elevare la cultura e soprattutto fare formazione. Durante la giornata è stato presentato il gruppo KNX Professionals, una comunità di professionisti nel campo della domotica che adottano e promuovono la tecnologia e i prodotti certificati KNX.
In pochi minuti è stata ripercorsa la storia dei 25 anni dell’associazione con tutti i presidenti che hanno contribuito a portare KNX Italia a diventare un costante punto di riferimento per i costruttori, integratori di sistema, poli universitari e centri di ricerca.

La giornata si è conclusa con l’assegnazione dei premi ai migliori progetti KNX che si sono distinti in termini di innovazione ed eccellenza realizzativa.

 

 

 

THAT’S SMART: ANIE partner di MCE

thatssmart_2016_positivo_RGB_sUn primo vero passo lungo la strada che porta alla creazione delle smart city e degli smart building: grandi novità alla prossima edizione di MCE – Mostra Convegno Expocomfort, in calendario dal 15 al 18 marzo 2016 in Fiera Milano, la manifestazione dell’impiantistica civile e industriale, della climatizzazione e delle energie rinnovabili, con oltre 1.400 aziende ad oggi già confermate e oltre 155,000 operatori professionali qualificati attesi.

Prima fra tutte la nuova partnership con ANIE, una delle maggiori organizzazioni di Confindustria, con 1.200 aziende associate, che con sue 13 associazioni rappresenta l’industria elettronica ed elettrotecnica italiana (55 miliardi di euro di fatturato aggregato e 410.000 addetti).
ANIE raggruppa le aziende che producono le tecnologie e i sistemi più avanzati per smart building, smart grid e smart city. Particolarmente significativa la partnership con ANIE Rinnovabili, l’associazione che in ANIE riunisce le principali aziende operanti in Italia nel comparto dell’energia da fonti rinnovabili che avranno un ruolo semprsmart 3e più significativo nel panorama energetico ed economico nazionale e internazionale.  
L’intesa nasce per valorizzare le eccellenze italiane, rafforzare la competitività tecnologica, mostrare l’innovazione e dare un segnale di quanto sia ormai forte il legame tra i settori termoidraulico ed elettrico. L’efficienza energetica, la riqualificazione, gli edifici intelligenti, le smart city passano attraverso un'integrazione degli impianti e ovviamente della loro progettazione e realizzazione.

La nuova collaborazione ha l’obiettivo di creare una sinergia comune per sviluppare e promuovere all’interno di MCE l’area “THAT’S SMART”, dedicata alle tecnologie elettriche e alla loro integrazione con tutti gli impianti dell'edificio.  
THAT’S SMART, alla sua seconda edizione, sarà, infatti, un‘ area espositiva dove le tecnologie innovative e evolute ci racconteranno la Home & Building Automation, lo Smart metering, l’Electric Mobility e le Energie rinnovabili elettriche. smart 2

L’intento è evidenziare l‘importanza dell’integrazione fra tutti gli impianti di un edificio per ottimizzare le prestazioni energetiche globali e riuscire ad avere un’interconnessione con il quartiere, la città e il territorio.  
THAT’S SMART sarà anche un momento culturale e formativo, grazie a un ricco programma di workshop, organizzati con il supporto di un Comitato Scientifico, costituito dalle più importanti associazioni di settore, al quale si andrà ad aggiungere il supporto di ANIE, che contribuirà a individuare le tematiche tecniche, normative e di mercato focus di THAT’S SMART 2016. 
THAT’S SMART offrirà una vetrina speciale – complementare al tradizionale panorama espositivo di MCE – che dimostrerà come un’intelligente integrazione degli impianti, grazie all’uso di tecnologie innovative, sia in grado di migliorare la gestione dei flussi e dei consumi energetici per ridurre i costi operativi degli edifici, aumentare il valore degli immobili e, al tempo stesso, promuovere uno sviluppo urbanistico sostenibile e in grado di migliorare la qualità della vita. 

Incentivi post Certificati Verdi

certificati verdiCome previsto dal DM 6 Luglio 2012, i Certificati Verdi, l’incentivo che per oltre 15 anni ha sostenuto la produzione di un vasto numero di impianti di energia elettrica da fonti rinnovabili, spariranno. Il nuovo meccanismo, la cosiddetta tariffa incentivante “I”, si applicherà dal 1° gennaio 2016, ma purtroppo non sono stati resi noti contenuti delle convenzioni che i produttori dovranno stipulare con il GSE e i tempi di erogazione del nuovo incentivo.
assoRinnovabili, Assoelettrica e Anpeb hanno quindi sollecitato il MiSE, GSE e AEEGSI al fine di regolarizzare il processo.
Le Associazioni ritengono fondamentale che le tempistiche di pagamento del nuovo incentivo siano quanto più vicine possibile alla produzione, così da assicurare ai produttori continuità nei flussi di cassa. Con contatori di produzione ormai completamente teleleggibili dai Gestori di Rete, le Associazioni sono convinte che il pagamento dell’incentivo non possa essere ritardato di oltre 30 giorni dalla produzione, come peraltro previsto anche dalla Direttiva 2011/7/UE, che impone alle amministrazioni pubbliche tempi di pagamento al massimo di 30 giorni.
Le associazioni, inoltre, chiedono che venga confermata la possibilità di accedere allo strumento della cessione del credito, così come già previsto per le altre convenzioni con il GSE (Conto Energia, Tariffa Onnicomprensiva, Incentivi DM 6 luglio 2012).

Termostati di regolazione a capillare

termostati di regolazione capillareImit Control System sempre attenta al concetto di efficienza e risparmio energetico presenta una nuova linea di termostati di regolazione a capillare TR2 e LS1/LS3.
Mai come oggi la contabilizzazione e la termoregolazione sono regolate da normative stringenti, grazie a questa nuova gamma è possibile rispondere in modo appropriato.
Il termostato TR2 è indicato per la regolazione automatica della temperatura in caldaie ed elettrodomestici, ha una resa ottimale anche su macchinari adibiti al riscaldamento o al condizionamento civile e industriale. Unipolare e munito di contatti in scambio per aumento di temperatura, è disponibile con la sonda di dilatazione di liquido per utilizzo in guaina o di raccordo a tenuta. La capacità di regolazione che va tra i -30 °C e i +300 °C, a seconda del modello.
termostati di regolazione capillare LS1/LS3 è un limitatore di temperatura di sicurezza a ripristino manuale o automatico. Il termostato con sonda a dilatazione di liquido è particolarmente adatto per le caldaie, gli impianti di riscaldamento e per tutte quelle applicazioni dove è necessario non superare una temperatura massima prestabilita.
I dispositivi sono disponibili a temperatura di intervento fissa o regolabile e a riarmo manuale o automatico.
I termostati di regolazione a capillare Imit Control System sono omologati dai principali marchi di sicurezza internazionali (VDE – DIN  – UL – EAC), hanno ottenuto l’attestazione Ispels/Inail e sono muniti di certificazione in base alla Direttiva 97/23/CE (PED) per il controllo dei rischi e la sicurezza per le apparecchiature in pressione.

 

Un’Agenda per lo sviluppo sostenibile

Un ambizioso insieme di 17 obiettivi di sviluppo sostenibile: questo quanto contiene l’Agenda 2030, recentemente adottata nel corso di un vertice straordinario delle Nazioni Unite a New York.

Si tratta di un documento che stabilisce un quadro globale per l’eliminazione della povertà e il conseguimento dello sviluppo sostenibile entro il 2030, sulla base degli obiettivi di sviluppo del millennio (OSM), adottati nel 2000. Primo accordo globale che definisce un programma d’azione universale ed esauriente, l’Agenda 2030 affianca ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), anche 169 obiettivi associati, che richiedono per la loro realizzazione la mobilitazione di tutti i Paesi e di tutte le parti interessate e che incidono sulle politiche nazionali.

L’Unione Europea ha svolto fin dall’inizio un ruolo di primo piano, contribuendo a questo processo, ed è ora impegnata a portare avanti l’Agenda, sia al suo interno (ad esempio, attraverso future iniziative come, tra l’altro, la strategia sull’economia circolare, che propone modelli di produzione e consumo più sostenibili), sia attraverso le politiche esterne dell’UE, mediante il sostegno agli sforzi di attuazione in altri Paesi, in particolare in quelli che ne hanno maggiormente bisogno.

L’Agenda 2030 è il risultato di un accordo informale raggiunto per consenso in seno alle Nazioni Unite nell’agosto di quest’anno. Al suo interno, il programma d’azione di Addis Abeba, concordato a luglio, stabilisce gli strumenti, le politiche e le risorse necessarie per garantirne la realizzazione.

L’adozione dell’Agenda 2030, già conosciuta come “Agenda per lo sviluppo post-2015”, segnerà il culmine di un processo triennale inclusivo, caratterizzato da una partecipazione senza precedenti della società civile e di altre parti interessate, e ridefinirà il modo in cui la comunità internazionale collabora per un impegno globale a favore di un diverso tipo di futuro per le persone e il pianeta, mediante la promozione dello sviluppo sostenibile. Mentre gli obiettivi di sviluppo del millennio (OSM) riguardavano i Paesi in via di sviluppo, l’Agenda 2030 è in assoluto il primo accordo globale che definisce un programma d’azione universale che avrà un impatto su tutti i Paesi e sulle loro politiche nazionali.

Il nuovo insieme di obiettivi garantirà che il mondo continui a impegnarsi per i precedenti obiettivi di sviluppo del Millennio e gli impegni di Rio, includendo nel contempo anche obiettivi in diversi altri settori.

Un brevetto italiano per l’immagazzinamento dell’idrogeno

Brevetto idrogeno Viene da un gruppo di ricercatori ENEA il brevetto italiano di un sistema semplice ed economico per l’immagazzinamento dell’idrogeno che prevede l’utilizzo di pastiglie rivestite, composte da idruri in polvere, inseriti all’interno di opportune matrici e compattati mediante pressatura, in modo da ottenere forme desiderate e facilmente maneggiabili in funzione delle esigenze.
Le polveri sono ottenute mediante macinazione ad alta energia con mulino a sfere, un processo che riduce le dimensioni delle particelle, crea imperfezioni all’interno della struttura cristallina del materiale (per aumentare la superficie di contatto) e permette di aggiungere un catalizzatore. Le pastiglie vengono, poi, rivestite da uno strato metallico, indeformabile, per renderle più resistenti e a rilascio lento all’interno dei serbatoi. Lo strato di rivestimento limita, inoltre, il contatto dell’idruro con altri composti gassosi – ad esempio ossigeno e acqua – contenuti nell’aria, permettendone una maggiore maneggiabilità.
Queste pastiglie presentano un doppio vantaggio: forniscono un sistema affidabile anche dopo numerosi cicli di assorbimento ed emissione del gas e garantiscono una maggiore sicurezza rispetto all’utilizzo diretto delle polveri all’interno del serbatoio.
Questa nuova soluzione permette di superare i limiti dei sistemi convenzionali di stoccaggio di idrogeno e proietta lo scenario verso l’utilizzo di apparecchiature più compatte, più sicure e più resistenti all’invecchiamento.

 

Decima edizione Premio H d’oro

premio h d'oroNel decimo anno dell’iniziativa Premio H d’oro, che valorizza le migliori realizzazioni di sicurezza, sono 77 i progetti finalisti e 209 le aziende partecipanti.
In sintonia con l’impegno della Fondazione Hruby per la protezione del patrimonio culturale italiano, si è deciso di premiare tre categorie ben specifiche: Beni Culturali Ecclesiastici, Beni Culturali Museali e Edifici Storici.
Novità di quest’anno è l’introduzione della categoria Cibo sicuro, qualità italiana, creata in occasione di EXPO 2015 per premiare i sistemi di sicurezza legati alla protezione nel settore agroalimentare, grande eccellenza del nostro Paese. Le altre categorie rappresentate in questa decima edizione sono Infrastrutture e Servizi, Commercio e Industria, Residenziale, Soluzioni Speciali e International Award. Verrà inoltre assegnato il Premio Speciale Sicurezza su misura, il riconoscimento che rispecchia il senso più profondo del Premio H d’oro, ovvero la capacità dei più qualificati operatori del settore di creare soluzioni “cucite su misura” dei vari contesti e in linea con le più specifiche necessità di protezione espresse dalla committenza.
premio H d'oroI progetti finalisti sono stati attentamente valutati e identificati da una Giuria esterna e indipendente, presieduta da Enzo Hruby e composta da Gianni Andrei, Presidente di AI.PRO.S.-Associazione Italiana Professionisti della Sicurezza, Stefano Bellintani, Docente al Politecnico di Milano – Dipartimento BEST, On. Federica Rossi Gasparrini, Presidente Nazionale Obiettivo Famiglia – Federcasalinghe, e Armando Torno, editorialista del Sole 24 Ore.

 

Dall’industria percorsi formativi per i rifugiati in Germania

Percorsi formativiPer facilitare l’integrazione dei rifugiati arrivati in Germania, Siemens ha deciso di avviare, con l’aiuto dei propri collaboratori, una serie di percorsi formativi, che già sono operativi nella città di Erlangen e che saranno estesi in altre sedi.

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Caricabatterie intelligente

CaricabatterieFacile e sicuro da utilizzare, il nuovo caricabatterie LCD Plug Charger di Varta unisce un design unico ed ergonomico, studiato per rendere più semplice la rimozione delle batterie cariche dal dispositivo, con pratico formato con presa a muro diretta per ricaricare batterie Stilo (AA), Mini stilo (AAA) o da 9 volt.

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Quando la RTU diventa Smart

RTUSmart RTU SCADAPack 300E/500E di Schneider Electric è la nuova versione di RTU che mira a ridurre i costi operativi, semplificare le operazioni di messa in servizio e manutenzione, aggiornare le certificazioni.

Gli aggiornamenti apportati hanno portato a una semplificazione dell’operatività, infatti il cablaggio è più semplice, la connessione e la disconnessione è più rapida. Etichette e numeri delle porte sono visibili anche quando cavi e fili sono connessi; il sistema “a gabbia” offre maggiore capacità di connessione via cavo.  Questi due prodotti adottano lo stesso sistema di montaggio, che consente un’installazione rapida e semplice, senza bisogno di utilizzare particolari attrezzi.

La scelta di mantenere continuità, nei nuovi prodotti, utilizzabili con tutta la suite software, contribuisce alla semplicità operativa. Gli operatori hanno già familiarità con gli strumenti a disposizione, senza bisogno di nuova formazione; pertanto le nuove installazioni possono essere realizzate velocemente. SCADAPack300E/500E mantiene una stretta integrazione con il software StruxureWareTM SCADA Expert ClearSCADA , che offre template ad oggetti predefiniti, funzioni di configurazione e diagnostica da remoto e permette di risparmiare sui costi operativi di tutti i sistemi SCADA.

SCADAPack 300E/500E hanno diverse potenzialità applicative in impianti Water & Wastewater e offrono una migliore connettività e una maggiore ridondanza nella comunicazione, perché possono connettersi a più master SCADA attivi.
SCADAPack 300E/500E sono dotati di certificazioni riconosciute a livello mondiale, quali UL, CSA, CE, PRCM, Class I Div 2 e ATEX. Possono operare in un range di temperature che va da -40°C a +70°C e possono essere avviati a freddo anche a -40°C.